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Francesco Arca annuncia querela a 'Oggi': "Nessuna relazione con Elisabetta Gregoraci"

24 Luglio 2025
Francesco Arca ed Elisabetta Gregoraci - Fotogramma / Ipa

(Adnkronos) - Francesco Arca annuncia un'azione giudiziaria contro il settimanale 'Oggi'. Lo fa sapere, attraverso un comunicato stampa, il legale dell'attore Laura Sgrò. Il riferimento è a un articolo del settimanale in cui compaiono una serie di foto che ritraggono l'attore insieme alla conduttrice Elisabetta Gregoraci che, secondo il giornale, ''si sono lasciati andare a tenerezze impreviste'' evocando un'''attrazione fatale'' tra i due. ''Il mio assistito contesta fermamente il titolo (sia di copertina sia dell’articolo) e l’intero contenuto del suddetto articolo, in quanto non rispondente al vero, ritenendolo gravemente diffamatorio e lesivo della sua reputazione - spiega la Sgrò - Difatti, tra il signor Francesco Arca e la signora Elisabetta Gregoraci non intercorre alcuna relazione sentimentale né, tanto meno, il mio assistito è 'stregato' dalla Gregoraci. È fatto notorio che il rapporto di amicizia tra i due sia da tempo consolidato, perdurando da circa un ventennio, nonché condiviso anche con le rispettive famiglie''. 

''Pertanto, le affermazioni secondo cui tra i due sarebbe 'scoppiata la passione', al punto da essere definita dal settimanale 'attrazione fatale', o più banalmente 'pare che sia scattata una simpatia tra i due' risultano essere tutte frutto di pura invenzione dell’autore - prosegue il legale di Arca - Difatti, da una fotografia che ritrae il signor Arca in compagnia di altre persone, tra cui la Gregoraci, in atteggiamenti amicali e confidenziali, è stata costruita una storia di passione infuocata che neppure esaminando le suddette immagini si può lontanamente desumere. Peraltro, il settimanale 'Oggi' riporta erroneamente di una gita intima in barca cui avrebbero partecipato soltanto quattro persone, mentre invece gli ospiti erano più di una decina''.  

''Rappresentare fatti non veritieri così gravi e compromettenti per la vita delle persone, in difetto di prove concrete e senza avere svolto i dovuti riscontri circa i fatti narrati - sottolinea ancora la Sgrò - al solo scopo di trarne profitto, costituisce atto di sicura rilevanza penale. Va considerato, inoltre, che il signor Arca, come la stessa autrice dell’articolo non ha mancato di evidenziare, è sentimentalmente legato a un’altra donna dal 2014, con la quale ha avuto due figli, ancora in tenera età. Prima di demolire una famiglia, al solo scopo di lucro - conclude il legale dell'attore - è opportuno, quanto meno, verificare l’autenticità della notizia e se sussista un interesse pubblico della stessa, che certamente non può ravvisarsi nella necessità dei lettori di conoscere fatti alterati dalla fantasia dell’autore. Il signor Francesco Arca procederà con ogni azione legale nelle sedi competenti, a tutela propria e della sua famiglia''.  

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Addio a Hulk Hogan, l'uomo che ha rivoluzionato il wrestling

24 Luglio 2025
Hulk Hogan - Ipa

(Adnkronos) - È morto Hulk Hogan. Icona mondiale del wrestling professionistico, aveva 71 anni ed è deceduto in seguito a un arresto cardiaco. La notizia è stata confermata dal sito americano Tmz Sports, che ha riferito l'intervento dei soccorsi presso la sua abitazione di Clearwater, in Florida, nelle prime ore di giovedì mattina. 

Secondo le prime ricostruzioni, diversi mezzi della polizia e ambulanze si sono presentati all'abitazione del leggendario wrestler. Hogan è stato trasportato in barella dai paramedici e caricato su un'ambulanza, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Solo poche settimane fa la moglie, Sky Daily, aveva smentito pubblicamente le voci secondo cui Hogan si trovasse in coma, affermando che il suo cuore era "forte" nonostante il difficile periodo post-operatorio legato a un intervento al collo avvenuto lo scorso maggio. 

Nato Terry Eugene Bollea, Hogan è stato l'uomo che ha rivoluzionato il wrestling, trasformandolo da sport di nicchia in fenomeno di massa a livello globale. Con la sua immagine carismatica, i muscoli scolpiti e gli inconfondibili baffi biondi, Hogan è diventato negli anni '80 e '90 il volto della WWE, portando il wrestling nelle case di milioni di famiglie. 

Indimenticabili le sue rivalità con André the Giant, The Ultimate Warrior e 'Macho Man' Randy Savage, così come lo storico incontro con The Rock a WrestleMania X8 nel 2002. Nel 1996, Hogan ha sorpreso il mondo reinventandosi come 'Hollywood Hogan' e fondando la famigerata stable NWO – New World Order, dando nuova linfa al wrestling americano. 

Hogan è stato introdotto nella WWE Hall of Fame nel 2005. Tuttavia, nel 2015 è stato rimosso a seguito di uno scandalo legato a commenti razzisti pronunciati durante una conversazione registrata di nascosto. Dopo una lunga battaglia legale con il sito Gawker, che aveva pubblicato il video, Hogan vinse la causa multimilionaria. Nel 2020 è stato riammesso nella Hall of Fame come membro del NWO. 

Oltre al ring, Hogan ha avuto una carriera di successo nel mondo dello spettacolo. Celebre il suo debutto al cinema nel 1982 in 'Rocky III', accanto a Sylvester Stallone, dove interpretava il lottatore Thunderlips. Ha poi recitato in film come 'Mr. Nanny', 'Suburban Commando' e 'No Holds Barred'. È stato anche protagonista del reality show 'Hogan Knows Best' su VH1, che raccontava la vita quotidiana della sua famiglia.  

Recentemente, Hogan era tornato alla ribalta come ospite d'onore della Convention Repubblicana del 2024, accendendo il pubblico con la sua consueta teatralità. E proprio a maggio 2025 aveva lanciato un nuovo progetto, la lega amatoriale di wrestling Real American Freestyle, con il primo evento in programma per il 30 agosto su Fox Nation. 

Negli ultimi anni, Hogan aveva affrontato numerosi interventi chirurgici legati agli infortuni riportati in carriera. "Non mi è rimasta nemmeno una parte del corpo originale", aveva raccontato con autoironia durante un’intervista. La sua figura resterà per sempre impressa nella memoria di milioni di fan che hanno vissuto, attraverso le sue gesta, l'epoca d'oro del wrestling. 

(di Paolo Martini) 

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Antonello Argiolas resta alla guida Confindustria sud Sardegna

24 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAVicepresidente vicaria è Francesca Argiolas...

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O'Connor vince in solitaria la tappa regina del Tour de France, Pogacar stacca Vingegaard

24 Luglio 2025
Ben O

(Adnkronos) - L'australiano Ben O'Connor (Jayco AlUla) vince in solitaria e nella nebbia la tappa regina del Tour de France, la Vif-Courchevel Col de la Loze, con 67 km totali di salita per un dislivello complessivo di 5.450 metri e gli ultimi 26 in salita al 6,5% medio.  

