
(Adnkronos) - Ilaria Cucchi, nel giorno del sedicesimo anniversario della morte di suo fratello Stefano, è tornata nel reparto protetto dell'ospedale Sandro Pertini dove è stato ricoverato e dove è deceduto il 22 ottobre del 2009. “Mio fratello Stefano Cucchi 16 anni fa moriva di carcere sì, ma anche di giustizia. A distanza di 16 anni è però evidente quanto la giustizia sia arrivata anche per lui - dice all’Adnkronos -. La giustizia è fatta dalle persone e in questo momento voglio dire il mio grazie ai magistrati Giovanni Musarò e Giuseppe Pignatone, all’avvocato Fabio Anselmo e a tutti coloro che hanno fatto in modo che per Stefano ci fosse giustizia, non solo per la sua uccisione ma per qualcosa che io ritengo se possibile più grave, i cosiddetti depistaggi che hanno impedito per anni alla mia famiglia di conoscere la verità”.
Dopo aver visitato questa mattina il reparto protetto Ilaria Cucchi, ora senatrice di Avs, ripercorre quel 22 ottobre del 2009. “Sedici anni fa, più o meno a quest’ora io e i miei genitori venivamo accolti esattamente qui di fronte all’entrata della struttura protetta dell’ospedale Pertini e sotto la pioggia ci veniva detto che Stefano era morto. Oggi ho avuto modo per la prima volta di visitare questa struttura - racconta - e quello che ho trovato sono i problemi che appartengono alla realtà delle carceri, che purtroppo non sono destinati a cambiare: carenza di personale, che molto spesso si sente anche inadeguato al ruolo importante che gli viene conferito. Ci sono celle singole per i detenuti, loro non amano chiamarli detenuti ma pazienti, io li chiamo detenuti, non amano chiamarle celle ma stanze di degenza, ma sono celle, chiuse h24. Non hanno momenti di convivialità non hanno spazi comuni non possono camminare nemmeno nei corridoi quindi in un certo senso qui dentro vivono addirittura peggio che nelle strutture carcerarie”.
“Quello che fa male è pensare che sebbene in tutti questi anni sembrava di aver fatto enormi passi avanti, in realtà guardandosi indietro poco o niente è cambiato, anzi forse la situazione è destinata a peggiorare. Sappiamo bene quali sono i problemi, oltre ovviamente un problema di tipo culturale, per il quale di queste realtà interessa veramente a poche persone, e l’introduzione di nuovi reati non può certamente migliorare la situazione delle nostre carceri che è al collasso, come è al collasso anche questa struttura. Io sento sinceramente di dover ringraziare il personale che lavora quotidianamente e che per quello che può mette assolutamente tutto il suo impegno - sottolinea Ilaria Cucchi - Ma tutto questo non basta. Servono nuove assunzioni, serve formazione, serve che queste realtà escano fuori, che siano aperte in modo che in qualche modo si risveglino le coscienze, questa è l’unica strada. Finche questi rimarranno luoghi chiusi nulla potrà cambiare”.

(Adnkronos) - "Andrea Delogu e Nikita Perotti si amano". Per Beppe Convertini non ci sono dubbi: tra la conduttrice e il maestro di ballo sarebbe nata una storia d'amore sul palcoscenico di Ballando con le stelle. Ospite del programma di Rai 1 'La volta buona' il conduttore si è sbilanciato: "Si vede proprio che si amano. C’è sempre passione, sensualità e trasporto, poi non sappiamo come andrà a finire tra loro", ha dichiarato con convinzione. E Convertini non sarebbe l'unico ad aver notato un'intesa speciale tra i due. Anche Rossella Erra si è detta certa che tra Delogu e Perotti ci sia qualcosa oltre a una semplice collaborazione artistica.
A placare il gossip ci ha pensato la stessa Andrea Delogu che sui social ha replicato alle dichiarazioni in modo ironico, pubblicando un selfie con un'espressione scettica e divertita. Nessun commento e nessuna smentita, ma uno scatto che sembra voler spegnere il gossip con serenità.
Leggi tutto: Andrea Delogu e Nikita Perrotti, è nato l'amore? Lei rompe il silenzio

(Adnkronos) - Il governo guidato da Giorgia Meloni "sta lavorando, e ringrazio per questo il vicepresidente Matteo Salvini, ad un importante piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie, per aiutarle a compiere quel primo passo fondamentale anche per la costruzione di una famiglia. La questione della casa è per noi un tema fondamentale, che tocca direttamente la questione dell’equità sociale, intersecando molti settori". Così la premier, intervenendo in Senato per le sue comunicazioni in vista della riunione del Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre 2025.
