
(Adnkronos) - Dall’esoscheletro per la deambulazione assistita al sistema di addestramento in realtà virtuale per le attività in cave e cantieri, i ricercatori Inail sono impegnati nello sviluppo di dispositivi all’avanguardia per la prevenzione di infortuni e malattie professionali, la formazione e la riabilitazione degli assistiti, attraverso l’impiego di tecnologie robotiche e digitali di ultima generazione. Oggi a Roma, presso l’auditorium 'Antonio Maglio' della direzione generale Inail, in occasione della 'Giornata della salute e sicurezza sul lavoro', co-organizzata dall’Istituto e dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con la partecipazione dell’Ispettorato nazionale del lavoro, è stato possibile osservare dal vivo i risultati di alcuni dei progetti di ricerca più innovativi dell’Istituto, esposti in un’area dedicata all’interno dell’Auditorium.
Nel corso dell’evento, promosso in occasione della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro organizzata dall’Eu-Osha, di cui l’Inail è focal point per l’Italia, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, sono intervenuti il direttore generale dell’Inail, Marcello Fiori, il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Istituto, Guglielmo Loy, il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Danilo Papa, il comandante del Comando dei Carabinieri per la tutela del lavoro, Antonio Bandiera, e il presidente del Comitato italiano paralimpico, Marco Giunio De Sanctis.
“Il Governo – ha spiegato il ministro Calderone – insieme all’Inail e alle altre istituzioni sta investendo risorse e competenze per promuovere la cultura della salute e della sicurezza, sostenendo la formazione e il rafforzamento delle tutele per tutti i lavoratori. In questa direzione si inseriscono la Strategia nazionale e il Piano integrato per la sicurezza sul lavoro per il triennio 2025–2027, che puntano a ridurre in modo sistematico infortuni e malattie professionali attraverso protocolli condivisi, campagne di sensibilizzazione e strumenti innovativi di monitoraggio e formazione. Vogliamo che la prevenzione diventi un valore condiviso e quotidiano, a partire dalle imprese e dai luoghi di lavoro, con particolare attenzione ai settori e ai territori più vulnerabili. Da qui la proposta di costruire un Patto nazionale per la sicurezza, che unisca istituzioni, imprese, sindacati, scuole e territori: un patto che mobiliti energie e coscienze, e che metta al centro la vita, la dignità e la qualità del lavoro”.
Come ha sottolineato il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, nel suo videomessaggio di saluto, la ricerca insieme alla formazione rappresenta “il combustibile per la prevenzione” di infortuni e malattie professionali. Dopo aver ribadito l’impegno dell’Istituto per lo sviluppo di soluzioni avanzate finalizzate a tutelare i lavoratori e a migliorare la qualità della vita degli assistiti, D’Ascenzo ha evidenziato il valore delle diverse professionalità presenti all’interno dell’Inail e si è detto convinto che “l’Istituto possa giocare un ruolo ancora più incisivo per sconfiggere la piaga terribile degli incidenti sul lavoro”, anche “grazie alla sinergia che c’è sempre stata con il Ministero del Lavoro”.
“Il Consiglio di indirizzo e vigilanza – ha detto il presidente del Civ Inail, Guglielmo Loy – ha già indicato tra i temi prioritari dell’attività dell’Istituto la necessità di raggiungere il maggior numero di imprese e lavoratori per innalzare le attività prevenzionali, favorire investimenti in sicurezza, ampliare i percorsi formativi per far crescere conoscenza e competenze in tema di salute e contrasto ai rischi professionali. Con il progetto Si.in.pre.sa. si colgono in buona parte questi indirizzi poiché l’obiettivo è quello, nel tempo, di cercare di arrivare alle oltre 3.700.000 realtà lavorative, stimolando buona informazione, formazione, contrattazione per la sicurezza”.
Per il direttore generale dell’Inail, Marcello Fiori, “la Giornata della salute e sicurezza sul lavoro è un vero e proprio invito a fermarsi, riflettere e rilanciare il valore della prevenzione come fondamento di un lavoro dignitoso, sicuro e sostenibile. Quella di oggi è un’occasione per rafforzare il dialogo tra istituzioni e società civile, condividere esperienze e progettare insieme un futuro in cui la tutela della persona sia al centro delle politiche del lavoro. La collaborazione tra Inail e Ministero del Lavoro dimostra quanto siano importanti azioni coordinate e condivise per la diffusione della cultura della prevenzione per una sensibilizzazione mirata che coinvolga imprese, datori di lavoro, organizzazioni sindacali, lavoratori e lavoratrici, studenti, insegnanti e intera collettività”.
Per richiamare l’attenzione sull’importanza dell’attività sportiva come strumento per la riabilitazione e il reinserimento sociale degli infortunati, l’evento ha ospitato anche la testimonianza dell’atleta paralimpico Edoardo Giordan, che ha raccontato il suo percorso di rinascita: dall’amputazione della gamba destra, dovuta a una diagnosi sbagliata, alla medaglia di bronzo conquistata nella sciabola alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Dopo aver praticato il nuoto e il calcio, Giordan ha cominciato a tirare le prime stoccate durante la fase di riabilitazione e ha subito capito che la scherma sarebbe diventata il suo nuovo sport. Il ricordo più bello è quello legato all’oro vinto ai campionati mondiali disputati nel 2017 nella sua Roma, con una squadra formata da quattro romani.
La Marmi Design Srl di Tivoli, impresa specializzata nella lavorazione di marmo, granito e travertino, ha descritto invece il progetto che le ha permesso di sostituire un macchinario obsoleto con una nuova attrezzatura dotata di sistemi avanzati di sicurezza e automazione, migliorando la tutela dei propri lavoratori. L’intervento ha beneficiato del sostegno del bando Isi, con cui l’Inail a partire dal 2010 ha messo a disposizione delle aziende che investono in prevenzione oltre quattro miliardi di euro a fondo perduto. I 600 milioni dell’ultimo bando, pubblicato lo scorso dicembre, sono l’importo più alto stanziato nelle 15 edizioni dell’iniziativa.
