(Adnkronos) - "Sembra di vivere un incubo. Mentre migliaia di malati soffrono a casa o negli ospedali senza cure palliative e mentre migliaia di disabili sono abbandonati dallo Stato, senza servizi socio-assistenziali, qual è oggi la priorità del nostro Parlamento? Facilitare il suicidio di queste persone e addirittura rischiare di indurle a uccidersi. Questo sarebbe progresso e civiltà?". È questo il messaggio lanciato oggi da Pro Vita & Famiglia Onlus in occasione della conferenza stampa 'Fermate la Legge, non fermate la Vita', svoltasi presso l’Hotel Nazionale, a pochi passi dal Parlamento, proprio mentre in Senato è in corso l’iter del disegno di legge che punta a regolamentare il suicidio assistito.
Un testo, proposto dalla stessa maggioranza di centrodestra, che preoccupa profondamente l’associazione e tutti i partecipanti all’incontro: "Una legge che – ha dichiarato il presidente di Pro Vita & Famiglia Antonio Brandi – crea una procedura statale per le richieste di suicidio assistito, col pretesto illusorio di mettere dei paletti all’interventismo della magistratura. Ma ogni legge ha un impatto culturale: ciò che diventa legale sembra giusto, persino auspicabile. Nel programma elettorale del centrodestra non c’era nessuna proposta del genere, quindi si tratta di un vero e proprio tradimento che cede alla propaganda radicale e ai continui ricatti della magistratura al Parlamento".
Brandi ha denunciato con forza il rischio di abusi e pressioni sociali sulle persone più vulnerabili, già evidenziato dalla stessa Consulta; ha ricordato che il vero scandalo è la mancanza di accesso alle cure palliative, che colpisce circa il 77% dei malati adulti e circa l’85% dei bambini. Senza una vera alternativa di cure non è scelta è una spinta alla morte. Ha anche portato la sua testimonianza personale: "Anch’io, malato di cancro, ho pensato di farla finita. Ma l’amore dei miei cari e le cure mi hanno salvato. In quel buio, una legge così mi avrebbe potuto spingere a un gesto senza ritorno". Infine, Brandi ha messo in guardia contro la deriva culturale e legislativa già visibile in Paesi come Belgio, Canada e Olanda, dove centinaia di casi di soppressione di depressi e malati psichici sono avvenuti anche senza consenso: "se lo Stato inizia a sopprimere i sofferenti invece della sofferenza, salta ogni confine. Non serve una nuova legge: serve umanità".
Sotto accusa, in particolare, l’idea di istituire un Comitato Nazionale governativo incaricato di valutare le richieste di suicidio assistito e la fake news secondo cui il Parlamento sarebbe 'obbligato' a legiferare. "Il Parlamento - ha infatti spiegato il magistrato della Corte di Cassazione Giacomo Rocchi – non ha nessun obbligo di approvare una legge che attui una sentenza della Corte Costituzionale: ciò è del tutto pacifico. La sentenza n. 242 del 2019 non ha creato un vuoto normativo ed è stata direttamente applicata in varie parti d’Italia. Una legge - ha aggiunto - avrebbe l’effetto di aumentare i casi di suicidio assistito e di consolidare nella coscienza sociale il riconoscimento di un presunto 'diritto di morire'”.
Questo riconoscimento mette in pericolo le persone fragili e vulnerabili, gli anziani, i disabili e i malati: per loro la morte anticipata rischia di diventare “la” soluzione, più rapida, indolore, economica. La nostra società ha bisogno di altro: riconoscimento del valore di ogni vita, solidarietà, aiuto, vicinanza, impegno collettivo verso tutti i componenti. A dare voce a chi soffre e chiede di vivere è stato invece Emanuel Cosmin Stoica, influencer, scrittore e attivista per i diritti dei disabili: "Approvare una legge sul suicidio assistito non è un atto di civiltà, ma la sconfitta della civiltà stessa - ha affermato Stoica - È assurdo che sia proprio lo Stato a fornire scorciatoie per morire anziché offrire strumenti per vivere ed è disumano dire a un malato, a un disabile, a un anziano: 'La tua sofferenza non ci riguarda, fai da te'. Al contrario - ha proseguito - uno Stato degno di questo nome non legalizza l’abbandono: garantisce esistenze dignitose, investe in cure, assistenza, vicinanza. Io non chiedo compassione: chiedo giustizia, chiedo responsabilità, chiedo che la vita torni ad essere un diritto, non un’opzione da rifiutare».
Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita Famiglia, che ha moderato l’incontro, ha invece denunciato con forza che "guardiamo con sgomento il fatto che anche settori e realtà del mondo laico cattolico si stiano attivamente impegnando per promuovere questa legge, utilizzando il falso argomento secondo cui la situazione attuale sarebbe un male più grave. Ma ad oggi – ha sottolineato – i suicidi assistiti eseguiti in Italia sono solo 7. Se la legge venisse approvata, il numero aumenterebbe in modo esponenziale, innescando quel tragico effetto domino già verificato in altri Paesi". Per sensibilizzare l’opinione pubblica e ribadire il proprio NO alla legge sul suicidio assistito, Pro Vita Famiglia ha lanciato anche una campagna nazionale con affissioni pubbliche e camion vela in diverse città, tra cui Roma e Milano. L’immagine raffigura un Parlamento popolato da figure incappucciate con la falce in mano – simboli della Morte – accompagnata dallo slogan: 'Siete stati eletti per aiutarci a vivere, non per farci morire'. L’associazione continuerà la mobilitazione per chiedere il ritiro di qualsiasi proposta di legge sul suicidio assistito e il potenziamento della legge 38/2010 sulle cure palliative.
