
(Adnkronos) - Crollo di una porzione del tetto della Casa circondariale di Regina Coeli oggi, giovedì 9 ottobre. Non appena appresa la notizia il capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Stefano Carmine De Michele si è immediatamente recato nell’istituto romano.
"Insieme al direttore generale dei detenuti e del trattamento Ernesto Napolillo, al direttore generale per la Gestione dei beni, dei servizi e degli interventi in materia di edilizia penitenziaria Antonio Bianco e al vicedirettore generale del Personale Augusto Zaccariello, e con la collaborazione dei vigili del fuoco intervenuti sul posto, il capo del Dap sta valutando i necessari e urgenti provvedimenti da adottare per fronteggiare l’improvvisa situazione d’emergenza che si è venuta a creare nell’istituto penitenziario romano", fa sapere il Dap.
“Oggi, alla Casa Circondariale 'Regina Coeli' di Roma, è crollata improvvisamente - e in termini non prevedibili - la cupola della seconda rotonda a causa di una tarmatura delle travi interne, già indebolite dall’umidità, non rilevabile. Il carcere è in sicurezza sotto tutti i profili". Così in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario di stato alla Giustizia.
"Sul luogo - spiega la nota - è già presente anche la ditta a cui verranno affidati i lavori in somma urgenza, la quale sta già facendo i primi rilievi tecnici. Le autorità presenti stanno già affrontando anche le misure per l’interdizione dell’area e lo sfollamento dei detenuti delle sezioni interessate che avverrà in data odierna, a seguito dell’individuazione delle strutture che li accoglieranno. Al termine della giornata - aggiunge Delmastro - procederemo con lo sfollamento necessario dei detenuti e inizieranno le operazioni tecniche necessarie per i lavori con la somma urgenza, per ripristinare il prima possibile la cupola oggetto del crollo e l’agibilità dell’intero istituto, che non presenta problemi di agibilità nel suo complesso”.
Nel carcere di Regina Coeli, a Roma, è crollata una parte del tetto, corrispondente alla rotonda del carcere, "per fortuna nessuno si è fatto male ma si è corso un grave pericolo”, denuncia Donato Capece, segretario generale dl Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “L’amministrazione penitenziaria avrebbe già predisposto lo sfollamento dall’istituto di non meno di 250 detenuti, ma ora è prioritario la messa in sicurezza di tutta la Casa circondariale, come da tempo chiedeva e chiede il Sappe”, prosegue il sindacalista.
“E’ necessario attivare gli Uffici competenti del Dap affinché vengano posti in essere ulteriori idonei provvedimenti, anche di tipo deflattivo nei confronti dei detenuti, finalizzati a riportare un regolare stato di vivibilità detentiva all’interno della struttura penitenziaria, al fine di evitare che tale situazione possa determinare episodi di criticità a danno dell’Amministrazione e del personale di Polizia”. Capece evidenzia, infine, la necessità di “porre adeguati e tempestivi interventi di ripristino, evitando un disastroso deterioramento delle strutture e con l’aggravio di costi per le riparazioni”.
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(Adnkronos) - Emma torna live nel 2026. La cantante salentina, dopo l’uscita del nuovo singolo ‘Brutta storia’, ha annunciato il suo ritorno tra il pubblico con due grandi concerti previsti per la prossima estate, a Milano e a Roma.
Emma si esibirà il 2 luglio del 2026 sul palco dell’Ippodromo delle Capannelle di Roma, in occasione del Festival Rock in Roma. E lo show si replicherà il 9 settembre all’Ippodromo Snai San Siro per il Milano Summer Festival.
I biglietti, come annunciato dall’artista, saranno disponibili a partire dalle 18.00 di domani, venerdì 10 ottobre. "Mi scoppia il cuore", ha scritto l'artista accompagnando la foto che annuncia i due grandi show che segnando un nuovo traguardo nella sua carriera.
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Chiusa la campagna con l'adesione di architetti e ingegneri...
Era ricoverato a Cagliari. I contagi nell'Isola sono 38...
Il suo legale ha chiesto misure di sorveglianza e tutela... 
(Adnkronos) - L’ex pm di Pavia, oggi in forza alla Procura di Milano, Pietro Paolo Mazza è stato perquisito dalla Guardia di finanza di Brescia nell’ambito di un filone d’indagine dell’inchiesta ’Clean’.
In particolare Mazza, insieme all’ex procuratore aggiunto Mario Venditti - indagato per corruzione in atti giudiziari sul caso Garlasco - si sarebbe occupato di un fascicolo riguardante Asm, società multi servizio che si occupa di rifiuti.
Intanto è stata fissata per martedì 14 ottobre l'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Brescia per Venditti, accusato dalla procura di Brescia di aver favorito nel 2017 l'archiviazione di Andrea Sempio, oggi ancora indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi. A difendere l'ex magistrato è l'avvocato Domenico Aiello che ha chiesto di annullare il decreto di sequestro eseguito il 26 settembre scorso.
