
(Adnkronos) - Una donna di 43 anni è stata aggredita e accoltellata questa mattina in piazza Gae Aulenti, a Milano.
La dinamica non è ancora del tutto chiara e i carabinieri di Milano sono al lavoro per cercare di ricostruire i fatti.
La donna è stata soccorsa dal personale Areu 118 e trasferita in ospedale.
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(Adnkronos) - Al via l'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Brescia per l'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti (presente in aula) e il pm Pietro Paolo Mazza, oggi in forza alla Procura di Milano, indagati per peculato e corruzione in un filone d'indagine dell'inchiesta 'Clean'.
Di recente, sia Mazza che Venditti - quest’ultimo indagato anche per corruzione in atti giudiziari nel caso Garlasco - sono stati sottoposti a perquisizione e sequestro ed è proprio sul materiale finito nella mani della Guardia di finanza che i difensori hanno presentato ricorso. Domenico Aiello, legale di Venditti, e l'avvocato Massimo Dinoia che assiste Mazza si oppongono alla genericità del decreto che ha portato al sequestro di cellulari, computer, hard disk e altro materiale informatico.
Per la procura di Brescia, gli indagati avrebbero beneficiato di "varie utilità (pranzi presso il ristorante Lino, vendita di auto a prezzo inferiore a quello di mercato, effettuazione gratuita di lavori di manutenzione alle auto) a fronte del compimento di atti contrari ai doveri d'ufficio", consistiti "nell'affidamento pressocché esclusivo a Esitel del noleggio degli apparati di intercettazione e nell'affidamento esclusivo a Cr Service del noleggio di autovetture in misura incongrua rispetto alle esigenze investigative e destinate ad uso privato non inerente alle attività di indagine" si legge nel provvedimento della pm Claudia Moregola. Ha rinunciato al Riesame, fissato sempre per oggi, l’imprenditore Cristiano D'Arena, titolare di Esitel.
Sull’udienza di oggi i giudici di Brescia si riserveranno: la decisione è attesa nei prossimi giorni. Se dovessero anche in questo caso annullare il decreto, Venditti potrebbe ritornare in possesso di cellulari e pc. Per l’ex magistrato si tratta di un ulteriore decreto di sequestro dopo che lo scorso 26 settembre è stato perquisito per il delitto di Garlasco dove è indagato perché accusato di aver favorito nel 2017, in cambio di denaro (tra i 20-30 mila euro), la richiesta di archiviazione di Andrea Sempio, nuovamente indagato per l'omicidio di Chiara Poggi.
Venditti è in attesa di una nuova udienza davanti al Riesame di Brescia dopo che già una volta gli stessi giudici hanno stabilito la restituzione di tutto il materiale informatico, in totale 11 dispositivi, sequestrato all'ex magistrato. Una bocciatura alla richiesta della Procura - si attendono ancora le motivazioni - di fronte alla quale il procuratore capo di Brescia Francesco Prete e la pm Moregola hanno prima emesso un secondo decreto di sequestro (in attesa dell’udienza) e poi, la scorsa settimana, la scelta di ricorrere alla nomina di un consulente tecnico per copiare l’intero contenuto dei dispositivi informatici. Un’attività irripetibile fissata per questo pomeriggio a Pinerolo (Torino), che ha trovato l’opposizione del difensore Aiello il quale ha presentato ricorso chiedendo che si pronunci un giudice.
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(Adnkronos) - Dopo un weekend decisamente grigio e piovoso, in linea con il periodo di Ognissanti, arriva un’importante rimonta anticiclonica sull’Italia che raggiungerà il suo picco tra martedì e mercoledì.
Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it, conferma che un esteso e robusto campo di alta pressione è pronto a conquistare il Mediterraneo per gran parte della nuova settimana. Questo anomalo scudo atmosferico garantirà condizioni di tempo sereno e stabile su tutta la Penisola.
Prima di assistere a questo netto stravolgimento delle condizioni meteo però bisogna precisare che lunedì alcune regioni, in particolare il medio e basso adriatico e le aree tirreniche di Sicilia e Calabria dovranno fare i conti con delle piogge e rovesci in graduale attenuazione serale.
La vera e propria svolta è attesa da martedì 4 Novembre, quando grazie a una bella risalita dell’alta pressione, l'Italia sarà avvolta da tanto sole e un clima insolitamente mite per il periodo. Tutto il Paese, da Nord a Sud, potrà beneficiare di questa fase anomala. Le temperature massime sono attese in netta risalita, superando facilmente la soglia dei 18°C grazie all’irraggiamento solare. Potremmo definirla un’estate di San Martino in anticipo.