(Adnkronos) - La Food and Drug Administration statunitense ha annunciato la revoca, o la proposta di revoca, di 52 standard alimentari ritenuti obsoleti e inutili. Il provvedimento coinvolge 11 tipi di frutta e verdura in scatola, inclusi 7 standard per la frutta dolcificata artificialmente con saccarina o saccarina sodica; 18 tipi di prodotti lattiero-caseari; 23 fra prodotti da forno, paste, succhi di frutta in scatola, pesce e crostacei, condimenti e aromi alimentari.
Il 13 maggio scorso il Dipartimento della Salute e dei servizi umani diretto da Robert F. Kennedy Jr. e la Fda hanno emesso una richiesta di informazioni per identificare ed eliminare normative superate o non più necessarie, in linea con l'ordine esecutivo n. 14192 del presidente Donald Trump che punta a "liberare la prosperità attraverso la deregolamentazione". Le misure annunciate sono i primi risultati dell'analisi in corso su oltre 250 standard di identità (Soi) alimentari. I Soi alimentari sono stati introdotti dalla Fda nel 1939 per promuovere "onestà e correttezza" e garantire che le caratteristiche, gli ingredienti e i processi di produzione di specifici alimenti fossero coerenti con le aspettative dei consumatori. Tuttavia, spiega l'ente regolatorio in una nota, "i progressi nella scienza alimentare, nell'agricoltura e nelle pratiche di produzione, nonché le ulteriori tutele dei consumatori" introdotte successivamente, "hanno reso superflui molti di questi standard vecchi e rigidi".
"Sto eliminando normative alimentari obsolete che non servono più gli interessi delle famiglie americane", ha dichiarato il segretario Kennedy, definendo il provvedimento "un passo cruciale nel mio impegno per ridurre la burocrazia, aumentare la trasparenza ed eliminare normative che hanno esaurito il loro scopo". Sottolineando che "gli sforzi della Fda sui Soi hanno contribuito a garantire uniformità, ad aumentare la fiducia dei consumatori e a prevenire le frodi alimentari", il commissario dell'agenzia regolatoria Marty Makary ha precisato che "molti di questi standard hanno esaurito la loro utilità e potrebbero persino soffocare l'innovazione" volta a "rendere gli alimenti più facili da produrre" o a "offrire ai consumatori scelte più sane. Gli standard alimentari antiquati non servono più a proteggere i consumatori", pertanto è una misura "di buon senso revocarli e adottare un uso più giudizioso degli standard alimentari e delle risorse dell'agenzia".
Leggi tutto: Alimenti, Fda Usa revocherà 52 standard ritenuti obsoleti
(Adnkronos) - Alessandro Benetton è stato ospite di “W l’Italia” su RTL 102.5, intervistato da Angelo Baiguini e Ambra Angiolini, per presentare in diretta il suo nuovo libro “Mai fermi”, edito da Mondadori. Un’opera che prosegue idealmente il percorso avviato con il suo primo libro autobiografico e che si apre al racconto di esperienze altrui – imprenditori, sportivi, artisti – per riflettere sulle sfide, i valori e le lezioni di vita che possono ispirare le nuove generazioni.
"Il primo libro nasceva come un’autobiografia che non volevo pubblicare – ha raccontato Benetton – poi alcuni giovani con cui lavoro sui social mi hanno fatto notare che c’erano spunti utili anche per altri. Questo mi ha spinto a condividere un ulteriore passaggio: capire come si possano sfruttare le esperienze degli altri per ispirare la propria traiettoria. In Mai fermi racconto otto storie di persone che ho incontrato o studiato, tracciando dei parallelismi con la mia vita".
Tra i protagonisti del libro compaiono figure come Andy Warhol, Amadeo Giannini e Michael Schumacher, scelti non solo per i loro successi ma anche per i momenti di difficoltà e imperfezione, da cui spesso nascono le vere rivoluzioni personali. «Racconto anche quando queste persone si sono guardate allo specchio e si sono trovate di fronte ai propri limiti – ha detto Benetton – perché anche lì si trovano insegnamenti fondamentali. Non è solo un libro che celebra il successo, ma un invito a usare empatia e modestia per rispecchiarsi nei percorsi altrui e trovare motivazione nei propri sogni».
Particolarmente sentito è il racconto legato al campione di Formula 1 Michael Schumacher. "L’ho conosciuto quando era ancora un ragazzo che si stava facendo uomo. Era già un talento straordinario, ma ciò che mi ha colpito di più è stato il suo metodo: meticoloso, maniacale nella preparazione. Questo rigore gli dava serenità. Ricordo che riusciva a dormire nel motorhome mezz’ora prima di un Gran Premio e poi in pochi minuti era in pista, a 300 all’ora. Ma la sua cura si estendeva anche ai rapporti personali, come con Corinna, la sua compagna di vita, che ancora oggi gli è accanto in un momento molto difficile".
Mai fermi si apre con la storia dei figli dell’autore e si chiude con quella del padre, Luciano Benetton, figura centrale nella formazione di Alessandro. "Mio padre è stato per me un esempio costante, non solo perché è partito da zero, ma perché non si è mai fermato dopo i primi successi. Io ho scelto presto un percorso imprenditoriale indipendente, ma la sua determinazione è sempre stata un riferimento. E con i miei figli ho costruito un rapporto profondo, che mi ha insegnato a dare valore alla traiettoria, più che al punto di arrivo. Quando stai vicino a qualcuno più giovane, comprendi che ciò che conta davvero è il cammino".
Durante l’intervista, Benetton ha parlato anche dell’Aeroporto di Fiumicino, definito un “fiore all’occhiello” tra gli investimenti gestiti. "Abbiamo destinato 50 milioni a progetti dedicati ai giovani e alle start-up. Anche la UNHATE Foundation, che abbiamo lanciato, è guidata da un comitato scientifico composto da under 30. Voglio che siano i giovani a parlare per primi, a immaginare nuovi sistemi partendo però da valori antichi. Il nostro aeroporto è il miglior hub europeo da anni, ed è destinato a diventare il primo completamente neutrale dal punto di vista della decarbonizzazione".
