

(Adnkronos) - Paura sul lungotevere a Roma, dove, all'altezza di ponte Garibaldi, a pochi passi dalla Sinagoga, un uomo in sella a una enduro e con il casco regolarmente indossato, forse a causa di un ostacolo improvviso sulla strada, ha perso il controllo della moto schiantandosi contro la pensilina della fermata, mandando la vetrata in frantumi e rischiando di travolgere le persone in attesa del bus. E' successo poco fa.
La maggior parte dei passanti è riuscita a schivare la moto che ha però colpito un'anziana, rimasta ferita. Il centauro è stato trasportato in ospedale. Sul posto gli agenti della polizia locale impegnati nei rilievi.

(Adnkronos) - Paura sul lungotevere a Roma, dove, all'altezza di ponte Garibaldi, a pochi passi dalla sinagoga, un uomo in sella a una enduro e con il casco regolarmente indossato, forse a causa di un ostacolo improvviso sulla strada, ha perso il controllo della moto schiantandosi contro la pensilina della fermata, mandando la vetrata in frantumi e rischiando di travolgere le persone in quel momento in attesa del bus. E' successo poco fa.
La maggior parte dei passanti è riuscita a schivare la moto che ha però colpito un'anziana.
Il centauro è stato trasportato in ospedale. Sul posto gli agenti della Polizia Locale impegnati nei rilievi.

(Adnkronos) - Carlos Alcaraz versione... samurai. Il tennista spagnolo, che si è ripreso il primo posto del ranking Atp battendo Jannik Sinner nella finale degli Us Open, è atterrato a Tokyo, dove giocherà l'Atp 500 in programma dal 24 al 30 settembre. Prima di scendere in campo e allenarsi però, Alcaraz si è concesso un momento di svago sfoggiando l'ennesimo nuovo look delle ultime settimane, ma questa volta i capelli non c'entrano.
Alcaraz ha infatti indossato l'armatura da samurai, gli storici guerrieri giapponesi, impugnando una spada e 'combattendo' in un video, condiviso da Tennis Tv, diventato rapidamente virale. Si tratta di una veste totalmente nuova per Carlos, che esordirà nel torneo giapponese dopo aver rinunciato a quello di Pechino, a cui arrivava da campione in carica e che invece vedrà protagonista Jannik Sinner.
Leggi tutto: Alcaraz con armatura e spada: a Tokyo il nuovo look da samurai


(Adnkronos) - Diagnosticare precocemente la malattia di Alzheimer, nelle fasi di declino cognitivo lieve (Mci) o demenza lieve, è fondamentale per offrire opzioni di cura significativamente migliori ai pazienti secondo l'83% dei neurologi italiani, eppure oggi meno del 20% delle persone riceve una diagnosi accurata e tempestiva. Questo divario tra aspettative degli specialisti e la realtà della pratica clinica sembra essere legato a diversi fattori, tra cui lo stigma associato alla malattia di Alzheimer: per il 97% degli specialisti, i pazienti o le loro famiglie spesso cercano di nascondere o minimizzare i sintomi della demenza durante le visite iniziali. Sono i dati che emergono dall'indagine commissionata da Lilly che ha coinvolto 400 neurologi di Francia, Italia, Spagna e Germania, di cui 100 italiani, che mira a esplorare le opinioni degli specialisti sugli scenari di innovazione nel trattamento della malattia di Alzheimer e su ciò che è necessario per adottarli nella pratica clinica.
Attualmente - ricorda una nota - in Italia circa 600mila persone hanno la malattia di Alzheimer e, complessivamente, sono stimate in oltre 1 milione quelle con demenza; inoltre si stima che circa 3 milioni di italiani siano direttamente coinvolti nell'assistenza dei loro cari che ne soffrono. Nonostante la rilevanza di questi numeri, destinati a crescere anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, resta ancora molto da fare per migliorare l'assistenza ai pazienti. "Riconoscere la malattia di Alzheimer nelle sue fasi iniziali è decisivo - afferma Andrea Arighi, direttore Ssd Malattie neurodegenerative, Fondazione Irccs Ca' Granda ospedale Maggiore Policlinico di Milano - significa poter offrire trattamenti più adeguati e, allo stesso tempo, costruire insieme al paziente e alla sua famiglia un percorso di cura più chiaro e sereno. Perché questo sia possibile è necessario superare lo stigma che ancora porta molte persone a minimizzare o nascondere i primi sintomi. Dare un nome alla malattia è il primo passo per non restare soli ad affrontarla".
