
(Adnkronos) - Nuova, potente, ondata di calore in arrivo sull'Italia. E' l'effetto Caronte, l'anticiclone africano che 'traghetterà' sulla Penisola temperature infernali con picchi anche di 40° C all'ombra. E il caldo estremo stavolta durerà almeno per una decina di giorni. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, giovedì 7 agosto, e per i giorni a venire.
Per Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, il meteo ha preso la propria decisione: nel corso dei prossimi 10 giorni farà caldo, molto caldo.
E’ infatti in arrivo l’anticiclone africano Caronte con temperature ‘infernali’ fino a 40°C all’ombra su gran parte dell’Italia. Sono valori di caldo estremo, anche perché ormai siamo ad agosto e le giornate hanno iniziato ad accorciarsi: con il primo anticiclone Caronte della storia de iLMeteo (luglio 2012) si arrivò a malapena a toccare i 36-37°C; è facile calcolare un aumento frequente delle temperature estive di almeno 3-4°C in poco più di un decennio. Il clima è cambiato.
Il Caronte del 2025 porterà 40°C a Terni, 39°C a Firenze, 38°C anche a Roma. Negli stessi giorni, durante il primo picco del weekend, anche Milano ‘cuocerà’ con una massima di 36°C e una percepita di 40°C a causa dell’alta umidità.
L’anticiclone Caronte dovrebbe persistere, infernale ed incontrastato, almeno fino al 16-17 agosto con la bolla africana caratterizzata da minime sui 20-24°C e massime tra i 35 e i 40°C; nella settimana successiva non si esclude una fase temporalesca specie al Nord, ma per ora l’unica certezza è che Caronte ci traghetterà in un periodo di canicola rovente.
Non ci resta che sperare che Caronte attraversi velocemente di nuovo il fiume Acheronte e ci riporti verso un clima più mite nella terza decade di agosto.
Giovedì 7. Al Nord: sole, caldo ed afa in aumento. Al Centro: sole e caldo in deciso aumento. Al Sud: sole e caldo in deciso aumento.
Venerdì 8. Al Nord: sole, caldo ed afa in aumento. Al Centro: sole e caldo in forte aumento. Al Sud: sole, caldo ed afa in deciso aumento.
Sabato 9. Al Nord: sole, caldo ed afa in ulteriore aumento. Al Centro: sole e caldo in ulteriore aumento. Al Sud: sole, caldo ed afa in ulteriore aumento.
Tendenza: anticiclone africano su tutta l’Italia almeno fino a Ferragosto con massime tra 35 e 40°C.
Leggi tutto: Ecco Caronte, l'anticiclone africano 'traghetta' il caldo estremo: previsioni meteo

(Adnkronos) - Israele potrebbe approvare in serata il suo piano per espandersi su nuove, vaste aree della Striscia di Gaza, potenzialmente nell'arco di cinque mesi, scrivono oggi 7 agosto i media israeliani. L'iniziativa prevederebbe lo sfollamento di circa un milione di palestinesi e non terrebbe in considerazione gli avvertimenti di alti ufficiali militari secondo cui metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi detenuti in quelle aree. Secondo quanto riferito, scrive il Times of Israel, il piano mira a distruggere ciò che resta di Hamas e a fargli pressione affinché liberi i 50 ostaggi ancora detenuti, circa 20 dei quali vivi, dopo il fallimento dei recenti colloqui per un accordo. Il piano inizierebbe con la presa di Gaza City e dei campi nella Striscia centrale, spingendo circa metà della popolazione dell'enclave a sud, verso la zona umanitaria di Mawasi.
Nonostante alcuni ministri potenzialmente contrari al piano, diversi resoconti affermano che il primo ministro Benjamin Netanyahu, nella riunione che si terrà oggi alle 18, probabilmente otterrà la maggioranza all'interno del gabinetto di sicurezza di alto livello per sostenere il piano. Secondo quanto riferito, il piano si concentrerà inizialmente sulla conquista di Gaza City e sull'ampliamento dei centri di distribuzione degli aiuti in coordinamento con gli Stati Uniti.
Secondo quanto riportato da Channel 12 News, nella prima fase del piano, Israele emetterebbe un avviso di evacuazione ai residenti di Gaza City – stimati in circa 1 milione di persone, circa la metà della popolazione della Striscia – per dare il tempo necessario alla realizzazione di infrastrutture civili nella zona centrale di Gaza, inclusi ospedali e campi per gli sfollati. Si prevede che questa fase durerà diverse settimane. Israele lancerebbe un'offensiva militare nella seconda fase, durante la quale si prevede che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump pronunci un discorso in cui annuncerà l'accelerazione degli aiuti umanitari in coordinamento con Israele, prosegue il rapporto.
L'espansione sarebbe finanziata da circa 1 miliardo di dollari in donazioni dagli Stati Uniti e da altri paesi, ha affermato Channel 12, aggiungendo che l'obiettivo sarebbe quello di consentire ai cittadini di Gaza di accedere agli aiuti che aggirano Hamas mentre Gaza City cade sotto il controllo israeliano.
Secondo quanto riportato dal sito di notizie Ynet, dall'emittente pubblica Kan e dal notiziario Channel 13, la campagna militare dovrebbe durare dai quattro ai cinque mesi e coinvolgere dalle quattro alle cinque divisioni dell'Idf. Kan ha riferito che, oltre a Gaza City, nel nord della Striscia, il piano prevede di estendersi ai campi nella Striscia centrale. Si prevede che la popolazione civile verrà ulteriormente spinta verso la Striscia meridionale, mentre si svolgeranno manovre nelle aree in cui si ritiene siano tenuti gli ostaggi, con l'obiettivo di evitare loro qualsiasi danno.
