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Il Festival Treccani della lingua italiana sbarca a Cagliari

08 Settembre 2025
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Tutta la Sardegna ad Alessia Orro, 'sei il nostro orgoglio'

08 Settembre 2025
Volleyball Women A Narbolia, paese della campionessa, si prepara una grande festa...

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Assogemmologia a VicenzaOro, 40 anni di storia: "Riconoscimento Mimit rafforza nostro ruolo"

08 Settembre 2025
Assogemmologia a VicenzaOro, 40 anni di storia:

(Adnkronos) - Quarant’anni di storia e uno sguardo al futuro. L’Associazione Italiana Gemmologi ha celebrato l’anniversario a Vicenzaoro September, la manifestazione internazionale di Ieg dedicata alla filiera del prezioso in scena fino a domani al quartiere fieristico di Vicenza. "Non siamo un ordine professionale, ma il riconoscimento del Mimit ci conferisce credibilità e una cornice regolamentata", ha spiegato il presidente Rinaldo Cusi. Tra i punti di forza, la crescente presenza femminile, oggi al 35% tra soci e consiglio direttivo. Nonostante le incertezze del mercato dei diamanti, Cusi ha ribadito la missione dell’associazione: "Aggiornarsi è vitale, dalle inclusioni alle giade fino alle turchesi. Chi non si forma rischia l’obsolescenza". Moderato da Loredana Prosperi, vicepresidente Aig e direttore dell’Istituto Gemmologico Italiano, l’incontro ha visto esperti internazionali affrontare temi chiave: la "giada svelata" con Guy Lalous, il turchese naturale e trattata con Ilaria Adamo, le microfotografie con Liviano Soprani, la rivoluzione tecnologica di "Gemtelligence" con Peter Tollan, fino alla riflessione di Rui Galopim sul ruolo della gemmologia nei musei. Un evento che, tra ricerca, innovazione e identità, ha confermato come la gemmologia italiana resti protagonista sulla scena mondiale. 

Sempre protagonista a Vicenzaoro, il cammeo è emblema di una tradizione che unisce arte e identità territoriale. Del valore culturale, simbolico ed economico di questo prezioso identitario ne ha discusso stamattina Assocoral, Federpreziosi Confcommercio e Igi - Istituto Gemmologico Italiano, in un incontro che ha aperto la quarta giornata del salone internazionale dell’oreficeria e gioielleria di Italian Exhibition Group, in corso fino a domani al quartiere fieristico del capoluogo berico. Al centro, la lavorazione artigianale di Torre del Greco e il valore culturale di un gioiello che conserva intatta la sua forza espressiva.  

"Il cammeo è un'arte millenaria che affonda le radici nella glittica romana e si prepara a ottenere il riconoscimento come Indicazione Geografica Protetta", ha dichiarato Vincenzo Aucella, presidente Assocoral. "Per valorizzare la nostra tradizione e la maestria degli incisori, abbiamo organizzato dimostrazioni dal vivo e iniziative mirate a Vicenzaoro, in vista della presentazione ufficiale della candidatura dal dicembre 2025". Un patrimonio da riscoprire, anche sul fronte della comunicazione e della conoscenza, come sottolineato dall’Istituto Gemmologico Italiano, con la direttrice Loredana Prosperi che ha ribadito l'importanza di raccontare la "poesia nascosta" dietro ogni figura scolpita, per superare la confusione e il disinteresse che spesso circondano questo gioiello.  

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Il Volo, è nato il primo figlio di Ignazio Boschetto e Michelle Bertolini

08 Settembre 2025
Michelle Bertolini e Ignazio Boschetto - Ipa

(Adnkronos) - Ignazio Boschetto è diventato papà. È nato Gabriele, primo figlio del cantante de 'Il Volo'. Ad annunciarlo sui social è sua moglie Michelle Bertolini che ha condiviso oggi 8 settembre la foto di un grande orsacchiotto di peluche, fiocco e palloncini azzurri con la scritta: 'Benvenuto Gabriele'. E poi per chiarire che il parto è già avvenuto ha scritto: "A casa con il nostro piccolino". 

Ignazio e Michelle sono diventati marito e moglie poco meno di un anno fa, a settembre 2024, prima con una cerimonia civile in provincia di Bologna e poi con una festa sul Lago di Como. La coppia aveva annunciato la gravidanza pubblicamente lo scorso aprile: "Fra pochi mesi arriverai e non vediamo l’ora di vederti, di crescerti, di farti conoscere il mondo e di conoscere il meraviglioso privilegio di essere papá e mamma". Inizialmente i due credevano di aspettare una bambina che avrebbero chiamato Bianca ma dopo l'ecografia morfologica, che si effettua solitamente durante il secondo trimestre della gravidanza, hanno scoperto che sarebbe arrivato un maschietto e avevano già fatto sapere di aver scelto per lui il nome Gabriele. 

Giù da qualche settimana Boschetto e Bertolini contavano le ore che li separavano dal momento in cui avrebbero conosciuto il loro primogenito. "Prossima settimana ti avremo tra le nostre braccia. Ogni giorno ci chiediamo come sarai, a chi assomiglierai, se sarai calmo come la mamma o pazzo come papà. Manca davvero poco piccolo nostro", aveva scritto la coppia sui social qualche giorno fa. E ora la famiglia è tornata a casa in tre. 

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Harry, William e Kate omaggiano la regina Elisabetta ma non si incontrano

08 Settembre 2025
Kate e William oggi a Sunningdale e una foto d

(Adnkronos) - Il principe William e la principessa Kate hanno reso omaggio alla defunta regina Elisabetta II nel terzo anniversario della sua scomparsa. A pochi chilometri di distanza, oggi 8 settembre anche il principe Harry ha voluto commemorare la nonna.  

Il principe e la principessa del Galles hanno partecipato a un evento a Sunningdale, dove hanno ricordato la straordinaria vita della defunta monarca, visitando il National Federation of Women's Institute (WI), che ha un legame speciale con la ex regina. Nello stesso momento, il fratello Harry si era recato alla Cappella di San Giorgio, al Castello di Windsor, per far visita alla tomba della nonna, pochi istanti dopo l'atterraggio a Heathrow. Il duca di Sussex ha lasciato una corona di fiori e un bouquet sulla tomba della nonna. 

Anche re Carlo e la regina Camilla hanno celebrato l'anniversario, condividendo sulla pagina social ufficiale del monarca un'immagine della defunta regina con la semplice didascalia: "Ricordando la Regina Elisabetta II, 1926-2022". 