La stabilità atmosferica e l'alta pressione, specialmente sulle pianure settentrionali, porteranno però alla formazione di foschie o nebbie. Si tratta di fenomeni tipici autunnali, che saranno comunque destinati a dissolversi entro la tarda mattinata, lasciando spazio al sole.
Nonostante il tepore diurno, l'alta pressione favorirà anche un forte raffreddamento durante le ore notturne. Dopo il tramonto, le temperature scenderanno parecchio, portando a notti fresche o persino localmente fredde. Si registrerà quindi un notevole aumento del divario termico tra il giorno e la notte.
Verso la fine della settimana, in particolare tra giovedì e venerdì, è atteso l'arrivo di un nuovo fronte atlantico collegato a un vortice che punterà la Sardegna. Questo porterà le prime piogge sulle Isole Maggiori per poi estendersi al resto del Sud e sulle regioni adriatiche centrali. Nonostante il peggioramento, le temperature continueranno a mantenersi oltre la media stagionale.
NEL DETTAGLIO
Lunedì 3. Al Nord: sereno, nebbie mattutine in pianura. Al Centro: piogge e rovesci sulle adriatiche. Al Sud: rovesci sparsi e locali temporali.
Martedì 4. Al Nord: stabile e soleggiato. Al Centro: sole e temperature in aumento. Al Sud: atmosfera stabile.
Mercoledì 5. Al Nord: nubi sparse, alcune nebbie al mattino. Al Centro: sereno, nebbie o foschie nei fondivalle. Al Sud: sereno e mite.
Tendenza: pressione in calo, peggiora dalla Sardegna verso il Sud nel weekend.
Leggi tutto: Ultime piogge poi arriva l’estate di San Martino in anticipo: le previsioni meteo

(Adnkronos) - "Se c'eravamo io e Pruzzo vincevamo 4 a 1". Così Francesco “Ciccio” Graziani, commentando a La Domenica Sportiva il big match di San Siro tra Milan e Roma vinto 1-0 dai rossoneri. "Guardando la partita, purtroppo, non riempi l'area, non c'è nessuno che intuisce il tipo di cross, se deve andare avanti, se deve stare un po' più indietro", ha detto l'ex attaccante della Roma e della Nazionale criticando la sterilità del reparto offensivo giallorosso.
Per Graziani "la Roma purtroppo manca in questo, non ha due riferimenti davanti, o perlomeno anche uno, che sappia approfittare anche di tutti questi palloni che la squadra mette in mezzo" .
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(Adnkronos) - I rappresentanti militari hanno informato le famiglie dei soldati presi in ostaggio, il colonnello Asaf Hamami, il capitano Omer Neutra e il sergente maggiore Oz Daniel, che i loro corpi sono stati restituiti a Israele da Hamas la scorsa notte, dopo il completamento delle operazioni di identificazione da parte degli esperti forensi.
"Il governo di Israele condivide il profondo dolore delle famiglie Hamami, Neutra e Daniel e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti", afferma l'ufficio del Primo Ministro in una nota, aggiungendo che Israele è "determinato, impegnato e sta lavorando instancabilmente" per riportare indietro tutti gli otto ostaggi deceduti per la sepoltura e che Hamas è "tenuta a rispettare i suoi impegni con i mediatori e a restituirli come parte dell'attuazione dell'accordo".
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(Adnkronos) - Donald Trump ha inviato segnali contrastanti sul potenziale intervento degli Stati Uniti in Venezuela, minimizzando le preoccupazioni di una guerra imminente contro la nazione sudamericana ma affermando che i giorni del suo leader Nicolás Maduro sono contati. Le dichiarazioni del presidente, rilasciate durante un'intervista alla Cbs, giungono mentre gli Stati Uniti stanno radunando unità militari nei Caraibi e hanno condotto numerosi attacchi contro presunte navi dedite al traffico di droga, uccidendo decine di persone .
Alla domanda, durante il programma 60 Minutes, se gli Stati Uniti avrebbero dichiarato guerra al Venezuela , Trump ha risposto: "Ne dubito. Non credo". Tuttavia, quando gli è stato chiesto se i giorni di Maduro come presidente fossero contati, ha risposto: "Direi di sì. Penso di sì, sì".
Maduro, che negli Stati Uniti è stato incriminato per reati di droga, ha accusato Washington di aver usato il traffico di droga come pretesto per "imporre un cambio di regime" a Caracas e impadronirsi del petrolio venezuelano.
