(Adnkronos) - "Grazie all'Iran che ci ha avvertito prima della sua risposta molto debole. Ora, pace e armonia". Donald Trump si esprime con una raffica di post sul social Truth dopo la reazione iraniana all'attacco degli Stati Uniti contro i siti nucleari di Teheran. Oggi, sono stati lanciati missili contro la base americana di Al Udeid, in Qatar. Il presidente degli Stati Uniti, quando torna la calma, comincia a pubblicare un messaggio dopo l'altro.
"L'Iran ha ufficialmente risposto alla nostra distruzione dei loro impianti nucleari con una reazione molto debole, come ci aspettavamo, e che abbiamo contrastato in modo molto efficace. Sono stati lanciati 14 missili: 13 sono stati abbattuti e 1 è stato 'lasciato libero'' perché lanciato in una direzione non pericolosa", scrive il presidente.
"Sono lieto di annunciare che nessun americano è rimasto ferito e che non si sono verificati danni", dice Trump augurandosi che dopo la rappresaglia "non ci sarà più odio". "Voglio ringraziare l'Iran per averci avvisato tempestivamente, questo ha permesso di non perdere vite umane e di non avere feriti. Forse l'Iran può ora procedere verso la pace e l'armonia nella regione. Io incoraggerò con entusiasmo Israele a fare lo stesso", dice Trump, auspicando la de-escalation nel conflitto in corso da quasi 10 giorni.
"Desidero ringraziare Sua Altezza l'Emiro del Qatar per tutto ciò che ha fatto per la pace nella regione. Riguardo all'attacco di oggi alla base americana in Qatar, sono lieto di annunciare che, oltre a non aver ucciso o ferito alcun americano, cosa molto importante, non ci sono stati nemmeno qatarioti uccisi o feriti", la precisazione di Trump che poco dopo chiosa con un euforico "CONGRATULAZIONI MONDO, E' L'ORA DELLA PACE" tutto maiuscolo.
Il diluvio di post di Trump arriva ore dopo l'attacco iraniano. Nel momento più caldo della giornata, mentre le news sul lancio di missili si susseguivano, il presidente degli Stati Uniti ha pubblicato un posto per attaccare le "fake news" - e coloro che secondo lui le diffonderebbero - sul precedente attacco americano ai siti nucleari iraniani.
"I siti che abbiamo colpito in Iran sono stati completamente distrutti, e tutti lo sanno", ha scritto: mentre Trump e i funzionari statunitensi hanno definito l'operazione un successo clamoroso, alcuni osservatori - e media statunitensi - hanno fatto presente che è troppo presto per una valutazione adeguata dei danni - negli impianti di Fordow, Natanz e Isfahan - e per calcolare quanto gli attacchi abbiano danneggiato il programma nucleare. L'impianto di Fordow, ad esempio, si trova in profondità nel sottosuolo, a circa 90 metri: le immagini satellitari non consentono di valutare con precisione l'entità dei danni causati dalle bombe statunitensi. Questo ha scatenato la rabbia di Trump.
Leggi tutto: Missili contro base Usa, Trump: "Grazie Iran, ci ha avvertito. Ora pace"
(Adnkronos) - La principale base Usa in Qatar nel mirino dell'Iran, in risposta all'attacco congiunto con Israele di sabato notte quando Washington e Tel Aviv hanno colpito i siti nucleari di Teheran. Una rappresaglia annunciata, arrivata oggi con un lancio di missili "pari a quello delle bombe americane lanciate sull'Iran" dagli Stati Uniti, ha poi rivendicato il Consiglio di Sicurezza Nazionale iraniano confermando l'attacco.
Al momento non risultano morti e feriti nel raid, mentre Doha spiega che i missili sul suo territorio sono stati tutti intercettati.
Ad essere presa di mira, la base di Al Udeid in Qatar, la più grande base militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. Secondo Axios, Teheran avrebbe lanciato almeno 10 missili contro l'impianto situato nel deserto fuori da Doha e dove sono di stanza circa 10mila soldati americani.
L'esercito di Teheran, nell'annunciare di aver attaccato "la più grande risorsa strategica americana nella regione", ha quindi confermato di aver "preso di mira la base statunitense di Al Udeid in Qatar con un devastante e potente attacco missilistico nell'ambito dell'operazione Besharat Fatah".
Dopo la reazione irata di Doha, che si riserva "il diritto di rispondere" alla violazione della sua "sovranità", le forze iraniane hanno precisato che l'attacco è avvenuto lontano "dalle strutture urbane e dalle zone residenziali in Qatar" e che "l'azione non ha rappresentato alcuna minaccia nei confronti del paese amico e fraterno Qatar e del suo nobile popolo". Doha tuttavia considera "sorprendente" la mossa iraniana, date le "posizioni del Qatar, il suo impegno per il buon vicinato e il suo approccio alla mediazione nella risoluzione delle crisi", la replica del portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed bin Mohammed Al-Ansari.
Al momento non risulta invece che l'Iran abbia attaccato la principale base che ospita truppe statunitensi in Iraq, spiegano sono fonti della sicurezza irachena citate dall'Afp. "Finora non ci sono stati attacchi ad Ain al-Assad", ha dichiarato un funzionario della sicurezza nella provincia parlando dell'importante base aerea irachena nella provincia di Anbar che ospita truppe americane e altro personale della coalizione guidata dagli Stati Uniti contro i jihadisti. "Stiamo monitorando la situazione nel caso in cui accada qualcosa", ha aggiunto il funzionario.
Anche una fonte militare a Baghdad ha confermato che "per il momento, Ain al-Assad non è stata presa di mira", così come la base all'aeroporto internazionale di Baghdad, dove sono schierate anche le truppe statunitensi. Le basi - ha aggiunto - sono "in stato di allerta". Allo stesso modo, non sono stati immediatamente segnalati attacchi alla base militare della coalizione anti-ISIS presso l'aeroporto di Arbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan settentrionale.
Baghdad intanto esprime "grave preoccupazione" dopo gli attacchi di Teheran, ribadendo il pericolo di un "allargamento del conflitto". "Questa escalation preannuncia tensioni ancora maggiori e segna una svolta pericolosa e senza precedenti nel conflitto", ha dichiarato il Ministero degli Esteri in una nota, ribadendo i suoi "ripetuti avvertimenti riguardo al pericolo di coinvolgere nuove parti, il che potrebbe portare a un ampliamento del confronto" in Medio Oriente.
Diversi media internazionali hanno parlato intanto di una rappresaglia annunciata in anticipo sia al Qatar che agli Usa in modo da limitare danni e vittime, notizia poi confermata in parte da Trump.
