(Adnkronos) - “L'Europa e l'Italia non possono competere pensando di stabilire regole sulla cybersecurity, sulla protezione dei dati personali, sull'intelligenza artificiale. L'abitudine che abbiamo a normare per settori verticali è molto complessa, sia per la pubblica amministrazione che per il tessuto di piccole e medie imprese che devono adeguarsi. Approccio olistico significa che uno strumento di intelligenza artificiale per una piccola e media impresa deve essere protetto dal punto di vista cyber, deve rispettare i principi di protezione dei dati personali e dare competitività, utilità, trasparenza”. Lo ha detto Mario Nobile, direttore generale dell'Agenzia per l’Italia Digitale, intervenuto alla conferenza 'Cybersecurity & AI: Orizzonti strategici e impatti verticali' presso il Senato della Repubblica.
“I data center, che sono un tema strategico, aiutano a diminuire le emissioni climalteranti dei settori come l'agricoltura, l'industria o i trasporti perché, a fronte di un consumo energetico nel data center migliaia di agricoltori, di piccole e medie imprese manifatturiere, di persone che si spostano con il loro veicolo, possono ottimizzare la loro impronta ecologica", aggiunge.
"E' importante che l'Italia, che in questo momento non ha un numero di data center sufficiente, affronti questa sfida non pensando soltanto al consumo energetico, ma al valore che il data center può dare al territorio in cui è ubicato e all'intera nazione", conclude.
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(Adnkronos) - Stop ai botti di Capodanno a Roma: vietati dal 1 dicembre al 31 gennaio. "Il divieto di possedere e utilizzare i fuochi d’artificio, nel periodo compreso tra il 1° dicembre e il 31 gennaio, su tutto il territorio comunale, è definitivo grazie all’approvazione da parte dell’Assemblea capitolina della delibera che va a modificare il Regolamento di Polizia Urbana", spiegano in una nota congiunta Riccardo Corbucci e Giammarco Palmieri, presidenti della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica e Ambiente.
"Sulla scia di quanto fatto da altri comuni italiani, che hanno vietato l'uso di petardi e botti attraverso le disposizioni contenute nel Regolamento di Polizia urbana, abbiamo ritenuto importante presentare queste modifiche affinché anche Roma Capitale superasse il sistema delle ordinanze fatte ogni anno dal Sindaco, per tutelare la sicurezza pubblica, l’ambiente, il benessere degli animali e il patrimonio artistico e culturale di Roma. L’accensione di fuochi pirotecnici aumenta non solo il rischio di incidenti che coinvolgono persone, animali e cose ma anche l’emissione di agenti inquinanti che contribuisce a peggiorare la qualità dell’aria. È un atto di civiltà - concludono Corbucci e Palmieri - che risponde alle tante richieste di cittadini e associazioni che da anni si battono per un Capodanno e festeggiamenti più sicuri e rispettosi".
"Ottima notizia l’approvazione da parte dell’Assemblea capitolina della modifica al regolamento della Polizia municipale di Roma Capitale, che vieta i botti dal 1° dicembre al 31 gennaio - commenta in una nota Patrizia Prestipino, garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale - Si tratta di una misura che va nel segno della civiltà, del rispetto dell’ambiente e degli animali, che mette al centro la salute e la sicurezza pubblica e che va incontro a una sensibilità sempre più diffusa nei cittadini, come dimostra il sondaggio condotto dalla Lav e dalla Doxa lo scorso dicembre, secondo il quale il 94% degli italiani è contrario all’uso dei botti per i festeggiamenti di Capodanno".
"Finalmente - prosegue la garante - non sarà più necessario ricorrere alle ordinanze adottate nei giorni a ridosso di Capodanno, per forza di cose difficilmente applicabili, e si va invece nella direzione di un cambio di mentalità e di cultura, con una modifica strutturale che impegnerà anche il corpo della Polizia municipale a dotarsi delle risorse necessarie ai controlli e ai sequestri".
"Anche come prima firmataria in Parlamento di una proposta di legge per il divieto dei botti di Capodanno a livello nazionale - prosegue Prestipino - voglio ringraziare di cuore il sindaco Roberto Gualtieri, il consigliere Riccardo Corbucci e tutta l’Assemblea Capitolina, che dopo l’approvazione della mozione per il superamento dell’uso degli animali nei circhi, dà un altro importantissimo segnale di vicinanza a un tema, quello del rispetto degli animali e dell’ambiente, che dà la misura della civiltà di una comunità".
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(Adnkronos) - "Rigettiamo con forza la narrazione tossica e profondamente sbagliata di questi giorni". Il gruppo consiliare del Partito democratico esprime il suo sostegno a Beppe Sala, indagato a Milano nell'ambito dell'inchiesta della Procura sulla gestione dell'urbanistica attraverso una nota ufficiale.
