
(Adnkronos) - "Quella di oggi è una giornata molto importante per la comunità di persone affette da malattie neuromuscolari, un luogo per dare continuità con l'idea di ritornare al proprio domicilio nonostante la complessità della malattia, attraverso innovazione, attraverso un sostegno clinico-terapeutico adeguato a far sì che le persone in quel periodo di sollievo possano ricaricare quelle che sono le loro ambizioni di vita e dare speranza nonostante una malattia complessa come sono quelle neuromuscolari". Così Alberto Fontana, segretario dei Centri Nemo, intervenuto durante l’open day a Carpenedolo (Brescia) del primo nucleo residenziale in Italia dedicato alle persone con Sla, voluto da Regione Lombardia e Ats Brescia, e nato dall’esperienza dei Centri Clinici Nemo e dal sostegno di Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. La giornata è stata un’occasione unica per le famiglie: potranno visitare i servizi, incontrare medici, infermieri e volontari, e toccare con mano un modello di assistenza innovativo e vicino alle persone.
Leggi tutto: Malattie rare, Fontana (Nemo): "In centro Carpenedolo sostegno adeguato per malati Sla"


(Adnkronos) - Le giornate dei dipendenti sono diventate infinite: mail, call, notifiche e pochissimo spazio per concentrarsi davvero. Clutch, startup nata a Milano e attiva nel campo hr, osserva da vicino una frattura: da un lato le aziende che inseguono performance sempre più efficienti in mercati sempre più veloci, dall’altro i lavoratori che pretendono equilibrio, una maggiore attenzione verso la propria salute mentale e giornate lavorative sostenibili.
"Il rientro a settembre - spiega Lorenzo Cattelani, ceo e founder di Clutch - porta a galla nuove sfide, comuni a molte aziende: pressioni per mantenere alti gli standard spesso si scontrano con le aspettative dei dipendenti, sempre più interessati a tutelare il proprio equilibrio vita-lavoro. Tuttavia, sebbene il lavoro sia diventato sempre più veloce, digitale e frammentato, non significa che debba essere anche meno umano o sostenibile".
L’insidia più grande, secondo Clutch, è l’utilizzo distorto delle nuove tecnologie. L’Ia, ad esempio, può alleggerire il carico cognitivo, ma se gestita male diventa un moltiplicatore di stress e iperconnessione.
Tre sono strategie per non cadere nella trappola dell'infinite workday. 1) Difendere il tempo di concentrazione (Deep Work): Studi di neuroscienze cognitive mostrano che servono almeno 23 minuti consecutivi per tornare a uno stato di piena concentrazione dopo un’interruzione. Pianificare blocchi orari senza notifiche e comunicarlo esplicitamente al team consente di recuperare 'ore nette' di produttività strategica.
2) Rallentare i flussi comunicativi: le ricerche sull’overload informativo evidenziano che la richiesta costante di risposte immediate alimenta il cosiddetto 'cognitive switching penalty': ogni cambio di task comporta una perdita fino al 40% di efficienza. Ripensare le policy interne (ad esempio introducendo 'quiet hours' o riducendo l’urgenza delle risposte) significa non solo rispettare i tempi altrui, ma anche ridurre costi nascosti di produttività.
3) Gestire l’Ia come strumento liberatorio, non come acceleratore: gli algoritmi possono automatizzare fino al 40% delle attività ripetitive. Ma l’impatto positivo avviene solo se il tempo liberato non viene riempito da nuove attività a basso valore. Le aziende più avanzate destinano quelle ore a creatività, formazione e benessere, trasformando la tecnologia in un volano di crescita personale e non in un amplificatore di pressione.
"Settembre - conclude Cattelani - non dovrebbe essere il mese della rincorsa, ma quello della chiarezza. Ripensare la gestione del tempo non significa solo alleggerire le agende: significa ridisegnare i modelli organizzativi, restituire alle persone spazi di concentrazione e dare dignità al lavoro profondo e aziende che scelgono questa strada non misurano solo la produttività immediata, ma valorizzano energia, creatività e innovazione a lungo termine. Non serve correre di più: serve correre meglio".
Leggi tutto: Giornate senza fine al lavoro? Come trovare un equilibrio

