


(Adnkronos) - "Ogni rivoluzione capitalistica, nella storia dell’umanità, ha infranto schemi, trasformato comportamenti sociali, generato opportunità e insieme nuove diseguaglianze. E’ sempre spettato alla politica il compito di impedire che profitti e potere si fondessero in un dominio incontrollabile. Quando questo non è accaduto, la storia ha conosciuto guerre e conflitti. Tutti speravamo che la stagione della società digitale fosse diversa. Che la rivoluzione capitalistica più dirompente di sempre, quella alimentata dall’intelligenza artificiale, aprisse spazi di libertà e non nuove forme di oppressione. E invece oggi vediamo le tecnologie più raffinate piegate a logiche di dominio, a strategie militari, a manipolazioni di massa. Se l'Ia diventa strumento di armi e propaganda, non stiamo parlando di progresso: stiamo assistendo a una deriva che può minacciare la sopravvivenza stessa dell’umanità". Così Francesco Boccia, ideatore e fondatore di Digithon, intervenendo all'apertura della decima edizione della maratona digitale, in programma da oggi fino al 13 settembre a Bisceglie in Puglia, con 100 startup in gara.
Secondo Boccia "il compito della politica è chiaro e non rinviabile: fermare questa deriva, costruendo regole globali, condivise, capaci di orientare l’innovazione verso la pace, la giustizia sociale, la sostenibilità. Perché una tecnologia così potente non può trasformarsi nell’ennesima arma nelle mani di pochi", sottolinea.
Per Boccia stiamo vivendo un crocevia fondamentale. "Oggi la democrazia ha una responsabilità storica: impedire che l’intelligenza artificiale diventi la strada verso la fine del mondo, e trasformarla invece nella via di una speranza nuova, umana e universale", conclude.
Leggi tutto: Ia, Boccia a Digithon: "No a strumento di armi e propaganda, politica fermi deriva"

(Adnkronos) - Una giornata all’insegna della scoperta e dell’apprendimento ha coinvolto un gruppo di ragazzi e ragazze del Punto Luce Save the Children di Potenza, che ha avuto l’opportunità di visitare lo stabilimento Ferrero di Balvano, iconica realtà produttiva del territorio. L’esperienza ha offerto loro uno sguardo privilegiato sul “dietro le quinte” della creazione di prodotti amati in tutto il mondo, rivelando la complessità e la cura che accompagnano ogni fase del processo produttivo. Alla presenza del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e guidati dai responsabili di linea, i giovani ospiti del Punto Luce hanno esplorato le diverse tappe della lavorazione, approfondendo aspetti fondamentali del processo produttivo - dalla selezione delle materie prime, alla lavorazione, ai controlli qualità fino al confezionamento finale – così come il controllo qualità, la sicurezza e la sostenibilità, un racconto coinvolgente che ha messo in luce non solo l’eccellenza tecnologica, ma anche il valore del fattore umano, elemento chiave per Ferrero, in ogni fase della produzione e fonte di ispirazione per i giovani ospiti. Tutti processi che costituiscono il cosiddetto “Saper Fare” Ferrero.
"La Regione Basilicata è orgogliosa di partecipare a questa iniziativa finalizzata a combattere la povertà educativa tra i più giovani. L’esperienza dei Punti Luce di Save the Children dimostra che l’educazione e le opportunità possono fare la differenza nella vita dei più piccoli, soprattutto in contesti segnati da disuguaglianze. Ferrero, con questo progetto, conferma che un’impresa può essere non solo motore economico, ma anche comunità solidale, capace di generare valore sociale. È questo il modello che vogliamo rafforzare: “fare del bene, genera altro bene” dove istituzioni, aziende e terzo settore collaborano per costruire una società più giusta e inclusiva", ha dichiarato Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata.
Per i ragazzi e le ragazze del Punto luce di Save the Children di Potenza, gestito in collaborazione con AppStart Coop. Soc. Onlus, la giornata è proseguita con le attività ludico-creative promosse da Kinder Joy of Moving, presso il campo comunale di Balvano, con l’obiettivo di incentivare il movimento e il gioco tra bambini e preadolescenti in modo gioioso e inclusivo. Un’esperienza formativa e divertente che ha lasciato il segno, unendo educazione, sport e valori condivisi.
