(Adnkronos) - Volodymyr Zelensky torna a respingere la proposta di Vladimir Putin di vedersi a Mosca e rilancia: "Venga lui a Kiev". In un'intervista alla tv americana Abc News, il presidente ucraino dice: "Il presidente russo può venire a Kiev, io non posso andare a Mosca mentre il mio Paese è ogni giorno sotto i missili, sotto attacco, io non posso andare nella capitale di questo terrorista".
Leggi tutto: Ucraina, Zelensky rilancia: "Io a Mosca? Venga Putin a Kiev"
(Adnkronos) - In arrivo una breve fase di caldo africano. Secondo le previsioni meteo di oggi e domani, temperature saranno di 5-6°C oltre la norma, con picchi di 37°C.
Lorenzo Tedici, meteorologobresponsabile media de iLMeteo.it, conferma che tra domenica e martedì il termometro salirà improvvisamente, con picchi che ci ricorderanno pienamente l’estate di luglio o di agosto. Torneremo indietro di almeno un mese, con 35°C diffusi in Sicilia e Sardegna, 33°C anche a Terni, 32°C a Firenze e 31 a Grosseto e Roma, tanto per citare alcune tra le città più calde.
Tornerà a fare caldo, dunque, ma per poco. Intanto, nelle prossime ore, il tempo sarà ottimo ovunque con un sabato da mare o da montagna; il cielo si presenterà azzurro e le condizioni saranno di “benessere biometeorologico”, senza afa e condizioni di disagio fisico.
Domenica, invece, le temperature inizieranno a salire in modo più importante con valori termici oltre i 32°C al Centro-Sud e tra i 27 e i 29°C al Nord: potremo cancellare la data del calendario e scriverci sopra “6 agosto”, tanto il clima ci ricorderà quello di un mese fa. In Sardegna arriveremo a toccare anche 37°C nelle zone interne con condizioni di disagio fisico per “caldo torrido”.
Come detto, però, il calore africano durerà poco, in quanto già da martedì arriveranno delle piogge. Una perturbazione atlantica porterà maltempo dal pomeriggio del 9 settembre su Liguria, Toscana e nord Sardegna, poi si estenderà dalla sera a tutte le regioni del Nord con intensi temporali.
Mercoledì 10 settembre sarà una giornata instabile con frequenti rovesci su gran parte del Nord e al Centro, mentre al Sud avremo ancora 36°C a Foggia, 35°C a Siracusa, Catania e Cosenza; anche nel barese toccheremo ancora 34°C con pieno sole.
Con lo zero termico a 4000 metri i ghiacciai continueranno a soffrire e a fondere anche a settembre, una notizia drammatica legata al Riscaldamento Globale. Non ci resta che sperare che la politica agisca contro i cambiamenti climatici, finché saremo in tempo (se lo saremo).
NEL DETTAGLIO
Sabato 6. Al Nord: bel tempo. Al Centro: soleggiato, più caldo. Al Sud: sole prevalente.
Domenica 7. Al Nord: bel tempo, più caldo. Al Centro: soleggiato, più caldo. Al Sud: soleggiato e caldo.
Lunedì 8. Al Nord: bel tempo ma con aumento delle nubi, più caldo. Al Centro: soleggiato, più caldo. Al Sud: soleggiato.
TENDENZA: piogge da martedì pomeriggio-sera specie al Centro-Nord.
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(Adnkronos) - Aryna Sabalenka contro Amanda Anisimova oggi 6 settembre nella finale del singolare femminile degli US Open 2025. La bielorussa numero 1 del mondo e detentrice del titolo cerca il bis contro la statunitense, testa di serie numero 8, nel match - in diretta tv e streaming - in programma nel pomeriggio di New York e nella tarda serata in Italia.
Sabalenka, 27 anni, va a caccia del quarto trionfo in un torneo dello Slam e del 21esimo titolo in assoluto. La bielorussa, oltre agli US Open 2024, in bacheca vanta 2 edizioni degli Australiano Open (2024 e 2025). Anisimova, che in carriera ha vinto 3 tornei, non ha mai trionfato in un major. La 24enne, tornata ad altissimi livelli in questa stagione, è reduce dalla finale persa a Wimbledon contro Iga Swiatek.
Le due giocatrici si incontrano per la decima volta in carriera. Anisimova conduce 6-3 nei precedenti e si è aggiudicata l'ultima sfida, andata in scena nella semifinale di Wimbledon 2025. Al Roland Garros di maggio, invece, vittoria della Sabalenka negli ottavi.
Sabalenka-Anisimova, come tutte le partite degli Us Open 2025, sarà trasmessa in diretta tv in chiaro su SuperTennis, ma anche sui canali di SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app Sky Go, su NOW e SuperTenniX.
Leggi tutto: Sabalenka-Anisimova, oggi finale femminile US Open: orario e come vederla in tv
(Adnkronos) - Caso asciugamani agli Us Open 2025 per Jannik Sinner. Nel corso della semifinale contro Auger-Aliassime, durante il primo set, Jannik ha chiesto più volte al suo staff di "cambiare gli asciugamani" a disposizione. Il motivo? L'organizzazione del torneo ha fornito ai due tennisti degli asciugamani blu per la semifinale. Asciugamani inutili a detta di Sinner, perché "non asciugano" come ha ripetuto più volte il numero uno del ranking Atp durante i vari game del primo parziale.