Un’attenzione alla sostenibilità che, secondo Benetton, deve riguardare tutte le dimensioni umane: "L’architetto Tadao Ando è per me fonte d’ispirazione: la sostenibilità non è solo ambientale, è un concetto che coinvolge l’uomo in tutti i suoi aspetti, a 360 gradi. Anche per questo abbiamo l’obiettivo di portare dal 30% al 50% la presenza femminile nei ruoli dirigenziali dell’aeroporto, dove oggi lavorano 1.700 manager".
In conclusione, Mai fermi è un libro che incarna un messaggio preciso: quello dell’azione consapevole, del continuo mettersi in discussione, dell’imparare dagli altri senza perdere sé stessi. "Serve un po’ di empatia – dice Benetton – e anche la capacità di sognare, di non aver paura di farlo. Perché muoversi non vuol dire solo andare avanti, ma scegliere una direzione".
Leggi tutto: Alessandro Benetton: "Ecco cosa mi colpì di Michael Schumacher"
(Adnkronos) - Le autorità cittadine di Berlino, le forze armate tedesche e dodici ospedali della capitale si stanno preparando dettagliatamente per scenari cupi, tra i quali scontri armati scoppiati nella metropoli. Agli ospedali berlinesi è stato presentato un piano, frutto di due anni di lavoro, per rispondere a questo e ad altri scenari di protezione civile. Il piano è stato elaborato sullo sfondo della guerra della Russia contro l'Ucraina e dei timori della Nato di un'ulteriore avanzata verso l'Europa occidentale. Quando la Russia ha annesso la penisola ucraina della Crimea nel 2014, il governo tedesco ha deciso di riorganizzare la Protezione civile del Paese, che è stata trascurata fin dalla riunificazione del 1990.
Il piano completo rimane segreto, per motivi di sicurezza. Tuttavia, il Senato di Berlino ha presentato le questioni importanti in gioco, in una conferenza stampa tenutasi oggi. Tra queste, il mantenimento dei servizi e delle catene di approvvigionamento necessari per l'operatività dell'ospedale, l'assegnazione di emergenza dei pazienti e la garanzia di un'alimentazione di riserva sufficiente, di forniture mediche e medicinali.
La senatrice berlinese per la Sanità, Ina Czyborra, ha spiegato che "a causa della mutata valutazione della minaccia, è diventato necessario ampliare la Protezione civile più di quanto si è fatto negli ultimi anni".
Gli scenari peggiori includono un aumento del numero di pazienti, unito a carenze infrastrutturali e di risorse, un conflitto militare a Berlino e la completa evacuazione della capitale.
Marc Schreiner, amministratore delegato dell'Associazione Ospedaliera di Berlino, ha affermato che le esercitazioni di emergenza regolari hanno mantenuto gli ospedali ben preparati a rispondere a situazioni di pericolo acuto. Il nuovo piano ha tuttavia dimostrato che c'è ancora molto da fare, ha concluso.
(Adnkronos) - Con l’aumento dell’aspettativa di vita e il progressivo innalzamento dell’età pensionabile, le lavoratrici over 50 sono sempre più preoccupate dell’impatto che una carriera prolungata ha sul proprio benessere. A lanciare l’allarme è la ricerca 'La sfida della Longevity', realizzata da Intoo, società di Gi Group Holding leader in Italia nel settore dell’employability, sviluppo e transizione di carriera in collaborazione con Wyser, il brand appartenente allo stesso Gruppo che si occupa di ricerca e selezione di profili manageriali ed executive. Secondo l’indagine, il 66% delle donne senior teme l’allungamento della vita lavorativa, rispetto alla media generale dei lavoratori over 50 che si assesta al 58%. La preoccupazione principale è la stanchezza psicofisica, indicata dal 72% delle donne contro il 68% del totale.
Lato organizzazioni, 6 aziende su 10 non risultano ancora pronte ad affrontare questa sfida e più di 1 lavoratore over 50 su 3 ritiene che la propria azienda non dedichi sufficiente attenzione alle esigenze dei dipendenti più anziani. Questo dato diventa ancora più significativo sul fronte femminile: 4 donne senior su 10 percepiscono questa scarsa attenzione e il 25% dichiara di aver subito discriminazioni legate all’età (contro il 16% degli uomini), percentuale che sale al 30% quando si parla di donne manager. Inoltre, con 1 lavoratore senior su 4 che ritiene di avere meno opportunità in azienda rispetto ai più giovani, sono soprattutto le donne over 50 a essere pessimiste, specie le manager, nonostante un forte impegno nell’aggiornamento professionale.
“Le donne - commenta Alessandra Giordano, direttrice Employability e Career Development di Intoo - continuano a subire disuguaglianze che si accentuano con l’avanzare dell’età. Basti pensare che il 40% delle over 50 è senza lavoro e senza pensione, mentre tra coloro che lavorano, molte devono farsi carico, spesso in solitudine, delle responsabilità legate alla cura dei familiari. È fondamentale occuparsi precocemente della propria longevità attraverso azioni mirate sul fronte previdenziale, della salute e dell’aggiornamento professionale".
"Ma il tema - avverte - riguarda anche le imprese, che devono investire nel valore del capitale umano femminile, soprattutto in un contesto di people scarcity e tasso di occupazione femminile fermo al 52,5%, 18 punti sotto quello maschile. Le donne che partecipano al mondo del lavoro costituiscono un capitale umano prezioso che va sostenuto nelle transizioni che ne sono tipiche, dalla maternità alle attività di caregiving. Queste esperienze sono molto impegnative in termini di tempo ed energie, per cui è comprensibile una maggior preoccupazione verso la propria longevità professionale da parte della popolazione femminile”.
