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Trump-Putin, tracce del vertice: spuntano documenti dimenticati

16 Agosto 2025
I documenti mostrati dall

(Adnkronos) - Documenti preparatori del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, comprese le location precise dei diversi incontri, gli orari e i nomi dei partecipanti, con tanto di numero di telefono dei funzionari americani, sono stati trovati nella stampante di un albergo di Anchorage. Lo rivela oggi l'emittente americana Npr, spiegando che le otto pagine, con il timbro del dipartimento di Stato, sono state trovate nel business centre del Captain Cook Hotel, ad una ventina di minuti dalla base Elmendorf-Richardson dove si è svolto il vertice.  

Tra i documenti, evidentemente dimenticati da dipendenti del dipartimento di Stato, figura anche il menù del "pranzo in onore del presidente Putin", che invece poi è stato cancellato: insalata verde con vinaigrette di champagne, filet mignon e halibut e creme brulée per dessert. Dettagliata anche la mappa dei posti a sedere, che prevedeva che Trump e Putin, affiancati dalle loro delegazioni, sedessero uno di fronte all'altro.  

Dai documenti emerge anche il regalo preparato da Trump per Putin, una statua da scrivania dell'America Bald Eagle, l'aquila considerata il simbolo degli Stati Uniti. Non manca poi la lista di tutti i partecipanti americani e russi al vertice, con tanto di pronuncia fonetica dei secondo, a cominciare da "Mr President Poo-tihn". 

 

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Punto da una vespa al volante si schianta contro albero a Budoni

16 Agosto 2025
Budoni - RIPRODUZIONE RISERVATASalvato con adrenalina poi in ospedale con l'elisoccorso...

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Scontro frontale a Senorbì, tre feriti in codice rosso

16 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAIncidente tra auto sulla statale 128, interviene l'elisoccorso...

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Botulino, nuovo ricovero in terapia intensiva a Cosenza

16 Agosto 2025
Un ospedale (Fotogramma)

(Adnkronos) - Nuovo ricovero, oggi, sabato 16 agosto, all'ospedale Annunziata di Cosenza. Il paziente, arrivato in pronto soccorso con chiari sintomi di intossicazione botulinica, è stato trasferito al reparto di Terapia intensiva. Le condizioni, seppure non gravi, necessitano comunque di un attento monitoraggio. 

E' stato dimesso, invece, un paziente ricoverato in pediatria. Al momento sono 9 i ricoveri: 3 in terapia intensiva e 6 nei reparti di area medica. 

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Sinner oggi contro Atmane, diretta semifinale Cincinnati: match live

16 Agosto 2025
Jannik Sinner

(Adnkronos) - Jannik Sinner oggi in campo nella semifinale del Masters 1000 di Cincinnati. L'azzurro, numero 1 del mondo e detentore del titolo, nel giorno del 24esimo compleanno affronta il francese Terence Atmane, rivelazione del torneo, per un posto in finale. 

 

Nella seconda semifinale, sfida tra lo spagnolo Carlos Alcaraz e il tedesco Alex Zverev. 

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Ischia, sparatoria a Forio: uccide madre e compagno dell'ex moglie, poi si toglie la vita

16 Agosto 2025
Il luogo della tragedia

(Adnkronos) - Tre persone sono morte in una sparatoria oggi, sabato 16 agosto, a Forio nell'isola di Ischia. I colpi sono stati esplosi alle 18.30 in via Provinciale Panza all'altezza del civico 350. Secondo quanto si apprende, il 69enne Antonio Luongo avrebbe sparato e ucciso il compagno e la madre della sua ex moglie. Le vittime sono il 48enne Nunzio Russo Spena e la 63enne di origini ucraine Zinoviya Knihnitska. Avrebbe poi rincorso e sparato anche alla ex moglie, 42enne.  

La donna è attualmente ricoverata all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, in prognosi riservata. Il 69enne avrebbe poi rivolto l'arma contro di sé, sparando un colpo. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Ischia. 

 

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Ischia, sparatoria a Forio: uccide sia la madre che il compagno dell'ex moglie e si toglie la vita

16 Agosto 2025
Il luogo della tragedia

(Adnkronos) - Tre persone sono morte in una sparatoria oggi, sabato 16 agosto, a Forio nell'isola di Ischia. I colpi sono stati esplosi alle 18.30 in via Provinciale Panza all'altezza del civico 350. Secondo quanto si apprende, un 69enne avrebbe sparato e ucciso il compagno e la madre della sua ex moglie. Le vittime sono un 48enne e una 63enne di origini ucraine. Avrebbe poi rincorso e sparato anche alla ex moglie, 42enne. La donna è attualmente ricoverata all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, in prognosi riservata. Il 69enne avrebbe poi rivolto l’arma contro di sé, sparando un colpo. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Ischia. 

A rendere noto il fatto anche il deputato di Avs, Francesco Emilio Borrelli, che ha postato il video subito dopo quanto accaduto.  