Quindi, ecco la richiesta dello staff di Jannik anche all'arbitro e l'arrivo di una pila di asciugamani bianchi per ridare tranquillità all'azzurro. Per asciugarsi il sudore, nonostante la fatica quasi nulla del primo parziale (chiuso 6-1).
L''exploit' di Cipolla diventa un argomento che anima la nottata su X. I tweet sul tema si sprecano, tra ironie e domande. Ce n'è abbastanza per creare un nuovo supereroe: AsciugaMan.
Alla fine, la fornitura arriva a destinazione: problema risolto.
Leggi tutto: Sinner, 'caso asciugamani' agli Us Open: cos'è successo in semifinale
(Adnkronos) - "Devi essere un giocatore di poker". Ipse dixit. Nel corso del terzo set della semifinale contro Auger-Aliassime, coach Simone Vagnozzi si è rivolto così a Jannik Sinner. Un consiglio da interpretare, una strategia precisa in un frangente delicato del match. In quel momento, il numero uno al mondo era in difficoltà. Sul punteggio di un set pari, dopo un problema accusato agli addominali al termine del secondo parziale, con tanto di medical time out e intervento del fisioterapista, Sinner si è ripreso un passo per volta.
La svolta nel quinto game del terzo set. In un momento complicatissimo, con l'avversario carico e sul pezzo, Sinner è riuscito a tenere il servizio 'senza' la prima. Al termine del gioco, Sinner si è avvicinato al suo angolo per un confronto e lì è arrivata la frase della svolta di Vagnozzi, con un riferimento al gioco del poker e forse a un bluff da fare nei confronti di Auger-Aliassime. Per mostrarsi più sicuro, minando le certezze dell'avversario.
Sinner fa un cenno d'intesa. Poi parte e non si ferma, arrivando a chiudere il terzo set 6-3 in 47 minuti. Alla fine del terzo parziale, la conferma della strategia suggerita dall'angolo. Vagnozzi, affiancato da Darren Cahill, ribadisce: "Fatti vedere sempre carico da lui". Detto, fatto. In fondo, anche lo sport è questione di strategia.
(Adnkronos) - Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si affronteranno anche in finale agli Us Open. Domani, domenica 7 settembre, l'ultimo atto dello Slam americano - in diretta tv e streaming - mette di fronte il numero uno e il numero due del tennis mondiale, in una sfida che vale anche il primato del ranking Atp. Ecco l'orario del match, i precedenti tra i due e dove vederla in tv e streaming.
Fin qui sono 14 i precedenti tra i due: lo spagnolo è avanti 9-5 e quest'anno ha vinto a Roma e al Roland Garros, ma Jannik ha trionfato nella storica finale di Wimbledon. I due si sono affrontati l'ultima volta a Cincinnati, quando Sinner ha dovuto optare per il ritiro a causa di un malore. Il match inizierà non prima delle 20 ora italiana.
Sinner-Alcaraz, come tutte le partite degli Us Open 2025, sarà trasmessa in diretta tv in chiaro su SuperTennis, ma anche sui canali di SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app Sky Go, su NOW e SuperTenniX.
(Adnkronos) - L'Italvolley di Julio Velasco torna in campo. Oggi, sabato 6 settembre, le campionesse olimpiche affrontano il Brasile nella semifinale dei Mondiali in Thailandia. Le azzurre arrivano dallo splendido successo contro la Polonia, mentre le brasiliane hanno battuto la Francia in tre set ai quarti. Nell'altra semifinale si affronteranno Turchia e Giappone. Ecco orario della partita e dove vederla in tv e streaming.
Il match tra Italia e Brasile inizierà alle 14:30 e sarà trasmesso in diretta televisiva e in esclusiva, oltre che in chiaro, su Rai 2. Sarà possibile seguire le azzurre anche in streaming su Rai Play e, a pagamento, su Dazn e il sito web Volleyballworld.com.
Leggi tutto: Mondiali pallavolo, oggi la semifinale Italia-Brasile: orario e dove vederla
(Adnkronos) - Sabato da non perdere per il Gp di Monza. Oggi, 6 settembre, tocca alle qualifiche del Gp d'Italia. Si riparte dal dominio di Lando Norris nelle seconde libere. Occhi puntati sulle Ferrari di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, chiamati al riscatto dopo il doppio ritiro nell'ultimo fine settimana. Dalla terza sessione di libere alle qualifiche, ecco il programma di oggi del Gp di Monza, gli orari e dove vederlo in tv e streaming.
Ecco il programma di oggi, sabato 6 settembre, per il Gp di Monza di Formula 1:
Ore 12.30: F1 - Prove libere 3
Ore 16: F1 - Qualifiche
Le qualifiche del Gp d'Italia saranno trasmesse su Sky Sport F1 e in streaming su Sky Go e NOW. Il Gran Premio di Monza sarà visibile anche in chiaro su TV8, con le qualifiche e gara trasmesse in diretta al tasto 8 del telecomando.
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(Adnkronos) - “Giorgio Armani ha mostrato al mondo che l’Italia può essere grande senza rinunciare alla sua identità. È stato tradizione, eleganza, raffinatezza e sobrietà, lanciate oltre confine e diventate icona. Ci ha insegnato che lo stile non è forma ma sostanza: è la forza di restare fedeli a ciò in cui si crede, anche quando è più difficile farlo. Perché dire ‘no’ richiede più coraggio che dire ‘sì’. E questo significa anteporre la coerenza alla convenienza, e la visione di lungo termine al consenso effimero. Scelte che solo chi ha il coraggio di proteggere la propria identità è capace di prendere. Anche per questo Armani è stato un grande italiano, uno degli artefici del prestigio e dell’ammirazione di cui l’Italia gode nel mondo”. Lo scrive il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un intervento sul ‘Corriere della Sera’ in ricordo dello stilista morto giovedì.
