


(Adnkronos) - "Continuano a giungere anche in questi giorni notizie drammatiche dal Medio Oriente, in particolare da Gaza. Esprimo il mio profondo dolore per l'attacco dell'esercito israeliano contro la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia a Gaza city che giovedì scorso ha causato la morte di 3 cristiani e il grave ferimento di altri. Prego per le vittime e sono particolarmente vicino ai loro familiari e a tutti i parrocchiani. Tale atto si aggiunge ai continui attacchi militari contro la popolazione civile e i luoghi di culto a Gaza. Chiedo nuovamente che si fermi subito la barbarie della guerra e si raggiunga una risoluzione pacifica del conflitto". Lo ha detto Papa Leone XIV a margine dell'Angelus a Castel Gandolfo.
"Alla comunità internazionale rivolgo l'appello a osservare i diritti umanitari, a rispettare l'obbligo di tutela dei civili nonché il divieto di punizione collettiva di uso indiscriminato della forza e spostamento forzato della popolazione. Ai nostri amati cristiani mediorientali dico: 'Sono vicino alla vostra sensazione di poter fare poco davanti a questa situazione così drammatica. Siete nel cuore del Papa e di tutta la Chiesa. Grazie per la vostra testimonianza di fede'", le parole di Papa Leone XIV che ha ringraziato il forum internazionale di Azione Cattolica per aver promosso "la maratona di preghiera per i governanti". "Dalle 10 alle 22 di questa sera, l'invito rivolto a ciascuno di noi è di fermarci soltanto per un minuto a pregare, chiedendo al Signore - ha concluso - di illuminare i nostri governanti e ispirare loro progetti di pace".

(Adnkronos) - La Russia intende lanciare un attacco simultaneo di 2mila droni contro Kiev. E' quanto ha detto il generale maggiore tedesco Christian Freuding sul canale Youtube del Bundeswehr, in un podcast ripreso oggi dalla stampa ucraina, citando informazioni secondo le quali Mosca sta espandendo in modo significativo la sua produzione per permettere un attacco massiccio di droni e spiazzare i sistemi di difesa aerei ucraini.
Secondo il generale tedesco, in risposta a questa minaccia bisogna sviluppare "contromisure intelligenti", dal momento che l'utilizzo dei sistemi convenzionali, in particolare i Patriot, non sarebbe una risposta logica visto che un drone Shahed costa tra i 30mila e i 50mila dollari, mentre un singolo missile Patriot costa oltre cinque milioni. Kiev, ha concluso, avrebbe bisogno di soluzioni anti-droni, che hanno costi molto più bassi, tra i 2mila e 4mila dollari a unità, per contrastare attacchi in larga scala con i Shahed.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un'intervista alla televisione pubblica russa rilanciata dalla Tass, ha detto che non "è ancora arrivato il momento" per un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin, riconoscendo comunque di aver iniziato a considerare "necessario" un incontro tra i due leader, che "con il tempo è qualcosa che senza dubbio succederà".
Ha poi aggiunto che "potrebbe essere necessario formalizzare alcuni importanti accordi raggiunti nel tempo, dopo un lavoro ingente". "Questo lavoro deve essere ancora fatto", ha continuato, concludendo quindi che il momento per un vertice tra Trump e Putin "non è ancora arrivato". Riguardo poi ai contatti telefonici tra i due leader, Peskov ha parlato di colloqui avvenuti in un'atmosfera "pragmatica e professionale tra persone che mantengono le proprie posizioni, ma sono disposte ad ascoltarsi reciprocamente". Nei giorni scorsi, Trump ha espresso più volte la sua frustrazione per il fatto che Putin dopo le loro telefonate continua a bombardare l'Ucraina.
Peskov infine non ha commentato l'ultimatum imposto da Trump, che ha minacciato pesanti sanzioni, anche secondarie, se Mosca non raggiungerà la pace in 50 giorni, limitandosi ad insistere che per Mosca gli obiettivi rimangono "chiari, evidenti e non cambiano, il processo - ha poi concluso - comunque non dipende solo da noi".
Leggi tutto: Ucraina, media: "Russia vuole lanciare attacco con 2mila droni contro Kiev"