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Sparatoria a Forio d'Ischia, 69enne uccide sia il compagno che la madre dell'ex moglie: poi si suicida

16 Agosto 2025
Il luogo della tragedia

(Adnkronos) - Tre persone sono morte in una sparatoria oggi, sabato 16 agosto, a Forio nell'isola di Ischia. I colpi sono stati esplosi alle 18.30 in via Provinciale Panza all'altezza del civico 350. Secondo quanto si apprende, un 69enne avrebbe sparato e ucciso il compagno e la madre della sua ex moglie. Le vittime sono un 48enne e una 63enne di origini ucraine. Avrebbe poi rincorso e sparato anche alla ex moglie, 42enne. La donna è attualmente ricoverata all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, in prognosi riservata. Il 69enne avrebbe poi rivolto l’arma contro di sé, sparando un colpo. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Ischia. 

A rendere noto il fatto anche il deputato di Avs, Francesco Emilio Borrelli, che ha postato il video subito dopo quanto accaduto.  

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Sparatoria a Forio d'Ischia, tre morti

16 Agosto 2025
Fermo dal video del deputato Borrelli

(Adnkronos) - Tre persone sono morte in una sparatoria oggi, sabato 16 agosto, a Forio d'Ischia nel Napoletano. Sul posto i carabinieri che stanno indagando sulla vicenda, ritenuta ancora poco chiara.  

A rendere noto il fatto anche il deputato di Avs, Francesco Emilio Borrelli, che ha postato il video subito dopo quanto accaduto.  

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Roma-Neom 2-2, giallorossi pareggiano in ultima amichevole

16 Agosto 2025
Roma-Neom 2-2, giallorossi pareggiano in ultima amichevole

(Adnkronos) - La Roma pareggia 2-2 con i sauditi del Neom nell'ultima amichevole prima dell'esordio in Serie A all'Olimpico con il Bologna, in programma sabato 23 agosto alle 20.45. Al 'Benito Stirpe' di Frosinone succede tutto nel primo tempo con i ragazzi di Gian Piero Gasperini in vantaggio per due volte, prima con Bryan Cristante al 25' e poi con Matias Soulé al 32' e due volte raggiunti da Said Benrahma al 26' e Faris Abdi al 38'.  

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Uragano Erin cresce e diventa di categoria 5, minaccia per i Caraibi

16 Agosto 2025
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(Adnkronos) - Erin si rafforza rapidamente sull'Oceano Atlantico e diventa un uragano di categoria 5 sulla scala Saffir-Simpson. E' quanto riferisce Cbs news citando il National Hurricane Center (Nhc) degli Stati Uniti. In un avviso aggiornato alle 11:20 ora locale, il centro con sede a Miami ha detto che i 'cacciatori di uragani' hanno scoperto che Erin è cararatterizzato da venti che soffiano a 160 mph (circa 257 chilometri orari). Un uragano di categoria 5 è tale se le raffiche di vento soffiano almeno a 157 mph (252 chilometri orari). 

L'uragano prosegue il suo percorso verso i Caraibi, minacciando intense piogge e inondazioni. Erin continua il suo percorso verso le Piccole Antille, una regione che comprende le Isole Vergini americane e britanniche e Porto Rico, secondo quanto riportato dal National Hurricane Center (Nhc) degli Stati Uniti.  

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Il film 'Nella colonia penale' premiato a Locarno dalla critica

16 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAGirato in Sardegna da 4 cineasti nelle carceri all'aperto...

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San Teodoro, Olbia e Alghero nella top 50 di Ferragosto

16 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAReport di Holidu.it, San Teodoro e Olbia anche tra le più care...

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Mediobanca, investitori istituzionali a favore di ops su Banca Generali

16 Agosto 2025
Sede di Mediobanca (Fotogramma)

(Adnkronos) - Gli investitori istituzionali sono favorevoli all'offerta di Mediobanca per l'acquisizione di Banca Generali. A pochi giorni dall’assemblea degli azionisti, convocata per il prossimo 21 agosto, hanno reso noto il proprio voto favorevole Norges, il maggiore fondo sovrano al mondo e investitori nordamericani come California State Teachers' Retirement System, California Public Employees' Retirement System, Canada Pensions Plan, New York City Comptroller e Florida State Board of Administration. È quanto si evince dai siti web dei rispettivi azionisti di Mediobanca, che forniscono una disclosure anticipata delle proprie deleghe di voto. 

Norges, fondo sovrano norvegese che gestisce un portafoglio investimenti di 1.900 miliardi di dollari ed è anche il primo investitore in asset europei, è accreditato intorno all’1,45% del capitale sociale di Mediobanca. CalPers, fondo pensione dei dipendenti pubblici della California, con un portafoglio investimenti che vale oltre 500 miliardi di dollari, è accreditato intorno a 1,7 milioni di azioni, una quota equivalente allo 0,2% del capitale sociale. Sba Florida, fondo pensione che gestisce complessivamente 260 miliardi di dollari in investimenti, ha depositato 1,26 milioni di azioni della banca (equivalenti allo 0,15% circa) nell’assemblea dell’ottobre 2024 ed è accreditato intorno a una quota analoga CalStrs, fondo pensione californiano che è il più grande al mondo nella categoria degli insegnanti con un portafoglio che vale oltre 350 miliardi di dollari. 