Tra le iniziative rivolte agli studenti delle scuole superiori e dei corsi di istruzione e formazione professionale, che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro, rientra la terza edizione del concorso “Salute e sicurezza… insieme!”, che è stata presentata da Gennaro Gaddi, direttore generale per la Salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e per le politiche assicurative del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Organizzato d’intesa con il ministero dell’Istruzione e del Merito e in collaborazione con l’Inail, il concorso punta a diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, utilizzando la creatività e i linguaggi delle nuove generazioni.
La Giornata della salute e sicurezza sul lavoro è stata anche l’occasione per lanciare il nuovo progetto Si.in.pre.sa. (Sicurezza informazione prevenzione salute), iniziativa itinerante promossa dall’Inail nell’ambito del Piano triennale per la prevenzione 2025-2027, che nell’arco dei prossimi 24 mesi farà tappa in tutte le regioni italiane con l’obiettivo di diffondere in modo capillare la cultura della sicurezza sul lavoro, offrendo servizi di consulenza, formazione e informazione direttamente sul territorio. Particolare attenzione sarà data ai settori produttivi più esposti al rischio infortunistico e alla realtà delle micro, piccole e medie imprese, spesso in difficoltà nell’implementare adeguate misure di sicurezza a causa delle risorse limitate e di una cultura della prevenzione non ancora sufficientemente diffusa.
Il progetto Si.in.pre.sa. si distingue per l’impiego di due strutture mobili, vere e proprie stazioni attrezzate trasportate da truck che consentiranno di raggiungere distretti industriali e consorzi agrari in tutto il Paese, favorendo il coinvolgimento diretto delle realtà produttive locali. Attraverso questa modalità dinamica, l’Istituto si propone come interlocutore privilegiato per imprese e lavoratori, raccogliendo i loro bisogni e offrendo risposte tempestive e mirate in termini di supporto e assistenza di prossimità. Nel corso della mattinata la struttura mobile allestita per l’occasione nell’area esterna alla Direzione generale Inail ha ospitato dimostrazioni pratiche, attività formative e incontri di consulenza specialistica, con il coinvolgimento di diverse strutture e professionalità dell’Istituto.

(Adnkronos) - "In Italia il sistema imprenditoriale è costituito da imprese che al 90% hanno meno di 10 dipendenti. E’ necessario, pertanto, accorciare le distanze tra queste imprese, dove spesso ci sono lavorazioni pericolose e numerosi incidenti, e il mondo dell'Inail”. Lo ha detto Marcello Fiori, direttore generale dell'Inail, all’incontro organizzato da Inail e dedicato alle nuove strategie per la sicurezza nei luoghi di lavoro e ad alcuni dei più recenti progetti di ricerca ad alto tasso tecnologico sviluppati dai ricercatori Inail, in occasione della Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro organizzata dall’Eu-Osha, di cui l’Istituto è focal point per l’Italia.
“Abbiamo deciso di accorciare noi questa distanza: con due truck, infatti, presenteremo nei 100 distretti industriali e nei consorzi agricoli di tutta Italia ciò che si può fare insieme all'Inail, con linee che accompagnino la crescita della salute e della sicurezza di queste aziende, sia sotto il profilo degli incentivi che mettiamo a disposizione, sia sotto il profilo delle misure innovative, come la ricerca, nonché le migliori procedure per gestire salute e sicurezza in modo innovativo e più sicuro”, ha concluso.
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(Adnkronos) - "Il compito di un’azienda non dovrebbe limitarsi a generare utili, ma creare valore per il territorio che la ospita, sostenendone la crescita economica e sociale attraverso un dialogo costruttivo con le istituzioni locali". E' questa la visione di Paola Veglio, amministratore delegato di Brovind, realtà del settore automazione industriale con sede a Cortemilia (Cuneo). L’imprenditrice ha raccontato all’Adnkronos/Labitalia un importante progetto cui sta partecipando, che mira ad avvicinare scuola e mondo del lavoro. "La nostra azienda - ha spiegato - opera in un piccolo territorio ed è molto propensa ad accogliere giovani talenti, per poterli formare e offrire loro opportunità di crescita professionale", prosegue Veglio. Un impegno reso ancora più urgente dalla carenza di lavoratori specializzati: secondo Unioncamere e Ministero del Lavoro, nel 2024 il 47,8% delle imprese fatica a trovare personale qualificato, un dato in aumento rispetto al 2023. A pesare sono il mismatch scuola-lavoro, la denatalità e l’invecchiamento della popolazione, oltre al 'grande spreco' dei giovani inattivi, che riguarda un quarto dei ragazzi tra 25 e 34 anni".
"Impazzire per trovare lavoratori qualificati - ha sottolineato -è un lusso che il nostro Paese non può permettersi. Per questo è fondamentale avvicinare scuola e impresa: i giovani devono sperimentare concretamente cosa significhi lavorare in azienda. Stage e alternanza sono utili, ma non bastano: serve una presenza più costante dei ragazzi sul luogo di lavoro".
"Nei giorni 23 e 24 ottobre, l’Iiss Piera Cillario Ferrero Alba di Cortemilia ospiterà un hackathon sponsorizzato da Brovind. L’azienda metterà a disposizione degli studenti il nuovo stabilimento produttivo, nato dalla ristrutturazione di un ex polo industriale dismesso di 33.000 mq. Alla gara parteciperanno 16 ragazzi di quinta superiore provenienti da quattro istituti del territorio (Cortemilia, Acqui Terme, Alba e Cairo Montenotte), divisi in squadre", ha chiarito l’imprenditrice.
Il progetto verrà svelato il 23 ottobre: gli studenti lavoreranno come in una vera sfida aziendale, supportati da tutor d’eccezione. "Durante la prova, i ragazzi potranno contare sul prezioso supporto degli ingegneri Brovind, dei professori degli istituti coinvolti e del Politecnico di Torino che li guideranno nella programmazione gestionale ed economica, nell'operatività e R&S, fino all'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Vincerà la squadra con il progetto più promettente. Supportare iniziative come questa è per me motivo di orgoglio: danno ai ragazzi un’occasione reale di confronto con il mondo del lavoro", commenta Veglio.