Il primo ministro Netanyahu riunirà quindi oggi il suo gabinetto di sicurezza alle 18 (ora locale, le 17 in Italia), nel suo ufficio a Gerusalemme. Secondo il Times of Israel, dovrebbe essere approvata l’occupazione militare totale della Striscia. Ma all’interno dell’esecutivo ci sono posizioni divergenti, e l’opposizione maggiore viene dall’esercito.
"Ho avvertito Netanyahu che occupare Gaza è una pessima idea. Non si va in guerra se non si ha il sostegno del popolo. Occupare Gaza è una pessima idea dal punto di vista operativo, morale ed economico", ha detto alla stampa il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, dopo un briefing sulla sicurezza con Netanyahu. "Non si manda lo Stato di Israele in guerra se la maggioranza del popolo non è d'accordo con te, e il popolo di Israele non è interessato a questa guerra", ha detto Lapid al premier.
Secondo quanto riferito, il gabinetto dovrebbe approvare una piena occupazione militare della Striscia durante la riunione, nonostante il capo di Stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, e gli ufficiali dell'esercito abbiano messo in guardia da questa eventualità. I funzionari militari ritengono che se Israele procederà con il piano, questo porterà a pesanti perdite tra le truppe israeliane. Gli ufficiali della difesa stimano che “decine” di soldati potrebbero essere uccisi e un gran numero sarebbe ferito nell'operazione, ha riferito l'emittente pubblica Kan. E hanno anche avvertito del rischio che la conquista di tutta Gaza comporterebbe per i restanti ostaggi, dato che finora l'Idf si è astenuto dall'operare consapevolmente nelle aree in cui si ritiene siano detenuti. Secondo Kan, gli ufficiali ritengono che gli ostaggi potrebbero essere uccisi intenzionalmente dai loro rapitori se l'esercito israeliano si avvicinasse.
Zamir ha presentato a Netanyahu diversi piani per espandere gradualmente le operazioni militari nella Striscia di Gaza, volti a fornire al governo la possibilità di sospendere i combattimenti qualora riprendessero le trattative per la presa degli ostaggi.
"E' diritto e dovere del capo di stato maggiore dell'Idf esprimere la propria posizione nelle sedi appropriate", ha affermato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, nel contesto delle tensioni. Ma, in un post su X, ha sottolineato che, una volta che la classe politica avrà preso le decisioni, "le Idf le metteranno in atto".
Dal canto suo l presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che non interferirà con i piani israeliani di occupare l'intera Striscia di Gaza. "Dipenderà in gran parte da Israele", ha detto riguardo la proposta del primo ministro israeliano di prendere il controllo dell'intera enclave. E ha affermato che il suo obiettivo principale è quello di sfamare gli abitanti di Gaza "che evidentemente non se la passano molto bene con il cibo". Trump ha aggiunto che "Israele ci aiuterà in termini di distribuzione e anche di denaro, così come gli Stati arabi".
Se confermate, le notizie di possibili estensioni delle operazioni militari a Gaza risultano "profondamente allarmanti". A dichiararlo è stato Miroslav Jenca, assistente segretario generale delle Nazioni Unite, intervenendo ad una riunione del Consiglio di Sicurezza sulla situazione a Gaza. "Le ultime notizie riguardanti una possibile decisione di Benjamin Netanyahu di espandere le operazioni militari di Israele attraverso la Striscia di Gaza, se vere, sono profondamente allarmanti", ha affermato. "Questo comporterebbe il rischio di catastrofiche conseguenze per milioni di palestinesi e potrebbe ulteriormente mettere a repentaglio le vite degli ostaggi ancora a Gaza. Il diritto internazionale è chiaro al riguardo: Gaza è e deve restare parte integrante del futuro Stato Palestinese", ha affermato.
Leggi tutto: Occupazione totale di Gaza, oggi decisione Netanyahu. Media: "Piano durerà 5 mesi"

(Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu riunirà il suo gabinetto di sicurezza oggi, giovedì 7 agosto, alle 18 (ora locale, le 17 in Italia), nel suo ufficio a Gerusalemme. Secondo il Times of Israel, dovrebbe essere approvata l’occupazione militare totale della Striscia. Ma all’interno dell’esecutivo ci sono posizioni divergenti, e l’opposizione maggiore viene dall’esercito.
"Ho avvertito Netanyahu che occupare Gaza è una pessima idea. Non si va in guerra se non si ha il sostegno del popolo. Occupare Gaza è una pessima idea dal punto di vista operativo, morale ed economico", ha detto alla stampa il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, dopo un briefing sulla sicurezza con Netanyahu. "Non si manda lo Stato di Israele in guerra se la maggioranza del popolo non è d'accordo con te, e il popolo di Israele non è interessato a questa guerra", ha detto Lapid al premier.
Secondo quanto riferito, il gabinetto dovrebbe approvare una piena occupazione militare della Striscia durante la riunione, nonostante il capo di Stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, e gli ufficiali dell'esercito abbiano messo in guardia da questa eventualità. I funzionari militari ritengono che se Israele procederà con il piano, questo porterà a pesanti perdite tra le truppe israeliane. Gli ufficiali della difesa stimano che “decine” di soldati potrebbero essere uccisi e un gran numero sarebbe ferito nell'operazione, ha riferito l'emittente pubblica Kan. E hanno anche avvertito del rischio che la conquista di tutta Gaza comporterebbe per i restanti ostaggi, dato che finora l'Idf si è astenuto dall'operare consapevolmente nelle aree in cui si ritiene siano detenuti. Secondo Kan, gli ufficiali ritengono che gli ostaggi potrebbero essere uccisi intenzionalmente dai loro rapitori se l'esercito israeliano si avvicinasse.