"Per questo - ricorda - abbiamo accolto con favore nella revisione di medio termine della politica di coesione proposta dal vicepresidente Fitto, che la casa sia una delle cinque nuove priorità finanziabili. La Commissione presenterà il Piano d’azione per l’edilizia abitativa accessibile, previsto entro metà dicembre 2025, la cui proposta attendiamo con molto interesse"
"Sarà essenziale che il Consiglio europeo fornisca orientamenti e indichi come offrire un valore aggiunto tangibile, ovviamente nel rispetto delle prerogative degli Stati membri ancora una volta e delle competenze nazionali", spiega sul tema casa.
Per Meloni, "la maggioranza degli italiani, sempre più maggioranza, riconosce il lavoro serio, la buonafede e i risultati. E finché quella maggioranza sarà dalla nostra parte, noi andremo avanti con la testa alta e lo sguardo fiero, consapevoli della grande Nazione che rappresentiamo, in Italia e all’estero, perché sempre più italiani possano essere fieri di noi e, soprattutto, orgogliosi di essere italiani", ha detto ancora la premier.
Leggi tutto: Casa, il piano del governo: prezzi calmierati per giovani coppie

(Adnkronos) - La locazione finanziaria e operativa "rappresenta uno strumento di grande valore per il finanziamento delle attività economiche, in particolare del sistema delle piccole e medie imprese italiane, costituendo un moltiplicatore e un acceleratore a sostegno degli investimenti delle aziende per innovare e crescere, sostenendo la trasformazione del tessuto produttivo verso standard di efficienza e sostenibilità più elevati". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato per l'apertura dell'edizione 2025 del Salone del Leasing, in corso a Milano.
"In occasione della nuova edizione del Salone del Leasing mi è grato esprimere a operatori e partecipanti i migliori auguri di buon lavoro per un sempre maggior contributo alla crescita dell’economia italiana" ha poi concluso Mattarella.
Ordigno artigianale fatto esplodere davanti alla saracinesca...
Indagini collegate a operazione 'Termine' della Dda di Cagliari... 
(Adnkronos) - Altro giro, altra esibizione per Jannik Sinner. Oggi, mercoledì 22 ottobre, il tennista azzurro ha lanciato un indizio piuttosto esplicito su una possibile sfida 'amichevole' da giocare in Corea del Sud nientemeno che contro il suo rivale Carlos Alcaraz. Ad annunciarlo è stato proprio Sinner, seguito dallo spagnolo, con un post pubblicato sul proprio profilo Instagram: "Ci vediamo in Corea!", è stato il messaggio di Jannik su sfondo nero con tanto di firma.
Lo stesso post, ma con firma diversa, è stato pubblicato da Alcaraz sul suo profilo, con entrambi che hanno taggato Hyundaicard, sponsor dell'evento. Non è ancora noto data e sede del match, ma alcuni media coreani parlano del 10 gennaio a Seul, solamente due giorni prima dell'inizio degli Australian Open.
E quella di Corea sarebbe soltanto l'ultima delle esibizioni per Sinner, reduce dal trionfo al Six Kings Slam, torneo 'amichevole' organizzato in Arabia Saudita in cui ha battuto proprio Alcaraz in finale, esattamente come l'anno precedente, conquistando un montepremi record complessivo da 6 milioni di dollari.
Leggi tutto: Sinner, nuova esibizione? Sfida con Alcaraz in Corea

(Adnkronos) - Matteo Berrettini scende in campo a Vienna. Oggi, mercoledì 22 ottobre, il tennista azzurro sfida l'australiano Alexei Popyrin, numero 48 del mondo - in diretta tv e streaming - nel primo turno dell'Atp 500 austriaco. Berrettini, condizionato dagli infortuni che lo hanno costretto a saltare gli US Open, è reduce dall'eliminazione agli ottavi di finale di Stoccolma, dove è stato battuto dal francese Humbert. Popyrin invece arriva dal ko al primo turno del torneo svedese contro Korda.
La sfida tra Berrettini e Popyrin è in programma oggi, mercoledì 22 ottobre, alle ore 13.30. I due tennisti si sono affrontati in quattro precedenti, con l'azzurro che conduce con un parziale di 3-1. L'ultimo match è stato però vinto da Popyrin, che si è imposto in due set nel primo turno di Parigi-Bercy dello scorso anno.
Berrettini-Popyrinsarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
Leggi tutto: Berrettini-Popyrin: orario, precedenti e dove vederla in tv

(Adnkronos) - Al via da oggi, mercoledì 22 ottobre, gli incentivi statali per l'acquisto di auto elettriche. Dalle 12 privati e imprese (ma con alcuni vincoli per queste ultime) possono accedere alla piattaforma informatica per le richieste del bonus. Un vero e proprio 'click day' con una corsa alla registrazione per ottenere l'ambito certificato da portare in concessionaria per concludere l'acquisto.
