(Adnkronos) - Un 64enne residente nel Campidano di Oristano è risultato positivo al virus della West Nile. Si tratta del nono caso umano di febbre del Nilo diagnosticato nel corso del 2025 nella provincia di Oristano. Come fa sapere la Asl di Oristano il sessantaquattrenne è ricoverato nel reparto di Neurologia dell’ospedale San Martino di Oristano e le sue condizioni sono buone. Dopo l’accertamento, il dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria, diretto da Maria Valentina Marras, ha fatto scattare immediatamente tutte le misure previste per il caso: indagine epidemiologica e circoscrizione dell’area dell’abitazione dell’uomo per consentire una disinfestazione più approfondita nel raggio dei 200 metri dalla stessa casa.
"Nelle scorse settimane erano risultati positivi al virus altri tre ultrasettantenni, tre ultrasessantacinquenni, un ultraquarantenne e un ultranovantenne. Di questi otto contagiati, sei sono ancora ricoverati in diversi ospedali, mentre due sono stati dimessi e hanno fatto rientro nelle proprie abitazioni", ricorda la Asl di Oristano sottolineando che "non esiste un vaccino per la febbre West Nile, né una terapia specifica. Per questo è fondamentale proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi adottando alcune precauzioni. In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara".
E' invece fuori pericolo la donna di 74 anni ricoverata la scorsa settimana nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale Papardo di Messina per infezione da West Nile. I medici hanno sciolto la prognosi. "La paziente, ricoverata in degenza ordinaria e già da sabato in stato vigile - spiega Antonio Albanese, direttore dell'Uosd Malattie infettive del nosocomio - è stata sottoposta a ulteriori esami ematochimici e diagnostici, che hanno escluso la concomitanza di danni cerebrali importanti. Migliorata sia nell’orientamento sia nelle capacità vitali, resta ancora ricoverata per eseguire un ciclo di riabilitazione". Al pronto soccorso del Papardo la donna era arrivata giovedì scorso, dopo sei giorni a casa con febbre e rigidità alla nuca, una sintomatologia compatibile con un'encefalite. Esame sierologico e ricerca Rna virale sul sangue hanno fornito la diagnosi: infezione da virus West Nile. Immediata l'attivazione da parte della Direzione generale e della Direzione medica di tutte le procedure previste dalle direttive ministeriali.
I campioni sono stati inviati all’Istituto superiore di sanità per la conferma ufficiale e il caso è stato segnalato all’Azienda sanitaria provinciale e all’assessorato regionale alla Salute per un'indagine epidemiologica. "La signora S.M. ha detto di risiedere in una zona infestata da zanzare e api", spiegano dall'ospedale Papardo, invitando ancora una volta i cittadini ad attuare le adeguate misure preventive come munirsi di repellenti per zanzare, indossare abiti coprenti, utilizzare zanzariere, evitare le ore critiche soprattutto all'alba e al tramonto, quando le zanzare sono più attive, eliminare i luoghi di riproduzione delle zanzare e svuotare i ristagni d'acqua.
"Le evidenze scientifiche nazionali e internazionali - concludono dall'ospedale - hanno dimostrato l’efficacia dei piani di sorveglianza, volti al monitoraggio della circolazione del vettore infetto e alla sorveglianza attiva degli uccelli selvatici, nel fornire informazioni precoci sulla circolazione del West Nile Virus. La tempestività della diagnosi risulta cruciale per la cura e la guarigione del paziente".
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(Adnkronos) - Un ritratto di famiglia al mare. Federica Pellegrini, in vacanza, ha condiviso un dolce scatto sui social che ritrae la piccola Matilde mentre osserva il papà, Matteo Giunta giocare a beach volley.
Matilde, nata a gennaio del 2024, sta crescendo in un ambiente dove lo sport è di casa. La mamma la porta spesso in piscina, non per spingerla a seguire le sue orme, ma per farle acquisire sicurezza in acqua fin da piccola. Matilde sta già muovendo i primi passi, o meglio le prime pinnate, senza l'aiuto dei braccioli. L'obiettivo, ha spiegato più volte la 37enne, è chiaro: "Sono una mamma che sa quanto importante sia imparare a nuotare bene e sapersi destreggiare in un elemento così complesso come l'acqua".
In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Federica Pellegrini aveva rivelato che il sogno di Matteo Giunta sarebbe quello di vedere la figlia alle prese con il tennis o con la pallavolo. E a giudicare dalla foto condivisa dalla campionessa non sembra affatto un'idea così lontana. Anzi, la piccola Matilde con lo sguardo fisso su papà e una posa curiosa e attenta, sembra già interessata al gioco.
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(Adnkronos) - Con uno stand informativo e un evento aperto al pubblico, al Meeting di Rimini Acquirente Unico racconta la sua evoluzione e come continua a tutelare i consumatori, in particolare i più deboli. Dal 1° luglio 2024 è finita la 'Maggior Tutela': una svolta che ha riguardato milioni di famiglie, chiamate a orientarsi tra mercato libero, tutele graduali e servizi dedicati ai consumatori vulnerabili. "La sfida – ha spiegato l'Amministratore Delegato Giuseppe Moles – è stata comunicare in modo semplice concetti complessi, per accompagnare i cittadini in un cambiamento epocale". Da qui la campagna #Facciamoluce, diffusa su tv, radio, stampa e social.
Particolare attenzione è rivolta ai consumatori più fragili: over 75, famiglie con ISEE basso, persone con gravi problemi di salute o residenti in aree disagiate. Per loro, Acquirente Unico assicura forniture a prezzi equi e trasparenti, sfruttando strumenti come i contratti di lungo termine per proteggerli dalle oscillazioni del mercato.
Accanto a questo, i cittadini hanno oggi a disposizione strumenti digitali come il Portale Offerte, il Portale Consumi e lo Sportello per il Consumatore, utili per confrontare tariffe, monitorare i consumi e risolvere controversie in modo rapido. Sul fronte tecnologico, Egis Ligorio - Responsabile dell'Unità Sistema Informativo Integrato - ha posto l’accento sulla piattaforma che gestisce miliardi di dati tra fornitori, distributori e utenti."Il nostro impegno principale è la sicurezza – ha sottolineato – con investimenti in cybersecurity, intelligenza artificiale e formazione del personale".