(Adnkronos) - Il miliardario Elon Musk ha annunciato che la sua azienda di intelligenza artificiale (Ia) svilupperà una nuova applicazione dedicata ai contenuti per bambini, che ha chiamato "Baby Grok", poco più di una settimana dopo il lancio di Grok 4, la nuova versione del modello linguistico dell'azienda americana. "Creeremo Baby Grok xAI, un'applicazione dedicata ai contenuti per bambini", ha annunciato l'imprenditore in un breve post sul social network X, senza fornire ulteriori dettagli sul progetto.
All'inizio di questo mese, l'azienda xAI ha presentato la versione Grok 4 del suo chatbot, a pochi mesi dal precedente aggiornamento, definendola "l'intelligenza artificiale più intelligente al mondo", in grado di superare il livello di dottorato.
L'annuncio di Grok 4 e di "Baby Grok" è arrivato in un momento delicato per l'azienda di intelligenza artificiale di Musk, che solo pochi giorni fa ha dovuto scusarsi pubblicamente per la pubblicazione di contenuti "inappropriati" – di natura antisemita – che l'azienda ha tuttavia attribuito a "un mancato aggiornamento del percorso del codice del bot".
Leggi tutto: Musk annuncia 'Baby Grok', l'intelligenza artificiale per bambini

(Adnkronos) - Il miliardario Elon Musk ha annunciato che la sua azienda di intelligenza artificiale (Ia) svilupperà una nuova applicazione dedicata ai contenuti per bambini, che ha chiamato "Baby Grok", poco più di una settimana dopo il lancio di Grok 4, la nuova versione del modello linguistico dell'azienda americana. "Creeremo Baby Grok xAI, un'applicazione dedicata ai contenuti per bambini", ha annunciato l'imprenditore in un breve post sul social network X, senza fornire ulteriori dettagli sul progetto.
All'inizio di questo mese, l'azienda xAI ha presentato la versione Grok 4 del suo chatbot, a pochi mesi dal precedente aggiornamento, definendola "l'intelligenza artificiale più intelligente al mondo", in grado di superare il livello di dottorato.
L'annuncio di Grok 4 e di "Baby Grok" è arrivato in un momento delicato per l'azienda di intelligenza artificiale di Musk, che solo pochi giorni fa ha dovuto scusarsi pubblicamente per la pubblicazione di contenuti "inappropriati" – di natura antisemita – che l'azienda ha tuttavia attribuito a "un mancato aggiornamento del percorso del codice del bot".
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(Adnkronos) - Ieri la tregua, oggi, domenica 20 luglio, riparte la sfida a colpi di IA tra Adriano Panatta e Paolo Bertolucci. Gli ex tennisti azzurri, oggi opinionisti di punta del tennis italiano, stanno allietando le proprie vacanze sfottendosi a vicenda a suon di fotomontaggi creati con l'intelligenza artificiale. L'ultimo capitolo è arrivato sul profilo X di Panatta, che ha creato un Bertolucci, amico ed ex compagno di Nazionale con cui ha vinto la Coppa Davis 1976, in versione Bacco.
Bertolucci è stato infatti raffigurato come il dio del vino e dell'ebbrezza, nel più classico dei vestiti degli antichi greci, mentre alza un calice di vino e tiene in mano dell'uva: "Io non so più come fare con quest’uomo…aiutatemi!!!", ha scritto Panatta pubblicando la foto. Proprio Adriano aveva dichiarato una tregua nella giornata di ieri quando, sempre sul suo profilo X, aveva pubblicato un selfie con l'amico scrivendo: "È stata firmata una tregua temporanea…ma non so quanto durerà".
La stessa foto era stata postata proprio da Bertolucci, sempre sul suo, attivissimo, profilo X: "Weekend di pace", ha scritto l'ex tennista, prima di postare un'altra immagine. Questa volta Panatta ha in mano un caffé e Bertolucci sta addentando una bomba alla crema davanti a un cappuccino: "Il conto a Panattone. Grazie", è stato il messaggio del campione di Davis 1976.
La 'faida' social negli ultimi giorni era stata innescata dagli auguri di buon compleanno a Panatta. Bertolucci ha raffigurato l'amico tra un gruppo di attempate signore, "alcune delle sue ex". La risposta è stata ipercalorica: Bertolucci a dieta, tra una marea di bombe alla crema. Infine, tra un'esultanza e l'altra per la vittoria di Jannik Sinner a Wimbledon, Panatta ha creato il Bertolucci "carotone-boy", ovvero l'amico con addosso il classico costume da carota tipico dei Carota Boys, i tifosi più appassionati del tennista azzurro. L'ultimo sfottò di Panatta ha invece raffigurato Bertolucci in versione bagnino.
Leggi tutto: Panatta-Bertolucci, la tregua dura... un giorno: ecco Paolo in versione Bacco