Infatti le somme messa a disposizione - vista l'entità dei benefici a fondo perduto - permetterà, secondo alcuni calcoli, di esaudire circa 40 mila richieste. Si tratta di 597 milioni di euro da ripartire con incentivi fino a 11 mila euro per le vetture prenotate da privati e fino a 20 mila euro per l'acquisto di veicoli commerciali da parte delle microimprese.
Peraltro, prima di registrarsi sulla piattaforma web del ministero dell’Ambiente - all’indirizzo www.bonusveicolielettrici.mase.gov.it - bisognerà verificare se si risponde a una serie di requisiti. Per iniziare, bisognerà considerare che l'iniziativa è riservata a chi risiede o ha sede legale in uno dei comuni che fanno parte delle 83 aree urbane funzionali (per un totale di 2.260 comuni italiani): l'obiettivo è infatti quello di contribuire a ridurre le emissioni delle località a maggiore concentrazione urbana e industriale.
Altro requisito richiesto è la rottamazione di un veicolo fino a Euro 5 che deve essere intestata al richiedente da almeno sei mesi. Importante vincolo, poi, quello di reddito: possono accedere agli incentivi solo le persone fisiche con Isee fino a 40 mila euro mentre sono accettate dalla piattaforma le imprese fino a 10 dipendenti e con un fatturato o un bilancio annuo fino a 2 milioni di euro. In ogni caso, è obbligatorio il mantenimento della proprietà dell'auto 'incentivata' per almeno ventiquattro mesi.
La procedura prevede innanzitutto la scelta del bonus, se quello riservato alle persone fisiche per l’acquisto di una vettura M1 elettrica oppure a quello previsto per le microimprese per l’acquisto di un autocarro N1 o N2 elettrico. Quindi si potrà accedere con Spid o Cie (Carta d’identità elettronica) e inserire - se si tratta di privati - il proprio indirizzo di posta elettronica, la regione, provincia e comune di residenza. In caso di registrazione regolare l’importo del voucher - pari a 9.000 o 11.000 euro a seconda delle situazioni - sarà calcolato automaticamente in base all’Isee del richiedente.
Dopo un'ultima verifica sulla targa dell'auto da rottamare, infine, si può scegliere se intestare il voucher a se stessi o a un familiare convivente (ma con apposito codice fiscale). Dopo un ultimo check - sempre che i fondi non siano esauriti - si potrà cliccare il tasto “genera voucher”: va ricordato che il tagliando ha una data di scadenza (è valido 30 giorni, dopo di che sarà annullato). In ogni caso il voucher potrà essere annullato dall’utente.
Per la scelta dell'auto, la piattaforma del ministero dell'Ambiente propone un motore di ricerca delle concessionarie accreditate e alcuni filtri per la selezione dei veicoli. Da ricordare infine che sono acquistabili solo vetture con prezzo di listino ufficiale non superiore a 35 mila euro, Iva, messa in strada e optional esclusi.

(Adnkronos) - Per un futuro di pace in Medio Oriente "Hamas deve accettare di non avere alcun ruolo nella governance transitoria e nel futuro Stato palestinese, e deve essere disarmato, per impedire che continui a rappresentare una minaccia per la stabilità regionale". Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo in Senato per le sue comunicazioni in vista della riunione del Consiglio europeo di domani e venerdì, 23 e 24 ottobre. "Sono queste le precondizioni necessarie anche per il riconoscimento da parte dell’Italia dello Stato di Palestina, come anche da indicazione di questo Parlamento. Il governo è pronto ad agire di conseguenza quando queste condizioni si saranno materializzate", sottolinea. E ricorda: "Abbiamo avuto, anche in questi giorni, prova della ferocia di questa organizzazione anche nei confronti degli stessi palestinesi, in una pericolosa serie di esecuzioni sommarie che consideriamo inaccettabili". "La violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas dimostra ancora una volta chi sia il principale nemico dei palestinesi, ma la conseguente rappresaglia israeliana concretizzatasi in nuove vittime civili e nell'interruzione del transito degli aiuti umanitari rappresenta un'altra scelta che non condividiamo", ha sottolineato.
"Il recente accordo sul piano in venti punti presentato dal presidente Donald Trump e firmato a Sharm el-Sheikh sulla crisi medio orientale ha rappresentato uno sviluppo estremamente positivo e concreto ed è frutto di un lungo e complesso lavoro diplomatico al quale l'Italia ha contribuito con costanza e pragmatismo", ha quindi sottolineato aggiungendo: "Siamo molto grati a tutti i mediatori per gli sforzi diplomatici che hanno reso possibile questo importante passo in avanti, mi riferisco ai governi di Egitto, Qatar e Turchia, ma mi riferisco soprattutto al Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha dedicato energie straordinarie per raggiungere quello che è un suo indiscutibile successo".