Zamir ha presentato a Netanyahu diversi piani per espandere gradualmente le operazioni militari nella Striscia di Gaza, volti a fornire al governo la possibilità di sospendere i combattimenti qualora riprendessero le trattative per la presa degli ostaggi.
"E' diritto e dovere del capo di stato maggiore dell'Idf esprimere la propria posizione nelle sedi appropriate", ha affermato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, nel contesto delle tensioni. Ma, in un post su X, ha sottolineato che, una volta che la classe politica avrà preso le decisioni, "le Idf le metteranno in atto".
Dal canto suo l presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che non interferirà con i piani israeliani di occupare l'intera Striscia di Gaza. "Dipenderà in gran parte da Israele", ha detto riguardo la proposta del primo ministro israeliano di prendere il controllo dell'intera enclave. E ha affermato che il suo obiettivo principale è quello di sfamare gli abitanti di Gaza "che evidentemente non se la passano molto bene con il cibo". Trump ha aggiunto che "Israele ci aiuterà in termini di distribuzione e anche di denaro, così come gli Stati arabi".
Se confermate, le notizie di possibili estensioni delle operazioni militari a Gaza risultano "profondamente allarmanti". A dichiararlo è stato Miroslav Jenca, assistente segretario generale delle Nazioni Unite, intervenendo ad una riunione del Consiglio di Sicurezza sulla situazione a Gaza. "Le ultime notizie riguardanti una possibile decisione di Benjamin Netanyahu di espandere le operazioni militari di Israele attraverso la Striscia di Gaza, se vere, sono profondamente allarmanti", ha affermato. "Questo comporterebbe il rischio di catastrofiche conseguenze per milioni di palestinesi e potrebbe ulteriormente mettere a repentaglio le vite degli ostaggi ancora a Gaza. Il diritto internazionale è chiaro al riguardo: Gaza è e deve restare parte integrante del futuro Stato Palestinese", ha affermato.

(Adnkronos) - Caso Almasri, giustizia, dazi, ponte sullo Stretto di Messina e regionali. Sono molti i temi, più o meno caldi, affrontati in un'intervista dalla premier Giorgia Meloni.
''Sul caso Almasri ho detto quello che penso. Considero surreale la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario Mantovano, che hanno agito nel rispetto della legge per tutelare la sicurezza degli italiani. E considero ancora più surreale il fatto che, invece, per me si chieda l'archiviazione. Perchè i miei ministri non governano a mia insaputa e io non sono Alice nel paese delle meraviglie, sono il capo del governo e non sono, diciamolo, neanche un Conte qualsiasi, che faceva finta di non sapere cosa facesse il suo ministro degli Interni. Dopodiché a me, ovviamente, non sfugge che la riforma della giustizia procede a passi spediti e, diciamo così, ho messo in conto eventuali conseguenze'', ha detto Meloni in una intervista al Tg5.
"Sono fiera che abbiamo fatto noi dopo decenni che se ne parlava il Ponte dello Stretto. E' stato approvato oggi al Cipess il progetto definitivo e quindi ora si potrà partire. Tutti dibattiti che in Italia sono stati fatti per decenni, poi è arrivato un governo che si è messo a fare le cose delle quali gli altri parlavano".
"Non ho dubbi sul fatto che troviamo la quadra, lo abbiamo sempre fatto. La differenza fondamentale tra noi e gli altri è che noi stiamo insieme per scelta, non stiamo insieme per costrizione e non stiamo insieme per necessità o perché non abbiamo scelta. Stiamo insieme perché condividiamo una visione del mondo, abbiamo sempre trovato soluzioni e troveremo soluzioni anche stavolta".
Sui dazi "la competenza è della Commissione europea, che adesso sta trattando su eventuali prodotti che potrebbero rientrare nelle esenzioni rispetto alle tariffe. Anche in questa trattativa l'Italia farà del suo meglio per tutelare i suoi interessi nazionali, anche considerando che molti dei prodotti che sono simbolo dell'export italiano in realtà sono impossibili da sostituire con produzioni interne americane, banalmente perché sono prodotti unici e ovviamente anche questo lo stiamo facendo notare", ha detto la presidente del Consiglio.
"Ma - ha proseguito - quello che stiamo facendo noi e che dobbiamo fare soprattutto è continuare ad aiutare le nostre imprese e i nostri produttori. Lo abbiamo fatto negli ultimi giorni, ad esempio mettendo un altro miliardo di euro sulle filiere agroalimentari e approvando un importante pacchetto di semplificazioni che era quello che le nostre aziende chiedevano. Continuiamo a stare al fianco dei nostri produttori", ha concluso.
"Per decenni si è discusso della necessità di dotare la Capitale d’Italia Roma di uno status speciale, di una capacità legislativa. Poi non è mai stato fatto. Sono fiera che lo abbiamo fatto noi finalmente", ha detto ancora Meloni.