Tadej Pogarar, in costante controllo dell'avversario Jonas Vingegaard per l'intero percorso di oltre 171 km, prima contiene un attacco del danese poco prima dell'ultimo chilometro poi cambia passo in vista del traguardo e stacca il capitano della Visma con un'accelerazione delle sue, guadagnando altri 9 preziosissimi secondi sul rivale e scacciando il fantasma della cotta presa nel 2023 proprio sulla Loze: è secondo al traguardo, terzo Vingegaard, quasi due minuti dopo l'arrivo del vincitore della 18esima tappa, che ora è al nono posto in classifica generale. 

Il terzo in classifica generale, il tedesco Florian Lipowitz (Bora-Hansgrohe), affonda e chiude con un distacco di 3'37". I colori italiani affidati a Jonathan Milan vedono il consolidamento della maglia verde dopo la volata vinta al traguardo volante pochi km dopo la partenza. 

La tappa comprende un totale di 171,5 chilometri e parte da Vif per arrivare a Courchevel, dopo aver affrontato tre scalate hors categorie. La prima è quella del Col du Glandon, 21,7 km al 5,1%, poi tocca al leggendario Col de la Madeleine, uno dei luoghi iconici della Grande Boucle. La scalata in questo caso è di 19,2 km al 7,9% di pendenza. Infine il gruppo raggiunge il Col de la Loze, una salita di 26,4 chilometri con una pendenza media al 6,5%, dove è posto il traguardo. In totale i corridori affrontano un dislivello di 5450 metri. 

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Cade nella cisterna d'acqua per un malore, muore una 84enne

24 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATATragedia a Sarroch, nella città metropolitana di Cagliari...

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Dalla prima cabina fototessera del Paese alla quotazione in Borsa, il viaggio di Dedem

24 Luglio 2025
Alberto Rizzi, amministratore delegato di Dedem

(Adnkronos) - Dalla prima cabina fototessera del Paese alla quotazione in Borsa Italiana. E' un lungo viaggio, che dura da oltre 60 anni quello di Dedem, azienda nata a Roma nel 1962 e che oggi è stata quotata per la prima volta su Euronext Growth Milan, dove in fase di collocamento ha raccolto 10 milioni di euro. Il flottante al momento dell’ammissione è del 25,98% e la capitalizzazione di mercato all’Ipo è pari a 38,5 milioni di euro. 

Un percorso partito nel Dopoguerra da una delle prime icone del made in Italy, come spiega in un'intervista ad Adnkronos/Labitalia Alberto Rizzi, amministratore delegato di Dedem. "È da quel clic, ancora in bianco e nero, che comincia la nostra storia industriale. Una storia che attraversa oltre sessant’anni di innovazione e trasformazione, mantenendo sempre al centro l’idea di semplificare la vita delle persone attraverso soluzioni automatizzate e accessibili. Da quella prima cabina, antesignana del selfie, siamo cresciuti, accompagnando generazioni di italiani, ma anche modernizzando costantemente i nostri servizi: dalle fototessere alle tecnologie per l’identificazione personale, fino al mondo del leisure e dei servizi digitali avanzati. Dedem è parte del paesaggio urbano e industriale italiano, ed è oggi un simbolo autentico del made in Italy, capace di coniugare artigianalità, tecnologia e visione", sottolinea.  

E a testimoniarlo sono i numeri di oggi di Dedem: "Siamo un gruppo -spiega Rizzi- solido e in crescita, con 113 milioni di euro di ricavi al 31 dicembre 2024, 668 dipendenti e 6.050 macchine installate tra Italia ed estero, soprattutto in Spagna e Repubblica Ceca. Dal 2019, quando il fatturato era di 80 milioni, abbiamo ampliato costantemente il nostro perimetro. Oltre alla leadership nei sistemi automatizzati per l’identificazione personale, abbiamo rafforzato il nostro ruolo nel leisure, con photo booth, kiddie ride e sale giochi a marchio Youngo nei principali centri commerciali. Parallelamente, siamo entrati in settori tecnologici avanzati come l’additive manufacturing e l’ict, mantenendo sempre al centro la qualità e il servizio alle persone".  

E oggi la quotazione in Borsa. "La quotazione su Euronext Growth Milan è un passo strategico che abbiamo immaginato da tempo. Oggi diventa realtà, e segna l’inizio di una nuova fase. L’obiettivo è duplice: da un lato, rafforzare la visibilità della società sul mercato e aumentare la nostra credibilità verso investitori e stakeholder; dall’altro, accedere a nuove risorse finanziarie per sostenere l’ulteriore crescita, sia in Italia che all’estero. Per noi, entrare in Borsa è anche un modo per valorizzare il nostro patrimonio di competenze, di innovazione e di identità imprenditoriale. È un atto di responsabilità verso chi ci ha portato fin qui e un’opportunità concreta per proiettare Dedem nel futuro, coinvolgendo anche i nostri dipendenti, ai quali abbiamo riservato parte delle nuove azioni emesse", sottolinea. 

E tanti i progetti previsti per il 2025. "Sarà per noi l’anno del consolidamento post-quotazione, ma anche il trampolino per nuovi traguardi. Vogliamo rafforzare la nostra presenza nei mercati esteri, facendo dell’internazionalizzazione uno dei pilastri della nostra strategia di lungo periodo. Intendiamo anche ampliare ulteriormente l’offerta di servizi ad alto valore tecnologico, integrando soluzioni digitali avanzate nei nostri dispositivi automatizzati. Ma non meno importante, vogliamo mantenere saldo il legame con le nostre persone, continuando a investire nella formazione, nel benessere e nella partecipazione attiva dei nostri collaboratori alla vita dell’azienda. Perché Dedem è e resta una grande squadra prima ancora che una grande impresa", aggiunge ancora.  

Sguardo sempre proteso alle nuove tecnologie. "L’intelligenza artificiale rappresenta per noi una opportunità importante, ma va gestita con attenzione, consapevolezza e responsabilità. Il nostro approccio è concreto e mirato: lavoriamo su modelli 'narrow', altamente specializzati e addestrati internamente. Ad esempio, nel sistema Dedem X - che valuta la qualità delle foto digitali - usiamo l’AI per affiancare la Computer Vision: in caso di anomalie, l’intelligenza artificiale entra in gioco, riducendo drasticamente il carico di lavoro del call center, che interviene solo in caso di incertezza. Un altro utilizzo è Crane X, un sistema che analizza la disponibilità e la varietà dei prodotti all’interno delle vending machine tramite AI, per ottimizzare la logistica".  

"In parallelo, stiamo testando modelli di intelligenza artificiale generativa per l’assistenza tecnica, addestrati con dati interni. La nostra visione è chiara: integrare l’ai dove può portare efficienza, valore e semplificazione, ma sempre mantenendo l’essere umano al centro del processo decisionale", conclude.  

 

 

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Trasferiti da 'Alligator Alcatraz' a Miami i due italiani detenuti

24 Luglio 2025
Usa, trasferiti a Miami i due italiani detenuti ad Alligator Alcatraz

(Adnkronos) - Il consolato italiano a Miami è riuscito a far trasferire oggi, giovedì 24 luglio, nel centro Ice di Krome a Miami i due connazionali Fernando Eduardo Artese e Gaetano Cateno Mirabella Costa, che per alcuni giorni sono stati detenuti a 'Alligator Alcatraz'. Lo fa sapere la Farnesina, secondo cui le famiglie sono state informate e hanno già caricato sul cosiddetto “detainee account”, una sorta di “carta prepagata” che i detenuti hanno a disposizione per spese consentite, il denaro necessario per acquistare un biglietto aereo in ogni momento utile, se consentito dalle autorità americane. In particolare, inoltre, i familiari del signor Mirabella Costa hanno trasferito a Krome gli effetti personali del nipote, che saranno presi in custodia da Ice stessa per metterlo in condizione di partire per l’Italia non appena ottenuto il permesso dal giudice dell’immigrazione.  