“Questa giornata è stata davvero speciale. Non solo le ragazze e i ragazzi hanno avuto la possibilità di conoscere da vicino una realtà produttiva importante come quella di Ferrero, ma soprattutto si sono sentiti accolti e stimolati. È stato bello vedere i loro occhi brillare di curiosità e sentirli fare domande. Offrire esperienze che aprano orizzonti, che facciano sentire ogni ragazzo e ragazza capace di costruire il proprio percorso, con fiducia, è il senso profondo del nostro lavoro nei Punti Luce per il contrasto della povertà educativa”, ha dichiarato Silvia Di Laurenzi, Coordinatrice Programma Punti Luce di Save the Children.
“Accogliere i ragazzi del Punto Luce di Potenza nel nostro stabilimento di Balvano è stato un momento speciale di grande valore umano e sociale. Vederli coinvolti e ispirati ci ricorda quanto sia importante offrire esperienze concrete che possano aprire orizzonti e stimolare talenti. Il nostro ‘Saper Fare’ non è solo tecnologia e competenza, ma anche persone, ci dimostra l’importanza che ha la responsabilità sociale verso le nuove generazioni.” ha dichiarato Marco Soldi , Direttore Stabilimento Ferrero di Balvano.
La metodologia educativa innovativa, validata scientificamente, Kinder Joy of Moving , è stata messa a punto in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, il Coni e il Mim del Piemonte, a seguito di un progetto di ricerca che ha coinvolto oltre mille bambini della scuola primaria nel corso di tre anni. Il metodo nasce dal gioco ed è in grado di favorire non solo lo sviluppo motorio, ma anche quello cognitivo, emozionale e relazionale dei più piccoli. In quest’ottica il metodo sposta l’attenzione dalla performance al divertimento, dall’antagonismo alla relazione. L’inclusione attraverso la pratica sportiva è il fulcro delle attività organizzate da Ferrero e Save the Children per le bambine e i bambini dei sette Punti Luce che Ferrero supporta in Italia.
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(Adnkronos) - "Un politico con esperienza, intelligente e straordinariamente efficace", con un ruolo chiave nelle relazioni transatlantiche e nella crescita del peso dell'Italia in Europa. Con queste parole, l'ex presidente conservatore polacco Andrzej Duda apre il capitolo dedicato a Giorgia Meloni nel suo libro di memorie 'To Ja', in cui elogia la premier italiana, sottolineandone carisma, pragmatismo e capacità di leadership.
Duda, ex avvocato e presidente della Polonia dal 2015 al 2025, con toni di sincera stima riconosce a Meloni la capacità di tessere relazioni chiave a livello internazionale, portando avanti scelte politiche incisive, dalla gestione economica a quella migratoria.
"Meloni ha fatto una delle carriere più imponenti nella politica europea degli ultimi anni. La sua posizione è diventata molto più visibile nel corso della presidenza polacca nell'Ue (1 gennaio-30 giugno 2025), nel periodo in cui Donald Tusk formalmente avrebbe dovuto essere il motore delle relazioni transatlantiche. Invece, è stata proprio la Meloni, grazie alle relazioni personali con Donald Trump e la sua forte posizione nei confronti della Commissione Europea, a svolgere un ruolo di fondamentale importanza", scrive Duda, evidenziando come la presidente Ursula von der Leyen abbia bisogno del suo supporto e "Meloni riesce abilmente a sfruttare questo fatto, rafforzando così la posizione dell'Italia in Europa".
L'ex presidente polacco, che con Meloni ha affinità ideologiche su temi come la sicurezza, la sovranità nazionale, il ruolo dell'Occidente e della Nato, ritiene la leader di Fdi "un politico con esperienza, intelligente e straordinariamente efficace". Ma il fatto più importante, scandisce, è che "mantiene la parola, cosa che ho avuto modo di appurare più di una volta".
Per Duda, i successi della premier sono ben visibili: "Ha migliorato gli indici economici e, cosa particolarmente importante, ha introdotto un'efficace politica migratoria. Le scene drammatiche di Lampedusa che per anni hanno toccato l'opinione pubblica, oggi accadono con minore frequenza".
