(Adnkronos) - La mamma di Andrea Sempio, Daniela Ferrari spiega oggi, giovedì 31 luglio, il suo rapporto con Antonio, l'ex vigile del fuoco, sentito dai carabinieri nella nuova inchiesta su Garlasco nel corso della trasmissione 'Iceberg Lombardia'. L'intervista andrà in onda questa sera.
'''Allora, da quello che mi ricordo io, però a questo punto a me può venire un dubbio su qualsiasi cosa" dice la madre di Andrea Sempio nel corso del programma, condotto da Marco Oliva. "Io questa persona a Vigevano non l'ho mai incontrata. Ci siamo visti 3-4 volte, poi lui non abitava a Vigevano, non abitava a Gambolò. Abitava da tutta un'altra parte. Se mi avessero visto, che so, da tutt'un'altra parte può essere. E mi sembra strano che lui abbia detto che si ricorda di avermi visto a Vigevano quando a Vigevano non ci siamo mai visti. Perché a me sta cosa sembra strana. Non lo so cosa può aver detto, non lo so. Non ne ho idea, non ne ho idea".
''Per Natale -spiega- ci siamo mandati gli auguri. L'ultima volta che l'ho incontrato fisicamente di persona è stato nel 2009. Che già non ci sentivamo più, perché lui aveva un'altra compagna, al funerale di sua mamma qua a Garlasco''. E alla domande se lui ci provasse dice: ''Questo è uno che ci provava con tutte, da 0 a 90 basta che respirano. Ma sì, è sempre stato così. Perché poi lui è convito di essere bellissimo, intelligentissimo… Anche se dovessero trovare dei messaggi di lui che fa delle provocazioni, trovano anche le mie risposte. L'unica cosa sicura è che sono andata a Gambolò, sono tornata alle 10 meno 10 e mio figlio era in casa. E su questa cosa non ci piove''.
Leggi tutto: Caso Garlasco, mamma di Sempio: "Il pompiere? Mai visto a Vigevano"
(Adnkronos) - Bob Wilson, regista e artista visivo statunitense considerato tra i più visionari creatori della scena contemporanea, è morto oggi all'età di 83 anni nella sua casa nella cittadina di Water Mill, nello stato di New York, sull'East End di Long Island. Con lui scompare non solo un regista, ma un architetto del tempo, un poeta della luce, un artista capace di trasformare il teatro in un'esperienza radicalmente sensoriale. La notizia della scomparsa in Italia è stata diffusa dal Teatro alla Scala. Proprio quest'anno al Salone del Mobile di Milano aveva presentato l’installazione "Mother", un omaggio alla Pietà Rondanini di Michelangelo, e diretto alla Scala la serata "The Night Before. Object Chairs Opera", con Marina Rebeka e l'Orchestra del Teatro alla Scala diretta da Michele Spotti.
"Artista completo, regista e scenografo di prosa e d'opera, Wilson ha inteso sempre il teatro come opera d'arte totale, curando ogni dettaglio degli spettacoli che firmava; ma l’impatto del suo lavoro si estende alle altre arti e a tutti i campi della creatività", scrive il Teatro alla Scala in un messaggio di cordoglio del sovrintendente Fortunato Ortombina e del direttore musicale Riccardo Chailly. La Biennale di Venezia lo ricorda come "un vero maestro, creatore geniale, Leone d’oro per la scultura alla Biennale Arte del 1993".
Nato a Waco, in Texas, il 4 ottobre 1941, Robert Wilson si era formato come architetto, ma ben presto aveva trovato nella scena teatrale una tela più adatta alla sua ricerca estetica. Fondatore nel 1968 della Byrd Hoffman School of Byrds - compagnia sperimentale dedicata al recupero di giovani con disabilità - fu proprio da questa esperienza umana e artistica che nacque "Deafman Glance" (1970), l’opera che lo rese celebre in tutto il mondo. I suoi spettacoli non si raccontavano: si attraversavano. Lenti, silenziosi, ipnotici. In opere come "Einstein on the Beach" (1976), creata con il compositore Philip Glass e la coreografa Lucinda Childs, rappresentata a Venezia alla Biennale Teatro e Musica del 1976 diretta da Luca Ronconi. Wilson costruiva cattedrali visive dove il tempo perdeva consistenza e si faceva percezione. Con luci scolpite, spazi vuoti e una gestualità rarefatta, ha imposto un nuovo modo di fare teatro, dove il senso non si cercava nel testo ma nella composizione visiva.