Il signor Fernando Artese potrebbe partire per l’Italia molto presto, mentre il signor Mirabella Costa dovrà presentarsi davanti a un giudice che valuterà le fattispecie di reato che gli sono addebitate. A uno dei due connazionali che aveva passaporto scaduto è stato consegnato un nuovo passaporto temporaneo che le autorità della Florida hanno accettato e riconosciuto; il documento potrà accelerare le procedure per l’espulsione, riferisce ancora la Farnesina in una nota. 

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Turismo enogastronomico: da hospitality manager a curatore esperienze, ecco libro bianco su professioni

24 Luglio 2025
Turismo enogastronomico: da hospitality manager a curatore esperienze, ecco libro bianco su professioni

(Adnkronos) - Il turismo enogastronomico ha un potenziale di crescita enorme, ma mancano i profili professionali che possano sostenerne lo sviluppo. Qualche esempio? Il product manager o l’hospitality manager, figure chiave per sviluppare un’offerta turistica integrata e promuovere esperienze in Italia e all’estero. 

Per cercare di risolvere questo problema, valorizzando nuove figure professionali in grado di garantire un’offerta turistica di qualità e una crescita sostenibile, realtà di eccellenza del settore hanno messo a punto un documento strategico che traccia il futuro delle professioni di uno dei comparti più dinamici e in crescita dell’industria della vacanza in Italia. 

Nasce così il 'Libro Bianco sulle professioni del turismo enogastronomico', redatto da Associazione italiana turismo enogastronomico in collaborazione con UnionCamere, Associazione nazionale Città dell’Olio, Associazione nazionale Città del Vino, Cna Turismo e Commercio, Coldiretti, Confartigianato Turismo, Consulta Nazionale Distretti del Cibo, Federazione Nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori e Unione Italiana Vini.  

Ha inoltre contribuito ai lavori il Center for Higher Education and Youth Employability dell’Università degli Studi di Bergamo. Il Libro Bianco restituisce una visione sistemica e integrata dei processi di lavoro ponendo le basi per una chiara definizione di mansioni e competenze necessarie per lo sviluppo sostenibile del turismo enogastronomico, facilitando l’integrazione del turismo nelle realtà produttive. 

Punto di partenza è il valore stimato di questo segmento in oltre 40 miliardi di euro e un ruolo non secondario nell’occupazione e nella distribuzione del reddito. E questo è solo l’inizio, considerando che la maggior parte delle aziende apre solo parzialmente al pubblico e lo fa perlopiù durante la settimana, quando ci sono meno visitatori. Molto sentita è poi la mancanza di un numero adeguato di figure professionali in grado di rendere indimenticabile l’esperienza del turista. Attraverso una formazione adeguata e la definizione precisa di quelle che sono le professioni del turismo del gusto, è possibile sbloccare potenziale aggiuntivo sia in termini di valore economico che di nuovi posti di lavoro. 

“Il turismo enogastronomico italiano rappresenta oggi un settore in forte espansione, un autentico motore di crescita economica e di valorizzazione dei nostri territori. Per sostenere questa evoluzione e renderla strutturale, è indispensabile adottare un linguaggio condiviso in tema di competenze professionali", afferma Federico Sisti, segretario generale Cciaa dell’Umbria.  

"È in quest’ottica -continua- che il Libro Bianco sulle professioni del turismo enogastronomico assume un ruolo strategico: un lavoro corale che mira a definire con chiarezza ruoli, mansioni e abilità richieste alle nuove figure del settore. Le Camere di Commercio si confermano partner fondamentali in questo percorso, grazie alla loro esperienza nello sviluppo di sistemi di certificazione delle competenze, capaci di valorizzare i percorsi formativi, anche quelli maturati in ambiti non formali. L’obiettivo è ambizioso ma concreto: garantire che ogni operatore sia dotato di competenze chiare, riconosciute e adeguate per offrire esperienze autentiche e memorabili, contribuendo così a innalzare la qualità dell’offerta e la competitività del nostro Made in Italy”. 

“Il turismo è un settore in continua evoluzione che richiede un monitoraggio attento e costante. Per vincere le sfide del futuro occorre innalzare la qualità dell’offerta turistica e investire sulla formazione, fornendo strumenti adeguati ai professionisti che dovranno accompagnare la crescita e lo sviluppo del comparto. Il governo Meloni, attraverso il Ministero del Turismo, sta guidando questa evoluzione, accompagnando le imprese nella fase di transizione verso un nuovo modello di turismo che sono certo vedrà la nostra Nazione in primo piano nel contesto internazionale” commenta Gianluca Caramanna, consigliere del Ministero del Turismo. 

“Il turismo enogastronomico, e più in generale il turismo rurale, rappresentano una frontiera molto importante nello sviluppo delle politiche agricole ed economiche dell’Ue. Per questo il riconoscimento e la valorizzazione delle professioni che stanno nascendo o si sono già consolidate in questo settore sono un obiettivo che dobbiamo tutti coltivare. L’Italia è una delle mete europee privilegiate per questo tipo di turismo che incrocia la complessità della filiera alimentare e della tutela paesaggistica. Occorrono competenze ed esperienze perché l’offerta sia qualificata e attendibile. Mancano però scuole e centri di alta formazione adeguati e sufficienti per rispondere a questa esigenza. Dunque, le istituzioni sia europee che nazionali devono concentrarsi sulle risorse e gli strumenti da mettere a disposizione per queste finalità. Dopo la pausa estiva mi impegnerò a chiedere al Parlamento Europeo uno studio su questo settore e sulle sue potenzialità di sviluppo che seguirà ad un’iniziativa già avviata per un progetto pilota sul turismo enogastronomico già sottoposto all’attenzione della Commissione Europea”, afferma Dario Nardella, europarlamentare, coordinatore del gruppo S&D Commissione Agri. 

L’indagine esplorativa, coordinata da Roberta Garibaldi, ha voluto comprendere le modalità organizzative e le criticità connesse alla gestione dell’offerta turistica nelle aziende agroalimentari e vitivinicole, evidenziando tendenze costanti e necessità strutturali comuni, pur emergendo differenze in funzione dell’affluenza turistica. Sono stati individuati 5 profili-chiave attingendo dai risultati della ricerca svolta sulle imprese e dal think-tank con le realtà che hanno, di fatto, creato il sistema italiano di turismo enogastronomico realizzando eventi diventati dei punti di riferimento nazionali e internazionali e spingendo i propri associati a realizzare progetti di accoglienza e mercati agricoli. 

La prima figura professionale è product manager per il turismo enogastronomico. Si tratta di una figura chiave da inserire non nelle realtà produttive, bensì nelle dmo (destination management organization) o nei consorzi. A questo professionista del turismo sarà affidato il compito fondamentale di attivare, nel territorio di appartenenza, le necessarie sinergie per sviluppare il prodotto del turismo enogastronomico. Dovrà quindi realizzare quelle condizioni indispensabili per favorire lo sviluppo e l’offerta di esperienze e per mettere in rete le imprese, affinché il turista enogastronomico possa essere accolto e coccolato in tutte le fasi della customer journey. L’obiettivo è sviluppare un’offerta turistica integrata che valorizzi il patrimonio enogastronomico locale. Troviamo ad esempio oggi dei product manager nella dmo della Val di Chiana senese, in Promoturismo FVG, in Trentino Marketing, nel Consorzio del Parmigiano. 