La protezione, però, non è solo compito delle istituzioni. I cittadini devono fare la loro parte, imparando a riconoscere possibili truffe e a diffidare di chi chiede dati personali in modo sospetto. "Solo lavorando insieme – ha concluso Ligorio – possiamo costruire un mercato dell’energia più sicuro, trasparente e a misura di cittadino".
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(Adnkronos) - Si chiama verme a vite del Nuovo Mondo (New World screwworm), è una sorta di larva mangia carne, un parassita che divora tessuti vivi di animali a sangue caldo (uomo compreso). Nel Maryland le autorità sanitarie degli Stati Uniti hanno confermato la diagnosi di un raro caso umano e ora l'amministrazione Trump sta cercando di impedire la ricomparsa di questo parassita che era stato in gran parte eradicato dal bestiame negli ultimi 50 anni. Il caso, riporta il 'Washington Post' e diversi media Usa, è stato confermato il 4 agosto in una persona che era arrivata negli Stati Uniti da El Salvador. A spiegarlo è stato Andrew Nixon, portavoce del Dipartimento della salute e dei servizi umani.
Il residente è guarito e non ci sono evidenze che abbia infettato altri esseri umani o animali, hanno puntualizzato le autorità sanitarie dello Stato in una nota.
A preoccupare, per il potenziale rischio di diffusione e l'impatto che avrebbe sull'industria del settore bovini, è però la recente epidemia di verme mangia carne del Nuovo Mondo (Nws) registrata in America Centrale. Le autorità sanitarie statali e federali hanno tenuto tuttavia a precisare che il caso del Maryland non è motivo di allarme e che i piani per un nuovo impianto di produzione di mosche sterili nel sud del Texas mirano a mitigare le minacce globali derivanti dal parassita. "Il rischio per la salute pubblica negli Stati Uniti" legato al Nws "è molto basso", ha affermato Nixon.
Questo parassita può colpire soprattutto ferite aperte o non curate. Poiché non esiste un trattamento, "la prevenzione e la rapida rimozione sono fondamentali", secondo i Centers for Disease Control and Prevention. La scorsa settimana, il dipartimento Usa della salute e dei servizi umani ha autorizzato la Food and Drug Administration (Fda) a rilasciare autorizzazioni all'uso di emergenza per farmaci destinati a trattare o prevenire il verme mangia carne negli animali. Le recenti epidemie sia umane che animali in America Centrale e Messico hanno spinto le autorità statunitensi a intensificare nuovamente gli sforzi. La maggior parte delle infezioni negli Stati Uniti, incluso l'ultimo caso nel Maryland, viene contratta durante i viaggi nelle regioni tropicali e subtropicali, ricordano i Cdc (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie).
"È qualcosa che abbiamo sconfitto una volta e che sconfiggeremo di nuovo", ha assicurato Phillip Kaufman, direttore del Dipartimento di entomologia alla Texas A&M University. Queste infezioni non sono contagiose, ha precisato. Una mosca femmina deposita fino a qualche centinaio di uova nella ferita di un mammifero e vola via. Le uova si schiudono in circa 12 ore e le larve si insinuano nella ferita e iniziano a nutrirsi di tessuto vivo, emanando un cattivo odore che può attirare altri insetti, ha illustrato l'eseprto. Una persona infetta dovrebbe recarsi al pronto soccorso o dal proprio medico di base. Per gli animali, un veterinario deve estrarre meticolosamente le larve dalla ferita, disinfettare la zona, rimuovere il tessuto danneggiato e suturare la ferita, che dovrebbe chiudersi e guarire senza antibiotici.
Circa una settimana prima dell'identificazione dell'ultimo caso, il Dipartimento dell'Agricoltura ha annunciato un piano radicale per combattere il parassita, che il segretario all'Agricoltura Brooke Rollins si è impegnato a sradicare. A giugno, Rollins aveva reso noto il progetto da 8,5 mln di dollari di un impianto di produzione di mosche sterili nel sud del Texas. Obiettivo: disperdere queste mosche sterili per impedire la riproduzione dei vermi. L'American Veterinary Medical Association ha esortato i veterinari e gli allevatori a cercare segni di infestazione, soprattutto negli animali che hanno partorito di recente, presentano ferite aperte o sono stati sottoposti a interventi chirurgici o procedure come la marchiatura.
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(Adnkronos) - “Sono profondamente amareggiata e molto delusa. Non solo da produttrice, ma da siciliana che ama la sua terra. Perché, adesso, sarò costretta a girare il film su Biagio Conte fuori dalla Sicilia”. Gloria Giorgianni, la produttrice a capo della società di produzione ‘Anele', non nasconde la sua delusione. Il progetto cinematografico dedicato a Fratel Biagio Conte, proposto dalla sua società, in collaborazione con Rai Fiction, prima non è stato ammesso al finanziamento da parte della Film Commission della Regione siciliana. Poi, fortemente voluto dal Presidente Renato Schifani, il finanziamento era stato inserito dalla Giunta nella recente manovra finanziaria. Ma in Commissione Bilancio furono stralciati una trentina di articoli, tra cui anche il finanziamento al progetto su Biagio Conte. E, alla fine, il film è rimasto senza finanziamenti. “La mia idea era di girare il film tutto in Sicilia – dice ancora Gloria Giorgianni in una intervista all’Adnkronos- fin dalla preparazione. Pensavamo di portare tutta la produzione a Palermo, con un indotto complessivo enorme. Invece, sono costretta a portare qui la produzione al minimo, forse per una settimana. Con quello che i nostri partner ci consentono. Il film lo riusciamo solo a fare grazie alla Rai e Rai fiction”.