Anche sul piano personale, l'ex presidente polacco non nasconde una notevole stima per una leader che, racconta nel suo libro, ha sempre chiesto di incontrare nel corso di ogni sua visita in Italia. "Ha un eccezionale talento interpersonale. Accorcia le distanze con facilità, riesce a parlare con cordialità e scioltezza anche con un veloce espresso in un corridoio affollato - afferma - In breve tempo ha fatto strada da leader della sezione giovanile di partito a capo del governo e a una delle figure più rilevanti della corrente conservatrice in Europa".
L'ultimo incontro ufficiale tra Meloni e Duda risale allo scorso marzo. L'ex presidente venne allora ricevuto dalla premier a Palazzo Chigi in una visita di commiato. Al centro del colloquio la guerra in Ucraina, il coordinamento su Nato ed Ue e le relazioni bilaterali. Nel febbraio 2023, invece, Meloni visitò Varsavia, incontrando Duda e l'allora primo ministro, Mateusz Morawiecki. Anche in quell'occasione vennero discussi temi di sicurezza, gli aiuti all'Ucraina e la cooperazione nell'Ue.
Leggi tutto: L'ex presidente polacco Duda loda Meloni: "Con lei l'Italia è più forte in Europa"

(Adnkronos) - E' "una seria minaccia per i pazienti e i sistemi sanitari" e si sta "diffondendo rapidamente" negli ospedali europei. Il fungo farmacoresistente Candidozyma auris (già noto come Candida auris), in 10 anni, tra il 2013 e il 2023, ha fatto registrare nei Paesi dell'Ue/Spazio economico europeo oltre 4mila casi, con un aumento significativo a 1.346 casi segnalati da 18 Paesi solo nel 2023. L'Italia è fra i 5 Paesi più colpiti, che hanno rappresentato la maggior parte dei casi nel decennio, insieme a Spagna, Grecia, Romania e Germania. Per la precisione risulta il terzo Paese per numero di segnalazioni.
A lanciare l'alert è l'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, sulla base dell'ultima indagine, la quarta del suo genere, che ha coinvolto 36 Paesi in tutto e conferma la rapida diffusione del super fungo. "Il numero di casi è in aumento, le epidemie stanno aumentando di portata e diversi Paesi segnalano una trasmissione locale in corso - è l'analisi - I risultati evidenziano l'importanza della diagnosi precoce e del controllo della trasmissione per evitare una rapida diffusione su larga scala".
L'Ecdc evidenzia la necessità di un "intervento urgente". La Candidozyma auris (C. auris) è un fungo che solitamente si diffonde all'interno delle strutture sanitarie, è spesso resistente ai farmaci antimicotici e può causare gravi infezioni nei pazienti gravemente malati. La sua capacità di persistere su diverse superfici e apparecchiature mediche e di diffondersi tra i pazienti ne rende particolarmente difficile il controllo. Da qui la chiamata all'azione. "C. auris si è diffusa nel giro di pochi anni, passando da casi isolati a una diffusione capillare in alcuni Paesi. Questo dimostra la rapidità con cui può insediarsi negli ospedali", avverte in una nota Diamantis Plachouras, responsabile della Sezione resistenza antimicrobica e infezioni correlate all'assistenza sanitaria dell'Ecdc. "Ma questo non è inevitabile - precisa - La diagnosi precoce e un controllo rapido e coordinato delle infezioni possono prevenire un'ulteriore trasmissione".
Recenti epidemie sono state segnalate a Cipro, Francia e Germania, mentre Grecia, Italia, Romania e Spagna hanno dichiarato di non essere più in grado di distinguere focolai specifici a causa dell'ampia diffusione regionale o nazionale. In molti di questi Paesi la trasmissione locale sostenuta si è verificata nel giro di pochi anni dal primo caso documentato, evidenziando una finestra temporale critica per interventi tempestivi volti a fermarne la diffusione.