Leggi tutto: Meloni: “Riforma giustizia procede, messo in conto conseguenze”

(Adnkronos) - Caldo in aumento, continua il rialzo delle temperature in Italia. L'infilata di bollini verdi che ha caratterizzato la fine di luglio e l'inizio di agosto si interrompe oggi, giovedì 7. L'ultimo aggiornamento del bollettino del ministero della Salute indica 4 città bollino giallo (rischio 1), livello di pre-allerta per le ondate di calore: Bolzano, Firenze, Perugia e Rieti. Il clima si scalderà ulteriormente domani, venerdì 8 agosto, quando i capoluoghi in giallo - sui 27 monitorati - salgono a 11 e compaiono anche 2 bollini arancioni. In giallo Bologna, Bolzano, Brescia, Frosinone, Latina, Milano, Perugia, Roma, Trieste, Verona e Viterbo. In arancione Firenze e Rieti, dove il livello di rischio passerà a 2, con pericoli per la salute delle persone fragili.
Secondo i dati registrati da Legambiente a Roma, Napoli, Bologna, Milano e Palermo con la sua campagna 'Che Caldo Che Fa! Contro la cooling poverty: città + fresche, città + giuste', realizzata con il supporto di Banco dell’Energia e in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, dalle 171 termografie scattate da fine giugno al 27 luglio in 10 quartieri delle 5 città capoluogo, dove sono state mappate oltre 700 infrastrutture e servizi, è stata registrata una temperatura ambientale media di 35,4°C, con la massima di 43°C nel quartiere di Secondigliano, Napoli, e la minima di 29,5°C a Murri, Bologna. Le temperature medie delle 509 superfici monitorate (tra asfalto, cemento, sanpietrini, aiuole, macchine, ecc...) si attestano, invece, a 45,6°C.
Leggi tutto: Caldo in aumento, domani 11 città bollino giallo e 2 in arancione

(Adnkronos) - Mentre scattano i dazi Usa decisi dal presidente Donald Trump il primo agosto scorso, il tycoon colpisce l'India raddoppiandole tariffe in risposta all'acquisto di petrolio russo e annuncia dazi raddoppiati su chip e semiconduttori importati dall’estero - con Apple che si allea con il leader americano confermando importanti investimenti negli Stati Uniti -, il Brasile di Lula protesta formalmente al Wto per le tariffe del 50%, giudicate "punitive".
"Miliardi di dollari in dazi stanno ora affluendo verso gli Stati Uniti d'America!", ha scritto intanto su Truth Social il presidente Trump, che esulta parlando delle nuove e ingenti tariffe da lui imposte sui Paesi di tutto il mondo e che sono entrate in vigore dopo la mezzanotte.
Il tycoon ha intanto annunciato l'intenzione di applicare dazi del 100 % sui chip e i semiconduttori prodotti all'estero. L'occasione è stata una conferenza stampa assieme al ceo del colosso tecnologico Tim Cook in cui è stato annunciato che Apple investirà 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti in quello che "è il maggiore investimento che Apple abbia mai fatto in America e nel mondo". "Compagnie come Apple tornano a casa - ha aggiunto Trump - Un anno fa eravamo un Paese morto, ora siamo il paese più 'caldo' al mondo" dal punto di vista economico.
Trump ha quindi firmato un ordine esecutivo che impone un'ulteriore tariffa del 25% all'India in risposta al suo continuo acquisto di petrolio russo. Le merci provenienti dall'India potrebbero quindi essere soggette a dazi del 50% a partire dal 27 agosto, data dell'entrata in vigore del provvedimento.
"Le azioni e le politiche del governo della Federazione russa continuino a rappresentare una minaccia enorme e straordinaria per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti", si legge sull'ordine: "Ritengo necessario e appropriato imporre un dazio ad valorem aggiuntivo sulle importazioni di prodotti provenienti dall'India, che importa direttamente o indirettamente petrolio dalla Federazione russa".
"È estremamente inopportuno che gli Stati Uniti scelgano di imporre dazi aggiuntivi all'India per azioni che anche diversi altri Paesi stanno intraprendendo nel proprio interesse nazionale", ha riferito in una nota il ministero degli Esteri indiano che ha condannato i dazi definendoli "ingiusti, ingiustificati, e irragionevoli" aggiungendo: "Le nostre importazioni si basano su fattori di mercato e sono effettuate con l'obiettivo generale di garantire la sicurezza energetica di 1,4 miliardi di persone in India".
Intanto il Brasile ha presentato un reclamo all'Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc o Wto) per contestare i dazi punitivi imposti dall'amministrazione Usa, hanno riferito all'Afp due fonti governative brasiliane. Si tratta della prima azione intrapresa dal governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva da quando, oggi, sono entrati in vigore dazi del 50% su molti prodotti brasiliani esportati negli Stati Uniti.
Leggi tutto: Trump raddoppia i dazi sull'India, Brasile ricorre a Wto

(Adnkronos) - Al via da oggi i dazi Usa decisi dal presidente Donald Trump il primo agosto scorso. Mentre il tycoon colpisce l'India raddoppiando i dazi in risposta all'acquisto di petrolio russo e annuncia prezzi raddoppiati su chip e semiconduttori importati dall’estero - con Apple che si allea con il leader americano confermando importanti investimenti negli Stati Uniti -, il Brasile di Lula protesta formalmente al Wto per le tariffe del 50%, giudicate "punitive".
"Miliardi di dollari in dazi stanno ora affluendo verso gli Stati Uniti d'America!", ha scritto intanto su Truth Social il presidente Trump, che esulta parlando delle nuove e ingenti tariffe da lui imposte sui Paesi di tutto il mondo e che sono entrate in vigore dopo la mezzanotte.