"Il sindaco ha scoperto di essere indagato dai giornali. Noi siamo certi dell’integrità personale e dell’onestà amministrativa di Sala. Chi cerca di evocare fantasmi da Prima Repubblica per costruire un racconto di corruzione diffusa dimostra malafede, irresponsabilità e scarso amore per la nostra città". Il comunicato continua così: "Come gruppo abbiamo il massimo rispetto per il lavoro della magistratura, consapevoli però che, per chi è garantista, ciò che conta sono le sentenze, che non si scrivono sui giornali o sui social". Il testo prosegue concentrando il focus su Milano: "Grazie all'impegno di tutta la coalizione in questi anni, Milano è cresciuta, lo ha fatto anche grazie alla visione e alla determinazione di Beppe Sala, che ha guidato questa trasformazione con capacità e spirito pubblico. Una città che, anche nell’ultimo bilancio in discussione in questi giorni, investe in cultura, mobilità sostenibile, politiche ambientali e coesione sociale". Sui problemi della città, il gruppo spiega che "la crescita di Milano ha posto sfide complesse comuni alle grandi metropoli globali, lo sappiamo bene: gentrificazione, disagio giovanile, disuguaglianze, percezione di insicurezza. Non abbiamo mai negato i problemi, li abbiamo affrontati con responsabilità e concretezza. Come Partito democratico abbiamo sempre lavorato per contrastare questi fenomeni, mettendo in campo politiche sociali, strumenti di inclusione, sostegno alle fasce più fragili. Lo abbiamo fatto anche quando era necessario far sentire la nostra voce in modo autonomo e costruttivo. Ma sempre dalla stessa parte: quella di chi vuole una città più giusta, non di chi si limita a strumentalizzarla". Conclude la nota: "Il Partito democratico da tempo ha aperto un dibattito con la città per individuare un rinnovato progetto di città che ci accompagni nei prossimi anni, aperti a discutere sul piano politico dei problemi che alcune scelte hanno portato, senza sconti. Un dibattito politico, appunto, che deve restare dentro questo alveo. Con la consapevolezza però che una forza come il Pd ha la responsabilità e il dovere di continuare a costruire il futuro della città. Con più forza, con più coraggio, e con la stessa determinazione di sempre. Al servizio di Milano".
Leggi tutto: Inchiesta urbanistica Milano, gruppo Pd: "Noi con Sala, rigettiamo narrazione tossica"
(Adnkronos) - Tadej Pogacar domina la 12esima tappa del Tour de France, con partenza da Auch e arrivo a Hautacam dopo 180 km, una frazione con 3850 metri di dislivello: 4 gran premi della montagna, uno di quarta categoria, uno di prima, uno di seconda e la salita finale di hors catégorie. Lo sloveno del team Uae Emirates si impone in solitaria con 2'10" sul danese Jonas Vingegaard (Visma lease a bike) e 2'23" sul tedesco Florian Lipowitz (Red Bull-Bora Hansgrohe). Pogacar torna anche in possesso della maglia gialla di leader della classifica generale, dove guida con un vantaggio di 3'31" su Vingegaard e 4'45" sul belga Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step). Domani è in programma una cronometro individuale di 11 km da Loudenvielle a Peyragudes.
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(Adnkronos) - Ossa umane sono state rinvenute in un terreno in via La Monachina a Roma. Lo scheletro è stato trovato tra le sterpaglie nel corso di alcuni lavori di bonifica. Sul posto i poliziotti del commissariato Aurelio. Il Pm ha disposto il sequestro delle ossa e le analisi della scientifica. Lo scheletro è stata portato nel reparto di medicina legale al Gemelli. L'area dove sono state rinvenute le ossa è stata sequestrata.
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(Adnkronos) - Le Atp Finals restano a Torino. Ad annunciare la notizia oggi, giovedì 17 luglio, è stato il presidente della Fitp Angelo Binaghi: "La notizia, sebbene non sia completamente soddisfacente per il sindaco Lo Russo, è che sono stato autorizzato dalle Atp a dire che, se rimangono in Italia, anche nel 2026 le Nitto Atp Finals si disputeranno a Torino", ha detto in occasione della presentazione del masterplan dell’edizione 2025 della kermesse che si è svolta nel capoluogo piemontese.
"È un momento incredibile per tutti gli italiani, per me un po’ meno. Ci sono una serie di problemi che è quasi normale accadano, di cui è giusto io mi faccia carico. Speriamo di risolverli velocemente, in modo tale da poter continuare a far sognare gli italiani anche nel medio lungo periodo. Da parte nostra c’è disponibilità per tenerle in Italia, che non è banale. Poi affronteremo tutti gli altri problemi", ha spiegato Binaghi.
"Ce la metteremo tutta. Si parla di problemi amministrativi che noi dobbiamo affrontare per cercare di dare continuità a questo meraviglioso periodo del tennis italiano. Vogliamo continuare a far sognare gli italiani, però i problemi non li ha solo Sinner in campo, nel nostro piccolo ogni tanto anche noi ne dobbiamo affrontare", ha continuato Binaghi, "dispiace che questo sia successo nel momento più bello della storia del tennis italiano. Voi ve lo state godendo, io un po' meno".
Leggi tutto: Finals a Torino anche nel 2026, l'annuncio del presidente Fitp Binaghi
(Adnkronos) - La Coca-Cola sembra aver accolto la proposta di Donald Trump. La misteriosa ricetta della bevanda gasata cambia. Al posto dello sciroppo di mais, ad alto contenuto di fruttosio, sarà usato quello di canna, ha reso noto il presidente americano che è notoriamente un grande consumatore della Diet Coke.