Dopo l'esperienza con i “Byrds”, Wilson cominciò a collaborare con attori professionisti, portando la sua estetica nei grandi teatri del mondo. Mise in scena classici come "King Lear" e "Hamlet", ma anche testi contemporanei come "Hamletmachine" di Heiner Müller, oltre a opere liriche come "Madama Butterfly" o "Parsifal", tutte reinterpretate con una coerenza stilistica unica: essenzialità scenica, rigore cromatico, potenza iconografica. Wilson non fu mai solo un uomo di teatro. I suoi storyboard furono esposti nelle gallerie già dagli anni '70, e nel 1993 vinse il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia per l'installazione "Memory/Loss". Le sue Voom Portraits, realizzate in collaborazione con il canale televisivo Lab HD, hanno ritratto personaggi celebri e sconosciuti con la stessa attenzione quasi rituale. Memorabili i ritratti video di Lady Gaga, esposti al Louvre nel 2013. Collaborò con icone della cultura pop e underground, da Tom Waits a William S. Burroughs, da Lou Reed a Marina Abramović, con cui creò "The Life and Death of Marina Abramović". Ogni lavoro era un viaggio in un mondo altro, dove il visibile diventava spirituale, il banale diventava sublime.
Nel 1991 Bob Wilson aveva fondato The Watermill Center, un luogo di ricerca interdisciplinare per artisti da tutto il mondo. La sua influenza è oggi presente nei teatri, nei musei, nelle scuole d’arte e nelle menti di generazioni di artisti che ne hanno seguito le tracce.
Dopo il balletto Edison su musiche di Michael Riesman al Teatro Nazionale di Milano nel 1979, la prima produzione di Bon Wilson alla Scala è Salome, memorabile spettacolo del 1987 con la direzione di Kent Nagano, i costumi di Gianni Versace e Montserrat Caballé protagonista. Tornò due anni più tardi con Doktor Faustus di Giacomo Manzoni, direzione di Gary Bertini e ancora costumi di Versace. Tra il 2011 e il 2015 firmò Il ritorno di Ulisse in patria, L’Orfeo e L’incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi con la direzione di Rinaldo Alessandrini.
Nel 2023 era stato insignito del Praemium Imperiale per il Teatro dalla Japan Art Association, massimo riconoscimento per le arti fuori dal circuito del Nobel. "Non ho mai pensato al teatro come a una decorazione, ma come a qualcosa di architettonico", diceva Wilson. E in effetti le sue opere erano edifici della mente, strutture del tempo, meditazioni visive in cui ogni sedia era una scultura, ogni luce un gesto, ogni pausa un discorso. (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Morto Bob Wilson, addio al regista visionario della scena contemporanea
(Adnkronos) - Dopo la copertina di Time, l'editoriale del Times. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, "schietta" e "grintosa", è "la prima leader italiana eletta da decenni a fare una figura seria sulla scena internazionale", oltre a godere di una "popolarità interna" senza pari tra i grandi Paesi europei. Lo ha scritto il quotidiano britannico The Times, in un editoriale firmato da Edward Lucas, giornalista inglese che ha casa, come molti britannici, nella zona del lago di Como e che trova ultimamente molto migliorata, dato che, scrive tra l'altro, vi abbondano "gru e impalcature", in paesi che fino a poco tempo fa "sembravano destinati allo spopolamento e al declino". Un articolo che arriva circa un mese dopo un podcast di Times radio che la definiva la "superstar politica d'Europa".
Per il quotidiano britannico, oggi in Italia "i treni sono puntuali e puliti". E il Paese, nota anche, "spende solo l'8,4% del reddito nazionale per la sanità (noi spendiamo un terzo in più) e ottiene risultati migliori". Secondo Lucas, "considerando il potere d'acquisto, gli italiani sono ora più ricchi dei britannici. E vivono anche più a lungo. Milano, capitale commerciale del Paese, e la Lombardia, la sua regione, prosperano, con le Olimpiadi invernali di febbraio che offrono ulteriore stimolo e visibilità".
Ultimamente, nota Lucas, "soldi e persone si stanno trasferendo in Italia. Un regime fiscale leggero alletta i super-ricchi". Il quotidiano britannico, di proprietà della News Corp di Ruper Murdoch, ricorda che "l'ultima indagine del Fmi sull'economia italiana ne elogia la disciplina fiscale; non un punto di forza tradizionale". E oggi "ogni immobile adibito a locazione turistica ora espone pubblicamente il proprio codice fiscale Cin, introdotto a gennaio, che rende gli affitti turistici visibili al Fisco".
Per il Times, "se la sua coalizione, ben affiatata, manterrà la rotta fino alle elezioni del dicembre 2027, avrà guidato il governo più longevo della storia italiana (che è già al quinto posto). In un Paese in cui la politica era un tempo una scelta tra pagliacci imbroglioni e tecnocrati inariditi, la sua schiettezza e la sua grintosa storia di fondo sono ben accette. Nessun altro leader di un grande Paese in Europa può eguagliare la sua popolarità interna". Inoltre, ha una posizione "vivacemente amichevole nei confronti della squadra di Donald Trump".