Cpp Investments, fondo pensione canadese, con oltre 700 miliardi di dollari di asset in gestione, si è presentato all’assemblea di Piazzetta Cuccia del 2024 con in portafoglio lo 0,12% delle azioni. New York City Comptroller, asset manager che gestisce i portafogli di investimento dei cinque sistemi pensionistici della Grande Mela, amministrando 285 miliardi di dollari, è titolare di 115.000 azioni Mediobanca. La decisione di Norges e delle cinque casse previdenziali nordamericane conferma quella già formulata in vista della precedente convocazione dell’assemblea di Mediobanca (poi rinviata) e si allinea al giudizio unanime, favorevole all’ops su Banca Generali, espresso da parte dei principali proxy advisor (Iss e Glass Lewis, insieme a Pirc, agenzia europea specializzata sui fondi pensione) 

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Niente tregua dopo vertice in Alaska, Financial Times: "Putin ha chiesto ritiro Kiev dal Donetsk". Zelensky lunedì da Trump in Usa

16 Agosto 2025
Vladimir Putin (Afp)

(Adnkronos) - Vladimir Putin avrebbe chiesto il ritiro dall'Ucraina dalla regione orientale del Donetsk in cambio del congelamento della linea del fronte nelle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhia durante il vertice in Alaska. Lo rivela il Financial Times, citando quatto fonti a conoscenza dei colloqui, secondo cui Donald Trump avrebbe trasmesso il messaggio al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ai leader europei nel corso della telefonata di questa mattina. Mosca otterrebbe così il pieno controllo di un territorio che occupa parzialmente da oltre un decennio e dove le sue truppe stanno avanzando più rapidamente dal novembre scorso. 

Fonti vicine a Zelensky hanno affermato che il presidente non accetterebbe di consegnare il Donetsk, ma che sarebbe disponibile a discutere la questione territoriale con Trump a Washington, dove è previsto l'incontro lunedì. Nel vertice in Alaska, Putin, ha chiarito di non voler abbandonare le sue richieste sulla soluzione delle "cause profonde" del conflitto. Ma, secondo un ex alto funzionario del Cremlino, il presidente russo sarebbe pronto a scendere a compromessi su altre questioni, tra cui quella territoriale, scrive il Financial times. Le forze russe controllano circa il 70 per cento del Donetsk, ma le città più a ovest restano sotto il controllo dell'Ucraina e rivestono un'importanza fondamentale per le sue operazioni militari e le difese lungo il fronte orientale. 

Vladimir Putin afferma che l'incontro con Donald Trump in Alaska è stato "opportuno" è "molto utile". Parlando all'indomani del vertice con alcuni alti funzionari russi, il presidente ha spiegato di aver discusso con il presidente americano della pace in Ucraina "su basi eque". L'incontro, aggiunge, ci ha avvicinato a "decisioni necessarie". Con Trump Putin ha discusso le cause della crisi in Ucraina e ribadisce che la loro eliminazione come base di ogni accordo per risolvere il conflitto. "Ovviamente abbiamo avuto l'opportunità di parlare della genesi, delle cause di questa crisi, cosa che abbiamo fatto", ha detto il presidente russo riferendosi oggi del colloquio di ieri in Alaska, secondo quanto riporta la Tass. "Ed è precisamente l'eliminazione di queste cause radicate che dovrebbe essere la base dell'accordo", ha aggiunto. 

Si collegherà anche la premier Giorgia Meloni alla riunione di domani, domenica 17 agosto, alle 15 della coalizione dei volenterosi, copresieduta da Emmanuel Macron, Keir Starmer e Friedrich Merz, in vista dell'incontro di lunedì a Washington tra Trump e Zelensky. E' quanto si apprende da Palazzo Chigi. La riunione segue il vertice di ieri in Alaska e anticipa l'incontro di lunedì a Washington tra il presidente americano e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'ultimo incontro dei Volenterosi risale a mercoledì 13. 

Il vertice in Alaska, che aveva l'obiettivo di porre fine alla guerra in Ucraina, si è rivelato una “vittoria” per il presidente russo. E' quanto sostengono gli esperti avvertendo che quello che doveva essere l’inizio di un processo di pace si è risolto con un nulla di fatto, anzi, quasi con una 'ricompensa' al presidente russo. Dopo il summit ad Anchorage, Trump ha insistito sul fatto che sono stati compiuti "grandi progressi", con "molti punti" concordati e "pochissimi" ancora da definire. Eppure in Ucraina e anche nel resto del mondo ci si aspettava molto di più.  

"Dopo sei telefonate Trump-Putin e cinque viaggi dell'inviato di Trump, Steve Witkoff, a Mosca, il vertice in Alaska, seguito a livello globale con tanta attesa e ansia, non è riuscito a produrre alcun risultato tangibile per fermare l'aggressione russa contro Ucraina. La Russia ha ricevuto una ricompensa per la sua invasione”, ha sostenuto Orysia Lutsevych, vicedirettrice del programma Russia ed Eurasia e responsabile del forum sull'Ucraina di Chatham House.  