(Adnkronos) - Techeteche TopTen si appresta a trasmettere oggi, domenica 20 luglio, la sua ultima puntata. Il nuovo format del programma Rai, in onda sul primo canale, condotto da Bianca Guaccero chiuderà in anticipo, con l'ultimo appuntamento che era inizialmente previsto per l'1 agosto. Da domani, lunedì 21 luglio, tornerà quindi Techetechetè, una notizia che ha raccolto l'entusiasmo del popolo di X. Proprio l'accanimento social contro il programma è stato alla base dello sfogo di Andrea Delogu, conduttrice televisiva e radiofonica, che ha attaccato gli 'haters' sul proprio profilo X.
"Techeteche TopTen non chiude semplicemente erano finite le puntate", ha puntualizzato Delogu, che poi ha continuato, "ogni volta che chiude un programma che magari non vi piace qui su X (non è questo il caso, ma voi pensate che sia stato chiuso) esultate. Esultate come se aveste vinto voi, personalmente, dei soldi".
"Vi spiego cosa c'è dietro un programma, anche piccolo. Ci sono persone come voi, che lavorano, che devono arrivare alla fine del mese, che hanno le bollette da pagare, la spesa da fare, che hanno un capo a cui rispondere. Persone con famiglie, genitori, figli da mantenere", ha spiegato Delogu, "Voi esultate. Io mai nella vita esulterei se qualcuno di voi perdesse il lavoro, mai. Mi spiacerebbe e ve lo giuro su quello che ho di più caro, mi spiacerebbe sinceramente".
"Un programma può non piacervi, è lecito, ma esultare per la chiusura è spregevole. E ripeto, non è il caso ti Techetechetetopten perché è andato benissimo di ascolti e non chiude, è solo finito", ha concluso Delogu, "spero ci ragioniate se dovesse accadere un'altra volta".
Leggi tutto: Techeteche TopTen chiude, X esulta. Delogu attacca: "Siete spregevoli"

(Adnkronos) - L'Italia vicecampione d'Europa e vicecampione iridata in carica si conferma d'argento con la staffetta 4x1500 sull'isola di Sentosa. Il quartetto formato da Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Marcello Guidi e Gregorio Paltrinieri chiude in 1h09'15"4, a 2"1 dai tedeschi che rimescolano le strategie con Celine Rieder, Oliver Klemet e Isabelle Gose e Florian Wellbrock, e calano il poker d'oro dimostrandosi invincibili dopo un anno olimpico tribolato.
Azzurri sempre a podio nella specialità dal 2017 quando fu inserita nel programma con l'oro a Fukuoka nel 2023. È il sesto argento di squadra a Sentosa che conferma la densità e la qualità di un gruppo capitanato ancora da un superlativo Gregorio Paltrinieri, che chiude con tre argenti una rassegna iridata condizionata dai problemi al dito e dalle condizioni estreme di gara. È la diciannovesima medaglia mondiale in otto edizioni per l'olimpionico carpigiano che vive e si allena al centro federale di Ostia con Fabrizio Antonelli.
Al top Ginevra Taddeucci, sempre seconda nelle quattro prove affrontate e best medallist della rassegna iridata. Al terzo posto l'Ungheria, campionessa d'Europa, riportata a galla da una ultima superfrazione di Betlehem 1h19'16"7. L'Australia campione in carica è solo quinta con 46 secondi di ritardo.
Leggi tutto: Mondiali di nuoto, Paltrinieri ancora d'argento: secondo con la staffetta nella 4x1500