(Adnkronos) - Sono in Largo Cairoli e in piazza San Babila i nuovi negozi ufficiali di Milano Cortina 2026: due luoghi di incontro per tutti gli appassionati che potranno vivere da vicino il countdown verso i Giochi. Gli spazi, scelti per la loro collocazione strategica, saranno il luogo dove tutti gli appassionati delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi potranno da ora trovare gadget e ricordi unici del grande evento sportivo che tornerà in Italia tra cinque mesi.
Dagli iconici pins fino all’abbigliamento, i punti vendita offriranno una vasta gamma di merchandising ufficiale Milano Cortina 2026. Il pubblico troverà una selezione di prodotti, tra cui felpe, t-shirt, giacche e anche una collezione dedicata ai più piccini. Per gli amanti degli accessori ci saranno poi cappellini, borse, tazze, spille, magneti, portachiavi e monete da collezione. Non mancheranno ovviamente le mascotte ufficiali di Milano Cortina 2026, Tina e Milo, insieme ai Flo, i piccoli amici degli ermellini simbolo dei Giochi. Tra i prodotti disponibili anche la collezione che Salomon, licenziatario ufficiale, ha creato per celebrare Milano Cortina 2026. Dopo la “capsule collection”, da ottobre ci sarà un’intera collezione di “official licensed products”, con tanti prodotti di abbigliamento e attrezzature per gli sport invernali.
L’esperienza degli shop non si ferma qui e Milano ospiterà nei prossimi mesi l’apertura di un megastore in Piazza Duomo che arricchirà il percorso che ci accompagna verso Milano Cortina 2026. Per tutti coloro che desidereranno acquistare prodotti all’interno degli store, i pagamenti potranno essere effettuati solo con carte di pagamento Visa o, in alternativa, in contanti.
Leggi tutto: Milano Cortina 2026, aperti i primi negozi ufficiali delle Olimpiadi

(Adnkronos) - in collaborazione con Winlet
Una storia di innovazione, impegno sociale e imprenditorialità italiana varca oggi i confini nazionali. Winlet, il dispositivo antiaggressione brevettato e prodotto da una start-up milanese, dopo aver registrato un ampio consenso in Italia, è pronto a sbarcare all’estero, con un primo approdo in tutti i Paesi dell’ex Jugoslavia. In soli tre anni, Winlet ha dimostrato di essere molto più di un prodotto tecnologico con svariate persone aiutate e numerose testimonianze riportate dai principali media italiani, si è affermato come strumento di prevenzione e sicurezza personale di grande rilevanza sociale.
“Dopo aver iniziato a collaborare con importanti aziende che hanno scelto Winlet per tutelare i propri dipendenti - spiega Pier Carlo Montali, ideatore e ceo della società - siamo stati contattati da diverse realtà del settore sicurezza a livello internazionale, interessate a portare il nostro dispositivo nei rispettivi mercati”. Il riconoscimento istituzionale non è mancato. WinLet è stato infatti presentato al Ministero delle Pari Opportunità ed è stato oggetto più volte di audizione davanti alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio.
“Il fatto che - sottolinea - prestigiose istituzioni ci abbiano coinvolto così come l’attenzione di categorie professionali particolarmente esposte a situazioni di rischio, dai medici agli operatori della logistica, ha contribuito a diffondere la conoscenza del nostro dispositivo, che oggi è utilizzato non solo in contesti di aggressione, ma anche in casi di emergenze legate a incidenti sul lavoro”. A confermare l’interesse arriva la voce di Goran Ivkovic, imprenditore che ha deciso di portare Winlet in tutta l’area balcanica: “Avevo visto un servizio televisivo dedicato a Winlet in Serbia e sono rimasto colpito dalla tecnologia avanzata e allo stesso tempo intuitiva. E' un dispositivo smart, alla portata di tutti. Siamo certi che anche i nostri mercati lo accoglieranno con entusiasmo, forse persino più che in Italia”. Winlet si inserisce così in un percorso che vede sempre più realtà italiane proiettarsi con successo verso i mercati internazionali. Un modello di innovazione e responsabilità sociale che non solo genera valore economico, ma contribuisce a rafforzare l’immagine dell’Italia come Paese capace di creare tecnologia al servizio delle persone.
Leggi tutto: Winlet, il dispositivo antiaggressione creato in Italia sbarca all'estero

(Adnkronos) - La Commissione europea ha adottato il diciannovesimo pacchetto di sanzioni sulla Russia. Ad annunciarlo è la portavoce-capo dell'esecutivo Ue, Paula Pinho, aprendo il briefing giornaliero con la stampa. L'annuncio ufficiale verrà dato questo pomeriggio dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen e dall'Alta rappresentante Ue per gli affari esteri, Kaja Kallas, spiega Pinho, aggiungendo che verrà trasmesso online attraverso il canale European Broadcasting Service e che i dettagli sull'orario esatto verranno diffusi in seguito. Al momento non è previsto un briefing tecnico.
"Non ci sono prove" per poter dire che Vladimir Putin voglia negoziare una pace in Ucraina a breve, ha intanto affermato Richard Moore, il direttore uscente dell'MI6, il servizio di intelligence estero britannico. Putin "ci sta prendendo in giro" con promesse di pace, ha aggiunto.
"Vuole imporre il suo diktat imperiale con tutti i mezzi a sua disposizione. Ma non può riuscirci. Ha mandato giu più di quanto sia in grado di digerire. Pensava di arrivare a una vittoria facile. Ma lui, e molti altri, ha sottostimato gli ucraini", ha sottolineato ancora Moore, denunciando che il presidente russo "ha cercato di convincere il mondo che la vittoria della Russia è inevitabile".
"Ma mente. Mente al mondo e alla sua gente. Forse mente anche a se stesso. E così sta mettendo una ipoteca sul futuro del suo Paese per il suo lascito personale e per la sua versione distorta della storia". La guerra "sta accelerando questo declino".
Leggi tutto: Ucraina, Ue adotta nuove sanzioni su Russia. 007 Gb: "Pace? Putin ci prende in giro"