Sono, infatti, le donne manager over 50 a mostrare una visione più critica rispetto alla controparte maschile: sono più propense a ritenere che le aziende italiane siano impreparate a gestire l’invecchiamento della forza lavoro e percepiscano maggiormente l’età come un ostacolo alla crescita. Differenze marcate emergono anche rispetto alla partecipazione a iniziative aziendali per i senior: solo il 5% delle donne manager ha avuto accesso a progetti dedicati, contro il 21% dei colleghi uomini. Quando presenti, le misure messe in campo dalle aziende per la gestione della Longevity si concentrano soprattutto su incentivi al prepensionamento (segnalato dalla metà dei manager) seguiti da interventi in ambito formazione, flessibilità oraria, mappatura delle competenze e benessere organizzativo.
“Il quadro emerso dalle indicazioni delle donne over 50 - conclude Giordano - è un vero e proprio campanello d’allarme. La loro sensibilità deve tradursi in azioni concrete per rendere i luoghi di lavoro realmente più inclusivi ed equi. Se l’età è un valore, come dichiarano anche molti decision maker, allora deve essere sostenuta e valorizzata con politiche e pratiche all’altezza della sfida, che tengano conto anche delle differenze della popolazione aziendale, tra cui quella di genere”.
Leggi tutto: Intoo, 7 donne over 50 su 10 temono impatto sul benessere di carriera prolungata
(Adnkronos) - In Italia dall'inizio del 2025 sono stati notificati al sistema di sorveglianza 391 casi di morbillo, di cui 52 nel mese di giugno, in calo rispetto ai 71 di maggio. Sono i numeri contenuti nell'ultimo bollettino pubblicato oggi dall'Istituto superiore di sanità (Iss). "Focolai di morbillo sono in corso in tutto il mondo - ricordano gli esperti - ed è quindi raccomandata una verifica del proprio status vaccinale prima di fare viaggi internazionali".
Dei 391 casi censiti quest'anno, 32 risultano essere importati (8,2%) e 23 correlati a casi importati. Nel mese di giugno, 11 Regioni hanno segnalato i 52 casi registrati e il 63,5% (33) risultano provenire da sole tre regioni: Lombardia, Lazio e Calabria.
L'età mediana dei casi segnalati è pari a 31 anni (range 0-71 anni). Il 48,8% ha un'età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 26,8% ha 40 anni o più. Tuttavia, l'incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (67,6 casi per milione). Sono stati segnalati anche 19 casi in bambini sotto l'anno di età (incidenza 51 casi per milione).
In 320 casi, cioè l'86,5%, le persone che hanno contratto il morbillo non erano vaccinate al momento del contagio; 36 casi (9,7%) hanno riguardato vaccinati con una sola dose, 12 casi vaccinati con due dosi. Per i rimanenti due casi vaccinati (0,5%) non è noto il numero di dosi ricevute.
Circa un terzo dei pazienti ha riportato almeno una complicanza. Le più frequentemente segnalate sono state epatite/aumento delle transaminasi e polmonite. Altre complicanze rilevate includono casi di cheratocongiuntivite, diarrea, insufficienza respiratoria, stomatite, trombocitopenia, laringotracheobronchite, otite e convulsioni. Sono stati segnalati anche tre casi di encefalite, rispettivamente in due adulti e in un preadolescente, tutti non vaccinati. Per il 53,5% dei casi viene riportato un ricovero ospedaliero per morbillo, e per un ulteriore 14,1% una visita in pronto soccorso.
"Il contesto principale di trasmissione nei primi 6 mesi del 2025 è stato quello familiare, seguito da ambienti sanitari e ospedalieri - sottolineano gli autori del report - Circa il 20% dei casi segnalati nello stesso periodo è stato associato a viaggi internazionali. Attualmente, focolai di morbillo sono in corso in tutte le regioni del mondo. Si ricorda che il virus del morbillo è estremamente contagioso: può rimanere nell'aria e sulle superfici fino a 2 ore e una persona infetta può trasmettere il virus già 4 giorni prima della comparsa dell'esantema".
La vaccinazione, concludono gli esperti, "rappresenta l'unico strumento efficace per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze. Oltre a rafforzare la vaccinazione pediatrica di routine, è fondamentale recuperare la copertura tra adolescenti e adulti e assicurarsi che anche gli operatori sanitari suscettibili siano vaccinati, per tutelare se stessi e i pazienti più fragili. Infine, si raccomanda di verificare il proprio stato vaccinale prima di effettuare viaggi internazionali".
(Adnkronos) - Negli affitti brevi serve una regolamentazione equilibrata, non un attacco ideologico a un settore ormai maturo e altamente professionalizzato. A dirlo Cleanbnb, property manager italiano con oltre 3.100 appartamenti gestiti in esclusiva e presente su oltre 100 località nel Paese. "Le politiche restrittive nei confronti degli affitti brevi non fanno bene a nessuno - dichiara Francesco Zorgno, presidente di Cleanbnb - anzi, colpiscono proprio i professionisti seri, che garantiscono qualità, sicurezza e rispetto delle regole, e aprono la porta all’abusivismo. Il risultato? Meno trasparenza, meno lavoro, meno entrate per lo Stato e per i Comuni: rischiamo di vanificare gli sforzi che hanno portato il settore alla piena maturazione e sostenibilità in dieci anni di confronto col mercato. E' evidente rischio del ritorno a un’epoca dal sapore medioevale, lontana dagli standard di ricettività attuali e dal rispetto delle regole. I casi di New York e Barcellona lo dimostrano: l’approccio punitivo non funziona".
