
(Adnkronos) - "Grazie mille, signor Presidente". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aperto l'incontro nello Studio Ovale con Donald Trump con una raffica di 'thank you'.
Zelensky ha pronunciato la parola "grazie" quattro volte nei primi 10 secondi del suo breve intervento di apertura del punto stampa. "Grazie per l'invito e grazie di cuore per i suoi sforzi, per l’impegno personale nel fermare le uccisioni e porre fine a questa guerra. Grazie per aver colto questa opportunità, e molti ringraziamenti a sua moglie", ha detto.
Il precedente incontro alla Casa Bianca, lo scorso febbraio, si era bruscamente interrotto, sfociando in una crisi diplomatica, anche per via dei commenti del vicepresidente statunitense JD Vance, che aveva accusato il presidente ucraino di ingratitudine rispetto al sostegno Usa nel contesto della resistenza ucraina all'aggressione russa: "Non ha mai detto grazie". Vance era presente anche all'incontro di oggi, seduto nella stessa posizione alla destra di Trump, così come il segretario di Stato Usa Marco Rubio.
Leggi tutto: Zelensky alla Casa Bianca, raffica di 'grazie' a Trump

(Adnkronos) - Un terremoto di magnitudo 3.2 è avvenuto nella zona di Montegallo (Ascoli Piceno), alle 19.24 ora italiana a una profondità di 25 km. Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica Ingv-Roma.
Leggi tutto: Terremoto in provincia di Ascoli Piceno oggi, scossa di magnitudo 3.2

(Adnkronos) - Sarà ancora Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz, per la quarta volta nel 2025. La finale del Masters 1000 di Cincinnati di oggi, lunedì 18 agosto, mette ancora di fronte i primi due giocatori del ranking Atp. Dopo gli Internazionali d'Italia, il Roland Garros e Wimbledon, in palio ci sarà il Masters 1000 americano, tappa di avvicinamento agli Us Open. Il match inizierà alle 15 locali, le 21 ora italiana.
La finale del Masters 1000 di Cincinnati è trasmessa in diretta tv su Sky (Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis, Sky Sport Max) e in streaming sulle piattaforme Sky Go e Now Tv.
Leggi tutto: Sinner-Alcaraz, oggi la finale a Cincinnati - Il match in diretta

(Adnkronos) - "Con questo vestito stai benissimo". Volodymyr Zelensky arriva alla Casa Bianca per l'incontro con Donald Trump e il primo dubbio, quello più frivolo e assolutamente supefluo, viene sciolto. Il presidente ucraino si presenta con un abito civile e non con la consueta tenuta militare, criticata da un cronista americano durante il celeberrimo meeting che lo scorso febbraio, nello Studio Ovale, terminò con una 'rissa' verbale. In quella circostanza, anche Trump evidenziò con sarcasmo la tenuta militare di Zelensky: "E' tutto elegante", aveva detto accogliendolo alla West Wing.
Zelensky oggi ha scelto la stessa giacca nera indossata al vertice Nato nei Paesi Bassi a giugno, un completo disegnato da uno stilista ucraino ma non un classico completo, vista anche l'assenza della cravatta. Scelta apprezzata da tutti. "E' favoloso con quel vestito", ha detto lo stesso giornalista che a febbraio aveva puntato il dito contro la tenuta militare. "Ho detto la stessa cosa!", ha incalzato Trump. "Ma lei indossa lo stesso vestito! Io ho cambiato, lei no", ha scherzato Zelensky rivolgendosi al giornalista.
Leggi tutto: Zelensky con vestito 'normale' alla Casa Bianca, Trump: "Stai benissimo"