Ora che i due si sono incontrati, il rischio è che il presidente americano "tenti ancora una volta di intimidire Zelensky” nei prossimi incontri, ha avvertito dal canto suo Keir Giles, ricercatore associato del programma Russia ed Eurasia presso lo stesso think tank britannico, che ritiene che ora il presidente ucraino possa essere ritenuto da Trump come un "bersaglio più facile, su cui è più disposto a esercitare influenza”. Un altro rischio è che i leader europei possano pensare che il “pericolo imminente sia passato", tanto da "adagiarsi sugli allori". 

Secondo Neil Melvin, direttore della sicurezza internazionale del Royal United Services Institute (Rusi), il leader del Cremlino ha lasciato il summit considerandolo un vero successo: "Vladimir Putin è andato al vertice in Alaska con l'obiettivo principale di bloccare qualsiasi pressione sulla Russia e considera l'esito del vertice una missione compiuta". "Il presidente russo non ha fatto concessioni. Inoltre, è riuscito a presentarsi come se fosse uguale al presidente degli Stati Uniti”, ha detto Melvin aggiungendo: "È chiaro che Putin non vuole la pace”. 

Secondo quanto ha riferito all'Afp una fonte diplomatica informata sulla telefonata tra Trump, Zelensky e i leader europei, gli Stati Uniti hanno proposto all'Ucraina garanzie di sicurezza simili a quelle della Nato, ma senza l'adesione al blocco. "Come una delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, la parte americana ha proposto una garanzia di tipo non Nato articolo 5, presumibilmente concordata con il leader russo Vladimir Putin", ha detto la fonte. 

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Niente tregua dopo vertice in Alaska, Financial Times: "Putin ha chiesto ritiro Kiev dal Donetsk". Zelensky lunedì in Usa

16 Agosto 2025
Vladimir Putin (Afp)

(Adnkronos) - Vladimir Putin avrebbe chiesto il ritiro dall'Ucraina dalla regione orientale del Donetsk in cambio del congelamento della linea del fronte nelle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhia durante il vertice in Alaska. Lo rivela il Financial Times, citando quatto fonti a conoscenza dei colloqui, secondo cui Donald Trump avrebbe trasmesso il messaggio al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ai leader europei nel corso della telefonata di questa mattina. Mosca otterrebbe così il pieno controllo di un territorio che occupa parzialmente da oltre un decennio e dove le sue truppe stanno avanzando più rapidamente dal novembre scorso. 

Fonti vicine a Zelensky hanno affermato che il presidente non accetterebbe di consegnare il Donetsk, ma che sarebbe disponibile a discutere la questione territoriale con Trump a Washington, dove è previsto l'incontro lunedì. Nel vertice in Alaska, Putin, ha chiarito di non voler abbandonare le sue richieste sulla soluzione delle "cause profonde" del conflitto. Ma, secondo un ex alto funzionario del Cremlino, il presidente russo sarebbe pronto a scendere a compromessi su altre questioni, tra cui quella territoriale, scrive il Financial times. Le forze russe controllano circa il 70 per cento del Donetsk, ma le città più a ovest restano sotto il controllo dell'Ucraina e rivestono un'importanza fondamentale per le sue operazioni militari e le difese lungo il fronte orientale. 

Secondo quanto ha riferito all'Afp una fonte diplomatica informata sulla telefonata tra Trump, Zelensky e i leader europei, gli Stati Uniti hanno proposto all'Ucraina garanzie di sicurezza simili a quelle della Nato, ma senza l'adesione al blocco. "Come una delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, la parte americana ha proposto una garanzia di tipo non Nato articolo 5, presumibilmente concordata con il leader russo Vladimir Putin", ha detto la fonte. 

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Vertice in Alaska, Financial Times: Putin ha chiesto ritiro Kiev dal Donetsk

16 Agosto 2025
Vladimir Putin (Afp)

(Adnkronos) - Vladimir Putin avrebbe chiesto il ritiro dall'Ucraina dalla regione orientale del Donetsk in cambio del congelamento della linea del fronte nelle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhia durante il vertice in Alaska. Lo rivela il Financial Times, citando quatto fonti a conoscenza dei colloqui, secondo cui Donald Trump avrebbe trasmesso il messaggio al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ai leader europei nel corso della telefonata di questa mattina. Mosca otterrebbe così il pieno controllo di un territorio che occupa parzialmente da oltre un decennio e dove le sue truppe stanno avanzando più rapidamente dal novembre scorso. 

Fonti vicine a Zelensky hanno affermato che il presidente non accetterebbe di consegnare il Donetsk, ma che sarebbe disponibile a discutere la questione territoriale con Trump a Washington, dove è previsto l'incontro lunedì. Nel vertice in Alaska, Putin, ha chiarito di non voler abbandonare le sue richieste sulla soluzione delle "cause profonde" del conflitto. Ma, secondo un ex alto funzionario del Cremlino, il presidente russo sarebbe pronto a scendere a compromessi su altre questioni, tra cui quella territoriale, scrive il Financial times. Le forze russe controllano circa il 70 per cento del Donetsk, ma le città più a ovest restano sotto il controllo dell'Ucraina e rivestono un'importanza fondamentale per le sue operazioni militari e le difese lungo il fronte orientale. 