I dati confermano la vitalità del settore. Nel primo semestre del 2025 Cleanbnb ha gestito 62.994 soggiorni (+14% rispetto al primo semestre 2024) e ha registrato oltre 23 milioni di euro di incassi (+8%), trainata da una crescita costante della domanda e da una capacità sempre più attenta di gestione dell’offerta. La società si è focalizzata sull’incremento dell’efficienza operativa, massimizzando i tassi di occupazione delle strutture e migliorando l’esperienza dell’ospite, prestando attenzione a recensioni e suggerimenti dei viaggiatori. Lo spostamento verso le gestioni professionali sta nella composizione del portafoglio totale di appartamenti attivi: è in corso un grande rinnovamento, un’evoluzione verso una maggiore qualità dell’offerta. Sempre più proprietari si affidano a gestori professionali per valorizzare gli immobili e garantirne la redditività su base continuativa e sostenibile, senza derogare ai migliori standard di settore e nel pieno rispetto delle regole.
"La tendenza - spiega Zorgno - è evidente: il mercato seleziona. Escono le gestioni improvvisate ed entrano operatori in grado di garantire standard elevati. E' una trasformazione positiva, che va accompagnata e sostenuta, non ostacolata con norme punitive".
"Danneggiare il settore degli affitti brevi - avverte Zorgno - significa privare l’Italia di una risorsa che i turisti vogliono e cercano. Vuol dire togliere loro la libertà di prenotare dove vogliono, come sono abituati a fare da anni, ovunque. E' un boomerang soprattutto per l’economia delle città: va sottolineato il ruolo fondamentale degli affitti brevi professionali nel riqualificare gli immobili, ripopolare i centri storici e alimentare l’indotto. Nel pieno rispetto delle regole di convivenza sociale".
"Noi - chiarisce - siamo sempre stati favorevoli a una regolamentazione del settore, ma non possiamo accettare i tentativi di porre limitazioni indiscriminate a un mercato che funziona, che dà lavoro a migliaia di persone e che garantisce un importante contributo all’economia. Serve un approccio costruttivo, che tenga conto della realtà dei fatti. I gestori professionali e le associazioni sono, come sempre, a disposizione delle istituzioni per lavorare a una regolamentazione sana e sostenibile".
(Adnkronos) - Nuova fidanzata per Lewis Hamilton? Il pilota della Ferrari è reduce da un inizio di Mondiale di Formula 1 deludente, con il quarto posto conquistato nel Gp 'di casa' a Silverstone, ma negli ultimi giorni è stato al centro del gossip. Secondo indiscrezioni rilasciate dai giornali britannici infatti, Hamilton avrebbe iniziato una relazione con la cantante Raye, all'anagrafe Rachel Keen, con cui da tempo condivide un rapporto di amicizia.
Proprio Raye è stata ospite del box Ferrari, invitata dallo stesso Hamilton, durante l'ultimo Gran Premio di Gran Bretagna, a cui ha assistito accanto a Alexandra Saint Mleux, modella e fidanzata di Charles Leclerc. Giorni prima Lewis aveva assistito al suo concerto, come certificato da diversi video diventati virali sui social: "Il suo è stato il primo concerto che ho visto a Silverstone ed è stata grandiosa, non trovate?", aveva detto il pilota, sette volte campione del mondo, dopo le qualifiche dell'ultimo weekend di gara. Indizi che fanno pensare a qualcosa di più di un'amicizia, in un rapporto che comunuque, come detto, parte da lontano.
Poche settimane fa Hamilton e Raye avevano partecipato insieme alla premiere del film 'F1', mentre lo scorso anno erano stati 'paparazzati' a pranzo insieme a New York, proprio nel periodo in cui si facevano insistenti le voci di un presunto flirt tra Lewis e l'attrice Sofia Vergara. Ora, in ogni caso, il loro rapporto sembrerebbe essere diventato qualcosa di più di una semplice amicizia. Ma chi è Raye?
Raye è una cantante inglese di 27 anni, una distanza d'età considerevole visti i 40 di Hamilton. Nel 2024 ha vinto sei premi ai Brit Awards su sette nomination, tra cui miglior artista, miglior disco dell'anno e miglior canzone. La passione per la musica nasce fin dall'infanzia e prosegue in adolescenza, dove studia alla Brit School. Il suo genere viene definito 'soul', in un mix innovativo tra jazz e pop, che vuole richiamare anche con un'immagine che si rifà alle grandi popstar del passato. Il 'decollo' definitivo è arrivato nel 2023 con l'album 'My 21st Century Blues'.
Leggi tutto: Hamilton, nuova fidanzata? Il pilota Ferrari e la 'storia' con la cantante Raye
(Adnkronos) - Per Nhrg, società attiva nei servizi per il lavoro, i primi sei mesi dell’anno hanno registrato una crescita significativa del lavoro. Il dinamismo settoriale ha coinvolto in particolare: logistica +40%, multiservizi +30%, Ict +20%, back office +20%, turismo +10%, industria metalmeccanica +10%.
Tra i profili professionali maggiormente ricercati si segnalano: logistica responsabili di magazzino, magazzinieri; ristorazione collettiva addetti mensa; Ict sviluppatori, programmatori, sistemisti; office responsabili hr, payroll specialist, responsabili contabilità e fatturazione, controller; turismo personale alberghiero, addetti alla ristorazione, addetti museali; industria metalmeccanica operai generici e specializzati, addetti controllo qualità, operatori cnc, saldatori, fresatori, addetti presse piegatrici
“In sintesi - dichiara Gianni Scaperrotta, ceo di Nhrg - il primo semestre 2025 ha mostrato un mercato del lavoro dinamico, in evoluzione e sempre più orientato alla qualità delle assunzioni. Le imprese sembrano aver compreso l’importanza di offrire stabilità per attrarre i migliori talenti, mentre i lavoratori appaiono sempre più attivi nella ricerca di opportunità coerenti con i propri valori e obiettivi di vita. Un trend che potrebbe segnare una svolta culturale nel rapporto tra impresa e lavoro in Italia”.