La dirigente scolastica, Paola Boggetto, ha confermato che "la didattica challenge-based e l’hackathon sono modelli di apprendimento innovativi, che vanno oltre la lezione frontale e il semplice lavoro di gruppo. Il progetto risponde pienamente alle indicazioni della recente riforma degli istituti professionali che mira a rendere le scuole dei luoghi d’innovazione, dedicati alla sperimentazione e ricerca didattica. Queste idee diventano realizzabili anche grazie alla collaborazione del tessuto imprenditoriale locale; ci auspichiamo, quindi, che l’iniziativa possa ricevere in futuro il supporto di tante altre realtà aziendali. In questo modo, potremo offrire agli studenti nuove opportunità di apprendimento e di toccare con mano cosa significhi operare in un’azienda reale".
Nei prossimi mesi Brovind aprirà le porte del nuovo impianto produttivo anche a un gruppo di studenti che, settimanalmente, durante l’orario scolastico, potranno lavorare in un laboratorio dedicato. "I ragazzi avranno la possibilità di portare avanti progetti visti sui libri, operando in un contesto sicuro e seguiti da docenti e personale aziendale. È un’occasione importante per superare il mismatch che ancora separa scuola e lavoro", ha concluso Veglio.
Leggi tutto: La storia di Paola Veglio, da Cortemilia un'opportunità formativa per giovani talenti

(Adnkronos) - Il Giappone attende Donald Trump e intanto alla guida del governo di Tokyo arriva la prima donna, Sanae Takaichi, che è anche la prima donna ai vertici del Partito liberaldemocratico del Giappone, la forza politica al potere quasi ininterrottamente da decenni. Vuole essere la 'Lady di ferro' del Paese del Sol Levante e la stampa britannica ne evidenzia l'ammirazione per Margaret Thatcher. Nel suo passato ci sono la tv e anche la passione per le moto, gli Iron Maiden e la batteria. Ora la sua ascesa è stata possibile grazie a un accordo di coalizione dell'ultima ora con il partito di Ishin, dopo che Komeito ha messo fine a un'alleanza 'storica' con il Partito liberaldemocratico.
Shinzo Abe, assassinato tre anni fa, è stato suo mentore. Conservatrice convinta, non nasconde il suo nazionalismo, si prevede spingerà il Giappone ancor più a destra, scrive il New York Times, evidenziando come Takaichi abbia espresso preoccupazione per la 'dipendenza' degli Stati Uniti dal Giappone, ma anche l'auspicio di lavorare con Trump. Con lui, non tralascia il Wall Street Journal, condivide le idee conservatrici e una posizione 'aggressiva' sulla Cina e gli analisti sono convinti gli Usa troveranno un'amministrazione più aperta sull'aumento delle spese militari. Se si parla di sicurezza, difesa e diplomazia è, infatti, considerata un falco. Ha promesso politiche più severe in materia di migranti. Sembra puntare a una maggiore assertività.
Ostile alla Cina, l'attenzione degli osservatori è concentrata anche sui rapporti con la Corea del Sud. Da Pechino dicono di auspicare che il Paese del Sol Levante "rispetti" gli "impegni politici su questioni importanti come la storia e Taiwan" e di poter "promuovere" i rapporti. Secondo i media dell'isola, Takaichi è stata a Taipei per l'ultima volta ad aprile. Sull'isola, di fatto indipendente e che rivendica la sua democrazia, cresce il pressing militare e politico di Pechino, che considera Taiwan una "provincia ribelle" da "riunificare". Da Seul sperano di lavorare con Takaichi per "promuovere rapporti bilaterali orientati al futuro".
Originaria di Nara, 64 anni, dopo gli studi va negli Stati Uniti, muove i primi passi nelle stanze dei democratici e torna in Giappone. Approda nel mondo della tv e nel 1993 si candida come indipendente. Vince le prime elezioni della sua carriera e solo dopo si unisce al Partito liberaldemocratico. Tenta più volte la scalata ai vertici. Ministro per la Sicurezza economica fino al 2024, è stata anche ministro per gli Affari Interni e le Comunicazioni all'epoca di Shinzo Abe.
Quando a settembre Shigeru Ishiba ha annunciato il passo indietro dalla guida del Partito liberaldemocratico, e di fatto dal governo, Takaichi è subito - nuovamente - scesa in campo per le primarie, battendo quattro colleghi. Ha parlato di nuova era per la forza politica e ora dovrà cercare di riconquistare la fiducia degli elettori. Stamani al voto alla Camera bassa ha conquistato 237 consensi su 465 alla prima votazione, mentre alla Camera alta ne ha ottenuti 125 su 246 al secondo turno. Un' 'anteprima' delle sfide che la aspettano dal momento che il Partito liberaldemocratico, anche con il sostegno degli alleati, non arriva alla maggioranza.
I Paese fa i conti con natalità ai minimi e aumento dei prezzi e ha visto quattro premier in cinque anni, per sapere cosa significherà la sua ascesa al potere bisogna ancora attendere.

(Adnkronos) - Si è chiusa con grande emozione e partecipazione l'11esima edizione di 'Io non sclero', il progetto di informazione e sensibilizzazione sviluppato da Biogen e da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere Ets, in collaborazione con l'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e con il patrocinio della Società italiana di neurologia (Sin), per dare voce alle persone che vivono con la sclerosi multipla (Sm). L'edizione 2025, intitolata 'La mia prima volta', ha invitato la community a condividere quel momento che ha segnato l'inizio di un nuovo modo di vivere dopo la diagnosi: la prima sfida superata, la prima emozione riconquistata, o quell'episodio che li ha resi più forti. Momenti che, pur comportando un cambiamento profondo, hanno aperto nuove prospettive di vita, trasformando la fragilità in coraggio e l'incertezza in determinazione. Tra le numerose storie ricevute, che rappresentano testimonianze autentiche, emozionanti e piene di forza, ne sono state selezionate 6 particolarmente rappresentative e i rispettivi autori - Tiziana, Sharon, Aldo, Maurizio, Lucretia e Alessia - sono stati proclamati vincitori.
Per la prima volta nella storia del progetto, le 6 testimonianze si sono poi trasformate in illustrazioni d'autore grazie alla sensibilità di Carlotta Sangaletti, giovane artista italiana che ha dato forma visiva alle narrazioni traducendo in immagini la potenza emotiva dei racconti. Le originali illustrazioni - pubblicate una al mese sulla pagina Facebook di Io Non Sclero e sul profilo Instagram dell'illustratrice (@CharlotteLeBleu) - sono sempre accompagnate da un breve estratto del racconto originale, in un percorso che unisce arte, consapevolezza e visibilità sulla malattia.