L'innovazione farmaceutica nella cura e trattamento della malattia di Alzheimer, secondo il 73% dei neurologi intervistati, avrà un impatto positivo sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, e per l'85% l'integrazione di innovazioni diagnostiche nella pratica clinica consentirà la diagnosi precoce della malattia, con il 41% che evidenzia l'importanza della disponibilità di biomarcatori plasmatici. Emerge però dal 75% degli specialisti la necessità di miglioramento dell'individuazione della malattia nell'assistenza primaria, con la richiesta di un approccio più proattivo da parte degli operatori sanitari nell'individuare i primi sintomi della malattia, tra cui i problemi legati alla memoria.
"Integrare le nuove tecnologie diagnostiche nella pratica, compresi i biomarcatori nel sangue, aiuta ad anticipare la diagnosi di Alzheimer e a rendere più ordinati ed efficaci i percorsi di cura - sottolinea Federico Massa, neurologo, Irccs ospedale Policlinico San Martino di Genova - La priorità è usarle e interpretarle con competenza: l'assistenza primaria come sentinella sul territorio, che intercetta i primi segnali e indirizza ai centri specialistici per un inquadramento clinico accurato, resta fondamentale. Dobbiamo anche parlarne con chiarezza", con "educazione e formazione per superare lo stigma della malattia, e più cultura e responsabilità tra gli operatori. I risultati dell'indagine tra neurologi europei vanno in questa direzione: accesso equo e tempestivo a diagnosi e terapie sono la via per dare risposte giuste, al momento giusto". Concorda Patrizia Spadin, presidente dell'Associazione italiana malattia di Alzheimer: "Equità di accesso e sicurezza sono i due punti cruciali sui quali, con i neurologi, lavoriamo da molto. Il diritto alla diagnosi, oggi, per i pazienti, presuppone tempestività di individuazione dei sintomi e quindi miglioramento in competenza e innovazione dei medici di medicina generale e dei centri esperti. Una presa in carico adeguata e precoce e un accesso equo ai trattamenti, per i pazienti di oggi e per quelli di domani, significherà un peso e un costo inferiore della malattia sia a livello sociale che sulla vita delle persone".
Per accelerare l'innovazione nell'ambito dell'Alzheimer in Europa, dagli esperti emerge la necessità di colmare il divario tra normative e pratica clinica: la metà dei neurologi italiani intervistati afferma che l'attuale processo di approvazione crea disparità rispetto ai Paesi che hanno un accesso più rapido ai nuovi trattamenti, e sebbene riconoscano il valore di un contesto normativo prudente per garantire il benessere dei pazienti, molti considerano un accesso meno limitato ai nuovi trattamenti come un’opportunità chiave per migliorare l'assistenza.
"Questa indagine evidenzia l'urgente necessità di superare lo stigma e accelerare verso una diagnosi precoce, per trasformare l'assistenza nella malattia di Alzheimer - conclude Elias Khalil, presidente e amministratore delegato Lilly Italy Hub - In occasione del mese dedicato all'awareness sull'Alzheimer, dobbiamo riconoscere di trovarci a un punto di svolta. E' il momento di trasformare l'assistenza per questa malattia progressiva, che colpisce milioni di europei e le loro famiglie. In Lilly siamo pionieri nella ricerca sull'Alzheimer da oltre 35 anni e continuiamo a ripensare ciò che è possibile, affinché chi ne è colpito possa immaginare nuove prospettive".
Leggi tutto: L'indagine, diagnosi precoce Alzheimer fondamentale per 8 neurologi sui 10

(Adnkronos) - I rapporti con la Francia, ma anche la posizione degli Emirati Arabi Uniti e molto altro è in ballo nello "stand by" annunciato da Benjamin Netanyahu riguardo la sua risposta alla decisione di alcuni Paesi, guidati dalla Francia, di riconoscere lo Stato di Palestina. Il premier israeliano si trova tra il pressing dei suoi ministri e anche del suo partito e, sintetizza il Wall Street Journal, rischierebbe di inimicarsi o almeno irritare il mondo arabo e Donald Trump andando avanti con la minacciata annessione della Cisgiordania, che si tratti di una sua parte o di tutto il territorio.
Potrebbero finire nel nulla anni di lavoro per normalizzare le relazioni di Israele con il mondo arabo, a cominciare dagli Accordi di Abramo, cari a Trump, con cui Israele sospese i piani di annessione di parte della Cisgiordania come condizione per arrivare a un'intesa con gli Emirati. L'annessione è considerata una linea rossa dai Paesi arabi e, dicono funzionari del mondo arabo, i loro governi hanno messo in guardia Israele, con messaggi diplomatici privati, dalle conseguenze di un'annessione, totale o parziale.