Harry parteciperà a Londra alla cerimonia annuale dei WellChild Awards, indetti dall'organizzazione benefica di cui è da tempo sostenitore. Con l'occasione, potrebbe vedere il padre, re Carlo, attualmente a Balmoral, nell'Aberdeenshire, che non ha in agenda impegni pubblici per questa settimana. Ma nulla al momento sembra esser stato deciso. 

L'ultimo incontro di persona tra Harry e Carlo è avvenuto più di un anno e mezzo fa, nel febbraio 2024, in seguito alla diagnosi di cancro al re. Il loro incontro durò poco più di 30 minuti prima che il monarca partisse per Sandringham. Entrambi i fratelli erano inoltre presenti al funerale dello zio, Lord Fellowes, nel Norfolk, sempre nel 2024, anche se sembra che non si siano parlati. Domani William visiterà un'organizzazione giovanile a Lambeth, nel sud di Londra, mentre Harry visiterà nuovamente il Community Recording Studio, nella zona di St Ann's, a Nottingham. 

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Raz Degan e digiuno collettivo di 48 ore, medici-nutrizionisti: "Occhio a effetto yo-yo e no al fai da te"

08 Settembre 2025
Raz Degan e digiuno collettivo di 48 ore, medici-nutrizionisti:

(Adnkronos) - Digiuno collettivo per 48 ore, ammessa solo l'acqua. A lanciarlo sui social, non è la prima volta, è l'attore Raz Degan. A rispondere sono stati in 1.500. "Un reset fisico e mentale per scoprire quanto sei più forte di quello che credi", ha scritto Degan su Instagram. L'ex vincitore dell'Isola dei famosi è un guru delle pratiche detox ed è arrivato a digiunare per 10 giorni. Va detto che sui post sui social l'attore israeliano sottolinea che per partecipare si deve aderire ad un programma che prevede una fase preparatoria. Ma il digiuno, intermittente o prolungato, funziona? Quali sono gli effetti? "Sappiamo dagli antichi Greci che 'dieta' è un modo di essere, uno stile di vita, un insieme di scelte anche alimentari che hanno lo scopo di farci stare bene e in salute. Per raggiungere questo obiettivo bisogna affidarsi a professionisti che tengano conto dei dati forniti dalla ricerca scientifica, senza cedere alle mode del momento. Dimagrire e ingrassare in continuazione - il cosiddetto 'effetto yo-yo' - può avere conseguenze negative, non solo perché molto spesso è associato ad un aumento del rischio di sviluppare disturbi del comportamento alimentare, ma in particolar modo perché rappresenta un vero stress per il nostro metabolismo e per i complessi sistemi di cui il nostro organismo è composto". Lo spiega all'Adnkronos Salute Mauro Minelli, immunologo e docente docente di Nutrizione Umana alla Lum.  

"Il digiuno è una cosa seria e per questo richiede una supervisione medico-clinica accurata, oltre che opportune integrazioni di sali minerali e vitamine. No al 'fai-da-te' dunque, è una pratica da scoraggiare assolutamente in modalità 'autogestita", avverte anche Silvia Maria Galetti, endocrinologa, dietologa e nutrizionista del Policlinico di Modena. "Il professor Walter Longo, direttore dell'Istituto di longevità dell'università della Calfornia, uno dei più importanti centri per la ricerca in tema di invecchiamento - ricorda - come altri importanti ricercatori europei tra cui il professor Guido Kroemer, biochimico tedesco che lavora a Parigi, ha dimostrato in studi in vitro e su topi che il digiuno favorisce l'autofagia, ovvero la capacita delle cellule di 'ripulirsi', di eliminare le proteine danneggiate e gli organelli di scarto. Questo porterebbe ad un allungamento della vita della cellula e ad una minore incidenza delle malattie cronico- degenerative, compresi i tumori". Longo "è stato l'inventore della dieta mima-digiuno. Ma, ripeto - avverte l'esperta - sono protocolli che, se applicati in vivo (cioè sull'uomo e non in laboratorio), richiedono una grande competenza professionale ed accurati controlli. Purtroppo, la disinformazione impera. Se il digiuno è finalizzato a perdere peso, a maggior ragione non serve o meglio deve essere inquadrato all'interno di un piano alimentare sostenuto da dei professionisti".  

"Degan anche se fa il 'guru' non è un medico. Può applicare a se stesso lo stile di vita che preferisce, ma non può farlo su altri. Tra le 1.500 persone che lo hanno seguito c'è di tutto, cardiopatici, malati oncologici ai quali il digiuno non solo fa male, ma compromette l'efficacia delle terapie. Da Raz Degan un messaggio pericoloso e qualunquista, soprattutto se arriva a pazienti con tumore", rimarca Galetti. 

Secondo Minelli, "una dieta dimagrante impone, per definizione, una restrizione calorica che, di norma, indurrà una perdita di peso più o meno rilevante, soprattutto nel primo periodo. In questa fase l'organismo tende a cambiare il proprio metabolismo e, quindi, la quantità di energia necessaria per svolgere tutte le attività quotidiane. Se la restrizione calorica è stata particolarmente marcata il metabolismo continuerà a rallentare, ragion per cui sarà difficile continuare a dimagrire, in quanto l'organismo tenderà a trattenere le proprie riserve di grasso e a bruciare di meno". 

Ma non solo. "Come conseguenza di tali dinamiche, nel momento del ritorno ad un regime dietetico normocalorico si assisterà ad un repentino aumento di peso - avverte il medico - Tra l'altro, bisogna anche considerare che la perdita di peso iniziale è solo in minima parte perdita di massa grassa, corrispondendo in maggior misura ad una perdita di liquidi e massa muscolare. Quest'ultima è composta da tessuto metabolicamente molto più attivo di quello adiposo, sicché una sua diminuzione determinerà un ulteriore rallentamento del metabolismo". 

Quali sono, invece, le principali complicanze che possono conseguire ad una dieta dimagrante in senso stretto? Quali ambiti del nostro organismo potrebbero subire danni maggiori per un apporto limitato di nutrienti che un regime alimentare ridotto necessariamente comporta? "Purtroppo, gli effetti negativi di un regime dietetico si vedono nel lungo termine - osserva Minelli - Si pensi ai regimi alimentari molto restrittivi che si basano per lo più su una diminuzione dei carboidrati: non solo pane e pasta, molto spesso in profili dietetici di questo genere vengono sacrificate anche frutta e verdura che sono quasi o del tutto assenti. Il rischio più grosso è quello di incorrere in uno stato carenziale riferito ad importanti minerali e vitamine, ma anche alle fibre, importantissimo supporto per l'attività intestinale. Quel che è peggio, tuttavia, è che le diete così strutturate portano ad un considerevole aumento di proteine e grassi, così trasformandosi in diete poco salutari e iperproteiche, nonostante non ci si trovi in condizione di aumentato fabbisogno proteico come avviene, per esempio, quando si pratica un'intensa attività sportiva. Una dieta di questo genere, seguita per un lungo periodo, può essere nociva per la funzione renale e può portare ad un aumento della frazione Ldl (quella 'cattiva') del colesterolo nel sangue".  