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(Adnkronos) - È stato inaugurato ufficialmente il nuovo Centro Medico Synlab Manifattura Firenze, il più grande realizzato dall’omonimo Gruppo in Italia. Aperto al pubblico dallo scorso 1 settembre, il nuovo polo della salute - oltre 4.000 mq dedicati a visite, analisi e diagnostica avanzata - è stato realizzato con un investimento complessivo di 8 milioni di euro per apparecchiature ed attrezzature di ultima generazione. Synlab Manifattura Firenze - informa una nota - vede impiegati oltre 80 persone tra medici, liberi professionisti sanitari e personale di struttura e fa parte di un ecosistema di salute più ampio che il Gruppo ha costruito in questi ultimi anni in Toscana, dove è presente con oltre 40 punti prelievo per analisi di laboratorio, 10 Medical Center e un laboratorio centrale a Calenzano. Il nuovo polo toscano ha come obiettivo quello di diventare “un punto di riferimento fondamentale per la salute dei cittadini fiorentini, garantendo a cittadine e cittadini l’accesso a tutte le principali prestazioni sanitarie e diagnostiche. Un luogo accogliente, funzionale e inclusivo che opererà in maniera integrata con il Servizio sanitario regionale, fornendo prestazioni anche in convenzione Ssr e con le i principali fondi assicurativi”. (Video)
In occasione dell’inaugurazione della nuova struttura, Synlab ha lanciato la campagna gratuita di prevenzione cardiovascolare ‘Cuore di donna’, dedicata alle donne della città di Firenze tra i 35 e i 69 anni. Le persone interessate potranno accedere a un primo check-up e, qualora i risultati indichino un potenziale rischio, proseguire il percorso con una visita specialistica (info su synlabmanifatturafirenze.it)
Alla Cerimonia di inaugurazione con taglio del nastro, Mathieu Floreani, Ceo Synlab Group, ha affermato “Con l'apertura di Synlab Manifattura Firenze, stiamo confermando il nostro impegno a plasmare il futuro della diagnostica in Europa. Questo centro non è solo una struttura all'avanguardia, ma anche un simbolo del nostro investimento a lungo termine in un'assistenza sanitaria sostenibile e incentrata sul paziente. Mentre continuiamo a crescere, il nostro obiettivo rimane chiaro: potenziare i sistemi sanitari attraverso l'innovazione, l'eccellenza operativa e partnership significative. Synlab è pronta a supportare le comunità, gli operatori sanitari e i governi nella creazione di sistemi sanitari resilienti e avanzati per il futuro”. Per Andrea Buratti, Ceo Synlab Italia, “l’inaugurazione di questo Centro rappresenta un momento significativo per il nostro Gruppo e per la città di Firenze. Abbiamo voluto creare un luogo che incarnasse la nostra idea di salute: all’avanguardia, integrata, ma soprattutto orientata alle persone – ha aggiunto - Qui ogni paziente viene accolto e accompagnato lungo un percorso personalizzato, che parte dalla prevenzione e prosegue con diagnosi e cura, grazie a tecnologie evolute e a un’équipe multidisciplinare. È in questo modo che intendiamo promuovere una nuova cultura della salute: vicina, accessibile e realmente al servizio della comunità”. All’evento hanno partecipato anche Giovanni Manfredi, Managing Director Aermont / Manifattura Tabacchi e gli assessori del Comune di Firenze Letizia Perini e Jacopo Vicini.
Il Centro - illustra il Gruppo - si sviluppa su 4 livelli - da piano terra al terzo piano - e sorge all’interno del nuovo building Bulk di Manifattura Tabacchi, uno dei più importanti progetti di rigenerazione urbana in Italia. Gli spazi sono organizzati per ottimizzare il percorso per garantire una presa in carico completa e riuscire ad erogare un servizio rapido ed efficiente. L’edificio è stato progettato in maniera innovativa e orientata al futuro, secondo i migliori standard oggi disponibili che pongono particolare attenzione alla riduzione degli impatti ambientali e delle emissioni di gas serra.
Al piano terra del nuovo Medical Center troveranno spazio le analisi di laboratorio - descrive Synlab - da quelle di routine a quelle più avanzate e di alta specialistica. Un piano è dedicato agli ambulatori dove vengono effettuate prestazioni e visite specialistiche in tutte le principali branche mediche tra cui allergologia, angiologia, cardiologia, chirurgia vascolare, dermatologia, endocrinologia, gastroenterologia (endoscopia digestiva), ginecologia e ostetricia, diabetologia, medicina del lavoro, medicina dello sport, fisiatria, ortopedia, otorinolaringoiatria, pediatria, pneumologia, senologia, urologia e molto altro. Un’intera area è poi riservata alla diagnostica per immagini completa ed avanzata, con strumentazione ad elevatissima tecnologia che pongono la massima attenzione alla sicurezza e comfort dei pazienti con una riduzione di dose di raggi X; presenti tecnologie come risonanza magnetica ad alto campo, Tac, Moc, Rx, Opt / Cone Beam, mammografia con tomosintesi, ecografia, doppler vascolari (arti, Tsa, arterie renali, colonscopia e gastroscopia.
Fiore all’occhiello della struttura “è l’area Synlab Lei, pensata per prendersi cura della salute della donna in ogni fase della sua vita, grazie a un’equipe ultraspecialistica coordinata che comprende ginecologia, cardiologia, endocrinologia, nutrizione e molto altro. L’obiettivo è quello di costruire la salute della donna partendo dal suo benessere a 360°, fisico, psichico e sociale, come indicato dall’Oms - sulla base di un approccio di ‘medicina di genere’, cioè differenziato rispetto alle specificità del genere femminile. L’organizzazione e le competenze specialistiche saranno anche particolarmente orientate alla diagnosi precoce, alla prevenzione delle patologie più comuni e al follow-up delle patologie croniche, con un’offerta completa di percorsi multidisciplinari e pacchetti di check-up, per rispondere pienamente al fabbisogno di tutte le cittadine e cittadini. In SYNLAB Manifattura Firenze trovano spazio anche le attività divulgative e informative gratuite rivolte alla cittadinanza, raccolte sotto la serie di eventi ‘Synlab - La Salute in un talk’, con un ricco calendario di incontri sulle più rilevanti tematiche di salute e benessere.