Nelle ultime settimane, più di 15 attacchi statunitensi contro imbarcazioni nei Caraibi e nel Pacifico hanno causato la morte di almeno 65 persone; l'ultimo è avvenuto sabato, suscitando critiche da parte dei governi della regione. Washington non ha ancora reso pubblica alcuna prova che i suoi obiettivi stessero contrabbandando stupefacenti o rappresentassero una minaccia per gli Stati Uniti.
Leggi tutto: Trump: "Maduro ha i giorni contati", ma esclude una guerra con il Venezuela

(Adnkronos) - Lutto per Laura Pausini. Lo zio è stato investito in bici alle porte di Bologna ed è morto. Lo rivela 'il Resto del Carlino'. Ettore Pausini aveva 78 anni ed era il fratello del padre della cantante. L’auto che lo ha travolto è fuggita subito dopo l’incidente. Lo scontro è avvenuto sugli Stradelli Guelfi alle porte di Bologna. Sono in corso le indagini per rintracciare il pirata.
Leggi tutto: Travolto in bici da un'auto pirata, morto Ettore Pausini: lo zio di Laura

(Adnkronos) - Il potente terremoto di magnitudo 6,3 che ha colpito l'Afghanistan settentrionale durante la notte ha ucciso più di 20 persone e ne ha ferite circa 320. Lo ha dichiarato il ministero della Salute del Paese.
Nelle province di Balkh e Samangan "circa 320 connazionali sono rimasti feriti e più di 20 sono stati uccisi", ha dichiarato il portavoce del ministero Sharafat Zaman in un videomessaggio condiviso con i giornalisti, specificando che si tratta di un bilancio preliminare.
Danneggiata la Moschea Blu di Mazar-i-Sharif, un monumento del XV secolo famoso per le sue piastrelle dai colori vivaci. Alcuni pezzi della struttura decorata, in particolare quelli di uno dei suoi minareti, si sono staccati e sono sparsi nel parco della moschea, uno dei pochi siti turistici del Paese.
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(Adnkronos) - Acqua più preziosa del petrolio in Medio Oriente dove l'approvvigionamento idrico sta diventando sempre più critico, in particolare in Giordania e in Iraq, colpiti dalle crisi climatiche e migratorie. La Svizzera assicura di voler mettere a disposizione le proprie competenze in questo settore, come ha indicato il consigliere federale Ignazio Cassis recentemente in visita nella regione.
L'Iraq, che conta 46 milioni di abitanti, si rifornisce di acqua principalmente attraverso il Tigri e l'Eufrate. Ma questa risorsa negli ultimi anni tende a scarseggiare. La situazione è particolarmente critica per l'agricoltura. "L'acqua è ormai più importante del petrolio", ha detto a Keystone-Ats il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae) a margine del suo tour in Medio Oriente la scorsa settimana. Sono più le guerre che scoppiano per l'acqua che per il petrolio, ha fatto notare.
L'Asia centrale e il Medio Oriente sono particolarmente colpiti da questo fenomeno. Il ticinese ha dichiarato di voler rafforzare i programmi esistenti sul posto, senza fornire cifre precise. Anche la presidente del Consiglio nazionale Maja Riniker (Plr/Ag), che ha accompagnato Cassis nel viaggio, è rimasta colpita dalla rilevanza dell'acqua in questa regione. "Questo tema è stato onnipresente nei miei incontri con i miei omologhi, in particolare in Giordania e in Iraq", ha raccontato.
La deputata intende portare la questione all'attenzione del parlamento una volta terminato il suo mandato di prima cittadina della Confederazione a dicembre. Come Cassis, ritiene che la Svizzera possa contribuire con il proprio know how. "Le proiezioni relative allo stress idrico, ovvero quando la domanda di acqua supera le risorse disponibili, mostrano effettivamente che la regione del Medio Oriente è direttamente toccata", sottolinea Christian Bréthaut, direttore scientifico del Geneva Water Hub e professore associato di buon governo idrico all'università di Ginevra. Il Geneva Water Hub è un istituto di ricerca e politica idrica con sede nella città di Calvino. Fondato dalla Confederazione e dall'ateneo ginevrino, si occupa in particolare di diplomazia dell'acqua per prevenire e risolvere i conflitti legati all'oro blu.