“A questo punto dobbiamo girarlo in altro territorio- aggiunge - Significa rinunciare dal punto di vista imprenditoriale e delle risorse, rinunciare a un indotto e a una progettualità che dovrebbe partire dalle istituzioni. Questo è un film fortemente identitario. Non è la solita storia di mafia e antimafia”.
“Ho iniziato a pensare di fare il film nel 2024- racconta ancora Gloria Giorgianni - Essendo una palermitana, una siciliana, avevo pensato che fosse un film estremamente identitario per la cultura palermitana. Ma, soprattutto, perché è un racconto di solidarietà, di fratellanza, di comunità, perché Biagio Conte rappresenta questo. E ho sempre pensato che fosse importante raccontarlo soprattutto per un pubblico generalista, come è quello della Rai, e renderlo anche un momento per creare attorno al film, una progettualità. Che significa coinvolgere le scuole, fare dei progetti correlati. L’anno scorso avevo iniziato a cercare il Presidente per proporre il progetto. Dopo di che, abbiamo applicato il bando promulgato dalla Sicilia Film Commission. Il bando aveva un plafond di circa 3,6 milioni di euro e alla fine sono stati finanziato sette progetti su 22 progetti totali ammessi come finanziabili. Quindi, i primi sette sono stati finanziati, e gli altri 15, tra cui noi, sarebbero stati finanziabili perché avevano i punteggi corretti, ma non c’erano i soldi”.
Gloria Giorgianni ricorda ancora: “La Sicilia Film Commission ha un massimo di finanziamento fino a 750 mila euro a progetto, nelle altre regioni d’Italia le Film Commission danno somme inferiori ai film. In Calabria danno al massimo 500 mila, in Puglia al massimo 450 mila euro, in Piemonte 400 mila euro. Sarebbe stato opportuno, secondo me e anche secondo altri, magari distribuire le risorse e finanziare più film che la stessa Commissione ritiene finanziabile”. La Missione Speranza e Carità, l'organizzazione di volontariato fondata dal missionario laico morto nel gennaio 2023, dopo avere appreso della esclusione del progetto di Anele, aveva denunciato pubblicamente: “Siamo di fronte a una decisione incomprensibile, che lascia interdetti e solleva interrogativi profondi sia sulla visione culturale sia sulle priorità di chi è chiamato a valutare e sostenere le opere artistiche di rilievo sociale".
“Noi stiamo lavorando con la Missione Speranza e Carità- dice Gloria Giorgianni – e per questo li ringraziamo. Ci stanno raccontando tante cose di Biagio Conte, ci hanno messo in contatto con la famiglia. L’idea era di portare tutto il film a Palermo anche per un maggiore coinvolgimento della missione, usando le persone della missione come comparse, ad esempio”. Dopo la denuncia della Missione il Presidente della Regione Renato Schifani aveva assicurato che "nella prossima manovra finanziaria verranno inserite le risorse per finanziare il film". Ma l’articolo inserito dalla Giunta Schiani è stato poi stralciato in Commissione Bilancio all’Ars, insieme con altri articoli. Come apprende l'Adnkronos da ambienti della Regione, l’articolo "che prevedeva l’aumento delle risorse è già presente in un nuovo disegno di legge stralcio" che sarà all’esame "della Commissione Bilancio già dal 9 settembre". L'articolo in questione è il 17. “Ho incontrato Schifani a luglio – racconta – Giorgianni - l’ho ingraziato e mi ha confermato che avrebbe avuto intenzione di finanziare il nostro film, insieme con altri due, attraverso una manovra finanziaria. Da allora non ho più avuto modo di interloquire con il Presidente”.
“Facendo l’imprenditrice – prosegue Gloria Giorgianni - devo pianificare il lavoro. Il film si fa grazie alla Rai e al contributo della Fondazione Sicilia e della Banca Popolare di Ragusa, nostri partner, a dimostrazione che esistono anche delle interlocuzioni territoriali che portano contribuiti e delle adesioni. La mia intenzione era di portare il film tutto a Palermo e di fare una operazione non solo imprenditoriale ma anche narrativa, legata all’industria. Sono profondamente dispiaciuta e amareggiata del fatto che sono costretta a dovere impostare il film fuori dalla Sicilia e credo che per l’ennesima volta la città abbia perso una occasione di aderire a un racconto fortemente identitario e una operazione di imprenditoria culturale”.
“Prendo atto che in Sicilia non c’è cultura imprenditoriale - racconta ancora Gloria Giorgianni - Io faccio parte di quella generazione di chi è andata via dalla Sicilia. Ho provato a portare un film nella mia terra, un film che abbia un segno diverso dalla solita dialettica di mafia e antimafia. Questo è un altro elemento. Viene finanziata una miniserie su Matteo Messina Denaro. Constato che in Sicilia si fa molta fatica a fare impresa. Il fatto che non porto il film in Sicilia significa non coinvolgere maestranze locali. Fuori da Palermo e dalla Sicilia la storia di Biagio Conte non è molto conosciuta. Una storia di comunione, di pace, fratellanza”.
“Le Istituzioni politiche siciliane non si rendono conto del grande valore che ha il cinema, l’audiovisivo in questo momento storico – dice - le altre regioni lo stanno capendo e stanno creando un grosso indotto. Qui c’è ancora un grosso gap da colmare e dispiace che siano sempre quelli che accolgono, terra di conquista anche in questa settore”. E ricorda che questo film “ha il patrocinio del Comitato per le celebrazioni di San Francesco nel 2026, Biagio Conto è il San Francesco moderno dei nostri tempi, quale migliore occasione per raccontare una terra che sposa questo tipo di racconto. Io non mi aspetto niente. Purtroppo, oggi penso che chi fa imprenditoria in Sicilia è un vero eroe, e che le istituzioni siciliana riflettano sul fatto che fare impresa oggi è una delle forme di antimafia più alte, concreta. Non a parole”. E tornando sul finanziamento dice: “Mi aspettavo che anche le opposizioni potessero essere solidali rispetto a un tema così importante e urgente ma soprattutto verso una realtà, perché questo film vuole raccontare una realtà che esiste a Palermo e che molti non conoscono e che fotografa una delle necessità più urgenti del nostro tempo. Noi parliamo di un uomo che ha lasciato tutto per dedicarsi all’altro, per dare all’altro ciò che aveva lui. Sono valori su cui ha creato dei centri, che oggi accolgono centinaia di persone. Sono andata di recente a visitare la sezione femminile della Missione, e c’era una energia di pace e comunità, di positività. Questa è la Palermo che va avanti, di persone speciali come Biagio Conte e di persone che vanno avanti e che vanno raccontate”.