(Adnkronos) - "La persona con Sla vive un’evoluzione legata alla malattia. Ogni paziente ha percorsi e contesti diversi: i bisogni cambiano nelle varie fasi e non sono mai uguali nemmeno tra le stesse famiglie, che presentano realtà e criticità differenti". Lo ha detto Alessandro Padovani, presidente della Sin (Società italiana di neurologia) e direttore della Clinica Neurologica di Brescia, in occasione dell’open day del primo nucleo residenziale in Italia dedicato alle persone con Sla, voluto da Regione Lombardia e Ats Brescia, nato dall’esperienza dei Centri Clinici Nemo e con il sostegno di Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica).
"Dopo il Centro Nemo di Gussago – spiega Padovani – mancava un luogo dove persone con Sla e le loro famiglie potessero avere garantita un’assistenza multidisciplinare e interdisciplinare in una fase che richiede supporto quasi completo. A Carpenedolo si realizza qualcosa di eccezionale: un posto dove trovare cure ma anche, e soprattutto, tanta umanità".
Leggi tutto: Malattie rare, neurologo Padovani: "Bisogni di malati con Sla non sono tutti uguali"

(Adnkronos) - Torna la Laver Cup. Oggi, venerdì 19 settembre, comincia la nuova edizione del torneo di tennis a squadre che, ispirato alla Ryder Cup di golf, contrappone il Team Europe, che potrà contare sul nuovo numero uno del mondo Carlos Alcaraz, che ha sorpassato Jannik Sinner in testa al ranking Atp, al Team World. Si gioca negli Stati Uniti, al Chase Center di San Francisco, in California dal 19 fino al 21 settembre.
La competizione, inaugurata nel 2017, ha uno storico nettamente a favore del Team Europe. Nelle precedenti sette edizioni, che hanno visto protagonisti, tra gli altri, Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic, i tennisti europei hanno trionfato cinque volte, con quelli provenienti dal resto del mondo che hanno conquistato soltanto tre vittorie. L'ultima edizione, quella 2024, è stata tra le più combattute, con il Team Europe che si è imposto 13-11. Ecco le squadre con i tennisti partecipanti e i capitani, il format, il programma e dove vederla in tv e streaming.
Il Team Europe sarà capitanato dal francese Yannick Noah, che succederà a Bjorn Borg sulla panchina europea, mentre su quella del Team World ci sarà il debutto di Andre Agassi. Ecco le due squadre:
Team Europe
Capitano: Yannick Noah
Vice-capitano: Tim Henman
Giocatori:
Carlos Alcaraz (n. 1 Atp)
Alexander Zverev (n. 3)
Holger Rune (n. 11)
Casper Ruud (n. 12)
Jakub Mensik (n. 17)
Flavio Cobolli (n. 25)
Team World
Capitano: Andre Agassi
Vice-capitano: Pat Rafter
Giocatori:
Taylor Fritz (n. 5)
Francisco Cerundolo (n. 21)
Frances Tiafoe (n. 29)
Alex Michelsen (n. 32)
Joao Fonseca (n. 42)
Reilly Opelka (n. 63).
Nei tre giorni di Laver Cup, da oggi, venerdì 19 settembre a domenica 21, si terranno due sessioni per ogni giornata, divise in diurna serale e una finale la domenica. Alle vittorie di ogni giornata viene assegnato un punteggio diverso: 1 punto per le vittorie del venerdì, 2 per quelle del sabato e 2 per quelle della domenica. Obiettivo è raggiungere quota 13 punti, soglia che permette di vincere il trofeo. In caso di parità a 12 sarà decisivo un doppio, chiamato 'The Decider'. Ecco il programma completo:
Venerdì 19 settembre
Sessione diurna (1:00 pm, ora locale): due match singolari
Sessione serale (7:00 pm, ora locale): due partite, con almeno un doppio
Sabato 20 settembre
Sessione diurna: due match singolari
Sessione serale: un singolare e un doppio
Domenica 21 settembre
Sessione unica (inizio alle 12:00 pm, ora locale): uno o due singolari e un doppio
La Laver Cup 2025 sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Eurosport. Sarà possibile seguire le partite del torneo anche in streaming su Discovery+, mentre contenuti speciali saranno pubblicati sul sito ufficiale del torneo iscrivendosi come 'Laver Cup Insider'.
Leggi tutto: Laver Cup, la guida: squadre, programma, format e dove vederla in tv

