
(Adnkronos) - Mentre i negoziati per un accordo su tregua e ostaggi a Gaza continuano ad essere in stallo, e nel giorno in cui Hamas ha vincolato il suo via libera a nuovi colloqui al miglioramento "significativo" della crisi umanitaria in corso, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo governo avrebbero deciso l'espansione delle operazioni militari nella Striscia per poi conquistare "totalmente" l'enclave palestinese.
Sarebbe questo il piano di Tel Aviv riportato dai media israeliani, con Ynet che cita fonti dell'ufficio del premier e che spiega come il piano avrebbe ricevuto il via libera del presidente Usa Donald Trump, che condivide la posizione israeliana secondo la quale Hamas non vorrebbe un accordo per la tregua in cambio della liberazione degli ostaggi.
"Il dado è tratto: puntiamo alla piena conquista. E se il Capo di Stato Maggiore non è d'accordo, dovrebbe dimettersi", le parole dello staff del premier riportate da Ynet, mentre alla Cnn una fonte ha spiegato che "l'apparato di difesa israeliano si oppone all'espansione delle operazioni di terra nelle aree in cui si ritiene siano detenuti gli ostaggi, poiché ciò rischierebbe di metterli in pericolo".
Intanto, mentre si aspetta che Netanyahu riunisca il gabinetto di guerra per valutare le prossime mosse, interrogato sui piani per ampliare la campagna militare, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha spiegato che l'operazione allo studio riflette "il desiderio di vedere tutti gli ostaggi tornare e il desiderio di vedere la fine di questa guerra dopo il fallimento dei colloqui per un accordo parziale".
Non è chiaro - nota tuttavia la Cnn - se l'approccio del governo israeliano sia davvero in linea con quello dell'inviato in Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Trump, Steve Witkoff.
Sabato scorso Witkoff ha trascorso intanto tre ore con le famiglie degli ostaggi israeliani. Secondo l'Hostages and Missing Families Forum, citato dalla Cnn, l'inviato di Trump avrebbe detto che il piano "non è quello di estendere la guerra, ma di porvi fine. Pensiamo che i negoziati debbano essere modificati in modo da essere 'tutto o niente'. Porre fine alla guerra e riportare a casa tutti i 50 ostaggi contemporaneamente: questa è l'unica via".
"Abbiamo un piano per porre fine alla guerra e riportare tutti a casa", avrebbe aggiunto Witkoff, mentre "qualcuno sarà da biasimare" se gli ostaggi rimasti in vita non torneranno in Israele ancora vivi, avrebbe affermato, secondo quanto riportato dal forum.
Cinquanta ostaggi rimangono ancora imprigionati a Gaza, di questi almeno 20 sarebbero vivi. "C'è stato un grande sgomento in Israele per la pubblicazione di immagini da parte di Hamas di due degli ostaggi – Evyatar David e Rom Braslavski – dall'aspetto debole ed emaciato", spiega ancora Cnn.
Dopo la diffusione dei video, Netanyahu ha affermato che le immagini dimostrano che Hamas "non vuole un accordo. Vogliono spezzarci con questi video orribili, con la falsa propaganda dell'orrore che stanno diffondendo in tutto il mondo". Tuttavia, continua Cnn, il forum delle famiglie ha messo in guardia il governo dall'estendere la campagna militare a Gaza. "Netanyahu - hanno detto i parenti degli ostaggi - sta preparando il più grande inganno di tutti. Le ripetute affermazioni di liberazione degli ostaggi attraverso la vittoria militare sono una menzogna e una frode pubblica".
Il forum ha invitato quindi Israele e Hamas a impegnarsi a riportare a casa "i 50 ostaggi, porre fine alla guerra e poi ricostruire e far rivivere Israele", le parole nella dichiarazione.
Leggi tutto: Gaza, negoziati in stallo: "Netanyahu pronto a conquista totale della Striscia"