“Le sue creazioni hanno accompagnato alcuni dei momenti più significativi della mia vita. Tra questi, la cerimonia di giuramento al Quirinale come presidente del Consiglio dei ministri, che ho affrontato indossando uno dei suoi bellissimi tailleur blu navy. Ed è una scelta che rifarei, perché -spiega la premier- in quel tailleur di Armani c’erano molti messaggi: difesa del Made in Italy, innovazione, qualità, orgoglio per la propria identità. E autorevolezza. Un’Italia che può primeggiare nel mondo. La nostra Nazione non dimenticherà il suo genio, e ciò che di straordinario ha fatto per renderla un faro indiscusso di amore e passione per la bellezza”.
(Adnkronos) - "Dobbiamo difendere gli interessi nazionali rendendoci autonomi" sul fronte delle risorse idriche in quanto "l'acqua è un bene essenziale. Per cui vanno fatti investimenti per rendere più resiliente il sistema Italia". Lo ha detto Luca Dal Fabbro, presidente di Utilitalia e di Iren, nel corso di un collegamento con Adnkronos dal forum Teha di Cernobbio, invocando un "Piano Marshall dell'acqua" che renderebbe la nostra industria "più competitiva e migliore la qualità dell'acqua" e inoltre "ridurremmo il rischio idrogeologico. Investire nell'acqua significa risparmiare, far lavorare le imprese, significa qualche punto di Pil in più. Questo governo è molto sensibile, credo che si possa fare un ragionamento efficace per portare a casa un risultato a beneficio di tutti i cittadini".
"Il Pnrr - ha ricordato - aveva allocato nel suo complesso in 6 anni circa 1 miliardo all'anno, noi dai nostri calcoli prevediamo che per mettere in sicurezza il sistema idrico italiano e rendere l'Italia un Paese autosufficiente, abbiamo bisogno di circa 6 miliardi all'anno", ha detto Dal Fabbro.
“L’idroelettrico è un bene strategico del Paese, da preservare e difendere" ha detto ancora Dal Fabbro. "Le realtà che possono gestirlo al meglio sono quelle che lo fanno da decenni, con competenza e responsabilità: le multiutility. L’accordo recente tra Francia e Commissione Europea sull’idroelettrico può rappresentare una chiave molto utile anche per l’Italia. Come accade in Francia, la difesa degli interessi nazionali deve prevalere su una liberalizzazione estrema senza controllo'', ha precisato il presidente di Utilitalia e di Iren. ''È stato trovato in Francia un compromesso che tutela sia i produttori e la sicurezza che i consumatori. Anche in Italia quindi è fondamentale che in Italia si arrivi, in accordo con il Governo e con le associazioni di settore come Utilitalia, a una soluzione sulle concessioni idroelettriche che permetta la continuità gestionale. Una continuità che ha dimostrato di essere efficiente, sicura e sostenibile nel tempo”, ha detto Dal Fabbro.
Rispondendo poi a una domanda sull'indipendenza energetica invocata per la Ue dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio d'apertura dei lavori, il presidente di Iren e di Utilitalia, Luca Dal Fabbro ha spiegato: "L'Europa importa una parte importante della propria energia dall'estero e questa dipendenza è rappresentata" da infrastrutture lungo il territorio che "devono essere capaci di portare in tempo di pace e in tempo di guerra l'energia che ci serve. Abbiamo quindi bisogno di ridondanza, di più infrastrutture di quelle che ci servono".
Leggi tutto: Dal Fabbro (Utilitalia): "Piano Marshall per rendere competitiva industria"
(Adnkronos) - Si alzano i toni tra Caracas e Washington. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha minacciato che il suo Paese è pronto a passare da "una fase politica" a "una fase di lotta armata" in caso di attacco da parte degli Stati Uniti. Una dichiarazione, ripresa dall'emittente Vtv, rilasciata nel contesto delle tensioni seguite a raid americani contro i narcotrafficanti e dopo che il dipartimento alla Difesa americano ha ordinato il dispiegamento di caccia a Porto Rico nell'ambito della lotta ai cartelli della droga promessa del presidente Donald Trump.
"Siamo attualmente in una fase politica - ha affermato Maduro - Ma se il Venezuela viene attaccato in qualsiasi modo, entreremo in una fase di lotta armata". Il presidente venezuelano ha intimato al governo degli Stati Uniti di "abbandonare i suoi piani per un cambio di regime violento nel Paese e in America Latina e nei Caraibi". Quindi, Maduro ha ammonito Washington a "rispettare la sovranità, il diritto alla pace e l'indipendenza" dei Paesi della regione.
Nei giorni scorsi 11 presunti trafficanti di droga sono stati uccisi in un attacco aereo statunitense contro una motovedetta nel Mar dei Caraibi, che secondo Washington apparteneva a un gruppo criminale legato al presidente venezuelano Nicolas Maduro. Caracas ha accusato gli Stati Uniti di "omicidi extragiudiziali", denunciando l'assenza di prove che dimostrino che le persone a bordo fossero armate o rappresentassero una minaccia imminente. Il segretario di Stato Marco Rubio ha ribadito che le operazioni continueranno: "Troveremo questi trafficanti e li faremo saltare in aria, con o senza l'aiuto dei loro governi".