Niente di tutto ciò, continua, "rende l'Italia perfetta. La crescita economica (sebbene migliore di quella della Germania) raggiunge a malapena l'1%. Le disparità regionali sono marcate (..). I grandi progetti edilizi sono lenti e costosi. L'opacità, legata alla Cina e alla mafia, a volte a entrambe, circonda alcuni flussi finanziari. I fondi Ue che sostengono la ripresa dell'Italia non dureranno per sempre. Permangono preoccupazioni persistenti sulle ambizioni a lungo termine di Meloni e sulla ripulitura del passato fascista da parte del suo partito".
Eppure, conclude, "da un punto di vista britannico, trovo un conforto perverso nella svolta dell'Italia. Il suo malessere sembrava inevitabile, frutto di istituzioni screditate, una stretta demografica, debiti enormi, un divario tra Nord e Sud e cittadini che non vedevano sbocchi per i propri talenti. Ma il pessimismo era eccessivo. Se l'Italia può riprendersi, perché non possiamo farlo noi?".
(Adnkronos) - Sei persone, tra cui un 11enne e una 14enne, sono ricoverate in gravi condizioni per un intossicazione alimentare. Nei giorni scorsi hanno mangiato in un chiosco durante la 'Fiesta Latina' in piazza a Monserrato in provincia di Cagliari. Ora sono tutti in Rianimazione. Secondo le prime informazioni potrebbe trattarsi di botulino.
In tutto sono sei le persone ricoverate. Al Brotzu sono stati trasportati un uomo e un ragazzino di 11 anni, che ora è stato trasferito al Gemelli di Roma. Si trovano invece al Policlinico di Monserrato gli altri due pazienti, una ragazzina di 14 anni e una donna di 62.
Sulla vicenda indagano anche i carabinieri con i controlli del Nas. Dopo le verifiche della Asl di Ogliastra, è arrivata l'ordinanza del sindaco di Tortolì che sospende tutto. Nel mirino dei controlli in corso a Tortolì ci sono i tacos dello stand messicano, con particolare attenzione sulla salsa guacamole.
"A seguito di una segnalazione della Asl Ogliastra - annuncia il sindaco Marcello Ladu - è stata emessa ordinanza sindacale che dispone la cessazione immediata della somministrazione e produzione di alimenti e bevande nell’ambito della manifestazione 'Fiesta Latina' in piazza Porto Frailis". "Il provvedimento è stato adottato a titolo esclusivamente precauzionale, considerata la necessità di tutelare la salute pubblica e prevenire potenziali focolai di botulismo nella nostra cittadina, che in questi giorni ospita anche numerosi turisti - continua la nota del primo cittadino di Tortolì -. L’ordinanza segue un’allerta alimentare comunicata dalla Regione Sardegna riguardante un sospetto focolaio di botulismo, con alcuni casi segnalati nella Asl di Cagliari. Si precisa che non vi sono ulteriori elementi che debbano destare allarme".
Leggi tutto: Cagliari, 6 intossicati da botulino dopo aver mangiato street food: gravi
(Adnkronos) - Negli ultimi giorni rimbalza in ambienti parlamentari un nome eccellente del centrosinistra per il dopo Sala a Milano. Si tratta del giornalista Mario Calabresi, ex direttore di Repubblica e La Stampa. Al momento è solo una indiscrezione raccolta dall'Adnkronos. Anche perché manca ancora molto tempo alla scadenza naturale del mandato del sindaco (nel 2027), a meno di accelerazioni vista l'inchiesta in corso. Per questo, l'indiscrezione viene definita dalle stesse fonti una delle ipotesi sul tavolo ma prematura.
Il nome di Calabresi circola nei conciliaboli del Transatlantico, a Montecitorio. E avrebbe fatto scattare un campanello d'allarme nel centrodestra, dove pure si sta già ragionando sulle prossime elezioni comunali di Milano.
Leggi tutto: Milano, rumors alla Camera: spunta ipotesi Mario Calabresi per il 'dopo Sala'
(Adnkronos) - Erede di una risoluzione approvata nel pieno della crisi, il sistema delle Nazioni Unite UnOps–Un2720 è diventato in pochi mesi l’infrastruttura amministrativa e tecnica attraverso cui passa (o dovrebbe passare) la gran parte degli aiuti diretti a Gaza. La sua origine è la Risoluzione 2720 del Consiglio di Sicurezza, adottata il 22 dicembre 2023, che ha chiesto al Segretario generale di istituire un meccanismo capace di facilitare, coordinare, monitorare e verificare l’ingresso dei beni umanitari nella Striscia tramite Paesi non parte al conflitto.