(Adnkronos) - Continuano a salire i casi di West Nline nel Lazio. Le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dell’istituto nazionale per le malattie infettive 'Lazzaro Spallanzani' - Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, rispetto all’aggiornamento dello scorso 11 agosto, hanno certificato 21 nuovi casi (dei quali 16 con febbre, 5 con sindrome neurologica). I nuovi casi sono stati rilevati prevalentemente a: Aprilia (LT), Ardea (RM), Cassino (FR), Castrocielo (FR), Cisterna di Latina (LT), Genzano di Roma (RM) – RM 6, Latina (LT), Pontinia (LT), Sabaudia (LT), Sermoneta (LT), Sezze (LT), Carpinone (IS), Sessa Aurunca (CE).
Con gli ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione al virus West Nile salgono a 174. Nel dettaglio, i casi suddivisi per il territorio di probabile esposizione: 155 casi nella Asl di Latina; 10 casi nella Asl Roma 6; 5 casi nella Asl di Frosinone; un caso nella Asl Roma 3; almeno 3 casi fuori regione, in particolare 2 nella provincia di Caserta. E 1 nella provincia di Isernia.
I 174 casi di positività da virus West Nile sono così suddivisi: 43 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari; 29 persone sono state dimesse; 88 pazienti sono in buone condizioni presso il proprio domicilio; 4 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva; 10 decessi.
Leggi tutto: West Nile, 21 nuovi casi nel Lazio: 5 con sindrome neurologica

(Adnkronos) - Via all'incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca oggi 18 agosto 2025. Il presidente degli Stati Uniti riceve il presidente ucraino per un meeting cruciale nei negoziati per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia. Trump, reduce dal vertice del 15 agosto in Alaska con il presidente russo Vladimir Putin, ha accolto Zelensky e dopo avergli stretto la mano si è rivolto ai giornalisti che gli chiedevano un messaggio per il popolo ucraino: "Li amiamo".
"Se tutto va bene oggi, avremo un trilaterale e penso che ci sarà un'occasione ragionevole di mettere fine alla guerra quando ci sarà. Dopo l'incontro chiamerò Putin, aspetta la mia telefonata", ha detto Trump, seduto accanto a Zelensky nello Studio Ovale, parlando con i giornalisti.
"Ho posto fine a sei guerre, e pensavo che questa forse sarebbe stata la più facile. Invece non è la più facile: è difficile, ci sono molte ragioni, e se ne parlerà a lungo. Sono fiducioso che riusciremo a risolverla", ha aggiunto.
"La guerra finirà. Questo signore (Zelensky, ndr) vuole che finisca, Vladimir Putin vuole che finisca, credo che tutto il mondo sia stanco, e la faremo finire", ha detto ancora Trump, che preferisce un accordo definitivo ad un cessate il fuoco: "Non credo serva un cessate il fuoco. Se pensate ai 6 accordi che ho favorito quest'anno, si trattava di guerre in corso. Non c'è stato nessun cessate il fuoco. L'idea di una tregua mi piace per una sola ragione, perché fermerebbe subito le uccisioni".
Trump ha assicurato che gli Stati Uniti saranno coinvolti nel fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina: "Ci sarà molto, ci sarà molto aiuto quando si tratta di sicurezza. Ci sarà molto aiuto. Sarà una cosa buona. Gli europei sono la prima linea di difesa perché sono lì, ma anche noi li aiuteremo. Saremo coinvolti quando necessario".
Il presidente ha aggiunto che gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina "una protezione molto buona". Sul tema dell’adesione di Kiev alla Nato ha spiegato: "Daremo loro una protezione molto buona, una sicurezza molto buona. Questo fa parte del pacchetto. E le persone che ci stanno aspettando - i leader europei e della Nato - credo che la pensino allo stesso modo. Vogliono aiutare anche loro".
Zelensky si dice "pronto a un trilaterale": "Abbiamo bisogno che questa guerra finisca, di fermare la Russia e abbiamo bisogno del sostegno dei partner europei e americani".
"Siamo aperti alle elezioni nel nostro Paese. Dobbiamo avere le giuste circostanze di sicurezza, e dobbiamo lavorare un po' in parlamento, ma non possiamo durante la guerra. Serve una tregua in cielo, in terra e in mare per rendere possibile per la gente andare a votare in elezioni democratiche e legali", ha detto il presidente ucraino.
Oggi, dopo il faccia a faccia con Zelensky, il presidente americano avrà anche un incontro con una delegazione di leader europei che comprende la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La giornata odierna è cruciale per preparare il terreno al negoziato diretto Kiev-Mosca e per delineare le garanzie di sicurezza che, in caso di accordo per porre fine alla guerra, tuteleranno l'Ucraina da future aggressioni. In tal senso, il coordinamento tra Usa e Europa sarà fondamentale.
"So esattamente cosa sto facendo e non ho bisogno dei consigli di persone che hanno lavorato su tutti questi conflitti per anni e non sono mai state in grado di fare nulla per fermarli", le parole di Trump in un post su Truth Social. Nonostante tutti i critici inconsistenti e invidiosi, ce la farò, come sempre!!!".
"Insieme ai leader di Finlandia, Regno Unito, Italia, Commissione europea e al segretario generale della Nato, abbiamo coordinato le nostre posizioni in vista dell'incontro con il presidente Trump. L'Ucraina è pronta per una vera tregua e per la creazione di una nuova architettura di sicurezza. Abbiamo bisogno di pace", le parole di Zelensky su X.
"Comprendiamo che non dovremmo aspettarci che Putin abbandoni volontariamente l'aggressione e i nuovi tentativi di conquista. Ecco perché la pressione deve funzionare, e deve essere una pressione congiunta: da parte degli Stati Uniti e dell'Europa, e da parte di tutti coloro che nel mondo rispettano il diritto alla vita e l'ordine internazionale", ha aggiunto.

