(Adnkronos) - "Voglio che questa guerra finisca". Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky "bisogna averli entrambi allo stesso tavolo". Donald Trump parla ai giornalisti al termine della riunione di gabinetto e avverte che la situazione è "molto, molto seria", spiegando che l’obiettivo è evitare un’escalation globale: "Se non avessi vinto queste elezioni, l’Ucraina sarebbe potuta finire in una guerra mondiale. Ora non accadrà, ma c’è il rischio di una guerra economica, che sarebbe devastante, soprattutto per la Russia".
Trump torna anche a rivolgere critiche al presidente ucraino: "Zelensky non è esattamente innocente, lo dico sempre: per ballare il tango servono due persone". Il presidente americano ribadisce poi che gli Stati Uniti hanno cambiato strategia nei confronti di Kiev: "Ora non stiamo più pagando soldi all’Ucraina, paghiamo soldi a noi stessi. La Nato compra tutto l’equipaggiamento, ma io voglio fermare questa guerra perché ogni settimana muoiono migliaia di persone".
Il tycoon liquida poi con poche parole le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, sulla illegittimità di Zelensky per condurre la trattativa di pace: "Non importa cosa dicono. È tutta una messinscena, sono tutte stronz...".
Zelensky è tornato a sottolineare ancora una volta che è necessario "accelerare" il lavoro con i partner sulle garanzie di sicurezza. "È assolutamente importante proseguire tutti gli sforzi diplomatici per porre fine all’aggressione russa", ha ribadito una portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa, spiegando che questo è stato "uno dei punti principali" emersi durante la discussione di lunedì tra rappresentanti europei e il segretario di Stato Usa Marco Rubio.
Per quanto riguarda le garanzie di sicurezza, "sono in corso discussioni e sforzi diplomatici", mentre al Consiglio affari esteri in formato Gymnich, in agenda per venerdì e sabato a Copenaghen, verrà discusso "come aumentare la pressione sulla Russia e su come sostenere ulteriormente e meglio l’Ucraina affinché sia il più forte possibile", ha specificato la portavoce. Al momento "è molto chiara la necessità di aumentare ulteriormente la pressione sulla Russia affinché sia disposta a compromessi, ed è proprio per questo che stiamo lavorando al 19º pacchetto di sanzioni".
Sul versante delle garanzie di sicurezza da offrire a Kiev, materia affidata ai consiglieri per la sicurezza nazionale dei vari Paesi dopo l'incontro tra Trump e i leader europei a Washington, "presto dovremmo ricevere notizie", ha spiegato la portavoce. "Il principio fondamentale resta che l’Ucraina deve essere in grado di mantenere la propria sovranità e integrità territoriale, e non ci possono essere limitazioni alle forze armate ucraine in termini di cooperazione con altri Paesi terzi o assistenza da parte di altri Paesi", ha concluso.
Ieri per la prima volta l’Ucraina ha confermato che l’esercito russo è entrato nella regione di Dnipropetrovsk, l’area amministrativa centrale finora relativamente risparmiata dai combattimenti. "Sì, sono entrati e i combattimenti sono in corso in questo momento", ha dichiarato all'Afp Viktor Tregubov, portavoce del Gruppo operativo-strategico delle forze di Dnipro. L’esercito ucraino, tuttavia, ha smentito le affermazioni di Mosca secondo cui le truppe russe avrebbero già preso il pieno controllo degli insediamenti di Zaporizke e Novogeorgiivka, ribadendo che gli scontri sono ancora in corso.
Intanto gli Stati Uniti hanno approvato il trasferimento in Ucraina di missili Eram, missili di precisione avio lanciati con una gittata fino a 450 chilometri, proprio mentre il Pentagono ha introdotto restrizioni sull'impiego degli Atacms (300 chilometri di gittata) contro obiettivi in Russia. Non è chiaro se tali restrizioni si applicheranno anche agli Extended Range Attack Munitions. Secondo fonti citate dal Wall Street Journal, anche l'impiego di un Eram dovrà essere approvato dal dipartimento della Difesa.
Leggi tutto: Trump: "Zelensky non è innocente". Ucraina ammette: "Truppe Russia a Dnipropetrovsk"
(Adnkronos) - "Sapete qual è l'animale più letale del mondo? La zanzara", ricorda l'esperto di epidemiologia e statistica medica, Massimo Ciccozzi. A dispetto delle sue dimensioni "uccide ogni anno più persone di qualsiasi altra creatura", diffondendo malattie come Chikungunya, Dengue, West Nile, malaria. A proposito di Chikungunya, è di pochi giorni fa il monito dell'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo) che prende ad esempio della 'nuova normalità', con cui dovremo convivere anche a queste latitudini, proprio questa infezione che ha fatto registrare epidemie record nel Vecchio Continente, insieme a West Nile. Cosa sta succedendo, dunque, e stiamo sbagliando qualcosa? Se lo è chiesto un team di scienziati italiani che si occupa di malattie infettive in un focus sulla rivista 'Pathogens and global health'.