(Adnkronos) - "La responsabilità è anche della nostra categoria, che prima di divulgare una notizia tanto lesiva per la famiglia della vittima dovrebbe fare un atto di responsabilità e verificare le prove prima di divulgare delle notizie tanto gravi e comunque smentibili. Se Stasi risultasse innocente, da una parte darebbe un senso di speranza, dall'altra parte lo toglierebbe perché gli è stata rovinata gran parte della vita". Così Francesca Fagnani alla XVI edizione di Ponza d'Autore, la kermesse culturale di cui Adnkronos è media partner, organizzata da Vis Factor e curata da Valentina Fontana, relativamente al fatto che quello di Garlasco è un caso unico, non solo per il clamore mediatico che segue la riapertura delle indagini, ma anche per come la famiglia di Chiara Poggi è costretta a subire il flusso di informazioni e di commenti a proposito di eventuali ipotesi alternative a cui la procura sta lavorando.
Intervistata da Gianluigi Nuzzi, Francesca Fagnani parla anche della banda della Magliana. "Era un po' un'agenzia del crimine a disposizione di pesi massimi delle mafie tradizionali, ma anche di settori deviati dello Stato e dell'estremismo politico", dice Fagnani.
"C'è stata una saldatura tra i Nar e la banda della Magliana. Il narcotraffico ad oggi - spiega - non ha bisogno della politica. Qui parliamo di grandi grossisti, di broker della droga, non parliamo dello spaccio nei quartieri. Parliamo dell'approvvigionamento delle piazze di spaccio di tutta Roma e di milioni che girano. Grandi movimenti nella politica non sono emersi, ma perché non hanno bisogno. Semmai possiamo parlare di una sottovalutazione della politica e a lungo anche della magistratura di certi fenomeni".
"Gli albanesi, che sono fortissimi e oggi secondi solo alla 'ndrangheta sono nati vent'anni fa alla periferia di Roma, ad Acilia, anche loro a disposizione dei gruppi criminali perché avevano due caratteristiche: fornivano armi e killer, ma soprattutto erano affidabili ed erano feroci, due qualità nel mondo criminale. Sono poi diventati 'pugilatori', li chiamavano così perché fondamentalmente facevano recupero crediti, sempre per conto di terzi, e dopo sono diventati la batteria di Diabolik, Fabrizio Piscitelli", racconta Fagnani.
"Alcuni appartenenti alla curva nord, ma solo alcuni perché questo è un omicidio che non è maturato nell'ambiente del calcio. Gestire una curva vuol dire anche avere un esercito a disposizione, e alcuni lo erano realmente a disposizione, altri potenzialmente. Lui (Piscitelli, ndr) questa carta se la spendeva per strada, pesava il consenso sociale che lui aveva nel mondo del calcio, alzava un braccio e la curva si girava, il carisma lui ce l'aveva, le persone lo conosceva e tutti pure per avere un biglietto in qualche modo si rivolgevano a lui. Per questo è stato uno shock non solo il suo omicidio - dice Fagnani - Abbiamo visto a Milano no come sta crescendo pesantemente la criminalità nelle curve, come la criminalità sia interessata alle curve, perché comunque rappresentano un esercito potenziale a disposizione di qualcuno".