In assenza di un'annessione, dicono gli analisti, Israele potrebbe adottare misure per mettere ulteriormente sotto pressione l'economia palestinese. O, secondo una fonte del Wsj, potrebbe limitare i rapporti consolari con la Francia. Per il giornale, Netanyahu deve valutare se valga la pena danneggiare i rapporti con il mondo arabo e potenzialmente con gli Usa ponendo definitivamente fine alle speranze e al sogno dei palestinesi di avere un loro stato.
Sotto la guida di Netanyahu, Israele ha costantemente ampliato la costruzione di insediamenti in Cisgiordania. Il premier "deve continuare a placare la sua base e parlare di annessione è il modo per farlo", ha detto Josh Krasna, ex diplomatico israeliano ora direttore del Forum per la cooperazione regionale con sede in Israele e docente alla New York University. "Ora deve dare seguito alle minacce" o, in caso contrario, "finire per essere visto come qualcuno che non fa" quello che dice, è il ragionamento di Krasna.
"Penso gli Emirati abbiano chiarito che qualsiasi passo in merito all'annessione provocherà una crisi tra il mondo arabo e Israele e, soprattutto, sarà un rischio gli Accordi di Abramo", ha osservato Michael Milshtein, ex ufficiale dell'intelligence militare israeliana ed esperto di questioni palestinesi alla Tel Aviv University.
Leggi tutto: Israele, cosa rischia Netanyahu annettendo Cisgiordania? Gli scenari

(Adnkronos) - Roger Federer 'contro' Jannik Sinner? L'ex tennista svizzero ha parlato di come è cambiato il tennis, nel corso del tempo, con i direttori dei vari tornei che avrebbero apportato modifiche ai campi per favorire il percorso dei giocatori più forti, in particolare Sinner e Alcaraz: "Loro hanno rallentato consapevolmente i campi per favorire finali Sinner-Alcaraz. Un giocatore più debole deve colpire colpi straordinari per battere Jannik, mentre se ci fosse una superficie più veloce potrebbe bastare un po' di tempismo e non solo la potenza".
"Con superfici così si crea uno svantaggio per il giocatore più debole, mentre con una superficie più veloce ci sarebbero più sorprese", ha continuato Federer al podcast Served with Andy Roddick, "i direttori dei tornei però vogliono favorire la rivalità tra Sinner e Alcaraz e quindi non hanno intenzione di metterli in difficoltà".
"Io vorrei vedere Sinner e Alcaraz giocare su campi più veloci e poi ritrovarsi su uno lento, per dover cambiare di più il proprio tennis. Ora invece tutti i tennisti giocano allo stesso modo ovunque. Questo perché i direttori dei tornei hanno impostato la stessa velocità sia per la pallina che per il campo, quindi ogni settimana è praticamente la stessa. Non c'è molta differenza, a livello di gioco, a passare da Wimbledon agli Us Open e Wimbledon".
Leggi tutto: Sinner, Federer attacca? "I tornei lo favoriscono per vederlo in finale con Alcaraz"



(Adnkronos) - “Il nostro obiettivo è quello di evidenziare ancora una volta come l’ingegnere sia il protagonista della società civile”. Lo dice, all’Adnkronos/Labitalia, il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri Angelo Domenico Perrini, presentando il 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia che si terrà ad Ancona dal 13 al 16 ottobre. “Quest’anno - sottolinea - abbiamo cercato di occuparci di sicurezza in tutti i campi in cui opera l’ingegnere. L’opera dell’ingegnere si estende dalle infrastrutture ai fabbricati, come nel secolo scorso, e nel terzo millennio a tutte le attività che investono la società: dalla bioingegneria all’informatica ai processi industriali. Per cui è chiaro che ancora di più oggi l’ingegnere è il protagonista della salvaguardia della sicurezza”.
“Per questo - sottolinea - in questo congresso vogliamo accentuare quella che è la figura dell’ingegnere all’interno della società civile. Anche perché noi come Consiglio nazionale abbiamo la responsabilità di garantire i cittadini circa l’attività che i professionisti svolgono e che questa attività sia corretta e coerente con i principi etici che riguardano l’esercizio della professione”.
“L’ingegneria italiana - spiega - nonostante la situazione delle accademie non sia più quella del secolo scorso, resta sempre la protagonista dello sviluppo della nostra terra, per cui è di tutta evidenza che interveniamo nel campo ingegneristico con opere di grandissimo livello, non solo quelle che riguardano le infrastrutture, come il ponte di Messina che probabilmente riusciremo a fare, ma anche in altri campi dell’ingegneria. Pe esempio, la bioingegneria italiana è quella che consente di fare con le stampanti 3D arti artificiali che salvano vite umane, per cui la nostra opera diventa sempre più pregnante e importante nell’ambito della società”.