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Libano, Crosetto: "Italia continuerà la missione anche senza l'Onu"

08 Settembre 2025
Guido Crosetto - Ipa

(Adnkronos) - Italia pronta a restare in Libano anche senza i caschi blu dell'Onu. Ad annunciare il proseguimento della missione di interposizione è stato oggi, lunedì 8 settembre, il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Difenderemo il più possibile la nostra presenza all’interno del mandato Onu. Se l’Onu deciderà di ritirarla, proporrò al Parlamento un ampliamento della missione bilaterale che ha l’Italia, perché non si abbandona un popolo. Siamo stati lì perché pensavamo fosse utile. Possiamo farlo anche da soli, non con la forza dell’Onu. Occorre che una nazione sappia prendersi delle responsabilità anche singole”, ha affermato Crosetto a margine della cerimonia per l’82esimo anniversario della Difesa di Roma. 

“Continuiamo la nostra missione perché siamo sempre più convinti che serva, siamo convinti che un’interposizione multinazionale sia l'unica soluzione nelle aree di crisi come quella e lo sarà anche a Gaza e lo potrà essere anche in Ucraina. Per questo noi da tempo parliamo di Onu. L’Onu non va più di moda ma un ritorno al multilateralismo, cioè a degli organismi multinazionali che servono a garantire la pace, che non siano considerati di parte, è l'unica salvezza se vogliamo smettere di parlare di guerra e parlare di ricostruzione”, ha scandito il titolare della Difesa. “La continuiamo - ha ribadito parlando di Unifil - C’è una stabilizzazione in corso in Libano e la nostra presenza è un aiuto”. 

"L'affermazione del ministro Crosetto - dice all'Adnkronos il generale Marco Bertolini, ex comandante del Covi - è coerente con una storia degli ultimi decenni che vede l'Italia tra i protagonisti assoluti nello sforzo di fornire sicurezza al Libano, soprattutto lungo il confine meridionale contro il quale preme da sempre Israele. A questo confine meridionale tradizionalmente fonte di problemi per Beirut, si aggiunge ora il lungo confine con la Siria dove si è insediato un governo espressione di Hayat Tahrir al Sham, già movimento terrorista di natura qaedista nato sull'onda delle primavere arabe che hanno squassato Medio Oriente e Nord Africa. Per questo, abbiamo costantemente mantenuto nella fascia frontaliera tra il Libano e Israele oltre un migliaio di uomini inseriti nell'operazione di interposizione Unifil, esprimendo molti dei Comandanti della missione internazionale che assomma a oltre 11 mila uomini, inclusi mezzi corazzati ed elicotteri".  

"Che l'Italia voglia rimanere coinvolta nel Paese, nonostante il possibile ritiro di Unifil mi sembra positivo - ribadisce Bertolini - visti i rapporti di stima e amicizia che in questi decenni si sono consolidati tra i due Paesi. Peraltro, nel caso di ritiro della missione di interposizione, dopo i recenti attacchi contro la stessa da parte di Israele, credo che ogni missione bilaterale che non si frapponga materialmente tra di due Paesi non avrà quella capacità di dissuasione, per quanto limitata, necessaria per evitare altri combattimenti, con conseguenti distruzioni e vittime tra la popolazione libanese. L'Italia fornisce già una missione di supporto addestrativo a favore dell'esercito libanese che potrebbe essere il nucleo attorno al quale costituire questa nuova realtà bilaterale". 

 

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Altri cinque nuovi casi di West Nile in Sardegna, ora sono 22

08 Settembre 2025
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Macellai e produttori Arborea lanciano Patto qualità della carne

08 Settembre 2025
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Giovani, indagine ActionAid: 8 su 10 a disagio nel proprio corpo, 60% ha subito prese in giro

08 Settembre 2025
Giovani, indagine ActionAid: 8 su 10 a disagio nel proprio corpo, 60% ha subito prese in giro

(Adnkronos) - Otto giovani su 10 criticano il proprio corpo, più del 50% modifica il modo di vestirsi per paura dei giudizi. Perché quasi 6 adolescenti su 10 subiscono provocazioni e prese in giro legate a peso, altezza, colore della pelle, capelli etc. La pressione estetica esercitata dai social media ha un impatto fortissimo sulla vita di ragazze e ragazzi: oltre 7 su 10 riconoscono come i corpi perfetti o ritoccati proposti online siano irreali, ma nonostante questo sempre 7 su 10 vogliono cambiare il proprio aspetto per apparire all’altezza di questi standard di bellezza irraggiungibili. Le ragazze, più dei ragazzi, sono bersaglio di aspettative rigide. All’80% degli adolescenti viene detto costantemente quali sono le cose giuste da fare “per essere maschi e femmine”. Ancora 7 su 10 non sanno a chi rivolgersi per dubbi su sesso e relazioni. Troppo spesso il porno diventa l’unica “scuola” per loro. È quanto rivela l’indagine “Affettività e stereotipi di genere. Come gli adolescenti vivono relazioni, genere e identità” condotta da Webboh Lab per ActionAid. Una fotografia complessa realizzata attraverso i fondi 8x1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che racconta le nuove generazioni, i loro bisogni urgenti e le criticità che affrontano quotidianamente fuori e dentro la scuola. Sono 14.700 gli adolescenti tra i 14 e i 19 anni che hanno partecipato alla ricerca, divisi tra il 51% maschi, il 43% femmine e il 6% di identità fluide, non binarie o alternative, tutti uniti da una forte domanda di ascolto da parte degli adulti.  

“ActionAid da molti anni fa ricerca e raccoglie problemi e desideri dei più giovani. Questa indagine da una nuova conferma di come ragazze e ragazzi non solo ci parlano con grande consapevolezza di una società sessista e discriminante, ma anche di quanto il giudizio e stereotipi provochino disagio e malessere psicologico: un campanello d’allarme considerata la loro fragilità in questa fase delicata di crescita e di scoperta - spiega Maria Sole Piccioli, responsabile Education di ActionAid.  Ancora una volta torniamo sui banchi di scuola, senza una riforma organica che introduca l’educazione alla sessualità e all’affettività nelle scuole. Questo Governo e il Ministro Valditara rispondono in modo inopportuno alle richieste di studenti, docenti e società civile, applicando una lettura di genere binaria e strutturando precisi passi indietro con alcune proposte politiche: come il recente decreto sul consenso informato preventivo dei genitori e l’esclusione di infanzia e primaria da programmi didattici sull’educazione sessuale e affettiva, questioni pedagogicamente inscindibili tra loro”.  