(Adnkronos) - Le cancellerie hanno accolto all'unanimità con favore l'accordo tra Israele e Hamas sulla "prima fase" del piano di Donald Trump in 20 punti per la "fine del conflitto a Gaza". Sono passati più di due anni dalla strage del 7 ottobre 2023 in Israele e dall'inizio, in risposta, delle operazioni militari israeliane che da allora hanno martellato la Striscia di Gaza finita nel 2007 in mano a Hamas. Per molti, dopo tre giorni di contatti intensi in Egitto, è finalmente arrivata una "svolta", ma c'è cauto ottimismo. Saranno ore e giorni intensi per la diplomazia. Trump è atteso nella regione, in Egitto e Israele.
L'accordo è sulla cosiddetta "prima fase" del piano Trump. Il testo sulla "prima fase" del piano è stato firmato stamani in Egitto, secondo Tal Heinrich, una portavoce dell'ufficio del premier israeliano citata dal giornale israeliano Haaretz, senza precisare chi abbia firmato il documento. Dovrebbe prevedere il rilascio degli ostaggi (48 sono nella Striscia e si ritiene solo 20 siano vivi), l'inizio del ritiro graduale delle forze israeliane dalla Striscia e la liberazione di detenuti palestinesi. Secondo Trump, probabilmente gli ostaggi israeliani verranno rilasciati "lunedì". Gli ostaggi vivi saranno liberi probabilmente domenica, stando a un funzionario citato da New York Times.
Secondo tre fonti israeliane sentite dalla Cnn, Hamas potrebbe non sapere dove si trovino i resti degli ostaggi deceduti o non essere in grado di recuperarli. Dalle fila di Hamas, il portavoce Hazem Qassem ha detto alla tv satellitare al-Jazeera che "se le condizioni sul campo lo permetteranno" gli ostaggi "potranno essere rilasciati tutti insieme" e ha confermato che il gruppo ha "informato i mediatori delle difficoltà legate alla consegna dei corpi dei defunti". Il sito di notizie israeliano Ynet ha scritto di una 'task force internazionale', con la partecipazione di Israele, Usa, Egitto, Qatar e Turchia, che dovrebbe collaborare a localizzare i corpi degli ostaggi deceduti nella Striscia.
Sul punto dei detenuti palestinesi che dovrebbero essere scarcerati in cambio della liberazione degli ostaggi, resta da chiarire se tra coloro che verranno liberati ci saranno i 'big' Marwan Barghouti e Ahmed Saadat. Non sarà così secondo una fonte citata dalla Cnn. Non ci sarà Barghouthi stando alla portavoce dell'ufficio del premier israeliano. Mentre fonti coinvolte nei negoziati hanno detto ad al-Arabiy al-Jadeed, giornale del Qatar, che Israele ha accettato di scarcerare Barghouti, Saadat e anche altri esponenti di Hamas.
Alla rete americana una fonte israeliana ha precisato che "le squadre" di negoziatori "stanno lavorando sull'elenco dei prigionieri palestinesi che dovrebbero essere rilasciati" e "la questione non è risolta". Hamas, ha detto la fonte, "chiede il rilascio di prigionieri per i quali Israele non ha dato il via libera". Indiscrezioni a parte, non ci sono certezze sui tempi. Il piano Trump prevede lo scambio tra ostaggi in mano a Hamas e altri gruppi della Striscia e 250 prigionieri detenuti da Israele e condannati all'ergastolo e 1.700 gazawi arrestati dopo il 7 ottobre 2023.
A ore si riunirà il governo israeliano. Secondo quanto confermato al Times of Israel dall'ufficio del premier il cessate il fuoco potrà iniziare solo dopo la ratifica dell'accordo da parte del governo, il cui voto è atteso per le 17 ora italiana. Stando alla portavoce dell'ufficio del premier israeliano, l'annunciato accordo prevede un arco di 24 ore dalla riunione del governo prima che il cessate il fuoco entri in vigore. Se arriverà il via libera dei ministri, una volta entrato in vigore il cessate il fuoco, entro 24 ore, le forze israeliane dovrebbero concludere la prima fase del ritiro parziale delle truppe, spiega la Cbs a cui un ufficiale ha spiegato che questo ritiro dovrebbe includere Gaza City.
Secondo l'ufficiale israeliano, le 72 ore concesse a Hamas per rilasciare i restanti ostaggi scatteranno una volta completato l'iniziale ritiro delle forze israeliane. Secondo la portavoce dell'ufficio del premier israeliano, il conteggio delle 72 ore inizierà dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco e dopo il rilascio degli ostaggi i militari israeliani manterranno il controllo di circa il 53% della Striscia di Gaza.
Tra quello che è stato annunciato come concordato e i prossimi passi ci sono ancora, secondo la Cnn, molti dettagli spinosi che non sono stati affrontati e che potrebbero richiedere ancora diversi round di negoziati. Tra i nodi ci sono il disarmo di Hamas e il governo a Gaza nel dopoguerra. Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, parlando con al-Jazeera, ha sostenuto che la questione del disarmo non è stata affrontata nei colloqui a Sharm el Sheikh. "Con i mediatori" si parla, secondo Hazem Qassem, di "diverse opzioni per il cessate il fuoco, ma non sulla base della consegna delle armi". E ha aggiunto: "L'arma della resistenza è legittima per difendere il nostro popolo e garantire l'indipendenza della decisione palestinese".