E' il caso del New York Times, che ha citato tre funzionari iraniani a conoscenza dei piani, spiegando che l'Iran avrebbe coordinato gli attacchi alla base americana in Qatar con i funzionari dell'emirato del Golfo e informato in anticipo Doha. Secondo le stesse fonti, l'Iran doveva simbolicamente contrattaccare gli Stati Uniti, ma allo stesso tempo farlo senza scatenare un'ulteriore escalation. Una strategia, fa notare il quotidiano americano, simile a quella adottata nel 2020, quando l'Iran avvisò l'Iraq prima di lanciare missili balistici contro una base americana nel Paese arabo.
Anche secondo la Bbc l'attacco è stato una risposta calcolata, che non voleva innescare una reazione catastrofica da parte americana mantenendo la promessa di vendicare i raid Usa, ha spiegato un analista dell'emittente britannica.
In ogni caso, la rappresaglia non giunge inaspettata. Dopo le minacce dei giorni scorsi, ancora nella mattinata di oggi il comandante supremo delle forze armate di Teheran aveva infatti dichiarato che il Paese "non farà mai marcia indietro" e lanciato quindi un duro avvertimento agli Stati Uniti, "entrati ormai in guerra".
"Non abbiamo violato i diritti di nessuno né accetteremo mai che qualcuno violi i nostri, e non ci arrenderemo alla violazione di nessuno. Questa è la logica della nazione iraniana", le parole su X della Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, dopo l'attacco.
"L'Iran ha ufficialmente risposto alla nostra distruzione dei loro impianti nucleari con una reazione molto debole, come ci aspettavamo, e che abbiamo contrastato in modo molto efficace". Così Donald Trump commenta su Truth la risposta iraniana agli attacchi Usa-Israele di sabato scorso. "Sono stati lanciati 14 missili: 13 sono stati abbattuti e 1 è stato 'lasciato libero', perché diretto in una direzione non minacciosa. Sono lieto di annunciare che nessun americano è rimasto ferito e che i danni sono stati pressoché inesistenti", ha scritto il presidente Usa.
"Voglio ringraziare l'Iran per averci avvisato tempestivamente, il che ha permesso di non perdere vite umane né di lasciare che nessuno venisse ferito. Forse l'Iran può ora procedere verso la pace e l'armonia nella regione, e incoraggerò con entusiasmo Israele a fare lo stesso. Grazie per l'attenzione a questa questione", la conclusione del post.
Il presidente americano ha poi ringraziato in un nuovo post l'Emiro del Qatar "per tutto ciò che ha fatto per la pace nella regione". "Riguardo all'attacco di oggi alla base americana in Qatar, sono lieto di annunciare che, oltre a non aver ucciso o ferito alcun americano, e cosa molto importante, non ci sono stati nemmeno qatarioti uccisi o feriti", ha aggiunto.
In precedenza il presidente americano aveva scelto di attaccare sul social le "fake news" - e coloro che secondo lui le diffonderebbero - sull'attacco americano ai siti nucleari iraniani.
"I siti che abbiamo colpito in Iran sono stati completamente distrutti, e tutti lo sanno", ha scritto: mentre Trump e i funzionari statunitensi hanno definito l'operazione un successo clamoroso, alcuni osservatori - e media statunitensi - hanno fatto presente che è troppo presto per una valutazione adeguata dei danni e per calcolare quanto gli attacchi abbiano danneggiato il programma nucleare. L'impianto di Fardo, ad esempio, si trova in profondità nel sottosuolo, il che rende difficile utilizzare le immagini satellitari per valutare con precisione l'entità dei danni causati dalle bombe statunitensi. Questo ha scatenato la rabbia di Trump.
Israele ritiene di poter raggiungere i suoi obiettivi militari rimanenti in Iran nei prossimi giorni, il che potrebbe portare a un cessate il fuoco. A dirlo alla Cnn è un funzionario israeliano. Gli attacchi contro gli obiettivi individuati dai servizi segreti sarebbero infatti prossimi al completamento, ha aggiunto il funzionario.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato domenica che Israele è "molto, molto vicino al completamento" dei suoi obiettivi militari in Iran e ha chiarito di non voler essere trascinato in una guerra di logoramento con l'Iran.
Leggi tutto: Iran risponde ai raid Usa, attaccata base americana in Qatar
(Adnkronos) - Basi Usa in Qatar e Iraq nel mirino dell'Iran, in risposta all'attacco congiunto con Israele di sabato notte, quando Washington e Tel Aviv hanno colpito i siti nucleari di Teheran. Una rappresaglia annunciata, arrivata oggi con un lancio di missili "pari a quello delle bombe americane lanciate sull'Iran" dagli Stati Uniti, ha poi rivendicato il Consiglio di Sicurezza Nazionale iraniano confermando l'attacco.
Al momento non risultano morti e feriti nei raid, mentre Doha spiega che i missili sul suo territorio sono stati tutti intercettati.
Ad essere presa di mira, la base di Al Udeid in Qatar, la più grande base militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. Secondo Axios, Teheran avrebbe lanciato almeno 10 missili contro l'impianto situato nel deserto fuori da Doha e dove sono di stanza circa 10mila soldati americani.
L'esercito di Teheran, nell'annunciare di aver attaccato "la più grande risorsa strategica americana nella regione", ha quindi confermato di aver "preso di mira la base statunitense di Al Udeid in Qatar con un devastante e potente attacco missilistico nell'ambito dell'operazione Besharat Fatah".
Dopo la reazione irata di Doha, che si riserva "il diritto di rispondere" alla violazione della sua "sovranità", le forze iraniane hanno precisato che l'attacco è avvenuto lontano "dalle strutture urbane e dalle zone residenziali in Qatar" e che "l'azione non ha rappresentato alcuna minaccia nei confronti del paese amico e fraterno Qatar e del suo nobile popolo".
Nel mirino dell'Iran anche una base Usa in Iraq, secondo alcune fonti si tratterebbe della base di Ayn al-Asad, già bersagliata dall'Iran l'8 gennaio del 2020 in quella che fu la rappresaglia della Repubblica islamica per l'uccisione a Baghdad del generale Qassem Soleimani. Baghdad intanto esprime "grave preoccupazione" dopo gli attacchi di Teheran, ribadendo il pericolo di un "allargamento del conflitto".
"Questa escalation preannuncia tensioni ancora maggiori e segna una svolta pericolosa e senza precedenti nel conflitto", ha dichiarato il Ministero degli Esteri in una nota, ribadendo i suoi "ripetuti avvertimenti riguardo al pericolo di coinvolgere nuove parti, il che potrebbe portare a un ampliamento del confronto" in Medio Oriente.
Diversi media internazionali parlano intanto di una rappresaglia annunciata in anticipo sia al Qatar che agli Usa in modo da limitare danni e vittime.