(Adnkronos) - Via all'incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca oggi 18 agosto 2025. Il presidente degli Stati Uniti riceve il presidente ucraino per un meeting cruciale nei negoziati per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia. Trump, reduce dal vertice del 15 agosto in Alaska con il presidente russo Vladimir Putin, ha accolto Zelensky e dopo avergli stretto la mano, si è rivolto ai giornalisti che gli chiedevano un messaggio per il popolo ucraino: "Li amiamo".
Oggi, dopo il faccia a faccia con Zelensky, il presidente americano avrà anche un incontro con una delegazione di leader europei che comprende la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La giornata odierna è cruciale per preparare il terreno al negoziato diretto Kiev-Mosca e per delineare le garanzie di sicurezza che, in caso di accordo per porre fine alla guerra, tuteleranno l'Ucraina da future aggressioni. In tal senso, il coordinamento tra Usa e Europa sarà fondamentale.
"So esattamente cosa sto facendo e non ho bisogno dei consigli di persone che hanno lavorato su tutti questi conflitti per anni e non sono mai state in grado di fare nulla per fermarli", le parole di Trump in un post su Truth Social. Nonostante tutti i critici inconsistenti e invidiosi, ce la farò, come sempre!!!".
"Insieme ai leader di Finlandia, Regno Unito, Italia, Commissione europea e al segretario generale della Nato, abbiamo coordinato le nostre posizioni in vista dell'incontro con il presidente Trump. L'Ucraina è pronta per una vera tregua e per la creazione di una nuova architettura di sicurezza. Abbiamo bisogno di pace", le parole di Zelensky su X.
"Comprendiamo che non dovremmo aspettarci che Putin abbandoni volontariamente l'aggressione e i nuovi tentativi di conquista. Ecco perché la pressione deve funzionare, e deve essere una pressione congiunta: da parte degli Stati Uniti e dell'Europa, e da parte di tutti coloro che nel mondo rispettano il diritto alla vita e l'ordine internazionale", ha aggiunto.
Leggi tutto: Ucraina, via all'incontro Trump-Zelensky alla Casa Bianca





(Adnkronos) - Una "giornata importante" per "esplorare ogni tipo di soluzione per garantire la pace" tra Russia e Ucraina. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni definisce quella di oggi, lunedì 18 agosto, da Washington dove è volata per partecipare agli incontri con il presidente Usa Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli altri leader europei.
"L'unità dell'Occidente, dal mio punto di vista, è lo strumento che abbiamo per costruire pace e garantire giustizia. Ovviamente l'Italia c'è, come c'è sempre stata in questi tre anni e mezzo", ha rivendicato Meloni.
"Noi siamo al fianco dell'Ucraina, sosteniamo gli sforzi di pace del presidente degli Stati Uniti - ha chiarito -. Siamo stati chiamati per il nostro contributo di proposte di diplomazia e siamo contenti che sulle garanzie di sicurezza si parta da una proposta che è stata italiana, che è quella di costruire garanzie di sicurezza efficaci ispirate all'articolo 5 della Nato. Chiaramente su questo bisogna costruire, bisogna lavorare".
"Penso che il lavoro che faremo oggi sarà un lavoro importante. Chiaramente - ha sottolineato Meloni - non ci sono soluzioni facili quando si tratta di fermare una guerra, di costruire la pace. Io penso che dobbiamo esplorare tutte le soluzioni possibili per garantire pace, per garantire giustizia, per garantire la sicurezza delle nostre nazioni. E l'Italia porta tutto il contributo di idee e di proposte che ha già dimostrato di saper garantire in questi mesi".
Quindi, ha ribadito la premier, "penso che sia questa una giornata importante. Dopo tre anni e mezzo in cui noi abbiamo avuto una Russia che non dava alcun segnale di dialogo, che pretendeva la capitolazione di Kiev, oggi finalmente si aprono spiragli di dialogo, perché c'è una situazione di stallo sul campo. E noi lo dobbiamo ricordare, perché quella situazione di stallo sul campo è stata costruita, chiaramente, dal coraggio degli ucraini, ma anche dal sostegno unito che l'Occidente ha garantito in questi anni alla nazione aggredita".