Ma andando oggi sul sito di questa struttura, l’Adnkronos ha potuto verificare una serie di numeri che fanno impressione: negli ultimi due mesi quasi 40mila pallet sono stati scaricati ai varchi che oggi consentono l’accesso alla Striscia, che corrispondono a circa 40mila tonnellate di aiuti alimentari, medici, energetici. Di questi, circa 30mila sono stati raccolti, ma solo 4.200 sono giunti alla destinazione prevista a Gaza. Ben 25.700 pallet (ovvero 23.350 tonnellate), dopo essere partiti su 1753 camion, sono stati “intercettati”, questa la definizione delle Nazioni Unite “o pacificamente da persone affamate, o con la forza da soggetti armati, durante il transito a Gaza”.
Dunque solo un decimo degli aiuti disponibili al confine della Striscia è arrivato senza intoppi alle persone che ne avevano bisogno secondo le agenzie che stanno lavorando sul campo (tra tutte, il Wfp, programma alimentare mondiale; ma ci sono anche Unicef, Croce Rossa/Mezzaluna Rossa, Medici Senza Frontiere, Organizzazione mondiale della Sanità e altri). Il resto dei carichi è stato bloccato e svuotato da civili disperati o sequestrati dalle milizie di Hamas che tuttora controllano buona parte del territorio e della popolazione. Questi dati, che sono forniti dalle Nazioni Unite e che non specificano quale percentuale degli aiuti “persi” sia opera di forze militari locali, ricalcano la linea difensiva del governo israeliano quando si tratta della crisi alimentare a Gaza: cibo e medicine ci sono ma sono spesso sequestrati da Hamas che sceglie se, come e a chi distribuirli, e a quale prezzo (nonostante si tratti di aiuti gratuiti).
L’obiettivo di UnOps-Un2720 non è sostituire le agenzie umanitarie né gli attori logistici esistenti, bensì fornire un punto unico di ingresso, una lingua comune e una catena di responsabilità verificabile, con etichette e codici univoci associati a ogni collo. Opera in modo neutrale ed è guidato dall’ex ministra olandese Sigrid Kaag. Che a gennaio 2025 è stata nominata anche Coordinatrice Speciale per la pace nel Medio Oriente, ed è sposata con Anis al-Qaq, ex ambasciatore palestinese e politico di Fatah. Dunque questi numeri, poco conosciuti, disegnano uno scenario parzialmente diverso rispetto a quanto raccontato in questi giorni.
Leggi tutto: Gaza, perché l’aiuto non arriva: camion sequestrati dalle milizie armate. Il report Onu
(Adnkronos) - Erede di una risoluzione approvata nel pieno della crisi, il sistema delle Nazioni Unite UnOps–Un2720 è diventato in pochi mesi l’infrastruttura amministrativa e tecnica attraverso cui passa (o dovrebbe passare) la gran parte degli aiuti diretti a Gaza. La sua origine è la Risoluzione 2720 del Consiglio di Sicurezza, adottata il 22 dicembre 2023, che ha chiesto al Segretario generale di istituire un meccanismo capace di facilitare, coordinare, monitorare e verificare l’ingresso dei beni umanitari nella Striscia tramite Paesi non parte al conflitto.
Ma andando oggi sul sito di questa struttura, l’Adnkronos ha potuto verificare una serie di numeri che fanno impressione: negli ultimi due mesi quasi 40mila pallet sono stati scaricati ai varchi che oggi consentono l’accesso alla Striscia, che corrispondono a circa 40mila tonnellate di aiuti alimentari, medici, energetici. Di questi, circa 30mila sono stati raccolti, ma solo 4.200 sono giunti alla destinazione prevista a Gaza. Ben 25.700 pallet (ovvero 23.350 tonnellate), dopo essere partiti su 1753 camion, sono stati “intercettati”, questa la definizione delle Nazioni Unite “o pacificamente da persone affamate, o con la forza da soggetti armati, durante il transito a Gaza”.
Dunque solo un decimo degli aiuti disponibili al confine della Striscia è arrivato senza intoppi alle persone che ne avevano bisogno secondo le agenzie che stanno lavorando sul campo (tra tutte, il Wfp, programma alimentare mondiale; ma ci sono anche Unicef, Croce Rossa/Mezzaluna Rossa, Medici Senza Frontiere, Organizzazione mondiale della Sanità e altri). Il resto dei carichi è stato bloccato e svuotato da civili disperati o sequestrati dalle milizie di Hamas che tuttora controllano buona parte del territorio e della popolazione. Questi dati, che sono forniti dalle Nazioni Unite e che non specificano quale percentuale degli aiuti “persi” sia opera di forze militari locali, ricalcano la linea difensiva del governo israeliano quando si tratta della crisi alimentare a Gaza: cibo e medicine ci sono ma sono spesso sequestrati da Hamas che sceglie se, come e a chi distribuirli, e a quale prezzo (nonostante si tratti di aiuti gratuiti).