Prima di oggi, praticamente tutti i beni di ogni Paese erano soggetti a una tariffa minima del 10%. Dalla mezzanotte, le tariffe variano notevolmente da Paese a Paese. Le aliquote più elevate sono applicate alle merci provenienti da Brasile (50%), Laos (40%), Myanmar (40%), Svizzera (39%), Iraq (35%) e Serbia (35%). Altri 21 Paesi sono soggetti a imposte superiori al 15%. Tra questi figurano diversi Stati da cui gli Stati Uniti dipendono fortemente per una varietà di beni, come Vietnam (20%), India (25-50%), Taiwan (20%) e Thailandia (19%).
Secondo un elenco pubblicato la scorsa settimana dalla Casa Bianca, i beni di trentanove Paesi, compresi quelli membri dell'Unione Europea, sono soggetti a dazi del 15%.
Oltre a Canada e Messico, tutti gli altri paesi da cui gli Stati Uniti importano merci continueranno a essere soggetti a una tariffa minima del 10%, seppur con alcune esenzioni. Le merci provenienti da Messico e Canada sono esenti da dazi doganali se conformi all'accordo di libero scambio tra Stati Uniti, Messico e Canada. In caso contrario, le merci provenienti dal Messico sono soggette a dazi del 25%, mentre le merci provenienti dal Canada sono soggette a dazi del 35%, in aumento rispetto al 25% precedente.
Il tycoon ha così annunciato l'intenzione di applicare dazi del 100 % sui chip e i semiconduttori prodotti all'estero. L'occasione è stata una conferenza stampa assieme al ceo del colosso tecnologico Tim Cook in cui è stato annunciato che Apple investirà 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti in quello che "è il maggiore investimento che Apple abbia mai fatto in America e nel mondo". "Compagnie come Apple tornano a casa - ha aggiunto Trump - Un anno fa eravamo un Paese morto, ora siamo il paese più 'caldo' al mondo" dal punto di vista economico.
Intanto Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone un'ulteriore tariffa del 25% all'India in risposta al suo continuo acquisto di petrolio russo. Le merci provenienti dall'India potrebbero quindi essere soggette a dazi del 50% a partire dal 27 agosto, data dell'entrata in vigore del provvedimento.
"Le azioni e le politiche del governo della Federazione russa continuino a rappresentare una minaccia enorme e straordinaria per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti", si legge sull'ordine: "Ritengo necessario e appropriato imporre un dazio ad valorem aggiuntivo sulle importazioni di prodotti provenienti dall'India, che importa direttamente o indirettamente petrolio dalla Federazione russa".
"È estremamente inopportuno che gli Stati Uniti scelgano di imporre dazi aggiuntivi all'India per azioni che anche diversi altri Paesi stanno intraprendendo nel proprio interesse nazionale", ha riferito in una nota il ministero degli Esteri indiano che ha condannato i dazi definendoli "ingiusti, ingiustificati, e irragionevoli" aggiungendo: "Le nostre importazioni si basano su fattori di mercato e sono effettuate con l'obiettivo generale di garantire la sicurezza energetica di 1,4 miliardi di persone in India".
Intanto il Brasile ha presentato un reclamo all'Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc o Wto) per contestare i dazi punitivi imposti dall'amministrazione Usa, hanno riferito all'Afp due fonti governative brasiliane. Si tratta della prima azione intrapresa dal governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva da quando, oggi, sono entrati in vigore dazi del 50% su molti prodotti brasiliani esportati negli Stati Uniti.
Leggi tutto: Dazi, scattano le tariffe Usa. Trump esulta: "Arrivano miliardi di dollari"

(Adnkronos) - Al via da oggi i dazi Usa decisi dal presidente Donald Trump il primo agosto scorso. Mentre il tycoon colpisce l'India raddoppiando i dazi in risposta all'acquisto di petrolio russo e annuncia prezzi raddoppiati su chip e semiconduttori importati dall’estero - con Apple che si allea con il leader americano confermando importanti investimenti negli Stati Uniti -, il Brasile di Lula protesta formalmente al Wto per le tariffe del 50%, giudicate "punitive".
All'entrata in vigore degli accordi tariffari "mancano ancora 8 ore: vedremo molto altro, vedrete sanzioni secondarie", aveva intanto assicurato ieri il presidente Trump in una conferenza stampa alla Casa Bianca, interrogato circa i dazi al 50% decisi per l'India.
Il tycoon ha così annunciato l'intenzione di applicare dazi del 100 % sui chip e i semiconduttori prodotti all'estero. L'occasione è stata una conferenza stampa assieme al ceo del colosso tecnologico Tim Cook in cui è stato annunciato che Apple investirà 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti in quello che "è il maggiore investimento che Apple abbia mai fatto in America e nel mondo". "Compagnie come Apple tornano a casa - ha aggiunto Trump - Un anno fa eravamo un Paese morto, ora siamo il paese più 'caldo' al mondo" dal punto di vista economico.
Intanto Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone un'ulteriore tariffa del 25% all'India in risposta al suo continuo acquisto di petrolio russo. "Le azioni e le politiche del governo della Federazione russa continuino a rappresentare una minaccia enorme e straordinaria per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti", si legge sull'ordine: "Ritengo necessario e appropriato imporre un dazio ad valorem aggiuntivo sulle importazioni di prodotti provenienti dall'India, che importa direttamente o indirettamente petrolio dalla Federazione russa".