(Adnkronos) - La vitiligine è una malattia delle cellule che producono melanina – il pigmento da cui dipende il colore della nostra pelle – caratterizzata dalla comparsa di macchie bianche. Queste aree di pelle più chiare, depigmentate, sono particolarmente vulnerabili alle scottature solari. Questo perché, sono prive della naturale protezione contro i raggi del sole, la melanina appunto. Tuttavia, le persone che ne soffrono - nel nostro Paese sono 330mila - non sono obbligate a rinunciare alle vacanze in spiaggia e a esporsi al sole: basta evitare le ore più calde della giornata e applicare una crema solare con un fattore di protezione elevato. A fare il punto sulle regole per concedersi la tintarella in caso di vitiligine è il portale anti fake news della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), 'Dottore, ma è vero che...?'
Sebbene sia una malattia priva di rischi e non contagiosa, per prima cosa è bene consultarsi sempre con il proprio medico prima di tentare ogni trattamento e per evitare un impatto negativo sul proprio stile di vita", avvertono gli esperti. "Le aree chiare della pelle affetta da vitiligine sono più esposte alle radiazioni di ogni tipo – Uva e Uvb – perché prive della melanina. Un pigmento che viene prodotto proprio quando la cute è colpita dal sole: l’abbronzatura è, infatti, una protezione naturale. Le aree depigmentate non si abbronzano, quindi è necessario proteggersi più attentamente. Basta applicare regolarmente una crema con fattore di protezione (Spf) alto, sia in spiaggia o durante un’escursione in montagna, sia in città. Ed evitare l’esposizione nelle ore più calde, indicativamente dalle 10 alle 16. Se le macchie di vitiligine sono presenti anche intorno agli occhi, non dimentichiamo di schermarli con lenti anti Uv.
Generalmente la vitiligine non ha conseguenze sulla salute di altri organi e non occorre cambiare il proprio stile di vita - fanno notare gli esperti -. Può accadere che la malattia si presenti in concomitanza con altre patologie autoimmuni o autoinfiammatorie, come tiroidite, dermatite atopica, o diabete di tipo 2. Si localizza soprattutto su viso, collo, mani, secondo forme e dimensioni molto variegate. Le aree chiare possono coinvolgere anche i polsi, le ascelle, l’inguine, l’interno della bocca e il cuoio capelluto. I disagi maggiori per chi ha la vitiligine sono psicologici. Un recente studio di portata internazionale ha mostrato come il 40% dei pazienti con vitiligine ammette di aver modificato lo stile di vita e quasi il 50% ha riferito di aver sofferto di ansia e depressione. Un supporto psicologico - concludono gli esperti - sarà d’aiuto nei casi in cui l’autostima e la non accettazione del proprio aspetto condizionano le relazioni e il lavoro.
Leggi tutto: Estate, vitiligine e sole: le regole per una abbronzatura sicura