Gli autori sono 4 esperti del gruppo Gabie (Genomics, Ai, Bioinformatics, Infectious diseases, Epidemiology) - Francesco Branda e Massimo Ciccozzi dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, Giancarlo Ceccarelli dell'Università Sapienza di Roma e Fabio Scarpa dell'Università di Sassari - e due esperti in forze all'University of South Florida, Davide Zella e Francesca Benedetti. Per gli esperti nonostante la pandemia di Covid abbia "mostrato quanto sia cruciale la condivisione tempestiva dei dati per rispondere alle emergenze sanitarie globali", l'approccio alla gestione di malattie come la Chikungunya "sembra non aver pienamente recepito gli insegnamenti del passato". Al contrario, riflettono, "stiamo assistendo a crescenti sfide in termini di trasparenza e cooperazione in aree cruciali per la prevenzione e il controllo di malattie virali che continuano a minacciare la salute pubblica. La Chikungunya è un esempio lampante di come il sistema globale di ricerca e sorveglianza sia rimasto poco aggiornato, frammentato e con un'efficacia limitata".
E intanto, avvertono gli esperti, "le zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus, principali vettori del virus, stanno espandendo la loro presenza in nuove aree geografiche spinte dai cambiamenti climatici e dall'urbanizzazione. Malattie che un tempo erano limitate alle regioni tropicali o subtropicali, come la Chikungunya, stanno ora raggiungendo aree più temperate e densamente popolate, tra cui Europa e Nord America". Mentre tutto questo accade, "non esiste ancora un sistema centralizzato completo per il monitoraggio e la raccolta di dati in tempo reale, per non parlare di un'infrastruttura integrata per tracciare l'evoluzione del virus, le sue mutazioni e le nuove epidemie".
Gli autori della riflessione si interrogano su come sia possibile che "non siamo ancora riusciti a implementare una rete di dati condivisi su larga scala per gli arbovirus. Il fatto che i dati epidemiologici, le sequenze genetiche e le informazioni sui vettori siano dispersi in database chiusi, risorse nazionali e studi locali rappresenta una limitazione significativa - avvertono - La mancanza di un sistema centralizzato e accessibile non solo rallenta la ricerca, ma ostacola anche le politiche di risposta alle epidemie".
Il contesto invece "richiede velocità e precisione. È impossibile ignorare che, sebbene il numero di epidemie di Chikungunya e di altre malattie virali sia in aumento, le risorse per la ricerca rimangono insufficienti", rimarcano gli autori dell'analisi. "Mentre i governi e le agenzie internazionali sembrano concentrarsi su emergenze di più alto profilo, le malattie trasmesse dalle zanzare continuano a diffondersi senza un adeguato supporto per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo. Ma la questione non è solo una questione di risorse, ma anche di visione a lungo termine e di definizione delle priorità politiche. La comunità scientifica, insieme ai decisori politici, ha il dovere di creare una rete di dati globale che consenta non solo il monitoraggio, ma anche un intervento tempestivo", concludono gli scienziati evidenziando l'urgenza di "investire in una piattaforma globale integrata per la gestione di queste malattie", invece di discutere "ancora di frammentazione e opacità".
Nuovi casi autoctoni di Chikungunya sono stati notificati negli ultimi giorni nel territorio veronese. E il totale delle persone infettate dal virus dall'inizio del focolaio sale a 10, di cui 7 casi confermati e 3 classificati come probabili. Tutti i pazienti sono attualmente a domicilio e in buone condizioni di salute. Lo rende noto la Direzione Prevenzione della Regione Veneto con il suo ultimo report. "Tutti gli ultimi casi - precisano i tecnici regionali - sono residenti nel Comune di Sant'Ambrogio di Valpolicella (senza correlazione epidemiologica con l'area di Parona), lontano dalle prime aree interessate e trattate con interventi di disinfestazione straordinaria. Sulla base di quanto emerso finora dalle indagini, la Direzione Prevenzione - sentiti gli esperti dell'Istituto superiore di sanità, dell'Izsve (Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie) e dell'Azienda Ulss 9 Scaligera - intende rafforzare la strategia regionale con l'obiettivo di ridurre la diffusione dell'infezione".
La Chikungunya, ricordano gli esperti nella nota, non si trasmette da persona a persona, ma esclusivamente attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes infette. "È importante mantenere comportamenti di prevenzione per ridurre il rischio di punture di zanzara - si legge - come l'uso di repellenti cutanei anche durante il giorno, l'installazione di zanzariere alle finestre e porte e l'eliminazione delle raccolte di acqua stagnante dove le zanzare possono riprodursi".