"Dopo molto tempo ci troviamo di fronte a una prospettiva credibile verso una pace giusta e duratura in Medio Oriente", ha quindi detto Meloni. "L'entrata in vigore del cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi, la ripresa degli aiuti umanitari, sono i punti imprescindibili da cui ripartire, ma chiaramente costituiscono soltanto i primi passi di un percorso che sarà lungo e faticoso", ha evidenziato la presidente del Consiglio, aggiungendo: "Le vicende delle ultime ore dimostrano quanto l'equilibrio sia fragile e sottoposto a rischi quotidiani, e la comunità internazionale è chiamata a disinnescare quei rischi, con determinazione e con pazienza".
L’Italia esorta tutte le parti a cogliere l’opportunità fornita da questo spiraglio di pace rispettando i termini del Piano. E, ovviamente, è pronta a fare la sua parte da protagonista", ha detto quindi. "Nell’immediato è centrale la ripresa degli aiuti umanitari a favore della popolazione di Gaza, con un rinnovato ruolo centrale delle Nazioni Unite. In questo ambito, l’Italia continua a svolgere un lavoro intenso, che la pone al primo posto tra le Nazioni occidentali, ed è ovviamente pronta a incrementare i suoi sforzi", ha aggiunto. "Vale la pena di ricordare il lavoro che la nostra nazione ha portato avanti in questi mesi, perché da troppe parti, soprattutto per interesse, si finge di non vederlo o addirittura si tenta di negarlo. "Nell’ambito dell’operazione umanitaria Food for Gaza abbiamo inviato nella Striscia oltre 2mila tonnellate di farina e oltre 200 tonnellate di altri aiuti", ha affermato ricordando: "Così come siamo in prima fila nelle evacuazioni sanitarie da Gaza, con un totale di 196 persone, tra bambini che avevano bisogno di essere curati nei nostri ospedali e relativi accompagnatori. Siamo stati i primi a creare dei 'corridoi universitari', che hanno sinora consentito di accogliere in Italia 39 studenti universitari beneficiari di borse di studio. Perché non c’è modo più efficace per aiutare la nascita dello Stato di Palestina se non sostenendo la formazione della sua futura classe dirigente".
E in Medio Oriente "siamo pronti a fornire tutto il sostegno necessario all’Autorità nazionale palestinese, anche sul piano della formazione dei quadri dirigenti, affinché essa possa presto assumere piene responsabilità di governo all’interno di confini riconosciuti. Siamo pronti a contribuire con i nostri Carabinieri, già da anni presenti a Gerico, per la formazione della polizia palestinese, e nella missione UE per Rafah, il cui numero siamo pronti ad aumentare. Lo ribadirò di persona al presidente Abbas, con cui mi sono data appuntamento a Roma per i primi di novembre". "L'Italia è allo stesso tempo pronta a contribuire attivamente al 'giorno dopo' anche partecipando, qualora le fosse richiesto, ai lavori del 'Board of Peace', l’organo di governo provvisorio per la Striscia", ha sottolineato.
"Il Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre si terrà ancora una volta in un frangente internazionale estremamente complesso. L'Italia si presenta a questo appuntamento al compimento del terzo anno di questo governo, forte di una stabilità politica rara nella sua storia repubblicana, di un ritrovato protagonismo internazionale che le viene riconosciuto da tutti e di indicatori economici e finanziari solidi che la rendono apprezzata dagli analisti e attrattiva per gli investitori", ha sottolineato Meloni. "Il riconoscimento del Fondo monetario internazionale e l'ultima valutazione sul rating dell'Italia da parte dell'Agenzia Dbrs riportano finalmente l'Italia dove merita di stare, cioè in serie A, e dimostrano la correttezza della strategia di sviluppo e delle politiche di bilancio messe in campo da questo Governo, confermate anche con la legge di bilancio parata la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri", ha aggiunto. "Tutto questo - ha sottolineato - consente all'Italia di presentarsi con autorevolezza al tavolo del Consiglio europeo per contribuire con le sue posizioni a scelte che necessitano di pragmatismo, di visione e di ambizione".
"Sull'Ucraina, la nostra posizione non cambia, e non può cambiare, davanti alle vittime civili, alle immagini delle città, delle case, delle stazioni elettriche e di stoccaggio del gas sistematicamente bombardate dai russi, con il solo e preciso intento di rendere impossibile la vita alla popolazione civile, che resiste eroicamente da quasi quattro anni a un conflitto su larga scala", ha affermato Meloni. "L'ho ripetuto a Volodymyr Zelensky a margine del Consiglio europeo informale di Copenaghen, e ancora al telefono qualche giorno fa: il nostro sostegno al popolo ucraino resta fermo, determinato, nell’unico intento di arrivare alla pace", ha rimarcato.