"Ho iniziato a parlare all'azienda dell'uso di vero zucchero di canna nella Coca-Cola negli Usa e hanno accettato di sostituirlo", ha scritto il presidente americano su Truth, ringraziando i vertici della multinazionale. "E' un passo molto positivo da parte loro. Vedrete. Sarà solo migliore". L'azienda ha ringraziato a sua volta Trump in un comunicato in cui non conferma il cambio di ingredienti, ma sottolinea "l'entusiasmo del presidente per il nostro iconico brand Coca-Cola" e anticipa che presto offrirà "nuovi dettagli sulle nuove offerte innovative nella gamma dei prodotti offerti".
Lo zucchero di canna viene già impiegato nella bevanda distribuita in Paesi come il Canada e il Messico, dove il prodotto è noto come MexiCoke, distribuito ora anche in alcune zone del Texas. Ma negli Usa è ancora lo sciroppo a dare sapore al soft drink. Era stato il segretario alla Salute, Robert Kennedy, a denunciare l'impiego di sciroppo di mais a cui ha ricondotto parte delle cause dell'epidemia di obesità. La Coca-Cola ha iniziato a usare lo sciroppo di mais nei suoi prodotti nel 1980 in seguito a un aumento del costo dello zucchero.
Leggi tutto: Trump dice di aver convinto Coca-Cola a usare zucchero canna al posto di sciroppo mais
(Adnkronos) - Nel Lazio si sono registrati nella provincia di Latina i primi 2 casi autoctoni di infezione da virus West Nile, e altri 2 casi - sempre nella stessa area geografica - sono in corso di accertamento. La Regione, impegnata per la sorveglianza e il monitoraggio del focolaio, ricorda gli elementi fondamentali sull'infezione, i sintomi e la prevenzione. Ecco cosa serve sapere.
E' una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex pipiens, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e a volte trasmettono il virus anche a ospiti accidentali come il cavallo e l'uomo. La zanzara che trasmette il virus West Nile non è la zanzara tigre, bensì la nostra zanzara comune notturna, che punge dal tramonto all'alba. Altre possibili vie di trasmissione comprendono la trasfusione di sangue e il trapianto di organi da donatori infetti e ancor più raramente sono state segnalate infezioni congenite trasmesse dalla madre al feto attraverso il latte umano.
La maggior parte delle persone infette non ne mostra nessuno. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta disturbi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell'età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette (1 su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti.
Consulta il tuo medico se presenti febbre superiore 38,5°C, dolori muscolari e alle articolazioni, cefalea, confusione, eruzione cutanea. La misura più efficace per proteggersi dal virus è quella di ridurre al minimo il rischio di essere punti da zanzare, raccomanda la Regione Lazio.
Usare repellenti cutanei per uso topico e insetticidi per uso domestico ed esterno; esporsi all'aperto solo con abbigliamento adeguato (indumenti di colore chiaro, pantaloni e maniche lunghe); evitare l'esposizione non protetta durante le ore a maggiore rischio (alba e tramonto).
Leggi tutto: Infezione da West Nile: cos'è la malattia, sintomi e raccomandazioni
(Adnkronos) - La MotoGp torna in pista con il Gran Premio della Repubblica Ceca. Venerdì 18 lugllio inizia il weekend del Gp di Brno, dodicesima prova della stagione - in diretta tv e streaming. Si riparte dal successo in Germania, al Sachsenring, di Marc Marquez, sempre più leader della classifica del Mondiale Piloti con 344 punti davanti al fratello Alex (261) e al compagno di squadra Pecco Bagnaia (197). Ecco il programma del weekend, gli orari e dove vedere prove libere, qualifiche, sprint e gara a Brno.
Ecco il programma del Gp della Repubblica Ceca, sul circuito di Brno, da venerdì 18 luglio a domenica 20 luglio:
Venerdì 18 luglio
10.45 Prove Libere 1
Sabato 19 luglio
10.10 Prove Libere 2
10.50 Qualifiche (Q1)
11.15 Qualifiche (Q2)
15 Gara Sprint
Domenica 20 luglio
14 Gara
Tutti gli appuntamenti del Gran Premio di Repubblica Ceca di MotoGp saranno trasmessi in diretta televisiva sui canali Sky Sport. In chiaro su TV8 saranno visibili in diretta qualifiche e la gara Sprint, mentre la gara sarà trasmessa in differita a partire dalle ore 17.05. La MotoGp si potrà seguire anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW, oltre che, per gli appuntamenti disponibili, sulla piattaforma web di TV8.
Leggi tutto: MotoGp, si corre a Brno: programma e dove vedere Gp Repubblica Ceca in tv
(Adnkronos) - "Tutti i Paesi del mondo in meno di 60 secondi". Una vera e propria esibizione da palcoscenico, quella di Frank Matano durante la conferenza stampa della nuova edizione di Italia’s Got Talent , che si è tenuta oggi, giovedì 17 luglio, a Milano.
Il comico e giudice del talent show ha sorpreso tutti recitando a memoria, e senza mai perdere lucidità, l’elenco completo di tutti i Paesi del mondo... in meno di un minuto. Un talento che, a suo dire, lo farebbe entrare di diritto come concorrente dello show di cui lui stesso è giudice. L’intera sala ha fatto il tifo per Matano, culminando in un’ovazione collettiva al momento della conclusione del suo ‘numero’ impeccabile.
A incitarlo, il nuovo volto della giuria Alessandro Cattelan, che al contrario di Matano, ha ironizzato sulla difficoltà di trovare un proprio talento: "Mi addormento sempre e comunque, quando voglio e ovunque mi trovi. E sono invisibile ai sensori dei rubinetti", ha scherzato.