La Svizzera attualmente offre sostegno tecnico e diplomatico nella gestione delle risorse idriche nel mondo attraverso la sua linea d'azione Blue Peace. Una filiale è presente in Medio Oriente. L'iniziativa mira a facilitare il processo di dialogo tra gli Stati della regione. Uno dei suoi attori chiave è la Turchia, dove nascono Eufrate e Tigri, spiega Bréthaut. Il Paese è molto più stabile rispetto all'Iraq o alla Siria, che hanno minori capacità di reazione.
Si avvertono tensioni: le autorità irachene hanno più volte attribuito alle dighe lungo i due fiumi situate in territorio turco la significativa riduzione della loro portata. Baghdad afferma di ricevere oggi meno del 35% della quota d'acqua di questi due fiumi assegnata al Paese, i cui sistemi di gestione delle risorse idriche sono carenti. La situazione è critica anche in Giordania, una delle nazioni più povere al mondo in termini di risorse idriche. Il paese si trova in una situazione particolarmente difficile a causa dell'afflusso di rifugiati, soprattutto siriani. Alcuni anni fa Berna ha sostenuto l'apertura di un centro di diplomazia dell'acqua nella capitale Amman.
Queste iniziative nel settore cruciale dell'acqua consentono alla Svizzera di esercitare un'influenza nella regione, che riveste un interesse strategico sempre più importante? "Certamente", risponde Bréthaut. "Ma il paese si concentra maggiormente sui suoi buoni uffici, nonostante sia molto competente nella gestione delle risorse idriche". I buoni uffici sono stati uno dei temi principali affrontati durante la visita di Cassis in Iraq. Il paese, in fase di ricostruzione dopo decenni di guerra, vuole posizionarsi come mediatore.
Per quanto riguarda il timore che possano scoppiare guerre per l'acqua, Bréthaut constata un cambiamento. La presa in ostaggio della diga di Mosul in Iraq da parte del sedicente Stato islamico (Isis) nel 2014 è stato uno dei primi segnali d'allarme che un'infrastruttura idrica può essere utilizzata come arma di guerra, spiega. Questo tipo di attacchi, finora tabù, si è poi ripetuto in altri conflitti, come in Ucraina, Sud Sudan e Siria. "Detto questo, dal 1940 sono scoppiati una trentina di conflitti legati all'acqua, contro oltre 300 accordi firmati", afferma lo specialista.
Leggi tutto: Medio Oriente in crisi d’acqua: la sfida della Svizzera contro la guerra dell'oro blu

(Adnkronos) - "La Russia e la Cina testano armi nucleari senza dirlo. Anche gli Usa faranno test". Donald Trump annuncia la svolta degli Stati Uniti, che torneranno ad effettuare test nucleari dopo uno stop di circa 30 anni. Il numero 1 della Casa Bianca si esprime nella lunga intervista trasmessa da 60 Minutes, storico programma della Cbs, nella serata americana di domenica 2 novembre. "Abbiamo più armi nucleari di qualsiasi altro Paese. La Russia è seconda. La Cina è terza, molto distante, ma sarà al livello della Russia tra cinque anni", dice accendendo i riflettori sul tema della denuclearizzazione: "E' un tema molto importante. Abbiamo abbastanza armi nucleari per far saltare in aria il mondo 150 volte".
Perché Washington deve riprendere i test? "Beh, perché bisogna vedere come funzionano" le armi. "La Russia ha annunciato che li avrebbe eseguiti. Se ci fate caso, la Corea del Nord esegue test costantemente. Anche altri paesi li stanno facendo. Siamo l'unico paese che non li testa, e io voglio essere l'unico Paese che non li testa. Abbiamo un'enorme potenza nucleare che ci è stata data in gran parte perché quando ero presidente (e detestavo farlo, ma era necessario) ho ricostruito l'esercito durante il mio primo mandato. Sto dicendo che testeremo armi nucleari come fanno gli altri paesi, sì".
La giornalista Norah O'Donnell insiste sul tema: l'unico paese che sta testando armi nucleari è la Corea del Nord. "Beh, la Russia... no, no. La Russia sta testando armi nucleari... E anche la Cina le sta testando. Semplicemente non lo sapete", la risposta di Trump. Al presidente americano si fa notare che recentemente Mosca ha, a quanto pare, testato sistemi di lancio senza utilizzare testate nucleari. Ma Trump non cambia idea: "La Russia sta testando e la Cina sta testando, ma non ne parlano. Noi siamo diversi. Ne parliamo. In quei paesi non hanno giornalisti che ne scriveranno. Noi sì. Faremo i test, perché altri lo fanno. E certamente la Corea del Nord ha effettuato test. Il Pakistan ha fatto lo stesso. Ma non vengono a dirvelo".