E' il caso del New York Times, che cita tre funzionari iraniani a conoscenza dei piani, spieganod che l'Iran avrebbe coordinato gli attacchi alla base americana in Qatar con i funzionari dell'emirato del Golfo, informato in anticipo Doha. Secondo le stesse fonti, l'Iran doveva simbolicamente contrattaccare gli Stati Uniti, ma allo stesso tempo farlo senza scatenare un'ulteriore escalation. Una strategia, fa notare il quotidiano americano, simile a quella adottata nel 2020, quando l'Iran avvisò l'Iraq prima di lanciare missili balistici contro una base americana nel Paese arabo.
Anche secondo Axios e Bbc l'Amministrazione Trump sarebbe stata informata in anticipo. L'attacco è stato una risposta calcolata, che non voleva innescare una reazione catastrofica da parte americana mantenendo la promessa di vendicare i raid Usa, spiega un analista dell'emittente britannica.
In ogni caso, la rappresaglia non giunge inaspettata. Dopo le minacce dei giorni scorsi, ancora nella mattinata di oggi il comandante supremo delle forze armate di Teheran aveva infatti dichiarato che il Paese "non farà mai marcia indietro" e lanciato quindi un duro avvertimento agli Stati Uniti, "entrati ormai in guerra".
Nel mezzo dell'escalation, oltre al Qatar, anche Iraq, Kuwait, Emirati Arabi Uniti e Bahrein hanno intanto chiuso il loro spazio aereo nel timore che la rappresaglia iraniana prenda di mira anche i loro Paesi.
"Non abbiamo violato i diritti di nessuno né accetteremo mai che qualcuno violi i nostri, e non ci arrenderemo alla violazione di nessuno. Questa è la logica della nazione iraniana", le parole su X della Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, dopo l'attacco.
Donald Trump ha intanto pubblicato un post sul suo social Truth. Ma non per commentare direttamente la situazione dell'attacco missilistico iraniano. Il presidente americano ha scelto infatti di attaccare le "fake news" - e coloro che secondo lui le diffonderebbero - sul precedente attacco americano ai siti nucleari iraniani.
"I siti che abbiamo colpito in Iran sono stati completamente distrutti, e tutti lo sanno", ha scritto: mentre Trump e i funzionari statunitensi hanno definito l'operazione un successo clamoroso, alcuni osservatori - e media statunitensi - hanno fatto presente che è troppo presto per una valutazione adeguata dei danni e per calcolare quanto gli attacchi abbiano danneggiato il programma nucleare. L'impianto di Fardo, ad esempio, si trova in profondità nel sottosuolo, il che rende difficile utilizzare le immagini satellitari per valutare con precisione l'entità dei danni causati dalle bombe statunitensi. Questo ha scatenato la rabbia di Trump.
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(Adnkronos) - Fratelli d'Italia in fuga, Pd in calo, M5S e Lega crescono. E' il quadro del sondaggio Swg che fotografa le intenzioni di voto per il Tg La7 se si andasse alle elezioni oggi, lunedì 23 giugno. Fratelli d'Italia, ampiamente primo partito, guadagna lo 0,2% e sale al 30,6%, aumentando il vantaggio sul Pd. I dem cedono lo 0,3% e scendono al 23%. Passo avanti del Movimento 5 Stelle, che cresce dello 0,1% e ora vale il 12,4%. Stesso progresso per la Lega, che sale all'8,2% e scavalca Forza Italia (-0,1%), che si attesta all'8,1%.
Giù anche Verdi e Sinistra (6,5%). Seguono Azione (3,6%), Italia Viva (2,1%), +Europa (1,5%) e Noi Moderati (1%).
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(Adnkronos) - Cerimonia di cessione del comando della Legione Carabinieri Sicilia. Il Generale di Divisione Giuseppe Spina lascia, dopo quasi due anni, l’incarico perché destinato a Roma, quale Direttore della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, organismo del Ministero dell'Interno che si occupa della prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, occupandosi - anche in ambito internazionale - del coordinamento, della pianificazione e dell’alta direzione delle attività svolte dalle Forze di Polizia nello specifico settore. Nel corso della cerimonia, presieduta dal Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio, Comandante Interregionale “Culqualber”, il Generale di Divisione Giuseppe Spina ha ceduto il comando al Vice Comandante, Col. Corrado Scattaretico. Il Generale Spina, nel suo intervento, ha ricordato come in questi due anni, sotto la direzione della Magistratura Inquirente Distrettuale, i Carabinieri della Legione Sicilia hanno complessivamente condotto 68 operazioni antimafia che hanno portato all’arresto di 870 persone ed al sequestro di beni per 100 milioni di euro. Inoltre, ha ringraziato le donne e gli uomini dell’Arma della Sicilia che, con passione e dedizione, si occupano ogni giorno delle sempre più multiformi sfide della sicurezza perché, quanto accade intorno a noi nonché i mutamenti sociali, determinano l’insorgere di domande di sicurezza sempre più ampie e articolate.
Alla cerimonia erano presenti le principali autorità civili, religiose e militari della Sicilia, tutti i comandanti provinciali dell’Isola nonché una folta rappresentanza di Carabinieri in servizio e in congedo, compresi i Carabinieri Forestali.
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(Adnkronos) - Jannik Sinner si allena con Aryna Sabalenka sull'erba di Wimbledon, perde la 'sfida di precisione' e costringe il suo team a pagare pegno. I due numeri 1 del tennis mondiale si scaldano in vista dell'inizio dei Championships sull'erba londinese. Sinner e Sabalenka, come svela il video pubblicato dalla tennista bielorussa su Instagram, si impegnano in uno scambio prolungato da fondo.
Non è però un palleggio normale. In campo, davanti a ognuno dei due giocatori, c'è un tubo di palle. L'obiettivo è centrare il bersaglio e abbatterlo. Sinner e Sabalenka si cimentano in un duello di precisione e la stella bielorussa ha la meglio: il suo rovescio in slice è una rasoiata chirurgica che colpisce il tubo e lascia Sinner di sasso. La sconfitta costa cara soprattutto al team dell'azzurro. Coach Vagnozzi e coach Cahill, come gli altri componenti dello staff, devono esibirsi in una serie di push up.
Leggi tutto: Sinner a Wimbledon, sfida con Sabalenka e 'penitenza' - Video
(Adnkronos) - Due giovani fidanzati sono morti oggi in uno scontro tra moto e auto sulla strada provinciale, nel Casertano. A perdere la vita un giovane carabiniere di 23 anni e la fidanzata di 22, entrambi di Sessa Aurunca.
I due viaggiavano in sella ad una moto che si è scontrata frontalmente con una automobile che proveniva dal senso opposto di marcia lungo la strada provinciale 81 che da San Castrese, frazione di Sessa Aurunca, porta verso la statale Appia e il mare.