Hamas, ha poi aggiunto, "non ha obiezioni a trovare una formula per gestire la lotta nazionale palestinese". Nessuna delle parti coinvolte nei colloqui, evidenzia il New York Times, ha di fatto detto quando entrerà in vigore l'accordo, quando verranno rilasciati gli ostaggi o quando arriveranno gli aiuti per i gazawi mentre nella Striscia si consuma una crisi umanitaria denunciata da più voci.
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(Adnkronos) - Il Tribunale Federale della Fidal ha inflitto tre anni di squalifica e di inibizione a Giacomo Tortu, ex velocista e fratello di Filippo, campione olimpico nella staffetta 4x100 alle Olimpiadi di Tokyo, per il caso di spionaggio illegale ai danni di Marcell Jacobs. Spionaggio commissionato all’agenzia privata Equalize con l'obiettivo di raccogliere prove su un suo presunto uso di sostanze dopanti.
Durante i tre anni Giacomo Tortu, per il quale la Procura Federale aveva chiesto la radiazione, non potrà svolgere alcuna attività in ambito Fidal né accedere ai campi di allenamento o di gara. Escluso ogni coinvolgimento del fratello Filippo e scagionata la società Raptors Milano, di cui Giacomo è presidente.
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(Adnkronos) - La produzione farmaceutica italiana ha raggiunto quota 56 miliardi nel 2024, confermandosi leader in Europa. Di questi, 54 miliardi sono destinati all'export, che rappresenta più del 9% del totale manifatturiero. Sono i dati evidenziati dal report Indicatori farmaceutici 2025 di Farmindustria, che sottolinea ancora una volta il ruolo da protagonista dell'Italia nell'industria del pharma. Ci sono però punti su cui lavorare, come gli investimenti pubblici (ancora troppo bassi) e governance e normativa che necessitano di aggiornamenti. Di questo e dell'importanza di valorizzare il settore Ricerca e Sviluppo si è parlato in occasione del primo incontro di AstraZeneca Agorà, il nuovo format di AstraZeneca dedicato a spiegare in modo completo e accessibile - riporta una nota - i grandi temi del sistema salute, per combattere le fake news e offrire un punto di vista trasversale e autorevole.
"Oggi parlare di R&S è necessario sia per il beneficio dei pazienti che per generare un impatto positivo multidimensionale - afferma Francesca Patarnello, Vice President Market Access & Government Affairs AstraZeneca Italia - L'Europa deve compiere passi avanti nella ricerca, e l'Italia deve fare lo stesso per rafforzare la propria posizione in Europa. Il nostro Paese ha il substrato necessario per farlo, ma l'attrattività della ricerca clinica deve andare di pari passo con quella dell'innovazione: sono i due elementi chiave di un'unica strategia per rafforzare la leadership del settore farmaceutico in Italia e in Europa. Tutto il valore del comparto si misura nella ricerca di nuove opzioni terapeutiche e nella capacità di tramutare il sapere in prodotti che possano migliorare la vita delle persone. Gli investimenti in questo settore portano a un accesso anticipato alle innovazioni, a un risparmio per il sistema sanitario, a un aumento dei posti di lavoro e a un'evoluzione delle professionalità. Inoltre, investimenti chiamano investimenti, a tutto beneficio della società e dei pazienti. Negli ultimi 10-15 anni i modelli nel settore farmaceutico sono cambiati profondamente, grazie soprattutto all'innovazione tecnologica e alle competenze sempre maggiori dei ricercatori: dobbiamo essere pronti a cogliere le opportunità che deriveranno dalle trasformazioni future e non farci trovare impreparati".
Nel 2024 in Italia gli investimenti in R&S e produzione sono cresciuti del 13% rispetto all'anno precedente e del 33% rispetto a 5 anni fa, è emerso dall'incontro. Anche l'occupazione è aumentata, con un +1,4% rispetto al 2023 e un +8% negli ultimi 5 anni. Se si prendono in considerazione gli under 35 (+21%) e le donne (+13%),l la crescita appare addirittura superiore. "L'Italia oggi risulta al quarto posto in Europa per numero di studi clinici - sottolinea Patarnello - Una posizione importante, ma sostenuta in gran parte da capitali esteri, principalmente dall'industria del farmaco. L'industria privata investe in modo cospicuo grazie all'attrattività dell'ecosistema italiano, molto dinamico e in grado di contare su professionisti e centri di ricerca d'eccellenza. In questo contesto sarebbe auspicabile aumentare non solo gli investimenti pubblici, ma soprattutto agevolare l'ecosistema della ricerca clinica anche, ad esempio, attraverso il riconoscimento professionale di alcune figure cruciali. L'innovazione farmaceutica è associata a un miglioramento degli esiti di salute, riduce i ricoveri, l'assistenza a lungo termine e la mortalità, migliora la qualità della vita dei pazienti, insomma genera salute e un risparmio per il sistema sanitario. E' qualcosa di cui i decisori politici dovrebbero tenere conto". Nonostante le eccellenze scientifiche e il grande impegno dell'industria, il comparto Ricerca e Sviluppo in Italia rappresenta l'1,3% del Pil, è stato evidenziato. Tuttavia, ha un grande spazio di sviluppo se confrontato con il 3% dei leader europei.
"Non possiamo permetterci di restare in questa posizione - ammonisce Patarnello - e per migliorare sono necessari interventi sul quadro normativo e sulla governance, che da una parte devono portare a un'accelerazione nei tempi di accesso ai nuovi farmaci e di conseguenza a una riduzione delle diseguaglianze, che in parte possono essere migliorate con una più snella comunicazione tra Regioni e Aifa. Torniamo poi alla necessità di investimenti per generare valore. Come AstraZeneca cerchiamo di muoverci proprio in questa direzione: siamo l'azienda farmaceutica prima in Italia per numero di studi clinici in corso e nuovi studi attivati nell'ultimo anno. Abbiamo stanziato quasi 100 milioni in Ricerca e Sviluppo nel biennio 2023/24, e nel 2023 abbiamo gestito quasi 200 studi clinici attivi in 621 centri in 17 regioni italiane, confermando la nostra presenza capillare. Abbiamo 19 nuove molecole in ultima fase di sviluppo che rappresentano la promessa di terapie innovative per i pazienti italiani".