“Mi spiace che in regioni del Sud l’audiovisivo sia diventato uno dei settori più floridi - dice - Credo che vadano messe a punto le dinamiche che regolano questo settore ma soprattutto che si capisca che attorno a questo settore si possa creare tanto e meglio e che è il settore del futuro”. “E’ la prima volta che mi succede una situazione del genere - dice ancora Gloria Giorgianni - Ho appena fatto un film su Guareschi in Emilia Romagna, un film identitario, sono stata accolta. La Film Commission ci ha portato in giro a vedere i territori. Ha fatto in modo che ci mettessimo in contatto con gli stakeholder. I comuni si sono messi a disposizione. Come mai si arriva nella mia regione con un film che ha come produttrice me, palermitana, con una famiglia ben radicata in questa regione”. La regia è affidata alla palermitana Costanza Quatriglio, Daniele Ciprì, palermitano, alla fotografia e l’attore Alessio Vassallo. Sono tutti palermitani. Con Stefano Rulli alla sceneggiatura”.
(Adnkronos) - La trattativa di mercato tra il Milan e Victor Boniface è saltata pochi giorni fa, quando l'affare sembrava a un passo dalla chiusura. I rossoneri avevano sottoposto il giocatore a ulteriori test medici prima di decidere di evitare l'operazione, nonostante un accordo di massima con il Bayer Leverkusen per il trasferimento dell'attaccante a Milano. Il nigeriano, classe 2000, ha dovuto fare i conti con diversi infortuni in carriera. In particolare, con due rotture al legamento crociato del ginocchio destro. Una situazione che non ha convinto in pieno il Diavolo.
A spiegare il motivo dell'accordo saltato con il Milan è stato lo stesso Victor Boniface, al suo rientro in Germania dopo i test fatti a Milano: "Il trasferimento non ha funzionato a causa dei miei infortuni passati. Ho avuto due infortuni al ginocchio destro, e il problema persiste da molto tempo" ha detto il giocatore in una diretta sui social, come riportato dal quotidiano nigeriano Punch Sports Extra.
Boniface, nel corso della diretta in questione, ha anche raccontato le difficoltà superate in passato: "A un certo punto avevo rinunciato. Quando gli altri giocavano a calcio, io lavoravo solo per tornare a giocare. Dopo il mio secondo infortunio al legamento crociato anteriore, non volevo nemmeno più giocare a causa del dolore del primo e di quello che avevo passato durante il secondo. In quel periodo ho perso anche mia madre".
Leggi tutto: Boniface, il retroscena sul Milan: "Ecco perché è saltata la trattativa"
(Adnkronos) - Il castello delle principesse che svetta con le sue torri e le luci sfavillanti, l'incontro con Biancaneve e gli altri protagonisti delle favole più belle, la mitica carrozza di Cenerentola. "I sogni si possono avverare". Per tutti. "Volere è potere, un altro mondo è possibile", scrivevano a maggio 2024 sui social i genitori di Roberta, bimba di Milano - oggi 9 anni - affetta da una variante di una malattia rara, la displasia campomelica acampomelica. Le foto nel post la ritraggono sorridente nel suo abito da principessa con tutta la famiglia, durante la sua avventura francese a Disneyland Paris. Un sogno realizzato grazie al supporto dell'associazione 'Make-a-Wish Italia'. Quel viaggio è stato d'ispirazione per Maria Coppola e Fortunato Nicoletti, mamma e papà di Roberta, presidente e vicepresidente dell'organizzazione di volontariato 'Nessuno è escluso', i quali hanno deciso a loro volta di lanciare un progetto per altre famiglie: si chiama 'Anch'io… a Disneyland Paris!', prevede l'utilizzo del camper con cui l'ente ha già concretizzato il diritto alla vacanza di persone con disabilità e malattie rare, e sta già muovendo i primi passi.
"Tra agosto e novembre", infatti, "altre 3 famiglie che vivono una disabilità complessa potranno sognare" nel mondo colorato del parco divertimenti. "Una di queste è partita proprio ieri" e la protagonista del viaggio stavolta è un'adulta. Ma le richieste ricevute hanno già superato la decina, "anzi siamo intorno a quota 20". L'iniziativa, spiega Maria all'Adnkronos Salute, nasce da un'esperienza personale come tutti i nostri progetti, che poi vengono rimodulati e ripensati per le persone che ne usufruiscono. E' un'opportunità aperta a tutte le famiglie d'Italia. E' vero, noi facciamo capo a Milano, ma abbiamo anche vari delegati in altre città". Quando si convive con una disabilità grave o gravissima "sappiamo bene che ci sono delle difficoltà di gestione", "negli spostamenti ci si deve portare dietro una marea di presidi. Ecco, questa è stata la riflessione che ci ha spinto a ideare un progetto che prevede l'utilizzo del camper, in modo tale che la famiglia possa vivere in serenità questo momento senza avere il pensiero di dove mettere tutto quello che serve, cosa portare, e così via".