(Adnkronos) - Come batte il nostro cuore? Una collaborazione tra studiosi del Dipartimento di Ingegneria dell'informazione e del Dipartimento di Matematica dell'università di Pisa ha risolto un problema ancora aperto nella comunità scientifica medica e della bioingegneria sin dagli anni '90: la dinamica del sistema cardiovascolare "è regolare e non caotica", decretano gli scienziati. La scoperta porta a una maggior comprensione dell'apparato, aprendo la strada alla definizione di nuovi biomarcatori in grado di quantificare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Il 16 luglio il lavoro ha ricevuto il Best Student Paper Award alla Conferenza della Società internazionale di ingegneria biomedica (Embc).
Gli autori sono Martina Bianco, dottoranda al Dipartimento di Ingegneria dell'informazione e prima autrice dell'articolo, Andrea Scarciglia e Gaetano Valenza (Dipartimento di Ingegneria dell'informazione), e Claudio Bonanno (Dipartimento di Matematica). La conferenza ha visto la partecipazione di studiosi da oltre 70 Paesi e l'articolo premiato ha superato la concorrenza di lavori di ricercatori da Cina, Giappone, Australia, Messico, Stati Uniti, Emirati Arabi e diversi stati europei.
"Gli intervalli di tempo tra battiti cardiaci consecutivi - spiega Bianco, dottoranda in Ingegneria biomedica con una laurea in Matematica alle spalle - formano una serie chiamata serie della variabilità della frequenza cardiaca (Hrv). Questa serie, composta da intervalli successivi ottenuti dell'elettrocardiogramma, deriva da molteplici input fisiologici, come quelli del sistema nervoso centrale, simpatico e parasimpatico, la respirazione, la pressione sanguigna e l'attività ormonale. Durante il mio lavoro di tesi al Dipartimento di Matematica avevo messo a punto un metodo per capire se una serie di dati può essere interpretata come output di un sistema regolare, il cui stato cioè è determinabile in ogni momento, oppure caotico, cioè dipendente in modo essenziale dalle condizioni iniziali, e che quindi si evolve in modo non predicibile se tali condizioni cambiano anche di poco".
Per il nuovo studio il metodo matematico sviluppato dalla ricercatrice è stato applicato alla serie ricavata dalle misure della frequenza cardiaca. "Il risultato che abbiamo ottenuto è abbastanza netto: la dinamica del sistema cardiovascolare è regolare, non caotica", afferma Bianco.
"E' stata per me una bellissima sfida applicare un metodo matematico elaborato in astratto a dati numerici reali, come sono le serie derivanti dagli elettrocardiogrammi - prosegue l'autrice - Questo perché nei dati reali spesso è presente una componente casuale di 'disturbo', il cosiddetto 'rumore fisiologico', che non dipende solo dall'errore di misurazione, ma soprattutto da interazioni e fluttuazioni interne al sistema in esame".
"Sono molto contento di questa collaborazione tra due dipartimenti di eccellenza dell'università di Pisa - afferma Valenza, docente di Bioingegneria in ateneo - Il metodo sviluppato consente di avere una conoscenza più approfondita del sistema cardiovascolare e, più in generale, delle dinamiche neurofisiologiche. Questa maggiore conoscenza ci potrebbe consentire, per esempio, di definire nuovi biomarcatori in grado di quantificare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari che ancora oggi rimangono una delle principali cause di morte a livello mondiale".
"Questo riconoscimento - conclude Bonanno, docente di Fisica matematica all'università di Pisa - premia innanzitutto il lavoro di tesi di Martina, ma anche quello di Andrea, anche lui laureato in Matematica e con la cui tesi è iniziata la collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell'informazione. Premia anche il coraggio di Martina e Andrea nel decidere di spendere le loro competenze matematiche nelle applicazioni alla bioingegneria. Mi auguro che questo riconoscimento, che nasce da una fruttuosa collaborazione tra due dipartimenti del nostro ateneo, serva a ribadire l'importanza del portare avanti, in contemporanea, la ricerca di base e la ricerca applicata".
Leggi tutto: Come batte il cuore? Ingegneri e matematici italiani risolvono il mistero

(Adnkronos) - Per Mosca niente più limiti sui missili a medio e corto raggio. La Russia non si considera infatti più vincolata da autolimitazioni per quanto riguarda il dispiegamento di questi missili, poiché "le condizioni per il rispetto della moratoria sono venute meno". Questo quanto ha annunciato dal ministero degli Esteri russo in una nota, riferendosi alla moratoria relativa al Trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) siglato a Washington l'8 dicembre 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov. Gli Stati Uniti hanno accusato più volte la Russia di violare l'accordo, e nell’autunno del 2018 il presidente Donald Trump ha annunciato il ritiro dal trattato.
Il ministero degli Esteri russo, si legge nella nota, ha quindi "preso atto di alcune misure adottate dall'Occidente nel campo della proliferazione" di tali missili e sottolinea che esse rappresentano "una minaccia diretta alla sicurezza" della Russia. La dichiarazione ha sottolineato che ciò richiede misure speciali da parte di Mosca.
"Con i nostri ripetuti avvertimenti in merito ignorati e con la situazione che si sta evolvendo verso il dispiegamento di fatto di missili terrestri a medio e corto raggio di fabbricazione statunitense in Europa e nella regione Asia-Pacifico, il Ministero degli Esteri russo deve dichiarare che non sussistono più condizioni per il mantenimento di una moratoria unilaterale sul dispiegamento di armi simili, ed è inoltre autorizzato ad affermare che la Federazione Russa non si considera vincolata da autolimitazioni pertinenti approvate in precedenza", si legge nel comunicato, riportato dalla Tass.
L'inviato del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff , volerà intanto domani a Mosca per cercare di risolvere la situazione ucraina, ha riferito ieri la Tass, dopo che lo stesso Trump aveva anticipato che la missione si sarebbe tenuta in settimana. Il Cremlino, dal canto suo, non ha escluso un incontro tra Witkoff e il presidente russo Vladimir Putin.
Rispondendo ai giornalisti sulla missione del suo inviato a Mosca, Trump ha detto che l'obiettivo è ''raggiungere un accordo per far sì che si smetta di uccidere la gente", per poi ribadire che - se la Russia non accetterà l'accordo per il cessate il fuoco con l'Ucraina - ''ci saranno sanzioni''. Ma, ha aggiunto, i russi ''come sapete sono molto astuti e sono abbastanza bravi ad aggirare sanzioni. Per cui vedremo cosa succederà''.
Sarà "importante e utile" la visita dell'inviato americano, ha commentato quindi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso del suo briefing quotidiano con la stampa. "Siamo sempre lieti di vedere il signor Witkoff a Mosca e di essere in contatto con lui. Crediamo che questi contatti siano importanti, costruttivi e utili", ha dichiarato il portavoce, aggiungendo che un incontro tra l'inviato americano e Putin "non è escluso".
Se la Russia non cambierà rotta entro l'8 agosto, entro venerdì, Kiev si aspetta quindi chevenga messa in moto "la logistica irreversibile" delle sanzioni secondarie sulle esportazioni di petrolio russo, ha commentato intanto Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in riferimento al nuovo ultimatum di Trump al leader russo Putin.
"Dopodiché vedrà se questo contribuisce o meno a porre fine alla guerra - ha detto Podolyak in un'intervista al Guardian -. E in caso negativo si passerebbe al prossimo passo". Potrebbe trattarsi, ha affermato, di ulteriori sanzioni e di una crescente militarizzazione dell'Ucraina.
"Trump ha già detto di essere pronto a vendere all'Europa tutte le armi che vogliono (per darle all'Ucraina). Prima non lo diceva - ha osservato ancora Podolyak - E' già una concezione diversa del mondo". A Kiev, scrive il Guardian, ci sono poche speranze di una svolta con la visita a Mosca dell'inviato Usa.