Non sono mancati siparietti anche dagli altri giudici. Elettra Lamborghini ha raccontato con orgoglio: "Sono la regina dell’idropulitrice. Mio marito (Afrojack, ndr) lo sa bene: l’unico momento in cui non rispondo ai messaggi è quando pulisco. Devo essere impeccabile."
Mara Maionchi ha invece rivendicato il suo talento per il burraco: "Ho giocato con partner vecchissime che mi fanno sembrare una ragazzina".
(Adnkronos) - "Da ieri i guerriglieri senza nome del cyberspazio hanno un volto, un’identità e un indirizzo, anche all’interno dei nostri confini. L’operazione Eastwood che ha smantellato la rete hacker filorussa NoName057(16), responsabile di centinaia di attacchi informatici in Europa contro i sostenitori della causa Ucraina, è infatti un colpo ben assestato a uno strumento di cyberwarfare del Cremlino e al contempo un messaggio importante a tutti coloro che, per denaro o per simpatia, finora hanno pensato di poter agire nell’anonimato garantito dalle chat Telegram in cui vengono diramati da Mosca gli ordini di sabotaggio alle infrastrutture digitali occidentali. La folla digitale dietro cui si nascondevano i militanti occidentali della guerra ibrida orchestrata dai comandi russi si è improvvisamente diradata, lasciando scoperto chi finora agiva con la sicurezza di non lasciare traccia". A dirlo è Pierguido Iezzi, direttore Cybersecurity di Maticmind.
"La presenza di infiltrati all’interno di NoName057(16), che fa emergere le avanzate capacità investigative e cyber-offensive dei corpi di polizia postale europei, dimostra quanto le campagne di hacktivismo fondate su community distribuite e l’ingaggio di volontari siano estremamente vulnerabili a penetrazioni, monitoraggio e azioni sotto copertura. Nelle ultime settimane - prosegue Iezzi - i segnali sono stati ripetuti, con l’arresto di diversi cittadini britannici responsabili di atti di sabotaggio fisico contro infrastrutture civili nel Regno Unito ingaggiati dal Gru tramite Telegram, ma ora c’è un elemento in più che non si può trascurare: tra i soggetti identificati vi sono anche cittadini italiani. Questo conferma quanto la minaccia sia ormai endogena e radicata nel nostro tessuto digitale, non più solo importata dall’esterno. Tutto questo avviene all’interno di una vera e propria 'bolla tattico-militare' digitale: un ambiente operativo parallelo dove civili e volontari vengono arruolati, coordinati e attivati da centri di comando remoti, con regole e obiettivi tipicamente militari. Il rischio concreto è che questa bolla sia già radicata nel nostro tessuto digitale e pronta a essere riattivata a seconda degli sviluppi geopolitici. Sul piano strategico, l’operazione Eastwood non si limita a rispondere a un’ondata di attacchi, ma dimostra esplicitamente la capacità cyber-offensiva degli Stati europei e dei partner alleati. Il messaggio è forte, chiaro e diretto: oggi esiste una capacità reale di colpire, infiltrare e neutralizzare le infrastrutture e i network degli avversari, e chiunque scelga di partecipare a campagne cyber ostili deve mettere in conto il rischio concreto di essere identificato e perseguito. È deterrenza, nella sua forma più brutale. Una dichiarazione d’intenti: non staremo a guardare, anzi, abbiamo l’arsenale, fisico e digitale, per mettere in campo la rappresaglia o, in casi più estremi, colpire al di fuori dei confini".
"A livello operativo, l’operazione ridisegna i confini del possibile: con un solo colpo di mano viene neutralizzata una botnet ostile, si chiudono server in 19 Paesi, si sequestrano asset digitali, vengono identificati diversi simpatizzanti. In questo modo viene seriamente compromesso l’intero modello operativo dei gruppi hacktivisti filorussi e non solo, che ora dovranno rivedere profondamente la loro percezione di sicurezza e anonimato. Accanto alla capacità cyber-offensiva dimostrata, per contrastare la 'bolla tattico-militare' ostile diventa tuttavia indispensabile l’adozione di una logica analoga anche sul fronte difensivo. Urge predisporre una Defensive Bubble, sia a livello nazionale che europeo, per garantire la protezione degli asset importanti ed essenziali, come richiesto dalla Nis2. In questo scenario, le aziende di interesse nazionale non sono più soltanto possibili bersagli, ma diventano infrastrutture strategiche, pilastri di resilienza e continuità operativa. Il loro ruolo evolve: da semplici destinatari delle norme a veri abilitatori di ecosistemi digitali protetti, in cui sicurezza, innovazione e resilienza sono integrate in modo nativo. Gli operatori digitali di settore assumono un nuovo ruolo. Sono chiamati oggi a progettare, mantenere e difendere queste nuove “bolle difensive”, divenendo parte attiva e imprescindibile dell’architettura digitale in ottica di difesa nazionale ed europea. Il vero potere oggi - conclude Iezzi - si gioca nella capacità di costruire, gestire e difendere questi spazi digitali: chi crea e controlla la propria bolla informativa decide regole, accessi e, di fatto, il proprio futuro".