Un processo cruciale per lo sviluppo del turismo delle aziende produttrici come le cantine, i frantoi e i caseifici è l’hospitality management. Nelle microimprese è la proprietà stessa a gestire direttamente questa funzione nel 73% dei casi, con figure operative spesso impiegate part-time e non dedicate in modo esclusivo al turismo. Anche nelle realtà di dimensioni maggiori prevale la gestione diretta (62% nelle imprese con 1.001–5.000 visitatori annui e 57% in quelle con oltre 5.000), ma cresce la quota di aziende che si affidano a professionisti specializzati, spesso supportati da team strutturati nei casi di gestione di grandi flussi turistici. In questo scenario, il 43% delle imprese con oltre 5.000 visitatori annui ha adottato un modello organizzativo con una Business Unit dedicata, dotata di un proprio manager di riferimento e di un budget specifico. Inoltre, l’82% degli intervistati ritiene che questa figura diventerà sempre più centrale. 

L’hospitality manager si occupa di attività fondamentali per gli introiti aziendali: dalla pianificazione all’organizzazione e gestione dei servizi turistici, dalla promozione verso i mercati nazionali e internazionali al coordinamento del personale, fino alla vendita diretta, con un’attenzione mirata all’utenza turistica. 

“L’investimento in questa figura professionale – dichiara Roberta Garibaldi, presidente di Aite-Associazione Italiana Turismo Enogastronomico – potrà determinare un numero particolarmente alto di assunzioni nei prossimi anni: le intenzioni delle aziende oscillano infatti tra il 33% ed il 71% in base alla loro dimensione. È comunque necessario definire le precise competenze, anche per rafforzare i percorsi formativi collegati”. A fianco a lui nelle aziende più grandi abbiamo l’addetto alle visite. 

Interessante la figura del consulente di turismo enogastronomico, un professionista indipendente o un collaboratore di dmo o consorzi che può supportare le imprese nella strutturazione dell’esperienza e nella gestione di tutte le fasi del processo turistico, dal crm al revenue management alla vendita multicanale. Per l’imprenditore agricolo, con competenze sulla parte produttiva, questa parte può essere più ostica. È una figura innovativa ma che sarà cruciale in un settore che con l’intelligenza artificiale è in profondo cambiamento. Come si ha la consulenza dell’enologo, si può avere la consulenza di un esperto che aiuta ad ottimizzare il processo a chiamata. Trentino marketing e l’Atl delle Langhe hanno già attivato questo tipo di supporto per le proprie imprese. 

L’altro profilo fondamentale è quello del curatore di esperienze enogastronomiche. È stata pensata come una figura di supporto alle aziende produttive in momenti chiave delle attività stagionali, come la vendemmia o la raccolta delle olive. I compiti di questo libero professionista sono: l’organizzazione di esperienze enogastronomiche da realizzare quando l’imprenditore e il suo staff sono impegnati in attività produttive; la creazione e la conduzione di itinerari turistici integrati tra realtà produttive o food-tour urbani; l’accompagnamento nelle differenti esperienze enogastronomiche, distinguendosi per la specificità della sua competenza nel settore enogastronomico. 

“In questo modo – evidenzia Garibaldi – il curatore di turismo esperienziale si pone come un ponte tra il turismo stesso e l’enogastronomia. Definire e valorizzare con un percorso professionale per questa figura permetterebbe di valorizzare il potenziale dei laureati in Scienze Gastronomiche, dei sommelier, degli esperti di formaggi o dei ristoratori che vogliono estendere il proprio contributo al settore. Permetterebbe di dare contorni netti a chi oggi svolge parzialmente questo lavoro per la non chiarezza normativa, che si distingue per l’approccio innovativo e focalizzato sul patrimonio enogastronomico”. 

La realizzazione del Libro Bianco rappresenta, in conclusione, la base per arrivare a definire e valorizzare queste nuove figure professionali, rispondendo così alle esigenze di un mercato in crescita e garantendo un’offerta turistica di qualità. La mancanza di una definizione chiara dei ruoli e delle competenze è un ostacolo da superare per favorire lo sviluppo delle professioni identificate. La ricerca diviene uno strumento fondamentale per avere un’ offerta formativa dedicata. Attraverso la valorizzazione di nuove figure professionali, il documento intende promuovere una crescita sostenibile, rafforzando il legame tra turismo, territori e comunità locali. 

"Le attività agricole e turistiche nelle aree rurali, rappresentano importanti opportunità di lavoro e allo stesso tempo richiedono nuove e qualificate competenze e professionalità", sottolinea Dominga Cotarella, presidente Fondazione Campagna Amica e Terranostra 

"Il turismo enogastronomico è una leva strategica per lo sviluppo locale e per il rilancio delle aree interne. Come Città dell’Olio, crediamo che investire nelle nuove professioni dell’oleoturismo significhi costruire un futuro sostenibile e radicato nei territori. Il Libro Bianco rappresenta un passo fondamentale in questa direzione", spiega Michele Sonnessa, presidente associazione nazionale Città dell’Olio.  

"La nostra associazione ha collaborato con convinzione alla redazione del Libro bianco sul turismo enogastronomico. Si tratta di uno strumento essenziale per la formazione degli addetti e la crescita di un settore dalle grandi potenzialità, su cui Città del Vino punta tanto da istituire una Scuola nazionale dell’enoturismo", sottolinea Angelo Radica, presidente associazione nazionale Città del Vino.  

"Il turismo enogastronomico offre un'importante opportunità economica, creando nuove professioni e generando entrate significative. Questa forma di turismo, che valorizza la cultura e le tradizioni culinarie di un territorio, contribuisce alla crescita del settore turistico e ristorativo, creando posti di lavoro e promuovendo lo sviluppo locale", sottolinea Marco Misischia, presidente nazionale Cna turismo e commercio 

"Confartigianato affianca gli imprenditori nell’acquisizione di competenze nell'ambito del turismo enogastronomico, al fine di valorizzare le peculiarità territoriali con nuovi progetti e sinergie. Le imprese artigiane operanti nei settori turistici sono 186.781 con 500.647 addetti e sono 64.400, con 249mila addetti, le aziende artigiane attive nell’agroalimentare con un modello produttivo glocal: radicato nei territori, ma capace di parlare al mondo", spiega Marco Granelli, presidente di Confartigianato Imprese.  

"La Consulta dei Distretti del cibo ribadisce la necessità di regole chiare e formazione qualificata per le professioni turistiche enogastronomiche, essenziali per garantire servizi di qualità e valorizzare i territori, le comunità e le eccellenze produttive", aggiunge Angelo Barone, presidente consulta nazionale Distretti del Cibo. "Il Libro Bianco è uno strumento essenziale per dare riconoscimento e prospettiva alle professioni del turismo enogastronomico. Le Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori hanno contribuito attivamente a questo lavoro, consapevoli del loro ruolo nel connettere territori, imprese e comunità. Valorizzare le competenze significa rafforzare il turismo esperienziale e sostenibile che promuoviamo ogni giorno", aggiunge Paolo Morbidoni, presidente Federazione nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori. All’evento di presentazione ha dato il suo contributo anche Roberto Calugi, direttore generale di Fipe, federazione italiana pubblici esercizi. 