La pace in Ucraina "deve essere giusta, e non frutto della sopraffazione. Il che implica una soluzione equa, frutto di un percorso negoziale credibile, nel quale, chiaramente, nessuna decisione sull'Ucraina può essere presa senza l'Ucraina e nessuna decisione sulla sicurezza europea può essere presa senza l'Europa". "Assicurare la difesa dell'Ucraina è interesse dell'intera Europa perché, se venisse consentita l'invasione di una Nazione europea, dal giorno dopo nessuno potrebbe sentirsi veramente al sicuro da aggressioni esterne", ha proseguito la presidente del Consiglio.
"Quest'estate, dopo l'incontro in Alaska tra il presidente Trump e il presidente Putin abbiamo accarezzato l'idea che fossimo finalmente all'inizio di un percorso negoziale. Purtroppo, poche settimane dopo, la Russia ha nuovamente gettato la maschera, portando avanti tattiche dilatorie, ponendo condizioni impossibili per una seria iniziativa di pace", ha affermato Meloni concludendo sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina: "Lasciatemi nuovamente e nettamente ribadire la posizione del governo: ciascuna nazione contribuirà a questi sforzi nella misura in cui potrà e riterrà necessario. L'Italia ha già chiarito che non prevede l'invio di propri soldati in territorio ucraino".
Leggi tutto: Meloni: "Pronti a riconoscere Palestina con Hamas disarmato e senza un ruolo"

(Adnkronos) - Per un futuro di pace in Medio Oriente "Hamas deve accettare di non avere alcun ruolo nella governance transitoria e nel futuro Stato palestinese, e deve essere disarmato, per impedire che continui a rappresentare una minaccia per la stabilità regionale". Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo in Senato per le sue comunicazioni in vista della riunione del Consiglio europeo di domani e venerdì, 23 e 24 ottobre. "Sono queste le precondizioni necessarie anche per il riconoscimento da parte dell’Italia dello Stato di Palestina, come anche da indicazione di questo Parlamento. Il governo è pronto ad agire di conseguenza quando queste condizioni si saranno materializzate", sottolinea. E ricorda: "Abbiamo avuto, anche in questi giorni, prova della ferocia di questa organizzazione anche nei confronti degli stessi palestinesi, in una pericolosa serie di esecuzioni sommarie che consideriamo inaccettabili".
Leggi tutto: Gaza, Meloni: "Pronti a riconoscere Palestina con Hamas disarmato e senza un ruolo"

(Adnkronos) - "Perché un italiano dovrebbe tifare per lui?". Bruno Vespa attacca Jannik Sinner su X dopo la decisione del tennista altoatesino di non prendere parte alla Coppa Davis. "Parla tedesco (giusto, è la sua lingua madre), risiede a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la nazionale", aggiunge il giornalista che poi commette una gaffe quando scrive: "Onore ad Alvarez che gioca la coppa Davis con la sua Spagna", riferendosi con tutta probabilità ad Alcaraz.
La critica, e il relativo errore non sono passati inosservati agli utenti del social che hanno iniziato a commentare con una serie di post poco lusinghieri. "Forza Jannik sempre!!! lo spagnolo si chiama Alcaraz!!!! E Comunque un italiano tifa per Sinner perché oltre ad essere un grande professionista sta portando lustro al nostro paese con la sua bravura, educazione ed intelligenza, cose molto rare ultimamente!", scrive un utente. mentre un altro ironizza: "Però Alvarez, il grande, irreprensibile Alvarez. Non sapevo facesse anche tennis (Cit.)".
"Spero che ti abbiano hackerato il profilo perché questa roba non si può sentire....", si augura un altro follower. mentre un altro si chiede: "Sei serio? In ogni caso, prima di parlare di sport, inizia a studiare. Quando hai finito di studiare, ricomincia da capo e ripeti l’operazione un centinaio di volte. Non sono certo che possa essere sufficiente, ma potrebbe trattarsi di un inizio".

(Adnkronos) - Sono state due giornate di grande partecipazione e sensibilizzazione quelle del 18 e 19 ottobre all’Oriocenter di Bergamo, dove i volontari di Aido Provinciale Bergamo, supportata da Cial – Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, con il progetto internazionale “Ogni Lattina Vale”, hanno dato vita a una raccolta speciale di lattine in alluminio. L’iniziativa ha voluto celebrare i 50 anni di Aido Bergamo, unendo l’impegno per la promozione della donazione di organi e tessuti con la diffusione della cultura del riciclo e della sostenibilità.
La collaborazione tra Cial e Aido Bergamo testimonia come realtà diverse possano trovare punti di contatto importanti, dando vita a progetti dal forte valore sociale e ambientale. Da un lato la missione di Aido, nata proprio a Bergamo nel 1971 e cresciuta fino a diventare un punto di riferimento nazionale, dall’altro il progetto “Ogni Lattina Vale”, promosso in Italia da Cial e attivo oggi in 16 Paesi europei oltre che in Brasile, Stati Uniti ed Emirati Arabi, con l’obiettivo di avvicinarsi al 100% di raccolta delle lattine anche fuori casa.