L’obiettivo di UnOps-Un2720 non è sostituire le agenzie umanitarie né gli attori logistici esistenti, bensì fornire un punto unico di ingresso, una lingua comune e una catena di responsabilità verificabile, con etichette e codici univoci associati a ogni collo. Opera in modo neutrale ed è guidato dall’ex ministra olandese Sigrid Kaag. Che a gennaio 2025 è stata nominata anche Coordinatrice Speciale per la pace nel Medio Oriente, ed è sposata con Anis al-Qaq, ex ambasciatore palestinese e politico di Fatah. Dunque questi numeri, poco conosciuti, disegnano uno scenario parzialmente diverso rispetto a quanto raccontato in questi giorni.
Leggi tutto: Gaza, perché l’aiuto non arriva: i camion sequestrati dalle milizie armate
(Adnkronos) - Erede di una risoluzione approvata nel pieno della crisi, il sistema delle Nazioni Unite UnOps–Un2720 è diventato in pochi mesi l’infrastruttura amministrativa e tecnica attraverso cui passa (o dovrebbe passare) la gran parte degli aiuti diretti a Gaza. La sua origine è la Risoluzione 2720 del Consiglio di Sicurezza, adottata il 22 dicembre 2023, che ha chiesto al Segretario generale di istituire un meccanismo capace di facilitare, coordinare, monitorare e verificare l’ingresso dei beni umanitari nella Striscia tramite Paesi non parte al conflitto.
Ma andando oggi sul sito di questa struttura, l’Adnkronos ha potuto verificare una serie di numeri che fanno impressione: negli ultimi due mesi quasi 40mila pallet sono stati scaricati ai varchi che oggi consentono l’accesso alla Striscia, che corrispondono a circa 40mila tonnellate di aiuti alimentari, medici, energetici. Di questi, circa 30mila sono stati raccolti, ma solo 4.200 sono giunti alla destinazione prevista a Gaza. Ben 25.700 pallet (ovvero 23.350 tonnellate), dopo essere partiti su 1753 camion, sono stati “intercettati”, questa la definizione delle Nazioni Unite “o pacificamente da persone affamate, o con la forza da soggetti armati, durante il transito a Gaza”.
Dunque solo un decimo degli aiuti disponibili al confine della Striscia è arrivato senza intoppi alle persone che ne avevano bisogno secondo le agenzie che stanno lavorando sul campo (tra tutte, il Wfp, programma alimentare mondiale; ma ci sono anche Unicef, Croce Rossa/Mezzaluna Rossa, Medici Senza Frontiere, Organizzazione mondiale della Sanità e altri). Il resto dei carichi è stato bloccato e svuotato da civili disperati o sequestrati dalle milizie di Hamas che tuttora controllano buona parte del territorio e della popolazione. Questi dati, che sono forniti dalle Nazioni Unite e che non specificano quale percentuale degli aiuti “persi” sia opera di forze militari locali, ricalcano la linea difensiva del governo israeliano quando si tratta della crisi alimentare a Gaza: cibo e medicine ci sono ma sono spesso sequestrati da Hamas che sceglie se, come e a chi distribuirli, e a quale prezzo (nonostante si tratti di aiuti gratuiti).
L’obiettivo di UnOps-Un2720 non è sostituire le agenzie umanitarie né gli attori logistici esistenti, bensì fornire un punto unico di ingresso, una lingua comune e una catena di responsabilità verificabile, con etichette e codici univoci associati a ogni collo. Opera in modo neutrale ed è guidato dall’ex ministra olandese Sigrid Kaag. Che a gennaio 2025 è stata nominata anche Coordinatrice Speciale per la pace nel Medio Oriente, ed è sposata con Anis al-Qaq, ex ambasciatore palestinese e politico di Fatah. Dunque questi numeri, poco conosciuti, disegnano uno scenario parzialmente diverso rispetto a quanto raccontato in questi giorni.
Leggi tutto: Gaza, perché l’aiuto non arriva: le tonnellate sequestrate dalle milizie armate
(Adnkronos) - Matteo Materazzi, fratello dell'ex calciatore dell'Inter Marco, ha la Sla. L'agente, ex allenatore di Bari, Lazio, Piacenza e Brescia, sta lottando da settembre 2024 contro una rara forma di sclerosi laterale amiotrofica e oggi, giovedì 31 luglio, sua moglie Maura ha raccontato la storia dopo il lancio di una raccolta fondi su Gofoundme. Una campagna che in poche ora ha avvicinato oltre 120 donatori, con più di 25mila euro raccolti.