"È estremamente inopportuno che gli Stati Uniti scelgano di imporre dazi aggiuntivi all'India per azioni che anche diversi altri Paesi stanno intraprendendo nel proprio interesse nazionale", ha riferito in una nota il ministero degli Esteri indiano che ha condannato i dazi definendoli "ingiusti, ingiustificati, e irragionevoli" aggiungendo: "Le nostre importazioni si basano su fattori di mercato e sono effettuate con l'obiettivo generale di garantire la sicurezza energetica di 1,4 miliardi di persone in India".
Intanto il Brasile ha presentato un reclamo all'Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc o Wto) per contestare i dazi punitivi imposti dall'amministrazione Usa, hanno riferito all'Afp due fonti governative brasiliane. Si tratta della prima azione intrapresa dal governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva da quando, oggi, sono entrati in vigore dazi del 50% su molti prodotti brasiliani esportati negli Stati Uniti.
Leggi tutto: Dazi, scattano le tariffe Usa: Trump raddoppia sull'India, il Brasile ricorre al Wto

(Adnkronos) - All'entrata in vigore degli accordi tariffari "mancano ancora 8 ore: vedremo molto altro, vedrete sanzioni secondarie". Così il presidente degli Usa Donald Trump in una conferenza stampa alla Casa Bianca, interrogato circa i dazi al 50% decisi per l'India.
Intanto il tycoon ha annunciato l'intenzione di applicare dazi del 100 % sui chip e i semiconduttori prodotti all'estero. L'occasione è stata una conferenza stampa assieme al ceo del colosso tecnologico Tim Cook in cui è stato annunciato che Apple investirà 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti in quello che "è il maggiore investimento che Apple abbia mai fatto in America e nel mondo". "Compagnie come Apple tornano a casa - ha aggiunto Trump - Un anno fa eravamo un Paese morto, ora siamo il paese più 'caldo' al mondo" dal punto di vista economico.Il presidente
Trump, ha firmato un ordine esecutivo che impone un'ulteriore tariffa del 25% all'India in risposta al suo continuo acquisto di petrolio russo. "Le azioni e le politiche del governo della Federazione russa continuino a rappresentare una minaccia enorme e straordinaria per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti", si legge sull'ordine: "Ritengo necessario e appropriato imporre un dazio ad valorem aggiuntivo sulle importazioni di prodotti provenienti dall'India, che importa direttamente o indirettamente petrolio dalla Federazione russa".
"È estremamente inopportuno che gli Stati Uniti scelgano di imporre dazi aggiuntivi all'India per azioni che anche diversi altri Paesi stanno intraprendendo nel proprio interesse nazionale", ha riferito in una nota il ministero degli Esteri indiano che ha condannato i dazi definendoli "ingiusti, ingiustificati, e irragionevoli" aggiungendo: "Le nostre importazioni si basano su fattori di mercato e sono effettuate con l'obiettivo generale di garantire la sicurezza energetica di 1,4 miliardi di persone in India".
Intanto il Brasile ha presentato un reclamo all'Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc o Wto) per contestare i dazi punitivi imposti dall'amministrazione Usa, hanno riferito all'Afp due fonti governative brasiliane.
Si tratta della prima azione intrapresa dal governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva da quando, oggi, sono entrati in vigore dazi del 50% su molti prodotti brasiliani esportati negli Stati Uniti.
Leggi tutto: Dazi, Trump: "C'è in arrivo molto altro". Brasile ricorre al Wto

(Adnkronos) - Roma travolta 4-0 dall'Aston Villa nell'amichevole giocata a Birmingham oggi 6 agosto 2025. I giallorossi allenati da Gasperini vengono sconfitti nettamente dalla formazione di Unay Emery. L'Aston Villa sblocca il risultato al 15' con una splendida punizione di Buendia dal limite dell'area. Il raddoppio arriva al 17' con un'azione perfetta: imbucata per Ramsey che si presenta davanti a Svilar e lo batte per il 2-0. Prima del riposo arriva il tris. Cross di Buendia, Ramsey è libero di colpire di testa: 3-0. Nella ripresa, la Roma prova ad accorciare le distanze e va vicina al gol con Soulé, che colpisce l'incrocio dei pali. All'85', poker del Villa: il Malen entra in area, destro rasoterra e 4-0.
Leggi tutto: Aston Villa-Roma 4-0, giallorossi travolti in amichevole

(Adnkronos) - Donald Trump è "aperto a incontrare" sia il presidente russo Vladimir Putin che l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Ad affermarlo la portavoce del presidente degli Stati Uniti d'America Karoline Leavitt, aggiungendo che "i russi hanno espresso il desiderio di incontrare" il presidente Usa.
La possibilità è stata discussa in una chiamata tra Trump e Zelensky, a cui, secondo una fonte ucraina di alto livello, hanno partecipato anche il segretario generale della Nato Mark Rutte e i leader di Gran Bretagna, Germania e Finlandia, dopo che l'inviato di Washington Steve Witkoff aveva visitato Mosca per dei colloqui, nella mattinata di oggi.
Secondo il New York Times, Trump ha dichiarato oggi a diversi leader europei di voler incontrare personalmente Putin già la prossima settimana, per poi tenere un incontro a tre con Volodymyr Zelensky.
"Il mio inviato speciale, Steve Witkoff, ha appena avuto un incontro molto produttivo con il presidente russo Vladimir Putin. Sono stati fatti grandi progressi", ha scritto su Truth Trump.