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Si ustiona mentre lavora in terrazza a Monserrato, è grave

16 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATARaggiunto da una fiammata, poi al Brotzu in codice rosso...

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30 anni fa la strage di Chilivani, commemorati Carru e Frau

16 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATACerimonia in ricordo dei carabinieri trucidati dai banditi...

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Dall'amore dei cani spiegato da Wynne alla Cuba di Philip Kerr, le novità in libreria

16 Agosto 2025
Ragazza che legge sulla spiaggia (Foto )

(Adnkronos) - Ecco una selezione delle novità in libreria, tra romanzi, saggi, libri d'inchiesta e reportage, presentata questa settimana dall'Adnkronos. 

La casa editrice Nord manda in libreria 'La levatrice', una storia di coraggio, riscatto e libertà scritta da Bibbiana Cau. Non è una di loro, Mallena. Un giorno di sedici anni prima è arrivata a Norolani insieme con Jubanne, cui è bastato un attimo per innamorarsi e che l’ha sposata per proteggerla da un destino che gravava su di lei come una condanna. Eppure, per gli abitanti di quel paese dove il maestrale porta il respiro del mare, ormai è diventata un punto di riferimento. Perché Mallena è una llevadora che, mettendo in pratica il sapere antico tramandatole dalla madre, assiste tutte le partorienti, anche quelle delle famiglie più umili, senza mai pretendere nulla in cambio. Ma tutto precipita nel settembre 1917, quando Jubanne torna dal fronte ferito nel corpo e nell’anima. Per pagargli le cure necessarie, Mallena chiede a gran voce al consiglio comunale di essere remunerata per il suo lavoro e, ancora una volta, quel sussidio le viene negato. Come se non bastasse, in conformità a un decreto regio, viene assunta un’ostetrica diplomata, destinata a sostituirla. 

Arriva dal continente, Angelica Ferrari: nonostante la giovane età, per essere lì ha combattuto a lungo, sfidando le convenzioni sociali e la disapprovazione del padre, che voleva relegarla tra le mura domestiche, sposata con un buon partito. E adesso deve lottare contro la diffidenza delle donne del paese, che la vedono come un’estranea e rifiutano le sue cure. Dovrebbero essere rivali, Mallena e Angelica, invece sono le due facce della stessa medaglia, entrambe spinte dal desiderio di libertà e indipendenza, entrambe tradite dalle persone che avrebbero dovuto proteggerle e vittime della quotidiana ingiustizia che il mondo sa riservare soprattutto alle donne. Tuttavia, quando la situazione si farà insostenibile e i fantasmi del passato torneranno a bussare alla porta di Mallena, sarà proprio l’intera comunità di Norolani a pretendere che, per una volta, si faccia davvero giustizia. 

Una grande storia al femminile che, attraverso la lingua, i profumi, la poesia e la ruvidezza della vita quotidiana nella Sardegna d’inizio Novecento, narra di gente umile e schiva, ma unita da un profondo senso di comunità. E di una protagonista che, grazie a una saggezza ancestrale e alla solidarietà delle altre donne, matura in sé una nuova e luminosa consapevolezza. 

E' sugli scaffali con Feltrinelli 'Dog is love' di Clive D.L. Wynne. Cosa rende i cani degli esseri unici nel regno animale non umano? Come si spiega il legame speciale che ci unisce ai nostri amici a quattro zampe? E quali aspetti fraintendiamo della nostra relazione con loro? Ogni amante dei cani conosce queste sensazioni: il contatto del loro naso umido, il loro calore quando si sdraiano vicini a noi, i mugolii quando vogliono salire sul letto. Sembra davvero che i nostri cani ci amino. Per anni gli scienziati si sono opposti a questa conclusione, mettendo in guardia dall’attribuire agli animali domestici caratteristiche relazionali tipicamente umane.  

Ma ecco che Clive Wynne, un pioniere nello studio del comportamento canino, ha contribuito con la sua ricerca a inaugurare una nuova era: quella in cui al centro del rapporto del cane con l’uomo non ci sono più l’intelligenza, le facoltà percettive o la sottomissione, ma l’amore. Basandosi su studi all’avanguardia condotti nel suo laboratorio e in altri in tutto il mondo, Wynne dimostra che, a partire dal muso e dalla coda fino ad arrivare al cervello, agli ormoni e persino al Dna, è l’affetto la qualità che più caratterizza i cani come specie e costituisce la loro stessa essenza. Questa rivoluzione scientifica sta rivelando molte più cose di quante ne avessimo mai immaginate sulle origini, il comportamento, i bisogni e le peculiarità nascoste dei cani. Intenso e illuminante, afferma l'editorre Feltrinelli, 'Dog Is Love' è una lettura essenziale per chiunque ami o abbia amato un cane, sperimentando la meraviglia di essere a sua volta amato. 