Indagine ActionAid Webboh: tante forme di esclusione e pressione sociale. Dalla ricerca emerge come oltre il 71% del campione abbia assistito a situazioni di derisione, di discriminazione di una persona per come si veste, si esprime o si muove, perché considerata "troppo femminile" o "troppo maschile". Allo stesso tempo tra i più giovani c’è crescente consapevolezza critica verso i modelli di genere rigidi e giudicanti che gli vengono imposti anche online: le frasi “Alcuni/e influencer danno messaggi sbagliati su come deve essere una ragazza o un ragazzo” e “Molte canzoni e video musicali fanno sembrare normale che il ragazzo comandi” hanno forte consenso tra la maggioranza dei giovani interrogati. Aspettative digitali e giudizio sociale si intrecciano e rivelano come sia complesso lo spettro dell’esclusione e della violenza.  

Sono i 5 profili degli e delle adolescenti italiane che scaturiscono dall’analisi di 17 caratteristiche che riguardano stereotipi di genere, pressione sociale, emozioni, media e cultura. Un quadro variegato tra oppositori/sostenitori del cambiamento, ma anche di figure ambigue. I due gruppi più numerosi sono gli Adolescenti anti-stereotipi e i Vigili Culturali, che rappresentano insieme il 46% del campione: una generazione pronta ad accogliere la parità di genere in modo attivo, critico, empatico. Questi giovani rifiutano con chiarezza la violenza, la disuguaglianza morale e le imposizioni culturali e mostrano consapevolezza dei modelli tossici trasmessi da media e tradizione. Un gruppo ampio, ma silenzioso invece – i Tradizionalisti Inconsapevoli che rappresentano il 21% del campione – aderisce a ruoli predefiniti in modo apparentemente innocuo, ma riproduce a livello personale gli stereotipi di genere della società patriarcale, sui ruoli definiti nelle relazioni tra uomo e donna. I Giustificazionisti, che rappresentano il 16% del campione esprimono il lato più problematico, giustificando la violenza come forma d’amore, colpevolizzando le vittime, a riprova di quanto il sessismo interiorizzato sia ancora presente anche tra i più giovani. Infine, il cluster più ambiguo – i Progressisti Distorti che si attestano al 17% – dimostra quanto la cultura digitale possa generare confusione, producendo ragazzi e ragazze che rifiutano gli stereotipi più visibili (differenze nei doveri familiari e di cura, doppio standard e divisione tra maschi forti e ragazze emotive), ma legittimano quelli più gravi: credenze pericolose legate al controllo, alla violenza e al giudizio.  

Ma gli adolescenti di cosa vorrebbero parlare nei percorsi educativi sulla sessualità? Al primo posto ci sono il consenso e il piacere (32,2%); al secondo una guida su come costruire relazioni positive (25,3%); al terzo posto un percorso su orientamenti sessuali e identità di genere” (16,5%); al quarto la richiesta di informazioni su malattie sessualmente trasmissibili (9,8%) e per ultimo una riflessione sugli aspetti biologici della sessualità (5,4%). Da chi vorrebbero ricevere informazioni? Per quasi la metà di ragazze e ragazzi sono gli esperti sul tema (educatori, psicologi, medici...) a dover entrare nelle scuole per fare formazione (48,2%), affiancati da persone che hanno vissuto esperienze personali su questi temi (42,2%). I docenti, col 28,5% delle risposte, sono davanti alla famiglia, che resta al 25,6% di chi ha risposto. Coetanei formati (21%) e influencer affidabili (19,6%) sono al fondo della classifica. Dalle risposte emerge con forza la necessità di affrontare a scuola sessualità, affettività e relazioni anche come prevenzione della violenza (punteggio medio 8,25). Oltre la metà dei partecipanti al sondaggio dichiara di non sapere a chi rivolgersi nel caso di dubbi su sesso, pur riconoscendo l’utilità dei consultori. È il porno a dare risposte per mancanza di alternative sicure. Circa 7 su 10 riconoscono che il porno influenza negativamente l’immaginario su relazioni e consenso, evidenziando la necessità di un’educazione come strumento di consapevolezza, non di censura.  

Youth For Love è un programma attivo dal 2019 a livello italiano e europeo. Tra le scuole italiane protagoniste dell’ultima edizione ci sono l’istituto cine-tv Roberto Rossellini di Roma e l’istituto Oriani Mazzini di Milano. Youth For Love è attivo in altre 10  scuole tra Milano, Roma, Agrigento, Palermo, Siracusa, Reggio Calabria, L’Aquila, Napoli e Brindisi, sviluppato dal 2022 in Italia attraverso i fondi 8x1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.  L’obiettivo è prevenire, individuare e affrontare la violenza di genere tra pari nelle scuole medie e superiori (14-19 anni). Nel biennio 2024-2025, nel programma integrato di formazione  hanno preso parte quasi 800 studenti, 130 docenti,  75  genitori/tutori dell’istruzione e secondaria di primo e secondo grado. Oltre 1500 tra Dirigenti, insegnanti ed educatori hanno frequentato il corso di formazione "Youth for Love, prevenire e contrastare la violenza tra pari e di genere a partire dalla scuola", sviluppato in collaborazione con La Fabbrica ed il Centro di Women’s Studies 'Milly Villa' e 60 tra istituzioni e associazioni sono stati coinvolti nelle attività di advocacy.  

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Italvolley campione del mondo, Mangifesta esplode in studio

08 Settembre 2025
Consuelo Mangifesta

(Adnkronos) - L'Italia vince i Mondiali di pallavolo e Consuelo Mangifesta esplode nello studio della Rai. Il trionfo delle azzurre, che in finale hanno battuto 3-2 la Turchia, ha emozionato l'ex schiacciatrice, ospite nello studio di Raiuno per commentare il match. 

 

Mangifesta, che in carriera ha vinto tra l'altro 4 scudetti e 2 Coppe dei campioni, ha pubblicato il video del fuorionda sul suo profilo Instagram. La reazione emozionante dell'ex giocatrice è stata apprezzata da tifosi e appassionati.  