“Noi ingegneri - sottolinea - siamo fondamentalmente favorevoli al disegno di legge delega per la riforma degli ordinamenti professionali. In particolare, riteniamo che sia positivo il fatto che venga esteso l’equo compenso a tutte le attività professionali”.
“Siamo favorevoli - spiega - al fatto che finalmente si vuole introdurre, nell’ambito della formazione universitaria, il tirocinio obbligatorio in modo tale che i giovani laureati abbiano già delle competenze specifiche da spendere poi nell’ambito della loro attività professionale e che siano più pronti all’esercizio della professione”.
“Ci battiamo - ricorda il presidente Perrini - perché sia introdotta la laurea abilitante a valle del tirocinio in modo tale che l’accesso sia più rapido. Questo in coerenza con quello che ci chiede l’Europa, cioè che l’accesso dei nostri giovani all’esercizio delle professioni sia il più veloce possibile. Tuttavia, in Italia noi ancora pecchiamo un poco perché un ingegnere per iniziare l’attività professionale ci mette un po’ troppo, arriva a 25-26 anni, un’età incompatibile perché a 22-23 anni si deve essere già in grado di esercitare la professione”.
Leggi tutto: Perrini (Cni), "L'ingegnere è protagonista della società civile"

(Adnkronos) - Scoppia in 'caso paracetamolo' negli Usa. E non solo. Mentre il mondo scientifico si dice allarmato per le parole di Donald Trump sul nesso tra autismo e uso del medicinale in gravidanza, la Food and Drug Administration (Fda) statunitense ha avviato la procedura per arrivare a una modifica del foglietto illustrativo del Tylenol e prodotti simili per approfondire elementi che suggeriscono, in caso di uso da parte di donne incinte, un aumentato rischio di condizioni neurologiche come autismo e Adhd nei bambini. L'agenzia ha anche pubblicato una lettera per allertare i medici a livello nazionale.
"La Fda sta adottando misure per sensibilizzare genitori e medici su una considerevole mole di prove sui potenziali rischi associati al paracetamolo", ha affermato il commissario della Fda Marty Makary. "Nonostante queste evidenze, la scelta spetta comunque ai genitori. Il principio di precauzione potrebbe indurre molte donne a evitare l'uso di paracetamolo durante la gravidanza, soprattutto perché la maggior parte delle febbri lievi non richiede trattamento. Resta tuttavia ragionevole per le donne in gravidanza usare il paracetamolo in determinate situazioni."
L'Agenzia cita alcuni studi sul tema che suggerirebbero il legame e ricerche che "hanno descritto che il rischio può essere più pronunciato quando il paracetamolo viene assunto cronicamente durante la gravidanza". In ogni caso, "sebbene un'associazione tra paracetamolo e condizioni neurologiche sia stata descritta in molti lavori, non è stata stabilita una relazione causale e nella letteratura scientifica sono presenti studi contrari. Si noti inoltre che il paracetamolo è l'unico farmaco da banco approvato per il trattamento della febbre durante la gravidanza e che la febbre alta nelle donne in gravidanza può rappresentare un rischio per i loro figli. Inoltre, l'aspirina e l'ibuprofene hanno effetti avversi ben documentati sul feto".
Dichiarazioni di Trump hanno già acceso il dibattito e generato allarme nel mondo scientifico. Arthur Caplan, della Divisione di Etica Medica della New York University School of Medicine, ha dichiarato in un comunicato: "L'annuncio sull'autismo è stata la più triste dimostrazione di mancanza di prove, voci, riciclaggio di vecchi miti, consigli scadenti, bugie pure e consigli pericolosi che abbia mai visto da parte di chiunque in autorità nel mondo che afferma di sapere qualcosa sulla scienza". Ha aggiunto: "Ciò che è stato detto non è stato solo non supportato e sbagliato, ma pura malpractice nella gestione della gravidanza e nella protezione della vita fetale."
Ma il 'caso paracetamolo' tiene banco anche in Italia, dove a intervenire è l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente i Igiene all'Università del Salento, secondo il quale "quando la politica entra a mani basse nel dibattito scientifico può solo fare danni". "Oltre a parlare del paracetamolo assunto in gravidanza come possibile causa dell’autismo, Trump si è anche spinto a glorificare l’uso di un farmaco, il Leucovorin (acido folinico), come cura", ha detto all'Adnkronos Salute, spiegando che entrambe le questioni - paracentamolo e Leucovorin - "sono dibattute in campo scientifico, con la prudenza opportuna, come conviene trattandosi di evidenze deboli e risultati preliminari". "La politicizzazione di questo dibattito, ora, creerà solo confusione. Una confusione che, inevitabilmente, condizionerà la vita e le prospettive di benessere delle persone nello spettro autistico", conclude Lopalco.