Leggi tutto: Chikungunya, cosa stiamo sbagliando? "Zanzare avanzano e servono più dati"
(Adnkronos) - I genitori di un ragazzo californiano di 16 anni che si è suicidato hanno intentato una causa contro OpenAi, accusando il modello di intelligenza artificiale sviluppato dalla società Usa di aver fornito al figlio istruzioni dettagliate per porre fine alla sua vita e di averne incoraggiato le sue azioni. Matthew e Maria Raine sostengono, in una causa intentata a San Francisco, che ChatGpt "ha mantenuto una relazione intima" con il figlio Adam per diversi mesi nel 2024 e nel 2025, prima che si togliesse la vita. Secondo un documento visionato dall'Afp, durante il loro ultimo scambio, l'11 aprile 2025, ChatGpt ha aiutato Adam a rubare la vodka dalla casa dei suoi genitori e ha fornito un'analisi tecnica del cappio che aveva creato, confermando che "potrebbe potenzialmente tenere sospeso un essere umano". Adam è stato trovato morto poche ore dopo, dopo aver utilizzato questo metodo.
"Questa tragedia non è un bug o un evento imprevisto", si legge nella causa. "ChatGpt ha funzionato esattamente come progettato: ha costantemente incoraggiato e convalidato tutto ciò che Adam esprimeva, compresi i suoi pensieri più pericolosi e autodistruttivi, in un modo che sembrava profondamente personale". I genitori spiegano che Adam ha iniziato a usare ChatGpt per farsi aiutare con i compiti prima di sviluppare gradualmente una "dipendenza malsana".
La denuncia cita estratti di conversazioni in cui ChatGpt avrebbe detto all'adolescente: "Non devi a nessuno la tua sopravvivenza" e si sarebbe offerto di aiutarlo a scrivere la sua lettera d'addio. Matthew e Maria Raine chiedono un risarcimento danni e chiedono al tribunale di imporre misure di sicurezza, tra cui la chiusura automatica di qualsiasi conversazione sull'autolesionismo e l'implementazione di controlli parentali per i minori.
Per la Ong americana Common Sense Media, la causa intentata contro OpenAi conferma che "l'uso dell'intelligenza artificiale rappresenta un rischio per gli adolescenti": "Se una piattaforma di intelligenza artificiale diventa un 'coach del suicidio' per un adolescente vulnerabile, dovrebbe essere un campanello d'allarme collettivo".
(Adnkronos) - Taylor Swift si sposa, e Jannik Sinner continua a vincere. Oggi, martedì 26 agosto, è stata una giornata piena di notizie nel mondo dello spettacolo e in quello dello sport, alcune attese e altre decisamente meno. La popstar ha annunciato il matrimonio con il giocatore di football americano Travis Kelce in un post Instagram, e la voce si è diffusa rapidamente tanto da arrivare anche agli Us Open 2025.
In quel momento, sul cemento di New York, Sinner stava battendo il ceco Vit Kopriva nel primo set dello Slam americano, quando i telecronisti statunitensi si sono concessi una pausa dalla partita, lasciandosi andare a una leggere digressione. "Taylor Swift è fidanzata!", urla il giornalista, ma il suo compagno di telecronaca non sembra capire: "Si tratta di un nuovo record o...".
"Si è fidanzata... Taylor si sposerà!", spiega decisamente più esplicito il giornalista, trovando finalmente la sponda del collega: "Quindi lui ha detto sì, così si fa Taylor", ha detto ironicamente, scatenando le risate dello studio, "e bravo anche Travis per aver detto sì". "Auguri a tutti e due!", si è concluso così il simpatico, quanto insospettabile, siparietto.
(Adnkronos) - Jannik Sinner commenta il nuovo look di Carlos Alcaraz. Il tennista azzurro ha battuto oggi, martedì 26 agosto, il ceco Vit Kopriva al terzo turno degli Us Open 2025, ma allo Slam americano non si sta parlando solo di campo. Da quando ieri, in occasione del suo esordio con Opelka, Alcaraz ha sfoggiato il suo nuovo taglio di capelli, ovvero una rasatura, a New York non si parla d'altro.
Inevitabile, quindi, una domanda anche a Jannik Sinner sul nuovo look del rivale: "Penso che a lui stia bene tutto. Sia un taglio più lungo che uno molto corto, vedrete che tra tre giorni già gli saranno ricresciuti i capelli", ha detto a Espn.
Nessuna chance però che anche il numero uno del mondo possa sfoggiare un taglio del genere: "No, io ho troppi capelli, veramente una quantità enorme. La cosa positiva sarebbe che per strada non mi riconoscerebbero".
Leggi tutto: Sinner e il nuovo look di Alcaraz: "A lui sta bene tutto, ma non mi raserò mai"
(Adnkronos) - "Colloqui segreti" si sarebbero svolti tra il colosso petrolifero statunitense Exxon e il gruppo russo Rosneft per un eventuale ritorno in Russia. A rivelarlo è il 'Wall Street Journal' ricordando che dopo l'incontro in Alaska tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin, i due Paesi avrebbero potuto intensificare la loro collaborazione commerciale.