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Barca a vela si incaglia davanti Stintino, 5 persone in salvo

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Usa, trasferiti a Miami i due italiani detenuti ad Alligator Alcatraz

24 Luglio 2025
Fernando Eduardo Artese e Gaetano Cateno Mirabella Costa

(Adnkronos) - Il consolato italiano a Miami è riuscito a far trasferire oggi, giovedì 24 luglio, nel centro Ice di Krome a Miami i due connazionali Fernando Eduardo Artese e Gaetano Cateno Mirabella Costa, che per alcuni giorni sono stati detenuti a 'Alligator Alcatraz'. Lo fa sapere la Farnesina, secondo cui le famiglie sono state informate e hanno già caricato sul cosiddetto "detainee account", una sorta di "carta prepagata" che i detenuti hanno a disposizione per spese consentite, il denaro necessario per acquistare un biglietto aereo in ogni momento utile, se consentito dalle autorità americane.  

In particolare, inoltre, i familiari del signor Mirabella Costa hanno trasferito a Krome gli effetti personali del nipote, che saranno presi in custodia da Ice stessa per metterlo in condizione di partire per l'Italia non appena ottenuto il permesso dal giudice dell'immigrazione.  

Il signor Fernando Artese potrebbe partire per l’Italia molto presto, mentre il signor Mirabella Costa dovrà presentarsi davanti a un giudice che valuterà le fattispecie di reato che gli sono addebitate. A uno dei due connazionali che aveva passaporto scaduto è stato consegnato un nuovo passaporto temporaneo che le autorità della Florida hanno accettato e riconosciuto; il documento potrà accelerare le procedure per l’espulsione, riferisce ancora la Farnesina in una nota. 

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Sanremo, incontro informale tra Rai e Comune a Roma: segnali di disgelo

24 Luglio 2025
Teatro Ariston - Fotogramma/Ipa

(Adnkronos) - Un incontro informale e riservato che avrebbe portato a un disgelo nella trattativa tra Rai e comune di Sanremo per l'assegnazione dei prossimi Festival. Ieri sera nella Capitale, complice un incontro istituzionale degli amministratori sanremesi al Mit per il nuovo tratto dell'Aurelia Bis, si sono incontrati - secondo quanto anticipato dalla stampa online ligure - il sindaco di Sanremo Alessandro Mager, accompagnato dall'assessore al Turismo Alessandro Sindoni, e i vertici della tv pubblica. Nell'incontro, che si sarebbe svolto in un clima disteso e costruttivo, a quanto apprende l'Adnkronos, si sarebbero poste le premesse per uno sblocco della trattativa che nei primi confronti aveva visto le parti arroccate ognuna sulla propria posizione, con la Rai che riteneva irricevibili o troppo esose alcune richieste dell'amministrazione e il Comune che non mostrava di voler cedere il passo. 

Da alcuni partecipanti all'incontro è insomma trapelato un "moderato ottimismo" sulla possibilità di arrivare a concludere entro luglio la trattativa. Una intenzione, questa, già manifestata nei giorni scorsi dalla Rai che aveva idealmente fissato la deadline per un accordo con il Comune prima del 30 luglio, quando si terrà l'ultimo Cda prima della pausa estiva. Questo in modo da riservarsi la possibilità di dirottare in tempo utile le energie su un eventuale piano B per un festival da tenersi in altra location. 

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Nuovo progetto per stadio Cagliari, i costi aumentano

24 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATALa prossima settimana incontro sugli Europei con la Figc...

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Fidanzamento in Italia per Emily Venz, la modella più famosa d'Australia

24 Luglio 2025
Emily Venz - Instagram / @emilyvenz

(Adnkronos) - La modella più famosa d'Australia si è fidanzata a Ischia. Emily Venz, nota per aver dato il volto a numerosissime campagne pubblicitarie australiane, ha annunciato il suo fidanzamento su Instagram con un video che la ritrae mentre il suo compagno Jordan Davies si inginocchia per farle la proposta a bordo di una barca nelle acque dell'isola campana, sullo sfondo di un romantico tramonto. 

Emily, che da giorni informa i suoi numerosi follower sulle sue vacanze italiane tra Capri e Ischia, indossava un elegante completo bianco, composto da una lunga gonna lunga con inserti di pizzo trasparente e un top corto annodato sul davanti. I lunghi capelli biondi le ricadevano sulle spalle e si muovevano al vento mentre la trentatreenne pronunciava il fatidico "Sì, lo voglio". 

In un altro post, la modella ha condiviso una serie di foto del grande giorno. Ma la foto che ha ottenuto più like, oltre 37.000, è quella in cui ha mostrato da vicino l'anello di fidanzamento, con un grande diamante montato su una fede d'oro. Fan, amici e influencer colleghe di Emily hanno inondato il post di auguri per la futura sposa. 

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Sicurezza: tra furti e vandalismi, in Europa nei cantieri danni per oltre 1 mld e mezzo l'anno

24 Luglio 2025
Sicurezza: tra furti e vandalismi, in Europa nei cantieri danni per oltre 1 mld e mezzo l

(Adnkronos) - Mentre l’Italia punta a modernizzare le infrastrutture, accelerare la transizione energetica e rispondere all’emergenza abitativa, i cantieri diventano sempre più vulnerabili a furti e vandalismi. Un fenomeno che non è più soltanto un problema di sicurezza, ma un vero e proprio ostacolo economico alla crescita del Paese. È quanto emerge dal nuovo Crime Report 2025 di BauWatch, azienda leader nella videosorveglianza mobile, basato su un’indagine condotta su 3.900 imprese del settore edile in Europa, 500 delle quali italiane. 

In Europa i furti nei cantieri causano danni per oltre 1,5 miliardi di euro ogni anno. Non si tratta più di episodi isolati: un crimine su sei è orchestrato dalla criminalità organizzata, con modalità sempre più sofisticate come l’uso di droni, l’hacking dei sistemi di sicurezza e perfino truffe basate sull’intelligenza artificiale.  

In Italia, l’impatto è ancora più evidente: oltre la metà dei furti nei cantieri è attribuita a organizzazioni criminali. Tra i settori più colpiti figurano il Commercial Real Estate Management e i parchi eolici e solari, dove oltre il 70% delle aziende segnala almeno un furto all’anno. Non solo: il 21% delle imprese italiane è stato contattato per acquistare materiali rubati, segno di un mercato nero sempre più radicato, anche se fortunatamente solo una piccola parte (5%) ha ceduto alla tentazione. 

I danni non sono solo materiali. Le conseguenze non si fermano alla perdita di attrezzature o materiali: rame (49%) e piccoli attrezzi (49%) sono i beni più appetibili e con l’impatto più incisivo per le aziende, seguiti dai cavi e tamburi per cavi (35%), carburante (23%), acciaio (14%), tubazioni e condotti (13%), effetti personali (13%), legname (7%). I furti nei cantieri rallentano i lavori, causano ritardi nei progetti infrastrutturali e compromettono settori chiave come energia, telecomunicazioni e trasporti. In molti casi atti criminali di questo tipo sono all’origine di danni reputazionali (15%) e ripercussioni occupazionali (12%) per le aziende. 