(Adnkronos) - L'Italia è seconda in Europa, solo dopo la Spagna, per le donazioni di organi. Stando alle cifre indicate dal Centro nazionale trapianti, il tasso raggiunto è stato infatti di 28,2 donatori ogni milione di abitanti, dietro alla Penisola iberica (leader mondiale con 48,9), ma davanti a Francia (26,3), Regno Unito (21,3) e Germania (11,4). Ma si può fare ancora di più: ne è convinto il professor Luciano De Carlis, già primario al Niguarda di Milano e presidente della Società italiana trapianti di organi che, dal 21 al 23 settembre, terrà, a Milano, il suo 48.esimo congresso nazionale: "Le liste di attesa -spiega De Carlis- sono ormai di solo tre o quattro mesi, ad eccezione del rene dove invece si possono raggiungere i tre anni. Si tratta di numeri incoraggianti ma non bisogna accontentarsi. Bisogna puntare sull'informazione per incoraggiare le persone a dichiarare in vita la propria volontà di donare, in caso di morte, i propri organi".
Un problema culturale che riguarda in particolare i ragazzi e gli anziani: "I primi -afferma il presidente di Sito- si sentono lontani, per l'età, dal problema mentre i secondi ritengono che i loro organi non siano, diciamo così, più utili. Niente di più sbagliato: l'attualità di ricorda che una donna di 102 anni ha donato il proprio fegato e che, in linea generale, è frequente che ciò possa accadere nella fascia che va dagli 80 ai 90 anni. Per questo è sempre più necessario intensificare le campagne di informazione, a partire dalle scuole dove è quantomai opportuno spiegare l'importanza di uno straordinario atto di altruismo. Nessuno può sentirsi escluso da questa esigenza sociale, nemmeno i nostri figli. Un tempo, nei nostri ospedali, arrivavano ragazzi deceduti per incidenti sul motorino. Ora invece ciò accade per i monopattini. Ma il risultato è lo stesso ed è per questo ritengo sia fondamentale esprimere la propria volontà in tema di donazioni. Riusciremmo così a ridurre ancora di più la mortalità nel paziente in attesa di trapianto, mortalità che, grazie alle nuove tecniche a disposizione, ha fatto già registrare una diminuzione significativa".
A partire dalla possibilità di effettuare una donazione a cuore fermo e all'utilizzo di macchine di perfusione sempre più performanti: "Il problema in Italia -afferma De Carlis- è che le norme impongono un'attesa di venti minuti dopo l'arresto cardiaco, mentre in gran parte d'Europa è di appena cinque minuti. Per questo, dopo le necessarie valutazioni, dieci anni fa effettuammo al Niguarda il primo trapianto di fegato a cuore fermo aprendo di fatto una frontiera di grande rilevanza che ha permesso, da lì in poi, di aumentare la possibilità di sopravvivenza del 25%. L'80% degli organi, prelevati con questa tecnica, risultano poi utilizzabili anche grazie all'utilizzo di macchine di perfusione ormai raffinate, il cui costante utilizzo non solo può contribuire a rendere l'intervento da urgente a elettivo ma ha un'altra funzione fondamentale: condiziona l'organo, ovvero migliora la sua capacità funzionale".
Un'altra importante novità, che verrà affrontata durante il Congresso, riguarda il trapianto di fegato, dove si registra un incremento nel contrasto delle malattie oncologiche. Un cambiamento rispetto a pochi anni fa, quando il trapianto veniva invece effettuato prevalentemente a seguito di una cirrosi, esito dell'epatite C che adesso, però, è stata praticamente debellata dalla terapia medica antivirale: "Ne consegue -sottolinea il presidente di Sito- che le nuove indicazioni al trapianto riguardano appunto i pazienti colpiti da tumore, grazie a protocolli sperimentali che vedono la partecipazione di tutti i Centri italiani e la supervisione del Centro nazionale trapianti. Il che dà speranza di guarigione in molti settori come la malattia metastatica del tumore del colon retto al fegato o come il colangio-carcinoma. Ma va precisato che non c'è un'apertura totale a tutti i pazienti col tumore, ma sono ad alcuni casi ben selezionati".
Leggi tutto: Trapianti, in Italia record donazioni e scende attesa, a Milano congresso specialisti