(Adnkronos) - Emma Navarro 'consiglia' Jannik Sinner in vista degli US Open 2025. La tennista statunitense, numero 11 del ranking Wta, parteciperà al torneo di doppio misto dello Slam americano, l'ultimo della stagione, in coppia con l'azzurro, fresco vincitore di Wimbledon. In vista del torneo però Navarro ha voluto dedicare oggi, giovedì 17 luglio, un messaggio proprio a Sinner e dargli qualche consiglio, dopo aver assistito al trionfo di Londra, dove Jannik ha battuto Carlos Alcaraz in finale: "Intanto mi volevo congratulare con te per la vittoria del titolo a Wimbledon. Ho visto molte delle tue partite, ho visto la finale e hai giocato davvero un ottimo tennis", inizia così il video messaggio di Navarro, dal tono ironico, pubblicato sui canali ufficiali degli US Open.
"A dire il vero però mi sto un po' preoccupando perché non ho visto molto gioco a rete da parte tua. A un certo punto hai fatto un tweener, che è stato molto bello da vedere ma non penso conti", ha spiegato Navarro, "avrò bisogno che ti alleni un po' a rete sui campi di doppio nel prossimo mese, così spero che riuscirai a migliorare questa parte del tuo gioco".
"Io mi sto allenando molto nel doppio praticamente tutti i giorni, quindi ho bisogno che alzi un po' il livello del tuo gioco e raggiungi il mio. Mettiamoci al lavoro, amico", ha concluso la tennista statunitense con un sorriso.
Leggi tutto: Sinner, il 'consiglio' di Navarro per US Open: "Devi migliorare a rete"
(Adnkronos) - Le infezioni sessualmente trasmesse (Ist) continuano a registrare un aumento preoccupante, sia a livello europeo che nazionale. Eppure sono ancora troppo poche le persone che fanno i test. Nonostante l'87% della popolazione conosca queste patologie e l'80% sia a conoscenza dell'esistenza dei test diagnostici, solo 3 persone su 10 ne hanno effettivamente fatto uno. Tra coloro che non hanno mai fatto un esame, quasi la metà (48%) non saprebbe a quale struttura rivolgersi. E seppure sono disponibili strumenti all'avanguardia per diagnosi rapide ed efficienti, il 90% dei casi è diagnosticato dopo l'infezione. Sono alcuni dati del report 'Infezioni sessualmente trasmesse: Barriere e soluzioni della diagnosi precoce', presentato a Roma oggi alla Camera, in un incontro realizzato su iniziativa dell'onorevole Mauro D'Attis in collaborazione con l'onorevole Gian Antonio Girelli.
Nel rapporto, partendo da due sondaggi, vengono individuate possibili azioni: maggiore informazione, interventi di prevenzione e diagnosi precoce, formazione degli operatori sanitari, un modello hub&spoke sul territorio. Il report rappresenta la fase finale del progetto omonimo, coordinato da Ls Cube con il contributo di Hologic Italia e realizzato in collaborazione con un focus group multidisciplinare. I due sondaggi che compongono il documento sono anonimi e simultanei. Uno è stato rivolto a un campione di operatori sanitari (microbiologi, dermatologi, ginecologi, infettivologi) e l'altro a un campione della popolazione generale. "Questa duplice prospettiva ha permesso di analizzare le criticità che ostacolano l'utilizzo dei test diagnostici per queste malattie; valutare il livello di conoscenza e consapevolezza della popolazione sui temi della prevenzione, diagnosi e gestione delle patologie; individuare aree prioritarie di intervento e formulare raccomandazioni concrete per migliorare l'accesso ai test e contenere la diffusione delle Ist", si legge in una nota.
Dai risultati emerge, tra l'altro, la carenza di test gratuiti e l'inadeguatezza delle informazioni, con i clinici che indicano anche barriere medico/scientifiche e normative/regolatorie. Vi è poi poca chiarezza sul medico di riferimento: il 60% della popolazione identifica lo specialista (ginecologo/andrologo) come principale punto di riferimento per la prescrizione dei test, sebbene non esista una figura predominante. Quasi il 60% della popolazione si dichiara insoddisfatta delle informazioni ricevute dal proprio medico sulla salute sessuale, mentre per il 90% non si parla a sufficienza delle malattie sessualmente trasmesse a nessun livello.
Partendo dai dati, il focus group ha elaborato raccomandazioni su quattro direttrici principali, per contenere la diffusione delle malattie sessualmente trasmesse e migliorare la salute pubblica e la sostenibilità del Ssn. Il punto di partenza sono gli interventi di informazione soprattutto tra giovani e famiglie per aumentare la consapevolezza e il coinvolgimento dei cittadini. In secondo luogo, servono interventi di prevenzione e diagnosi precoce per ridurre la diffusione delle infezioni e garantire equità di accesso ai test. Terzo punto: sono necessari piani di formazione rivolti agli operatori sanitari per incentivare un approccio proattivo nel sensibilizzare i pazienti. Infine, la costruzione di un modello hub&spoke per rafforzare il contributo del sistema sanitario.
"I dati di prossima pubblicazione dell'Istituto superiore di sanità relativi al 2023 attestano un aumento complessivo delle malattie sessualmente trasmesse rispetto al 2022 del 9% e del 17% rispetto al 2021", sottolinea Barbara Suligoi, direttrice Centro operativo Aids dell'Iss. "Si assiste - aggiunge - a una crescita continua rispetto al periodo pre-Covid, a cui bisogna aggiungere un sommerso delle Ist batteriche (clamidia, gonorrea, trichomonas) che ammonta al 25% di persone che hanno l'infezione: queste persone sono asintomatiche, ma hanno scoperto l'infezione durante altri accertamenti clinici; un dato che per la sifilide raggiunge il 50%".