La sicurezza come investimento strategico. “La criminalità nei cantieri rappresenta un freno concreto alla modernizzazione del Paese, in grado di bloccare progetti energetici e di telecomunicazioni, rallentando la spinta verso la neutralità climatica, la connettività affidabile e le infrastrutture moderne”, spiega Laura Casparrini, managing director di BauWatch Italia. “La sorveglianza attiva e intelligente, integrata fin dalla fase di progettazione, è oggi uno strumento essenziale per tutelare l’economia, l’ambiente e le comunità locali".  

Oggi più che mai, proteggere i cantieri significa proteggere il futuro dell’Italia. Le soluzioni di BauWatch vanno proprio in questa direzione: grazie al monitoraggio attivo 24/7 e alle tecnologie basate su intelligenza artificiale che caratterizzano le torri mobili di sorveglianza, non solo è possibile prevenire i furti, ma anche agire tempestivamente, limitando i danni e garantendo la continuità dei lavori. 

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Calcio: Cagliari, ufficiale Folorunsho in prestito dal Napoli

24 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATASbarcato ieri, per lui programma individuale ad Assemini...

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Alimenti, stretta Usa sui cibi ultra-processati, si punta a standard federale per definirli

24 Luglio 2025
Alimenti, stretta Usa sui cibi ultra-processati, si punta a standard federale per definirli

(Adnkronos) - Stretta Usa sui cibi ultra-processati. "Stanno alimentando un'epidemia di malattie croniche", afferma il segretario del Dipartimento Salute e Servizi umani (Hhs) Robert F. Kennedy Jr., che insieme a Brooke L. Rollins, a capo del Dipartimento Agricoltura (Usda), e al commissario della Food and Drug Administration (Fda) Marty Makary, annuncia una richiesta congiunta di informazioni (Rfi) volta a "raccogliere dati utili a stabilire una definizione uniforme e riconosciuta a livello federale per gli alimenti ultra-processati: un passo fondamentale per garantire una maggiore trasparenza ai consumatori sui cibi che consumano", proteggendoli dai rischi per la salute. "Dobbiamo agire con coraggio per eliminare le cause profonde delle malattie croniche e migliorare la salubrità delle nostre forniture alimentari", dichiara Kennedy. "Definire gli alimenti ultra-processati con uno standard chiaro e uniforme ci darà ancora più forza per realizzare la missione 'Make America Healthy Again'": rendere l'America di nuovo sana.  

"Attualmente non esiste una definizione univoca e autorevole di alimenti ultra-processati per le forniture alimentari statunitensi", si spiega nella nota che comunica l'iniziativa. "La creazione di una definizione federale uniforme" per questi cibi "sarà un obiettivo fondamentale, sulla scia della recente pubblicazione della valutazione 'Make Our Children Healthy Again' (rendere i nostri bambini di nuovo sani, ndr), che riconosce come il consumo eccessivo di alimenti ultra-processati sia uno dei fattori trainanti della crisi delle malattie croniche infantili". Ricordando che "il presidente Trump ha dato priorità al miglioramento della salute delle famiglie e delle comunità americane", Rolllins sottolinea che "questa richiesta di informazioni è un ulteriore passo avanti nella ricerca di soluzioni di buon senso per promuovere scelte migliori e più consapevoli per i consumatori. Una definizione unificata e ampiamente compresa di alimenti ultra-processati è attesa da tempo", evidenzia, assicurando che i protagonisti della filiera agricola saranno "parte integrante del dibattito" che porterà a centrare l'obiettivo. 

"Sono lieto di guidare questo impegno cruciale nella Fda", commenta Makary. "Le minacce degli alimenti considerati ultra-processati per la nostra salute sono chiare e convincenti - rimarca il commissario - il che rende imperativo lavorare a stretto contatto con i nostri partner federali per promuovere, per la prima volta in assoluto, una definizione uniforme di cibi ultra-processati". 

"Si stima che circa il 70% dei prodotti confezionati presenti nella catena alimentare statunitense sia costituito da cibi spesso considerati ultra-processati e che oltre il 60% delle calorie assunte dai bambini provengano da questi alimenti", riporta nota. "Decine di studi scientifici hanno evidenziato un legame tra il consumo di cibi ritenuti ultra-processati e numerosi effetti negativi sulla salute, tra cui malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, cancro, obesità e disturbi neurologici. Contribuire a contrastare il consumo eccessivo di alimenti ultra-processati è un fattore chiave verso l'obiettivo 'Make America Healthy Again'", si legge. 

"Una definizione uniforme di alimenti ultra-processati consentirà coerenza nella ricerca e nelle politiche" di settore, "aprendo la strada alla risoluzione dei problemi di salute associati al consumo di questi cibi", sostengono Hhs, Usda e Fda. La richiesta di informazioni sarà messa a disposizione del pubblico sul registro federale oggi, 24 luglio, e mira a raccogliere dati su "quali fattori e criteri dovrebbero essere inclusi in una definizione di alimenti ultra-processati". 

Oltre a sviluppare una definizione uniforme per questi cibi, conclude la nota, "la Fda e i National Institutes of Health (Nih) stanno investendo in ricerche di alta qualità per contribuire a rispondere alle domande ancora aperte sull'impatto degli alimenti ultra-processati sulla salute, attraverso il Nutrition Regulatory Science Program recentemente annunciato". Il Dipartimento di Kennedy Jr. "continuerà inoltre a sviluppare e attuare altre politiche e programmi chiave complessivamente volti a ridurre drasticamente le malattie croniche e a garantire un futuro sano per il Paese". 

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24 Luglio 2025
Claudio Feltrin

(Adnkronos) - “È una banalità dire che se non ci fossero saremmo tutti più contenti. Ma se verrà confermato, mi auguro nel più breve tempo possibile, quel 15 % che leggiamo oggi sui giornali, almeno avremmo una percentuale definita e le aziende comincerebbero a prendere le dovute contromisure su un dato certo. Togliere quel dazio occulto che è l’incertezza è pur sempre un inizio: basti pensare che proprio il clima di incertezza ha fatto registrare, solo a maggio, un calo delle nostre esportazioni del 6,6% verso il mercato Usa, che ricordiamolo, è il secondo mercato in assoluto e il primo extra Ue per un valore pari a 1,7 miliardi di euro per il macrosistema arredamento. E nel frattempo le importazioni dalla Cina sono aumentate in maniera preoccupante di un +28,3% nel periodo gennaio-aprile 2025”. Lo dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. 

“Quello americano è un mercato strategico per il nostro settore in cui perderemmo competitività, considerando che la ricaduta più diretta sarebbe sul consumatore finale americano che, seppur con una stima approssimativa, si troverebbe a pagare lo stesso prodotto il 6% in più", continua.  

"L’ottimale? Sicuramente no, ma pur sempre gestibile. Purtroppo, quello che potrebbe peggiorare davvero questa situazione già complessa, è la perdita di potere d'acquisto del dollaro verso l'euro, con una svalutazione che da inizio anno è arrivata al 13% e che potrebbe toccare il 20-25% nella primavera del 2026. Questo scenario sarebbe ben più grave dell’introduzione del dazio", conclude.  