(Adnkronos) - “Da cronista riferisco quello che sento. Veniamo accusati di essere complici di genocidio. Non è vero. Claudio Martelli, che non è certo del nostro partito, mi faceva notare che culturalmente la parola genocidio è diversa da carneficina e massacro. Genocidio significa avere scientemente la volontà di eliminare un intero popolo. Per me qui si tratta di una carneficina. Non è una questione di parole ma di sostanza. Ci troviamo di fronte a una carneficina. Non è con gli slogan che si fermano gli attacchi ma con le azioni concrete". Così il vicepremier Antonio Tajani, parlando in una conferenza stampa di Forza Italia nella sede nazionale delle accuse da parte dell’opposizione di complicità di genocidio a Gaza.
La decisione di rafforzare la scorta per i vicepremier, ha continuato quindi Tajani, ''non dipende da noi, ma il clima non e' buono...". Comunque, "io mi adeguo alle scelte" che vengono prese dalla autorità competenti.
"Dire che siamo al servizio di Israele - ha rimarcato il ministro degli Esteri - vuol dire indicare all'opinione pubblica dei nemici personali. Per questo, ho invitato il presidente del Movimento cinque stelle e la segretaria del Partito democratico a usare toni diversi. Criticare il governo è lecito e legittimo, fa parte del lavoro dell'opposizione, ma dire cose non vere non va bene".
''Crediamo - ha poi sottolineato Tajani - che l'avversario politico si debba combattere, ma non si deve accusare una persona di nefandezze. Io non l'ho mai fatto e mai lo faro'".
E a proposito della bagarre di ieri a Montecitorio in occasione del varo della riforma giudiziaria, ''lo ribadisco, io non ho applaudito in Aula'' alla Camera all'approvazione definitiva del testo con la separazione delle carriere, ma ''nulla vieta di farlo a chi siede sui banchi del governo, perché i regolamenti non lo vietano. Ricordo che Di Maio quando stava al governo applaudiva...''.
E ancora: ''Scherzando ho detto in romanesco 'Non ce vonno sta...'. L'opposizione si è divisa, anzi si è spaccata. Altro che campo largo, mi sembra un campo stretto... E' incomprensibile quanto successo ieri, andremo avanti''.
Alla festa azzurra a Telese Terme il prossimo fine settimana ''annunceremo la nascita dei comitati per il sì sulla riforma della giustizia in caso di referendum. Mi piacerebbe che partecipassero anche i parlamentari del Pd, che anni fa firmarono il documento per la separazione carriere, nel programma del candidato segretario Maurizio Martina, come riportato dall'elenco pubblicato da il 'Foglio', ci sono tutti i nomi. Tra i firmatari del documento c'è anche la responsabile della giustizia del Pd Debora Serracchiani, spero non abbia cambiato idea. Spero vogliano sostenere questa battaglia che non è solo di Forza Italia", l 'annuncio di Tajani.
''Non devo fare commenti su quello che fanno altri Stati su organizzazioni politiche", ci tiene a precisare quindi Antonio Tajani. "Non credo - sottolinea il segretario nazionale Fi riguardo l'intenzione dell'Ungheria di considerare 'terroriste' le associazioni antifasciste - che Ilaria Salis sia una terrorista. Non mi risulta che lo sia...''.
Leggi tutto: Tajani: "A Gaza non genocidio ma carneficina. Scorta rafforzata? Clima non è buono"

(Adnkronos) - "Il nucleo residenziale di Carpenedolo (Brescia) per persone con Sla è un progetto straordinario che ci aiuta a portare avanti la missione dal punto di vista sanitario e sociosanitario di non lasciare indietro nessuno. È una nuova offerta a sostegno non solo della persona con Sla, ma a tutta la sua famiglia". Lo ha detto Simona Tironi, assessore all’Istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia, intervenuta a Carpenedolo dove ha aperto le porte il primo nucleo residenziale in Italia dedicato alle persone con Sla, voluto da Regione Lombardia e Ats Brescia, e nato dall’esperienza dei Centri Clinici Nemo e dal sostegno di Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. "Abbiamo creduto e investito in questo progetto – prosegue Tironi – si tratta di un’unità di offerta in grado di rispondere in modo concreto alle esigenze che malattie complesse come la Sla comportano. È un grandissimo risultato, un modello unico a livello nazionale che abbiamo in Lombardia, un primo step che vogliamo replicare sul nostro territorio".
La struttura di Carpenedolo è stata progettata dalla Fondazione Santa Maria del Castello per coniugare assistenza clinica e dimensione domestica, garantendo continuità tra ospedale e casa. "All’interno di questo nucleo abbiamo della tecnologia avanzata, la domotica, la formazione dei nostri professionisti in équipe multidisciplinare che ci permette di fare rete e accompagnare i nostri pazienti. Anche la capacità di formare è innovazione, offrire competenze alle famiglie in modo da saper affrontare le difficoltà quotidiane di questa malattia una volta che il paziente torna a casa" conclude.

(Adnkronos) - “Grazie a un'importante donazione oggi, Giornata nazionale Sla, siamo a Carpenedolo all’interno del nucleo residenziale per persone con Sla. Una struttura che nasce dalla collaborazione di esperienze diverse. L’esperienza dei Centri clinici Nemo, l’assistenza che noi di Aisla forniamo alle famiglie, le istituzioni come Regione Lombardia e Ats. Tutti hanno collaborato per far sì che questo centro possa essere la struttura ideale per accogliere le persone con Sla. Offriamo quella che chiamiamo 'operazione sollievo' ospitando le persone con Sla in attesa che anche le famiglie siano pronte ad accoglierle in casa". Sono le parole di Alessandra Collicelli, presidente di Aisla Brescia durante l’open day del primo nucleo residenziale in Italia dedicato alle persone con Sla, voluto da Regione Lombardia e Ats Brescia, e nato dall’esperienza dei Centri Clinici Nemo e dal sostegno di Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica.
La struttura di Carpenedolo è stata progettata dalla Fondazione Santa Maria del Castello per coniugare assistenza clinica e dimensione domestica, garantendo continuità tra ospedale e casa. "La Giornata nazionale Sla, che cade il 18 settembre – prosegue Collicelli – ci permette di raccogliere fondi proprio per l’operazione sollievo. I primi 30 mila euro che verranno raccolti dalle donazioni durante i banchetti e le iniziative programmate, verranno donati al Nucleo Sla di Carpenedolo". L’impegno di Aisla Brescia, infine, non esclude gli aspetti psicologici che una malattia come la Sla comportano: "A Brescia riusciamo ad assistere le famiglie anche a livello psicologico grazie a due psicologhe che accolgono persone con sla e familiari. Sempre a Brescia siamo anche riusciti ad acquistare due mezzi attrezzati che diamo a disposizione gratuita alle famiglie di persone con Sla" conclude.