Viaggiare per queste famiglie è molto più complesso, scattano mille dubbi e domande. "Ti chiedi: 'Questo o quel presidio me lo faranno passare?'", racconta Maria. E poi le incombenze, "come le schede tecniche" e l'organizzazione dell'assistenza necessaria. "Per noi è stato impegnativo, soprattutto quando hai un aspiratore, un ventilatore, e in aeroporto ti controllano tutto e ti smontano tutto. Roberta, per esempio, è stata per 10 minuti senza i suoi ausili". Tutto questo "ci ha fatto scattare la molla, ed è scaturita la possibilità di avviare questo progetto", anche con l'aiuto e il lavoro di squadra di altre associazioni. Perché Disneyland? "Perché ci siamo resi conto che veramente è un posto magico - evidenzia la presidente di Nessuno è escluso - Rispetto ai vari parchi che ci sono è veramente accessibile, è pensato con accortezze che rispondono alle varie necessità delle persone con disabilità. C'è proprio questa contrapposizione: un parco giochi totalmente accessibile e una città, cominciando dalle metropolitane, molto meno accessibile".
Il messaggio è chiaro: "Tutti i bambini" hanno diritto a sognare e divertirsi. "Pensiamo che questa esperienza debba essere consentita anche a chi ha delle difficoltà logistiche, bambini che non possono prendere l'aereo, bambini che hanno una disabilità grave e pensano che non potranno mai vivere un'esperienza simile". Un modo per superare le barriere, i limiti, gli ostacoli che queste condizioni pongono e per realizzare concretamente il principio dell'inclusione. "Il viaggio a Disneyland Paris per Roby è stato il primo - racconta Maria - Mai avrei pensato che si riuscisse a farlo. E oggi dico che lo rifarei di nuovo, ma stavolta in macchina o in camper, con la sicurezza di avere tutto il necessario a portata di mano".
Il lavoro di squadra è stato la benzina del progetto. "Tutto questo - assicura la presidente di Nessuno è escluso - non si sarebbe potuto realizzare se non grazie ad un'altra mamma caregiver. Si chiama Barbara e ha una pagina social che si chiama 'Teo Story'. Lei ci aiuta nel percorso di agevolazione, di risoluzione dei problemi, per la riuscita del viaggio dalle prenotazioni all'accessibilità, dalle stanze alla conservazione dei farmaci e così via". Un'altra compagna di viaggio per il progetto è poi l'associazione 'Sofia nel Cuore', "che ci supporterà per una quota di questi viaggi, e va detto grazie alla scrittrice Valentina Mastroianni, mamma di Cesare", morto nel 2025 all'età di 6 anni per una malattia rara, la neurofibromatosi di tipo 1 (Nf1), che lo ha portato a sviluppare un tumore cerebrale, un glioma delle vie ottiche. "Valentina ha supportato il nostro progetto facendoci conoscere Sofia nel Cuore". E Cesare, scrive Nessuno è escluso nel suo profilo Fb, "vive ogni giorno nei cuori di tutti noi".
Le richieste ricevute da famiglie interessate al progetto 'Anch'io a Disneyland Paris' saranno valutate dando priorità proprio a chi ha delle necessità particolari per via di disabilità gravi. Viene pensato tutto nel dettaglio. "E' prevista, laddove è necessaria, un'assistenza infermieristica o di un operatore sociosanitario che accompagna la famiglia nella visita al parco divertimenti, o anche in certi casi assistenza telematica per far sì che, in caso di problemi, ci sia sempre h24, l'infermiera e il medico di turno per qualsiasi chiarimento e aiuto. Così ci si può sentire più tutelati, anche trovandosi in un'altra città".
L'impegno economico per realizzare ciascun viaggio è ovviamente significativo: "Per una famiglia di 4 persone siamo sui 2.500 euro, considerando il soggiorno di 3 giorni in hotel, l'ingresso al parco, e pappe, colazione, pranzo e cena. In più, se dovesse esserci la consulenza e l'assistenza di infermiere, oss o educatore, la paghiamo noi ed è un'altra voce a parte, pari a 3.000-3.500 euro", stima.
"Io e Fortunato - conclude Maria - crediamo che permettere a una famiglia che ha già delle grosse difficoltà di vivere momenti di spensieratezza e di magia sia veramente un carburante" per andare avanti anche nelle difficoltà. "Cosa speriamo? Che di questo progetto ne possano usufruire in tanti. Cercheremo di coinvolgere anche le istituzioni. E servono finanziatori. Il camper messo a disposizione è adibito per le esigenze della disabilità, l'abbiamo voluto allestire nel periodo del lockdown durante la pandemia di Covid. Ma in futuro ne vorremmo prendere uno di ultima generazione". Il progetto, insomma, va avanti. "E chi vuole aiutarci può farlo attraverso una raccolta fondi che abbiamo lanciato sulla piattaforma 'GoFundMe' (le informazioni sono sul sito di Nessuno è escluso, ndr)".
(Adnkronos) - Crisi carburanti in Russia. Le isole Kurili nell'estremo oriente russo sono rimaste a secco di benzina, denunciano le autorità locali, in seguito agli attacchi dell'Ucraina contro le raffinerie. "La vendita al pubblico di AI-92 (uno dei due tipi di benzina più venduti in Russia, ndr) è stata sospesa provvisoriamente. L'intero rifornimento è necessario per i mezzi speciali", ha spiegato il presidente del distretto delle Kurili (che rientra nella regione di Shakhalin), Konstantin Istomin, cinque giorni dopo che anche nel suo distretto era stato imposto un limite all'acquisto di carburante per ogni acquirente.
In realtà la scarsità di carburante viene segnalata in tutto il Paese. Problemi di rifornimento e restrizioni alla vendita sono stati imposti anche nella regione di Primorye, dove nei giorni scorsi si erano formate lunghe file davanti ai distributori. Restrizioni sono state introdotte anche in Crimea e nella territorio di Zabaikalsky. I prezzi della benzina in tutto il Paese sono aumentati a livelli record.
Il Cremlino ha imposto il bando alle esportazioni per tutto il mese di agosto e lo ha poi esteso a tutto il mese di settembre. Il vicepremier Aleksandr Novak ieri ha convocato i vertici delle principali aziende petrolifere per discutere della crisi e delle misure necessarie per porvi rimedio.