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Sport, Barbaro a Niaf New York ricorda Benvenuti: "Quel match del '67 contro Griffith"

24 Luglio 2025
Claudio Barbaro

(Adnkronos) - "La firma da parte dei primi otto Stati, insieme a due organizzazioni internazionali – Ocse e Cio – della Partnership Platform rappresenta un risultato di grande rilevanza. Un successo italiano: trampolino di lancio per riaffermare il ruolo centrale dei territori, dalle Regioni ai Comuni, nei processi di sviluppo sostenibile verso gli obiettivi dell’Agenda 2030. Ma, sicuramente, ricorderò questa missione per l’emozione provata nell’incontrare i miei connazionali per la celebrazione dei 70 anni dell’adesione dell’Italia all’ONU nonché per il 50 anni della fondazione della National Italian American Foundation". Lo scrive il presidente dell'Asi, Claudio Barbaro, sui suoi social.  

"E' stato un momento toccante. Inaspettato. Mio nonno emigrò qui nel 1920. Non abbiamo mai saputo con certezza come sia morto, né dove sia stato sepolto. È qualcosa che mi ha accompagnato da sempre, che ho vissuto grazie ai racconti della mia famiglia. Agli invitati della National Italian American Foundation, ho anche raccontato di un amico, di un caro amico che qui in America è stato un simbolo per tanti italiani, Nino Benvenuti. Il 17 aprile del 1967 vinse a NY contro Emile Griffith. Al Madison Square Garden. Si trattò di un match epico accompagnato dalla presenza di ventimila connazionali sugli spalti. Con mio padre, come milioni di altri italiani, seguivamo l’incontro, di notte, dalla radio e dalle parole di Paolo Valenti. Con Nino siamo poi diventati amici condividendo percorsi importanti. Ricordava spesso quel match con grande emozione e sapeva di essere stato protagonista anche del riscatto di tanti italiani. Di questo ne era orgoglioso. Torniamo a Roma, con un carico di emozioni forti". 

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Milano, Letizia Moratti: "Sala ha sottovalutato i segnali d'allarme, la città è ferma da mesi"

24 Luglio 2025
 - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Ha pochi dubbi Letizia Moratti: Milano rischia di perdere la spinta propulsiva che l'aveva caratterizzata dopo l'Expo con l'inchiesta che coinvolge la giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala, schiacciata tra grandi opere incompiute, cantieri bloccati e un crescente malcontento sociale. L'ex sindaca, intervistata dall'Adnkronos, denuncia la sempre più crescente distanza tra Amministrazione e cittadini, e rilancia la necessità di un'urbanistica inclusiva e a misura di tutta la città. Gli occhi sono anche puntati alle prossime elezioni comunali: nel 2027 il capoluogo meneghino andrà alle urne. L'invito di Moratti è all'unità, ma lancia un allarme: senza un cambio di passo, la città rischia di diventare sempre più divisa tra centro e periferie.  

Come valuta l’impatto dei progetti infrastrutturali e urbanistici sulla crescita economica e sociale di Milano da Expo 2015 in avanti?  

"Expo 2015 è stato senza dubbio un acceleratore straordinario per Milano, ma il vero tema è come si sia capitalizzato quel patrimonio. Alcuni interventi infrastrutturali e urbanistici hanno avuto effetti positivi, penso a tutte le opere che ho fatto inserire e finanziare nel capitolato di Expo come Pedemontana, BreBeMi, Tem, i prolungamenti e le nuove linee metropolitane. Sotto il profilo urbanistico ricordo le realizzazioni di City Life, avviata da Albertini, e Porta Nuova. Milano ha riqualificato diverse aree prima abbandonate al degrado, attraendo importanti investimenti. Negli ultimi 15 anni però le amministrazioni di centrosinistra hanno smarrito la dovuta attenzione ai profili sociali che la crescita anche impetuosa della città accompagna. C’è bisogno di progetti che parlino a tutta la città, non solo a una sua parte". 

L’assessore Tancredi si è dimesso, la vicesindaco Scavuzzo ne farà temporaneamente le veci. Auspica che il successore sarà un tecnico?  

"Credo sia fondamentale che chi guiderà l’urbanistica milanese nei prossimi mesi abbia competenza, indipendenza e visione. Non è una questione solo tecnica o solo politica: serve un profilo autorevole che sappia ascoltare la città e operare con trasparenza". 

Il suo rapporto personale e politico con Giuseppe Sala è stato segnato da alcune divergenze pubbliche. Dopo il suo discorso in Aula, come giudica il suo modo di gestire questa crisi?  

"Ho sempre considerato il confronto politico una risorsa. Detto questo, credo che il sindaco abbia sottovalutato per troppo tempo i segnali di allarme, benché resti convinta che non dovesse rassegnare le dimissioni a seguito dell’inchiesta. La reazione è arrivata tardi e più per effetto delle inchieste, che per coerenza garantista ripeto debbano essere viste con beneficio di inventario al termine di eventuali processi, che per autentica volontà di affrontare davvero un problema strutturale. La città è ferma da mesi. Più di 100 cantieri sono bloccati, migliaia di famiglie restano nel limbo di investimenti e mutui avviati e case che non ci sono. E anche le imprese, grandi e piccole fino agli artigiani, sono in enormi difficoltà per questo immobilismo". 

Ritiene che il centrosinistra abbia gestito con leggerezza il potere urbanistico a Milano?  

"Sì, e purtroppo non da oggi. Il centrosinistra ha accentrato scelte strategiche in poche mani, alimentando quella sensazione di opacità e distanza venuta a galla con l’inchiesta. Quando lo sviluppo urbano viene percepito come imposto e non condiviso, si rompe il patto tra amministrazione e cittadini. La città deve continuare a crescere e svilupparsi, ma con attenzione a chi ci vive. È questo aspetto profondamente umano che è venuto a mancare paradossalmente, ripeto, nei decenni di guida di centrosinistra della città. Durante il mio mandato ricordo di aver promosso il Piano di Governo del Territorio (Pgt) con una forte enfasi su ambiente e verde urbano, con l’obiettivo di fare di Milano una città giardino d’Europa; partecipazione pubblica, apertura alle osservazioni dei cittadini, bilanciando diritti privati e interesse pubblico; trasparenza e regole, con una linea rigida contro abusi o eccessi urbanistici. Mi sarei aspettata nei successivi 15 anni di amministrazioni di sinistra un ancor maggior impegno su questi temi. Invece…" 

Nel 2027 si torna alle urne. Quali competenze civiche e politiche si augura per il candidato sindaco di centrodestra?  

"Penso a una figura civica che conosca profondamente Milano, che sappia interpretarne l’anima pragmatica ma anche la tensione ideale. Dovrà unire esperienza amministrativa, sensibilità sociale e capacità di dialogo. E soprattutto dovrà ascoltare, molto più di quanto si è fatto finora". 

Quale ruolo dovrà svolgere il centrodestra in questa scelta?  

"Il centrodestra deve dimostrare maturità e coesione. Non possiamo permetterci divisioni. È il momento di costruire una proposta seria, civica, aperta ai migliori talenti della città. Forza Italia, con la sua tradizione riformista e moderata, può essere garante di questo percorso unitario e allargato". 

Quali saranno le istanze principali da affrontare?  

"Casa, lavoro, mobilità e sicurezza. Ma anche una nuova attenzione alla sostenibilità, non come slogan, ma come principio guida delle scelte urbane. E poi serve ricostruire un rapporto di fiducia con le periferie, che oggi si sentono abbandonate. Continuare a parlare con la gente, come abbiamo sempre fatto, a differenza dell’attuale amministrazione Sala". 