"Sono Maura, la moglie di Matteo, un papà di due splendidi ragazzi di 16 e 19 anni - si legge in un lungo post pubblicato su Instagram -. Matteo ha 49 anni e nel settembre 2024 gli è stata diagnosticata una rara mutazione di Sla. La sua storia inizia a marzo 2024, quando pensando di avere un problema alla schiena comincia a zoppicare trascinando un po’ il piede sinistro. In poco tempo perde molto peso e fa sempre più fatica a camminare. Iniziamo a fare mille esami, dai quali però non risulta nulla".
Il post di Maura continua con il racconto degli ultimi mesi: "Ad agosto comincia a cadere frequentemente, la sua camminata diventa robotica, ogni passo è una fatica immane, così riusciamo a ottenere un appuntamento al centro Nemo di Roma col Proff. Sabatelli. Il 4 settembre riceviamo l’amara sentenza. In pochi mesi Matteo, per la precisione a fine dicembre, finisce in carrozzina perdendo velocemente l’uso delle gambe. Nemmeno le braccia funzionano più, muove solo un pochino le mani. La malattia sta avanzando molto velocemente e ha da poco preso anche la parte respiratoria. L'obiettivo è creare una terapia Aso personalizzata per la mutazione di Matteo (TDP-43). Ha già funzionato su alcune rare mutazioni di Sla, come la SOD1 e la FUS, solo che la mutazione di Matteo ha una difficoltà in più: la proteina che si accumula nelle sue cellule neuronali e che le intossica, facendole morire, è anche funzionale alla cellula stessa. Per questo motivo creare una terapia antisenso per Matteo è ancora più difficile".
Per Matteo c'è però una speranza: "Abbiamo contattato la Columbia University di New York e il Dott. Shneider, pioniere di questa terapia, ma per creare degli ASO adatti a Matteo e a tutti quelli che hanno la stessa mutazione nella stessa variante servono 1 milione e mezzo di dollari, che ovviamente non abbiamo. Solo col vostro aiuto possiamo sperare di raggiungere queste cifre e magari salvare la vita non solo di Matteo, ma di tutti quelli che vivono la sua condizione".
(Adnkronos) - E' di un morto e quattro feriti il bilancio di grave incidente stradale che si è verificato sull’autostrada A32 Torino-Bardonecchia in direzione del comune dell’alta Valsusa. Secondo una prima ricostruzione a causare l’incidente, avvenuto nei pressi di San Didero, sarebbe stata un’auto che procedeva contromano.
Sul posto sono intervenuti i sanitari dei 118, i vigili del fuoco che hanno estratto le vittime dalle lamiere delle auto coinvolte e gli agenti della polizia stradale per i rilievi dell’accaduto. Al momento l’autostrada è chiusa in direzione Bardonecchia.
Solo il 27 luglio scorso erano state 4 le vittime di un incidente analogo avvenuto sulla A4 Torino-Milano tra Novara est e Marcallo Mesero, quando un’auto guidata da un anziano aveva imboccato contromano l’autostrada schiantandosi contro quella sulla quale viaggiavano quattro persone. Nell’urto sono morti quattro uomini, l’anziano e tre persone che si trovavano a bordo dell’altra vettura, mentre la moglie di una delle vittime è rimasta gravemente ferita nell'impatto.
Leggi tutto: Auto contromano sull'A32, un morto e quattro feriti sulla Torino-Bardonecchia
(Adnkronos) - I Mondiali di nuoto 2025 di Singapore continuano a regalare spettacolo. Venerdì 1° agosto è il sesto giorno di gare in vasca, con diversi azzurri impegnati. Domani, occhi puntati sulla vicecampionessa del mondo dei 1500 stile libero Simona Quadarella, impegnata negli 800 stile libero, e soprattutto sulla giovane Sara Curtis. Nata nel 2006, sarà la prima italiana a partecipare a una finale mondiale della gara regina, i 100 stile libero. Ecco il programma del 1° agosto e dove vedere gli azzurri in gara ai Mondiali 2025 di Singapore, con gli orari italiani.