L'uso del paracetamolo durante la gravidanza non cambia nell'Unione europea, afferma l'Agenzia europea del farmaco Ema, che oggi in una nota ribadisce che, per quanto riguarda l'Ue, "i medicinali a base di paracetamolo possono essere usati in gravidanza, in conformità con le raccomandazioni ufficiali".

(Adnkronos) - Sono passati 40 anni dal giorno in cui il giornalista Giancarlo Siani venne ucciso dalla camorra, a 26 anni, sotto casa sua a Napoli. Oggi il presidente della Repubblica lo ricorda: "Giancarlo Siani venne barbaramente ucciso da killer della camorra perché aveva acceso la luce sulle attività criminali dei clan, svelato i loro conflitti interni, le viltà che li caratterizzano. Sono trascorsi quarant’anni da quell’agguato. La sua testimonianza vive nella società che rifiuta l’oppressione delle mafie e dei gruppi di criminalità organizzata e tra i suoi colleghi giornalisti fedeli all’etica della professione e impegnati ogni giorno in una funzione cruciale per la libertà della convivenza civile".
"Quel feroce assassinio - prosegue il Capo dello Stato - è parte incancellabile della storia e della memoria della Repubblica. Lo animava un forte senso di giustizia sociale che si nutriva di legalità. Il suo impegno di cronista ne 'Il Mattino' e nelle altre testate con cui ha collaborato era strettamente legato a valori di umanità e di civismo. Far conoscere la realtà criminale che la camorra voleva occultare era un modo per tentare di liberare il territorio dallo strangolamento operato dalle attività illegali che ne opprimono vita e sviluppo. Le verità raccontate sono state la ragione della spietata rappresaglia. Il percorso giudiziario, che ha portato alle condanne di esecutori e mandanti, mostra una volta di più che gli assassini mafiosi possono essere colpiti".
"Ricordare il sacrificio della vita di Siani porta inevitabilmente alla mente i numerosi giornalisti morti perché colpevoli di testimoniare la verità, di raccontare le violazioni del diritto, le aggressioni, le guerre, lo sterminio senza pietà. L’assassinio dei giornalisti - conclude Sergio Mattarella - è un assassinio delle nostre libertà, di una parte di noi a cui la comunità non intende rinunciare”.
"La sera del 23 settembre di 40 anni fa la camorra uccise a Napoli Giancarlo Siani, primo cronista ad essere assassinato per mano della criminalità organizzata", scrive sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa. "Venne ucciso nei pressi della sua abitazione, per il suo impegno e il suo coraggio di raccontare e denunciare le attività della criminalità organizzata. Il suo sacrificio, che resta testimonianza di libertà, verità e impegno civile, continua a parlare e a indicare la retta via alle nuove generazioni".
"Il 23 settembre 1985 la camorra uccise Giancarlo Siani, giovane cronista de Il Mattino che con coraggio denunciava i traffici della criminalità organizzata. A quarant’anni da quel vile delitto ricordo la sua passione civile e il suo esempio, che ispirano un impegno continuo nel contrasto alle mafie. Ai familiari, in questa giornata, rivolgo il mio pensiero e la mia vicinanza", dice il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana.
"Quarant’anni fa, il 23 settembre 1985, un giornalista di soli 26 anni veniva brutalmente ucciso dalla camorra. Quel giovane cronista si chiamava Giancarlo Siani. Giancarlo, per tutti quelli che lottano contro la criminalità organizzata, è un esempio di coraggio e di altissimi valori morali, che credeva in maniera assolutamente incondizionata nella forza delle leggi, nella giustizia e nel giornalismo d’inchiesta", afferma su X la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo. "Ha raccontato con assoluta fermezza i legami tra la camorra e il potere, senza mai piegarsi al silenzio e alla paura - prosegue - Siani, il giornalista, l’uomo, il giovane pieno di ideali e innamorato della sua terra, aveva un dono: raccontava la verità, quella che molte volte è la più difficile da raccontare. Lo faceva con professionalità e dedizione, dando tutto se stesso al lavoro che amava". "La camorra odia la libertà, e Siani ha dimostrato con la sua vita di essere un uomo libero - conclude - Noi lo ricordiamo oggi e lo faremo ogni giorno, lottando contro quella criminalità organizzata che sfida quotidianamente lo Stato, le sue regole, i diritti e la libertà di tutti noi".