Il benzinaio con le armi atomiche - la definizione che il senatore americano John McCain aveva dato della Russia - è rimasto senza benzina dopo che almeno dieci raffinerie e terminal per il carburante sono stati colpite nelle ultime settimane in diverse regioni del Paese (Samara, Ryazan, Volgograd, Oryol, Leningrado), un settore già messo a dura prova dalle sanzioni occidentali e dalla conseguente difficoltà a reperire equipaggiamenti. Ad acuire la crisi, l'aumento del consumo di benzina, con un maggiore traffico su gomma, a causa dei raid contro le ferrovie e gli aeroporti in coincidenza con gli spostamenti per le vacanze estive.
Secondo le fonti militari di Kiev citate da Militarnyi, i raid hanno messo fuori uso 17 unità per il trattamento del petrolio, abbassando del 13-14% la capacità di raffinamento complessiva in Russia. Sono state pesantemente danneggiate le raffineria di Rosneft di Ryazan, della Lukoil a Volgograd, e terminal vicino a San Pietroburgo. Secondo analisti americani citati dal Wall Street Journal, sono fuori uso per almeno quattro sei settimane sei delle principali raffinerie del Paese.
E' dal 2023 che le forze di Kiev puntano alle raffinerie in Russia, ma di recente gli attacchi si sono fatti più precisi, con proiettili più pesanti con i nuovi missili da crociera 'made in Ukraine' Flamingo, e un immediato nuovo raid dopo le riparazioni del sito. "Il nostro obiettivo è quello di ridurre la capacità russa a finanziare e alimentare la guerra. Ogni raffineria in meno che funziona, significano meno risorse per il fronte", ha spiegato una fonte militare di Kiev riportata da United Media 24.
Il costo della benzina in Russia è aumentato del 45% dall'inizio dell'anno, pur a fronte di un calo significativo del costo del petrolio. I trader di combustibile in Russia, che usualmente immagazzinano benzina a costi ridotti l'invrno per rivenderla l'estate, non lo hanno fatto quest'anno a causa dell'elevato costo del denaro. Le riserve sono insufficienti e la benzina è razionata. Se non sparita del tutto, come alle Kurili.
Intanto Kiev accusa la Russia per nuovi attacchi con droni contro il territorio ucraino. Le sirene dell'allarme antiaereo hanno continuato a suonare fino a stamani in alcune regioni dell'Ucraina. In quella nordorientale di Sumy le autorità hanno denunciato che tre persone sono rimaste lievemente ferite. L'Aeronautica militare ucraina ha segnalato che sono stati intercettati 47 droni su 59 fatti partire dalla Russia.
La Russia dal canto suo afferma di aver intercettato e abbattuto nella notte 43 droni fatti partire dall'Ucraina. E' quanto riferiscono i media russi sulla base delle informazioni diffuse dal ministero della Difesa di Mosca, mentre prosegue il conflitto innescato dall'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina, avviata il 24 febbraio di tre anni fa.
Leggi tutto: Russia, è crisi carburanti dopo raid Ucraina a raffinerie: isole Kurili senza benzina
(Adnkronos) - Bianca Balti è tornata a parlare delle sue condizioni di salute. La top model, a distanza di un anno dalla diagnosi del tumore alle ovaie, si è messa a nudo e ha raccontato tutto il suo percorso, dalla diagnosi alla consapevolezza.
In un’intervista video rilasciata al marchio ‘Camilla and Marc’, Bianca ha spiegato di essersi recata al pronto soccorso a causa di forti dolori. Dopo l’ecografia è arrivata la diagnosi che ha cambiato tutto. “La mia prima reazione è stata piangere, non riuscivo quasi a respirare”.
La scoperta del tumore è arrivata poco dopo aver perso un’importante decisione: sottoporsi a una mastectomia preventiva. Una scelta presa in seguito alla scoperta della mutazione genetica BRCA1, che aumenta il rischio di sviluppare tumori al seno e alle ovaie.
Balti ricorda di aver detto: "Sono stata così stupida a non rimuovere le ovaie". “È parte della tua femminilità. Le ovaie in particolare – spiega la modella - ho sempre saputo di volere altri figli, e avevo paura di sentirmi meno donna senza le mie ovaie. È come una parte dell’essere donna che ho sempre sentito mia”.
“Nel momento in cui mi sono sentita così vicina alla morte, mi sono sentita anche incredibilmente legata alla vita. Ora conosco il valore della vita. Anche se ho ancora tanta paura. Ho sempre fatto da principale sostegno per le mie figlie, e quindi… sì, è una grande preoccupazione”, ha raccontato.
Balti oggi ha nuove consapevolezze: “Non devo più compiacere nessuno. Potrebbero essere i miei ultimi giorni sulla terra, quindi non li sprecherò cercando di piacere a tutti o fingendo di essere qualcosa che non sono. E sai una cosa? Ho scoperto che la gente mi apprezza di più così”.
E ancora: “Da quando ho ricevuto la diagnosi, vivo la vita in modo molto più profondo, più significativo di quanto abbia mai fatto. Ogni giorno ha un sapore diverso. Ma sono viva. Quello che mi dà speranza è la ricerca scientifica. E il fatto che, grazie alle campagne di sensibilizzazione, ci stiamo avvicinando a un test che potrà individuare precocemente questo tumore… e questo cambierà tutto. Tutto”.
Leggi tutto: Bianca Balti, un anno dalla diagnosi di tumore: "Ora conosco il valore della vita"
(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre dazi fino al 200% sulle importazioni cinesi se Pechino non fornirà in modo affidabile agli Stati Uniti magneti realizzati con terre rare. Parlando alla Casa Bianca, durante un incontro con il presidente sudcoreano Lee Jae Myung, Trump ha dichiarato: "Devono fornirci i magneti. Se non ce li forniscono, allora dobbiamo imporre loro dazi del 200% o qualcosa del genere".
Il presidente americano ha riconosciuto che misure così estreme avrebbero di fatto bloccato gli scambi commerciali con la Cina, aggiungendo che la mossa sarebbe accettabile, se necessario. Le terre rare sono metalli fondamentali per la tecnologia moderna, inclusi smartphone, turbine eoliche, veicoli elettrici ed equipaggiamento militare, e i magneti sono particolarmente importanti. La Cina è il leader mondiale nella produzione e lavorazione di questi metalli e gli Stati Uniti dipendono da tali importazioni. Pechino aveva già limitato le esportazioni di terre rare e magneti nel contesto del conflitto commerciale.