La crisi è esplosa ulteriormente quando il Pentagono ha denunciato un episodio "altamente provocatorio": due jet militari venezuelani sarebbero volati vicino al cacciatorpediniere americano Uss John Dunham in acqua internazionali, in seguito a un attacco Usa contro una barca che secondo la Casa Bianca proveniva dal Venezuela e trasportava droga.
Washington ha intimato a Caracas di "non interferire" con le operazioni contro narcotraffico e terrorismo, accusando il governo Maduro di proteggere cartelli della droga. Da parte sua, Maduro ha annunciato l'attivazione della Milizia Nazionale, mobilitando nuove reclute e promettendo di trasformare il Paese in "una repubblica in armi" in caso di attacco.
L'operazione statunitense, ordinata personalmente da Trump, rientra nella nuova strategia di "guerra ai narco-terroristi" annunciata dall'amministrazione. Washington ha già raddoppiato la taglia su Maduro a 50 milioni di dollari e dispiegato navi da guerra e un sottomarino nucleare nel Mar dei Caraibi. Mentre alcuni Paesi della regione sostengono la linea dura di Trump, altri - su tutti Colombia e Venezuela - contestano la legalità dell'offensiva, sollevando dubbi su possibili violazioni del diritto internazionale.
Leggi tutto: Venezuela, Maduro avverte Trump: "Pronti a fase di lotta armata se Usa attaccano"
(Adnkronos) - Il sipario sulla 82esima Mostra del Cinema di Venezia sta per calare. Mentre il Lido si prepara per la cerimonia di premiazione di oggi, nei corridoi dell'Excelsior e tra i tavoli della sala stampa il gioco più atteso è già in pieno svolgimento: il toto-Leone. E quest'anno sembra esserci un nome che mette d'accordo quasi tutti. A dominare le previsioni è, senza alcun dubbio, 'The Voice of Hind Rajab' della regista tunisina Kaouther ben Hania. L'accoglienza al termine della proiezione ufficiale è stata un evento nell'evento: ben 24 minuti di applausi ininterrotti, i più lunghi di questa Mostra, per il film che ricostruisce, attraverso le registrazioni audio autentiche, la straziante storia vera di Hind Rajab, una bambina palestinese di sei anni.
Se il premio più prestigioso sembra avere una direzione chiara, più aperta è la corsa per gli altri riconoscimenti. Altra grande favorita ad entrare nel palmares, magari con il Leone d'Argento Gran Premio della Giuria, è Kathryn Bigelow. Il suo ritorno, 'A House of Dynamite', è stato accolto da una calorosa standing ovation di 13 minuti. Se ben Hania racconta l'orrore di una guerra in corso, Bigelow guarda alla minaccia globale che incombe su tutti noi: il rischio di un conflitto nucleare. L'ipotesi che sta prendendo corpo in queste ore è, dunque, quella di un palmarès politico e tutto al femminile ai vertici. La doppietta ben Hania-Bigelow premierebbe la capacità di due registe di affrontare con linguaggi diversi le più grandi paure del nostro presente. Da una parte la guerra che uccide i bambini, dall'altra quella che potrebbe cancellare l'umanità intera.
Ma attenzione agli outsider di lusso che potrebbero ambire all'altro Leone d'Argento, quello per la regia. A scombinare i piani potrebbero arrivare due maestri del cinema di genere come Park Chan-wook e Guillermo del Toro. Il primo con il thriller psicologico 'No Other Choice', il secondo con la sua gotica rilettura di 'Frankenstein', entrambi acclamati dalla critica internazionale. Sul fronte italiano, tra i cinque film in concorso, la speranza è affidata soprattutto a due nomi: 'La Grazia' di Paolo Sorrentino e 'Sotto le nuvole' di Gianfranco Rosi. Proprio Rosi, ultimo italiano a conquistare il Leone d'Oro nel 2013 con 'Sacro Gra', ha raccolto consensi importanti dalla stampa estera, che ne ha apprezzato ancora una volta lo sguardo poetico. Per la Francia, invece, le citazioni più alte sono per 'L'Étranger' di François Ozon, anche se il più intimo 'À pied d'œuvre' di Valérie Donzelli potrebbe rivelarsi una sorpresa.
Infine, la sfida per le Coppe Volpi. Per la migliore interpretazione femminile, i nomi che circolano con più insistenza sono quelli di due attrici italiane: Valeria Bruni Tedeschi, per la sua mimetica trasformazione nella divina Eleonora in 'Duse' di Pietro Marcello, e Barbara Ronchi, intensa protagonista di 'Elisa'. Sul versante maschile, come ipotizza cinematografo.it, spicca la candidatura di Dwayne 'The Rock' Johnson, che con la sua performance drammatica in 'The Smashing Machine' di Benny Safdie potrebbe convincere la giuria a premiarne il coraggio e la veste inedita. L'alternativa forte, qualora il suo film fosse premiato, è il coreano Lee Byung-hun, protagonista di 'No Other Choice'.