Questi dati indicano, continua Suligoi, che "è necessaria una maggiore capillarizzazione dei centri Ist sul territorio, una formazione del personale sociosanitario, un rafforzamento dei centri del terzo settore come i check-point per arrivare a quelle persone che altrimenti più difficilmente andrebbero a fare il test. Una diagnosi precoce è fondamentale per avviare subito il trattamento e prevenire complicanze gravi. La sifilide, ad esempio, può colpire il sistema nervoso centrale. La clamidia può compromettere la fertilità o provocare complicanze in gravidanza. Il gonococco può causare faringiti e gravidanze ectopiche e, non ultimo, tutti sono associati ad un maggior rischio di Hiv".
Leggi tutto: Sanità, in aumento malattie sessualmente trasmesse, solo 30% italiani fa test
(Adnkronos) - Ha già raccolto oltre mille firme, a un mese dall'avvio, la campagna nazionale 'La fortuna costa, la sfortuna di più', promossa da Europa Donna Italia e attiva fino a ottobre. E' un segno dell'interesse e della crescente consapevolezza delle donne dell'importanza della prevenzione senologica, sottolinea l'associazione. Nel nostro Paese - ricorda Europa Donna in una nota - oggi ci sono cittadine 'fortunate' perché risiedono nelle poche Regioni (appena 6 su 20) che hanno adottato la piena estensione della fascia d'età dello screening mammografico dai 45 ai 74 anni, e cittadine 'sfortunate' perché abitano in Regioni in cui tale estensione è solo parzialmente attiva o non lo è del tutto. Il programma di screening per la prevenzione del cancro al seno, infatti, in alcune Regioni inizia a 45 anni e in altre solo dai 50, in alcune arriva fino ai 69 anni e in altre si estende fino ai 74.
"Sono disparità che non possiamo accettare - dichiara Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia - perché disattendono le linee guida europee che, fin dal 2017, chiedono di ampliare la fascia di età dello screening mammografico dai 45 ai 74 anni. Queste disomogeneità, inoltre, creano disuguaglianze che si traducono in possibilità di salute, e di salvezza, negate a oltre 2 milioni di donne nel nostro Paese. Per queste ragioni abbiamo avviato la campagna 'La fortuna costa, la sfortuna di più'. Il fatto che in appena 4 settimane abbiamo raccolto oltre mille adesioni conferma quanto il tema sia sentito dalle donne. Porteremo la loro voce alle istituzioni nazionali e regionali - assicura - perché il diritto alla prevenzione del tumore che più le colpisce sia uguale per tutte".
La campagna resterà attiva sul sito di Europa Donna Italia fino a ottobre, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. A campagna conclusa i risultati saranno presentati a Roma in una sede istituzionale e, a seguire, nelle Regioni che devono ancora attuare o completare l'ampliamento dello screening dove sono previste azioni di advocacy mirate dirette ai decisori istituzionali.
"Con oltre 53.600 nuove diagnosi registrate nel 2024 - evidenzia Paola Mantellini, direttrice dell'Osservatorio nazionale screening - in Italia il tumore al seno si conferma il più frequentemente diagnosticato tra le donne e, purtroppo, anche il più frequente per mortalità. Se viene intercettato agli esordi, però, tutto cambia: si può curare con terapie meno invasive e più efficaci, interventi chirurgici più conservativi e una sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi che nel nostro Paese supera ormai il 90%. Per questo lo screening può essere un salvavita, e l'estensione della sua fascia di età, come anche documentato dalle linee guida europee e italiane, è cruciale per garantire maggiore quantità e qualità di vita. Per questo motivo è importante, inoltre, dare una formalizzazione a questa proposta introducendo l'ampliamento nei livelli essenziali di assistenza, facilitando quindi l'allargamento anche nelle Regioni in cui vigono i piani di rientro".
"Il programma di screening mammografico organizzato - afferma Silvia Deandrea, presidente della Federazione delle associazioni degli screening oncologici e del Gruppo italiano screening mammografico - chiama periodicamente le donne a effettuare una mammografia, garantendo che l'esame venga eseguito in modo totalmente gratuito, secondo parametri certificati di qualità ed efficacia. Le immagini radiologiche sono interpretate 'in doppio cieco' da 2 radiologi indipendenti, per massimizzare l'accuratezza diagnostica, e i centri in cui viene svolto lo screening sono direttamente collegati alle Breast Unit, strutture multidisciplinari specializzate che assicurano una presa in carico tempestiva e completa in caso di diagnosi".
"Ampliare la fascia di età in cui lo screening viene garantito - osserva D'Antona - rappresenta certamente un costo per il Servizio sanitario nazionale, ma non farlo sarebbe un clamoroso autogol. A pagarne le conseguenze sarebbero in primo luogo le donne, private della possibilità di intercettare per tempo una malattia che, se diagnosticata precocemente, può essere curata. Ma a perdere è anche l'intera collettività: investire nella prevenzione significa infatti evitare i costi, ben più alti, che si sosterrebbero a curare tumori scoperti in fase avanzata a causa di diagnosi tardive. Ci teniamo a sottolineare che, quando parliamo di costi, non ci riferiamo solo a quelli economici, ma anche a quelli sociali, lavorativi, psicologici e, non ultimi, affettivi: quando una donna si ammala - conclude - tutto il sistema di relazioni e affetti intorno a lei ne è colpito".