Le ultime dichiarazioni di Trump contrastano con il tono più conciliante adottato all'inizio di agosto, quando la Casa Bianca aveva annunciato una proroga di 90 giorni della tregua commerciale con la Cina. A maggio, entrambi i Paesi avevano concordato di sospendere le nuove misure punitive per far avanzare le discussioni sul commercio, l'approvvigionamento di terre rare e l'accesso ai chip per l'intelligenza artificiale (Ia).
Secondo il Wall Street Journal,è atteso in settimana a Washington il negoziatore e vice ministro del Commercio cinese Li Chenggang per quello che sarebbe il primo round di colloqui qui tra Cina e Stati Uniti, nel mezzo della 'tregua' tra le due superpotenze nella guerra di dazi e controdazi che scadrà a novembre, dopo l'ultima proroga. Secondo le fonti del Wsj, Li, collaboratore numero uno del capo negoziatore He Lifeng, vicepremier e 'zar' dell'economia cinese, incontrerà vice del Rappresentante per il Commercio Usa, Jamieson Greer, e funzionari del Dipartimento del Tesoro, oltre a esponenti della comunità imprenditoriale Usa.
La proroga della 'tregua' è arrivata con l'impegno delle due parti a contenere gli aumenti di dazi e controdazi e allentare le restrizioni sull'export di beni considerati strategici, anche i magneti di terre rare dalla Cina. Tra l'altro, conferma il Wsj, negli ultimi mesi ci sono stati contatti tra Cina e Usa per un possibile vertice tra Donald Trump e Xi Jinping. Ieri lo stesso tycoon ha detto ai giornalisti di valutare una visita nel gigante asiatico. "A un certo punto, durante l'anno o poco dopo, andremo in Cina", ha detto.
Le tensioni comunque non mancano. A inizio mese Trump ha messo nero su bianco l'auspicio che la Cina possa "quadruplicare rapidamente gli ordini di soia". Richiesta rimasta sinora senza risposta, evidenzia il giornale, mentre l'Amministrazione Usa si prepara a intensificare i controlli sulle importazioni cinesi di acciaio, rame e litio, con una mossa volta ad attuare il divieto Usa sui beni che si presume siano frutto di lavori forzati nello Xinjinag e pensata in nome dell'obiettivo di ridurre il deficit commerciale con la Repubblica Popolare.
Proprio gli ordini di soia dovrebbero essere tra i temi dei colloqui di Li, che è stato rappresentante cinese al Wto. E, stando alle fonti del Wsj, prima di qualsiasi impegno - che si tratti di soia o di aerei Boeing - Pechino continuerà a chiedere all'Amministrazione Trump la revoca dei dazi al 20% collegati al dossier fentanyl. Anche se finora, dicono le fonti, la Cina deve ancora presentare una proposta per il contrasto ai precursori del fentanyl che sia ritenuta sufficiente dall'Amministrazione Trump. Le fonti si aspettano Li continui anche a spingere per un allentamento delle restrizioni sulla vendita di tecnologia alla Cina, pur in assenza - almeno per ora - di incontri fissati con il Dipartimento del Commercio, responsabile per i controlli sull'export.
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(Adnkronos) - "Il mondo dello sci piange la prematura scomparsa di Chiara Arduino, 25 anni, di Garessio". Lo riporta la Federazione Italiana Sport Invernali in una nota. "Chiara - si legge - aveva una grande passione per lo sport e per la montagna, tanto da avere iniziato da piccolissima come giovane atleta nel Garessio, nel Sangiacomo e poi nel Mondolé Ski team, per poi diventare maestra di sci nello sci club Ceva. Lavorava a Valtournenche, dove è stata colpita da un malore improvviso che le è stato fatale".
Chiara Arduino si era laureata lo scorso anno a Torino e recentemente aveva ripreso a sciare e ad arrampicarsi in montagna. "La Federazione Italiana Sport Invernali si stringe alla famiglia Arduino in questo momento triste e doloroso" chiude il comunicato.
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(Adnkronos) - Torna in campo l'Italia di pallavolo. La nazionale femminile affronta oggi, martedì 26 agosto, il Belgio nel terzo match del pool B dei Mondiali di volley che si stanno disputando in Thailandia. La squadra allenata da Julio Velasco, che ha conquistato l'oro alle Olimpiadi di Parigi e trionfato nell'ultima Nations League, ha vinto le prime due partite contro Slovacchia e Cuba, salendo a 31 successi consecutivi. Già qualificate agli ottavi di finale, l'Italia si gioca ora il primo posto nel girone.
La sfida tra Italia e Belgio, valida per i Mondiali di pallavolo femminile 2025, è in programma oggi, venerdì 22 agosto, al Phuket Municipal Stadium di Phuket alle ore 12. Il match sarà trasmesso in diretta televisiva e in esclusiva, oltre che in chiaro, su Rai 2. Sarà possibile seguire le azzurre anche in streaming su Rai Play e, a pagamento, su Dazn e il sito web Volleyballworld.com.
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(Adnkronos) - Centinaia di vasetti di vetro già utilizzati più volte, in alcuni casi ancora sporchi, destinati a nuovo riempimento. Numerosi contenitori di confetture autoprodotte, privi di etichette e non conformi, alcuni dei quali avevano perso il sottovuoto. E' quanto hanno scoperto i Carabinieri del Nas di Bologna nell'ambito della campagna di prevenzione e sicurezza alimentare 'Estate Tranquilla 2025', intensificata a seguito dei recenti casi di botulismo.