Presso lo stand informativo Aido all’interno del centro commerciale, i cittadini hanno potuto portare le proprie lattine usate e scoprire da vicino i benefici del riciclo, oltre a visitare un originale manufatto realizzato interamente con lattine riciclate. “Ogni Lattina Vale” ha accompagnato questa ricorrenza speciale sottolineando che ogni lattina riciclata è un gesto che fa bene all’ambiente, proprio come ogni adesione ad Aido rappresenta un dono che può salvare vite umane.
Da oltre trent’anni, la raccolta delle lattine in alluminio rappresenta per Aido Bergamo una tradizione virtuosa, portata avanti da gruppi locali, oratori, comunità e volontari. Un impegno che unisce educazione ambientale e solidarietà concreta: in Italia, il riciclo degli imballaggi in alluminio ha raggiunto un tasso del 68,2% nel 2024, con oltre 442.000 tonnellate di CO₂ evitate rispetto alla produzione primaria. Nel solo territorio bergamasco, l’iniziativa ha portato alla raccolta di 2,5 tonnellate di lattine in alluminio, raggiungendo in totale circa 40 tonnellate raccolte negli anni, trasformando un gesto semplice in un esempio concreto di partecipazione e cittadinanza attiva. “Negli ultimi anni, grazie alla raccolta lattine, Aido Bergamo ha potuto unire due forme di dono: quello che restituisce vita e quello che tutela l’ambiente” – racconta Everardo Cividini, Presidente del gruppo Aido di Grassobbio (BG) – “Ogni sacco di lattine consegnato è frutto del lavoro di decine di volontari, famiglie, oratori e comunità locali che da anni credono nella forza di un gesto semplice. La nostra speranza è che queste azioni continuino a coinvolgere sempre più persone, perché solo insieme possiamo costruire una cultura del dono davvero completa”.
“Siamo orgogliosi di aver affiancato Aido Bergamo in un’iniziativa così importante – commenta Stefano Stellini, Direttore Generale di Cial.“Questa collaborazione dimostra come sia possibile creare sinergie capaci di moltiplicare i risultati: da un lato rafforzando la cultura del riciclo con ‘Ogni Lattina Vale’, dall’altro sostenendo il messaggio di solidarietà promosso da Aido. È proprio dall’incontro tra realtà diverse che nascono esempi concreti di comunità sempre più responsabili e attente al futuro.”
Leggi tutto: Sostenibilità, Cial e Aido Bergamo insieme con il progetto 'Ogni Lattina Vale'
Due uomini fermati da carabinieri su un'auto dopo una breve fuga... 
(Adnkronos) - Zaniolo diventerà papà per la seconda volta. È così che la famiglia del calciatore dell'Udinese e della sua futura moglie, Sara Scaperrotta, si allarga: diventeranno genitori di un altro maschietto.
"Presto saremo in 4 e l’amore sarà ancora più grande", con queste parole Nicolò e Sara hanno annunciato sui social la gravidanza a corredo di alcune foto in bianco e nero che ritraggono la famiglia, insieme al piccolo Tommaso, nato il 23 luglio del 2021, che accarezza il pancione della mamma.
Nicolò e Sara presto saranno anche marito e moglie. A marzo del 2025, infatti, il calciatore ha fatto la proposta di matrimonio alla compagna. "Ora e per sempre", aveva scritto Sara Scaperrotta su Instagram, condividendo sui social l'anello di fidanzamento.
Leggi tutto: Nicolò Zaniolo e Sara Scaperrotta genitori bis: "Presto saremo in 4"

(Adnkronos) - La Juventus scende in campo in Champions League. I bianconeri sfidano oggi, mercoledì 22 ottobre, il Real Madrid - in diretta tv e streaming - allo stadio Bernabeu nella terza giornata della fase campionato. Gli uomini di Tudor vengono dalla brutta sconfitta di Como, un 2-0 firmato Kempf e Nico Paz, e nella classifica di Champions si trovano al 23esimo posto con due punti, frutto dei pareggi contro Borussia Dortmund e Villarreal.
Il 'nuovo' Real Madrid di Xabi Alonso invece è a punteggio pieno al secondo posto a quota sei, dopo aver vinto con Marsiglia e Kairat Almaty.
La sfida tra Real Madrid e Juventus è in programma oggi, mercoledì 22 ottobre, alle ore 21. Ecco le probabili formazioni:
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Valverde, Militao, Asencio, Carreras; Guler, Tchouameni, Bellingham; Arda Guler, Mbappé, Vinicius. All. Xabi Alonso
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Rugani, Gatti, Kelly; Kalulu, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Yildiz, Conceicao; David. All. Tudor
Real Madrid-Juventus sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva su Prime Video, visibile tramite smart tv. Il match si potrà seguire anche in streaming sull'app e sulla piattaforma web di Prime Video.