Per gli altri riconoscimenti, dal Premio Speciale della Giuria alla Sceneggiatura, la rosa dei papabili include Jim Jarmusch ('Father Mother Sister Brother'), Yorgos Lanthimos ('Bugonia') e Olivier Assayas ('Il mago del Cremlino'). Il Premio Mastroianni per un giovane attore emergente, infine, potrebbe andare alla giovane attrice cinese Lai Yu-Fei ('Girl') o alla svizzera Luna Wedler, tra i protagonisti di 'Silent Friend'. La mappa è, dunque, tracciata. Ora la parola passa alla giuria. (di Loredana Errico e Lucrezia Leombruni)
Leggi tutto: Mostra Venezia 2025, c'è attesa per i premi e impazza il Toto-Leone
(Adnkronos) - Torna in pista la MotoGp con le qualifiche e la sprint race del Gp di Barcellona. Oggi, sabato 6 settembre, si definirà la griglia di partenza della gara di domani sul circuito del Montmelò. Occhi puntati su Marc Marquez, sempre più vicino alla vittoria del nono titolo mondiale. Ecco orario, programma e dove vedere le varie sessioni di oggi in tv e streaming.
Ecco il programma del Gp di Barcellona di oggi, sabato 6 settembre:
Ore 10.05: MotoGP - prove libere 2
Ore 10.45: MotoGP - qualifiche
Ore 14.55: MotoGP - Sprint
Le qualifiche e la gara sprint del Gp di Barcellona, in programma oggi sul circuito del Montmelò, verranno trasmesse su Sky Sport (canale Sky Sport MotoGP, 208) e in streaming su Sky Go e NOW. Su TV8 disponibile in diretta e in chiaro le qualifiche e la gara sprint. Sempre al tasto 8 del telecomando, domenica alle 21:30 la gara in differita.
Leggi tutto: Gp Barcellona, oggi qualifiche e sprint: orario e dove vederle in tv e streaming
(Adnkronos) - Costruire una carriera partendo dall’ultimo posto a Sanremo? Si può. Chiedere a Tananai per credere. Ieri, sul palco dell’Ippodromo Snai San Siro di Milano, lo ha confermato ancora una volta. Perché quando torni dove sei cresciuto, quando vedi i sogni trasformarsi in realtà, tutto assume un altro significato. Il tour può portarti in giro per l’Italia, ma casa è casa. È casa sono anche tutte le persone che hanno fatto tremare la terra e riscaldato un’aria ancora satura della pioggia della sera prima.
Quante cose possono succedere in tre anni. Quanto sembra lontano l’Ariston. E senza quell’ultimo posto, chi sarebbe oggi Tananai? Nel 2022 tutti si erano innamorati di quel ragazzo semi sconosciuto che esultava per essere arrivato ultimo, nessuno quel giorno immaginava di stare assistendo al primo passo della sua ascesa. Alberto Cotta Ramusino ha trasformato una delusione in rinascita, ha trovato ispirazione nella sconfitta, ha inseguito un’opportunità dove altri vedrebbero solo buio. La sua luce sono stati testi e note, canzoni composte raccontando vita quotidiana e ricordi, ma che spesso diventano specchio della vita degli altri. Di cuore infranti e storie di una sera. Di amori non corrisposti e spezzati dalla distanza. “Stonato”, dicevano. Eppure, questa sera ha dato una risposta chiara a quelle critiche. Uno schiaffo. Tananai ci ha creduto e Alberto si è preso la sua rivincita, nella musica e nella vita.
Una voce c’è, eccome. Il portamento, la presenza scenica, l’ironia, fanno il resto. E forse Tananai piace così tanto perché è uno di noi. Il ragazzo della porta accanto. Lo Stefano De Martino della musica: simpatico e consapevole di esserlo, sexy e consapevole di esserlo. Interagisce con il suo pubblico, e spesso riconosce le stesse facce.
C’è un gruppo di amiche che ha passato la notte ad aspettare l’apertura dei cancelli. Tutto per assicurarsi un posto in prima fila e stringergli la mano. Un po’ più in là, c’è una coppia che si guarda negli occhi mentre canta ‘10k scale’. E qualcuno giura di aver visto una nonna piangere.
Perchè con Tananai sembra di stare sulle montagne russe. Un attimo prima salti, quello dopo ti commuovi. Si passa dalle ballad romantiche, a brani di repertorio attraversando gli ultimi successi. ‘Tango’, ‘Sesso Occasionale’ e l’ultima hit, ‘Bella madonnina’, un omaggio alla sua Milano. La città che stasera lo ha accolto come il figliol prodigo che torna a casa, che lo ha reso piccolo davanti a una grande emozione.
L’Ippodromo è un giorno che Tananai vuole ricordare, e quindi tutti quei ‘grazie’ detti con la voce rotta sembrano valere un po' di più. Alberto si mette a nudo, riversa il cuore nel microfono, e per questo gli si perdona anche quei testi a volte storpiati.
Promette che dopo questo live torna a casa orgoglioso. E dopotutto, se lo diceva già a Sanremo... c'è da crederci. Perchè ci sono sempre nuove canzoni da scrivere e lui giura che un album è già in cantiere e “sarà il più bello della mia vita”. E così il pubblico torna a casa con la speranza di rivivere un altro Ippodromo. Presto.
(Adnkronos) - Non si è ancora sciolto il 'nodo piazza Duomo' per il corteo 'Giù le mani dalla città' che sfilerà oggi pomeriggio per le vie di Milano, a sostegno del Leoncavallo. Lo storico centro sociale, sgomberato lo scorso 21 agosto, sui social nel pomeriggio ha condiviso il percorso della manifestazione, a cui si attendono diverse decine di migliaia di persone da tutta Italia.