(Adnkronos) - Jannik Sinner si gode le, meritate, vacanze. Dopo il trionfo di Wimbledon, dove ha battuto in finale Carlos Alcaraz, il tennista azzurro si sta riposando qualche giorno prima di tornare in campo e inizare la stagione sul cemento, la sua superficie preferita, che porterà agli US Open, ultimo Slam della stagione a cui Sinner arriverà da campione in carica.
Jannik, dopo la finale di Londra, è volato subito in vacanza, passando per Bolzano prima di ripartire a bordo del suo aereo personale. Secondo alcune indiscrezioni, il mezzo avrebbe fatto tappa a Copenhagen, dove Sinner avrebbe raggiunto la, presunta, nuova fidanzata Laila Hasanovic. Ma le sue vacanze non si sono fermate qui.
In queste ore infatti stanno circolando su X diverse foto del campione azzurro che lo ritraggono in Sardegna, a Porto Cervo, pronto per qualche giorno di mare. Nelle foto concesse a tifosi e appassionati di tennis Jannik si mostra sorridente, rilassato e in pieno assetto da spiaggia: cappello da pescatore scuro, occhiali da sole, maglietta bianca e zaino in spalla, tutto rigorosamente griffato Nike.
Leggi tutto: Sinner, dal trionfo al... mare: Jannik si gode le vacanze in Sardegna

(Adnkronos) - Una donna di 82 anni residente a Nerola (Roma) è morta all’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi (Latina) per virus West Nile. Era stata ricoverata il 14 luglio scorso per febbre e stato confusionale. Lo rende noto la Regione Lazio. Al momento ci sono altri sei casi confermati di infezione da virus West Nile, tutti circoscritti nella provincia di Latina. Due sono in condizioni critiche per la presenza di patologie concomitanti e sono entrambi ricoverati all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Gli altri quattro sono invece in miglioramento clinico.

(Adnkronos) - Marcus Thuram con... LeBron James. L'attaccante dell'Inter si sta godendo le vacanze dopo aver terminato la stagione con il Mondiale per Club, in cui i nerazzurri sono stati eliminati agli ottavi di finale dai brasiliani del Fluminense, ed è rimasto negli Stati Uniti prima di tornare in Italia e cominciare la preparazione agli ordini di Chivu.
Durante il suo soggiorno a Los Angelese, dove sta trascorrendo qualche giorno di vacanza insieme al fratello Khephren, centrocampista della Juventus, Thuram ha incontrato LeBron James, stella dei Los Angeles Lakers. L'attaccante interista è grande appassionato di basket, e di NBA in particolare, e ha voluto immortalare il momento condividendo la foto con il cestista statunitense sul suo profilo Instagram.
Leggi tutto: Thuram, vacanze speciali: a Los Angeles con... LeBron James

(Adnkronos) - Un 48enne di origini srilankesi è morto questa mattina, intorno alle 9, a causa di un malore mentre era in acqua. E' successo a Fregene, sull'arenile all'altezza di piazza Pedaso. Sul posto la Capitaneria di Porto.


(Adnkronos) - L'Idf ha emesso un nuovo avviso di evacuazione per i palestinesi che vivono a sud ovest di Deir al-Balah, mentre le forze israeliane si preparano alla prima operazione di terra nel centro della Striscia di Gaza dall'inizio della guerra.
"L'Idf continua ad operare con grandi forze per distruggere le capacità del nemico e le infrastrutture terroristiche nell'area, mentre espande le sue attività in una zona in cui non aveva operato prima", ha dichiarato il portavoce in lingua araba dell'Idf, Avichay Adraee, in un post su X in cui si ordina ai civili di spostarsi a sud verso l'area di Mawasi sulla costa. Secondo stime risalenti allo scorso maggio, nella zona centrale della Striscia vivono 350mila palestinesi, scrive il Times of Israel.
Sono almeno 15 i palestinesi che sono stati uccisi da questa mattina all'alba in attacchi israeliani a Gaza. Lo riporta il sito di al Jazeera, citando fonti ospedaliere che precisano che nove sono stati uccisi ai punti di distribuzione di aiuti alimentari. Due sono stati uccisi mentre aspettavano il cibo in una zona a nord ovest di Gaza City, precisano fonti dell'ospedale Al-Shifa aggiungendo che altre persone sono rimaste ferite.
Secondo al Jazeera, 38 dei 116 palestinesi uccisi ieri a Gaza sono morti mentre erano in fila davanti ai centri della Gaza Humanitarian Foundation, l'organizzazione americana che distribuisce il cibo sulla base di un piano formulato da Israele e Usa dopo lo stop all'accesso delle organizzazioni Onu nella Striscia per portare aiuto alla popolazione civile stremata dalla guerra e dalla fame.
Leggi tutto: Gaza, Israele prepara prima operazione di terra nel centro della Striscia