"Questo è un mondo grande. Non si sa necessariamente dove stiano eseguendo i collaudi. Loro effettuano test sottoterra, a profondità notevoli, dove la gente non sa esattamente cosa stia succedendo", prosegue il presidente degli Stati Uniti. "La Russia ha fatto... una piccola minaccia l'altro giorno quando ha detto che avrebbe effettuato certi tipi di test di diverso livello. Ma la Russia testa, la Cina... e la Cina testa e anche noi lo faremo", ribadisce senza scendere nei particolari.
"Come si fa a sapere se certe armi funzionano? Si costruiscono e poi bisogna provarle. Secondo me, abbiamo le migliori e sono stato io a rinnovarle. Mi è dispiaciuto farlo, perché la capacità distruttiva è qualcosa di cui non si vuole nemmeno parlare. Ma se gli altri li avranno, dovremo averli anche noi. E se li abbiamo - ripete- dobbiamo testarli, altrimenti non si sa mai come funzioneranno. Ma non vogliamo usarle".

(Adnkronos) - "No. In questo momento, no". Donald Trump dice no alla fornitura di missili Tomahawk all'Ucraina. Kiev chiede da tempo i missili americani a lungo raggio per colpire in profondità obiettivi nel territorio della Russia. Il presidente degli Stati Uniti, come dice sull'Air Force One rispondendo alle domande dei giornalisti sul volo che lo riporta a Washington dalla Florida, non prende in considerazione in questo momento l'ipotesi di consegnare i missili all'Ucraina.
"Stanno combattendo, è stata una dura guerra per Putin. Ha perso tantissimi soldati, forse un milione", dice Trump, che non intende farsi coinvolgere nel dibattito europeo sull'eventuale utilizzo di asset russi congelati per finanziare l'Ucraina. "Noi non c'entriamo", taglia corto.
Il tema della guerra e i rapporti con Vladimir Putin vengono toccati nella lunga intervista che Trump ha rilasciato a 60 Minutes, programma della Cbs, dopo l'incontro della scorsa settimana con il presidente cinese Xi Jinping in Corea del Sud. "Ho risolto otto guerre. Prima del nono mese" di mandato." L'unica in cui non ho ancora avuto successo - e succederà - è Russia-Ucraina, che pensavo sarebbe stata la più facile perché ho un ottimo rapporto con il presidente Putin".
"Ho ereditato un paese in cui lui pensa di vincere. Era una guerra che non sarebbe mai accaduta se fossi stato presidente. L'ha persino detto" lo stesso Putin. "Quella era una guerra che non sarebbe mai accaduta. Joe Biden era il presidente", ripete.
Le altre guerre, dice Trump, sono state risolte su base commerciale. "Ho detto, in molti casi, nel 60% dei casi, 'Se non smettete di combattere, applicherò dazi su entrambi i vostri paesi e non potrete fare affari con gli Stati Uniti'". Con Putin questa strategia non può funzionare? "Ho agito diversamente con lui perché non facciamo molti affari con la Russia. Non è uno che compra molto da noi, è un atteggiamento sciocco. Penso che voglia commerciare con noi e vuole fare un sacco di soldi per la Russia: penso che sia fantastico". La situazione può cambiare in un paio di mesi? "Penso che ce la faremo, sì. Penso che voglia davvero fare affari con gli Stati Uniti".
L'Ucraina deve rassegnarsi, i Tomahawk non arriveranno. Né ora né, probabilmente, in futuro. Le forze armate di Kiev sono impegnate in una fase cruciale del conflitto, nel tentativo di impedire la conquista russa di Pokrovosk, città del Donetsk che riveste un ruolo fondamentale: Mosca vuole controllare il nodo logistico, determinante per gestire spostamenti e rifornimenti. Pokrovsk, oltre a consentire di consolidare il controllo sull'Est del paese, rappresenterebbe una piattaforma decisiva per pianificare un'eventuale offensiva verso ovest.
Lo sa bene Kiev, che sta cercando di respingere una spallata potenzialmente letale. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dice che le forze ucraine hanno ottenuto risultati nell'eliminazione delle truppe russe nel settore di Pokrovsk, come evidenzia l'agenzia ucraina Ukrinform, dando conto del consueto video serale pubblicato sui canali ufficiaie del presidente. "Ci sono stati rapporti dai militari. L'attenzione principale è sul settore di Pokrovsk, e ci sono risultati nella distruzione dell'occupante", dice Zelensky, elogiando in particolare le unità della 79esima Brigata d'Assalto Aereo Separata e ringraziando diverse altre unità per le loro operazioni vicino a Pokrovsk e Kupiansk.