L'appuntamento è alle 14 con il concentramento in porta Venezia. Da lì il serpentone imboccherà viale Majno, viale Bianca Maria, viale Regina Margherita, fino ad arrivare in porta Romana e risalire il corso, puntando verso il centro della città. Poi la svolta a destra lungo via Francesco Sforza, con il passaggio davanti al Policlinico, largo Augusto e piazza Fontana.
Fin qui non dovrebbero esserci sorprese. Il problema è rappresentato dalle ultime centinaia di metri: gli organizzatori vorrebbero raggiungere in corteo piazza Duomo, un simbolo che generalmente non viene concesso per le manifestazioni. Da via Fatebenefratelli non manca la disponibilità a fare un'eccezione, il problema è la concomitanza con le celebrazioni per il Giubileo dedicato al mondo della scuola, presiedute dall'arcivescovo. Monsignor Mario Delpini alle 15.30 ha in agenda un dialogo con il professor Marco Balzano e alle 17.30 celebrerà la messa nella Cattedrale.
Due le possibili soluzioni: o ritardare la partenza del corteo da Porta Venezia, per evitare la sovrapposizione con le celebrazioni religiose o far terminare la manifestazione in piazza Fontana. Un'ipotesi questa che al momento sembra più probabile. Le interlocuzioni tra la Questura e i rappresentanti del Leoncavallo sono ancora in corso ed è possibile che la decisione finale verrà presa sulla base delle valutazioni dell'ultim'ora.
Definito, invece, il percorso del corteo prima del corteo, ovvero la manifestazione 'Contro la città dei padroni'. I ragazzi dei centri sociali milanesi, Cantiere in primis, si ritroveranno alle 12 davanti alla Stazione Centrale. Da lì sfileranno in via Galvani, via Melchiorre Gioia, piazza della Repubblica, per imboccare poi i Bastioni e raggiungere Porta Venezia, dove si uniranno alla manifestazione principale.
Leggi tutto: Leoncavallo, oggi doppio corteo a Milano: attesi in migliaia con incognita piazza Duomo
(Adnkronos) - Jannik Sinner in finale agli US Open 2025 contro Carlos Alcaraz. L'azzurro, numero 1 del mondo e detentore del titolo, in semifinale oggi 6 settembre batte il canadese Felix Auger-Aliassime per 6-1, 3-6, 6-3, 6-4 dopo 3h22'. Domani, domenica 7 settembre, nell'atto conclusivo del torneo Sinner affronterà Alcaraz, numero 2 del ranking, che in semifinale ha piegato in 3 set il serbo Novak Djokovic.
Il 24enne altoatesino, sempre in finale nei tornei Slam del 2025, va a caccia del quinto titolo major della carriera e del 21esimo trionfo complessivo. In palio - nella terza finale Slam consecutiva tra i due fenomeni e davanti a Donald Trump annunciato come spettatore d'eccezione - anche il primato nel ranking Atp: chi vince il torneo si prende anche il primo posto in classifica.
"E' una stagione incredibile, arrivare in finale in ogni torneo dello Slam è straordinario. Felix ha giocato una partita pazzesca, ha servito benissimo e ha spinto su ogni colpo", dice Sinner nell'intervista post-partita.
"Ho avuto qualche problema fisico in qualche momento della partita, ma alla fine è andato tutto bene", aggiunge riferendosi ai problemi che hanno richiesto l'intervento del fisioterapista dopo il secondo set. "Non ho sensazioni negative, non c'è nulla di serio: sto bene in vista della finale con Carlos. Vediamo cosa succede, ci siamo incontrati diverse volte quest'anno e ci conosciamo benissimo. Per ora, conta essere arrivati in finale", aggiunge.
"Nel secondo set ho sentito qualcosa dopo un servizio, ma la situazione è migliorata dopo l'intervento del fisioterapista e ho provato anche a servire un po' più veloce", dice Sinner rispondendo a Supertennis. "Alcaraz sta giocando un torneo eccezionale, non ha perso nemmeno un set. Non so nemmeno cosa aspettarmi, io sto giocando una stagione incredibile: vediamo...".
Sinner si prende il posto in finale dopo una battaglia in cui concede 10 palle break annullandone 9. La partita inizia in discesa: pronti, via e l'azzurro piazza il break (2-0) che indirizza il primo set. Auger-Aliassime fatica a entrare in partita e cede il parziale per 6-1 commettendo 11 errori gratuiti. Il copione cambia radicalmente nel secondo set: Sinner non trova la prima palla (solo 45%), il canadese gioca il miglior tennis del proprio repertorio e spinge al massimo.
Il numero 1 del mondo salva 3 palle break risalendo da 0-40 nel secondo game. Sotto 3-4, Sinner sprofonda nuovamente fino a 0-40 e stavolta non si salva: Auger-Aliassime piazza il break, chiude 6-3 e pareggia i conti.
Per il numero 1 del mondo, costretto a ricorrere ad un medical timeout per un problema all'addome, è il momento peggiore. Il 24enne altoatesino ha il merito di tornare in campo concentratissimo. La prima palla latita ancora (40%) ma la seconda garantisce 3 ace che sono vitali. Auger-Aliassime, dopo un'ora da indemoniato, fisiologicamente cala. Gli errori del canadese tornano a salire (10) e Sinner mette la freccia: break, allungo decisivo e 6-3 in cassaforte.