(Adnkronos) - Il Tribunale dei ministri ha disposto l'archiviazione per la premier Giorgia Meloni sul caso Almasri ritenendo che "gli elementi indiziari non siano dotati di gravità, precisione e concordanza tali da consentire di affermare in che termini e quando la presidente del Consiglio sia stata preventivamente informata e abbia condiviso la decisione assunta in seno alle riunioni, rafforzando con tale adesione il programma criminoso" e "che gli elementi acquisiti nel corso delle indagini non consentano di formulare una ragionevole previsione di condanna, limitatamente alla posizione della sola presidente del Consiglio Giorgia Meloni", tanto per il reato di favoreggiamento che per quello di peculato.
“Dalle sommarie informazioni del prefetto Caravelli, il quale ha riferito che la presidente del consiglio era stata sicuramente informata mentre per il resto si è limitato ad esprimere una valutazione (ritengo, sulla base di indicazioni che mi dava il sottosegretario Mantovano, che fosse d'accordo) senza, tuttavia, specificare - si legge nel provvedimento di archiviazione - quali fossero state le indicazioni ricevute su cui aveva fondato una simile valutazione - non compare alcun dettaglio o elemento valutabile circa la portata, natura, entità e finalità dell'informazione, specie sotto il profilo della sua condivisione delle 'decisioni' adottate”.
Leggi tutto: Caso Almasri, Meloni archiviata: la motivazione del Tribunale dei ministri

(Adnkronos) - Notificata l'archiviazione per il caso Almasri alla premier Giorgia Meloni, chiesto invece il processo per i ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio e per il sottosegretario Alfredo Mantovano. A renderlo noto è stata la stessa presidente del Consiglio con un lungo post sui social dopo la notifica del provvedimento dal Tribunale dei ministri.
"Oggi mi è stato notificato il provvedimento dal Tribunale dei ministri per il caso Almasri: dopo oltre sei mesi dal suo avvio, rispetto ai tre mesi previsti dalla legge, e dopo ingiustificabili fughe di notizie. I giudici hanno archiviato la mia sola posizione, mentre dal decreto desumo che verrà chiesta l'autorizzazione a procedere nei confronti dei Ministri Piantedosi e Nordio e del Sottosegretario Mantovano" si legge sul post social. "Nel decreto si sostiene che io 'non sia stata preventivamente informata e (non) abbia condiviso la decisione assunta': e in tal modo non avrei rafforzato 'il programma criminoso'". "Si sostiene pertanto che due autorevoli ministri e il sottosegretario da me delegato all’intelligence abbiano agito su una vicenda così seria senza aver condiviso con me le decisioni assunte. È una tesi palesemente assurda".
"A differenza di qualche mio predecessore, che ha preso le distanze da un suo ministro in situazioni similari, rivendico che questo governo agisce in modo coeso sotto la mia guida: ogni scelta, soprattutto così importante, è concordata. È quindi assurdo chiedere che vadano a giudizio Piantedosi, Nordio e Mantovano, e non anche io, prima di loro". "Nel merito ribadisco la correttezza dell'operato dell'intero esecutivo, che ha avuto come sola bussola la tutela della sicurezza degli italiani - conclude -. L'ho detto pubblicamente subito dopo aver avuto notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, e lo ribadirò in Parlamento, sedendomi accanto a Piantedosi, Nordio e Mantovano al momento del voto sull'autorizzazione a procedere".
Il Presidente della Giunta delle autorizzazioni della Camera Devis Dori rende intanto noto che, al momento, non è pervenuta nessuna carta del dossier Almasri dal Tribunale dei Ministri.

(Adnkronos) - Oggi mi è stata "notificata la mia archiviazione" sul caso Almasri. A renderlo noto è stata oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con un post sui social, aggiungendo che "sarà chiesta l'autorizzazione a procedere su Piantedosi, Nordio e Mantovano".
"Oggi mi è stato notificato il provvedimento dal Tribunale dei ministri per il caso Almasri: dopo oltre sei mesi dal suo avvio, rispetto ai tre mesi previsti dalla legge, e dopo ingiustificabili fughe di notizie. I giudici hanno archiviato la mia sola posizione, mentre dal decreto desumo che verrà chiesta l'autorizzazione a procedere nei confronti dei Ministri Piantedosi e Nordio e del Sottosegretario Mantovano" si legge sul post social. "Nel decreto si sostiene che io 'non sia stata preventivamente informata e (non) abbia condiviso la decisione assunta': e in tal modo non avrei rafforzato 'il programma criminoso'". "Si sostiene pertanto che due autorevoli ministri e il sottosegretario da me delegato all’intelligence abbiano agito su una vicenda così seria senza aver condiviso con me le decisioni assunte. È una tesi palesemente assurda".
"A differenza di qualche mio predecessore, che ha preso le distanze da un suo ministro in situazioni similari, rivendico che questo governo agisce in modo coeso sotto la mia guida: ogni scelta, soprattutto così importante, è concordata. È quindi assurdo chiedere che vadano a giudizio Piantedosi, Nordio e Mantovano, e non anche io, prima di loro". "Nel merito ribadisco la correttezza dell'operato dell'intero esecutivo, che ha avuto come sola bussola la tutela della sicurezza degli italiani - conclude -. L'ho detto pubblicamente subito dopo aver avuto notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, e lo ribadirò in Parlamento, sedendomi accanto a Piantedosi, Nordio e Mantovano al momento del voto sull'autorizzazione a procedere".
Leggi tutto: Caso Almasri, Meloni: "Archiviata oggi la mia sola posizione"