Leggi tutto: Nhrg, nel primo semestre 2025 segnali positivi per il mercato del lavoro
(Adnkronos) - Avrebbe atteso la ex compagna che rientrava a casa dal lavoro, l'avrebbe obbligata a entrare in un immobile abbandonato, per poi strangolarla, uccidendola. E' successo ieri sera a Macherio, in provincia di Monza e Brianza.
Nei confronti dell'uomo, un 33enne peruviano, la procura di Monza ha emesso un fermo di indiziato di delitto per omicidio aggravato dalla relazione affettiva con la vittima, una connazionale coetanea. L'uomo - fanno sapere in una nota i carabinieri della compagnia di Monza, che hanno eseguito il fermo - si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è stato portato nel carcere cittadino.
Leggi tutto: Attende l'ex al rientro dal lavoro e la strangola, 33enne fermato per omicidio
(Adnkronos) - "Mio padre era un inguaribile ottimista. Lui la voleva vincere questa guerra" contro la mafia. "Ma gli è stato impedito, da tanti". "Forse anche da troppe persone vicine a lui, del suo mondo lavorativo. Ancora siamo alla ricerca di questo 'amico' che lo ha tradito. Lui venne lasciato da solo. Non soltanto dalle istituzioni, ma è stato lasciato solo anche dal mondo professionale, giudiziario e lavorativo che lo circondava. Che invece, più di altri, avrebbero dovuto proteggerlo e salvaguardarlo". Sono le parole, tra le lacrime, di Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo Borsellino, che oggi ha partecipato alla inaugurazione di un murales raffigurante il padre, nei pressi di via D'Amelio, dove il 19 luglio 1992 venne ucciso con cinque agenti della scorta.
L'opera è stata realizzata da Andrea Buglisi. Qui sorgerà un centro sportivo, che sarà inaugurato a ottobre grazie alla collaborazione di Vivi Sano onlus di Daniele Giliberti.
"Anche da un murales come questo rinasce tutto. Può rinascere una città. Io non dirò 'E' tutto finito', come disse all'indomani della morte di mio padre, no. E' ripartito tutto, anche da un murales- dice Manfredi Borsellino tra le lacrime - I miei figli percorrono sempre questa strada e per me sarà molto emozionante che i loro figli, i miei nipoti un giorno potranno vedere il murales e soprattutto osservarlo in un gesto di vittoria, perché mio padre era un ottimista".
(Adnkronos) - Un incendio di vaste dimensioni ha completamente distrutto il palco principale del festival Tomorrowland nella città di Boom, Belgio. Le fiamme, divampate ieri, hanno raso al suolo la struttura principale del festival musicale situato vicino Anversa, un giorno prima dell'arrivo di migliaia di appassionati di musica elettronica.
I servizi di emergenza sono intervenuti prontamente, sebbene la completa estinzione delle fiamme non sia stata immediata. Il personale presente, in numero consistente, è stato evacuato senza conseguenze, mentre un'imponente colonna di fumo nero era visibile a distanza. Le registrazioni video diffuse online mostrano fuochi d'artificio esplodere tra le fiamme.
Gli organizzatori hanno dichiarato che non si sono registrati feriti e hanno ribadito che il festival si terrà regolarmente nei due fine settimana successivi. Si prevede la partecipazione di circa 100.000 persone, molte delle quali soggiorneranno nel campeggio allestito in loco. Gli organizzatori hanno confermato che il campeggio "DreamVille" aprirà come previsto oggi.
Numerosi DJ e star della musica elettronica, tra cui David Guetta, Lost Frequencies, Armin Van Buuren e Charlotte de Witte, si esibiranno a partire da venerdì per il primo fine settimana. Due terzi degli eventi erano previsti sul "Main Stage", ora distrutto, e sul "Freedom Stage".
La procura di Anversa ha avviato un'indagine, sebbene le prime ipotesi indichino un'origine accidentale dell'incendio. Fondato 20 anni fa da due fratelli belgi, Tomorrowland si è affermato come marchio di fama internazionale. Attualmente, il festival organizza anche un evento invernale nella stazione sciistica francese di Alpe d'Huez e un altro in Brasile.
Leggi tutto: Tomorrowland, incendio distrugge il palco principale: ma il festival proseguirà
(Adnkronos) - Un frammento di Marte dal valore scientifico e simbolico eccezionale ha conquistato il mercato internazionale dell'arte e della scienza: si tratta di NWA 16788, il più grande meteorite marziano mai ritrovato sulla Terra, venduto all'asta da Sotheby's a New York per la cifra record di 5,3 milioni di dollari (circa 4,9 milioni di euro), più del doppio della stima minima fissata in partenza (tra i 2 e i 4 milioni).
Il meteorite, del peso di 24,67 kg, è stato scoperto nel luglio 2023 nel Sahara nigerino, nella regione di Agadez, da un cacciatore di meteoriti. Si tratta di un frammento espulso da Marte milioni di anni fa a seguito dell’impatto con un asteroide, che ha viaggiato nello spazio per circa 140 milioni di chilometri prima di precipitare nel deserto africano. Secondo gli esperti, rappresenta da solo circa il 6,5% del materiale marziano conosciuto sulla Terra, un dato che ne attesta l’estrema rarità.