L'avvio di quarto set è durissimo per Sinner, che annulla 5 palle break nei primi 2 turni di servizio (2-2). L'azzurro esce dalle sabbie mobili e nel quinto gioco piazza il break (3-2) aggiudicandosi l'ennesimo braccio di ferro. Auger-Aliassime cerca di rimanere in scia, ma deve alzare bandiera bianca. Sinner non trema, chiude 6-4 e vola in finale: domani il duello con Alcaraz.
Leggi tutto: Sinner batte Auger-Aliassime e vola in finale agli US Open. Domani sfida con Alcaraz
(Adnkronos) - La sfida infinita tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz torna nella finale degli Us Open 2025. Domani, domenica 7 settembre, il numero uno e il numero 2 del ranking Atp si affrontano nell'ultimo atto dello Slam americano, che oltre al titolo mette in palio anche il primato nella classifica Atp. Ecco quanto guadagnerà il campione degli Us Open e come può cambiare il ranking con la finale.
Cifre mostruose per gli Us Open 2025. Nel torneo maschile e nel torneo femminile, i due tennisti che riusciranno a conquistare la coppa incasseranno 5 milioni di dollari. Il finalista perdente porterà invece a casa 'solo' 2,5 milioni di dollari.
Come cambierà il ranking Atp dopo la finale degli Us Open tra Sinner e Alcaraz? La vittoria dello Slam vale 2000 punti Atp e il discorso è molto semplice: dovesse confermarsi campione a New York, l'azzurro resterebbe dominatore della classifica. Se a trionfare fosse invece Alcaraz, si concretizzerebbe il sorpasso. Ricordiamo che al momento Carlos è virtualmente numero uno, visto che in classifica è a quota 10840 con i punti accumulati in questi giorni a New York. Sinner è a 10280. La finale mette in palio gli ultimi mille punti dello Slam, poi verrà ufficialmente aggiornato il ranking da lunedì.
(Adnkronos) - Infortunio per Jannik Sinner nella semifinale degli Us Open 2025. Il numero uno del ranking Atp è uscito dal campo accompagnato dal fisioterapista al termine del secondo set contro il canadese Auger-Aliassime. Cos'è successo all'azzurro? Sinner ha dominato il primo set chiudendolo sul 6-1, poi ha faticato molto nel secondo: qui 'sparisce' la sua prima, ma non solo. Jannik a un certo punto non riesce più a spingere con il dritto e commette diversi errori non da lui con il rovescio. Jannik perde il secondo parziale 6-3 e poi chiama il medical time out, si tocca l'addome ed esce dal campo accompagnato dal fisioterapista.
Poi, dopo qualche minuto, rientra in campo corricchiando. E inizia il terzo set.
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(Adnkronos) - "Pronti a guardare il Terminator?". Jannik Sinner si guadagna un nuovo soprannome, a sentire l'emittente americana Espn. La principale tv 'all sport' degli Stati Uniti presenta la seconda semifinale degli US Open 2025, con l'azzurro in campo contro il canadese Felix Auger Aliassime.
"Congratulazioni a Carlos Alcaraz, siamo pronti a guardare il Terminator", dice Elle Duncan lanciando l'edizione di Sportscenter, lo storico notiziario di Espn che va in onda tra la prima semifinale, vinta dallo spagnolo Carlos Alcaraz contro il serbo Novak Djokovic, e il match di Sinner. L'azzurro viene accostato al cyborg della saga di film interpretati da Arnold Schwarzenegger.
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(Adnkronos) - "Sinner e Alcaraz sono troppo forti, continuano a migliorare. Per me diventerà sempre più difficile batterli". Novak Djokovic appare rassegnato dopo la sconfitta contro Carlos Alcaraz nella semifinale degli US Open 2025. Il serbo, 38 anni, ha raggiunto le semifinali in tutti i tornei dello Slam. Al Roland Garros e a Wimbledon, Djokovic è stato battuto da Sinner. A New York, lo stop è arrivato contro Alcaraz.
"Dopo il secondo set, ho finito la benzina. Alcaraz invece è andato avanti, è qualcosa che è già successo contro Sinner. Per me diventa molto difficile quando si gioca 3 set su 5, in particolare nelle fasi finali di un torneo", dice il serbo in conferenza stampa. "Io sono soddisfatto del mio livello di tennis, dopo i quarti di finale avevo detto che avrei cercato di recuperare energie: purtroppo non è stato sufficiente, non è qualcosa che posso controllare. Di sicuro in futuro sarà sempre più difficile superare l'ostacolo rappresentato da Sinner e Alcaraz. Posso farlo quando si gioca 2 set su 3, al meglio dei 5 set diventa tutto più difficile. Ma non smetterò di provare a vincere un altro titolo", aggiunge.
Djokovic continua a inseguire il 25esimo trionfo della carriera in un torneo dello Slam. La prossima chance, in teoria, arriverebbe a inizio 2026 con gli Australian Open. Nole volerà dall'altra parte del mondo per cercare gloria? "L'Australia è lontana... In questo momento della mia carriera non posso guardare così avanti. Gli Slam sono i tornei più importanti, vedremo".