Sul tragico incidente stradale indaga la Polizia di Stato (Commissariato di Sessa Aurunca e Polstrada). Dopo il tragico incidente, il conducente della vettura si è fermato. Il carabiniere 23enne era in servizio a Milano.
Leggi tutto: Scontro tra moto e auto, morti due giovani fidanzati nel casertano
(Adnkronos) - Gerry Scotti è pronto a diventare nonno per la terza volta. Il figlio Edoardo Scotti e la moglie Ginevra Piola sono in attesa del loro terzo figlio, che arriverà dopo la nascita di Virginia e Pietro.
È stata Ginevra ad annunciare di essere in dolce attesa, con un post pubblicato sui social. La coppia, unita in matrimonio dal 2019, è pronta ad allargare ulteriormente la famiglia. Edoardo e Ginevra sono diventati genitori per la prima volta nel 2020 quando è nata Virginia, e nel 2023 hanno accolto il secondogenito, Pietro.
Un regalo immenso per il conduttore televisivo che, ospite a Verissimo, aveva parlato del profondo legame che ha con i suoi nipotini, Virginia e Pietro, e aveva dichiarato il desiderio di diventare nuovamente nonno: "Ora spero nel terzo o in due gemellini. Spero non si fermino, vediamo. Se lo vorranno, io sono felice", aveva detto il conduttore.
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(Adnkronos) - Sonia Bruganelli si racconta, senza filtri, nell'ultima puntata del podcast di Giulia Salemi, 'Non lo faccio x moda'. L'imprenditrice ripercorre la sua relazione con Paolo Bonolis e ricorda i motivi che l'hanno spinta a mettere fino al loro matrimonio, dopo circa 26 anni insieme.
"Ho conosciuto Paolo quando ero giovanissima. Mi sono innamorata di lui, della sua testa, della sua intelligenza. Non è stato un colpo di fulmine", ha detto l'imprenditrice che ha conosciuto il conduttore televisivo quando aveva 25 anni e lui 37.
E sulla separazione ha detto: "Mi ero stancata. Abbiamo avuto una famiglia meravigliosa, non mi sento in colpa per essere cambiata. Lo stimo tantissimo, lo amo ancora oggi, anche se non lo amo più. Fa parte della mia famiglia". "È stato difficile?", ha chiesto Salemi. "È stato difficile e liberatorio - ha ammesso Bruganelli -. A un certo punto è stato necessario. Io ero infelice, non volevo che lui avesse accanto una persona infelice. Perché anche lui lo era".
Il rapporto con l'ex marito è cambiato, ma il legame rimane: "Quando ci si lascia non per tradimenti, ma perché il rapporto è logorato le separazione è diversa".
Durante la puntata è stato trattato il capitolo 'Ballando con le Stelle', dove Sonia è stata protagonista indiscussa della scorsa stagione. L'imprenditrice, che si è spesso scontrata con Selvaggia Lucarelli, ha parlato ai microfoni di Giulia Salemi della sua esperienza di cui si è detta "contenta". Salemi la incalza e le chiede se pensa che gli scontri con Selvaggia siano avvenuti perché entrambe caratterialmente sono "simili". "Non lo so se è per questo che ci scontravamo, lei aveva il suo ruolo io il mio. Io in quel contesto ballavo, non facevo l'opinionista", ha detto.
Leggi tutto: Sonia Bruganelli: "Bonolis? Separazione necessaria, con lui ero infelice"
(Adnkronos) - Piccola gaffe sui social per Fernando Alonso. L'ex pilota della Ferrari, oggi in Formula 1 con l'Aston Martin, ha pubblicato poche ore fa un video sui social, corredando il tutto con una canzone... poco fortunata. Nel filmato si vede una gara indoor di go kart, primo amore dello spagnolo, condivisa con il supporto della canzone dei Ricchi e Poveri "Sarà perché ti amo", rivisitata in chiave... anti-Juventus.
Nel condividere la storia, Alonso non si è accorto di aver selezionato una versione sbagliata della musica: il coro da stadio, cantato da tante tifoserie italiane contro i bianconeri, che suona più o meno così: "Che confusione, sarà perché tifiamo. È un’emozione, che sale piano piano... Stringimi forte e stammi più vicino... E chi non salta... è un gobbo juventino".
Poco dopo Alonso ha cancellato il video, rimasto però visibile nella storia ripostata dal profilo del "Museo y Circuito Fernando Alonso".
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(Adnkronos) - "Noi stiamo registrando molta preoccupazione. E dal punto di vista delle imprese chiaramente una impossibilità al momento attuale di muoversi, non fosse altro per la situazione: voli sospesi, connessioni telefoniche di fatto sospese, internet che ora ha ripreso leggermente a tratti in questi ultimi due giorni. Quindi, dal punto di vista delle attività rischiamo la fermata totale a Teheran. La gran parte degli uffici sono chiusi, solo alcuni aperti, e quindi diciamo che il business economico è fortemente rallentato, se non fermo in questi giorni". Così, con Adnkronos/Labitalia, Giuseppe Zampini, presidente della Camera di commercio e Industria Italia (Ccii) – Iran & Paesi E.c.o, l'associazione imprenditoriale specializzata per l’internazionalizzazione delle imprese italiane in Iran e negli altri 9 paesi dell’Economic cooperation organization-e.c.o. (Afghanistan, Azerbaigian, Kazakistan, Kirghizistan, Pakistan, Tagikistan, Turchia, Turkmenistan e Uzbekistan), l’organizzazione economica regionale con sede a Teheran, di cui è membro anche l’Iran, commenta l'escalation nel Paese e gli effetti sulle attività delle imprese italiane nel Paese.
Il futuro? "Vedremo come funzionerà la reazione" dell'Iran, "se reazione ci sarà. Quindi oggi la preoccupazione della Camera è oggettiva, nel senso che, se prima c'era difficoltà nell'ottenere i visti, oggi c'è impossibilità di fare i movimenti, è inutile nasconderlo, anche la frontiera del Paese è chiusa, quindi non si può né entrare né uscire". "L'unica possibilità oggi di uscita, una volta che si abbiano le autorizzazioni a uscire dal confine, è verso il Nord, è verso l'Azerbaigian, come mi sembra altri siano usciti, e verso la Turchia", continua.
E Zampini sottolinea anche "che oggi non vedo ancora una fuga dal Paese, in attesa e nella speranza di poter riprendere le attività. Quindi dipenderà molto da quanto continuerà questa situazione. Alcuni uffici sono stati spostati, altri possono essere chiusi, almeno per i contatti che ho avuto. Le aziende attive in Iran con uffici propri o con rappresentanti locali sono una trentina, poi ci sono le imprese che commerciavano con il Paese senza avere un ufficio lì".