"Ciò che i due leader non hanno detto" scrive il quotidiano economico Usa, è che "a porte chiuse, le più grandi compagnie energetiche dei loro Paesi avevano già abbozzato una road map per tornare a fare affari, sfruttando i giacimenti di petrolio e gas al largo della costa dell'estremo oriente russo. Colloqui segreti con la più grande compagnia energetica statale russa si sono svolti quest'anno e un alto dirigente della ExxonMobil ha discusso di un ritorno al progetto Sakhalin se i due governi avessero concordato un processo di pace in Ucraina, hanno riferito persone a conoscenza delle discussioni".
La questione è talmente delicata, scrive il 'Wsj', "che solo poche persone all'interno di Exxon erano a conoscenza dei colloqui. Uno dei massimi dirigenti della grande compagnia petrolifera statunitense, il vicepresidente senior Neil Chapman, ha guidato i colloqui per conto di Exxon". La ripresa degli affari in Russia, osserva il quotidiano, "segnerebbe un drammatico riavvicinamento dopo la disordinata rottura di Exxon con Mosca quando Putin ha attaccato l'Ucraina nel 2022". E le discussioni tra Exxon e Rosneft "sul riavvio della loro partnership si sono intensificate dopo l'insediamento di Trump a gennaio".
Chapman di Exxon, sottolinea il Wsj che cita fonti vicine al dossier, "ha incontrato il Ceo di Rosneft Igor Sechin nella capitale del Qatar, Doha". Sechin, ricorda il quotidiano, "è uno stretto alleato di Putin" ed "è sottoposto a sanzioni" da parte degli Stati Uniti, "il che significa che agli americani è per lo più vietato trattare con lui senza un via libera del Tesoro Usa. Sechin ama incontrare imprenditori stranieri e leader di governo in Qatar, il cui fondo sovrano ha una partecipazione in Rosneft. Il Qatar si è ritagliato un ruolo di mediatore neutrale nei conflitti globali".
Leggi tutto: Wsj: "Colloqui segreti tra Exxon e Rosneft per possibile ritorno in Russia"
(Adnkronos) - Non migliorano le condizioni di salute di Bruce Willis. L'ultimo aggiornamento sull'attore americano, 70 anni e affetto da demenza, arriva oggi, martedì 26 agosto, direttamente dalla moglie, Heming Willis: "Bruce è ancora molto attivo. È in ottima salute in generale, sapete", ha detto la donna in uno speciale dedicato di ABC News, "È solo il suo cervello che lo sta abbandonando".
Nel 2023 era stata proprio la famiglia di Bruce Willis a rendere nota la diagnosi di demenza frontotemporale che aveva colpito l'attore. Si tratta di un tipo di demenza che colpisce la personalità e può causare cambiamenti comportamentali: "Il linguaggio sta cambiando e abbiamo imparato ad adattarci", ha raccontato la moglie, "abbiamo un modo di comunicare con lui, che è semplicemente... diverso".
La famiglia, comunque, nonostante la malattia riconosce ancora il loro Bruce: "Quella che ha ora rimane comunque la sua risata, giusto? Ha una risata così sincera. E a volte vedo quello scintillio nei suoi occhi, o quel sorrisetto, e mi sento trasportata oltre", ha raccontato, "è difficile da vedere, perché quei momenti arrivano in fretta, poi passano. È dura. Ma sono grata. Sono grata che mio marito sia ancora qui".
Leggi tutto: Bruce Willis, la moglie rivela: "Il cervello lo sta abbandonando"
(Adnkronos) - L'annuncio del matrimonio tra Taylor Swift e Travis Kelce arriva... alla Casa Bianca. Oggi, martedì 26 agosto, la cantante ha annunciato con un post pubblicato su Instagram il suo sì alla proposta del giocatore di football americana e la notizia ha fatto, inevitabilmente, il giro del mondo. A parlarne è stato anche Donald Trump, durante la sua riunione di gabinetto, in cui ha incontrato con i giornalisti.
A domanda diretta, il presidente degli Stati Uniti ha risposto così: "Penso che lui sia un grande giocatore, penso che sia un bravo ragazzo e penso che lei sia una persona fantastica. Quindi auguro loro tanta fortuna".
Breve, ma conciso. Poco importa quindi a Trump che Taylor Swift sia stata in prima linea durante la campagna elettorale di Kamala Harris, schierandosi apertamente per i democratici e criticando aspramente il tycoon. Nessun rancore per il presidente Usa, soltanto tanti auguri alla coppia felice.