I Nas di Bologna hanno eseguito mirati controlli in aziende e stabilimenti di produzione di conserve vegetali, alla luce dei recenti casi di cronaca che hanno riportato l'attenzione sul rischio botulino. In particolare, nella seconda metà di agosto è stata eseguita una ispezione in una azienda agricola del bolognese, attiva nella produzione e nella vendita di confetture e succhi di frutta. Le verifiche hanno consentito di riscontrare la totale inadeguatezza delle procedure di pastorizzazione adottate, tali da non garantire la sicurezza delle conserve e da esporre i consumatori al concreto rischio di sviluppo della tossina botulinica.
Nel corso delle operazioni sono stati rinvenuti centinaia di vasetti di vetro già utilizzati più volte, in alcuni casi ancora sporchi, destinati a nuovo riempimento; numerosi contenitori di confetture autoprodotte, privi di etichette e non conformi, alcuni dei quali avevano perso il sottovuoto; oltre 1.500 vasetti e bottiglie di confetture e succhi di frutta, in larga parte privi di etichettatura, risalenti a produzioni degli anni 2010, 2012 e 2018; ambienti di lavorazione e stoccaggio in condizioni igieniche precarie, caratterizzate da presenza di sporcizia, polvere, ragnatele, guano e materiali promiscui.
All’esterno della struttura, poi, i militari hanno inoltre accertato la preparazione di passata di pomodoro in un paiolo di rame arrugginito, alimentato con legname di pallet dismesso, in assenza dei requisiti minimi di sicurezza alimentare. Al termine del controllo, i carabinieri del Nas hanno sequestrato 674 kg di confetture e succhi di frutta, per un valore stimato di oltre 15.000 euro. Dell’esito dell’ispezione è stata data comunicazione alla competente Ausl che ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di produzione, stoccaggio e commercio di conserve alimentari, quantificata in circa 150.000 euro. Per le violazioni accertate, sono state comminate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 4.500 euro.
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(Adnkronos) - Anche quest’anno Engineering è tra i protagonisti del Meeting di Rimini. Il Gruppo leader nei processi di digitalizzazione per aziende e pa ha partecipato con l’executive director energy & utilities, Italo Moroni a 'L’energia è vitale. Occorre realismo', panel che ha messo a confronto mondo della politica e delle aziende sulle sfide della transizione energetica.
Alla fine del suo intervento, Moroni ha commentato: “La transizione energetica italiana sta vivendo una crescita non lineare e segnata da alcune contraddizioni. Solo per fare uno degli esempi possibili, basta dire che nel 2024 abbiamo raggiunto il record del 41% di energia da fonti rinnovabili, mentre nel primo trimestre 2025 siamo scesi al 33%. In questa fase è quindi necessario un approccio sistemico in cui la digitalizzazione gioca un ruolo cruciale. Se da una parte, infatti, le nuove tecnologie diventano driver di efficienza, semplificazione e sostenibilità, dall’altra possono supportare aziende e decisori politici nel trasformare la complessità di un settore fortemente diversificato in opportunità di realizzare servizi innovativi e a beneficio di una produzione e distribuzione energetica sempre più capillare e inclusiva, portando vantaggi concreti ai cittadini", ha aggiunto.
"In Engineering abbiamo oltre trent’anni di esperienza -ha spiegato ancora- nel settore energy & utilities, di cui supportiamo uno sviluppo costantemente orientato all’innovazione e alla sostenibilità economica e ambientale, guidandoli verso soluzioni green e con impatti positivi sulle comunità. Per questo riteniamo che in una fase così complessa la transizione energetica si realizzi combinando ambizione tecnologica e realismo operativo. Proponiamo tre azioni concrete: aprire tavoli tecnici tra istituzioni, operatori e player di tecnologia, per mettere a fattor comune esigenze, obiettivi e know how; incrementare gli investimenti in nuove tecnologie abilitanti come intelligenza artificiale, digital twin e iot, per velocizzare una digitalizzazione in equilibrio tra standardizzazione e customizzazione di servizi che rispondano alle esigenze delle singole utility; rafforzare competenze ibride capaci di integrare business, tecnologia e sostenibilità, sempre più centrale nelle strategie energetiche. Solo così potremo rendere la transizione in corso un percorso stabile, efficiente e in grado di guardare alle sfide del futuro”, ha spiegato ancora.
Con oltre 35 anni di esperienza, 1100 specialisti e 300 clienti, Engineering è tra i principali abilitatori tecnologici della transizione energetica italiana. Gestisce, integra e coordina il ciclo di vita delle risorse naturali per l'energia (elettricità, gas, acqua), abilitando l'erogazione innovativa di servizi attraverso le nuove tecnologie, l'empowerment del consumatore finale e la gestione intelligente di infrastrutture e sistemi energetici.
Cuore dell’approccio di Engineering è l’utilizzo strategico dell’intelligenza artificiale, ormai leva essenziale per rendere la transizione energetica non solo possibile, ma sostenibile e stabile nel tempo. L’Ai consente di anticipare, ottimizzare e decidere in tempo reale in un contesto caratterizzato da reti bidirezionali, micro-produzione diffusa e domanda energetica sempre più variabile. Gli algoritmi di machine learning trasformano grandi volumi di dati grezzi in insight operativi, guidando le scelte degli operatori e delle istituzioni verso un sistema energetico più resiliente, distribuito e coerente con gli obiettivi di transizione ecologica.
Con la piattaforma proprietaria Neta, modulare e data-driven, Engineering supporta oltre 150 clienti italiani e internazionali, favorendo e velocizzando la digitalizzazione dei processi core del settore (dalla gestione operativa alla relazione con il cliente), abilitando ecosistemi più efficienti e pronti ad accogliere i nuovi modelli energetici distribuiti. Il panel 'L’energia è vitale. Occorre realismo' è stato moderato da Felice Vai, vicepresidente di Compagnia delle Opere, e ha visto la partecipazione di Paolo Arrigoni, presidente del Gse, Marco Bernardi, presidente di Illumia, Giorgio Gori, europarlamentare, Nicola Procaccini, europarlamentare e responsabile energia di Fratelli d’Italia, e Francesco Salerni, direttore strategia, digitale e sostenibilità di Terna.