"Qualche mese fa ho avuto l'onore di prendere parte a un progetto molto speciale dedicato alla sclerosi multipla - afferma Sangaletti - L'intento era quello di rappresentare con delicatezza e rispetto la complessità di queste esperienze, rimanendo fedele al significato profondo di ogni racconto, ma al tempo stesso offrendo un'immagine che potesse essere accogliente, sensibile e visivamente armoniosa. E' stato emozionante vedere quante persone hanno voluto aprirsi, raccontarsi, e questo dialogo nato spontaneamente mi ha confermato ancora una volta quanto sia importante dare spazio alle storie vere, e quanto l'arte possa diventare uno strumento per avvicinare, sensibilizzare e, in punta di piedi, creare connessioni profonde".
I 6 vincitori sono: Tiziana, che racconta la sua prima uscita in mountain bike dopo la diagnosi: un momento di libertà e rinascita tra i sentieri della Val Viola; Sharon, che ricorda la prima volta lontana dalla sua bimba di 3 mesi: un distacco difficile, che l'ha resa più forte e aperta al sostegno degli altri; Aldo, che ripercorre le tante prime volte della sclerosi multipla e il momento nel quale ha scelto di ricominciare, lasciandosi alle spalle 25 anni di carriera militare; Maurizio, che riceve la diagnosi nel giorno del suo compleanno e nello stesso giorno scopre che diventerà papà: una nuova vita che inizia due volte; Lucretia, che racconta della sua amata cagnolina che le ha dato la forza, la simpatia e la spensieratezza per affrontare quelle prime volte così complicate dopo la diagnosi, con il sorriso; Alessia, che racconta lo shock iniziale e il percorso che l'ha portata a trasformare la Sm da nemica a compagna con la quale convivere ogni giorno.
La Sm è una malattia neurologica cronica, progressiva e imprevedibile, che colpisce il sistema nervoso centrale. In Italia, secondo i dati Aism, sono oltre 144.000 le persone che convivono con la Sm, con 3.650 nuove diagnosi ogni anno, 1 ogni 3 ore. Il 70% dei pazienti è donna, con un esordio tra i 20 e i 40 anni, spesso in un momento cruciale della vita personale e professionale.
"La Sm cambia la vita ma non la definisce. Il valore di progetti come 'Io non sclero' - spiega Francesco Vacca, presidente nazionale di Aism - è proprio quello di rendere visibile quello che spesso non si vede: la forza, la vulnerabilità e la quotidianità. La condivisione delle storie è fondamentale per costruire una rete di comprensione e per non sentirsi mai soli nel percorso. In questi 11 anni abbiamo visto crescere la consapevolezza, i diritti e l'attenzione verso una gestione sempre più personalizzata della malattia. L'edizione 2025, con l'uso delle illustrazioni come strumento espressivo, ha aggiunto un nuovo livello di profondità e accessibilità al racconto, permettendo di raggiungere e coinvolgere anche chi non vive direttamente la malattia".
"Le tante storie raccolte in questi 11 anni raccontano i numerosi aspetti di questa malattia così complessa mettendo in primo piano la vita - sottolinea Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda Ets - Il nostro impegno è quello di supportare questa straordinaria community di donne e uomini, dando spazio alla loro voglia di raccontarsi e sottolineando l'importanza della condivisione e del supporto reciproco. Nell'edizione 2025 l'unione tra il racconto personale e l'illustrazione ha dato vita ad una forma di comunicazione empatica e accessibile, capace di generare consapevolezza in tutta la società. E' un modo nuovo e potente per avvicinare le persone alla realtà della Sm, valorizzando anche il contributo dell'arte come veicolo di inclusione".
"Siamo orgogliosi del percorso fatto da 'Io non sclero' in questi 11 anni - dichiara Giuseppe Banfi, amministratore delegato di Biogen Italia - Siamo partiti da zero con la convinzione di poter creare uno spazio libero, a disposizione di chi affronta questa malattia neurologica complessa, per condividere esperienze e raccontarsi in modo autentico. Oggi il risultato è una community viva, che cresce insieme a chi la anima. Da anni siamo impegnati nella ricerca di terapie per il trattamento della sclerosi multipla e abbiamo contribuito attivamente a molti dei passi significativi che sono stati compiuti nella gestione di questa malattia. Siamo pienamente convinti, infatti, che il nostro impegno debba andare oltre l'ambito terapeutico per rispondere a 360° ai bisogni delle persone che affrontano la Sm ogni giorno. L'edizione 2025 ha rappresentato un'evoluzione importante anche sul piano comunicativo: trasformare le storie in opere d'arte è stato un modo per tradurre emozioni ed esperienze in un linguaggio universale, restituendo con sensibilità e creatività il valore di ogni 'prima volta' raccontata".
Cinque opere in gara e 5 giorni di eventi, finale con Bianconi...
Al boss 2 anni e 6 mesi, assolto un agente penitenziario... 
(Adnkronos) - Netflix ha ufficialmente messo in cantiere una nuova serie intitolata 'Kennedy' e dedicata alla storia della celebre famiglia che ha segnato la storia politica degli Stati Uniti. La serie, prodotta da Chernin Entertainment, vedrà protagonista Michael Fassbender nel ruolo di Joseph Kennedy Sr., patriarca della famiglia.
Ispirata al libro di Fredrik Logevall 'JFK: Coming of Age in the American Century, 1917-1956', la serie esplorerà le origini e l’ascesa della famiglia Kennedy, partendo dagli anni ’30. Secondo quanto anticipato da 'Variety', la prima stagione, composta da otto episodi, racconterà la scalata sociale e politica di Joe e Rose Kennedy e la crescita dei loro nove figli, tra cui il giovane Jack Kennedy, alle prese con il peso delle aspettative familiari e l’ombra del fratello maggiore.
Netflix punta a fare di 'Kennedy' una sorta di versione americana di 'The Crown', con l’obiettivo di raccontare la storia della famiglia e del Paese attraverso più stagioni. Il tono sarà intimo e drammatico, con attenzione alle relazioni, ai conflitti e alle tragedie che hanno definito la dinastia più iconica della politica moderna.