Leggi tutto: Taylor Swift si sposa, arrivano gli auguri (inaspettati) di Trump
(Adnkronos) - Francis Ford Coppola a sorpresa si è presentato alla Sala Darsena della Mostra del Cinema di Venezia per assistere alla versione restaurata in prima mondiale di 'Queen Kelly' (1929) del leggendario regista Erich von Stroheim. A salutarlo è stato il presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco, che ha chiesto per lui un applauso. La platea gremita si è alzata in piedi per omaggiare il grande regista de 'Il padrino' e 'Apocalypse Now' regalandogli un lunghissimo applauso. Seduto accanto a Coppola, il regista Alexander Payne, anche lui applauditissimo. Applausi anche per Alberto Barbera, direttore della Mostra, che poi ha presentato il film. Prima di congedarsi dal pubblico veneziano, Buttafuoco ha ricordato che la Biennale è "una cattedra della cultura nel mondo e ne siamo consapevoli".
Leggi tutto: Venezia 2025, a sorpresa Coppola in sala: standing ovation
(Adnkronos) - Francis Ford Coppola a sorpresa si è presentato alla Sala Darsena della Mostra del Cinema di Venezia per assistere alla versione restaurata in prima mondiale di “Queen Kelly” (1929) del leggendario regista Erich von Stroheim. A salutarlo è stato il presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco, che ha chiesto per lui un applauso. La platea gremita si è alzata in piedi per omaggiare il grande regista de “Il padrino” e "Apocalypse Now” regalandogli un lunghissimo applauso. Seduto accanto a Coppola, il regista Alexander Payne, anche lui applauditissimo. Applausi anche per Alberto Barbera, direttore della Mostra, che poi ha presentato il film. Prima di congedarsi dal pubblico veneziano, Buttafuoco ha ricordato che la Biennale è "una cattedra della cultura nel mondo e ne siamo consapevoli".
Leggi tutto: Mostra Venezia, a sorpresa Coppola in sala: standing ovation
(Adnkronos) - Problemi a una mano per Jannik Sinner. Oggi, martedì 26 agosto, il tennista azzurro ha battuto il ceco Vit Kopriva in tre set con il punteggio di 6-1, 6-1, 6-2. Un percorso netto che non ha incontrato particolari difficoltà se non, l'ennesima, vescica, questa volta alla mano, che ha costretto Sinner a chiamare in campo il fisioterapista. A spiegare il fastidio accusato è stato proprio Sinner, intervistato da SkySport a fine partita: "Non c'è niente di preoccupante alla mano, è solo una vescica".
Allarme rientrato quindi per Sinner, che si gode l'emozione di essere tornato agli Us Open da campione in carica dopo la paura di Cincinnati, dove è stato costretto ad abbandonare la finale con Alcaraz a causa di un malore: "Ci sono delle cose da migliorare se voglio andare avanti in questo torneo, ma tutto sommato è andata molto bene". Il lavoro insomma, non è finito, ma Sinner può godersi la vittoria e prendersi la giornata libera: "Ho chiesto di allenarmi, ma Simone Vagnozzi ha detto di no, lui è il capo. Ogni anno qui è diverso, siamo molto sul pezzo e vedremo come andrà".
Sinner ha espresso le proprie emozioni anche ai microfoni del torneo, direttamente dal cemento dell'Arthur Ashe Stadium: "È fantastico essere di nuovo qui. Ovviamente è un torneo molto speciale per me, l'ultimo Slam dell'anno. L'atmosfera qui è sempre fantastica. Grazie a tutti per essere venuti, per aver fatto il tifo per me e avermi supportato. Sono molto felice di essere di nuovo in salute. Abbiamo fatto del nostro meglio per essere nella migliore forma possibile e sono molto contento della prestazione di oggi".
Leggi tutto: Sinner, problemi a una mano? Jannik rassicura: "Solo una vescica"
(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del SuperEnalotto di oggi martedì 26 agosto. Centrati invece quattro '5' che vincono 40.032,50 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 43,5 milioni di euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Questa la combinazione vincente di oggi: 12, 23, 25, 34, 41, 63. Numero Jolly: 21. Numero SuperStar: 20.
Leggi tutto: SuperEnalotto, la combinazione vincente di oggi 26 agosto
(Adnkronos) - Esordio vincente per il campione in carica Jannik Sinner allo Us Open 2025, quarta e ultima prova stagionale del Grande Slam, in corso di svolgimento sui campi in cemento di Flushing Meadows a New York. Il numero uno del mondo e prima testa di serie, ha superato oggi, martedì 26 agosto, il ceco Vit Kopriva, numero 89 del ranking Atp, in tre set con il punteggio di 6-1, 6-1, 6-2 in un'ora e 38 minuti. Le uniche difficoltà per il campione di Wimbledon sono dovute a dei fastidi alla mano destra derivanti da una fasciatura per una vescica e per i quali ha chiamato il fisioterapista in campo. Al secondo turno l'altoatesino affronterà il vincente del match tra l'australiano Alexey Popyrin, numero 36 del mondo, e il finlandese Emil Ruusuvuori, numero 752 del ranking Atp.