La roccia, dalla caratteristica colorazione rosso-bruna, è classificata come shergottite, un tipo di meteorite vulcanico marziano. L'analisi mineralogica ha rivelato una composizione a grana grossa dominata da pirosseno, olivina e maskelynite, un vetro formatosi in seguito all’enorme pressione dell’impatto che lo ha espulso da Marte.
Ma l'Italia gioca un ruolo fondamentale in questa straordinaria scoperta. Prima della vendita all'asta, il meteorite è stato affidato al gruppo di ricerca dell’Università di Firenze, guidato da Giovanni Pratesi, docente di Mineralogia, che ne ha studiato in dettaglio la composizione e l'origine. Le ricerche sono state condotte insieme ad Annarita Franza e Xhonatan Shehaj, nell’ambito del progetto Space It Up, finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana e dal Ministero dell'Università e della Ricerca.
Gli studi del team fiorentino, pubblicati su riviste scientifiche come 'Heritage' e presentati alla Lunar and Planetary Science Conference, suggeriscono che NWA 16788 potrebbe contribuire a una revisione del sistema di classificazione dei meteoriti marziani, tanto è unico per dimensione, composizione e stato di conservazione. "È una scoperta di importanza straordinaria", ha dichiarato Cassandra Hatton, vicepresidente della sezione Scienze e Storia Naturale di Sotheby’s. "Questo meteorite offre una connessione tangibile con Marte, un pianeta che da secoli affascina l'umanità".
Nonostante l'acquisto da parte di un collezionista privato - si vocifera si tratti di un noto gallerista italiano - due fette del meteorite resteranno in Italia, custodite all’Università di Firenze come campioni tipo a disposizione della comunità scientifica internazionale.
Solo circa 400 meteoriti marziani sono stati identificati sulla Terra su un totale di quasi 80.000 frammenti extraterrestri. Nel 2021 un frammento marziano di appena 1,4 grammi fu venduto da Christie's per 13.750 dollari. NWA 16788 è stato ufficialmente riconosciuto nel Meteoritical Bulletin nel giugno 2024.
La vendita record ha riacceso il dibattito tra gli scienziati sull’opportunità che campioni di valore così alto finiscano nelle mani di privati. "I meteoriti sono archivi cosmici - ha spiegato Paul Asimow, geologo del Caltech – e anche se è possibile studiarne piccole porzioni, sarebbe auspicabile che i collezionisti ne donassero una parte alla ricerca". Nel caso di NWA 16788, l’Italia ha già fatto la sua parte. (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Il più grande meteorite marziano è stato venduto per 5,3 milioni di dollari
(Adnkronos) - Sempre più alimenti ayurvedici stanno catturando l'interesse in Europa e negli Stati Uniti. Tra questi c'è la Mucuna pruriens, un legume tropicale dai fiori viola, che secondo la medicina indiana ha diversi benefici e che negli ultimi anni è stata valutata da alcuni studi secondo cui può migliorare le condizioni dei pazienti con malattia di Parkinson.
Secondo quanto riporta Royal Botanic Gardens, la mucuna è una pianta nativa di gran parte dell'Africa e di una buona parte dell'Asia, ma è stata poi introdotta anche in Sud e Centro America, dove è utilizzata principalmente come fertilizzante e come foraggio per gli animali.
Inoltre i semi, cucinati o tostati, da sempre sono stati utilizzati come cibo, medicina e persino come una sorta di 'caffè'.
"All'interno del frutto di questa pianta si trova la levodopa, il principio attivo con cui in Occidente curiamo chi è affetto dalla malattia di Parkinson. Basta semplicemente tostare il seme in una padella, aspettare che si schiuda, estrarre la parte interna, macinarla fino a ridurla in polvere e mescolare la polvere in acqua", spiegava nel 2019 Serena Caronni, biologa nutrizionista, dopo uno studio in Africa. "Gli effetti rilevati sui malati di Parkinson sono sorprendenti e pari a quelli del farmaco. I tremori diminuiscono in poco tempo e la persona malata sta meglio", sottolineava in un comunicato Gianni Pezzoli, Centro Parkinson Asst Gaetano Pini-Cto di Milano.
Secondo la tradizione ayurvedica, la polvere di Mucuna pruriens può migliorare il tono dell'umore, la qualità del sonno e produrre effetti antidepressivi. Sarebbe anche un potente antiossidante utilizzabile sulla pelle per restituirle vitalità. Secondo quanto riporta il National Center for Biotechnology Information negli Stati Uniti, la Mucuna pruriens può essere utilizzata anche per l'infertilità maschile ed è considerato un afrodiasiaco, nella medicina tradizionale indiana.
(Adnkronos) - “Per noi la Tech Conference è un momento centrale dell'anno. In questa occasione riuniamo i nostri migliori talenti e ci prendiamo il tempo di riflettere su come continuare a costruire il futuro per i nostri clienti Oggi abbiamo infatti parlato dell’importante cambio di paradigma che stiamo operando, lo abbiamo definito uno ‘shift’ dal software, come elemento di pura tecnologia, al servizio, un valore aggiunto per i clienti. La vera rivoluzione avviene nel momento in cui siamo in grado di portare ai clienti benefici e non solo tecnologia”. Sono le parole di Tommaso Cohen, Chief Operating Officer di TeamSystem, in occasione della Tech Conference 2025 dell’azienda a Milano. Un momento chiave dedicato a tutte le persone del Gruppo impegnate nei progetti di Ricerca & Sviluppo, in Italia e nel mondo.
Nel corso dell’evento TeamSystem ha annunciato importanti avanzamenti anche in tema di Intelligenza Artificiale: “Penso che l’Ai sia un catalizzatore importante di qualcosa costruito nel tempo. Abbiamo costruito molto software, diventato pervasivo, e abbiamo raccolto moltissimi dati e informazioni. Oggi, l’intelligenza artificiale ci permette di utilizzare al meglio tutto questo patrimonio - sottolinea il Chief Operating Officer di TeamSystem - In particolare, i nostri clienti, che hanno fatto con noi un percorso di digitalizzazione, saranno messi nelle migliori condizioni di utilizzare le nuove tecnologie in modo più semplice, quasi ‘invisibile’, dove invisibile è la complessità della tecnologia e non il valore”.