Oltre a evidenziare gli sforzi di una serie ulteriore di divisioni dell'esercito e di componenti delle forze dell'ordine, il leader ucraino esprime "gratitudine speciale" nei confronti alle Forze di difesa ucraine, del Servizio di sicurezza e alle unità di intelligence per le loro azioni "a lungo raggio contro la Russia", in un apparente riferimento agli attacchi condotti in territorio russo contro obiettivi energetici.
La portata di queste azioni "si sta espandendo, così come le perdite della macchina da guerra russa. Inoltre, usiamo sempre più non solo droni ucraini ma anche i nostri missili. Funzionano molto bene. Sono grato ai nostri produttori", aggiunge Zelensky.
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(Adnkronos) - Per camminare in modo corretto e ottenere reali benefici a livello fisico non è sufficiente indossare scarpe adatte e cominciare a muoversi. Soprattutto per persone di età superiore a 50 e 60 anni, è opportuno seguire una serie di accorgimenti. Si può parlare di 'regole' che devono guidare i passi di chi punta ad ottenere effetti positivi in termini di pressione, tonificazione muscolare, aumento della resistenza.
In tal senso, risulta utile il vademecum elaborato dall'Harvard Medical School. I ricercatori dell'ateneo americano forniscono indicazioni che, se seguite, rendono la sessione più produttiva. Camminare è un'attività che si può svolgere con regolarità: la costanza è garanzia di risultati in ogni tipo di esercizio. Per migliorare il 'rendimento', ecco le regole indicate da Harvard.
Molto, ma non tutto, dipende dalle gambe. La postura generale è un elemento che tende ad essere sottovalutato. Quando si cammina, è importante 'stare dritti'.
Molte persone, abituate a trascorrere ore davanti ad un computer, tendono a mantenere una postura curva anche quando camminano. Questa tendenza non favorisce una corretta respirazione. Anche spostarsi eccessivamente all'indietro si rivela penalizzante. L'ideale è estendere la colonna vertebrale e controllare la postura in maniera empirica. Se si posizionano i pollici all'altezza delle costole inferiori e gli indici all'altezza delle anche, si potrà verificare l'aumento della distanza tra i due punti.
Quando si cammina, capita di distrarsi con lo smartphone o osservando dettagli e situazioni. Sarebbe opportuno, invece, tenere lo sguardo puntato verso l'alto. Se gli occhi 'mirano' a terra, è probabile che schiena e collo vengano sottoposti ad uno stress inopportuno. Per evitare questo atteggiamento non corretto, è consigliato guardare a 3-6 metri di distanza: si eviteranno posture sbagliati e sarà comunque possibile individuare eventuali ostacoli.
Nel quadro ideale, bisogna curare anche la posizione delle spalle che, durante la sessione, devono essere rilassate, con un 'riscaldamento' attraverso la classica rotazione: verso l'alto, indietro e poi verso il basso. Durante la camminata, le spalle - ricorda l'Harvard Medical School - non devono 'puntare' verso le orecchie ma verso il basso, per ridurre la tensione della parte superiore del corpo e consentire un movimento più libero delle braccia, che possono oscillare liberamente.
Anche le braccia contribuiscono a rendere la camminata più produttiva. Niente telefono in mano, possibilmente. Mentre si procede, le braccia devono muoversi con un movimento a pendolo che può riguardare tutto l'arto e non solo dal gomito in giù, non dovrebbe andare oltre l'altezza del torace. Il bacino va mantenuto in posizione neutra. La contrazione dei muscoli addominali durante il movimento è utile se la schiena non viene inarcata troppo e se il coccige non viene sollecitato in maniera eccessiva.
Il passo deve essere leggero, con una transizione dal tallone alla punta del piede, senza 'pestare' il terreno in maniera repentina. L'ampiezza del passo non deve essere eccessiva, in questo modo si evita una sollecitazione eccessiva delle articolazioni.
Leggi tutto: Per camminare bene bisogna seguire 5 regole dalla testa ai piedi

(Adnkronos) - Non c'è pace per Paulo Dybala. Il fantasista giallorosso è stato protagonista in negativo in Milan-Roma, partita di campionato vinta 1-0 dai rossoneri oggi domenica 2 novembre. Al minuto 81 del big match si San Siro, l'ex Juve è andato sul dischetto per tirare il rigore concesso dall'arbitro per fallo di mano di Fofana su un calcio di punizione precedente. Dagli undici metri, Dybala si è fatto però ipnotizzare da Maignan, riuscito a neutralizzare il sinistro della 'Joya' grazie a un gran riflesso, ma non solo.