Ore 3:02 - Chiara Pellacani, Elisa Pizzini , eliminatorie trampolino 3 m femminile
Ore 4:02 - Federico Burdisso, Thomas Ceccon, batterie 100 farfalla maschili
Ore 4:51 - Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri, 50 stile libero maschili
Ore 5:25 - Silvia Di Pietro, 50 farfalla femminili
Ore 5:49, eventuale finale 14:34, Italia 4x200 stile libero maschile
Ore 6:11 - Simona Quadarella, batterie 800 stile libero femminili
Ore 13:02 - Sara Curtis, finale 100 stile libero femminili ore 13:02
Le gare di domani venerdì 1 agosto ai Mondiali di nuoto di Singapore saranno visibili su Rai 2 Hd, RaiSport Hd, Sky Sport Arena (canale 204), Sky Sport Uno e Sky Sport Mix (canali 201 e 211). Gare disponibili anche in streaming su Rai Play, Sky Go e Now.
Leggi tutto: Mondiali nuoto Singapore, programma 1 agosto. Orari e dove vedere italiani in tv
(Adnkronos) - "Salgono a 89 in Italia i casi confermati di infezione da West Nile virus (Wnv) nell'uomo" secondo il bollettino pubblicato oggi dall'Istituto superiore di sanità. Rispetto alla rilevazione della scorsa settimana (32 casi), si contano 57 infettati in più. All'Iss sono stati segnalati al momento "8 decessi".
"Tra i casi confermati dall'inizio della sorveglianza al 30 luglio - si legge nel report - 40 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 1 Lombardia, 3 Veneto, 1 Emilia Romagna, 23 Lazio, 10 Campania), 2 casi asintomatici identificati in donatori di sangue (1 Veneto, 1 Campania), 46 casi di febbre (1 Lombardia, 5 Veneto, 35 Lazio, 4 Campania, 1 Sardegna) e 1 caso asintomatico (1 Campania). Sono stati notificati 8 decessi (1 Piemonte, 2 Lazio, 5 Campania)".
"Salgono a 31 le province con dimostrata circolazione del Wnv appartenenti a 10 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna", elenca l'Iss.
Leggi tutto: West Nile, in Italia 89 casi da inizio anno: 57 in più in 1 settimana
(Adnkronos) - "La Federazione delle società medico-scientifiche italiane (Fism) desidera esprimere il proprio apprezzamento per l'azione del Dipartimento della Prevenzione, ricerca ed emergenze sanitarie del ministero della Salute relativa alla prevenzione, sorveglianza e interventi in risposta alla circolazione dei virus West Nile e Usutu per la stagione vettoriale in corso. In particolare - si legge in una nota della Fism - si intende evidenziare l'impegno e la visione strategica del Dipartimento, che sta dimostrando capacità di coordinamento interistituzionale, efficacia nella pianificazione operativa e attenzione alla tempestività degli interventi. L'approccio adottato, basato su una logica integrata e multidisciplinare, rappresenta un modello virtuoso di sanità pubblica e di attuazione concreta dei principi 'One Health".
"L'attenzione ai diversi livelli di responsabilità - dalla sorveglianza entomologica e veterinaria alla sensibilizzazione della popolazione e dei professionisti sanitari - e la costante collaborazione con enti come l'Istituto superiore di sanità, il Cesme e il Gruppo operativo arbovirosi, testimoniano" per la Fism "un'eccellente capacità del Dipartimento Prevenzione di tradurre la complessità scientifica in misure operative chiare e condivise". Per questo la federazione ribadisce la propria "disponibilità a collaborare attivamente con il ministero della Salute e con tutte le istituzioni coinvolte per sostenere le azioni di formazione, aggiornamento, informazione e diffusione della cultura della prevenzione, nella piena consapevolezza che la risposta alle emergenze sanitarie richiede il contributo sinergico di tutte le componenti del sistema sanitario, scientifico e accademico".
"La Fism - conclude la nota - auspica che l'autorevolezza delle istituzioni sanitarie e le attività di prevenzione, fondamentali per tutelare la salute dei cittadini, non siano compromesse da divergenze politiche, perché il confronto politico deve essere sempre improntato al rispetto dei ruoli e delle persone, avendo come finalità il solo interesse della salute pubblica".
Leggi tutto: West Nile, Fism: "Apprezzamento per attività Dipartimento Prevenzione ministero Salute"
(Adnkronos) - “Nell’arco degli ultimi mesi abbiamo delineato per Cdp un percorso in grado di integrare visione di lungo periodo e capacità di risposta immediata”, ha dichiarato il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini, commentando i dati semestrali di Cdp.
“I risultati che presentiamo oggi dimostrano che il Gruppo ha operato con responsabilità, adottando soluzioni finanziarie innovative e sostenibili, sempre orientate al supporto dei territori, del tessuto produttivo e dell’abitare sociale. Un impegno che ha prodotto effetti positivi e concreti sul territorio, con una graduale e calibrata assunzione di rischio per sostenere progetti che rispondano ai bisogni prioritari del Paese, nel pieno rispetto della solidità patrimoniale di Cassa -aggiunge Gorno Tempini-. Anche grazie alla fiducia e alla preziosa collaborazione con i nostri azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Fondazioni di origine bancaria, continueremo a svolgere il nostro ruolo istituzionale, anticiclico e complementare rispetto al mercato, operando da ponte tra settore pubblico e privato, stimolando gli investimenti con capitali pazienti e produttivi”.