(Adnkronos) - Oggi mi è stata "notificata la mia archiviazione" sul caso Almasri. A renderlo noto è stata oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con un post sui social, aggiungendo che "sarà chiesta l'autorizzazione a procedere su Piantedosi, Nordio e Mantovano".
"Oggi mi è stato notificato il provvedimento dal Tribunale dei ministri per il caso Almasri: dopo oltre sei mesi dal suo avvio, rispetto ai tre mesi previsti dalla legge, e dopo ingiustificabili fughe di notizie. I giudici hanno archiviato la mia sola posizione, mentre dal decreto desumo che verrà chiesta l'autorizzazione a procedere nei confronti dei Ministri Piantedosi e Nordio e del Sottosegretario Mantovano" si legge sul post social. "Nel decreto si sostiene che io 'non sia stata preventivamente informata e (non) abbia condiviso la decisione assunta': e in tal modo non avrei rafforzato 'il programma criminoso'".
"Si sostiene pertanto che due autorevoli ministri e il sottosegretario da me delegato all’intelligence abbiano agito su una vicenda così seria senza aver condiviso con me le decisioni assunte. È una tesi palesemente assurda". "A differenza di qualche mio predecessore, che ha preso le distanze da un suo ministro in situazioni similari, rivendico che questo governo agisce in modo coeso sotto la mia guida: ogni scelta, soprattutto così importante, è concordata. È quindi assurdo chiedere che vadano a giudizio Piantedosi, Nordio e Mantovano, e non anche io, prima di loro". "Nel merito ribadisco la correttezza dell'operato dell'intero esecutivo, che ha avuto come sola bussola la tutela della sicurezza degli italiani. L'ho detto pubblicamente subito dopo aver avuto notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, e lo ribadirò in Parlamento, sedendomi accanto a Piantedosi, Nordio e Mantovano al momento del voto sull'autorizzazione a procedere".
Leggi tutto: Caso Almasri, Meloni: "Notificata oggi la mia archiviazione"

(Adnkronos) - Lutto nel mondo dell’imprenditoria cuneese. E' morta oggi a 61 anni per malattia Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato dell’omonimo gruppo alimentare del cuneese. Terza generazione della famiglia, Alessandra Balocco era entrata in azienda nel 1990. La conferma della scomparsa arriva dal sindaco di Fossano, Dario Tallone, che ha già annunciato la proclamazione del lutto cittadino il giorno del funerale.
"Apprendo con tristezza la notizia della scomparsa di Alessandra Balocco", scrive sui social Tallone rinnovando "i sentimenti di stima di sincera riconoscenza per l’opera intelligente e lungimirante che Alessandra ha condotto negli anni, contribuendo in modo significativo alla crescita economica e sociale della Città di Fossano e del nostro territorio".
Poco meno di tre anni fa, il 27 agosto del 2022 era scomparso prematuramente a 56 anni, Alberto Balocco, fratello di Alessandra e suo predecessore nella carica di amministratore delegato dell’azienda, ucciso da un fulmine durante un’escursione in mountain bike in alta Val Susa. Dopo l’improvvisa scomparsa del fratello, Alessandra Balocco aveva preso le redini dell’azienda di famiglia che è stata fondata nel 1927.
I funerali si svolgeranno in forma riservata, comunica una nota del gruppo in cui si sottolinea che il cda, composto da Ruggero Costamagna, Marco Costamagna, Diletta Balocco, Assunta Pinto e Gianfranco Bessone, “proseguirà lo sviluppo dell’azienda seguendo fedelmente l’esempio e le linee guida tracciate da Alessandra”. Sessantuno anni, Alessandra, si legge nella nota, alla guida della società dal 2022, in azienda dagli anni ’90 al fianco del padre Aldo e del fratello Alberto, “ha rappresentato per tutta la sua vita una figura di riferimento per l’intero gruppo, contribuendo con totale dedizione, determinazione e competenza alla crescita e al consolidamento dell’azienda in Italia e sui mercati internazionali”.
La società, conclude la nota, “esprime la propria vicinanza alla famiglia in questo momento di grande dolore e si unisce al lutto della comunità di Fossano e di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e lavorare con lei”.
"La morte di Alessandra Balocco è una notizia tristissima per il nostro Piemonte. Perdiamo una donna di valore che ha saputo incarnare a pieno quella tradizione delle grandi famiglie imprenditoriali della nostra terra che sanno unire crescita, visione e attenzione per le proprie comunità. Alla famiglia le condoglianze mie e di tutto il Piemonte”. Cosi’ il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Lutto nel mondo dell’imprenditoria, morta Alessandra Balocco: era presidente e ad del gruppo cuneese