È il 1954 e l’atmosfera variopinta di L’Avana è turbata dalle violente repressioni della polizia contro i dissidenti al regime di Batista. E' lo scenario immaginato da Philip Kerr, autore de 'Il gioco della Storia', pubblicato da Fazi. Bernie Gunther, che vive a Cuba sotto falsa identità, ha vinto una barca al tavolo da gioco e si prepara a lasciare l’isola alla volta di Haiti. Con lui, la giovane Melba, prostituta rivoluzionaria ricercata per l’omicidio di un poliziotto. Quando i due vengono fermati in mare aperto dalla marina americana, Bernie viene arrestato e condotto a New York, sotto la custodia degli agenti della Cia Silverman e Earp, che lo accusano di essere un 'bastardo nazista'.  

Da lì, verrà poi portato in Germania, nel carcere di Landsberg, nella cella numero 7, la stessa in cui Hitler fu rinchiuso dopo il putsch di Monaco e dove scrisse il Mein Kampf. In quello spazio soffocante e infestato dai fantasmi del passato, Gunther ripercorre le sue gesta durante gli anni della guerra, rispondendo alle domande serrate dei servizi segreti e cercando di riportare alla mente eventi che non sembrano più così chiari: pur essendo sempre stato antinazista, ha spesso avuto una condotta discutibile. Il confine tra realtà e finzione diviene sempre più sottile e mantenere i nervi saldi non è facile. Bernie Gunther sa che dire la verità non è sempre la soluzione giusta se vuoi salvarti la pelle, per questo dovrà scegliere con attenzione quali carte giocare in questa nuova partita al tavolo della Storia: la posta in palio è la sua stessa vita. Ancora una volta Philip Kerr firma un romanzo pieno di azione e di arguzia: sardonico, scritto da una penna abilissima e con un intreccio perfettamente orchestrato, 'Il gioco della Storia', finora inedito nel nostro Paese, è pronto a conquistare i lettori italiani, pronostica l'editore Fazi. 

E' in libreria con Sellerio ''La gatta ci ha messo lo zampino' di Dolores Hitchens. L’arrivo di una lettera inattesa sconvolge la vita ordinata delle sorelle Murdock e della gatta Samantha a Los Angeles. Ad inviarla è stata Prudence Mills, la nipote di una vecchia amica, che spera di poter contare sulle doti investigative di Miss Rachel. Prudence ha paura: pochi giorni prima, l’inquietante disegno di una mano mutilata, accompagnato da una scritta sibillina, è stato lasciato sotto la porta di casa Mills.  

Subito si accende la curiosità di Rachel e l’ansia di Jennifer, la quale teme che la sorella si lasci coinvolgere in una nuova pericolosa indagine. Le sue proteste, però, servono a poco: l’arzilla settantenne, indossato il taffetà d’ordinanza, ha già preparato bagagli e cestino da viaggio per Samantha ed è pronta a raggiungere Prudence Mills a Crestline, dove vive con le sue sorelle. Immersa nella neve e nel silenzio, Crestline sembra il luogo perfetto per una vacanza ristoratrice, ma l’atmosfera si fa presto carica di tensione e di mistero. Tra le vette innevate incombe una sensazione di minaccia opprimente, rafforzata da scoperte inattese: il volto sfregiato di Prudence, l’arrivo di nuovi indecifrabili biglietti, visite di sconosciuti nella notte. E una casa, quella degli Schuyler, forse troppo vicina al cottage delle sorelle Mills. Tra affari poco limpidi, menzogne, rancori e segreti di famiglia, Miss Rachel dovrà affrontare due inspiegabili omicidi e avviare le indagini. Unica arma, come sempre: la sua acuta capacità di leggere l’animo umano. Immancabile alleata, più o meno consapevole: la gatta Samantha, col suo setoso pelo nero e gli occhi verdi carichi di complicità. Mentre il caso sembra deviare su orbite nuove e inspiegabili, la vita di Miss Rachel sarà messa in serio pericolo da un nemico lontano, capace però di osservarla attraverso «le barriere del tempo e della morte». Un nemico contro il quale ben poco potrà fare la disperata protezione del burbero tenente Mayhew. 

La gatta ci ha messo lo zampino è un romanzo di mistero e di suspense, scritto con l’eleganza divertita che contraddistingue i casi dell’anziana detective e della sua inseparabile gatta. Se è vero che tutti i felini, indifferenti a compiacere gli altri, tendono all’introversione meditabonda, la gatta Samantha – come ha scritto Joyce Carol Oates – ha proprio "il genere di personalità adatta all’investigazione obiettiva e allo smascheramento degli inganni". In altre parole: a metterci lo zampino. Difficile resisterle. 

L’Italia è stabilmente tra i 10 Paesi con l’economia più sviluppata al mondo ma, al tempo stesso, il Meridione è l’area arretrata più estesa d’Europa. Com’è possibile che oltre 160 anni dopo l’unificazione ancora esista questa differenza? A rispondere a questi quesiti è lo storico e saggista Pino Ippolito Armino, autore del saggio 'Storia dell'Italia meridionale' pubblicato da Laterza.  