"Poi - prosegue nel post il presidente degli Stati Uniti - ho aggiornato alcuni dei nostri alleati europei. Tutti sono d'accordo sul fatto che questa guerra debba arrivare a una fine e lavoreremo per questo nei prossimi giorni e nelle settimane a venire".
Il colloquio Putin-Witkoff è stato "utile e costruttivo", ha riferito dal canto suo il Consigliere per la politica estera del presidente russo, Yuri Ushakov. La Russia, ha aggiunto, "ha ricevuto alcuni segnali da Trump" e "ne ha inviati altri" in risposta. Putin e Witkoff hanno anche discusso, oltre che del conflitto in Ucraina, delle prospettive dello sviluppo di una "partnership strategica" fra Stati Uniti e Russia.
Nonostante l'incomtro sia "andato bene" e i russi vogliano "continuare a impegnarsi", "le sanzioni secondarie dovrebbero comunque essere attuate da venerdì", ha detto un funzionario della Casa Bianca citato dal giornalista di Axios, Barak Ravid.
Volodmyr Zelensky ha invece scritto un post su X dopo la notizia del colloquio telefonico con Trump. "Mentre tornavo dalle nostre brigate nella regione di Sumy - ha scritto in riferimento alla visita ai militari nell'area - ho parlato con Trump. Il colloquio è avvenuto dopo la visita a Mosca del rappresentante del presidente Trump, Steve Witkoff". E ha aggiunto: "La nostra posizione comune con i nostri partner è assolutamente chiara, la guerra deve finire. E deve essere fatto in modo onesto. Leader europei hanno partecipato alla telefonata, e sono grato a ognuno di loro per il loro sostegno".
Zelensky non ha fornito dettagli e ha aggiunto: "Abbiamo parlato di ciò che è stato precisato a Mosca". "L'Ucraina difenderà la sua indipendenza - ha proseguito - Abbiamo tutti bisogno di una pace duratura e solida". La Russia "deve porre fine alla guerra che ha iniziato", conclude, con un ringraziamento a "tutti coloro che sono al fianco dell'Ucraina".
E intanto secondo quanto rivela Bloomberg, citando fonti al corrente delle discussioni, il Cremlino starebbe valutando una proposta di mettere in pausa la campagna aerea contro l'Ucraina come concessione a Trump. La proposta che Mosca starebbe considerando prevede una limitata "tregua aerea", con una pausa ai raid russi con droni e missili, ma solo se anche Kiev aderisce, scrive Bloomberg. Che poi cita l'analista Sergei Markov, vicino al Cremlino, secondo cui "Trump ha bisogno di un qualche 'regalo', di una concessione dalla Russia e una tregua aerea potrebbe essere questo genere di regalo".
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(Adnkronos) - E' in fase di recupero Leopoldo Mastelloni colpito da un ictus tre giorni fa. L'attore, 80 anni compiuti lo scorso 12 luglio, è ricoverato - secondo quanto riferiscono fonti all'Adnkronos - all'ospedale Umberto I di Roma e sarebbe lucido. L'ictus sembrerebbe non avere fatto troppi danni e si ipotizzano eventuali dimissioni nei prossimi giorni.
Leggi tutto: Leopoldo Mastelloni colpito da un ictus: "E' in ripresa"

(Adnkronos) - Un passeggero speciale in aereo. Peso, 70 chili. Zampe, 4. Comportamento, impeccabile. C'è anche Horus, un alano arlecchino, sul volo che da Città del Messico raggiunge la località turistica di Puerto Vallarta.
L'alano, in compagnia dei due padroni, si accomoda nel posto lato corridoio e si gode il viaggio di circa un'ora e mezza. Gli altri passeggeri, dopo l'iniziale e prevedibile perplessità, 'celebrano' la situazione particolare con foto e video. Horus, a quanto pare, si comporta in maniera impeccabile durante il volo. Nessun problema a bordo.
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(Adnkronos) - ''Sul caso Almasri ho detto quello che penso. Considero surreale la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario Mantovano, che hanno agito nel rispetto della legge per tutelare la sicurezza degli italiani. E considero ancora più surreale il fatto che, invece, per me si chieda l'archiviazione". Così la premier Giorgia Meloni in una intervista al Tg5 che andrà in onda stasera.
"Perché i miei ministri non governano a mia insaputa e io non sono Alice nel paese delle meraviglie, sono il capo del governo e non sono, diciamolo, neanche un Conte qualsiasi, che faceva finta di non sapere cosa facesse il suo ministro degli Interni - aggiunge - Dopodiché a me, ovviamente, non sfugge che la riforma della giustizia procede a passi spediti e, diciamo così, ho messo in conto eventuali conseguenze''.
Immediata la replica del leader M5S: "Non sono certo una Meloni qualsiasi", ribatte in un video sui social. "E grazie a Dio. Io non avrei mai rimpatriato una persona che è accusata di aver stuprato bambini e di crimini contro l'umanità. Mi sarei comportato ben diversamente e ne sono orgoglioso", aggiunge.
"Sulla vicenda Almasri il governo ha mentito anche al Parlamento, fornendo versioni diverse sulle ragioni che hanno portato a fornire un salvacondotto a chi è accusato di aver stuprato bambini e di crimini contro l'umanità. Gli hanno offerto un volo di Stato, con tutti gli onori, per riportarlo in Libia e non è ancora chiaro per cui lo hanno fatto. E nel frattempo alcuni ministri sono indagati per favoreggiamento, peculato e omissione di atti di ufficio. Perchè tutto questo? Giorgia Meloni sotto ricatto? L'intero governo è sotto ricatto? Lo vorremmo sapere", dice ancora Conte sui social.