Il team creativo è di altissimo livello: Sam Shaw (noto per serie come Manhattan e Castle Rock) sarà showrunner ed executive producer. Peter Chernin, Jenno Topping e Kaitlin Dahill produrranno per Chernin Entertainment. Eric Roth, sceneggiatore premio Oscar, sarà tra i produttori esecutivi insieme a Logevall, Lila Byock, Anya Epstein, Dustin Thomason, Thomas Vinterberg e Anna O’Malley. Thomas Vinterberg, regista danese candidato all’Oscar, dirigerà la serie.
Per Fassbender, noto per ruoli in film come '12 anni schiavo', 'Steve Jobs', 'Shame' e 'Inglourious Basterds', si tratta del secondo ruolo televisivo importante dopo 'The Agency' su Paramount+.

(Adnkronos) - Al Parlamento britannico è stata presentata una mozione per privare il principe Andrea del suo ducato dopo le pressioni seguite alle accuse contenute dell'autobiografia postuma di Virginia Giuffre in merito ai suoi rapporti con il finanziere Jeffrey Epstein. Giuffre, morta suicida circa sei mesi fa, ha scritto di aver avuto rapporti sessuali con il principe Andrea in tre occasioni. In realtà, spiega il Guardian, servirebbe un atto parlamentare per riuscire a revocare formalmente i titoli al principe Andrea, ma il governo non intende avviarlo se non su richiesta del Palazzo. Intanto oggi l'Snp, il Partito Nazionale Scozzese, ha presentato una mozione anticipata per revocare formalmente al principe Andrea il titolo di Duca di York, che lui ha dichiarato di non voler più utilizzare.
Ai deputati non è consentito criticare i reali durante i dibattiti parlamentari, ma questi rappresentano una delle poche occasioni in cui è possibile sollevare la questione della condotta di un membro della famiglia reale. "Se i partiti di Westminster restano ostinatamente lenti nell'agire per rimuovere i titoli del principe Andrea, l'Snp farà tutto il possibile per costringerli ad agire'', ha affermato il leader dell'Snp, Stephen Flynn. Dato che i titoli del principe Andrea possono essere rimossi solo con un atto del parlamento, la mozione dell'Snp è un modo per esercitare pressione sul governo britannico affinché agisca in merito. ''L'unica vera domanda è cosa stia aspettando il governo di Keir Starmer. L'opinione pubblica sa che questa è la cosa giusta da fare e, cosa ancora più importante, le vittime al centro dello scandalo Epstein sanno che è la cosa giusta da fare. Deve essere fatto senza ulteriori scuse e ulteriori ritardi", ha aggiunto Flynn.
Intanto il governo di Londra sta subendo crescenti pressioni anche in merito alla residenza del principe Andrea, la Royal Lodge di Windsor, composta da 30 stanze. Secondo quanto riporta il Times, il principe Andrea non paga l'affitto dal 2003. L'inchiesta ha rivelato che, in base al contratto d locazione, Andrea avrebbe dovuto pagare "un granello di pepe (se richiesto)" di affitto ogni anno, ovvero un canone simbolico, a fronte di un impegno di almeno 7,5 milioni di sterline per le ristrutturazioni. Se rinunciasse al contratto di locazione, la Casa reale dovrebbe al principe Andrea circa 558mila sterline. E' ''una questione di Palazzo'' consentire o meno al principe di rimanere nella Royal Lodge dopo le accuse di Giuffre, ha commentato il ministro delle Imprese del Regno Unito, Peter Kyle.
Intanto la ghostwriter di Giuffre, Amy Wallace, ha dichiarato alla Bbc che "Virginia considererebbe una vittoria il fatto che Andrea sia stato costretto, con qualsiasi mezzo, a cederli volontariamente'' i titoli, definendolo un "gesto simbolico". Wallace ha aggiunto al programma Newsnight che "Virginia voleva che tutti gli uomini di cui era stata vittima fossero chiamati a rispondere delle loro azioni, e questo è solo uno di loro".
Leggi tutto: Caso Epstein, a Westminster mozione per privare Andrea del ducato

(Adnkronos) - 'Blanca 3', trasmesso ieri da Rai1, ha conquistato la prima serata di lunedì con 3.915.000 spettatori e il 23.9% di share. Al secondo posto su Canale5 'Grande Fratello', con 1.873.000 spettatori e il 14.2% di share. Al terzo posto 'Jack Reacher – La prova decisiva' su Italia1, con 1.182.000 spettatori e il 6.9% di share.
A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: 'Lo Stato delle Cose' su Rai3 (993.000 spettatori, share 6.6%), 'La Torre di Babele' su La7 (769.000 spettatori, share 4.1%), 'GialappaShow' su Tv8 (700.000 spettatori, share 4.1%), 'Quarta Repubblica' su Rete4 (674.000 spettatori, share 5.1%), 'Lo Spaesato' su Rai2 (674.000 spettatori, share 3.8%) e 'Little Big Italy' sul Nove (450.000 spettatori, share 2.5%).
In access prime time, 'La Ruota della Fortuna' su Canale5 ha ottenuto 5.420.000 spettatori e il 25% di share, preceduta da 'Gira La Ruota della Fortuna' (4.323.000 spettatori, share 20.6%) mentre su Rai1 'Affari Tuoi' ha registrato 5.036.000 spettatori e il 23.2% di share, preceduto da 'Cinque Minuti' (4.234.000 spettatori, share 20.3%).
Nel preserale, bene il ritorno de 'L’Eredità' su Rai1: il game show condotto da Marco Liorni ha ottenuto 4.604.000 spettatori e il 26.5% di share dopo 'La Sfida dei 7' (3.428.000 spettatori, share 25.2%). Mentre su Canale5 'Avanti un Altro' ha registrato 3.185.000 spettatori e il 20% di share, preceduto da 'Avanti il Primo' (1.973.000 spettatori, share 16.2%).