Tre secoli fa circostanze eccezionali e imprevedibili riunirono sotto un unico regno la Sicilia e il resto del Mezzogiorno. La pace siglata all’Aia il 20 febbraio 1720 portò nell’arco di breve tempo al dominio dei Borbone su entrambi gli Stati. Se scattassimo una fotografia di quel momento storico vedremmo Napoli tra le città più popolose d’Europa, un territorio carico di potenzialità inserito in un impero che arrivava fino all’America Latina, una vita culturale ricca di fermenti e di intellettuali in dialogo con Parigi. Tre secoli dopo il panorama è completamente diverso. Cosa è andato storto? 

Quali sono gli avvenimenti che hanno condizionato il destino dell’Italia meridionale tanto da renderla l’area arretrata più estesa d’Europa? Perché facciamo ancora fatica a invertire la rotta e a immaginare un futuro diverso? È colpa di un popolo pigro e indolente, di classi dirigenti corrotte e indifferenti o di quella che i neoborbonici chiamano ‘conquista coloniale’ da parte del Nord? Questa 'Storia dell’Italia meridionale', che non trascura la Sardegna, individua e racconta sette momenti che hanno plasmato l’identità del Mezzogiorno, dal disastroso esito della rivoluzione giacobina del 1799 fino alla nascita di una fittizia ‘Questione Settentrionale’, per aiutare il lettore a districarsi alcuni degli interrogativi più tormentati del nostro Paese. 

Sarà in libreria dal 9 settembre 'La regola del silenzio' (Bompiani) di Oscar Farinetti. Ugo Giramondi era un bambino come tutti gli altri fino al giorno della morte del suo adorato nonno 'Chiodo', stroncato da un infarto sotto i suoi occhi nel magazzino della grande ferramenta di famiglia. Da quel giorno Ugo perde la facoltà di parlare in modo fluente: la sua mente è più che mai viva, ma lui si esprime verbalmente con estrema parsimonia. Il suo silenzio enigmatico e un po’ 'beota', che molti considereranno un handicap, gli consente tuttavia di sviluppare un’acutezza dei sensi che sarà la sua arma segreta, quella di chi sa auscultare dettagli che gli altri trascurano.  

Anziché fare di lui un ragazzo chiuso negli spazi familiari, il silenzio rende Ugo fin dagli anni del liceo il punto di riferimento di un gruppo di amici affiatati e destinati a rimanere legati per sempre. Ma il ticchettio della vita è destinato a spezzarsi dolorosamente una seconda volta il giorno in cui Ugo viene trovato, privo di sensi, sulla scena di un crimine spaventoso, che lo priva di ciò che ha di più caro eppure che avrebbe ottime ragioni per aver commesso. Nel suo esordio come romanziere, Oscar Farinetti sceglie di scavare dentro il cuore dell’amicizia, dell’ambizione, dell’amore. Scandito in tre tempi – la giovinezza, il processo, il carcere - 'La regola del silenzio' si legge come un thriller ma è anche una grande storia sul coraggio e la tenacia necessari per dare vita a una grande impresa. Al centro della scena un protagonista straordinario che, guidato dalla saggezza dei grandi scrittori di ogni tempo, trasforma la nostalgia di un passato che non può tornare in nuova energia per dare vita a un tempo tutto nuovo. 

'Andare avanti' e 'farsi forza' sempre, nonostante tutto. Per troppo tempo la nostra società ci ha inculcato l’idea che mostrare le emozioni sia un segno di fragilità, che sentire troppo sia una debolezza. Eppure, soffocare ciò che proviamo non ci rende più forti. Al contrario, spiega Marc Brackett autore del libro 'Il permesso di emozionarti', sugli scaffali con Mondadori, turba il benessere psicofisico, compromette le relazioni interpersonali e il rendimento, riduce attenzione, memoria, capacità di apprendimento e creatività. In un mondo che ci insegna a reprimere le emozioni, questo libro invita a compiere una scelta radicale: ascoltarle. Perché le emozioni non sono il problema, bensì la soluzione: imparando a riconoscerle e comprenderle, possono trasformarsi in risorse potenti per vivere meglio, in armonia con gli altri e con noi stessi, per apprendere e lavorare in maniera produttiva e soddisfacente.  

Con uno stile accessibile e coinvolgente, che combina storie personali, casi reali e studi scientifici, Marc Brackett, psicologo e direttore dello Yale Center for Emotional Intelligence, ha trasformato vent’anni di ricerche in un approccio chiaro, pratico ed efficace per sviluppare l’intelligenza emotiva di bambini e adulti e usarla nel quotidiano: a scuola, in famiglia, sul lavoro. Il metodo RULER, adottato con successo in migliaia di scuole e organizzazioni, diventa nelle mani del lettore una bussola preziosa per navigare le emozioni, in modo da prendere decisioni più lucide, comunicare in maniera efficace, affrontare meglio lo stress e costruire relazioni solide. Rivolto a genitori, insegnanti, professionisti e a chiunque voglia vivere con maggiore empatia, autenticità e coraggio, 'Il permesso di emozionarti' è il manifesto per una nuova alfabetizzazione emotiva che cambierà per sempre il modo in cui guardiamo alle emozioni, le nostre e quelle degli altri. 