Leggi tutto: Europa Donna, 'oltre mille adesioni a campagna per accesso equo a screening seno'
(Adnkronos) - Sinergia tra i giudici, effetto sorpresa e divertimento assicurato: sono queste le premesse della nuova edizione di Italia’s Got Talent, al via dal 5 settembre in esclusiva su Disney+.
Il celebre talent show prodotto da Fremantle Italia tornerà con una puntata nuova ogni settimana, fino alla grande finale in diretta streaming prevista per il 31 ottobre, una prima assoluta per un programma di intrattenimento sulla piattaforma.
Tra le novità più attese c’è l’arrivo di Alessandro Cattelan al tavolo dei giudici: per la prima volta nel ruolo, il conduttore si unirà alla cantante Elettra Lamborghini, alla storica talent scout e volto televisivo Mara Maionchi, all’attore e comico Frank Matano, confermati anche per questa edizione. Alla conduzione tornano invece Aurora Leone e Fru, dei The Jackal.
Durante la conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta oggi, giovedì 17 luglio, a Milano, è stato mostrato in anteprima un estratto della prima puntata, che ha svelato il primo ‘Golden Buzzer’ della stagione. Bocche cucite sul concorrente che ha dato via alla nuova edizione, ma possiamo confermare che è riuscito a conquistare la giuria – in particolare proprio Cattelan, che in pochi minuti di anticipazione ha dimostrato grande naturalezza nel nuovo ruolo. "Condurre davanti ad Alessandro - ha scherzato Fru, elogiando il collega -è stata una sfida, un po’ come cucinare davanti a Cracco. O come guidare con tuo padre accanto".
Particolarmente entusiasta Frank Matano, ormai alla nona edizione consecutiva come giudice: “Sono felicissimo di aver fatto una cosa per così tanto tempo perché di solito in palestra dura un mese – ha scherzato – facendo i conti sono cinque anni di elementari, tre di medie, ora sto al primo anno di liceo, sto facendo lo sviluppo".
E un piccolo spoiler: "Quest’anno c’è un concorrente davvero esilarante... un cane che ulula solo alla voce di Damiano David e ignora tutti gli altri cantanti”, ha anticipato, ridendo.
Comicità, talento e colpi di scena, Italia’s Got Talent si prepara a un’edizione sorprendente.
La nuova edizione sarà suddivisa in nove puntate, tra cui sei sono di 'Audition', due saranno le semifinali e l'ultima, in diretta streaming, la finale in cui si decreterà il vincitore di questa nuova edizione.
Al termine di ogni puntata di 'Audition', che vede esibirsi talenti di ogni genere e disciplina, ci sarà il 'Selection Time' dove i giudici dovranno scegliere i concorrenti, tra quelli che avranno ottenuto almeno 3 sì, che avranno accesso alle semifinali.
Come la scorsa edizione, anche quest’anno il pubblico in sala avrà la possibilità di assegnare due 'Golden buzzer', uno per semifinale, che gli permetterà di mandare due concorrenti in finale. Qui sarà il voto del pubblico da casa a decretare il vincitore di Italia’s Got Talent che si aggiudicherà un premio di 100 mila euro.
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(Adnkronos) - “Siamo partiti andando ad approfondire le tematiche della socialità, da sempre al centro dei nostri valori, e abbiamo capito come i consumatori, soprattutto i giovani, siano sempre di più alla ricerca di socialità. Lo ha detto all’Adnkronos Michela Filippi, Marketing Director di Heineken Italia, commentando i risultati di una ricerca condotta con AstraRicerche nell’ambito della campagna ‘Together’ volta ad esplorare come Gen Z e Millennials vivono oggi la socialità.
Dall’indagine emerge il desiderio dei giovani di vivere una dimensione sociale sempre autentica. Oltre 3 intervistati su 4 prediligono socializzare in luoghi fisici. Tuttavia, non sempre la socialità è sempre vissuta da tutti con serenità. I giovani sono spesso “quasi chiusi in una bolla sociale che non si riesce a espandere, un po’ per il timore del giudizio degli altri, un po’ per la carenza di tempo”, sottolinea Filippi.
In questo contesto Heineken, che da sempre riconosce il valore delle connessioni genuine in una società permeata dalla tecnologia, con i suoi brand si impegna a creare esperienze che vadano oltre il semplice consumo, valorizzando i momenti di condivisione e rafforzando il ruolo sociale della birra nella vita quotidiana. “Basti pensare a Birra Moretti, che da sempre mette al centro la socialità - ricorda Filippi - quella convivialità informale in cui si può essere se stessi senza filtri, naturalmente intorno alla tavola. Perché il connubio tra birra, cibo e socialità informale è quello che rende unica questa esperienza che deve essere autentica, senza filtri sociali. Ma anche una marca internazionale globale come Heineken ha un ruolo fondamentale in questo - specifica - Basti pensare a iniziative come The Boring Phone, lo scorso anno, un cellulare noioso che potesse solo fare o ricevere telefonate. Un modo per stimolare i giovani a riscoprire la socialità più reale, autentica. O il Bar Dating, pochi mesi fa - aggiunge - Il bar è da sempre, nella cultura italiana, un luogo di confronto e di socialità in cui anche generazioni diverse possono scambiare connessioni reali. Abbiamo quindi creato una app che permette ai giovani consumatori di scoprire bar nuovi, così da poter arrivare anche a persone nuove. Modi diversi di utilizzare la socialità insieme alla parte digitale. Perché il digitale può aiutare a costruire una connessione sociale nuova - conclude - e una connessione autentica di socialità”.