Nel dettaglio, l'indagine ha coinvolto oltre all'area Ue/See anche Paesi dell'allargamento dell'Ue nei Balcani occidentali e Turchia. Per quanto riguarda la distribuzione dei casi segnalati nell'arco del decennio monitorato, emerge che il Paese con il dato più alto è la Spagna (1.807 casi), seguita da Grecia (852), Italia (712), Romania (404) e Germania (120). Il picco si è osservato nel 2023: i 1.346 casi registrati da 18 Paesi Ue/See è infatti "il numero più alto da quando C. auris è stata segnalata per la prima volta in Europa" nel 2014.
"Sebbene alcuni Paesi abbiano mostrato risultati positivi nel limitare le epidemie di C. auris, molti si trovano ad affrontare gravi lacune - osserva l'Ecdc nella nota - Nonostante l'aumento del numero di casi, solo 17 dei 36 Paesi partecipanti alla survey (dispongono attualmente di un sistema di sorveglianza nazionale per C. auris; solo 15 Paesi hanno sviluppato linee guida nazionali specifiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni". La capacità di laboratorio risulta per l'agenzia con sede a Stoccolma "relativamente più solida": 29 Paesi segnalano l'accesso a un laboratorio di riferimento o specializzato in micologia e 23 offrono test di riferimento per gli ospedali.
"Sebbene il numero di infezioni da C. auris sia in netto aumento, in assenza di una sorveglianza sistematica e di una segnalazione obbligatoria, la reale portata del problema è probabilmente sottostimata", avverte l'Ecdc che sta valutando regolarmente la situazione epidemiologica con queste indagini avviate dal 2018 e con valutazioni rapide del rischio. Obiettivo: "Supportare gli Stati membri nel migliorare la loro preparazione e le capacità di risposta tempestiva, per prevenire o contenere tempestivamente le epidemie di C. auris e prevenirne l'ulteriore trasmissione".
Leggi tutto: Fungo killer negli ospedali europei, l'alert Ecdc: Italia fra Paesi più colpiti

(Adnkronos) - Novak Djokovic si trasferisce in Grecia? Secondo quanto riporta il Daily Mail, il tennista ha iscritto i suoi figli in una scuola privata greca e la sua famiglia si avvia verso una nuova vita, dopo che sono circolate voci secondo cui sarebbe stato preso di mira dal governo serbo per aver sostenuto le proteste studentesche.
Il 24 volte campione Slam, da tempo considerato un eroe nazionale, è stato duramente criticato negli ultimi mesi dai media fedeli al presidente Aleksandar Vucic dopo aver mostrato solidarietà ai manifestanti. Le proteste sono scoppiate lo scorso dicembre dopo il crollo di una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad, in cui sono morte 16 persone; gli studenti hanno accusato il sistema serbo di corruzione e hanno chiesto un cambiamento politico.
Djokovic aveva espresso il suo sostegno sui social media: "Come persona che crede profondamente nel potere dei giovani e nel loro desiderio di un futuro migliore, credo sia importante che le loro voci vengano ascoltate. La Serbia ha un potenziale enorme e la sua gioventù istruita è la sua più grande forza. Ciò di cui abbiamo tutti bisogno è comprensione e rispetto. Con voi, Novak."
In seguito, Djokovic ha dedicato una vittoria agli Australian Open a uno studente ferito durante le manifestazioni, ha assistito a una partita di basket a Belgrado indossando una felpa con la scritta "Gli studenti sono campioni" e condiviso immagini di raduni di massa con la didascalia "Storia, incredibile". I tabloid serbi risposero bollandolo come "falso patriota" e accusandolo di sostenere la cosiddetta "rivoluzione colorata".
Leggi tutto: Nuova vita per Djokovic, si trasferisce in Grecia dopo polemiche con governo serbo

(Adnkronos) - Il presidente americano Donald Trump ha chiesto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di non bombardare più il Qatar. A rivelarlo è Axios, che cita due fonti informate sul contenuto di una delle due conversazioni telefoniche che il tycoon ha avuto con Netanyahu martedì, giorno del raid israeliano su Doha. ''Una telefonata di fuoco'', la descrive il Wall Street Journal citando alti funzionari americani secondo i quali il presidente americano ha espresso profonda frustrazione per essere stato colto di sorpresa dal raid. "E' inaccettabile. Esigo che non lo ripetiate", ha detto Trump a Netanyahu, secondo le due fonti citate da Axios.