"Io ho vissuto personalmente -continua Zampini- sul posto l'attacco al Kuwait e la guerra del Golfo e posso dire che sicuramente non è una situazione facile, però per esempio io con l'azienda avevo preparato alcune vie di fuga predisposte appunto verso queste linee di confine. Normalmente le aziende si attrezzano e lo fanno", conclude.
(Adnkronos) - È ufficialmente partito il conto alla rovescia: manca una settimana alla chiusura della call for ideas di DigithON 2025, la più grande maratona italiana dedicata alle startup e all’innovazione digitale. Solo i migliori 100 progetti selezionati, tra quelli pervenuti entro la mezzanotte del 30 giugno, accederanno alla fase finale dell’evento, in programma dall’11 al 13 settembre nelle suggestive Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie (BT), che si trasformeranno ancora una volta nel cuore pulsante della tecnologia e del talento.
Tre giorni in cui le idee più promettenti si sfideranno a colpi di pitch, in una startup competition fatta di visioni, innovazione, progresso e creatività. Competizione ma anche formazione, con i coding bootcamp Beer&Code, seminari d’eccellenza realizzati con i partner dell’evento e guidati da manager esperti e docenti di alto profilo, pensati per potenziare le competenze tecniche e strategiche degli startupper.
E ancora, tanti momenti di informazione, divulgazione e approfondimento con talk, panel e dibattiti aperti al pubblico, che coinvolgeranno figure di primo piano del mondo imprenditoriale, istituzionale, culturale e musicale, in un confronto sulle sfide più attuali poste dalla rivoluzione tecnologica. L’attesissimo gran finale con la proclamazione del Premio DigithON2025 che porta con sé un assegno di € 10.000 offerto da Confindustria Bari e BAT, è in programma la serata del 13 settembre in Piazza Castello. Ma quella di quest’anno sarà anche un’edizione speciale che sarà presentata nel corso della conferenza stampa del prossimo 7 luglio presso la sede di Confindustria Bari e BAT, inizialmente programmata per oggi e rinviata a causa della situazione internazionale che ha portato la riunione urgente dei Gruppi parlamentari.
DigithON 2025 inaugura infatti l’inizio di un nuovo percorso: la manifestazione, giunta al suo decimo anniversario, si è sviluppata ed evoluta, affermandosi come un ecosistema vivo e dinamico che ha lanciato alcune delle realtà più promettenti nello scenario nazionale e internazionale con oltre 200 milioni di euro tra fondi raccolti e investimenti. Oggi il portale www.digithon.it è il principale punto di riferimento on line per una rete in continua espansione che conta oltre 2400 startup.
Nasce così la Fondazione DigithON, per espressa decisione dell’associazione che, con la maratona del decennale, lascia spazio ad una nuova sfida, ancora più ambiziosa, da affrontare con il supporto dei principali partner che hanno contribuito, in questi anni, a trasformare DigithON nella più grande maratona digitale italiana. Il progetto della Fondazione trasforma la maratona in un distretto permanente dell’innovazione. Con radici solide in Puglia e una visione internazionale, la Fondazione mira a rendere il Mezzogiorno un hub di riferimento per il Sud Europa, coinvolgendo università, centri di ricerca, grandi aziende e startup in un modello di crescita replicabile su scala globale.
DigithON rinnova anche la collaborazione con EY, che sarà protagonista di un panel dedicato all’EY AI Barometer: un’analisi approfondita sull’impatto dell’intelligenza artificiale nei settori chiave dell’economia. Il report offrirà spunti strategici, trend emergenti e scenari futuri, per aiutare aziende e istituzioni a orientarsi in un contesto tecnologico in continua evoluzione.
E come nelle passate edizioni, ci sarà il DigithON Training Day, workshop organizzato da DigithON in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, la società del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata all’innovazione di frontiera: un’intensa giornata di formazione completamente gratuita, in attesa della maratona digitale delle startup con i preziosi suggerimenti degli esperti per prepararsi al meglio alla startup competition.
Per essere protagonisti a DigithON 2025, basta registrarsi gratuitamente sul portale digithon.it dove ogni utente potrà inserire tutti i dettagli della propria startup: dalla descrizione del progetto al pitch video, aggiungere slide, oltre a poter fornire indicazioni quali lo stato dell’idea/progetto, il numero di dipendenti e il fatturato. Come in un social network, poi, ogni iscritto potrà pubblicare i propri aggiornamenti per informare i potenziali investitori delle nuove milestones raggiunte. Chi ha già partecipato a DigithON potrà ricandidare la sua application effettuando il login con le credenziali precedentemente utilizzate.
Tra tutti i progetti pervenuti entro la mezzanotte del 30 giugno 2025, 100 saranno ammessi alla valutazione del comitato scientifico che selezionerà i migliori per la finale. Durante la maratona gli inventors avranno 5 minuti a disposizione per il pitch della loro idea di business e risponderanno alle domande degli analisti e degli investitori per aggiudicarsi l'ambito trofeo DigithON 2025 e numerosi altri riconoscimenti tra borse di studio, promozione, grant economici e percorsi di accelerazione messi a disposizione dalle aziende partner, per un valore complessivo di oltre 50.000 euro.
Come sempre, anche il voto social avrà una specifica rilevanza ai fini della classifica finale: per supportare e far vincere la propria startup preferita, infatti, si potrà votare online attraverso la pagina web www.digithon.it. Tra i partner di DigithON i nomi delle più importanti imprese italiane, le Over the Top, i grandi investitori e alcuni tra i principali operatori finanziari del nostro Paese: Confindustria Bari e Bat, Intesa Sanpaolo, EY, Enel, Poste italiane, Siae, GoBeyond powered by Sisal, Gruppo Norba, Google, Fincons Group, Aifi, Aulab, Bitdrome, Aws, Binp, B4i - Bocconi for Innovation, Invitalia, Mint. Partner istituzionali: Politecnico di Bari, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università del Salento, Esa BIC Brindisi.
Leggi tutto: Startup, Digithon 2025: una settimana a chiusura call per decima edizione
(Adnkronos) - 50 Top Pizza, guida online delle migliori pizzerie del mondo curata da Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, presenta la seconda edizione del Pizza Week Milano Edition, che si terrà dal 7 al 13 luglio prossimi in collaborazione con le migliori pizzerie di Milano inserite in guida. “L’entusiasmo e il successo della prima edizione – spiegano i curatori della guida più influente e seguita del mondo – ci spinge a ripetere l’esperienza in una kermesse che sarà ancora più ampia e completa della prima, grazie all’entusiasmo dei pizzaioli che sono i protagonisti del vero fenomeno gastronomico del momento, a Milano e in Italia, di cui tutti hanno dovuto prendere atto”.