Dominio totale sin dall'avvio per l'altoatesino sul campo dedicato ad Arthur Ashe. Il numero uno tiene agevolmente i suoi turni di battuta, piazza due break vola sul 5-0 e chiude 6-1 in meno di mezz'ora contro un avversario in costante difficoltà. La musica non cambia nel secondo parziale con la differenza che i break questa volta sono 3 messi a segno al primo, terzo e settimo game per chiudere ancora 6-1. C'è un po' più di partita nel terzo set dove il 24enne altoatesino strappa la battuta all'avversario al quarto gioco, allunga sul 4-1, sul 4-2 annulla le uniche due palle break dell'incontro, per poi chiudere 6-2 in un'ora e 38 minuti.
Leggi tutto: Sinner, buona la prima agli Us Open: Kopriva battuto in tre set
(Adnkronos) - Taylor Swift si sposa. "La vostra insegnante di inglese e l'insegnante di ginnastica si sposano", così la pop star mondiale annuncia su Instagram le future nozze con il giocatore di football Travis Kelce, dopo due anni di fidanzamento.
La cantante su Instagram ha pubblicato un romanticissimo carosello di foto con l'atleta che, in ginocchio, le chiede di sposarlo, circondato da ghirlande di fiori bianchi e rosa. Il post in un'ora è stato visualizzato da oltre 9 milioni e mezzo di utenti.
Leggi tutto: Taylor Swift e Travis Kelce si sposano, il romantico annuncio della cantante
(Adnkronos) - L’esercito israeliano ha dichiarato che sei delle persone uccise nell’attacco al Nasser Hospital di Khan Yunis erano membri di Hamas, tra cui Jum’a Khaled Jum’a al-Najjar, infiltratosi in territorio israeliano il 7 ottobre, Hisham Tayseer Ibrahim Quweder, Imad Abd al-Hakim Ali al-Shaer, Muhammad Ahmad Salem Abu Hadaf, Salah Yusuf Muhsin Barbakh e Omar Kamal Shahada Abu Tein.
L’operazione, condotta con due raid mirati su una telecamera posizionata dai militanti nella struttura, aveva come obiettivo neutralizzare un dispositivo di sorveglianza utilizzato per monitorare i movimenti delle truppe israeliane. L’esercito ha precisato che le forze hanno agito per "rimuovere la minaccia colpendo e smantellando la telecamera" e che il capo di stato maggiore ha ordinato di approfondire diverse fasi del processo, tra cui l’autorizzazione all’attacco.
Nel duplice attacco di ieri sono morti civili e cinque giornalisti. Durante il briefing giornaliero con la stampa un portavoce della Commissione europea ha dichiarato che "l’uccisione di cinque giornalisti, quattro operatori sanitari e di numerosi civili a Gaza ieri, in seguito a un attacco israeliano che ha preso di mira l’ospedale Nasser e che ha causato almeno 20 morti, è del tutto inaccettabile. Civili e giornalisti devono essere protetti dal diritto internazionale".
"Ci sono state troppe vittime in questo conflitto. Deve finire ora. I civili a Gaza soffrono da troppo tempo e in misura eccessiva: è giunto il momento di spezzare il ciclo di violenza e di sofferenza", ha aggiunto il portavoce. "Ribadiamo il nostro appello a Israele affinché rispetti il diritto internazionale umanitario e garantisca che questi attacchi vengano indagati, prendendo atto della dichiarazione delle autorità israeliane secondo cui sarà condotta un’indagine approfondita", ha concluso.
Leggi tutto: Gaza, Idf: "Uccisi 6 membri di Hamas in attacco a ospedale Nasser"
(Adnkronos) - Scoppia la polemica all'università di Palermo dopo l'appello choc del professor Luca Nivarra, ordinario di Diritto civile e decano del Dipartimento di Giurisprudenza a Palermo, che invita a "togliere l'amicizia su Facebook agli ebrei". "Non voglio intromettermi in questioni che non mi riguardano direttamente ma - scrive Nivarra sui social - avendo a disposizione pochissimi strumenti per opporci all'Olocausto palestinese, un segnale, per quanto modesto, potrebbe consistere nel ritirare l'amicizia su FB ai vostri 'amici' ebrei, anche a quelli 'buoni', che si dichiarano disgustati da quello che sta facendo il governo di Israele e le IDF. Mentono e con la loro menzogna contribuiscono a coprire l'orrore: è una piccola, piccolissima cosa ma cominciamo a farli sentire soli, faccia a faccia con la mostruosità di cui sono complici".