(Adnkronos) - Lutto nel mondo dell’imprenditoria cuneese. E' morta oggi a 61 anni per malattia Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato dell’omonimo gruppo alimentare del cuneese. Terza generazione della famiglia, Alessandra Balocco era entrata in azienda nel 1990. La conferma della scomparsa arriva dal sindaco di Fossano, Dario Tallone, che ha già annunciato la proclamazione del lutto cittadino il giorno del funerale.
"Apprendo con tristezza la notizia della scomparsa di Alessandra Balocco", scrive sui social Tallone rinnovando "i sentimenti di stima di sincera riconoscenza per l’opera intelligente e lungimirante che Alessandra ha condotto negli anni, contribuendo in modo significativo alla crescita economica e sociale della Città di Fossano e del nostro territorio".
Poco meno di tre anni fa, il 27 agosto del 2022 era scomparso prematuramente a 56 anni, Alberto Balocco, fratello di Alessandra e suo predecessore nella carica di amministratore delegato dell’azienda, ucciso da un fulmine durante un’escursione in mountain bike in alta Val Susa. Dopo l’improvvisa scomparsa del fratello, Alessandra Balocco aveva preso le redini dell’azienda di famiglia che è stata fondata nel 1927.
I funerali si svolgeranno in forma riservata, comunica una nota del gruppo in cui si sottolinea che il cda, composto da Ruggero Costamagna, Marco Costamagna, Diletta Balocco, Assunta Pinto e Gianfranco Bessone, “proseguirà lo sviluppo dell’azienda seguendo fedelmente l’esempio e le linee guida tracciate da Alessandra”. Sessantuno anni, Alessandra, si legge nella nota, alla guida della società dal 2022, in azienda dagli anni ’90 al fianco del padre Aldo e del fratello Alberto, “ha rappresentato per tutta la sua vita una figura di riferimento per l’intero gruppo, contribuendo con totale dedizione, determinazione e competenza alla crescita e al consolidamento dell’azienda in Italia e sui mercati internazionali”.
La società, conclude la nota, “esprime la propria vicinanza alla famiglia in questo momento di grande dolore e si unisce al lutto della comunità di Fossano e di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e lavorare con lei”.
"La morte di Alessandra Balocco è una notizia tristissima per il nostro Piemonte. Perdiamo una donna di valore che ha saputo incarnare a pieno quella tradizione delle grandi famiglie imprenditoriali della nostra terra che sanno unire crescita, visione e attenzione per le proprie comunità. Alla famiglia le condoglianze mie e di tutto il Piemonte”. Cosi’ il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

(Adnkronos) - Lutto nel mondo dell’imprenditoria cuneese. E' morta oggi per malattia Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato dell’omonimo gruppo alimentare del cuneese. Terza generazione della famiglia, Alessandra Balocco era entrata in azienda nel 1990. La conferma della scomparsa arriva dal sindaco di Fossano, Dario Tallone, che ha già annunciato la proclamazione del lutto cittadino il giorno del funerale.
"Apprendo con tristezza la notizia della scomparsa di Alessandra Balocco", scrive sui social Tallone rinnovando "i sentimenti di stima di sincera riconoscenza per l’opera intelligente e lungimirante che Alessandra ha condotto negli anni, contribuendo in modo significativo alla crescita economica e sociale della Città di Fossano e del nostro territorio".
Poco meno di tre anni fa, il 27 agosto del 2022 era scomparso prematuramente a 56 anni, Alberto Balocco, fratello di Alessandra e suo predecessore nella carica di amministratore delegato dell’azienda, ucciso da un fulmine durante un’escursione in mountain bike in alta Val Susa. Dopo l’improvvisa scomparsa del fratello, Alessandra Balocco aveva preso le redini dell’azienda di famiglia che è stata fondata nel 1927.
Leggi tutto: Morta Alessandra Balocco, presidente e ad dell'azienda cuneese

(Adnkronos) - Torna l'ipotesi Tommaso Cerno per 'Domenica in'. Il giornalista - a quanto apprende l'Adnkronos - potrebbe approdare nel contenitore domenicale, guidato da Mara Venier, per curare con la conduttrice uno spazio di talk sull'attualità. Mara Venier sarebbe, comunque, determinata ad affrontare l'edizione del cinquantesimo anniversario del programma con un cast corale. E Cerno potrebbe non essere la sola presenza in campo. Nelle scorse settimane è circolato insistentemente anche il nome di Enzo Miccio. Ma probabilmente solo a fine agosto, con la chiusura dei contratti, si avranno maggiori certezze.
Leggi tutto: Domenica In, Tommaso Cerno potrebbe curare spazio talk su attualità