"Fare ricerca, favorire l'innovazione e ottenere un contesto industriale in buona salute sono tre elementi che devono convivere, aspetti complementari che devono essere considerati nel loro insieme. Vivere in un Paese che preme per l'innovazione produce maggiore ricerca e valore nel sistema dal punto di vista clinico e organizzativo. E' proprio nel vedere il settore farmaceutico come un comparto composto da diversi punti di forza per il Paese che fare ricerca diventa un asset importante nello sviluppo del Paese stesso", conclude la Vice President Market Access & Government Affairs AstraZeneca Italia.
Leggi tutto: Ricerca: R&S in Italia incide sull'1,3% del Pil

(Adnkronos) - "Ho rischiato la vita per rifare il seno". Eva Grimaldi ospite oggi, giovedì 9 ottobre, a La volta buona ha parlato del difficile percorso legato agli interventi chirurgici al seno. L'attrice ha spiegato di aver iniziato con la chirurgia estetica all'età di 26 anni e di aver preso questa decisione spinta dal desiderio di avere un "seno prosperoso": "Sono partita da una taglia 0, poi sono arrivata alla seconda, poi l'ho rifatto fino ad arrivare alla quarta taglia".
Tuttavia, il percorso è stato pieno di complicazioni. Una protesi le ha provocato una seria infezione, complicata da una gestione medica poco adeguata: "Il mio dottore non è stato bravo ad affrontare il problema, mi ha rimesso una nuova protesi. Mi è successa una cosa molto grave che non voglio nemmeno dire pubblicamente", ha raccontato Grimaldi.
Grimaldi ha poi rivelato di aver affrontato in totale ben 7 interventi per sistemare la situazione: "Ho trovato un medico che ha sistemato il mio problema ma per un anno sono rimasta con un seno solo. Nel momento massimo della mia carriera. Io inventavo di avere una fistola al seno, mi coprivo tutto il seno per nasconderlo...".
Leggi tutto: Eva Grimaldi a La volta buona: "Ho rischiato la vita per rifare il seno"

(Adnkronos) - L'Italia è tornata “ad essere un Paese centrale, affidabile, attrattivo” in Europa e “ha la forza contrattuale per rappresentare al meglio le esigenze di questo settore che deve affrontare come altri la transizione ambientale ed energetica”, ma senza “le gabbie ideologiche” del Green Deal europeo. E per questo il governo è impegnato a “rimuovere l'ostacolo che l'Unione Europea ha posto anche allo sviluppo di questo settore che, per esempio con le distorsioni che derivanti dal sistema degli Ets del FuelEu marittime, stanno producendo nel settore marittimo spingendo i traffici sostanzialmente sulla strada e questo non fa bene nemmeno all'ambiente ovviamente, oltre che non fa bene al nostro Paese perché si creano di fatto più emissioni di quelli che si vogliono risparmiare”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel suo intervento in videocollegamento all'assemblea di Confitarma.
Nel 2026, a pieno regime, “l'Ets peserà in Europa per oltre 8 miliardi di euro l'anno, di cui 600 milioni sugli armatori italiani: insostenibile peso per tutti, anche per gli armatori italiani. È ancora più gravoso per voi il FuelEu Maritime che pesa 1,5 miliardi di euro già in quest'anno e può giungere, dobbiamo scongiurarlo, fino a 6,5 miliardi l'anno dal 2050”, ha spiegato il ministro, esortando quindi a lavorare su questo dossier “farlo subito e con intensità”, sia a livello di governo che a livello di associazioni per “ridurre questa zavorra che una visione ideologica insostenibile del Green Deal pone a carico delle imprese”.
Il Mimit sta realizzando il Libro Bianco Made in Italy 2030: “Lo presenteremo tra qualche settimana”, e “riconosceremo il valore del comparto della Blue Economy largamente intesa al cui al centro vi è sicuramente tutta l’attività che voi con i vostri associati e con i vostri marittimi fate”, delineando il comparto “come uno dei nuovi grandi comparti che possono aiutarci a rendere più competitivo il nostro sistema produttivo”. Accanto infatti ai cinque settori, “alle 'cinque A' che hanno contraddistinto nel mondo l'eccellenza del Made in Italy, noi abbiamo individuato altri cinque comparti che stanno facendosi largo che hanno bisogno di una politica settoriale industriale continuativa e duratura e strategica nel tempo e tra questo, certamente su tutti, la Blue Economy”, ha assicurato Urso.
Leggi tutto: Mare, Urso: "Rimuoveremo distorsioni Green Deal su Ets e FuelEu"

(Adnkronos) - Dopo un anno di tappe di avvicinamento che hanno attraversato tutta Italia, lo Stem Women Congress arriva quindi alla sua tappa finale: l'ultimo incontro della seconda edizione italiana del congresso internazionale che promuove l’inclusione e la partecipazione femminile nei settori scientifico-tecnologici è in programma il 15 ottobre 2025, a Palazzo Castiglioni, a Milano.