Milano, in effetti, è diventata la vetrina delle diverse e variegate tendenze del mondo pizza. Non si tratta più solo di pizzaioli napoletani che aprono nel capoluogo, o di catene artigianali che mettono le proprie radici nella città più dinamica d’Italia. Milano oggi presenta più modelli: dall’artigiano puro, concentrato sul proprio forno, al locale polifunzionale; dalla pizzeria in contesti alberghieri alla nascita di nuovi format; dalla pizzeria popolare a quella di lusso. Modelli che si incrociano, si incontrano e convivono, in un settore pieno di energia giovanile: napoletano, napoletano contemporaneo, all’italiana, romana, al taglio, padellino, persino New York Style.
Ancora una volta Milano si conferma città delle opportunità grazie alla curiosità e alle diverse esigenze degli appassionati, oltre che dei consumatori. “Siamo convinti – aggiungono Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere – di trovarci solo all’inizio di una storia da raccontare e Milano è la città giusta per farlo. Per questo, come lo scorso anno, abbiamo confermato qui anche la finale italiana”.
Il Pizza Week Milano Edition 2025, infatti, precede la cerimonia di premiazione di 50 Top Pizza Italia 2025, al Teatro Manzoni, che accoglierà il countdown al cardiopalmo scandito per la prima volta da colonne musicali originali e pensate per l’evento del 15 luglio. Insomma, per quasi dieci giorni, Milano sarà la scena calcata dai migliori pizzaioli italiani e da tanti stranieri che parteciperanno al programma.
47 locali, per 28 brand di pizzerie, daranno vita a un calendario di iniziative senza precedenti, con la presenza di rinomati chef, maestri pasticcieri, ospiti pizzaioli da varie regioni d’Italia e d’Europa, performance musicali, pizze speciali in edizione limitata e tanto altro; un vero e proprio viaggio del gusto, alla scoperta dei profumi e dei sapori di uno dei prodotti più amati del Made in Italy, per svelare i segreti delle migliori pizze, le nuove tendenze, gli abbinamenti più intriganti.
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(Adnkronos) - Il Municipio Roma I Centro ha stilato un protocollo operativo con la Cooperativa sociale Obiettivo Uomo e l'Ats San Saturnino-Fai, volto alla costituzione della Linea di servizio sulla Coordinazione Genitoriale, come integrazione funzionale dell'area Gil (Gruppo Integrato di Lavoro) Minori. Il protocollo nasce a fronte dell'esponenziale incremento della casistica relativa ai contenziosi in materia di separazione ad alta conflittualità familiare (cosiddetta intrattabile) a carico del servizio sociale, con contestuale aumento della complessità di gestione degli stessi.
Il protocollo mira a mettere a sistema una procedura operativa innovativa per la trattazione dell'alta conflittualità familiare, su mandato della magistratura ordinaria e minorile, riconoscendo la coordinazione genitoriale come un efficace metodo di intervento per contenere il danno derivante dal conflitto genitoriale a cui sono esposti i figli minori. Prevede un'ampia integrazione tra ruoli e funzioni del Gil e delle équipe di coordinazione genitoriale. L'intesa prevede inoltre l'attivazione di apposite iniziative formative per continuare ad aggiornare il personale chiamato a operare nell'ambito dell'alta conflittualità familiare.
"Questo protocollo - spiega Claudia Santoloce, assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunità del Municipio I Roma - rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei minori e nella gestione dell'alta conflittualità familiare. Siamo orgogliosi di poter contare sulla collaborazione di professionisti qualificati e impegnati a sostegno delle famiglie più vulnerabili".
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(Adnkronos) - Missili dell'Iran verso il Qatar, le difese entrano in azione. L'Iran, in risposta all'attacco degli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani, avrebbe lanciato almeno 6 missili contro la base Usa di Al Ubeid, in Qatar: si tratta della più grande struttura militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. Esplosioni sono state udite a Doha, come evidenziano i video diffusi sui social.
"Il Qatar condanna con fermezza l'attacco alla base aerea di Al-Udeid da parte dei Guardiani della Rivoluzione iraniana. Consideriamo ciò una violazione flagrante della sovranità dello Stato del Qatar, del suo spazio aereo, del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite", scrive su X il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, sottolineando che l'emirato del Golfo "si riserva il diritto di rispondere direttamente in modo equivalente alla natura e alla portata di questa sfacciata aggressione, in conformità con il diritto internazionale".
"Rassicuriamo sul fatto che le difese aeree del Qatar hanno contrastato con successo l'attacco e intercettato i missili iraniani. Una dichiarazione dettagliata riguardante le circostanze dell'attacco verrà rilasciata successivamente dal ministero della Difesa", riferisce ancora il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar.
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(Adnkronos) - Tutto pronto per Lts Expo, il nuovo salone dedicato alla logistica, ai trasporti e ai servizi, che sarà inaugurato venerdì, 27 giugno, alle 11, a Napoli, presso il polo fieristico della Mostra d’Oltremare di Napoli, organizzato dalla Progecta di Angioletto de Negri, con il patrocinio della Regione Campania e dell’Autorità Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale e in collaborazione con Marican Holding (gruppo campano guidato dai fratelli Carlo, Ferdinando e Michele Canciello, leader nella progettazione e realizzazione di immobili destinati alla logistica integrata, intermodale e sostenibile), Msc, Unione Industriale Napoli, Eav – Ente Autonomo Volturno, Assorame Autorità Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale.
“Con questa prima edizione di Lts Expo – afferma Angioletto de Negri, amministratore di Progecta - accogliamo qui a Napoli i big player del mondo della logistica, dei trasporti e dei servizi. L’evento, che si annuncia fin da subito di grande qualità, anche grazie al supporto di partner eccellenti, in primis Marican Holding della famiglia Canciello, è stato pensato per rispondere a un’esigenza sentita dal “Sistema Paese”: potenziare l'intermodalità tra tutte le infrastrutture logistiche aeree, ferroviarie, stradali e marittime, senza perdere di vista i principi della sostenibilità ambientale e dell'innovazione digitale. In questa ottica assume un carattere centrale il ruolo della Campania come hub strategico della logistica del Mediterraneo, perché è da qui che può passare il futuro dell’economia italiana, ma anche europea”.
L’evento si aprirà con il convegno inaugurale, venerdì 27 giugno, alle ore 11, nella sala Mediterraneo della Mostra d’Oltremare (Padiglione 5), sul tema 'Le porte di accesso del Mediterraneo: Campania hub della logistica integrata', nel corso del quale, insieme al Patron di Progecta Angioletto de Negri, interverranno: Antonio Iannone, sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti; Luca Cascone, presidente della iv commissione urbanistica, trasporti e lavori pubblici della Regione Campania; Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile del Comune di Napoli, Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale; Gianfranco Liotti, general manager di Marican Holding; Leonardo Massa, vice president Southern Europe della Divisione Crociere del Gruppo Msc; Umberto De Gregorio, presidente ed amministratore delegato Eav– Ente autonomo Volturno; Mila De Iure, direttore generale di Assoram; Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione Industriali di Napoli; Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli.