(Adnkronos) - Cinque giorni all'insegna del gusto, dell'arte e del valore della conoscenza, a Napoli, nella bellissima Piazza Municipio, a pochi passi dai principali luoghi di interesse della città, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le peculiarità della filiera bufalina e all'integrazione della stessa con la filiera ittica e con l'intera filiera agroalimentare. Questo e molto altro ancora è 'Bufala Fest - non solo mozzarella', la kermesse enogastronomica, giunta alla nona edizione, che dal 3 al 7 settembre 2025 offre al grande pubblico stand di food che propongono piatti realizzati esclusivamente con i prodotti della filiera bufalina (latte, latticini, formaggi, carni, salumi, ecc.).
Il tema scelto per l’edizione 2025 è la 'Conoscenza - il sapere è nel sapore' e attraverso un qualificato cartellone di incontri e dibattiti, scopriamo come oltre che per la filiera bufalina, anche per la filiera agroalimentare e per quella ittica, essa rappresenta uno strumento potente per rafforzare la fiducia del consumatore, favorire la fidelizzazione del cliente e promuovere pratiche di produzione sostenibili, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Bufala Fest 2025 prevede un ampio programma di iniziative dedicate alle famiglie con laboratori tematici per adulti e bambini e show cooking dei grandi chef nell'Arena del Gusto. Inoltre, tutti i giorni, sono in programma talk dedicati al tema della conoscenza nell'area 'Giardino delle Idee' con operatori ed esperti del comparto food ed autorevoli rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e del mondo bancario.
Tutti i dettagli della nona edizione di "Bufala Fest - non solo mozzarella" saranno illustrati nel corso della conferenza stampa di presentazione, in programma lunedì 1° settembre 2025, alle ore 15 (con imbarco a partire dalle ore 13:30), nel porto di Napoli, presso il Molo Angioino/Stazione Marittima, a bordo di Msc World Europa, ammiraglia e simbolo di innovazione di Msc Crociere, partner della kermesse.
Considerata tra le navi più all’avanguardia in termini di efficienza ambientale, Msc World Europa è la prima nave della World Class, con 22 ponti, 47 metri di larghezza, 2.626 cabine e oltre 40.000 mq di spazi comuni. La nave offre un vero e proprio mondo di esperienze diverse, andando oltre i confini di ciò che è possibile fare oggi a bordo e stabilendo un nuovo standard per l'industria delle crociere, in termini di design e tecnologie. 'Bufala Fest – non solo mozzarella' è organizzato da Crea Eventi, in collaborazione con l'associazione 'Giardino delle Idee', con Coldiretti Campania e con il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala Campana Dop. L'evento gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Regione Campania, del Comune e della Città Metropolitana di Napoli.
'Bufala Fest - non solo mozzarella' è un'attività co-finanziata nell’ambito del Pn feampa 21-27 - os 2.2 azione 4 intervento 2, il Programma nazionale del fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura che affronta tre sfide fondamentali per accompagnare l’evoluzione dei settori della pesca e dell’acquacoltura entro il 2030: transizione verde, transizione digitale e resilienza, alle quali si aggiunge l’intento di favorire trasversalmente i processi di innovazione.
Con l’intervento 222402, la Regione Campania ha avviato un piano di attività per la valorizzazione e la promozione delle produzioni ittiche campane: piccoli pelagici, mitili e tonno rosso. Il piano favorisce la conoscenza e il rafforzamento del mondo della pesca e dell’acquacoltura campane attraverso le sue imprese, incoraggia il consumo di prodotti ittici sostenibili in funzione di freschezza, stagionalità, sicurezza alimentare e consumo consapevole, in particolare tra i giovani e le famiglie, rafforzando il legame tra territorio, identità gastronomica e economia blu.
La nona edizione di 'Bufala Fest - non solo mozzarella' gode del supporto di autorevoli brand di prestigio internazionale, come: Agugiaro & Figna Molini S.p.A. Società Benefit con le farine Le 5 Stagioni e Le Sinfonie; Leffe; Pepsi; Lay's; Chin8 Neri; La Fiammante; Corona; Sannio Consorzio Tutela Vini; La Molisana; Ferrarini; Aperol 1919; Caseificio Colonne; Gran Bufalo; La Contadina; Guappa; Olio Zucchi; Acqua Nerea; Msc Crociere; Caffè Kimbo; Ballarini; Zwilling; Imperatore Hotellerie; Dolce & Salato Scuola di Cucina e Pasticceria; Fonderia Nolana Del Giudice; Anm Azienda Napoletana Mobilità SpA; Di Cosmo Group; Villa Minieri; Minichini Meetings Club; Bio Table; Marana Forni. Media partner dell'evento sono: Televomero e Radio Marte. Mentre, il vodcast Esg.Easy è partner per la sostenibilità, a testimonianza dell'impegno di 'Bufala Fest - non solo mozzarella' nella divulgazione di messaggi finalizzati ad un sano e corretto utilizzo delle risorse agroalimentari e ittiche, sotto il profilo ambientale, economico e sociale.
Leggi tutto: Food, Napoli: dal 3 al 7 settembre torna 'Bufala Fest - Non solo mozzarella'
Una serata magica sotto il cielo di Torre delle Stelle
Sabato 9 agosto 2025, torna la sesta edizione di "Calici a Torre delle Stelle", l’evento che unisce vino, sapori, musica e tradizione nella suggestiva location di Torre delle Stelle, presso il Parco Giochi via Sagittario.
L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Turistica Proloco Marese Maracalagonis con il patrocinio del Comune di Maracalagonis e in collaborazione con la Cantina di Quartu Sant’Elena (con sede a Maracalagonis), promette una serata all’insegna del gusto e del divertimento, arricchita dallo spettacolo delle stelle cadenti di agosto.
PROGRAMMA DELLA SERATA
📍 Località: Torre delle Stelle – Parco Giochi via Sagittario (Maracalagonis)
🎟 Ingresso: Libero e aperto a tutti
🍷 ORE 19:00 – Apertura Stand
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Esposizione e vendita di prodotti artigianali e enogastronomici locali
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Scoperta delle eccellenze del territorio
🍷 ORE 20:00 – Degustazioni
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Vini della Cantina di Quartu Sant’Elena (con sede a Maracalagonis)
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Assaggio di piatti tipici della tradizione sarda
🎶 ORE 22:00 – Musica e Intrattenimento
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DJ Set "Remember Anni 90"
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A cura di Tony Live Entertainment & Events
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Offerto dall’Amministrazione Comunale di Maracalagonis – Assessorato alla Cultura e Spettacolo
UNA SERATA TRA CULTURA, GUSTO E DIVERTIMENTO
La manifestazione rappresenta un’occasione unica per valorizzare i prodotti enogastronomici locali, promuovere l’artigianato e vivere un’atmosfera conviviale sotto le stelle.
La Sindaca Francesca Fadda e il Presidente della Proloco Alfredo Ercole Corona hanno confermato l’impegno nel sostenere eventi che uniscono tradizione e innovazione, coinvolgendo residenti e turisti in esperienze indimenticabili.
NON MANCATE!
Un appuntamento imperdibile per chi ama il buon vino, la musica anni ‘90 e le serate estive all’aria aperta.