"Quarant'anni fa l'omicidio, per mano della camorra, del giornalista Giancarlo Siani, assassinato perché con i suoi articoli e le sue inchieste raccontava verità scomode. Ancora oggi, la sua storia è un esempio di passione e di coraggio civile soprattutto per le giovani generazioni", scrive su Facebook il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. " In questi anni, - rposegue - la Regione Campania ha tenuto viva la memoria e l'impegno di Giancarlo Siani attraverso le attività della Fondazione Polis, i progetti come Scuola Viva e tutte le iniziative finanziate e sostenute per promuovere la legalità e garantire la sicurezza, soprattutto nei territori più difficili. Rinnoviamo il nostro impegno per costruire fiducia e speranza nel futuro".
Sui social anche il ricordo di Roberto Fico. "Era il 23 settembre 1985 quando la camorra spezzò la vita di un giovane, coraggioso, brillante giornalista napoletano. Giancarlo Siani scriveva per Il Mattino e aveva solo 26 anni quando fu brutalmente ucciso sotto la sua casa a Napoli. Ucciso per il suo lavoro di cronista, ucciso per il suo coraggio, per la capacità di raccontare e denunciare le attività e le trame della criminalità organizzata", ha scritto. "Quarant’anni dopo ricordiamo il suo impegno, la sua voce, la sua passione civile. E ci stringiamo attorno alla sua famiglia e ai suoi cari: in questi anni hanno portato avanti un importante lavoro di memoria. Una memoria attiva, quotidiana, nelle scuole, con i ragazzi per non dimenticare il sacrificio di Giancarlo e per dare ulteriore slancio a quella lotta contro le mafie che deve vederci tutti, politica, istituzioni, cittadini, in prima linea. Ciao Giancarlo, giornalista, giornalista", ha concluso.

(Adnkronos) - 'Temptation Island E poi… E poi…', in onda su Canale5, ha vinto il prime time di ieri sera, lunedì 22 settembre, con 3.005.000 telespettatori e uno share del 18,5%. Secondo gradino del podio per Rai1 con 'Purché finisca bene – Tutto a posto' che ha ottenuto 1.848.000 telespettatori e l’11,9% di share.
Testa a testa per il terzo posto tra 'Boss in Incognito', che su Rai2 è stato visto da 975.000 telespettatori pari al 6,3%, e 'Killer Elite' che su Italia1 ha realizzato 996.000 telespettatori e il 6,2% di share. Fuori dal podio su Rai3 'Lo Stato delle Cose' è stato seguito da 920.000 telespettatori (6,6% di share) mentre su La7 'La Torre di Babele' è stata vista da 821.000 telespettatori raggiungendo uno share del 4,7%. Su Retequattro 'Quarta Repubblica' ha interessato 684.000 telespettatori (5,5%). Sul Nove 'Little Big Italy' ha raggiunto 521.000 telespettatori (3%) e su Tv8 'Il giustiziere della notte' ha ottenuto 339.000 telespettatori (share del 2,1%).
Nell'access prime time su Canale 5 'La Ruota della Fortuna' ha registrato 5.094.000 telespettatori e uno share del 25,1% mentre su Rai1 'Affari Tuoi' allunga di nuovo la distanza conquistando 4.321.000 telespettatori e il 21,3% di share.
Leggi tutto: Ascolti tv 22 settembre, Temptation Island vince la serata con 18,5%

(Adnkronos) - 'Familia' di Francesco Costabile è il film designato a rappresentare l’Italia agli Oscar nella categoria che premia il film internazionale. Lo ha deciso il Comitato di Selezione per il film italiano da designare agli Oscars, istituito dall’Anica incarico dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, riunito davanti a un notaio e composto da Micaela Fusco, Alessandra Magliaro, Gabriele Muccino, Olivia Musini, Simona Paggi, Federico Pontiggia, Micaela Ramazzotti, Stefano Sardo, Vito Sinopoli.
'Familia' concorrerà per rientrare nella shortlist che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall’Academy e che sarà resa nota 16 dicembre 2025. L’annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 22 gennaio 2026, mentre la cerimonia di consegna degli Oscars si terrà a Los Angeles il 15 marzo 2026.
Sono 24 i film italiani (usciti al cinema tra il 1° ottobre 2024 e il 30 settembre 2025) che hanno concorso alla designazione del titolo candidato a rappresentare l’Italia nella selezione per la categoria International Feature Film Award (Premio al Film Internazionale) alla 98ª edizione degli Academy Awards.