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(Adnkronos) - “La società è cambiata negli ultimi anni a causa delle iper connessioni, a causa della tecnologia, a causa di molti mutamenti sociali. Dalla ricerca condotta con AstraRicerche emerge un punto chiaro: vince la socialità fisica su quella virtuale”. Riassume così Alfredo Pratolongo, Corporate Affairs Director di Heineken Italia, il dato più significativo emerso dall’indagine condotta nell’ambito della campagna Together per esplorare come Gen Z e Millennials vivono oggi la socialità. Una ricerca che evidenzia una crescente voglia di riscoprire il valore dei momenti condivisi dal vivo per il 76,5% del campione intervistato.
“C'è un desiderio di verità, di spontaneità e di informalità nelle connessioni - commenta Pratolongo - e questo si raggiunge quando ci si congiunge, quando si sta insieme e non davanti a uno schermo - specifica - In Heineken abbiamo un purpose: creare il piacere di stare insieme per ispirare un mondo migliore. La togetherness, lo stare insieme nelle connessioni è il nostro territorio”.
Tra gli intervistati, quasi l’80% di Gen Z e Millennials indica la birra quale presenza ricorrente nei propri momenti trascorsi con gli amici. In generale, per il 55% “dei giovani adulti fra i 18 e i 45 anni, il desiderio più importante è mangiare e bere insieme, quindi la convivialità - evidenzia Pratolongo - All'interno di questo contesto la birra è un po’ la regina indiscussa, perché ogni tanto facilita le connessioni e in alcuni casi, le migliora anche”, conclude.
(Adnkronos) - L’autorizzazione integrata ambientale per l’ex Ilva di Taranto “è stata rilasciata pochi minuti fa. Taranto continuerà, lo stabilimento è salvo. La siderurgia italiana è salva, l’industria italiana può ancora avere l’acciaio”. Lo ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel suo intervento alla seconda giornata del XX Congresso della Cisl, affermando di aver appena “ricevuto il messaggio” sulla decisione della conferenza dei servizi.
L’autorizzazione, aveva spiegato poco prima il ministro, è una sorta di “ponte” in attesa che si giunga al “piano di decarbonizzazione che deve essere approvato perché io non posso imporre la nave rigassificatrice al comune di Taranto, né posso fare una gara se il Comune si oppone ad un fattore abilitante. Nessuno investe se non ha certezza che l’investimento si realizzi”.
Intanto però “incombe la sentenza del Tribunale di Milano” che potrebbe disporre la chiusura degli impianti, mandando così “a casa tutti i lavoratori dell’Ilva, sia a Taranto che al Nord, con una ricaduta esplosiva anche sull’indotto, che conta circa 25mila lavoratori”. E quindi “per evitare questo, il governo si assume la responsabilità, attraverso gli organi tecnici competenti, di rilasciare un’Aia che consenta di tenere aperti gli stabilimenti”, aveva affermato Urso.
(Adnkronos) - "Non c'è stato un solo momento nel nostro matrimonio in cui ho pensato di lasciare il mio uomo", rivela Michelle Obama nel podcast 'Imo' che conduce con il fratello, Craig Robinson. L'ex presidente americano Barack Obama e l'ex first lady Michelle affrontano una volta per tutte le voci su un loro imminente divorzio nell'ultimo episodio del format. "Per un po' è stata una situazione difficile!", ammette il fratello di Michelle Obama e lei conferma: "Lo so, perché quando non siamo insieme, la gente pensa che siamo divorziati. Abbiamo attraversato momenti davvero difficili e ci siamo divertiti molto, abbiamo vissuto tante avventure, e sono diventata una persona migliore grazie all'uomo con cui sono sposata", conclude.
Michelle Obama, come scrive il Washington Post, aveva parlato in passato di terapia di coppia con il marito. La recente assenza della ex first lady ad alcuni eventi pubblici, come l'insediamento di Donald Trump, aveva alimentato le voci di una possibile rottura, oltre ad aver segnato una strappo nella tradizione tra gli ex presidenti e le loro consorti (sebbene neanche Trump e Melania avessero partecipato all'insediamento di Joe Biden nel 2021). "Ora posso guardare il mio calendario e decidere... E ho scelto di fare ciò che era meglio per me, non ciò che dovevo fare, non ciò che pensavo che gli altri volessero che facessi", ha dichiarato Michelle, smentendo definitivamente le voci insistenti di un possibile divorzio. La signora Obama ha ribadito che, dopo aver trascorso otto anni alla Casa Bianca, ora ha la libertà di fare ciò che vuole.
La coppia si è sposata nel 1992 a Chicago, luogo in cui si sono conosciuti mentre lavoravano entrambi come avvocati. Hanno due figlie, Malia e Sasha.