(Adnkronos) - Oltre 52mila firme alla petizione su change.org perché l'Italia riconosca la Palestina, dopo la lettera aperta inviata il 27 luglio scorso alla premier Giorgia Meloni da oltre 30 ambasciatori in pensione che nel frattempo sono diventati 72. "Non ci fermiamo fino alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite" a settembre, quando Paesi come Francia, Regno Unito e Canada potrebbero riconoscere lo Stato palestinese, spiega all'Adnkronos l'ambasciatore (in pensione) Pasquale Ferrara, promotore dell'appello, fino a poco più di un mese fa direttore per gli Affari politici della Farnesina.
"Nelle prossime settimane continueremo a chiedere le tre misure che rappresentano il cuore del nostro appello, dice Ferrara, elencandole: "Sospensione di ogni rapporto e cooperazione, di qualunque natura, nel settore militare e della difesa con Israele, sostegno in sede Ue e nazionale di ogni iniziativa che preveda sanzioni individuali nei confronti dei ministri israeliani - come Bezalel Smotrich e Itamar Ben G’vir, nel frattempo dichiarati 'personae non gratae' dall'Olanda - che incoraggiano e appoggiano il moltiplicarsi degli insediamenti illegali e le violenze dei coloni in Cisgiordania, adesione al consenso europeo per la sospensione temporanea dell’accordo di associazione tra Israele e l’Unione Europea. Questo governo israeliano non capisce altro linguaggio".
Parallelamente, ribadisce l'ex ambasciatore, bisogna arrivare al riconoscimento dello Stato palestinese, "questione che è stata rimessa al centro del dibattito". "I confini di uno Stato già esistono, sono quelli del '67, ma il territorio è sotto occupazione illegale” ricorda Ferrara. E ancora, a chi sostiene che sarebbe "prematuro" farlo, ribatte: "Prematuro rispetto a che cosa? Forse non averlo fatto sinora ha prodotto risultati?".
Piuttosto, secondo il diplomatico, mentre si torna a parlare di annessione della Cisgiordania e di rioccupazione di Gaza, "aver negato per troppo tempo un serio orizzonte politico per la soluzione del conflitto israelo -palestinese ha portato a conseguenze tragiche. Il 7 ottobre - che non ci stancheremo mai di condannare, senza se e senza ma - è purtroppo il frutto avvelenato di appuntamenti mancati con la storia, dell’assenza della volontà politica di andare davvero e non a parole verso la soluzione a due Stati".
In vista dell'appuntamento all'Onu di settembre, anticipa infine Ferrara, e mentre appelli simili sono stati lanciati anche da altri ex ambasciatori all'Ue, in Germania, Belgio e Regno Unito, "si potrebbe pensare a iniziative comuni in occasioni di eventi collaterali delle organizzazioni non governative a New York" per continuare a tenere alta la pressione sulla questione del riconoscimento.
Tra i diplomatici firmatari dell'appello ci sono, tra gli altri, ex ambasciatori all'Ue come Piero Benassi e Ferdinando Nelli Feroci, a Mosca come Pasquale Quito Terracciano e Cesare Ragaglini, alla Nato come Stefano Stefanini, a Londra come Raffaele Trombetta, ex consigliere diplomatici a Palazzo Chigi.
Questa la lista dei primi firmatari: Aldo Amati, Achille Amerio, Lorenzo Angeloni, Antonio Armellini, Marco Baccin, Antonio Badini, Luciano Barillaro, Piero Benassi, Mario Boffo, Alberto Bradanini, Giovanni Brauzzi, Sergio Busetto, Rocco Cangelosi, Francesco Caruso, Ino Cassini, Guido Cerboni, Rosanna Coniglio, Fabio Cristiani, Antonio D'Andria, Gabriele De Ceglie, Anna Della Croce, Vincenzo De Luca, Enrico De Maio, Paolo De Nicolo, Roberto Di Leo, Pasquale Ferrara, Giovanni Ferrero, Luca Fornari, Fernando Gentilini, Giovanni Germano, Gianni Ghisi, Michele Giacomelli, Luca Giansanti, Gherardo La Francesca, Guido La Tella, Massimo Leggeri, Maurizio Lo Re, Liana Marolla, Roberto Mazzotta, Maurizio Melani, Andrea Meloni, Gabriele Menegatti, Elio Menzione, Sergio Mercuri, Laura Mirachian, Franco Mistretta, Giuseppe Mistretta, Enrico Nardi, Ferdinando Nelli Feroci, Claudio Pacifico, Angelo Persiani, Michelangelo Pipan, Natalia Quintavalle, Cesare Ragaglini, Cristina Ravaglia, Giancarlo Riccio, Giacomo Sanfelice, Lucio Alberto Savoia, Gianpaolo Scarante, Pietro Sebastiani, Paolo Serpi, Stefano Starace Janfolla, Stefano Stefanini, Vittorio Surdo, Antonio Tarelli, Franco Tempesta, Pasquale Quito Terracciano, Carlo Trezza, Raffaele Trombetta, Raniero Vanni d'Archirafi, Gianfranco Varvesi, Gianni Veltroni.