Immediata la replica del rettore, Massimo Midiri: "Prendo le distanze da quanto dichiarato dal professore Luca Nivarra. Invitare a togliere i contatti su Facebook agli 'ebrei' è una proposta che rischierebbe di alimentare le stesse dinamiche che afferma di voler contrastare", dice. "Su temi complessi come il conflitto in Medio Oriente - aggiunge Midiri - la strada da percorrere deve essere quella del dialogo e del confronto critico, non dell'isolamento e di ciò che si avvicina a una censura ideologica. Nel corso del 2024, e confermato anche nel 2025, il Senato e il CdA del nostro Ateneo hanno approvato diverse mozioni sul conflitto in Palestina, condannando sia il brutale e insensato attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre, sia la successiva azione militare di Israele a Gaza. L'Ateneo ha condannato e condanna con fermezza le atrocità commesse dal governo israeliano in Palestina, ribadendo la più decisa opposizione e la più aspra denuncia contro la prosecuzione di un conflitto che continua a ledere i diritti umani e a colpire programmaticamente un'intera popolazione. L'appello del professore Nivarra rappresenta un'iniziativa personale culturalmente pericolosa e lontana dai principi del nostro Ateneo".
Leggi tutto: "Togliere l'amicizia Facebook agli ebrei", bufera su prof dell'università di Palermo
(Adnkronos) - Rinviata la prima edizione del Defence Summit, evento organizzato dal Sole24Ore in partnership con le principali aziende del settore che avrebbe dovuto tenersi l'11 settembre all'Auditorium Parco della Musica di Roma. La decisione di rimandare la manifestazione, che avrebbe dovuto coinvolgere i maggiori attori italiani e internazionali del settore, dai decisori politici ai rappresentanti delle principali aziende, a quanto apprende l'Adnkronos, è stata presa collegialmente dagli organizzatori in considerazione "dell'evoluzione della situazione geopolitica internazionale".
Leggi tutto: Difesa, rinviato summit a Roma dell'11 settembre per evolversi situazione geopolitica
(Adnkronos) - Compagni capaci di aiutare e sostenere e ma anche un po' t erapeuti. Sono circa 7- 8 milion i i cani che vivono nelle case degli italiani. Il più delle volte sono componenti a tutti gli effetti delle famiglie che se ne prendono cura e che, in cambio, curano. E non è solo un modo di dire. Negli ultimi anni il miglior amico dell'uomo ha messo al servizio degli umani i suoi 'super poteri' per il benessere psicofisico, rivelandosi in grado di 'fare diagnosi' con il proprio fiuto in caso di diabete e, in via sperimentale, nei tumori. Oppure di offrire sostegno psicologico migliorando il decorso della malattia. Nella Giornata mondiale del cane, che si celebra oggi, ci sono anche le virtù 'curative' tra i molti motivi che ci fanno amare questi animali.
"Oggi festeggiamo un essere vivente, senziente, importantissimo nella vita di molti esseri umani. In questo senso ogni giorno dovrebbe essere la giornata del cane", spiega all'Adnkronos Salute il veterinario Federico Coccia. "Avere un cane - continua - è come avere un amico in casa con cui si può passare del tempo, giocare, sperimentare emozioni positive". E oltre questo "una buona percentuale sono 'cani eroi', perché salvano tante vite. Solo un cane, con suo il fiuto, può infatti salvare una persona sotto le macerie, solo un cane può sentire se c'è un ordigno esplosivo sotto terra o se c'è un uomo a 5 metri sotto la neve dopo una valanga". Ma anche nella quotidianità sono in grado di essere eroici, secondo Coccia, nel sostegno continuo in caso di fragilità. "La pet therapy - continua - è una vera e propria scienza, nata in America negli anni '70, che offre un concreto beneficio per persone che hanno problemi fisici o psichici".
Ed è benefica persino la semplice presenza dei cani nei reparti pediatrici o nelle strutture per anziani, dove "la cosiddetta 'assistenza assistita con animali' (Aaa) aiuta a superare il senso di isolamento o la solitudine". Questa capacità "è particolarmente utile anche per gli anziani che vivono da soli in città. Il solo fatto di occuparsene, di portarli fuori, di dare loro da mangiare offre una motivazione quotidiana". Poi ci sono quelli che "io chiamo i 'cani medici' che riescono attraverso il fiuto a percepire delle anomalie. Per esempio aiutano i diabetici segnalando un'alterazione dello zucchero nel sangue: abbaiano e avvertono i familiari o la stessa persona che deve assumere l'insulina. Si sono rivelati in grado anche di 'annusare' la presenza di tumori che non erano stati diagnosticati", spiega Coccia. "Tutto questo ci dice che in qualche modo i cani ci ripagano per le attenzioni che diamo loro anche in virtù dell'accresciuta sensibilità nei loro confronti. Una volta il rapporto con il cane era mediato dal fatto che serviva a qualcosa: a fare la guardia, ad andare a caccia, a fare le gare sportive. Erano considerati come delle cose, oggi sono più rispettati, abbiamo capito che sono esseri viventi senzienti. E loro rispettano noi dandoci in cambio benessere", conclude Coccia.