E' in libreria con Piemme 'Come sale sulla pelle' (Piemme) di Anna Pavignano. Alba, fine Ottocento. In una notte squassata da tuoni e fulmini, la piccola Camilla si avventura fuori casa alla disperata ricerca dei genitori e dei fratelli. Nel mezzo della tempesta, un omnibus trainato da cavalli, in gran ritardo, la travolge. Sopravvive, ma l'infezione avanza e i medici chiedono il consenso per amputarle una gamba. La madre si oppone: teme che la figlia diventi una donna a metà. Il padre, invece, sceglie la vita sopra ogni cosa e autorizza l'operazione. Anni dopo, Camilla ha imparato a sopportare l'ignoranza paesana e il peso del soprannome che le hanno cucito addosso: la zoppa.  

Durante una festa, relegata in disparte come tappezzeria, incontra Felice, studente di medicina a Torino, dotato d'intelligenza acuta e animo gentile. È il primo a scorgere la bellezza e la forza della ragazza con la gamba di legno. Tra i due nasce un amore ardente e ostinato, capace di sfidare le convenzioni e la diffidenza delle famiglie. La loro storia è destinata a misurarsi con prove dure: per amore, Felice rinuncia agli studi e cerca lavoro nelle saline di Aigues-Mortes, in Francia, dove gli italiani emigrati, sgraditi ai locali, vengono travolti dalla furia della violenza. Con una prosa sensibile e il piglio di una grande narratrice, Anna Pavignano scava nelle pieghe più intime dei suoi protagonisti, restituendo un affresco storico potente e vivido, abitato da figure autentiche, fragili e straordinariamente umane. 

Guanda ha mandato in libreria 'Occhi di bambina' del giallista Marco Vichi. Arianna ha sette anni quando la nonna le fa una domanda che potrebbe cambiare la vita di tutte e due: "Vuoi andare dalla mamma o vuoi stare qui?" Con i nonni Arianna sta bene, ha tantissimi giochi, può mangiare tutto quello che vuole e la notte può dormire in mezzo a loro nel lettone.  

Ma la mamma le manca…Siamo nel 1985, e inizia così l’avventura di una bambina che non sa ancora quale sarà la sua odissea. Si scontrerà con il mondo dei grandi e con i loro litigi, anche se riuscirà a vivere quel che una bambina dovrebbe sempre vivere: giochi, amicizie, scuola, stupore e scoperta. Ma sullo sfondo rimane la sensazione costante di essere provvisori, di non poter mettere radici da nessuna parte, di dover restare sempre all’erta, pronti a fuggire. Chissà perché poi… Cosa avrà fatto la mamma di così sbagliato, si chiede Arianna, per dover vivere con questa paura addosso? E chi è che la sta cercando? Un’incredibile storia vera raccontata con candore attraverso i ricordi di una bambina con un passato fuori dall’ordinario, un passato anche drammatico, che però non è riuscito ad avvelenarle l’anima. Un romanzo di rara intensità che esplora le fragilità e il coraggio dei più piccoli di fronte alle situazioni della vita, e la loro sorprendente capacità di trovare la luce nel buio. 

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Neonati morti in ospedale a Bolzano, stop a detergente per i piatti: "E' contaminato"

16 Agosto 2025
Terapia intensiva neonatale (Fotogramma)

(Adnkronos) - Dopo la morte di due neonati prematuri nel Reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale di Bolzano, si è deciso di sospendere l'impiego di "uno specifico detergente per i piatti potenzialmente contaminato in tutti gli ospedali della Provincia". A emanare la direttiva l'azienda sanitaria dell'Alto Adige che aggiunge come la misura sia stata presa "a titolo precauzionale e in attesa di ulteriori verifiche".  

La situazione nel Reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale di Bolzano resta invariata. Le condizioni di salute dei 10 neonati prematuri ricoverati continuano ad essere stabili. "Questa disposizione resterà in vigore fino a una sua revoca - conclude la nota -. Il Reparto di Ostetricia, ma anche tutti gli altri Reparti e Servizi dell'Ospedale di Bolzano non sono interessati da questa particolare situazione e lavorano regolarmente e a pieno regime". 

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Bolzano, neonati morti in ospedale: stop a detergente contaminato

16 Agosto 2025
Terapia intensiva neonatale (Fotogramma)

(Adnkronos) - Dopo la morte di due neonati prematuri nel Reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale di Bolzano, si è deciso di sospendere l'impiego di "uno specifico detergente per i piatti potenzialmente contaminato in tutti gli ospedali della Provincia". A emanare la direttiva l'azienda sanitaria dell'Alto Adige che aggiunge come la misura sia stata presa "a titolo precauzionale e in attesa di ulteriori verifiche".  

La situazione nel Reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale di Bolzano resta invariata. Le condizioni di salute dei 10 neonati prematuri ricoverati continuano ad essere stabili. "Questa disposizione resterà in vigore fino a una sua revoca - conclude la nota -. Il Reparto di Ostetricia, ma anche tutti gli altri Reparti e Servizi dell'Ospedale di Bolzano non sono interessati da questa particolare situazione e lavorano regolarmente e a pieno regime". 

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