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'Cinque minuti' al via il 29 settembre, Vespa: "Aiutiamo De Martino"

08 Settembre 2025
Bruno Vespa e Stefano De Martino - Ipa

(Adnkronos) - 'Cinque minuti' di Bruno Vespa parte il 29 settembre, 20 giorni dopo la data inizialmente prevista "per consentire a De Martino di testare meglio la 'reazione' alla Ruota della Fortuna". A spiegarlo è il giornalista alla presentazione della nuova stagione di 'Porta a Porta' e 'Cinque Minuti'. "Rinnoviamo l’apprezzamento, l’amicizia e la fiducia a Stefano De Martino perché lui è un grande professionista e avrà le sue soddisfazioni", ha aggiunto Vespa.  

'Cinque minuti', che sarebbe dovuto partire il 9 settembre, inizierà contemporaneamente a 'Porta a porta'. "Ospiteremo i leader politici a partire dal 29 settembre in poi", ha detto Bruno Vespa. 

“Non è un mistero che io abbia ricevuto un’offerta da Mediaset, ma ho detto che voglio restare in Rai perché è casa mia”, ha dichiarato Bruno Vespa nel corso della presentazione della nuova stagione di ’Porta a Porta’ e ‘Cinque Minuti’. E sul rinnovo del contratto con la Rai, il conduttore spiega: "Non ho ancora firmato. C’è una discussione in corso, mi auguro che vada a finire bene. Sono fiducioso". 

Da quando 'Affari tuoi' è ritornato dalla pausa estiva lo scorso martedì 2 settembre, ha sempre perso la sfida degli ascolti dell'access prime time contro 'La ruota della fortuna' di Gerry Scotti. Anche ieri, domenica 7 settembre, Gerry Scotti ha raccolto 3.706.000 spettatori, pari al 21% di share, contro i 3.198.000 spettatori (18,2% share) ottenuti dal programma di De Martino su Rai1. 

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Bjornsson solleva 510 chili, il record della 'Montagna' di Game of Thrones

08 Settembre 2025
Thor Bjornsson

(Adnkronos) - La 'Montagna' del Trono di Spade stabilisce un nuovo record. Thor Bjornsson, atleta finlandese che ha intepretato il gigantesco personaggio di Ser Gregor Clegane in Game of Thrones, ha ritoccato il primato mondiale di stacco. 

 

 

Bjornsson, 36 anni, ha alzato un bilanciere con 510 chili nel corso dei Mondiali di Birmingham. 'Thor' ha ritoccato il suo precedente primato (505 chili) e ad oggi è l'unico atleta capace di sollevare oltre mezza tonnellata. Bjornsson è pronto a nuove sfide, a giudicare da uno dei messaggi che ha pubblicato sui social: "Ad essere sincero, credo che avrei potuto alzare 530 chili. Cosa ne pensate?". 

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Alimenti, oltre 40% malattie correlate si verifica a casa, test Iss valuta conoscenze

08 Settembre 2025
Alimenti, oltre 40% malattie correlate si verifica a casa, test Iss valuta conoscenze

(Adnkronos) - I focolai estivi di intossicazioni da botulino, in Calabria e in Sardegna, hanno rimesso al centro la sicurezza alimentare. "Oltre il 40% delle malattie legate al consumo di alimenti nel mondo si verifica in ambito domestico, ma questo dato è fortemente sottostimato a causa della mancanza di segnalazioni di focolai domestici. Un luogo che si tende a considerare sicuro, ma che può nascondere delle sorprese. Conoscere in maniera approfondita le regole di conservazione e preparazione dei cibi aiuta a ridurre il rischio". Lo ricorda l'Istituto superiore di sanità (Iss) che lancia oggi un questionario diretto a tutti, 'Mangia Sicuro!', che consente di colmare i gap e consumare i cibi in sicurezza. Entro l'8 ottobre in 15 minuti si potranno testare le proprie conoscenze e alla fine si riceveranno risposte corrette, consigli utili e spunti pratici che aiuteranno a confutare alcune abitudini e credenze ancora diffuse, ad esempio su come trattare la carne cruda o l'insalata in busta. 

"Le risposte - sottolinea Antonella Maugliani, ricercatrice Iss e referente scientifica del progetto - ci aiuteranno a migliorare le informazioni rivolte ai cittadini su comportamenti alimentari sicuri: dalla spesa, alla conservazione, fino alla preparazione dei cibi. Il contributo delle persone che sceglieranno di compilarlo è importante per rendere la comunicazione più vicina ai reali bisogni e promuovere la salute di tutti". 

Il questionario fa parte del progetto Iss 'Sac' (Sicurezza alimentare casalinga), partito ad aprile 2024 e che avrà una durata di 2 anni. E' coordinato dal Dipartimento di Sicurezza alimentare, Nutrizione e sanità pubblica veterinaria (Sanv) e coinvolge un gruppo multidisciplinare dell'Iss con esperti in vari settori. 

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Tumori, staffetta ciclistica Bms da Monaco a Londra per raccolta fondi

08 Settembre 2025
Tumori, staffetta ciclistica Bms da Monaco a Londra per raccolta fondi

(Adnkronos) - Oltre 2.200 chilometri in bicicletta, da Monaco a Londra, per dare voce e supporto ai pazienti oncologici. E' la missione della 'Country 2 Country 4 Cancer' (C2C4C), staffetta ciclistica promossa da Bristol Myers Squibb, giunta alla dodicesima edizione. Quest'anno più di 95 dipendenti provenienti da 19 Paesi europei parteciperanno all'iniziativa, uniti dall'obiettivo comune di raccogliere fondi per organizzazioni aderenti alla Union for International Cancer Control (Uicc), impegnate nella lotta contro il cancro. Il team italiano, 'Bikers4Patients', pedalerà dall'8 al 10 settembre per 360 chilometri, da Boudry (Svizzera) a Nimes (Francia), insieme ai colleghi di Austria e Svizzera. 

"Quest'anno - afferma Regina Vasiliou, Vice President, General Manager di Bristol Myers Squibb Italia - il nostro impegno è dedicato al progetto 'Speranza e vita: Ogni giorno una nuova opportunità', promosso da Tutor - Associazione tumori toracici rari Aps Ets. Non si tratta solo di un gesto solidale, ma di un aiuto concreto per chi affronta diagnosi complesse come timoma, carcinoma timico o mesotelioma. Quando si riceve una diagnosi di tumore raro e aggressivo, la vita cambia all'improvviso. Questo progetto nasce per offrire strumenti utili lungo il percorso di cura, aiutando pazienti e familiari a ritrovare un equilibrio attraverso incontri di gruppo, supporto psicologico, mindfulness e tecniche di rilassamento. E' un'iniziativa che mette al centro la persona, nonostante la malattia".  