Può la politica milanese recuperare credibilità e rappresentare meglio le istanze reali dei cittadini, specialmente dei giovani?  

"Deve. I giovani sono i primi a percepire la distanza tra retorica e realtà. Servono politiche concrete per il diritto allo studio, all’abitare, alla mobilità accessibile. La città deve tornare a offrire opportunità a tutti". 

È ancora convinta che l’urbanistica possa essere il motore della Milano del futuro, o ritiene che sia arrivato il momento di cambiare paradigma?  

"L’urbanistica resta un motore decisivo, ma va migliorata. Non possiamo più parlare solo di metri cubi o skyline: oggi l’urbanistica deve costruire comunità, verde, servizi, qualità della vita. E’ su questo terreno che la politica deve tornare protagonista positiva indirizzando con visione". 

Sui social e in generale tra i cittadini c’è malcontento per una Milano considerata per soli ricchi, per un sindaco percepito come “il sindaco dell’Area C”. Ritiene che l’urbanistica degli ultimi anni abbia davvero incluso tutte le fasce sociali, o abbia alimentato diseguaglianze?  

"La Milano degli ultimi anni ha prodotto diseguaglianze crescenti. L’attrattività è paradossalmente diventata escludente. Le periferie sono rimaste ai margini mentre il centro si trasformava. Ma i problemi si sono amplificati: negozi chiusi e vetrine spente sono indice di crisi economica e sociale e causa anche di insicurezza, la mancanza di alloggi per gli studenti universitari sono un grave fardello per una città che vanta poli accademici di eccellenza, lasciare metà delle case popolari vuote è inaccettabile. Colmare queste distanze significa cambiare metodo partendo dai bisogni reali della gente. È tempo che l’urbanistica torni a essere strumento di coesione, non di frattura, sulla scia dei sindaci del passato che hanno fatto crescere la città sulla base di grandi visioni strategiche. Serve tornare all’anima profonda di Milano: quella delle scuole civiche, delle istituzioni sociali. L’anima di figure riformiste come quella di Anna Kuliscioff. Oggi questa crisi può essere un’occasione per cambiare in meglio mettendo al centro dell’attenzione e delle scelte la persona, i cittadini, senza rinunciare a crescita e sviluppo". (Di Marco Cherubini) 

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'Temptation Island', è boom di ascolti. Canale 5 si gioca la tripletta di prime serate

24 Luglio 2025
Filippo Bisciglia

(Adnkronos) - Forte degli ascolti, che nella puntata di ieri hanno raggiunto il 28,4% di share, 'Temptation Island' si gioca una tripletta di prime serate per la prossima settimana. La prossima settimana, Mediaset propone un'operazione mai tentata prima d'ora, con tre appuntamenti consecutivi di un programma tv: Temptation Island andrà eccezionalmente in onda martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31 luglio in prima serata su Canale 5. 

Mediaset lo definisce "un regalo per telespettatori e appassionati: la trilogia televisiva di un racconto moderno in tre atti, condotto da Filippo Bisciglia, accompagnerà il pubblico fino al gran finale", previsto appunto per il 31 luglio. "Le tre serate del docu reality, prodotto da Maria De Filippi con Fascino PGT, porteranno i telespettatori al cuore delle storie, tra emozioni forti, relazioni messe alla prova, decisioni difficili e confronti carichi di intensità". 

Partito lo scorso 3 luglio, Temptation Island ha registrato ascolti record fin dalla prima puntata, con un coinvolgimento altissimo anche sui social, dove ha dominato le conversazioni online settimana dopo settimana. 

"La trilogia rappresenta una proposta inedita per celebrare il successo del programma, a chiusura di un mese straordinario che lo consacra – ancora una volta – come fenomeno dell’estate televisiva italiana", sottolinea Mediaset. 

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Farmaci, anticorpo monoclonale possibile scudo contro batterio Shigella

24 Luglio 2025
Farmaci, anticorpo monoclonale possibile scudo contro batterio Shigella

(Adnkronos) - Identificato un candidato anticorpo monoclonale che, dopo le fasi di validazione clinica, potrebbe passare allo sviluppo industriale per essere sfruttato come nuovo strumento profilattico, terapeutico e diagnostico contro la shigellosi. E' il risultato descritto in uno studio pubblicato su 'Pnas - Proceedings of the National Academy of Sciences' sul contrasto alla Shigella (S. sonnei), batterio sempre più resistente ai farmaci e causa di un'infezione intestinale potenzialmente fatale nei bambini sotto i 5 anni.  

Il progetto di ricerca è stato condotto dalla Fondazione Toscana Life Sciences (Tls) che ha visto al lavoro ricercatori e ricercatrici del Mad Lab, della Tumour Immunology Unit e del DaScH Lab, informa Fondazione Tls in una nota. L'attività di ricerca è il frutto della collaborazione con università di Siena, Gsk Vaccines Institute for Global Health (Gvgh), University of Maryland School of Medicine, Baltimora - Usa, università degli Studi di Napoli Federico II, Gsk - Siena, Cincinnati Children's Hospital Medical Center, Cincinnati - Usa, Institut Pasteur de Lille - Francia e Fondazione Biotecnopolo di Siena. 

Il lavoro di ricerca, coordinato da Tls - spiega la Fondazione - ha condotto alla scoperta di anticorpi monoclonali umani contro S. sonnei, una specie la cui prevalenza è in costante aumento in tutto il mondo ed è associata a infezioni spesso resistenti agli antibiotici oggi disponibili. Il team ha isolato anticorpi generati in risposta a un vaccino sperimentale contro S. sonnei seguito da un'infezione umana controllata e li ha esaminati utilizzando un pannello di saggi high-throughput. Una molecola, in particolare, ha dimostrato una potente attività battericida in vitro e, quando testata ex vivo e in vivo, è stata capace di inibire l'invasione delle cellule epiteliali intestinali e di conferire una protezione completa dall'infezione da S. sonnei. 

La shigellosi, infezione intestinale causata dal batterio Shigella - ricorda la nota - rappresenta una sfida di salute pubblica globale che riguarda soprattutto i Paesi a basso e medio reddito, causando una notevole morbilità e mortalità soprattutto tra i bambini di età inferiore ai 5 anni. Di recente, alla luce di epidemie che si sono manifestate in Paesi ad alto reddito dovute alla presenza di ceppi di S. sonnei multiresistenti e estensivamente resistenti ai farmaci, l'Organizzazione mondiale della sanità ha incluso Shigella spp. tra gli agenti patogeni ad alto rischio per i quali sono urgentemente necessari nuovi strumenti profilattici e terapeutici.  

Tra le soluzioni più promettenti e all'avanguardia, gli anticorpi monoclonali stanno guadagnando una notevole attenzione nel campo delle malattie infettive. Nel complesso, il candidato anticorpo monoclonale individuato nello studio di Toscana Life Sciences, condotto in collaborazione con importanti realtà nazionali e internazionali nell'ambito della ricerca scientifica, oltre ad essere impiegato nella popolazione pediatrica nei Paesi a basso e medio reddito, potrebbe trovare applicazione profilattica negli adulti per prevenire l'infezione trasmessa attraverso attività sessuale oppure in caso di viaggi o residenza in area endemica. 

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