(Adnkronos) - Seicento milioni di euro per favorire l'acquisto di almeno 39mila veicoli elettrici. È l'obiettivi dei nuovi incentivi che dovrebbero partire a settembre, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza del parco circolante, sostituendo un'auto 'tradizionale' (cioè con motore a combustione termica) con uno alimentato da batterie. Per i dettagli bisognerà attendere il decreto allo studio del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in cui saranno definiti criteri e modalità di assegnazione dei sostegni. L'entità del contributo è comunque nota dal momento che si tratta di fondi del Pnrr inizialmente destinati all'installazione di colonnine elettriche e adesso dirottati all'acquisto di vetture a zero emissioni.
Secondo quanto anticipato dal ministro dell'Ambiente Pichetto, tra i soggetti beneficiari degli incentivi vi sono sia le persone fisiche residenti in aree urbane funzionali, ossia le città insieme alle relative aree di pendolarismo, che potranno acquistare veicoli privati elettrici della categoria M1, sia le microimprese per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 e N2.
L’importo degli incentivi previsti è pari a un massimo di 11mila euro, per i privati con Isee inferiore o pari a 30mila, oppure a un massimo di 9mila euro, per Isee compreso tra i 30 e i 40mila. Per le microimprese, è invece coperto fino al 30% del prezzo di acquisto con un massimale di 20mila euro per veicolo nuovo.
Per facilitare l’accesso agli incentivi verrà allestita una piattaforma informatica, con cui da un lato i soggetti beneficiari potranno accedere agli incentivi e dall’altro gli operatori economici potranno offrire veicoli elettrici nuovi rientranti nelle categorie agevolate.
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(Adnkronos) - Sara Curtis fa la storia ai Mondiali di nuoto di Singapore e centra la finale della gara regina, i 100 metri stile libero. L'azzurra ha fatto segnare il quarto tempo in semifinale dopo Mollie O'Callaghan, Cheng Yujie e Beryl Gastaldello (il settimo complessivo) e domani, venerdì 1 agosto, tornerà in vasca per giocarsi una medaglia. Per lei, 100 stile libero in 53"39, tempo che le garantisce la corsia numero 1.
Sara diventa così la prima italiana riuscita a conquistare questo traguardo nella specialità regina. "Il tempo onestamente non mi soddisfa, penso e sono certa di valere molto meno" le sue parole dopo la semifinale. Poi la precisazione: "È bellissimo essere in una finale mondiale, ora me la godrò. Ma questo crono non rispecchia il mio stato di forma".
Ma chi è Sara Curtis? Nata a Savigliano il 19 agosto 2006 da padre italiano e madre nigeriana, l'azzurra fa parlare di sé già da tempo. Qualche mese fa era stata per esempio grande protagonista agli Assoluti di Riccione, trionfando proprio nei 100 stile libero in 53"01 e conquistando così il pass iridato, con un record italiano sfilato a Federica Pellegrini (e risalente al 25 giugno 2016, quando fece esplodere lo Stadio del Nuoto di Roma durante il 53esimo trofeo Sette Colli).
Sempre a Riccione, Sara aveva stabilito per due volte il nuovo record nazionale nei 50 metri stile libero, abbassandolo a 24"52 nelle batterie e a 24"43 nella successiva finale. Ad aprile si è trasferita negli Stati Uniti, per studiare e allenarsi all'Università della Virginia. Oggi fa sognare il nuoto italiano a Singapore.
(Adnkronos) - Un vasto incendio è scoppiato oggi, giovedì 31 luglio, vicino alla sede ferroviaria Napoli-Sorrento della Circumvesuviana, nei pressi della stazione chiusa di Moregine a Pompei. A prendere fuoco è stata un'autorimessa. L'Eav fa sapere che la circolazione sulla linea Napoli-Sorrento è limitata alle tratte Napoli-Torre Annunziata e Castellammare- Sorrento. La circolazione è momentaneamente interrotta tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, dove è stato istituito servizio di bus sostitutivo.
Nel frattempo sul posto sono in corso le complicate operazioni di spegnimento, che vedono impegnati i vigili del fuoco. A delimitare l'area, che si trova accanto al casello autostradale di Castellammare di Stabia dell'autostrada Napoli-Salerno, ci sono sia la polizia che la municipale.
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