(Adnkronos) - "La giornata nazionale di Aisla, che si svolge in tutta Italia, è molto importante per noi. Oggi, in molte città italiane, verranno illuminati di verde oltre 300 monumenti. La luce verde è stata scelta perché è il colore della speranza, la speranza di trovare una soluzione per la ricerca affinché possa trovare la cura per sconfiggere questa terribile e complessa malattia". Così Fulvia Massimelli, presidente di Aisla - Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica - in occasione della 18esima Giornata nazionale Sla. L’associazione lancia quest’anno la più grande campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi 'Coloriamo l’Italia di verde', con una mobilitazione che attraverserà città, monumenti, piazze e comunità, per dare voce e visibilità alle oltre 1.000 persone con Sla che vivono nella regione.
"Tra gli obiettivi della Giornata nazionale anche raccogliere fondi: domenica 21 settembre, infatti, in molte piazze d'Italia, tutti i nostri volontari, le persone con Sla con i loro familiari, i medici, le Istituzioni politiche e i sociosanitari si raccoglieranno presso i nostri banchetti per raccogliere i fondi destinati all'assistenza - spiega Massimelli - ma anche per sottolineare che le famiglie non sono sole, ma sempre circondate da altre famiglie e persone". "La sclerosi laterale amiotrofica è una malattia molto complessa, che non riguarda solo la persona con Sla, ma coinvolge e stravolge completamente anche la sua famiglia. Aisla è nata proprio per diventare un punto di riferimento per queste famiglie - sottolinea Massimelli - Infatti, ha un centro d'ascolto composto da 19 specialisti che ascoltano i bisogni persone con Sla, familiari e assistenti medici e con la raccolta fondi desideriamo dare delle risposte concrete ai loro bisogni".
"Sono circa 6mila le persone con Sla in Italia, nella regione Lombardia sono circa mille. Noi abbiamo supportato e aiutato circa 430 famiglie nella regione Lombardia, con oltre 1200 interventi che possono essere e spaziare tra supporto psicologico, supporto pratico, acquisto di dispositivi o trasporti. In questi giorni in Regione Lombardia sono in campo 60 volontari che stanno lavorando nelle piazze e nei banchetti proprio per far comprendere che la persona non deve mai sentirsi sola - conclude Massimelli - Invito tutti a venire a trovarci, a conoscere, a partecipare ai nostri banchetti e soprattutto a donare un piccolo contributo che per Aisla farà senz'altro una grande differenza. Le somme che verranno raccolte saranno destinate all’Operazione Sollievo, un progetto atto a dare delle risposte concrete ai bisogni della nostra gente".

(Adnkronos) - "Oggi è una giornata importante a cui Regione Lombardia ha voluto aderire con convinzione per portare il proprio sostegno nei confronti delle persone con la Sla e nei confronti delle loro famiglie. Un impegno che viene esteso a chi ogni giorno mette a disposizione il proprio tempo e il proprio cuore, per aiutare tutte queste persone". Lo ha detto Elena Lucchini, assessora alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità di Regione Lombardia nella XXVIII Giornata nazionale Sla, sclerosi laterale amiotrofica, per la cui celebrazione il Palazzo Lombardia, così come altri palazzi e monumenti, si è illuminato di verde. L’iniziativa è parte della più grande campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi promossa da Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, 'Coloriamo l’Italia di verde'.
"E’ un impegno che abbiamo voluto rinnovare anche attraverso l'accensione di questa luce verde a Palazzo Lombardia - spiega Lucchini - E' un gesto semplice, ma pieno di amore, con il quale portare speranza e vicinanza a tutte queste persone, soprattutto per garantire e confermare la volontà di continuare a lavorare in questo dialogo costruttivo con le associazioni e con Aisla".
"La nostra volontà - rimarca l'assessore - è quella di migliorare i servizi sul territorio, supportare i caregiver familiari" garantendo "le risorse adeguate. Il gesto semplice di oggi vuole far comprendere che noi, come istituzioni, ci siamo, siamo al loro fianco e siamo qui per lavorare insieme. Nessuno è solo - conclude Lucchini - Le istituzioni stanno lavorando in modo corale con le associazioni che rappresentano le persone con la Sla e credo che sia veramente importante il lavoro di squadra per garantire un futuro e un'assistenza costante".
Leggi tutto: Malattie rare, Lucchini (Reg. Lombardia): "Regione al fianco di chi ha la Sla"