Il 27, 28 e 29 giugno 2025 saranno tre giornate pensate da Progecta per facilitare il dialogo tra il mondo imprenditoriale e le istituzioni e contribuire alla creazione di un sistema logistico più sostenibile, digitale e competitivo, per un settore fondamentale dell'economia italiana, che genera valore oltre l'8% del pil nazionale e impiega forza lavoro per oltre 1,4 milioni di addetti. Data la forte propensione all'export del nostro Paese, focus di Lts Expo sarà quello di promuovere il Mezzogiorno come hub di riferimento della logistica del Mediterraneo ed elemento essenziale per la competitività dell'industria italiana.
Lts Expo rappresenta un’importante occasione per esplorare il futuro della logistica, dei trasporti e dei servizi in un contesto di apertura e collaborazione, proponendosi come una piattaforma unica per aziende, start-up, ricercatori e addetti ai lavori, offrendo un’occasione imperdibile per il networking, la condivisione di idee e la scoperta di nuove soluzioni con un occhio attento alla tecnologia e alla sostenibilità. Pertanto, hanno scelto di affiancare Lts Expo: Unione Industriale di Napoli, Assoram, Federtrasporto, Associazione Italiana Imprese Traslocatori Italiani, Associazione Nazionale Italiana Traslocatori, Assologistica, Assomarinas, Assonat, Confetra, Federmobilità, Unione Interporti Riuniti, Pharmacom e Trasporto Unito.
(Adnkronos) - Incontrare Olly era il suo sogno da quando la sua musica l'ha aiutata ad affrontare un brutto momento. A Rimini la 19enne Aurora Angeli è riuscita a realizzare il desiderio di conoscere il cantante vincitore dell'ultimo festival di Sanremo e raccontargli la sua storia: il grave incidente stradale dello scorso agosto in cui il fidanzato ha perso la vita e in cui lei è rimasta gravemente ferita, il mese di coma, poi la riabilitazione e il dolore per il suo amore che non c'è più. Quando era in coma sua madre le faceva ascoltare le canzoni di Olly, sperando potessero aiutarla e poi quelle parole e quelle note non l'hanno più abbandonata.
La 19enne ha potuto incontrare Olly prima della sua esibizione a Rds Summer Festival, grazie ai tentativi della madre e degli amici e alla disponibilità degli organizzatori. Dopo l'abbraccio con il cantante, Angeli ha condiviso foto e video sui social.
"Non so se riuscirò mai a trovare le parole giuste per spiegarti quanto sei stato importante per me… ma voglio provarci, perché te lo meriti", inizia così il post che la giovane ha dedicato all'artista dopo l'incontro. "Tu forse non lo sai, ma nel momento più buio della mia vita, quando tutto mi era crollato addosso e io faticavo persino a respirare, la tua voce, il tuo esempio, la tua forza, hanno acceso in me una luce laddove io vedevo solo buio. Mi hai fatto sentire meno sola. Mi hai fatto credere che, in qualche modo, ci fosse ancora speranza. Senza nemmeno conoscermi, sei riuscito a parlarmi come nessun altro. Hai toccato corde che nemmeno io sapevo di avere. Hai dato valore ai miei silenzi, dignità alla mia fatica, un senso al dolore che stavo vivendo, perché dopotutto è tutta vita no?".
Il post continua con i ringraziamenti al cantante: "Grazie. Non solo per quello che fai, ma per ciò che sei: una persona vera, capace di trasmettere emozioni, coraggio e amore in ogni gesto, in ogni parola. Oggi, con tutta la sincerità del mio cuore, ti dico che sei stato il mio punto di svolta e sei parte del motivo per cui sono ancora qui. Poi Aurora Angeli conclude: "Continua a essere te stesso, perché la tua luce arriva molto più lontano di quanto pensi. E io sarò per sempre grata di averti incrociato sul mio cammino".
Leggi tutto: Olly realizza il sogno di Aurora. La fan uscita dal coma: "La tua voce mi ha aiutata"
(Adnkronos) - Nel 2025 Schiffini celebra un traguardo importante: 100 anni di storia. Una storia fatta di innovazione e e di design d’eccellenza. Fondata nel 1925 a La Spezia come piccola falegnameria per la fornitura di arredi navali, l’azienda ha saputo evolversi con visione e determinazione, trasformandosi in un’icona del design italiano nel settore delle cucine modulari, forte dell’impegno nel coniugare tradizione e innovazione ma mantenendo intatta l’identità e il prestigio di un brand storico del made in Italy. A ripercorrere questo cammino, con Adnkronos/Labitalia, è Lorenzo Marconi Fornari, Ceo di Schiffini. "Credo che la longevità di Schiffini - afferma - si possa spiegare con tre parole chiave: identità, coerenza e visione. Fin dalla sua nascita, l’azienda ha saputo interpretare il cambiamento mantenendo salda la propria cifra stilistica. Abbiamo sempre creduto nel design come cultura progettuale e non come moda passeggera. La nostra forza è stata la capacità di unire artigianalità e innovazione, portando avanti un dialogo continuo con i grandi nomi dell’architettura e del design. È questo equilibrio tra radici profonde e apertura al nuovo che ci ha permesso di attraversare un secolo, restando sempre rilevanti".
Mantenere un’identità profondamente legata al made in Italy, in un mercato sempre più globalizzato, per un marchio come Schiffini, oggi è fondamentale. "Il made in Italy - avverte - non è solo un’etichetta geografica, è un insieme di valori: qualità, estetica, competenza tecnica e cultura del progetto. Per Schiffini, è un fondamento identitario che non possiamo, e non vogliamo, perdere. In un mercato globalizzato, dove l’omologazione rischia di appiattire le differenze, la nostra italianità è un asset distintivo, un linguaggio unico che parla di autenticità. È ciò che ci permette di dialogare con un pubblico internazionale senza snaturarci".
Nel 2023 l’acquisizione da parte di Scic. "L’ingresso in Scic - osserva il Ceo di Schiffini - è stato un passaggio importante e strategico, che ha rafforzato la nostra struttura industriale e aperto nuove prospettive di crescita. Ma è avvenuto nel pieno rispetto del Dna Schiffini. Abbiamo lavorato fin da subito per valorizzare la nostra eredità storica, rilanciando modelli iconici, recuperando archivi, e rimettendo al centro una narrazione forte del marchio. L’obiettivo è stato chiaro: preservare l’identità, ma renderla attuale. Non si tratta di guardare al passato con nostalgia, ma di usarlo come leva per costruire il futuro".