Trump ha poi aggiornato l'emiro e il primo ministro del Qatar. Secondo quanto riferito da un ex funzionario americano ad Axios, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman al-Thani ha detto ai funzionari di Washington di considerare l'accaduto come ''un tradimento'' da parte di Israele e degli Stati Uniti. Al-Thani ha detto all'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff che il Qatar condurrà una valutazione approfondita della sua partnership di sicurezza con gli Stati Uniti "e forse troverà altri partner" che possano sostenere la sua sicurezza se necessario, ha affermato a Axios una fonte a conoscenza diretta.
Una fonte vicina a Trump ha poi dichiarato ad Axios che il modo in cui Netanyahu e il ministro israeliano degli Affari strategici Ron Dermer hanno gestito la questione "è stato uno spiacevole promemoria" del comportamento che ha portato ad attriti con Trump durante il suo primo mandato. Durante la prima telefonata con Netanyahu martedì, secondo Axios Trump ha espresso delusione per la decisione israeliana di condurre il raid su Doha e perplessità su ciò che avrebbe potuto ottenere nel lungo periodo.
Il Wall Street Journal aggiunge che Trump si è ''arrabbiato per aver appreso del raid dall'esercito americano e non da Israele'' e perché nel mirino era ''un Paese alleato degli Stati Uniti che stava mediando per porre fine alla guerra a Gaza''.
La seconda telefonata, precisa il Wall Street Journal, è stata invece ''cordiale'', con Trump che ha chiesto a Netanyahu se il raid avesse avuto successo e il premier israeliano che ha risposto di non saperlo. In ogni caso, un alto funzionario dell'Amministrazione Usa ha affermato che Trump è sempre più frustrato dalle ''mosse aggressive di Netanyahu intraprese senza il contributo degli Stati Uniti e che sono in contrasto con gli obiettivi'' che lo stesso presidente americano ha in Medioriente.
Leggi tutto: "Telefonata di fuoco Trump-Netanyahu sul Qatar", il retroscena dopo l'attacco



(Adnkronos) - Valutare l'impatto dell'intelligenza artificiale sull'apprendimento degli studenti di Medicina. E' l'obiettivo del nuovo studio Ai-learn@Sapienza, promosso dall'università di Roma La Sapienza, che fa incontrare innovazione didattica e Ia. Lo studio, che partirà a ottobre, è stato presentato oggi a Roma in una conferenza stampa al Policlinico Umberto I. Ai-learn@Sapienza è strutturato come un vero trial clinico randomizzato: 50 studenti saranno suddivisi in 2 gruppi. Uno sarà affiancato da un professore-avatar basato sull'intelligenza artificiale e capace di interazioni naturali e feedback personalizzati, l'altro seguirà la didattica tradizionale. Tutti affronteranno poi lo stesso caso clinico complesso, simulato da un paziente-avatar. I risultati saranno misurati con criteri scientifici chiari e trasparenti: miglioramento delle competenze cliniche, rapidità nella gestione del caso, capacità decisionale, frequenza di errori diagnostici e soddisfazione degli studenti. Come spiega l'ateneo in una nota, "si tratta di un'iniziativa pionieristica in Italia nell'ambito dell'intelligenza artificiale applicata alla formazione universitaria", dove si valutano, con approccio scientifico, gli esiti di un modello di didattica innovativa sulla qualità della formazione medica.
Il progetto, che vede la collaborazione con Fondazione per la medicina personalizzata (Fmp), è sostenuto dalla rettrice Antonella Polimeni e dalla prorettrice alla Didattica Ersilia Barbato. "Ai-Learn@Sapienza è una sfida che coniuga innovazione tecnologica, rigore metodologico e respiro internazionale - dichiara Polimeni - E' un passo concreto verso una formazione medica più personalizzata, coinvolgente e basata sull'evidenza".