“Gli investimenti in questo campo sono importanti per restare al passo con i tempi: qualche tempo fa abbiamo annunciato un investimento di oltre 1 miliardo di euro nel nostro piano industriale, legato all’innovazione tecnologica. Grande parte di questo investimento è dedicata all'intelligenza artificiale. Oltre agli investimenti arrivano anche i risultati: oggi, infatti, quasi un quinto di tutte le fatture gestite da noi, che sono più di 500 milioni, sono gestite tramite intelligenza artificiale, restituendo un valore reale ai clienti”, conclude.
Leggi tutto: Tech Conference, Cohen (TeamSystem): "Presentiamo un cambio di paradigma"
(Adnkronos) - Si è chiuso ieri sera il Demo Day dell’edizione 2025 di Dock Startup Lab, l'evento che chiude il percorso di pre-incubazione del programma, riconosciuto tra i migliori in Europa dal Financial Times. Il primo premio è stato assegnato a IncognitoA un startup che consente alle aziende di utilizzare l’AI generativa proteggendo la privacy e la sicurezza dei dati sensibili
Si aggiudica il secondo premio BeATs, una startup che produce pannelli fonoassorbenti e termoisolanti utilizzando gli scarti di sigarette elettroniche; il terzo premio è stato assegnato a Niuus, un’app offre notizie verificate e visive, pensate per la generazione Z;; infine il quarto premio è stato assegnato a NextRender: Servizio di rendering 3D in modo veloce e economico.
Dock Startup Lab - il programma di pre-incubazione per startup organizzato da Unfold Tomorrow - si è affermato negli anni nel panorama italiano contribuendo alla formazione di oltre 1.000 founder di startup e alla nascita di 50 startup, molte delle quali si sono posizionate sul mercato in settori chiave della tecnologia e dell'economia sostenibile.
Per l’edizione 2025, i migliori 100 partecipanti sono stati selezionati in base alle competenze e alla motivazione tra 300 candidature ricevute da oltre 100 università, enti di formazione e centri di ricerca, e sono stati accompagnati nella costruzione da zero di team multidisciplinari, nella definizione dell’idea di business e nella verifica della validità sul mercato.
"Ogni anno rimango sorpreso - dichiara Andrea Dal Piaz, CEO di Unfold Tomorrow - da quanto sia dirompente mettere insieme 100 persone motivate e competenti, con diversi background, e vedere cosa emerge in un ambiente in cui possono collaborare e competere tra loro. In soli 4 mesi sono riusciti a identificare e validare delle idee su bisogni reali a una velocità veramente impressionante”.
Questa edizione si è avvalsa del supporto dei Main partner Joule, la scuola di Eni per l'impresa, e di TP Italia, oltre alla collaborazione degli Academic partner Sapienza Innovation and Entrepreneurship Hub - SIEH e Università Roma Tre.
“Supportare le nuove generazioni di innovatori è fondamentale per un futuro sostenibile. Dock Startup Lab dimostra come la formazione imprenditoriale possa trasformare le idee in soluzioni concrete per il mercato. Con Joule, in particolare nell’area del Gazometro di Roma, vogliamo ampliare insieme a Dock le soluzioni tecnologiche di Eni per raggiungere i target di decarbonizzazione.” afferma Mattia Voltaggio, Head of Joule, la scuola di Eni per l’impresa.
Per Diego Pisa, amministratore delegato di TP Italia “è sempre emozionante sostenere le startup. Supportare Dock ci regala energia, innovazione e ci consente di non perdere mai di vista le esigenze e le soluzioni ai problemi individuate dalle nuove generazioni. Per noi significa investire in visione, talento e futuro, e perché no, consolidare il nostro rapporto con il territorio. E’ in questo che il ruolo delle grandi aziende come TP è fondamentale: mettere a disposizione l’esperienza, i processi e la visione per far sì che quelle che sono idee e sogni puri possano diventare realtà”.
La partecipazione delle università al programma di quest’anno è stata cruciale. “Siamo felici di partecipare, come partner accademico, a Dock Startup Lab, un progetto rilevante, capace di valorizzare le attitudini e le idee imprenditoriali provenienti dalla comunità accademica, in una virtuosa logica di apertura ed interdisciplinarità, grazie al contributo di un team di professionisti di altissimo livello”, afferma il professor Alberto Pastore, Prorettore per Trasferimento tecnologico, imprenditorialità-startup e placement della Sapienza. Dello stesso parere il Rettore di Roma Tre, secondo cui “Iniziative come Dock Startup Lab rappresentano un modello virtuoso di collaborazione tra mondo accademico, istituzioni e tessuto produttivo e sono l’esempio concreto di come le università possano contribuire allo sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione e alla crescita economica e sociale del territorio. Roma Tre è orgogliosa di contribuire a questo progetto, perché sostenere percorsi imprenditoriali di qualità significa investire sul futuro delle nuove generazioni e sul progresso del Paese.”.
Durante l'evento, le startup hanno avuto l'opportunità di presentare il proprio progetto attraverso un pitch. La serata si è conclusa con un momento di networking che ha facilitato l'incontro tra attori chiave del sistema innovativo - istituzioni, hub di innovazione, grandi imprese e startup - rafforzando i legami tra i diversi attori per costruire un ecosistema più resiliente e orientato all'innovazione.
Leggi tutto: Dock Startup Lab DemoDay premia Incognito AI, Beats,Niuus e Next Render