"Queste iniziative rappresentano un segno tangibile di vicinanza e sostegno per chi deve affrontare ogni giorno un tumore toracico raro - dichiara Laura Abate-Daga, presidente di Associazione tumori toracici rari Aps Ets, Tutor - Con il progetto 'Speranza e vita' ci impegniamo a restituire fiducia, dignità e una quotidianità possibile, anche di fronte a diagnosi complesse come timoma, carcinoma timico e mesotelioma. Offriamo strumenti concreti per affrontare non solo la malattia, ma anche il carico emotivo che essa comporta, promuovendo al tempo stesso la conoscenza di queste patologie rare, ancora troppo poco note. Il sostegno di Bristol Myers Squibb e dei suoi dipendenti attraverso la C2C4C rappresenta per noi un alleato prezioso: insieme possiamo costruire una rete di sensibilizzazione, consapevolezza e solidarietà. Perché ciascuno di noi, con un gesto, un'azione, una pedalata, una scelta, può fare davvero la differenza nella vita di chi affronta ogni giorno la malattia".  

Nata nel 2014 negli Stati Uniti, la C2C4C è diventata negli anni una tradizione globale per Bristol Myers Squibb - ricorda l'azienda in una nota - coinvolgendo anche Europa, Giappone e America Latina. Dal suo esordio, ha permesso di donare oltre 19 milioni di dollari a livello mondiale, di cui più di 3,7 milioni solo in Europa dal 2016. Per i rider la motivazione a partecipare a questa iniziativa è personale: c'è chi pedala in memoria di una persona cara, chi lo fa per chi sta ancora lottando e chi ha vissuto la malattia in prima persona. 

"Il nostro impegno va oltre la ricerca scientifica e lo sviluppo di terapie innovative - sottolinea Vasiliou - Vogliamo fare la differenza nella vita dei pazienti, anche con servizi che li accompagnino lungo il percorso di cura. La C2C4C non è una gara, ma un'esperienza di squadra che testimonia il profondo impegno di Bristol Myers Squibb verso i pazienti che ci ispirano ogni giorno e che sono al centro della nostra missione di scoprire, sviluppare e rendere disponibili farmaci innovativi per combattere gravi malattie. Questa corsa ci unisce, ci ricorda perché facciamo quello che facciamo e ci motiva a costruire un futuro migliore per tutti coloro che affrontano il cancro". 

La corsa coinvolge centinaia di dipendenti in rappresentanza di oltre 30 Paesi, che dedicano il loro tempo per allenarsi, raccogliere fondi e partecipare a queste corse in bicicletta. Tutti pedalano per i pazienti. Dal suo esordio sono stati donati oltre 19 milioni di dollari a favore di organizzazioni impegnate nella lotta contro il cancro in tutto il mondo. 

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Tumori, staffetta ciclistica Bms da Monaco a Londa per raccolta fondi

08 Settembre 2025
Tumori, staffetta ciclistica Bms da Monaco a Londa per raccolta fondi

(Adnkronos) - Oltre 2.200 chilometri in bicicletta, da Monaco a Londra, per dare voce e supporto ai pazienti oncologici. E' la missione della 'Country 2 Country 4 Cancer' (C2C4C), staffetta ciclistica promossa da Bristol Myers Squibb, giunta alla dodicesima edizione. Quest'anno più di 95 dipendenti provenienti da 19 Paesi europei parteciperanno all'iniziativa, uniti dall'obiettivo comune di raccogliere fondi per organizzazioni aderenti alla Union for International Cancer Control (Uicc), impegnate nella lotta contro il cancro. Il team italiano, 'Bikers4Patients', pedalerà dall'8 al 10 settembre per 360 chilometri, da Boudry (Svizzera) a Nimes (Francia), insieme ai colleghi di Austria e Svizzera. 

"Quest'anno - afferma Regina Vasiliou, Vice President, General Manager di Bristol Myers Squibb Italia - il nostro impegno è dedicato al progetto 'Speranza e vita: Ogni giorno una nuova opportunità', promosso da Tutor - Associazione tumori toracici rari Aps Ets. Non si tratta solo di un gesto solidale, ma di un aiuto concreto per chi affronta diagnosi complesse come timoma, carcinoma timico o mesotelioma. Quando si riceve una diagnosi di tumore raro e aggressivo, la vita cambia all'improvviso. Questo progetto nasce per offrire strumenti utili lungo il percorso di cura, aiutando pazienti e familiari a ritrovare un equilibrio attraverso incontri di gruppo, supporto psicologico, mindfulness e tecniche di rilassamento. E' un'iniziativa che mette al centro la persona, nonostante la malattia".  

"Queste iniziative rappresentano un segno tangibile di vicinanza e sostegno per chi deve affrontare ogni giorno un tumore toracico raro - dichiara Laura Abate-Daga, presidente di Associazione tumori toracici rari Aps Ets, Tutor - Con il progetto 'Speranza e vita' ci impegniamo a restituire fiducia, dignità e una quotidianità possibile, anche di fronte a diagnosi complesse come timoma, carcinoma timico e mesotelioma. Offriamo strumenti concreti per affrontare non solo la malattia, ma anche il carico emotivo che essa comporta, promuovendo al tempo stesso la conoscenza di queste patologie rare, ancora troppo poco note. Il sostegno di Bristol Myers Squibb e dei suoi dipendenti attraverso la C2C4C rappresenta per noi un alleato prezioso: insieme possiamo costruire una rete di sensibilizzazione, consapevolezza e solidarietà. Perché ciascuno di noi, con un gesto, un'azione, una pedalata, una scelta, può fare davvero la differenza nella vita di chi affronta ogni giorno la malattia".  

Nata nel 2014 negli Stati Uniti, la C2C4C è diventata negli anni una tradizione globale per Bristol Myers Squibb - ricorda l'azienda in una nota - coinvolgendo anche Europa, Giappone e America Latina. Dal suo esordio, ha permesso di donare oltre 19 milioni di dollari a livello mondiale, di cui più di 3,7 milioni solo in Europa dal 2016. Per i rider la motivazione a partecipare a questa iniziativa è personale: c'è chi pedala in memoria di una persona cara, chi lo fa per chi sta ancora lottando e chi ha vissuto la malattia in prima persona. 