Oltre a 'Familia' dell'elenco facevano parte 'Berlinguer. La grande ambizione' di Andrea Segre; 'Diamanti' di Ferzan Özpetek; 'Diva futura' di Giulia Louise Steigerwalt; 'Duse' di Pietro Marcello; 'Elisa' di Leonardo Di Costanzo; 'Eterno visionario' di Michele Placido; 'Follemente' di Paolo Genovese; 'Fuori' di Mario Martone; 'Hey Joe' di Claudio Giovannesi; 'Il monaco che vinse l’apocalisse' di Jordan River; 'Il nibbio' di Alessandro Tonda; 'Il ragazzo dai pantaloni rosa' di Margherita Ferri; 'Il treno dei bambini' di Cristina Comencini; 'L’amore che ho' di Paolo Licata; 'L’orto americano' di Pupi Avati; 'La vita da grandi' di Greta Scarano; 'Le assaggiatrici' di Silvio Soldini; 'Le città di pianura' di Francesco Sossai; 'Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta' di Gianluca Jodice; 'Napoli – New York? di Gabriele Salvatores; 'Sotto le nuvole' di Gianfranco Rosi; 'Trifole – Le radici dimenticate' di Gabriele Fabbro e 'Vittoria' di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman.
Luigi Celeste ha vent’anni e vive con sua madre Licia e suo fratello Alessandro, i tre sono uniti da un legame profondo. Sono quasi dieci anni che nessuno di loro vede Franco, compagno e padre, che ha reso l’infanzia dei due ragazzi e la giovinezza di Licia un ricordo fatto di paura e prevaricazione. Luigi vive la strada e, alla ricerca di un senso di appartenenza e di identità, si unisce a un gruppo di estrema destra dove respira ancora rabbia e sopraffazione. Un giorno Franco torna, rivuole i suoi figli, rivuole la sua famiglia, ma è un uomo che avvelena tutto ciò che tocca e rende chi ama prigioniero della sua ombra.
Uscito nelle sale italiane i 2 ottobre 2024, 'Familia' è ora disponibile in streaming per gli abbonati a Prime Video.
Leggi tutto: Scelto il film che rappresenterà l'Italia agli Oscar, è 'Familia' di Costabile

(Adnkronos) - "È un Salone ormai maturo, è un prodotto pronto già da tempo. Adesso bisogna fare in modo che tutti possano arrivare ad usufruirne. Genova non è una destination". Così Piero Formenti, presidente di Confindustria Nautica, intervenendo oggi alla conferenza stampa di chiusura del 65esimo Salone nautico (18-23 settembre), ‘We are made of sea’.
Il Salone 2025 “è andato bene - per il presidente di Confindustria nautica - gli espositori sono contenti, hanno venduto. Sono arrivati grandi complimenti dal pubblico e dalla stampa nazionale e internazionale - aggiunge - A oggi, a livello estetico, siamo il più bel Salone al mondo. Non ci sono dubbi, non c'è un Salone così. Ora bisogna che tutti, dal mondo, possano raggiungerlo. Ne ho parlato ampiamente sia con il presidente Bucci, sia con la sindaca Salis - fa sapere - Bisogna avere modo di arrivare più facilmente a Genova, soprattutto dall'estero. Non credo che debba spiegarvi che è già difficile arrivare all'aeroporto se si è italiani. Figuriamoci se si è esteri. Si potrebbe arrivare da Milano, ma non c'è una ferrovia veloce che porti qui. Vogliamo fare arrivare il turismo del lusso? Quali sono gli hotel in cui li possiamo accogliere? Sono questioni che vanno risolte”, rimarca Formenti.
Il presidente si sofferma poi sulle date del Salone genovese che sul calendario si posiziona nel mezzo tra il Cannes Yachting Festival (9-14 settembre) e il Monaco Yacht Show (24-27 settembre). La questione delle date del Salone “è un argomento in evoluzione - dice Formenti - Ogni anno se ne parla, se ne discute e si scelgono pro e contro valutando gli aspetti più convenienti e meno convenienti. Ciò che conta è che la forza, la potenza, la bellezza e la maturità che sta assumendo questo Salone ci può permettere di scegliere qualsiasi data, perché saremo sempre più forti per poterci imporre”, conclude.
Leggi tutto: Nautica, Formenti: "Salone maturo ma poco raggiungibile"


(Adnkronos) - Prosegue l'ondata di maltempo sull'Italia. Da nord a sud il ciclone d'autunno sta colpendo un po' dappertutto con temporali e piogge torrenziali. L'allerta meteo arancione della protezione civile è stata diramata per oggi, martedì 23 settembre, in Lombardia, Veneto e Lazio ma la perturbazione non sta risparmiando neppure il meridione dove un violento nubifragio si è abbattuto sull'isola d'Ischia sommergendo anche le auto dei carabinieri (VIDEO).