(Adnkronos) - Mancano pochi giorni alla manifestazione nazionale della Cgil, indetta per sabato 25 ottobre a Roma, in piazza San Giovanni. Uno dei temi oggetto dell’iniziativa, per la quale è prevista la partecipazione di decine di migliaia di persone, è la richiesta di aumento di salari e pensioni. E proprio in tema di pensioni è molto netto il giudizio dell’organizzazione sindacale: “Altro che superamento della Legge Fornero” si legge su Collettiva.it, testata informativa multimediale del sindacato di Corso d’Italia, “l’esecutivo che ne aveva promesso l’abolizione la sta, di fatto, rafforzando. È la quarta Manovra consecutiva che interviene sulle pensioni senza una visione riformatrice. Nessun blocco dell’aumento dei requisiti. Viene confermato l’adeguamento alla speranza di vita, un meccanismo che farà scattare un progressivo innalzamento sia dell’età per la pensione di vecchiaia sia dei requisiti contributivi per la pensione anticipata. Nel dettaglio: dal 2027 scatterà l’aumento di un mese, dal 2028 l’aumento di due mesi, e – secondo le stime già note – dal 2029 si aggiungeranno altri due mesi”.
Il risultato è la pensione a 67 anni e 5 mesi, e la pensione anticipata con 43 anni e 3 mesi di contributi (42 anni e 3 mesi per le donne). Rimangono esclusi dall’aumento i lavoratori gravosi e usuranti, ma si tratta solo dell’1,7% di chi andrà in pensione nei prossimi anni. “Nonostante le promesse elettorali, viene nuovamente azzerata ogni forma di flessibilità in uscita” denuncia Ezio Cigna, responsabile delle politiche previdenziali della Cgil nazionale.
“Non vengono prorogate nemmeno Quota 103 e Opzione Donna, già fortemente penalizzata negli ultimi anni. In questo modo si chiude la possibilità per lavoratrici e lavoratori di accedere alla pensione prima dei requisiti Fornero”. Sul fronte economico, “l’unico intervento riguarda le maggiorazioni sociali, che crescono di appena 12 euro rispetto all’anno scorso – spiega Cigna – mentre le pensioni minime vengono adeguate solo all’inflazione più un 1,3% aggiuntivo, pari a poco più di 4 euro al mese. È una presa in giro per chi vive con assegni di poche centinaia di euro”. Nemmeno il pubblico impiego esce indenne. Sul Tfs/Tfr, il governo riduce da 12 a 3 mesi i tempi di liquidazione solo per chi va in pensione per limiti di età o ordinamentali, lasciando migliaia di lavoratrici e lavoratori ancora in attesa per anni.
Un giudizio netto arriva anche da Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil: “Ci troviamo di fronte a una manovra che non solo non risolve i problemi del sistema previdenziale, ma li aggrava. Si toglie flessibilità, si riducono le tutele, si nega un sostegno concreto alle pensioni più basse e si ignorano completamente le condizioni di chi ha svolto lavori faticosi o discontinui. Le lavoratrici e i lavoratori vengono ancora una volta trattati come una variabile di bilancio, non come persone che hanno diritto a una vecchiaia dignitosa”.
Tra i colpi più duri, secondo la Cgil, quelli che riguardano le donne e i giovani. La cancellazione di Opzione Donna viene definito “l’ennesimo schiaffo al lavoro femminile”: “nessun riconoscimento dei periodi di cura, nessuna misura per chi ha carriere frammentate, nessuna risposta alla disuguaglianza che penalizza milioni di donne. Per i giovani, nessuna pensione contributiva di garanzia, fondamentale per chi vive di lavori precari o saltuari”. “Il governo è miope” chiude Ghiglione: “dice di voler difendere il futuro ma continua a negarlo. Mentre promette il superamento della Fornero, rafforza un sistema ingiusto e diseguale che scarica tutto sulle nuove generazioni”.

(Adnkronos) - Mancano pochi giorni alla manifestazione nazionale della Cgil, indetta per sabato 25 ottobre a Roma, in piazza San Giovanni. Uno dei temi oggetto dell’iniziativa, per la quale è prevista la partecipazione di decine di migliaia di persone, è la richiesta di aumento di salari e pensioni. E proprio in tema di pensioni è molto netto il giudizio dell’organizzazione sindacale: “altro che superamento della Legge Fornero” si legge su Collettiva.it, testata informativa multimediale del sindacato di Corso d’Italia, “l’esecutivo che ne aveva promesso l’abolizione la sta, di fatto, rafforzando. È la quarta manovra consecutiva che interviene sulle pensioni senza una visione riformatrice. Nessun blocco dell’aumento dei requisiti. Viene confermato l’adeguamento alla speranza di vita, un meccanismo che farà scattare un progressivo innalzamento sia dell’età per la pensione di vecchiaia sia dei requisiti contributivi per la pensione anticipata. Nel dettaglio: dal 2027 scatterà l’aumento di un mese, dal 2028 l’aumento di due mesi, e – secondo le stime già note – dal 2029 si aggiungeranno altri due mesi”
Il Risultato è la pensione a 67 anni e 5 mesi, e la pensione anticipata con 43 anni e 3 mesi di contributi (42 anni e 3 mesi per le donne). Rimangono esclusi dall’aumento i lavoratori gravosi e usuranti, ma si tratta solo dell’1,7% di chi andrà in pensione nei prossimi anni. “Nonostante le promesse elettorali, viene nuovamente azzerata ogni forma di flessibilità in uscita” denuncia Ezio Cigna, responsabile delle politiche previdenziali della Cgil nazionale.
“Non vengono prorogate nemmeno Quota 103 e Opzione Donna, già fortemente penalizzata negli ultimi anni. In questo modo si chiude la possibilità per lavoratrici e lavoratori di accedere alla pensione prima dei requisiti Fornero”. Sul fronte economico, “l’unico intervento riguarda le maggiorazioni sociali, che crescono di appena 12 euro rispetto all’anno scorso – spiega Cigna – mentre le pensioni minime vengono adeguate solo all’inflazione più un 1,3% aggiuntivo, pari a poco più di 4 euro al mese. È una presa in giro per chi vive con assegni di poche centinaia di euro”. Nemmeno il pubblico impiego esce indenne. Sul Tfs/Tfr, il governo riduce da 12 a 3 mesi i tempi di liquidazione solo per chi va in pensione per limiti di età o ordinamentali, lasciando migliaia di lavoratrici e lavoratori ancora in attesa per anni.