Leggi tutto: Real Madrid-Juventus: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

(Adnkronos) - Esplosioni nella notte a Kiev e in altre città dell'Ucraina. Gli abitanti della capitale hanno riferito di aver udito esplosioni poco dopo l'una e poi un'altra serie di esplosioni, riferisce The Kyiv Independent, precisando che l'Aeronautica militare aveva avvisato la popolazione di attacchi con missili balistici. Esplosioni sono state segnalate anche a Dnipro, Zaporizhzhia e Izmail.
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, dopo aver segnalato che la difesa aerea era in azione, ha riferito di almeno un incendio, della presenza di diversi veicoli in fiamme e di danni in vari palazzi. Secondo il capo dell'amministrazione militare, incendio Tymur Tkachenko, un incendio è divampato in un grattacielo nel distretto di Dniprovskyi a causa di un attacco con un drone. I soccorritori sono intervenuti anche nel distretto di Darnytskyi, dove sarebbe in fiamme un edificio non residenziale.
Da Zaporizhzhia il governatore Ivan Fedorov ha segnalato che un palazzo è stato danneggiato nella notte e un bilancio che parla di almeno 15 civili feriti. Notizie di attacchi e blackout arrivano anche da Izmail, nella regione di Odessa.
"Un'altra notte che dimostra che la Russia non sente abbastanza pressione per interrompere la guerra". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post su Instagram in cui mostra con un video le immagini dei raid. "Le nostre forze di difesa aerea, i gruppi di fuoco mobili e le squadre di intercettazione dei droni hanno lavorato tutta la notte e fino al mattino. Le città sono state sotto attacco, principalmente le nostre infrastrutture energetiche, ma anche molti edifici residenziali sono stati colpiti - prosegue - Ci sono stati incendi a Zaporizhzhia e attacchi su abitazioni a Kiev. Le regioni di Kiev, Odessa, Chernihiv, Dnipro, Kirovohrad, Poltava, Vinnytsia, Zaporizhzhia, Cherkasy e Sumy sono state attaccate. Al momento, si contano 17 feriti. Purtroppo, 6 persone sono state uccise, tra cui 2 bambini. Le mie condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari".
"Le parole della Russia sulla diplomazia non hanno alcun significato fintanto che la leadership russa non avverte problemi critici. E questo può essere garantito solo attraverso sanzioni, missili a lungo raggio e una diplomazia coordinata tra tutti i nostri partner. È giunto il momento che l'Unione europea adotti un pacchetto di sanzioni severe. Contiamo anche su misure sanzionatorie forti da parte degli Stati Uniti e del G7, da parte di tutti coloro che cercano la pace. È molto importante che il mondo non rimanga in silenzio ora e che ci sia una risposta unitaria agli attacchi vili della Russia".
Oggi è atteso in Svezia un incontro tra Zelensky e il premier Ulf Kristersson. Sarà l'occasione per un annuncio su "esportazioni" nel settore della difesa, hanno reso noto da Stoccolma. Zelensky e il premier Ulf Kristersson dovrebbero incontrarsi a Linköping, sede del gruppo Saab che produce i caccia Gripen, sistemi d'arma e sottomarini. "Dopo il loro incontro Kristersson e Zelensky terranno una conferenza stampa congiunta per un annuncio sul tema delle esportazioni nel settore della difesa", ha fatto sapere il governo di Stoccolma."Un'Ucraina forte e capace è una priorità cruciale per la Svezia e continueremo a garantire che l'Ucraina possa contrastare l'aggressione della Russia", ha scritto Kristersson su X.
Nel frattempo l'annunciato faccia a faccia "entro due settimane" tra Donald Trump e Vladimir Putin a Budapest non si svolgerà a breve. E anche quello tra Marco Rubio e Sergei Lavrov è stato messo in stand by. Dopo l'apparente rinnovata sintonia tra il leader americano e quello russo, ecco arrivare la nuova frenata: il vertice sulla pace in Ucraina sembra essere ormai slittato a data da destinarsi, con Mosca che nel frattempo ha ridimensionato le aspettative anche sull'incontro tra il segretario di Stato Usa e il ministro degli Esteri russo.
Se non è ancora chiaro cosa abbia provocato la retromarcia dopo l'incoraggiante telefonata tra Trump e Putin dei giorni scorsi, stando alle indiscrezioni di stampa a pesare sarebbe ancora la diversità di vedute che permane tra Cremlino e Casa Bianca su punti chiave e prospettive sul fine guerra, nonostante l'impegno del tycoon e le dichiarazioni dello 'zar'.