L'argentino è stato costretto in quel momento a chiedere il cambio per un problema al flessore, forse sollecitato in maniera eccessiva durante l'esecuzione. Gasperini ha mandato quindi in campo Baldanzi a una manciata di minuti dopo, mentre Dybala è stato accompagnato dallo staff medico giallorosso in panchina. Dato statistico: quello contro il Milan è il primo rigore sbagliato dal numero 21 con la maglia della Roma.
Leggi tutto: Milan-Roma 1-0, Dybala tira rigore e si fa male. Cos'è successo

(Adnkronos) - Notte di terrore per un 15enne invalido, torturato da una baby-gang per ore su cui ora indagano i carabinieri di Moncalieri, nel Torinese. I fatti sarebbero avvenuti nella notte di Halloween.
Secondo quanto denunciato dalla madre sui social, il ragazzo sarebbe stato chiuso in un appartamento e poi minacciato con un cacciavite. I ragazzi gli avrebbero rasato le sopracciglia e spento una sigaretta sulla caviglia. Non contenti, sempre secondo quanto riferito dalla donna, il 15enne sarebbe stato costretto a immergersi nel Po a torso nudo e infine riportato alla stazione di Porta Nuova, dove gli avrebbero poi restituito il telefonino. Un racconto sul quale hanno avviato accertamenti i carabinieri di Moncalieri.
Leggi tutto: Torino, 15enne invalido rapito e torturato per ore nella notte di Halloween

(Adnkronos) - Le operazioni di volo sono state temporaneamente sospese oggi, domenica 2 novembre, all'aeroporto tedesco di Brema in seguito all'avvistamento di un drone vicino al sito. Lo rende noto la polizia. Un portavoce che ha spiegato che l'avvistamento è avvenuto intorno alle 19:30, il che ha portato alla sospensione immediata dei decolli e degli atterraggi. Il traffico aereo è ripreso alle 20:22, ha detto.
Inizialmente non era chiaro chi controllasse il drone. Secondo l'emittente locale Buten un binnen, un volo da Londra ha dovuto essere dirottato ad Amburgo a causa dell'interruzione, mentre un altro volo diretto verso la capitale inglese non è riuscito a decollare in orario.
L'episodio è avvenuto a soli due giorni di distanza dall'avvistamento di un drone nei pressi dell'aeroporto internazionale di Berlino nella giornata di venerdì, che ha causato la sospensione dei servizi per circa due ore. A inizio ottobre, è stata la volta del secondo aeroporto più grande della Germania, quello di Monaco.
Il numero di incidenti che coinvolgono droni di origine sconosciuta è in aumento in Germania e altrove, come la Danimarca. I droni sono vietati nel raggio di 1,5 chilometri dagli aeroporti tedeschi per prevenire interferenze con decolli e atterraggi. Gli avvistamenti possono forzare la sospensione parziale o totale delle operazioni. I voli illegali vicino agli aeroporti sono trattati come interferenze pericolose con l'aviazione civile e possono essere puniti severamente.

(Adnkronos) - Un terremoto di magnitudo 6.3 ha colpito oggi (intorno all'1.30 della notte tra domenica e lunedì ora locale) il nord dell’Afghanistan. Lo riporta l’Istituto geologico statunitense (Usgs).
Il sisma si è verificato a Kholm, vicino alla città di Mazar-e-Sharif, nella provincia di Balkh, a una profondità di 10 chilometri, ha precisato l’Usgs. Scosse sono state avvertite anche nella capitale Kabul, secondo quanto riferito dai corrispondenti dell’Afp presenti sul posto.
A fine di agosto un altro terremoto di magnitudo 6 aveva colpito le province orientali di Kounar, Laghman e Nangarhar. Più di 2.200 persone erano allora rimaste uccise in quello che è stato il sisma più mortale nella storia recente dell’Afghanistan. Il Paese è frequentemente colpito da terremoti, in particolare nella catena montuosa dell’Hindou Kouch, situata vicino alla giunzione tra le placche tettoniche eurasiatica e indiana.
Dal 1900, il nord-est dell’Afghanistan ha registrato dodici terremoti di magnitudo superiore a 7, secondo Brian Baptie, sismologo del British Geological Survey.