(Adnkronos) - Non basta la patente a punti per incrementare la sicurezza sul lavoro ma è necessario innalzare gli indicatori in materia richiesti alle aziende che partecipano agli appalti dei contratti pubblici, realizzando una sorta di 'filtraggio a monte' tra quelle che rientrano negli standard richiesti e quelle che invece non lo sono, senza aspettare la fase realizzativa degli appalti. E' la posizione dell'avvocato Gianluca Mazzei, esperto in materia di appalti e sicurezza sul lavoro, come spiega in un'intervista ad Adnkronos/Labitalia.
"Il tema della sicurezza sul lavoro oggi in Italia è delicatissimo ed è veramente 'caldo', è inaccettabile -avverte Mazzei- il numero dei morti sul lavoro. A mio parere, le lacune in materia sono tante, ma ci sono anche le possibili soluzioni. Sulle lacune partiamo dal presupposto che il problema principale nasce a monte. Noi abbiamo un codice dei contratti pubblici che risale al 2023, aggiornato con un regolamento correttivo di dicembre 2024".
"E per quanto riguarda il tema della sicurezza è stata introdotta la cosiddetta patente a punti, che è una sorta di 'carta d'identità' delle aziende, dove sono registrati tutti gli indicatori di un'azienda sana o meno dal punto di vista della sicurezza. È un indice che però troviamo solo in fase di esecuzione, non in fase di partecipazione. Quindi un'azienda comunque, anche con un rating basso a livello di sicurezza, può partecipare agli appalti pubblici. A mio parere, invece, bisognerebbe creare una sorta di 'filtraggio' delle aziende che partecipano, e a farlo dovrebbero essere proprio gli enti pubblici coinvolti", sottolinea. Secondo Mazzei, la strada la seguire è chiara: "Innanzitutto dovrebbero -spiega- essere richiesti di criteri di sicurezza molto elevati, come alcuni committenti fanno, tutelando molto sia imprese che lavoratori. Ci sono invece committenti che utilizzano dei facsimile sulla sicurezza, standard, che vengono pubblicati così come sono".
Secondo l'esperto, la sicurezza sul lavoro non è inoltre incentivata dalla "massima partecipazione, e quindi dalla più ampia concorrenza tra le imprese". "Questo perché possono partecipare al mercato imprese che hanno requisiti altissimi, ma solo sulla carta. Poi invece nell'esecuzione, nella realizzazione dell'opera, vediamo imprese che fanno su subappalti su subappalti e tutto ciò ricade sulla qualità del lavoro e sulla sicurezza dei lavoratori che realmente realizzano l'opera, che comunque non hanno i dispositivi di protezione personali, o comunque lavorano in ambienti poco salubri e rischiosi per la loro salute. Purtroppo, ogni giorno ci sono morti sul lavoro e sembra la normalità, ma non dovrebbe esserlo", spiega ancora. Superare queste criticità, secondo Mazzei, è possibile intervenendo a monte, "ma non vedo la volontà di dialogo, servirebbe una maggiore cooperazione tra le parti in causa per il bene comune", puntualizza. Per l'esperto, anche sui controlli si potrebbe fare di più. "C'è una scarsa organizzazione, mi è capitato spesso che i controlli vengono fatti solo all'inizio o comunque solo su grossi cantieri. Sui piccoli e medi cantieri i controlli sono sporadici o comunque non sono così concreti che possano prevenire eventuali lacune dal punto di vista della sicurezza del lavoro", sottolinea.
A parere di Mazzei, centrale è, quindi, incentivare le imprese a seguire la 'road map' in materia di sicurezza: "Incentiverei le aziende a investire sulla sicurezza con una normativa, non a fondo perduto, ma con contributi al 50-60% per spingere le imprese a formare il personale in materia. E poi spingerei sulla realizzazione di scuole di formazione sul territorio per formare gli operatori che poi agiranno sul campo. E inoltre, a mio, parere è fondamentale 'premiare' le aziende che investono in sicurezza, e farlo in fase di gara pubblica. Andrei quindi a valorizzare gli operatori economici che hanno un rating storico elevato aziendale a livello di sicurezza: li premierei dando dei punteggi superiori in modo tale di incentivarli a investire e quindi aggiudicarsi le commesse pubbliche".
E secondo Mazzei le nuove tecnologie potrebbe supportare gli interventi in materia di sicurezza sul lavoro. "E' necessario rendere effettivo quello che è il processo di digitalizzazione, e quindi che tutte le stazioni appaltanti, tutti gli enti pubblici digitalizzino al 100% la documentazione delle aziende, creando uno storico, e in modo tale da poterle valutare in ottica di partecipazione e priorità", conclude.