In Italia il divario di genere nelle Stem - evidenzia in una nota Stem Women Congress - resta netto: tra i giovani 25–34enni solo il 16,8% delle donne ha una laurea in discipline scientifiche e tecnologiche, contro il 37% degli uomini. Anche all’università la forbice è evidente: appena una immatricolata su cinque sceglie corsi Stem, con picchi minimi nell’informatica e tecnologie Ict (15,1%). Eppure, nel confronto europeo, l’Italia si posiziona sopra la media per la presenza femminile, soprattutto nelle scienze naturali e matematiche, segno che i margini di crescita ci sono, ma ancora frenati da barriere culturali e divari occupazionali che restano ampi (Rapporto annuale 2025 di Istat).
Organizzato da Orange Media Group, creative content company, e Women at Business, la piattaforma di matching professionale al femminile, l’appuntamento meneghino conferma la sinergia con il Patto per il Lavoro del Comune di Milano che vuole favorire la crescita e che vedrà anche quest’anno la presenza istituzionale di Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo economico e Politiche del lavoro. L’evento rappresenta il culmine di un percorso – gli Stem Days – che ha attraversato il Paese da Bologna a Roma, fino a Torino qualche giorno fa, coinvolgendo scuole, imprese, istituzioni e famiglie con una mission precisa: ispirare sempre più ragazze a intraprendere percorsi di studio e carriera nelle discipline Stem, superando barriere culturali e pregiudizi di genere. Sul palco saranno protagonisti, oltre ai dati di settore preparati da Istat, infatti, anche i ragazzi e le ragazze incontrati nelle diverse tappe.
“Con il Congresso di Milano vogliamo andare oltre il semplice confronto: sarà un racconto fatto di voci diverse – scienziate, artiste, aziende e soprattutto giovani – che insieme ci mostreranno come le Stem possano e debbano essere terreno di ispirazione e di possibilità concrete per le nuove generazioni”, spiega Morena Rossi, responsabile contenuti Swc 2025. “Questa tappa rappresenta il momento più significativo dell’edizione 2025: non solo perché porta sul palco ospiti di altissimo livello, ma soprattutto perché restituisce voce ai ragazzi e alle ragazze che abbiamo incontrato durante le tappe locali. Sono loro il cuore di questo percorso: è a loro che vogliamo offrire ispirazione e modelli positivi, affinché possano sentirsi liberi di scegliere le Stem come terreno di futuro”, commenta Laura Basili, presidente di Stem Women Congress Italia.
“Step by Stem: costruiamo un nuovo genere di futuro” è stato il fil rouge dell’edizione 2025, un invito a costruire nuove prospettive di crescita e opportunità, dove giovani studenti possano sentirsi libere di seguire le proprie passioni in ambito scientifico, tecnologico e creativo. Un invito che ritorna anche nella performance d’arte partecipativa di Giulia Caruso, artista italiana che riflette nelle sue opere l’energia e la resilienza femminile, che animerà tutta la giornata e che vuole unire tecnologia e creatività.
La giornata a Palazzo Castiglioni si aprirà con la presentazione dei dati più recenti di Istat, arricchiti dal contributo sul sentiment in rete di Shibumi e dalla survey "Donne, Stem e futuro" realizzata da The Wom, il social magazine di Mondadori Media per le nuove generazioni di donne, che fotografa aspettative, percezioni e desideri delle ragazze di oggi relativamente al mondo Stem.
"Siamo orgogliosi di portare la voce di The Wom e della sua community allo Stem Women Congress, un evento che incarna i valori che ci contraddistinguono da sempre: inclusione, empowerment, libertà e futuro", commenta Daniela Cerrato, Cmo Mondadori Media. "Crediamo - aggiunge - che la diffusione di dati, esperienze e modelli positivi possa accelerare un cambiamento reale e inclusivo. Contribuendo con un'indagine che approfondisce conoscenza, percezioni e opinioni delle giovani donne sulle professioni Stem, vogliamo offrire uno strumento concreto di riflessione e ispirazione, capace di mettere in luce sia le sfide che le opportunità".
Seguiranno i panel tematici e i momenti ispirazionali che caratterizzano il Congresso, dove non mancheranno momenti di interazione con il pubblico: al mattino “Vissi d’arte e di scienza”, che metterà in dialogo artiste e scienziate, sull’immaginazione come ponte fra mondi diversi dove Stefania Bruni, neuroscienziata di Fem Digital mostrerà come le tecnologie neuro-cognitive possano diventare strumenti di ricerca, apprendimento ed empowerment; seguirà il panel “Intelligenza artificiale o ipnosi culturale?” dove si confronteranno divulgatrici, come Giorgia Fumo, e accademiche su un tema molto controverso come quello dell’Ia, ma capace di rimuovere le barriere educative, come mostrerà Francesco Paolo Schiavone con la sua piattaforma per la didattica inclusiva. Ci sarà anche il contributo di aziende innovative, come Siemens Healthineers, leader nello sviluppo di soluzioni Ia per la Sanità. Il pomeriggio sarà dominato dal panel “Dagli abissi alle stelle e ritorno”. Tra gli ospiti Amalia Ercoli Finzi, pioniera dell’astrofisica, la figlia Elvina e Francesca Sanna, che mostrerà la sonificazione delle stelle.
E infine il panel 'Step by Stem' dedicato interamente ai ragazzi e alle ragazze che vorranno condividere le loro esperienze personali. Non mancheranno momenti ispirazionali, come l’intervento dell'influencer Tecnolaura, e talk dedicati al futuro delle competenze e molti momenti sostenuti dalle aziende sponsor della manifestazione, come quelli di Imcd Italia, Autostrade per l’Italia e Siemens Healthineers, che hanno confermato il loro sostegno al Congresso per questa seconda edizione. La giornata si concluderà con la consegna di Award per celebrare il talento e l’impegno di donne, startup e aziende impegnate nella promozione delle discipline Stem. L’evento ha ricevuto il logo No Women No Panel da Rai e dalla Commissione Europea.