(Adnkronos) - Hamas ha accettato oggi, lunedì 18 agosto, una nuova proposta di cessate il fuoco a Gaza, avanzata dai mediatori di Qatar e Egitto, stando a una fonte del gruppo palestinese. "Hamas ha consegnato la sua risposta ai mediatori, confermando che Hamas e le fazioni hanno accettato la nuova proposta di cessate il fuoco senza chiedere alcuna modifica", ha riferito la fonte all'Afp, chiedendo l'anonimato.
In precedenza, un funzionario palestinese aveva dichiarato che i mediatori avevano proposto una tregua iniziale di 60 giorni e la liberazione degli ostaggi in due fasi. Secondo quanto riferito dal canale qatariota Al Arabi, l'accordo sarebbe una versione rivista dell'ultima risposta di Hamas nel ciclo di negoziati. Si trattava di un accordo-quadro per un cessate il fuoco di 60 giorni. Stando al canale saudita Al Arabiya, la proposta rappresenta un compromesso tra un cessate il fuoco totale, inteso come la fine del conflitto armato tra Hamas e Israele, e una tregua temporanea; la soluzione include la liberazione degli ostaggi e un ritiro graduale dell'esercito israeliano, le Forze di difesa israeliane, dalla Striscia di Gaza.
"Ho sentito le notizie dei media e da questo emerge una cosa: Hamas è sotto un'enorme pressione" dichiara Benjamin Netanyahu, e ripresa da Barak Ravid, a commento della risposta con cui Hamas ha accettato la proposta di cessate il fuoco a Gaza. In una dichiarazione video, il premier israeliano ha detto di aver incontrato oggi i vertici delle Forze di difesa israeliane (Idf) per discutere della conquista di Gaza City da parte di Israele e del "completamento delle nostre missioni", come si apprende dal Times of Israel.
I colloqui al Cairo tra i mediatori arabi e Hamas su un accordo parziale sono progrediti negli ultimi giorni, anche se Netanyahu ha insistito di non essere più interessato a tali proposte e che metterà fine alla guerra solo se Hamas rilascerà tutti gli ostaggi in una sola volta, deporrà le armi, consentirà la smilitarizzazione di Gaza, garantirà a Israele il controllo generale della sicurezza della Striscia e consegnerà l’amministrazione a un organismo diverso dall’Autorità nazionale palestinese, ricorda la testata israeliana.
Il giornale evidenzia anche che i mediatori arabi sperano che la retorica del premier sia solamente una tattica di pressione e che Netanyahu cambi posizione qualora Hamas accettasse di ritirare le richieste avanzate il mese scorso, che avevano portato al crollo dei negoziati su un accordo parziale.
"Per la prima volta dopo settimane Hamas è disposto a discutere un accordo per la liberazione degli ostaggi e lo fa solo per il timore che intendiamo seriamente conquistare Gaza City" ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, durante una visita alla Divisione Gaza insieme al premier Benjamin Netanyahu e al capo di stato maggiore Eyal Zamir. Katz ha ribadito che la conquista della città, riporta il Times of Israel, "porterà alla sconfitta di Hamas".
Il ministro ha spiegato che "il focus su Gaza City deriva dal fatto che essa è un centro di gravità militare, governativo e simbolico. La leadership è lì, e lì restano le principali infrastrutture dell’ala militare. Hamas sa anche che questo è ormai il cuore del suo potere". Per questo, ha sottolineato, "vediamo che per la prima volta, dopo settimane in cui Hamas non era affatto disposto a discutere alcun accordo per la liberazione degli ostaggi, nonostante Turchia e Qatar lo avessero già sollecitato, improvvisamente la questione è sul tavolo".
Katz ha concluso affermando che "la ragione è chiara: solo il timore che intendiamo seriamente conquistare Gaza City spinge Hamas a discutere". Intanto, l’Idf ha ricevuto il via libera dal generale Zamir ai piani per un’offensiva mirata alla presa della città.

(Adnkronos) - Hamas ha accettato oggi, lunedì 18 agosto, una nuova proposta di cessate il fuoco a Gaza, stando a una fonte del gruppo palestinese. "Hamas ha consegnato la sua risposta ai mediatori, confermando che Hamas e le fazioni hanno accettato la nuova proposta di cessate il fuoco senza chiedere alcuna modifica", ha riferito la fonte all'Afp, chiedendo l'anonimato.
In precedenza, un funzionario palestinese aveva dichiarato che i mediatori avevano proposto una tregua iniziale di 60 giorni e la liberazione degli ostaggi in due fasi. Secondo quanto riferito dal canale qatariota Al Arabi, l'accordo sarebbe una versione rivista dell'ultima risposta di Hamas nel ciclo di negoziati. Si trattava di un accordo-quadro per un cessate il fuoco di 60 giorni. Stando al canale saudita Al Arabiya, la proposta rappresenta un compromesso tra un cessate il fuoco totale, inteso come la fine del conflitto armato tra Hamas e Israele, e una tregua temporanea; la soluzione include la liberazione degli ostaggi e un ritiro graduale dell'esercito israeliano, le Forze di difesa israeliane, dalla Striscia di Gaza.
Leggi tutto: Gaza, fonti palestinesi: "Hamas accetta nuova proposta su cessate fuoco"