Schiffini ha sempre saputo dialogare con il mondo del design e dell’architettura, che, sottolinea Marconi Fornari, "sono e restano fondamentali". "Il design per noi - prosegue - non è solo una questione di prodotto, ma una forma di pensiero. Collaborare con architetti e designer significa mettere a sistema idee, visioni, linguaggi, e questo arricchisce profondamente il nostro lavoro. Continueremo a cercare interlocutori che condividano la nostra sensibilità e la nostra tensione verso l’essenziale. Non cerchiamo firme da esibire, ma progettisti con cui condividere un percorso".
In occasione del centenario, sono stati riportati alla luce modelli storici come Cina e Cinqueterre, un ritorno alle origini che si inserisce nella strategia futura del brand. "Riproporre modelli iconici come Cina e Cinqueterre - spiega - non è stata una semplice operazione di nostalgia, ma un atto progettuale. Sono cucine che hanno segnato un’epoca e che oggi, ripensate con materiali e tecnologie contemporanee, raccontano con forza la nostra identità. Il passato è una risorsa, se lo si sa interpretare con intelligenza. Questo ritorno alle origini è parte di una strategia più ampia: valorizzare la memoria per ispirare l’innovazione, e riaffermare il nostro ruolo di pionieri nel design della cucina".
Nuove sfide e nuovi traguardi attendono Schiffini per il prossimo 'secolo'. "l nostro sguardo è rivolto al futuro, con l’ambizione di continuare a essere un laboratorio di cultura progettuale. Le sfide sono molte: la sostenibilità, la digitalizzazione, i nuovi stili di vita. Ma sono anche opportunità. Vogliamo evolvere senza perdere autenticità, esplorare nuovi mercati mantenendo la nostra unicità, e continuare a proporre un design che sia pensiero prima ancora che forma. L'obiettivo è semplice e ambizioso al tempo stesso: fare in modo che Schiffini resti un punto di riferimento anche nei prossimi 100 anni", conclude il Ceo di Schiffini.
(Adnkronos) - Quando David Rossi, l’ex capo della Comunicazione di Mps, è caduto da una finestra del palazzo della banca il 6 marzo 2013, non aveva più l’orologio al polso: il cinturino e la cassa dell’orologio sono caduti separatamente. Il nuovo particolare, che rafforza gli interrogativi sulla lesione che l’ex manager aveva al polso, emerge dai primi risultati dell’esame del video della caduta dell’ex manager che la Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, presieduta dal deputato Gianluca Vinci, aveva richiesto al tenente colonnello dei Ris di Roma Adolfo Gregori proprio per fare ulteriori verifiche sul particolare dell’orologio insieme all’esame incaricato al medico legale incaricato, Robbi Manghi, da cui era già emerso che la ferita al polso era difficilmente compatibile con la caduta.
Dei primi esiti dell’esame del Ris sul video si è discusso nella riunione di oggi dell’Ufficio di presidenza e poi nella seduta plenaria della commissione come spiega all’Adnkronos lo stesso Vinci. “Il tenente colonnello Gregori ha lavorato sul video della caduta di Rossi e lo ha separato in sette frame - riferisce Vinci - Ha individuato la cassa che cade al suolo e schizza via, e all’altezza del piede di Rossi un punto nero, il cinturino che cade dove viene ritrovato. Dall’esame emerge sostanzialmente che cinturino e cassa dell’orologio si sono staccati prima (della caduta al suolo ndr) e sono caduti separatamente”, sottolinea Vinci ricordando che all’esame del video si affiancano i primi esiti del medico legale incaricato dalla Commissione secondo cui le ferite sul polso sono al 99% incompatibili con la caduta e con l’impatto della cassa sul polso.
La Commissione parlamentare di inchiesta ha intenzione di andare avanti con gli approfondimenti per capire i motivi per cui l’orologio sia caduto separatamente. Le ipotesi sul motivo del distacco dell’orologio, che emergono dalla relazione, infatti, sono che il cinturino possa essersi staccato perché si è agganciato al perno centrale del davanzale da cui Rossi è precipitato oppure che le anse dell’orologio, sul polso di Rossi trattenuto con una o due mani, si siano piegate e sganciate. Ulteriori chiarimenti che, a quanto si apprende, saranno al centro di nuove verifiche e simulazioni anche con l’impiego di un manichino.
“Nella Commissione Plenaria, seguita all’Ufficio di presidenza dove era presente il Tenente Colonnello Adolfo Gregori del Ris di Roma, ho illustrato gli esisti riportati nella relazione depositata da Gregori nella quale si dà atto che da un esame attento del video già agli atti della commissione si possono vedere sia la caduta della cassa dell’orologio, che dopo l’urto al suolo viene proiettato contro il muro alle spalle di Rossi, dove poi verrà ritrovata, e si vede anche il cinturino cadere accanto alla scarpa di David Rossi, già staccato dalla cassa, che infatti verrà li ritrovato”, riferisce il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, sottolineando che “questo ci fornisce un ulteriore tassello in questa vicenda, il fatto che al momento della caduta l’orologio non era più al polso di Rossi ed era già diviso in cassa e cinturino”. “Ora ci sarà da verificare come Rossi si sia procurate quelle lesioni sanguinanti sul dorso del polso visto che non possono essere state causate dall’urto col suolo”, osserva Vinci.
(Adnkronos) - Dal prossimo 14 luglio David Tommaso entrerà in Network Holding Spa con il ruolo di general manager amusement parks per dirigere le attività e lo sviluppo di Cinecittà World, il parco divertimenti del cinema e della TV di Roma, Roma World, il parco tematico dell’antica Roma, il parco acquatico Aqua World e lo storico Luneur Park. “Siamo lieti di dare il benvenuto a David Tommaso nel nostro team - dichiara Antonio Abete, presidente e ad Cinecittà World Spa - la sua consolidata esperienza rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo dei nostri parchi”.
Professionista nel settore dell’intrattenimento, Tommaso ha sviluppato un’esperienza estesa nei parchi divertimento e acquatici contribuendo alla loro crescita come direttore marketing e vendite a Leolandia e prima ancora a Zoomarine. A salutare il passaggio a questo nuovo incarico anche Giuseppe Ira, presidente di Leolandia: “Ringrazio David Tommaso per l’ottimo lavoro svolto in questi anni e gli porgo i miei migliori auguri per questa nuova esperienza professionale”.
Tommaso ha anche ricoperto ruoli di rilievo in diversi modelli di business nell’entertainment, tra cui direttore commerciale in Blockbuster, direttore vendite in Paramount H.E e sales director in Universal Pictures. “Sono davvero felice e grato per questa opportunità – commenta Tommaso - ci impegneremo per arricchire l’esperienza dei parchi offrendo contenuti e servizi che possano sostenere il loro posizionamento distintivo e proseguire il processo di crescita”.
Leggi tutto: Cinecittà World e Luneur Park: David Tommaso è il nuovo general manager