Leggi tutto: Formazione, Stem women congress 2025, il 15 ottobre tappa finale a Milano

(Adnkronos) - "Quello contro il Lilla è stato un momento davvero spiacevole nella mia carriera. Il primo a questo livello. Il mio rimpianto più grande però è non aver provato a tirare il terzo". Così, a sorpresa, dal ritiro dell'Ucraina l'attaccante della Roma Artem Dovbyk è tornato a parlare dei due calci di rigore consecutivi sbagliati contro il Lilla in Europa League. "La squadra - ha aggiunto il centravanti - ha sostenuto tutti e il giorno dopo non si è parlato del fatto che non abbiamo segnato tre rigori. Abbiamo analizzato l'andamento generale della partita, non abbiamo giocato al nostro livello".
Dovbyk ha poi aggiunto sui suoi errori dal dischetto: "Da solo ho analizzato. Ci ho pensato, devo trarre delle conclusioni. Lo farò. L'unica cosa di cui mi pento è non aver tirato il terzo. Non scherzo, mi dispiace tanto. Non so se lo avrei segnato, non ha senso parlarne ora. So solo che dovevo andare sul dischetto anche la terza volta, ne sono sicuro".
La donna è stata recuperata dai vigili del fuoco... 
(Adnkronos) - Ascoltare è il gesto più rivoluzionario, in un mondo dove le parole corrono veloci, spesso ferendo. Ascoltare pazienti, famiglie, caregiver, ricercatori, medici, istituzioni. Ascoltare per imparare a comunicare in modo generativo, soprattutto quando si tratta di affrontare una malattia della quale oggi si sta costruendo la sua grammatica dal punto di vista scientifico. E' il cuore del seminario 'Linguaggi della cura: solo lavorando assieme', promosso da Aisla - Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, in collaborazione con AriSla - Fondazione italiana di ricerca sulla Sla e Centri clinici Nemo, in programma sabato 18 ottobre a Trento. Non è una conferenza - informano gli organizzatori in una nota - ma un laboratorio gratuito di pensiero e pratica, aperto a tutti, agli istituti scolastici con docente di riferimento e ai giornalisti, per mettere al centro la parola e farla diventare strumento di responsabilità sociale, empatia e innovazione, e dove la comunicazione etica è cura concreta.
Il seminario si terrà all'Itas Forum trentino, auditorium di Itas Mutua, che ospita l'evento e offre anche il pranzo a tutti i partecipanti, sottolineando con la presenza del vicepresidente vicario Alberto Pacher l'accoglienza e la cura per ogni dettaglio, si legge in una nota. L'incontro gode del patrocinio di Provincia autonoma di Trento (Pat), dell'azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss), dell'università di Trento e della Fondazione Bruno Kessler (Fbk): partner importanti di visione condivisa, che credono nella comunicazione come leva culturale e civile.
La Sla, sclerosi laterale amiotrofica, malattia ancora senza cura risolutiva, ricorda che prendersi cura non è solo un gesto medico - rimarcano gli organizzatori - è un impegno civile, una sfida etica, un ponte tra scienza e vita. Le parole giuste, scelte con consapevolezza, costruiscono fiducia, riducono l’isolamento e trasformano la conoscenza in azione concreta.
Il seminario prevede 10 tappe, 10 voci, un viaggio dalla teoria alla pratica: 1) Ascolto come atto di cura - Marco Piazza (Rai, autore di 'Elisir' e Rai Scienza) accompagna nel valore dell'ascolto, dove la conoscenza nasce dal rispetto per le storie e dal rigore della verità. Divulgare scienza nel servizio pubblico è un atto di responsabilità: conoscere, capire e accogliere diventano il primo gesto di sostegno per chi affronta la malattia; 2) Alleanza pubblico-privato - Alberto Fontana (Centri Nemo) mostra come istituzioni, associazioni e ricerca possano tessere un welfare solido, innovativo e centrato sulle persone; 3) Dalla ricerca alla comunità - Francesca Pasinelli (Fondazione Telethon e Fbk) racconta come la scienza diventa pratica concreta: ogni dato di laboratorio assume valore solo se dialoga con la vita quotidiana dei pazienti; 4) Conoscenza condivisa - Anna Ambrosini (Fondazione AriSla) e Manuela Basso (università di Trento) spiegano gli approcci e i metodi della ricerca scientifica e il loro ruolo: comprendere ogni fase - anche quella apparentemente lontana dalla vita quotidiana - è essenziale per raccontarla correttamente e tradurla in fiducia, partecipazione e strumenti concreti per pazienti e famiglie; 5) Modello Nemo - Mario Sabatelli (Centro clinico Nemo Roma - Armida Barelli) mostra come multidisciplinarità e approccio interdisciplinare trasformino la pratica clinica in cura centrata sulla persona, la famiglia e la comunità.