(Adnkronos) - Steve Kerr 'incorona' Carlos Alcaraz. L'ex cestista americano, oggi allenatore dei Golden State Warriors, ha incontrato il tennista spagnolo, fresco vincitore degli Us Open e nuovo numero uno del mondo dopo il sorpasso a Jannik Sinner, a San Francisco, in California, dove Alcaraz, nella sua nuova versione bionda, rappresenterà il Team Europe nella Laver Cup 2025, al via oggi, venerdì 19 settembre.
Proprio la finale di New York, dove Alcaraz ha battuto Sinner in quattro set, è stata al centro del dialogo tra i due: "Mi diverto veramente tanto a vederti giocare, la finale della settimana scorsa è stata incredibile. Non ho mai visto niente del genere", ha detto Kerr, ricevendo i ringraziamenti di Carlos.
L'allenatore di Golden State ha anche apprezzato un particolare del percorso agli Us Open dello spagnolo: "Mi è piaciuto il tuo tributo a Sergio", ha detto con un sorriso, riferendosi all'esultanza in cui Alcaraz mimava di giocare a golf, in riferimento al golfista spagnolo Sergio Garcia, con cui ha condiviso il tee.
Leggi tutto: Steve Kerr incontra Alcaraz e lo 'incorona': "Mai visto niente del genere"

(Adnkronos) - L'inizio di un nuovo anno scolastico rappresenta un momento cruciale per la crescita delle bambine, bambini, ragazze e ragazzi che popolano le nostre scuole di ogni grado. Oltre al ritorno sui banchi, è fondamentale considerare il ruolo insostituibile dello sport in questo delicato periodo. L'attività fisica, infatti, rappresenta un pilastro essenziale per lo sviluppo fisico, mentale e sociale in età evolutiva. "Lo sport infatti fornisce numerosi benefici, noti fin dall’antichità, basti pensare al ruolo del gymnasium nell'antica Grecia, che era molto più complesso e ricco di significato rispetto all'idea moderna di 'palestra'. A livello fisico, la pratica regolare migliora la salute cardiovascolare e respiratoria, rafforza il sistema muscolo-scheletrico e aiuta a mantenere un peso corporeo sano, contrastando un fenomeno molto preoccupante come quello dell'obesità infantile. Infatti, purtroppo, i dati attuali mostrano come solo il 20% dei ragazzi e il 14% delle ragazze raggiungono il livello raccomandato di 60 minuti di attività fisica moderata o intensa al giorno". Così all'Adnkronos Salute Andrea Bernetti, medico fisiatra e segretario generale della Simfer (Società italiana di medicina fisica e riabilitativa),
"Ma i benefici vanno ben oltre l'aspetto fisico. Lo sport, infatti, ha azioni virtuose in merito allo sviluppo cognitivo, che si traduce in un rendimento scolastico superiore e in una maggiore facilità nell'affrontare sfide cognitive; implementa le competenze sociali, ad esempio - suggerisce Bernetti, professore ordinario dell'Università del Salento - in un contesto di squadra i bambini imparano a cooperare, a comunicare e a rispettare le regole. Imparano a gestire la vittoria con umiltà e la sconfitta con resilienza, sviluppando un forte senso di disciplina e appartenenza. Inoltre, lo sport è fondamentale per il benessere psicologico, infatti l'esercizio fisico riduce i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, e aumenta la produzione di endorfine, migliorando l'umore e riducendo ansia e stress".
Un ulteriore aspetto da considerare "è quello dello sviluppo armonico del sistema muscolo-scheletrico, con particolare attenzione alla postura. Da questo punto di vista dobbiamo mettere da parete vecchie credenze, come quella ad esempio che il nuoto sia un’attività fisica positiva per la colonna vertebrale. Infatti, pur essendo il nuoto uno sport completo e nella maggioranza dei casi molto benefico per lo sviluppo dei ragazzi in età evolutiva - rivela il medico fisiatra - diverse evidenze scientifiche hanno mostrato come, in alcuni casi, il suo effetto sull’assetto della colonna vertebrale non sia sempre virtuoso. Questo è solo un esempio per sottolineare come non esista uno sport buono per tutti, gli aspetti da considerare nel consigliare uno sport sono molteplici. Ogni bambino andrebbe considerato nella sua globalità, partendo dallo stato di salute complessivo e una attenta valutazione medica, rispettosa delle normative in materia, passando poi anche alla valutazione delle preferenze, delle caratteristiche caratteriali, della predisposizione individuale, sino alla valutazione posturale compresa di valutazione dei fattori di rischio ad esempio per lo sviluppo di alterazioni (dismorfismi) posturali".
Leggi tutto: Riparte lo sport per bambini, medico-fisiatra: "Benefici su postura, psiche e peso"

(Adnkronos) - Incidente oggi 19 settembre tra uno scuolabus, con 30 bambini a bordo, e un’auto sulla Sp55 tra Buja e Treppo Grande (Udine). Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Il mezzo si è ribaltato su un fianco: due bambini e tre adulti sono stati soccorsi dalle squadre e affidati al personale sanitario per il trasporto in ospedale.
Sono in fase conclusiva le operazioni di messa in sicurezza del tratto stradale interessato e di rimozione dei veicoli coinvolti.
Leggi tutto: Scontro tra auto e scuolabus con 30 bambini a bordo, 5 feriti
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