Un giudizio netto arriva anche da Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil: “Ci troviamo di fronte a una manovra che non solo non risolve i problemi del sistema previdenziale, ma li aggrava. Si toglie flessibilità, si riducono le tutele, si nega un sostegno concreto alle pensioni più basse e si ignorano completamente le condizioni di chi ha svolto lavori faticosi o discontinui. Le lavoratrici e i lavoratori vengono ancora una volta trattati come una variabile di bilancio, non come persone che hanno diritto a una vecchiaia dignitosa”.
Tra i colpi più duri, secondo la Cgil, quelli che riguardano le donne e i giovani. La cancellazione di Opzione Donna viene definito “l’ennesimo schiaffo al lavoro femminile”: “nessun riconoscimento dei periodi di cura, nessuna misura per chi ha carriere frammentate, nessuna risposta alla disuguaglianza che penalizza milioni di donne. Per i giovani, nessuna pensione contributiva di garanzia, fondamentale per chi vive di lavori precari o saltuari”. “Il governo è miope” chiude Ghiglione: “dice di voler difendere il futuro ma continua a negarlo. Mentre promette il superamento della Fornero, rafforza un sistema ingiusto e diseguale che scarica tutto sulle nuove generazioni”
Leggi tutto: Manovra, Cgil: altro che superamento Legge Fornero, si va in pensione sempre più tardi
La giovane trasportata in ospedale, auto era priva di revisione... 
(Adnkronos) - “La manovra, che deve ancora essere approvata dal Parlamento, ci vede abbastanza soddisfatti per alcune misure che abbiamo caldeggiato e almeno questa volta non penalizzano chi ha retribuzioni medio-alte e supportano i cambiamenti della società, ma mancano idee e investimenti concreti per la crescita”. Questo il primo giudizio a caldo del presidente di Manageritalia Marco Ballarè, che ha recentemente incontrato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo.
“Certo, sappiamo dei vincoli di bilancio europei, ma questo – continua Ballarè – è solo una minima parte di quanto chiede da tempo chi, come noi 'soliti noti', sostiene con le proprie tasse il Paese. Infatti, questa stessa manovra è sostenuta con oltre 6 miliardi di mancata restituzione del fiscal drag di chi paga già tutto e per tutti”. Restano, a giudizio di Manageritalia, gli aspetti negativi legati all’ennesima rottamazione delle cartelle esattoriali, continuando a premiare chi evade. Mentre mancano del tutto investimenti per la crescita.
“Pur consci dei vincoli di bilancio europei, non possiamo poi accettare – continua Ballarè – che non si guardi al futuro, che non si investa seriamente in formazione, digitalizzazione, competitività e, maggiormente, nel welfare contrattuale. Serve una visione, serve una politica economica che metta al centro il lavoro qualificato, la managerialità, la capacità di generare valore di persone e imprese”. Manageritalia, conclude la nota, "continuerà a fare la sua parte a livello nazionale e territoriale. Continuerà a dialogare con le istituzioni, a proporre soluzioni, a difendere i diritti degli associati e a pretendere una visione e misure per costruire il futuro di tutti gli italiani, soprattutto di chi oggi ha più difficoltà, e del Paese".
Leggi tutto: Manovra, Manageritalia: c’è attenzione al ceto medio, ma non alla crescita

(Adnkronos) - I giovani italiani sono prevalentemente positivi rispetto al futuro: due su tre si dicono fiduciosi e la maggioranza guarda ai prossimi anni con ottimismo e speranza. Tuttavia, le incertezze determinate dalla situazione internazionale e da una serie di condizioni che incidono sulla loro vita quotidiana – dal lavoro alla formazione, dal costo della vita alla stabilità sociale – continuano a generare una percezione complessa, sospesa tra fiducia e preoccupazione. È quanto emerge dall’ottava rilevazione dell’Indice di Fiducia dei Giovani, realizzata dal Consiglio Nazionale dei Giovani con il supporto scientifico dell’Istituto Piepoli. A settembre 2025 l’indice, che tiene conto di 15 diversi indicatori, registra un valore complessivo di 66,2 punti, stabile nella fascia medio-alta di fiducia. Rispetto all’ultima rilevazione (giugno 2025) crescono i sentimenti positivi (63%, +4%) e aumenta la speranza (+2%), mentre calano amarezza (-2%) e paura (-2%).
L’ottimismo verso il futuro resta solido al 54%. Sul fronte dell’economia la fiducia registra un saldo positivo di +20 punti, in lieve aumento (+2) rispetto a giugno, mentre si conferma stabile la fiducia sull’equilibrio vita-lavoro, che con il 41% fa registrare il livello più alto dall’inizio delle rilevazioni. Particolarmente significativi i segnali di apertura verso il cambiamento. La fiducia nell’intelligenza artificiale cresce di dieci punti rispetto a giugno, (saldo positivo +34%), segno di una generazione sempre più pronta a leggere l’innovazione come leva di crescita. Allo stesso modo, l’importanza attribuita alla cultura torna a salire al 71% (+2%), confermando il ruolo centrale dell’accesso a libri, eventi e spettacoli come fattore di benessere e coesione sociale.
“I dati di questa rilevazione – sottolinea Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani – ci consegnano un segnale importante: i giovani italiani guardano avanti con fiducia, si mostrano aperti al cambiamento e pronti a costruire il proprio futuro con consapevolezza. Crescono la speranza, la fiducia nell’economia, l’interesse per la cultura e la propensione a considerare l’innovazione e le nuove tecnologie come strumenti di progresso e inclusione. È il ritratto di una generazione che, pur in un contesto complesso, sceglie di reagire con ottimismo e determinazione, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento e di resilienza”.