I talebani, tornati al potere nel 2021, sono già stati confrontati a diversi terremoti, tra cui quello nella regione di Herat, al confine con l’Iran, nel 2023, in cui più di 1.500 persone persero la vita e oltre 63.000 abitazioni furono distrutte.
Leggi tutto: Terremoto oggi in Afghanistan, scossa di magnitudo 6.3 nel nord del Paese

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna numero 1 e si conferma campione anche fuori dal campo. Dopo il trionfo nella finale del Masters 1000 di Parigi contro Auger Aliassime, l'azzurro si è fermato con i tifosi per firmare autografi, poster, palline e anche per regalare qualche selfie ai suoi sostenitori. Durante la festa, un gesto di Jannik non è però passato inosservato. Prima di rimettersi in macchina per lasciare lo stadio, Sinner si è fermato per un gesto dal grande significato.
Jannik ha riconosciuto un piccolo tifoso, che lo ha sostenuto in tutti i suoi match alla Defense Arena. Prima ripartire, l'azzurro ha così aperto il suo borsone per un pensiero speciale da dare al... 'bambino portafortuna'. Quale? La sua maglietta, indossata nella finale contro il numero 8 del ranking Atp. Un gesto apprezzato, non poco, dal giovanissimo tifoso.

(Adnkronos) - Una coppia con figli e altri due piccoli criminali. E' questo il ritratto della banda che ha messo a segno il clamoroso colpo al museo del Louvre il 20 ottobre scorso rubando i gioielli della corona francese.
A tracciarlo è la procuratrice capo di Parigi, Laure Beccuau, che sta conducendo l'inchiesta che ha portato all'arresto dei quattro che, ha spiegato, niente avrebbero a che fare con gruppi criminali strutturati, dato che i loro profili non corrispondono a quelli "generalmente associati ai livelli superiori del crimine organizzato".
Per quanto riguarda la coppia, un uomo di 37 e una donna di 38 anni, Beccuau ha parlato del fatto che hanno figli insieme: i due hanno "negato qualsiasi coinvolgimento", con l'uomo che "si è rifiutato di rilasciare qualsiasi dichiarazione", ha aggiunto. L'uomo, la cui fedina penale contiene 11 condanne precedenti, la maggior parte per furto, è stato accusato di furto organizzato e cospirazione criminale. La sua compagna è stata accusata di complicità in furto organizzato e cospirazione criminale, ed era in lacrime quando è comparsa ieri in un tribunale di Parigi, dicendo di temere per i suoi figli e sé stessa. La coppia è stata arrestata dopo che il loro dna è stato rinvenuto nella cesta elevatrice utilizzata durante la rapina, tracce "significative" che collegano l'uomo al crimine, ha dichiarato la procuratrice. Sono state trovate anche tracce del dna della sua compagna, ma potrebbero essere state trasferite lì attraverso il contatto con una persona o un oggetto, ha aggiunto, spiegando che tutto ciò dovrà essere indagato.
Anche i primi due uomini arrestati in precedenza avevano precedenti per furto. Secondo la ricostruzione della polizia, si tratta della coppia che ha fatto irruzione nella galleria mentre i loro due complici aspettavano all'esterno. Almeno un altro autore rimane latitante, affermano i funzionari francesi, e i gioielli rubati non sono ancora stati recuperati.

(Adnkronos) - Una denuncia di Steven Tyler, frontman degli Aerosmith provoca una tempesta giudiziaria nel Comune di Cotronei, con un'indagine per falso materiale ideologico avviata dalla procura di Crotone che ha iscritto sul registro degli indagati il sindaco attuale, l'ex sindaco, oltre ad assessori e dirigenti comunali.
All’origine c’era un progetto di realizzazione di un museo del rock intitolato a Steven Tallarico, vero nome di Tyler, di origini italiane, nel palazzo storico dove aveva abitato suo nonno Giovanni Tallarico.
“Dopo l’approvazione del nostro progetto dalla Regione sono arrivati 1,3 milioni, fondi della Comunità europea, ma l'amministrazione comunale ha spostato la sede del museo”, spiega all’Adnkronos l’avvocato Nino Grassi, cugino della rockstar che ha presentato l'esposto nel 2022.
Lo stesso frontman degli Aerosmith, venuto a conoscenza di quanto successo ha diffidato l’amministrazione dall’uso del suo nome e della propria immagine se il museo non verrà realizzato nel palazzo dove aveva abitato il nonno. “Hanno costruito una struttura in cemento armato, una cosa senza senso. Sto cercando di contattare Steven per spiegargli la situazione”, conclude il legale.
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