(Adnkronos) - Saranno nozze low profile e all'insegna della tradizione campana. Oggi Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e deputato di Fratelli d'Italia, si sposerà civilmente a Roma con la ginecologa Maria Rosaria Campitiello, sua compagna da sei anni, da giugno neo capo del Dipartimento della prevenzione del ministero della Salute. La cerimonia si terrà alle 18 alle pendici del Celio, a pochi passi dalle Terme di Caracalla, nella chiesa sconsacrata di Santa Maria in Tempulo. Come celebrante ci sarà il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Folta la 'delegazione del governo' attesa al ricevimento (la location è per ora top secret) che seguirà il rito civile: i ministri dell'Interno, Matteo Piantedosi; della Difesa, Guido Crosetto; del Made in Italy, Adolfo Urso e dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida; gli azzurri Anna Maria Bernini e Gilberto Pichetto Fratin, rispettivamente titolari del dicastero dell'Università e dell'Ambiente. Non è dato sapere se ci sarà anche Giorgia Meloni, con un'agenda fitta di impegni governativi (tra una trasferta nelle Marche e il Cdm): forse potrebbe passare per un saluto in serata. Cirielli sarà in smoking, con papillon e camicia bianca, mentre la sposa ha scelto un classico abito bianco.
Il menu è composto da prodotti tipici della cucina campana: non a caso, tra i primi spicca il risotto agli agrumi, piatto prettamente estivo in omaggio ai profumi e sapori della gastronomia della Costiera, scelto dalla coppia perché Cirielli ha fatto il capitano dei Carabinieri ad Amalfi ed è devoto a Sant'Andrea e la Campitiello è cresciuta in Costiera. Le bomboniere saranno realizzate e dipinte a mano secondo l'antica arte della ceramica di Vietri.
''Sarà un matrimonio romano per suggellare questi tre anni vissuti insieme nella Capitale, abbiamo invitato i familiari più stretti e pochi amici, quelli che abbiamo in comune'', confida all'Adnkronos Cirielli.
Modric: "Al Milan per vincere e portare esperienza. Scudetto a 40 anni come Ibra? Sarei felicissimo"

(Adnkronos) - Il Modric day inizia con una promessa: "Il Milan è una delle squadre migliori al mondo. Non bisogna accontentarsi di una stagione mediocre. Mi piace vincere, sono competitivo ed è ciò che voglio portare. Il mio obiettivo è vincere trofei, restiamo umili e lavoriamo sodo per costruire un gruppo forte". Luka Modric si è presentato così, oggi lunedì 4 agosto, al mondo rossonero. Il croato, nuovo centrocampista del Diavolo, non ha nascosto le ambizioni per la nuova avventura all'ombra del Duomo dopo anni di trionfi con il Real Madrid: "A qualsiasi età c'è tempo per emozionarsi. Sono cresciuto guardando il calcio italiano, ho sempre avuto un affetto molto particolare per questi colori".
Quella di Luka Modric, Pallone d'oro nel 2018, è una storia di successi: "Cosa posso dare al club? La mia esperienza. Lavorerò tanto, darò il massimo per cercare di fare le stesse cose che ho fatto altrove. So che ci sono grandissime aspettative, ma sono pronto. Non vedo l'ora di iniziare la sfida. Seguo molto la Serie A perché ci sono tanti calciatori croati, il campionato italiano è competitivo e sta tornando all'epoca in cui era il migliore al mondo. Le squadre sono molto organizzate e ciò lo rende diverso dalla Liga, dovrò adattarmi". Il croato ha parlato anche del rapporto con Zvonimir Boban: "Con lui ultimamente non ho parlato di Milan, ma lo abbiamo fatto spesso in passato. Ibrahimovic? Ho visto Zlatan, anche Ancelotti mi ha parlato molto bene del club. Avevo già un'impressione positiva, ma quando questi personaggi ti parlano in un certo modo è chiaro che migliora la percezione. L'accoglienza è stata impressionante". Modric si sofferma sulla chiacchierata con l'ex tecnico Carlo Ancelotti: "Abbiamo parlato in generale del club, della gente, di San Siro. E del fatto che il Milan è molto esigente come il Real, c'è pressione".
Nel corso della conferenza stampa a Casa Milan, non sono mancati aneddoti e sorrisi: "La Champions vinta nel 2017 contro la Juve di Allegri? Forse non è un bel ricordo per lui, cercherò di non parlarne troppo - ha detto Modric -. Non voglio che il mister sia arrabbiato con me, non vedo l'ora di conoscerlo. Sono molto contento di essere allenato da lui, è uno degli allenatori più forti al mondo. Un vincente".
Modric ha scelto il Milan anche per vivere da protagonista la stagione del Mondiale: "L'obiettivo è giocarlo, ma intanto bisogna qualificarsi. Non guardo avanti, cerco di vivere il presente e fare le cose per bene. Per questo voglio iniziare la nuova avventura e farmi trovare pronto. Per il resto, ci sarà tempo". Modric si è palesato alla stampa con il sorriso, senza nascondere l'emozione: "Come è nata l'opportunità? Per me è stata una scelta facile quando Tare mi ha chiamato. È venuto in Croazia ed è stato importante, mi ha fatto capire quanto la società teneva a me. Sapevo che sarebbe stata la scelta migliore".
L'ultimo 40enne arrivato al Milan è stato Ibrahimovic e ha portato lo scudetto. Modric, classe '85, ci pensa e se la ride: "Spero possa succedere qualcosa di simile a quanto accaduto con Zlatan, io sarei felicissimo. Cos'altro posso dare? La mia umiltà, l'etica del lavoro, la semplicità. Non mi vedo come uno speciale, sono un ragazzo normale a cui piace giocare a pallone". (di Michele Antonelli)


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