Qualche criticità emerge rispetto all’occupazione con l’84% dei giovani che ritiene che le proprie condizioni economiche dipendono dalla propria famiglia anche per poter completare gli studi, evidenziando come i compensi ricevuti non siano adeguati né ai bisogni né alla quantità di lavoro richiesta. Stesse criticità emergono rispetto alla percezione della condizione di genere. Nonostante un miglioramento del 3% rispetto alla rilevazione precedente, l’indice di misurazione della percezione della diseguaglianza di genere resta alto in termini assoluti: il 61% delle persone intervistate reputa, infatti, che le condizioni delle donne siano peggiori rispetto a quelle degli uomini. In calo anche la fiducia nei confronti dell’Unione Europea che, pure rimanendo tendenzialmente alta (63%), è diminuita del 13% negli ultimi 12 mesi. Stessa dinamica per la fiducia nei confronti del sistema educativo (60%), diminuita del 18% rispetto a settembre 2024. E resta bassa anche la percezione dell’adeguatezza degli stipendi (29%), mentre cresce dell’1%, raggiungendo quota 85%, l’importanza di un lavoro stabile per costruire il proprio futuro.
“Restano sullo sfondo alcune incertezze legate al futuro del lavoro, alla qualità degli stipendi e alle disparità di genere”, prosegue Pisani. “È un equilibrio fragile, che richiede ascolto e risposte tempestive. I giovani chiedono strumenti concreti per costruire la loro esistenza. È compito di tutti e delle istituzioni trasformare questa fiducia in opportunità, sostenendo il capitale umano e valorizzando le energie migliori del Paese”.
Leggi tutto: Due giovani italiani su tre ottimisti sul futuro

(Adnkronos) - Oltre 80.000 partecipanti, più di 100 eventi in programma, oltre 100 location coinvolte tra piazze, vicoli, musei, botteghe artigiane e palazzi storici, più di 150 tra artisti, musicisti e creativi coinvolti. Questi i numeri da record della quarta edizione di 'Romadiffusa': dal 16 al 19 ottobre, per quattro giorni, il centro storico ha vissuto una vera e propria riappropriazione da parte di residenti e visitatori, trasformandosi in un dinamico palcoscenico di arte, musica e creatività contemporanea.
Il claim dell'edizione, “Roma città eterna odierna”, sintetizza la missione del progetto: cambiare la percezione di Roma da "museo a cielo aperto" a città viva, dinamica e contemporanea. Il progetto, ideato e curato da Sara D’Agati e Maddalena Salerno, giovani founder dell’agenzia creativa Bla Studio, è stato supportato dal Municipio I Roma Centro.
Performance itineranti, musica sperimentale nelle antiche biblioteche, dal live elettronico di Camilla Pisani nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana e a quello del duo Portamento a St Ivo alla Sapienza, installazioni per i vicoli, stand up comedy nei bar, gallerie e palazzi storici aperti, open studio di artisti e artigiani hanno animato i rioni, valorizzando gli elementi più autentici del tessuto urbano: dai lavoratori artigiani, ai cortili dei palazzi, dalle osterie alle librerie storiche.
"Romadiffusa è un esempio virtuoso di come la cultura sia il vero motore per la riattivazione del centro storico," afferma l'assessore alla Cultura del I Municipio Roma Centro Giulia Silvia Ghia. "Abbiamo inserito il progetto su base triennale nel palinsesto delle feste rionali perché crediamo che un festival diffuso sia fondamentale per riappropriarci dei luoghi come cittadini e mostrare la città autentica, viva e sotto un’altra luce rispetto alla versione 'tutto solo per turisti'", continua.
"Il successo di quest'anno è la dimostrazione che Roma ha una sete inesauribile di contemporaneità e di riappropriazione del suo spazio urbano," dichiarano le organizzatrici, Sara D’Agati e Maddalena Salerno. "La scelta di mantenere l’edizione annuale in centro storico è strategica per contrastarne lo svuotamento, mantenendo vive le botteghe artigianali autentiche e i luoghi di cultura - osservano - Non vogliamo rendere Roma simile ad altre capitali, ma preservarne l'unicità e costruire nuovi modelli di dialogo tra pubblico e privato, tra passato e presente. Vogliamo produrre cultura che attivi, non solo attragga".
Tra gli eventi di maggiore richiamo, il pubblico ha apprezzato i concerti di Marianne Mirage in piazza dell’Oro e le installazioni di arte pubblica di artisti come Diego Gualandris, Nonno Burro e Gabriella Siciliano che hanno decorato le piazze con stendardi d'artista. Il festival ha rafforzato anche la collaborazione con partner come Lime, in un'ottica di promozione culturale e mobilità sostenibile. Romadiffusa si prepara ora per l'espansione con l’annuncio di un’edizione primaverile.
Leggi tutto: 'Romadiffusa 2025' da record, oltre 80mila partecipanti

(Adnkronos) - L'allenatore del Bologna, Vincenzo Italiano, è ricoverato al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi per una polmonite. A renderlo noto è il club in una nota sul proprio sito ufficiale.
"Nella giornata di ieri - si legge - Vincenzo Italiano è stato ricoverato al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi nel reparto di pneumologia (diretto dal Prof. Stefano Nava) a causa di una polmonite a verosimile eziologia batterica (non dovuta a Covid) per la quale è stato necessario intraprendere una terapia antibiotica specifica. L’allenatore resterà circa cinque giorni in regime di ricovero ospedaliero. Attualmente la situazione clinica è in lento miglioramento, seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni. A Vincenzo vanno i migliori auguri di pronta guarigione da parte di tutto il Club".
Leggi tutto: Vincenzo Italiano ricoverato in ospedale, l'allenatore del Bologna ha la polmonite

(Adnkronos) - Emma ricorda papà Rosario. La cantante salentina ha condiviso sui suoi canali social un ricordo intimo legato al papà, scomparso il 4 settembre del 2022 a causa della leucemia.
Con in mano una chitarra, quella di papà Rosario, Emma intona 'Brutta storia', il singolo uscito lo scorso 3 ottobre. Ma non è una performance live come le altre. "Piango perché... questa chitarra apparteneva a Ros", scrive l'artista nel post che accompagna il filmato.
"E mannaggia tutte cose... E suono di merda perché mi tremano le mani... Ma dopo tanto tempo ho trovato il coraggio di accendere l’amplificatore per sentire il suo suono inconfondibile...Questa è la verità... E io sono questa cosa qua". Parole cariche di dolore che raccontano ancora una volta il legame indissolubile tra padre e figlia.
Leggi tutto: Emma suona la chitarra di papà Rosario: "Ho trovato coraggio dopo tanto tempo"
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