(Adnkronos) - L'Idf ha messo un nuovo avviso di evacuazione per i palestinesi che vivono a sud ovest di Deir al-Balah, mentre le forze israeliane si preparano alla prima operazione di terra nel centro della Striscia di Gaza dall'inizio della guerra.
"L'Idf continua ad operare con grande forze per distruggere le capacità del nemico e le infrastrutture terroristiche nell'area, mentre espande le sue attività in una zona in cui non aveva operato prima", ha dichiarato il portavoce in lingua araba dell'Idf, Avichay Adraee, in un post su X in cui si ordina ai civili di spostarsi a sud verso l'area di Mawasi sulla costa. Secondo stime risalenti a lo scorso maggio, nella zona centrale della Striscia vivono 350mila palestinesi, scrive il Times of Israel.
Sono almeno 15 i palestinesi che sono stati uccisi da questa mattina all'alba in attacchi israeliani a Gaza. Lo riporta il sito di al Jazeera, citando fonti ospedaliere che precisano che nove sono stati uccisi ai punti di distribuzione di aiuti alimentari. Due sono stati uccisi mentre aspettavano il cibo in una zona a nord ovest di Gaza City, precisano fonti dell'ospedale Al-Shifa aggiungendo che altre persone sono rimaste ferite.
Secondo al Jazeera, 38 dei 116 palestinesi uccisi ieri a Gaza sono morti mentre erano in fila davanti ai centri della Gaza Humanitarian Foundation, l'organizzazione americana che distribuisce il cibo sulla base di un piano formulato da Israele e Usa dopo lo stop all'accesso delle organizzazioni Onu nella Striscia per portare aiuto alla popolazione civile stremata dalla guerra e dalla fame.
Leggi tutto: Gaza, Idf prepara prima operazione di terra nel centro della Striscia