(Adnkronos) - Esplosioni nella notte a Kiev e in altre città dell'Ucraina. Gli abitanti della capitale hanno riferito di aver udito esplosioni poco dopo l'una e poi un'altra serie di esplosioni, riferisce The Kyiv Independent, precisando che l'Aeronautica militare aveva avvisato la popolazione di attacchi con missili balistici. Esplosioni sono state segnale anche a Dnipro, Zaporizhzhia e Izmail.
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, dopo aver segnalato che la difesa aerea era in azione, ha riferito di almeno un incendio, della presenza di diversi veicoli in fiamme e di danni in vari palazzi. Secondo il capo dell'amministrazione militare, incendio Tymur Tkachenko, un incendio è divampato in un grattacielo nel distretto di Dniprovskyi a causa di un attacco con un drone, che ha provocato la morte di due persone. I soccorritori sono intervenuti anche nel distretto di Darnytskyi, dove sarebbe in fiamme un edificio non residenziale.
Da Zaporizhzhia il governatore Ivan Fedorov ha segnalato che un palazzo è stato danneggiato nella notte e un bilancio che parla di almeno 15 civili feriti. Notizie di attacchi e blackout arrivano anche da Izmail, nella regione di Odessa.
E' intanto atteso in Svezia un incontro tra il leader ucraino Volodymyr Zelensky e il premier Ulf Kristersson. Sarà l'occasione per un annuncio su "esportazioni" nel settore della difesa, hanno reso noto da Stoccolma. Zelensky e il premier Ulf Kristersson dovrebbero incontrarsi a Linköping, sede del gruppo Saab che produce i caccia Gripen, sistemi d'arma e sottomarini.
"Dopo il loro incontro Kristersson e Zelensky terranno una conferenza stampa congiunta per un annuncio sul tema delle esportazioni nel settore della difesa", ha fatto sapere il governo di Stoccolma."Un'Ucraina forte e capace è una priorità cruciale per la Svezia e continueremo a garantire che l'Ucraina possa contrastare l'aggressione della Russia", ha scritto Kristersson su X.
Nel frattempo l'annunciato faccia a faccia "entro due settimane" tra Donald Trump e Vladimir Putin a Budapest non si svolgerà a breve. E anche quello tra Marco Rubio e Sergei Lavrov è stato messo in stand by. Dopo l'apparente rinnovata sintonia tra il leader americano e quello russo, ecco arrivare la nuova frenata: il vertice sulla pace in Ucraina sembra essere ormai slittato a data da destinarsi, con Mosca che nel frattempo ha ridimensionato le aspettative anche sull'incontro tra il segretario di Stato Usa e il ministro degli Esteri russo.
Se non è ancora chiaro cosa abbia provocato la retromarcia dopo l'incoraggiante telefonata tra Trump e Putin dei giorni scorsi, stando alle indiscrezioni di stampa a pesare sarebbe ancora la diversità di vedute che permane tra Cremlino e Casa Bianca su punti chiave e prospettive sul fine guerra, nonostante l'impegno del tycoon e le dichiarazioni dello 'zar'.
Leggi tutto: Ucraina, attacchi russi su Kiev: almeno due morti. Trump-Putin, nessun vertice per ora

(Adnkronos) - Questa sera, mercoledì 22 ottobre, a 'Chi l'ha visto' andrà in onda l'intervista ad Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, realizzata dall’inviato Vittorio Romano. “Ho chiesto a Lovati se aveva dato lui i soldi nostri a qualcuno”, dice Sempio rispondendo alle domande sulla corruzione, per la quale è stato aperto un altro filone di inchiesta. E sulla sua di indagine afferma: “Mi sento come un soldato in trincea. Aspetto che potrà capitare di tutto. Sei rassegnato, e aspetti che passi”.
E poi la morte del cameraman Mario Biondo. Un tribunale di Madrid ha riconosciuto per la prima volta che il decesso potrebbe non essere stato un suicidio, ma respinge l'appello dei familiari – che non hanno mai creduto al suicidio – perché il fatto è passato in giudicato. La famiglia chiede la riapertura delle indagini.
E ancora, la procura chiede l'archiviazione per il caso di Mara Favro, trovata morta in un dirupo, ma i familiari si oppongono: come sarebbe arrivata in quella zona a piedi di notte? Aveva un appuntamento con qualcuno o qualcuno le ha dato un passaggio? E poi? Cosa è successo davvero? In studio in diretta a Chi l'ha visto? il fratello e l'avvocato Fabrizio Pace, presidente di Penelope Piemonte.
E come sempre gli appelli, le richieste di aiuto e le segnalazioni di persone in difficoltà.
Leggi tutto: Chi l'ha visto, stasera 22 ottobre: l'intervista ad Andrea Sempio
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie