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(Adnkronos) - Qualsiasi esercito occidentale schierato in Ucraina sarebbe un bersaglio "legittimo" per l'esercito di Mosca. A lanciare l'avvertimento è il presidente russo Vladimir Putin, dopo che giovedì a Parigi gli alleati 'Volenterosi' di Kiev hanno dichiarato di essere disponibili a schierare le loro truppe nel territorio di Kiev in caso di un accordo di pace o di tregua con la Russia, per proteggere il Paese da nuove aggressioni.
"Se dovessero arrivare delle truppe, soprattutto ora che sono in corso i combattimenti, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi", ha affermato Putin durante un forum economico nella città di Vladivostok, nell'estremo oriente russo, aggiungendo che l'impiego di una forza occidentale non favorirebbe una pace a lungo termine.
"Ho ripetuto molte volte che sono aperto al dialogo", tuttavia "raggiungere un accordo su questioni cruciali è praticamente impossibile al momento. Manca la volontà politica. E anche se esistesse, cosa di cui dubito, ci sono ostacoli legali e tecniche", ha poi dichiarato Putin esponendo la sua valutazione sull'impossibilità di un accordo con Zelensky su questioni chiave e specificando che, in conformità con la Costituzione ucraina, ogni accordo territoriale necessita dell'approvazione tramite referendum.
"Considereremmo la presenza di forze internazionali o di qualsiasi forza straniera, o delle forze Nato sul suolo ucraino, vicino al nostro confine, una minaccia per noi stessi", ha poi ribadito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, a margine del forum, spiegando che "se dovessero comparire forze armate in quella zona, specialmente ora durante i combattimenti, le considereremmo obiettivi legittimi".
Allo stesso tempo, riporta l'Interfax, Putin ha chiarito che un accordo di pace a lungo termine non richiederebbe la presenza di truppe straniere in Ucraina. Nessuno dovrebbe dubitare che la Russia rispetterebbe un accordo di questo tipo, ha aggiunto. La Nato considera la Russia un nemico e questo è esplicitamente dichiarato nei suoi documenti, ha affermato Peskov, sottolineando che "questo è pericoloso per il nostro Paese".
Per quanto riguarda le discussioni sulle garanzie di sicurezza, non si può parlare solo dell'Ucraina, ha affermato il portavoce, aggiungendo che anche la Russia ha bisogno di garanzie per la propria sicurezza. Peskov ha osservato che la guerra contro l'Ucraina, che dura da più di tre anni e mezzo, ha le sue radici anche nell'espansione della Nato fino ai confini della Russia. La sicurezza dell'Ucraina, che aspira ad aderire alla Nato, non deve essere garantita a discapito della Russia, ha affermato Peskov, riferendosi alla riunione di giovedì a Parigi della Coalizione dei Volenterosi.
Peskov, ha poi annunciato che "un prossimo round di colloqui tra Vladimir Putin e Donald Trump è possibile nel prossimo futuro". "Non ho dubbi che se i presidenti lo riterranno necessario, il loro incontro può essere organizzato molto rapidamente. Proprio come è stato organizzato rapidamente l'incontro in Alaska" ha detto al giornale Argumenty i Fakty, aggiungendo che i contatti tra i due Paesi si svolgono in continuazione.
Dal canto suo, forte del sostegno degli alleati europei e Nato, il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha annunciato ieri che sarebbero "migliaia" le truppe occidentali che "potrebbero essere dispiegate in Ucraina".
"Non saranno numeri a una cifra, ma dell'ordine delle migliaia" i soldati stranieri dispiegati in Ucraina nel quadro delle garanzie di sicurezza, ha infatti anticipato Zelensky nella conferenza stampa che ha tenuto con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, precisando tuttavia che "è ancora presto per parlarne".
"Putin non vuole porre fine a questo conflitto, questo è un dato di fatto", ha poi dichiarato ancora, aprendo il suo intervento in videoconferenza a Cernobbio per la 51esima edizione del Forum Ambrosetti, aggiungendo: "Noi conviviamo con questa situazione. Lui voleva questa guerra fin dall'inizio e noi ci siamo difesi. E grazie a tutti i leader e grazie alle vostre nazioni ce l'abbiamo fatta", le parole del leader di Kiev.
Intanto arriva un nuovo monito dagli Usa. ''La guerra in Ucraina deve finire o sarà l'inferno'', l'avvertimento del presidente americano Donald Trump parlando allo Studio Ovale e sottolineando che ''se la guerra non finirà, altri pagheranno''. Si tratta di ''una vergogna, voglio che finisca'', ha insistito il tycoon.
''Aiuteremo l'Ucraina, vogliamo salvare vite, faremo qualcosa'' per far finire la guerra. Ma ''l'Europa sarà la prima, i Paesi europei saranno i primi, vogliono vedere la guerra finire'', ha poi continuato parlando delle garanzie di sicurezza da fornire all'Ucraina.
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(Adnkronos) - Jannik Sinner in campo oggi 6 settembre contro Felix Auger-Aliassime nella seconda semifinale degli US Open. L'azzurro, numero 1 del mondo e detentore del titolo, nel match - in diretta tv e streaming - affronta il canadese, numero 25 del tabellone.
Chi vince, sfida in finale lo spagnolo Carlos Alcaraz, numero 2 del mondo, che in semifinale ha piegato in 3 set il serbo Novak Djokovic, numero 7. La finale si gioca domenica 8 settembre alle 14 ora locale di New York, le 20 in Italia.
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