(Adnkronos) - "L’Europa che si affaccia sul confine della guerra dei dazi desta un misto di preoccupazione e amarezza. Non perché stia sbagliando qualcosa. Piuttosto perché non inventa niente. Risulta prevedibile, quasi canonica. Ripete se stessa, nel bene e nel male. Accampa le sue ragioni con la consueta ragionevolezza. Si conferma per quel che è - nel bene e nel male. Ma risulta incapace di affrontare la crisi innescata da Trump con quel colpo d’ala che ci si aspetterebbe. O che almeno si vorrebbe auspicare.
E’ nella natura delle grandi (liberal)democrazie europee reagire alle crisi con senso della misura. Quella misura che per l’appunto è il loro pregio. Il problema però a questo punto è la dismisura altrui. E cioè il fatto che lo sconvolgimento che Trump sta determinando rende all’improvviso obsolete le buone e serie maniere con cui i nostri paesi hanno affrontato il loro lungo e felice dopoguerra, fino alla caduta del muro di Berlino e oltre. E’ piuttosto ovvio che non fa parte di noi salire sul ring e combattere al modo dei campioni di wrestling. E neppure arrenderci e consegnarci con animo zelante e servile a chi vuole umiliarci e sottometterci.
Le due risposte più estreme che si possono dare al presidente americano non rientrano insomma nel nostro lessico. Né la guerra, né la resa. Due estremi tra i quali si snoda in queste settimane il tortuoso e difficile percorso che la commissione presieduta da UVL è costretta a intraprendere. Fin qui si può perfino convenire. E’ ovvio infatti che non si può subire l’affronto trumpiano scatenando una furia polemica che potrebbe portare alla rottura di quel (poco) che resta dell’alleanza atlantica d’antan. Ed è altrettanto e direi perfino più ovvio che non ci si può sottomettere senza cercare di far valere le nostre ragioni e i nostri costumi con quel minimo di vigore polemico che le circostanze impongono. In altre parole, non si tratta di piegarci ai voleri della Casa Bianca e tantomeno di dichiarare l’ennesima morte cerebrale della cara vecchia Nato. In una parola, né la resa, né la rissa.
Il fatto è però che quando le strade più canoniche sono sbarrate occorrerebbe cercare di tracciare un nuovo percorso. Ed è qui che l’Unione Europea latita. Poiché nessuno dei paesi che la incarnano e la guidano, nessuno dei soci fondatori, sembra voler tentare un colpo d’ala. E cioè mettere in campo, -subito, di gran carriera- un progetto che ridisegni l’architettura allargando l’area delle competenze comuni e restringendo la riserva del diritto di veto. Dare il segnale che anche l’Europa è capace di reagire, sa come adattare il percorso alle circostanze, come porre rimedio alla sua stessa lentezza, come risvegliare il suo spirito unitario, come radunare le sue forze una volta che le cose abbiano preso una brutta piega.
I meccanismi dell’Unione a 27 sono notoriamente rigidi e scoraggiano ogni fuga in avanti. Questo è chiaro, fin troppo. Il diritto di veto resta lì come l’icona di un’Europa che non vuole rischiare. Ma una volta che il rischio s’è fatto così incombente, e perfino drammatico, sarà pure possibile tentare una sortita. E cioè chiedere ai leader dei quattro, cinque paesi più strategici di redigere, almeno loro, un progetto comune. O almeno di annunciare la comune intenzione di portare a buon fine anche solo due, tre misure di quelle che contano. Una comune iniziativa sul terreno delle nuove ricerche e scoperte, una comune politica di difesa, un trattamento comune dei rapporti con l’alta tecnologia di importazione.
In una parola, la fine dell’ordine sparso. E magari anche la fine di quelle piccole rivalità che appaiono risibili (oltre che dannose) al cospetto del baratro che abbiamo di fronte. Forse basterebbe anche meno. Purché guardasse un po’ più in là. Una dichiarazione d’intenti che risultasse solenne e impegnativa e che sancisse l’intenzione dei paesi leader di mettere in comune le loro leadership sul proscenio globale. Arrivando perfino -esagero, lo so- ad immaginare che l’Unione possa avere prima o poi un solo seggio, condiviso dai paesi di cui sopra, nel consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Un segno di unità che a questo punto è l’unica risposta efficace che possiamo dare al trambusto nel quale il mondo di Trump ha fatto precipitare il mondo che pensavamo fosse il nostro". (di Marco Follini)
Leggi tutto: Dazi, 'Il punto di vista di Follini': "Né resa, né rissa, all'Ue serve il colpo d'ala"

(Adnkronos) - Forte terremoto oggi in Russia. Due potenti scosse sismiche, la prima di magnitudo 6.7 e la seconda 7.4, sono state registrate al largo delle coste della Kamchatka nel territorio federale russo dell'Estremo Oriente. A seguito del terremoto è stata diffusa un'allerta tsunami. Secondo l'istituto americano di geofisica (Usgs), l'epicentro delle scosse è stato registrato nell'Oceano Pacifico a circa 144 chilometri da Petropavlovsk-Kamchatsky, capoluogo della Kamchatka.
Leggi tutto: Russia, potente terremoto al largo della Kamchatka: scatta allerta tsunami
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