Leggi tutto: Nelle case degli italiani 8 milioni di cani, compagni ma anche un po' medici
(Adnkronos) - Il Covid, l'infodemia pandemica e il rigurgito di polemiche sui vaccini. E in tempi più recenti la fatica di far comprendere cosa succede con il virus West Nile, fra mille voci che dicono la propria su quello che accade e i social a fare da cassa di risonanza distorta. Può capitare in diverse circostanze - soprattutto in situazioni come emergenze infettivologiche e crisi sanitarie - che la fiducia nella scienza venga messa a dura prova. Ma come scatta il cortocircuito che la fa crollare, che spezza il legame fra medici e ricercatori e opinione pubblica? Un team di ricercatori italiani prova a ricostruire 'l'anatomia' di questa caduta in un'analisi in pubblicazione sulla rivista 'Infectious Agents and Cancer'.
Il tema è caldo, un dilemma irrisolto, e resta al centro di un dibattito che proprio in questi giorni ha raggiunto il suo acme con la vicenda del Nitag, il gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni, finito sotto i riflettori prima per l'inclusione di due esperti con posizioni critiche sui vaccini e poi azzerato. L'accaduto ha riacceso lo scontro fra fazioni contrapposte, sollevando il velo sui rischi della politicizzazione di materie scientifiche, e riproponendo annose questioni come il 'pluralismo' e la 'democrazia' della scienza. Gli autori del paper - 3 dei quali fanno parte del gruppo Gabie (Genomics, Ai, Bioinformatics, Infectious diseases, Epidemiology), cioè Francesco Branda e Massimo Ciccozzi dell'università Campus Bio-Medico di Roma, e Fabio Scarpa dell'università di Sassari - partono proprio dalla pandemia di Covid, un periodo che "ha evidenziato le complessità che circondano la fiducia delle persone nella scienza, in particolare nel contesto di dati schiaccianti e polarizzazione politica".
In contesti simili, l'appello a 'credere nella scienza', dicono, "è emerso sia come simbolo di fiducia che come fonte di tensione pubblica", mettendo in luce sia "la sfida di comunicare l'incertezza scientifica", sia quella dell'interpretazione dei dati e delle competenze. "Abbiamo esaminato - spiega Ciccozzi all'Adnkronos Salute - il ruolo cruciale della comunicazione nel plasmare la percezione pubblica della scienza, sottolineando la necessità di umiltà epistemica e di trasparenza di fronte all'incertezza". Umiltà del sapere e trasparenza, come antidoto a rischi che sono dietro l'angolo in situazioni di tensione. Mentre la disponibilità dei dati aumenta, "la vera sfida risiede nella loro interpretazione e nella formulazione dei messaggi scientifici per pubblici diversi". Quello che le crisi sanitarie hanno dimostrato, osservano, è che "il sovraccarico di informazioni e una comunicazione carente a volte possono portare a confusione, sfiducia e politicizzazione della scienza", ragionano gli esperti.
Come si fa dunque una comunicazione scientifica efficace? Per gli autori dell'analisi, l'obiettivo si può ottenere trascendendo "gli approcci puramente razionali" e affrontando anche "i fattori emotivi e sociali attraverso strategie persuasive". C'è poi un'insidia moderna che aumenta la portata dell'impresa e "aggrava la sfida di mantenere la fiducia del pubblico nella scienza": è quella che viene definita "l'infocrazia", una situazione che deriva dalla "trasformazione strutturale dei flussi informativi nelle società digitali".
Il messaggio dei ricercatori (fra cui figurano anche Laura Leondina Campanozzi e Vittoradolfo Tambone dell'Unità di ricerca Bioetica e Humanities dell'università Campus Bio-Medico di Roma) è che occorre rimodulare le strategie di comunicazione, cambiare adottando "un approccio ripensato alla comunicazione scientifica che dia priorità a chiarezza, contesto e coinvolgimento responsabile". La ricostruzione della fiducia nella scienza "richiede qualcosa di più dei dati accurati; richiede una trasformazione nel modo in cui vengono trasmessi e compresi. È dovere delle istituzioni scientifiche porre la chiarezza comunicativa al vertice della propria agenda" e "coltivare una cultura della responsabilità".
Di conseguenza, "il pubblico deve essere dotato degli strumenti necessari per confrontarsi con il discorso scientifico in modo critico. In periodi di incertezza, non è l'infallibilità" della scienza e degli scienziati "a sostenere la fiducia, ma piuttosto l'integrità, la competenza e un impegno condiviso per il bene pubblico". Potrebbe essere questa, conclude Ciccozzi, "la migliore comunicazione per far capire alle persone non addette ai lavori cosa sta realmente accadendo".