Conte ribatte alla premier, poi, riguardo al rapporto con Salvini. Conte, ha detto Meloni, "faceva finta di non sapere cosa facesse il suo ministro degli Interni". Replica il leader M5S: "Nella vicenda Open Arms, io criticai alla luce del sole Salvini, con lettere formali, con post, in tutti i modi da subito mi sono distaccato dalla sua gestione personale che io non ho assolutamente diviso". "Quindi certo che mi sono distaccato dal Ministro degli Interni, lo rivendico, l'ho criticato allora e lo critico ancora oggi per quella gestione”, aggiunge. “Mi comporto diversamente da Giorgia Meloni, certo. Lei invece difende i suoi ministri. Difende la ministra Santanchè, la tiene incollata alla poltrona nonostante le gravi accuse, anche circostanziate ad esempio di tuffa aggravata sui fondi Covid dello Stato. Quando si tratta di sottrarsi alla legge si proteggono l’un con l'altro. Sono uno squadrone”.
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(Adnkronos) - Si è tolto la vita impiccandosi nel carcere di Messina Stefano Argentino, il 27enne reo confesso di aver ucciso a coltellate, lo scorso 31 marzo, la 22enne Sara Campanella di cui era compagno di corso all'Università. Il giovane, la cui prima udienza per il giudizio abbreviato si sarebbe dovuta tenere il prossimo 10 settembre, si è ucciso nel reparto protetti del carcere.
"La grave carenza di organico - afferma il segretario generale del Sappe Donato Capece - non ci consente una vigilanza continua nei reparti protetti su questi soggetti che, dopo essere entrati in carcere, riflettono a posteriori su quanto hanno commesso e poi arrivano a questi gesti".
"È il triste, drammatico, epilogo di una storia di cui si supponeva già il finale. Sara è stata uccisa, Stefano si è tolto la vita e l’unica responsabilità è da attribuire allo Stato", dice all'Adnkronos l'avvocato Giuseppe Cultrera, legale di Argentino. Appresa la notizia della morte, Cultrera si è subito recato a casa della famiglia del 27enne che è "devastata dal dolore".
"Avevo chiesto una perizia psichiatrica perché avevo compreso Stefano e i suoi problemi e il gip me l’ha negata - prosegue il legale - Avrebbe potuto salvare almeno una delle due vite, invece lo Stato dovrà sentirsi responsabile del misfatto. Auspico solo che le due famiglie, accomunate da un immane dolore di un destino avverso, possano trovare la pace terrena in un abbraccio silenzioso di dolore, antefatto ed epilogo di un qualcosa che non sarebbe mai dovuto succedere e che avrebbe potuto essere evitato".

(Adnkronos) - Si è tolto la vita nel carcere di Messina Stefano Argentino, il 27enne reo confesso di aver ucciso a coltellate, lo scorso 31 marzo, la giovane 22enne Sara Campanella di cui era compagno di corso all'Università. Il giovane, la cui prima udienza per il giudizio abbreviato si sarebbe dovuta tenere il prossimo 10 settembre, si è ucciso nel reparto protetti del carcere.
"La grave carenza di organico - afferma il segretario generale del Sappe Donato Capece - non ci consente una vigilanza continua nei reparti protetti su questi soggetti che, dopo essere entrati in carcere, riflettono a posteriori su quanto hanno commesso e poi arrivano a questi gesti".
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(Adnkronos) - Gli Us Open superano gli Us Open in termini di montepremi. Il torneo americano, ultimo Slam stagionale, continua a crescere e mette in palio incassi sempre più alti per tutti i partecipanti. Fotografia di uno sport ormai dominante. Nell'edizione 2025, il prize money aumenterà complessivamente del 20% rispetto alla passata stagione. Fino a toccare i 90 milioni di dollari di compensi totali per i giocatori. Una cifra mai vista a New York e uno stop notevole rispetto ai 75 milioni di dollari dell'edizione 2024.
Insomma, gli Us Open seguono tanti altri tornei di tennis in giro per il mondo e fanno ricchi i partecipanti. Ma quanto porteranno a casa i vincitori dell'edizione 2025? Nel torneo maschile (vinto l'anno scorso da Jannik Sinner) e nel torneo femminile, i due tennisti che riusciranno a conquistare la coppa incasseranno 5 milioni di dollari (qui con un +39% rispetto ai 3,6 milioni dell'anno scorso).
Il prize money aumenta però a partire dagli ottavi di finale (400mila dollari, +23%), proiettandosi poi su quarti (660mila dollari, +25%), semifinali (1,26 milioni, +26%) e finale (2,5 milioni di dollari, +39%). Inoltre, il torneo americano coccola da sempre i partecipanti e fornisce servizi non proprio all'ordine del giorno. Come il rimborso delle spese di viaggio di mille dollari. Un trattamento che fa dell'ultimo Slam stagionale un fiore all'occhiello dell'intero circuito. Gli Us Open inizieranno il prossimo 24 agosto e si concluderà domenica 7 settembre.

(Adnkronos) - La Camera si ferma per la pausa estiva. L'aula è riconvocata martedì 9 settembre alle ore 14. Il 10 settembre la seduta avrà inizio nel pomeriggio alle 15 con il questione time e a seguire l'aula sarà impegnata in votazioni a partire dalle 16 e 15.
Leggi tutto: Camera, stop lavori per pausa estiva: si riprende martedì 9 settembre
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