(Adnkronos) - "Novantasei tonnellate di derrate alimentari, principalmente legumi in scatola pronti all'uso, sono stati lanciati a oggi dal C130 dell'Aeronautica sulla Striscia di Gaza alla popolazione civile stremata dalla fame". E' quanto ha detto il colonnello pilota Davide Verdolini, comandante della missione 'Solidarity Path Operation 2', che coordina le attività italiane per il lancio degli aiuti tra la Giordania, dove decollano i velivoli con le derrate, e Gaza (VIDEO). Un'ora di volo, dalla Giordania fino alle zone di lancio precedentemente individuate, per raggiungere donne e bambini in coda per il cibo.
"Non ci ha fermato nemmeno il Ferragosto, l'unico giorno di stop al momento ce lo hanno imposto solo le condizioni meteo avverse. Bisogna agire velocemente, ma senza fretta, perché tutto sia svolto in sicurezza e in modo efficiente" spiega. "Siamo stati inviati qui su volontà molto forte del ministro della Difesa Crosetto e del governo tutto - spiega il capo missione -. E' una delle tante operazioni che sono state portate avanti per aiutare la popolazione civile di Gaza che soffre in questo momento. L'Italia lo ha già fatto in passato, impiegando gli assetti della Marina, con la nave Vulcano, o i carabinieri al valico di Rafah per aiutare le operazioni per le persone che avevano bisogno di trasbordare ed essere assistite a livello medico, l'esercito che ha fatto il ponte aereo, sempre con aiuti umanitari, e l'aeronautica che ha trasportato in Italia bambini bisognosi di cure. Operiamo all'interno di un framework di più nazioni, sotto l'organizzazione giordana che ci ospita e ci fornisce tutto il supporto. Un assetto di uomini e donne dell'esercito confeziona gli aiuti umanitari da lanciare. Fondamentalmente cibo, come i legumi in scatola, facilmente utilizzabili dalla popolazione, non richiedendo neanche l'impiego di acqua".
"L'assetto è arrivato in Giordania il 7 agosto scorso, il 9 abbiamo fatto il primo lancio. Otto quelli effettuati finora - spiega - uno ogni giorno, a accezione della giornata di stop che abbiamo avuto per condizioni meteo avverse. I militari, circa 40 quelli impiegati nella missione, lavorano anche di notte nell'hangar dell'aeroporto militare in Giordania, dove sono rischierati tutti i contingenti, per preparare i carichi da far arrivare a destinazione. I lanci vengono effettuati in aree adibite sulla Striscia di Gaza: ovviamente tutta l'attività viene realizzata in corridoi predefiniti in modo che non ci siano problematiche di traffico anche fra gli assetti che fanno questa stessa attività. La pianificazione viene fatta in maniera tale che le zone nelle quali le derrate arrivano, siano raggiungibili dalle persone. Sempre, naturalmente, a una distanza adeguata dalle tende o comunque da qualsiasi altra installazione dove si possa trovare personale, in modo che l'arrivo avvenga in modo sicuro e la popolazione possa usufruirne senza avere problemi". (di Silvia Mancinelli)
Leggi tutto: Gaza, colonnello Verdolini: "Lanciate 96 tonnellate di cibo"

(Adnkronos) - Un uomo di 42 anni, Marco Zampilli, è morto oggi, lunedì 18 agosto, dopo essere stato colpito da un fulmine mentre con la moto percorreva la statale 275, tra Nociglia e Surano, in provincia di Lecce. E' accaduto intorno alle 12.30 durante un temporale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il 118 ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare.
Leggi tutto: Lecce, in moto durante il temporale: 42enne muore colpito da un fulmine

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