A Meda in Brianza una mamma e la sua bambina rimaste bloccate nella propria abitazione a causa dell'acqua che continuava a salire, sono state salvate dall’elicottero dei vigili del fuoco. Centinaia gli interventi di soccorso dopo la forte ondata di maltempo che ha investito la Lombardia. La maggior parte delle richieste arriva proprio dai comuni di Meda, Cabiate, Limbiate e Bovisio Masciago.
Durante tutta la notte le squadre hanno operato ininterrottamente con motopompe e idrovore per svuotare le aree allagate, scantinati e autorimesse. A Como, nei pressi della stazione, stanno operando i gos (gruppi operativi speciali) "con mezzi da movimento terra per la rimozione del fango e del materiale detritico".
Flagellata anche la Liguria dove una frana di grosse dimensioni si è abbattuta la scorsa notte in via delle Fabbriche sulle alture di Genova Voltri. Dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco e della Protezione Civile, è stata disposta la chiusura della strada per motivi di sicurezza, con conseguente modifica della viabilità. Il percorso alternativo individuato passa da via Superiore dei Giovi, via Tosonotti e via Costa d’Erca, consentendo di ricongiungersi a monte del tratto interessato dallo smottamento. Tuttavia, il nuovo itinerario è percorribile solo da veicoli di piccole dimensioni.
Proseguono, a Spigno Monferrato (Alessandria), le operazioni dei vigili del fuoco per la ricerca della donna dispersa ieri dopo essere stata trascinata via dall’acqua con il proprio camper per la piena di un torrente.
In Toscana a causa delle abbondanti precipitazioni cadute durante la notte un peschereccio ha rischiato di affondare a Porto Ercole. L’allarme è scattato alle prime luci del giorno, quando è stato notato che l’imbarcazione, ormeggiata al porto turistico, stava imbarcando una grande quantità d’acqua piovana.
Allagamenti, strade come fiumi, auto sommerse. E' lo scenario del nubifragio che si è abbattuto su Ischia causando danni in tutti i comuni dell'isola campana. Una scuola è stata evacuata a Ischia Porto e ci sono allagamenti anche a Lacco Ameno e Casamicciola, dove c'è stato l'alluvione nel novembre del 2022. Ancora a Forio, un'automobile dei carabinieri è stata sommersa dall'acqua, mentre l'autista di un pullman di linea è rimasto bloccato lungo l'ex statale.

(Adnkronos) - Nel settore dell'apicolutra e della produzione del miele "è importante la difesa della qualità dei prodotti, che è l'elemento alla base del benessere e della salute. Le produzioni derivanti dall'apicoltura non sono tutte uguali e un sistema virtuoso come quello europeo e, in particolare, quello italiano, con le sue 24mila tonnellate di prodotto annuo, devono essere protette rispetto a sofisticazioni e da mieli di qualità più scadente provenienti da altre nazioni". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenuto al workshop 'Sanità e apicoltura, sfide e opportunità', oggi al ministero della Salute.
"Su questo tema - ha aggiunto Lollobrigida - abbiamo sensibilizzato in Europa i nostri colleghi, che non hanno la stessa nostra sensibilità rispetto all'elemento qualitativo". In Europa "viene dato risalto all'elemento quantitativo, che poi determina un abbattimento dei prezzi, impedendo ai nostri apicoltori di avere il giusto riconoscimento dei costi di produzione e del valore aggiunto che deriva da un elemento intrinseco del prodotto che deve essere riconosciuto dal mercato", ha sottolineato il ministro. "Il problema - ha osservato - ovviamente è ancor più forte quando si guarda ad Est del mondo, con produzioni molto impattanti sui mercati. Non sempre nei Paesi fuori dall'Unione europea le regole che noi imponiamo ai nostri agricoltori, ai nostri allevatori, ai nostri pescatori e ai nostri agricoltori vengono rispettate". L'azione "deve essere quella di protezione. Stiamo lavorando sulla direttiva Breakfast, molto allineati con chi ritiene che vada specificato nel dettaglio l'elemento di provenienza, l'utilizzo industriale, le definizioni che permettono alla persona che acquista e consuma di discernere, di comprendere che cosa sta comprando e quindi scegliere se vuole ragionare sulla base del prezzo e basta", ha concluso Lollobrigida.
Leggi tutto: Lollobrigida: "Tutelare miele italiano da prodotti scadenti di Paesi extra Ue"
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