"Il nostro impegno va oltre la ricerca scientifica e lo sviluppo di terapie innovative - sottolinea Vasiliou - Vogliamo fare la differenza nella vita dei pazienti, anche con servizi che li accompagnino lungo il percorso di cura. La C2C4C non è una gara, ma un'esperienza di squadra che testimonia il profondo impegno di Bristol Myers Squibb verso i pazienti che ci ispirano ogni giorno e che sono al centro della nostra missione di scoprire, sviluppare e rendere disponibili farmaci innovativi per combattere gravi malattie. Questa corsa ci unisce, ci ricorda perché facciamo quello che facciamo e ci motiva a costruire un futuro migliore per tutti coloro che affrontano il cancro". 

La corsa coinvolge centinaia di dipendenti in rappresentanza di oltre 30 Paesi, che dedicano il loro tempo per allenarsi, raccogliere fondi e partecipare a queste corse in bicicletta. Tutti pedalano per i pazienti. Dal suo esordio sono stati donati oltre 19 milioni di dollari a favore di organizzazioni impegnate nella lotta contro il cancro in tutto il mondo. 

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Bill de Blasio: "Dazi Usa finiranno tra 1-2 anni al massimo, a New York innamorati del made in Naples"

08 Settembre 2025
Bill de Blasio al Bufala Fest a Napoli

(Adnkronos) - I dazi Usa "finiranno presto, tra 1-2 anni al massimo". E il made in Italy "è troppo forte, non verrà fermato dall'aumento delle tasse". Ma a New York "verrà superato dal made in Naples, c'è attenzione verso l'autenticità di questa terra". Non ha dubbi Bill de Blasio, già sindaco di New York dal 2014 al 2021 ed esponente di punta del Partito Democratico americano, nel sottolineare, in un'intervista ad Adnkronos/Labitalia a margine del 'Bufala Fest' a Napoli, la forza del prodotto italiano e 'made in Naples'.  

"I dazi Usa sui prodotti europei? Vanno eliminati -sottolinea de Blasio- non li condivido per nulla. Ma vediamo che Trump cambia spesso idea e credo che entro massimo un anno o due finiranno".  

de Blasio, i cui nonni emigrarono da Sant'Agata dei Goti, in provincia di Benevento, verso New York oltre cento anni fa, è stato ospite d'onore della manifestazione e ha partecipato al talk conclusivo su 'Napoli & New York: due metropoli unite dall'arte di attrarre il mondo' con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il vice presidente di Msc Crociere, Leonardo Massa. "I dazi 'congeleranno' l'economia americana -conclude de Blasio- anche le imprese saranno in difficoltà, ci sarà poco lavoro e i cittadini americani si ribelleranno". 

Ma de Blasio ribadisce che comunque "il made in Italy è un concetto troppo forte e bello e ci sarà sempre nonostante l'aumento delle tasse e quant'altro". 

E de Blasio sottolinea che nella Grande Mela "c'è molto interesse per Napoli e per il cibo di Napoli, per la sua autenticità. Ci sono tanti che hanno origini italiane, che vogliono riscoprire quello che quello che sono le loro radici, e molti arrivano proprio da Napoli e dalla regione Campania. Il 'made in Naples' è quindi un concetto che a New York oggi stanno iniziando a comprendere, è un work in progress. Tra un paio d'anni però secondo me, vista la crescita dell'attenzione su Napoli, crescerà sempre di più fino a diventare più importante del made in Italy", sottolinea.  

Ma non solo perchè de Blasio è andato oltre sottolineando che "il Bufala Fest è considerata una sorta di 'rivelazione', che potrebbe essere molto buona anche a New York, e io lo penso fortemente".  

(di Fabio Paluccio) 

 

 

 

 

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D-Day in Francia, premier Bayrou ai titoli di coda: i possibili successori

08 Settembre 2025
François Bayrou ed Emmanuel Macron - (Ipa)

(Adnkronos) - Il giorno cruciale per la Francia, con il governo a rischio e una nuova sfida per Emmanuel Macron. A meno di nove mesi dalla caduta del governo di Michel Barnier, rimasto in funzione 99 giorni, il suo successore, il premier centrista François Bayrou, si prepara a sua volta a veder rovesciato il suo esecutivo. Il primo ministro ha formulato una proposta di bilancio per il 2026 che include 44 miliardi di euro di tagli alla spesa e aumenti di tasse e l'eliminazione di due giorni festivi, per arginare il crescente debito pubblico del Paese e ha chiesto per oggi, lunedì 8 settembre, un voto fiducia sulla legge di bilancio. La sinistra e l'estrema destra hanno annunciato che voteranno contro.  

 

La caduta del governo sembra inevitabile, preannunciando un nuovo periodo di incertezza politica della Francia. Il presidente Macron si ritroverà ad affrontare una spinosa sfida politica: trovare il suo quinto primo ministro dalla sua rielezione nel maggio 2022. La Francia attraversa un periodo di instabilità senza precedenti sotto la Quinta Repubblica (proclamata nel 1958) da quando il capo dello Stato ha deciso di sciogliere l'Assemblea nazionale, nel giugno 2024, dopo la vittoria dell'estrema destra alle elezioni europee. 

Le elezioni anticipate hanno portato alla formazione di tre blocchi senza una chiara maggioranza (un'alleanza di sinistra, il centrodestra e l'estrema destra), i cui scontri rendono precaria qualsiasi coalizione di governo. I leader del Rassemblement National, (Rn, estrema destra) hanno chiesto uno "scioglimento ultrarapido" dell'Assemblea nazionale. Secondo gli ultimi sondaggi, il partito uscirebbe vincitore al primo turno di un'eventuale elezione. Emmanuel Macron ha evocato la possibilità, affermando che non intende ricorrervi, ma senza escluderla formalmente.  

Il Partito Socialista (Ps, 66 deputati) è stato il più esplicito nel proporsi come alternativa, formulando un piano che prevede un bilancio di 22 miliardi di risparmi basato tra l'altro su un'imposta del 2% sui patrimoni superiori a 100 milioni di euro, nonché una sospensione della riforma pensionistica del 2023. Ma ottenere la maggioranza con un programma del genere non sarà facile. Questa opzione porterebbe all'uscita del partito di destra Les Républicains (49 deputati) dall'attuale coalizione, probabilmente quella del partito Horizons dell'ex primo ministro Edouard Philippe (centrodestra, 34 deputati), o persino del MoDem di François Bayrou (centro, 36 deputati). A sinistra, Lfi (La France Insoumise, 71 deputati), alleato dei Socialisti durante le elezioni dello scorso anno, condanna un "pasticcio" politico che porterebbe il Ps a governare con la "Macronie". Una soluzione possibile rimane quella di un primo ministro non appartenente al Ps, accettato da un ampio spettro che va dal centro-destra al Ps.  