E ancora: 6) Tecnologie emergenti - Riccardo Zuccarino (Nemo Trento) presenta innovazioni un tempo futuristiche, oggi strumenti concreti di supporto a medici e caregiver, con un workshop interattivo e dimostrazioni pratiche in collaborazione con Fbk; 7) Comunicazione etica e consapevole - Stefania Bastianello (Aisla) e Raffaella Tanel (Nemo Trento) ricordano che informare significa responsabilità: distinguere tra scelte terapeutiche, cure palliative e autodeterminazione richiede chiarezza, rigore ed etica; 8) La pressione della notizia - Francesco Ognibene (caporedattore centrale 'Avvenire') spiega come il mondo del giornalista sia sospeso tra bisogno di informare e dovere di proteggere. Ogni parola pesa: la notizia può ferire o curare. Raccontare non è mai neutrale, ma un atto etico che costruisce ponti tra chi soffre, chi assiste e chi ricerca; 9) Ecosistema della comunicazione - Serena Barello (università di Pavia) e Francesca Castano (Vml) presentano il BluPrint Aisla, un tessuto vivo che integra clinici, ricercatori e giornalisti, creando un modello di comunicazione inclusiva e basata su evidenze; 10) La testimonianza come modello operativo - Federico Franceschin, ex atleta e persona con Sla, ricorda che la cura è lavoro di squadra: fiducia, coordinamento e ruoli chiari costruiscono una rete concreta che sostiene e protegge.
Il percorso - sottolineano i promotori - intreccia sapere,
ascolto e responsabilità civile, dimostrando che la comunicazione
etica non resta confinata alle parole, ma diventa cura concreta,
partecipazione e strumento di costruzione di una comunità. Il
seminario 'Linguaggi della cura' segna così l'inizio di un percorso
condiviso, dove conoscenza, ascolto e responsabilità civile
trasformano le parole in azione concreta, dove comunicare significa
prendersi cura delle persone, delle loro storie, del senso che
attraversa ogni diagnosi. Questa prima edizione - aperta e gratuita
- non prevede streaming: l'esperienza è riservata a chi è presente,
con prenotazione obbligatoria (aisla.it/linguaggi-della-cura/, per
informazioni
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(Adnkronos) - "L'acqua è più profonda di come sembra da sopra". Questo è il titolo che Fedez ha dato al suo primo libro, edito da Mondadori. Il rapper di Rozzano ha annunciato il suo prossimo progetto con un post condiviso su Instagram in cui ha mostrato la copertina del volume: un primo piano del suo volto, scomposto in frammenti.
"Galleggiare per anni sulla superficie delle cose. Correre, evitare, sorridere. Fuori va tutto bene. Dentro non lo sai. Evitare tutto ciò che ti costringe ad andare in profondità. Perché andare a fondo è annegare, è perdere il respiro. Ma è proprio vero che se non guardi il fondo, il fondo prima o poi ti tira a sé", scrive Fedez nel post spiegando il senso profondo del suo progetto.
Il libro, racconta Fedez, è nato dopo 'Battito', il brano portato sul palco del Festival di Sanremo: "Non è una scelta, e quando ci arrivi non puoi ignorare più niente. Emozioni. Responsabilità. Verità. È lì che ho scritto Battito. È stato il momento chiave. Attraverso la scrittura ho capito che gli errori che non affronti tornano sempre, finché non li cogli davvero. Analizzare e rimettere in ordine quello che sembrava caotico è stato come iniziare a respirare per la prima volta sott’acqua".
Fedez parla della scrittura come una fonte di salvezza dopo un periodo particolarmente complesso della sua vita: "Scrivere questo libro è stato il passo successivo. Approcciare per la prima volta la scrittura senza il vincolo della rima. Qui ci sono errori, cadute, le parti che ho evitato per anni. Ricostruire e dare senso a ciò che, da fuori, poteva sembrare solo disordine. So che quello che farà discutere di più sarà la superficie. E forse per la prima volta nella mia vita è proprio la superficie a spaventarmi, e non il fondo".
Leggi tutto: Fedez annuncia il suo primo libro: titolo, copertina e significato

(Adnkronos) - Settembre 2025 è stato il terzo settembre più caldo a livello globale, con una temperatura media di 16,11 °C, 0,66 °C in più rispetto alla media di settembre del periodo 1991-2020. Il mese scorso ha registrato 0,27 °C in meno rispetto al settembre più caldo, quello del 2023, ed è stato solo di 0,07 °C più freddo di settembre 2024. E' quanto rileva Copernicus Climate Change Service (C3S).
Settembre 2025 è stato, poi, di 1,47 °C superiore alla media stimata per il periodo 1850-1900, utilizzata per definire il livello preindustriale. La temperatura media su 12 mesi, da ottobre 2024 a settembre 2025, è stata di 0,63 °C superiore alla media del periodo 1991-2020 e di 1,51 °C sopra il livello preindustriale.
La temperatura media sul territorio europeo per settembre 2025 è stata di 15,95 °C, 1,23 °C in più rispetto alla media di settembre del periodo 1991-2020, classificandosi al quinto posto nella classifica mensile più alta.
"La temperatura globale di settembre 2025 è stata la terza più calda mai registrata, quasi quanto quella di settembre 2024, meno di un decimo di grado in meno. A distanza di un anno, il contesto della temperatura globale rimane pressoché invariato, con temperature superficiali della terraferma e del mare persistentemente elevate, che riflettono la continua influenza dell'accumulo di gas serra nell'atmosfera", osserva Samantha Burgess, Responsabile strategico per il Clima.
La temperatura media globale della superficie del mare (Sst) per settembre 2025 è stata di 20,72 °C, il terzo valore più alto mai registrato per il mese, 0,20 °C in meno rispetto al record di settembre 2023.
In Europa, Sst molto superiori alla media o a livelli record sono state registrate in un'ampia regione dal Mare di Norvegia al Mare di Kara; nel Mediterraneo, le Sst sono state per lo più molto superiori alla media, soprattutto nelle parti occidentali e centrali del bacino.
Telemaco-s, rivoluzionario progetto dell'Università di Sassari... Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
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