 

I possibili successori restano al momento ipotesi dei retroscena politici. Per Bruno Cautrès, politologo del Cevipof, nessun blocco ha attualmente la legittimità delle urne per avviare riforme importanti, come voleva fare François Bayrou."Forse la soluzione sarebbe dire 'lasciamo calmare le acque' e rimandiamo il grande dibattito sulle nostre finanze pubbliche al 2027', cercando intanto di trovare una figura che simboleggi una forma di pacificazione agli occhi dei mercati finanziari e del Paese", ha affermato citando i nomi della presidente dell'Assemblea nazionale Yaël Braun-Pivet e del ministro dell'Economia Eric Lombard. 

Il segretario del Partito socialista francese, Olivier Faure, "vuole far cadere il governo" e punta "a diventare primo ministro": è convinto Bayrou secondo il quale "Faure dice che formerà un governo senza Lfi, e va bene. Credo che l'alleanza Ps-Lfi sia un problema per il Paese e per il Ps", ha affermato il primo ministro francese aggiungendo: "Non sono sicuro che funzionerà". 

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Tumore al polmone, con terapia mirata più chemio sopravvivenza globale di quasi 4 anni

08 Settembre 2025
Tumore al polmone, con terapia mirata più chemio sopravvivenza globale di quasi 4 anni

(Adnkronos) - Il tumore del polmone è la causa principale di morte per cancro tra gli uomini e le donne, e rappresenta circa un quinto di tutti i decessi per cancro. Buone notizie per i pazienti arrivano dalla Conferenza mondiale sul tumore del polmone (Wclc) 2025 dell'International association for the study of lung cancer (Iaslc) a Barcellona, dove sono stati presentati i risultati positivi dell'analisi finale di sopravvivenza globale (Os) dello studio di fase 3 Flaura2 di AstraZeneca. Lo studio - riporta una nota - ha mostrato che l'aggiunta di chemioterapia a base di pemetrexed e sali di platino a osimertinib ha prodotto un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante dell'endpoint secondario di Os rispetto allo standard di cura osimertinib in monoterapia, nel trattamento di prima linea dei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (Nsclc) localmente avanzato o metastatico e mutazioni del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFRm).  

All'analisi di sopravvivenza globale, osimertinib più chemioterapia ha dimostrato una Os mediana di quasi 4 anni (47,5 mesi) rispetto a circa 3 anni (37,6 mesi) per osimertinib monoterapia. Al 57% della maturità dei dati, i risultati hanno mostrato che osimertinib più chemioterapia ha ridotto il rischio di morte del 23% rispetto a osimertinib in monoterapia. Una percentuale stimata del 63,1% dei pazienti trattati con la combinazione era viva a 3 anni e il 49,1% dei pazienti era vivo a 4 anni rispetto al 50,9% e al 40,8% nel braccio di monoterapia. Da notare - si sottolinea - che il beneficio di Os osservato con osimertinib più chemioterapia rispetto a osimertinib in monoterapia è risultato confermato nei sottogruppi predefiniti. I pazienti nel braccio di controllo alla progressione hanno ricevuto lo standard di cura, compresa la chemioterapia, a conferma della rilevanza dei risultati di Os.  

"L'obiettivo fondamentale del trattamento del tumore del polmone in stadio avanzato è prolungare la sopravvivenza, preservando la qualità di vita dei pazienti - spiega Filippo de Marinis, direttore della Divisione di Oncologia toracica dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano e presidente di Aiot (Associazione italiana di oncologia toracica) - Nello studio Flaura2, i pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule e mutazione di Egfr hanno raggiunto una sopravvivenza globale mediana di quasi 4 anni con osimertinib in combinazione con chemioterapia rispetto a circa 3 anni con il solo osimertinib. Siamo di fronte alla più lunga sopravvivenza ottenuta nel setting avanzato di prima linea". Lo specialista ricorda che "nel 2023, sempre alla Conferenza mondiale sul tumore del polmone, erano stati presentati i risultati dello studio Flaura2 relativi alla sopravvivenza libera da progressione di malattia, in cui la combinazione aveva mostrato un vantaggio di quasi 9 mesi in più. I dati sulla sopravvivenza globale consolidano ulteriormente il valore della combinazione, che potrà costituire un'ulteriore opzione terapeutica accanto a osimertinib in monoterapia, che già rappresenta il trattamento standard per questi pazienti. Con due opzioni molto efficaci a base di osimertinib, i clinici possono personalizzare al meglio il trattamento, adeguandolo alle esigenze di ciascun paziente".  

"Nel 2024 in Italia sono stati stimati circa 45mila nuovi casi di tumore del polmone. L'80% delle diagnosi avviene in fase avanzata, da qui l'importanza di opzioni terapeutiche sempre più efficaci - afferma Silvia Novello, presidente di Walce (Women against lung cancer in Europe), direttore Oncologia medica all'ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano e ordinario di Oncologia medica all'università degli Studi di Torino - La gestione del paziente con carcinoma polmonare metastatico è complessa e richiede un approccio multidisciplinare, personalizzato in base alle caratteristiche molecolari e cliniche del paziente. La mutazione del gene Egfr è presente in circa il 15% dei casi di carcinoma polmonare non a piccole cellule, soprattutto nei non fumatori. Si tratta di una 'firma molecolare' fondamentale per la scelta della terapia personalizzata".  

"I risultati significativi dello studio Flaura2 costituiscono un traguardo rilevante per tutti i pazienti colpiti da tumore del polmone non a piccole cellule con mutazione di Egfr - continua Novello - E' importante che la combinazione di osimertinib più chemioterapia sia accessibile ai pazienti del nostro Paese il prima possibile, affinché ne possano beneficiare in termini di sopravvivenza, ma anche di sicurezza e tollerabilità, elementi fondamentali per la qualità di vita dei pazienti". 

Al follow-up esteso, il profilo di sicurezza di osimertinib più chemioterapia ha continuato ad essere gestibile e coerente con i profili già conosciuti dei singoli farmaci, si legge nella nota. Gli eventi avversi di grado superiore a 3 per tutte le cause si sono verificati nel 70% dei pazienti nel braccio con osimertinib più chemioterapia, determinati da eventi avversi ben caratterizzati correlati alla chemioterapia, rispetto al 34% nel braccio con osimertinib in monoterapia, simili ai tassi riportati all'analisi primaria presentati a Iaslc 2023 Wclc (64% rispetto al 27%, rispettivamente). I tassi di interruzione per eventi avversi e la tossicità sul bersaglio sono risultati bassi in entrambi i bracci dello studio (12% versus 7%). 

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