"La metodologia scientifica non deve limitarsi al laboratorio o alla clinica, ma può essere applicata anche alla formazione - afferma Paolo Marchetti, professore e presidente Fmp - Con questo studio portiamo il rigore della ricerca sperimentale dentro l'aula universitaria, per valutare in modo oggettivo se l'intelligenza artificiale possa realmente migliorare l'apprendimento degli studenti di Medicina. Non si tratta quindi solo di un esperimento didattico, ma di un vero studio scientifico applicato alla formazione, che ci permetterà di capire se e come queste tecnologie possano integrarsi in modo efficace e responsabile nella formazione dei futuri medici".
Ai-Learn si svilupperà in 3 fasi - progettazione, sperimentazione e valutazione - e si concluderà nella primavera del 2026 con l'analisi finale dei risultati. Il progetto si propone come un modello replicabile nei corsi di laurea in Medicina, aprendo la strada a future collaborazioni con università europee e a partecipazioni a bandi di ricerca nazionali e internazionali sulla didattica innovativa.
"L'obiettivo non è sostituire il docente, ma arricchirne il ruolo, offrendo agli studenti strumenti innovativi, interattivi e personalizzati - precisa Andrea Botticelli, professore e responsabile scientifico dello studio - Se i risultati saranno positivi, potremo replicare questo modello in altre discipline e renderlo scalabile anche in contesti formativi più complessi, inclusi quelli con minori risorse. In definitiva, con Ai-Learn mettiamo alla prova l'innovazione con gli strumenti della ricerca, convinti che solo attraverso l'evidenza possiamo fare un passo avanti nella didattica universitaria".
Lo studio - riporta la nota - è coordinato dalla Facoltà di Medicina e Odontoiatria di Sapienza presieduta da Domenico Alvaro, ed è realizzato anche in collaborazione con ctcHealth, azienda internazionale specializzata nell'applicazione dell’intelligenza artificiale ai settori farmaceutico e sanitario, guidata da Thomas Mrosk e dall'italiano Manuel Mitola.
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(Adnkronos) - L’aumento del 5% della superficie alberata in città comporterebbe una riduzione degli inquinanti atmosferici tale da evitare circa 5mila morti premature all’anno. È quanto emerge da uno studio internazionale al quale ha partecipato Enea, condotto in 744 città di 36 Paesi europei, pubblicato su The Lancet Planetary Health e realizzato nell’ambito del progetto europeo Life Airfresh.
Inoltre, la ricerca ha evidenziato che si potrebbero evitare fino a 12mila morti all’anno se ogni centro cittadino avesse una copertura arborea di almeno il 30%.
“In ambito urbano polveri sottili, biossido di azoto e ozono sono tra gli inquinanti più pericolosi per la nostra salute e per quella degli ecosistemi. Entro il 2050, si stima che circa l’80% della popolazione europea risiederà in contesti urbani, accentuando la rilevanza di queste problematiche - spiega la coordinatrice del progetto per Enea Alessandra De Marco, responsabile del Laboratorio Impatti sul territorio e nei paesi in via di sviluppo - Aumentare la quantità di alberi in città permetterebbe di ottenere benefici simultanei come il miglioramento della qualità dell’aria, la mitigazione dell’effetto isola di calore estiva, la conservazione della biodiversità e, soprattutto, il benessere dei cittadini”.
La Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (Unece) raccomanda l’adozione della strategia del 3-30-300 che consiste nel raggiungimento di tre obiettivi specifici: 3 alberi visibili da ogni casa, scuola o luogo di lavoro, 30% di copertura arborea in ogni quartiere e 300 metri di distanza massima della propria abitazione da un parco o da spazio verde pubblico. Utilizzando un approccio integrato che combina dati ambientali e sanitari a livello europeo su un arco temporale di 20 anni (2000-2019), lo studio ha evidenziato che la copertura arborea media è cresciuta di appena 0,76 punti percentuali e che il 73,5% delle città analizzate ha registrato un incremento del verde. Parallelamente, la mortalità attribuibile all’inquinamento atmosferico è diminuita in media del 3,4%.
Nel 2019, 130 città dei 744 centri urbani europei presi in esame (oltre 50 milioni di abitanti, pari a circa il 25% della popolazione di questi centri) avevano una copertura arborea media superiore al 30%. Attualmente, in Italia la copertura vegetale raggiunge il 30% solo a Napoli (32%), mentre a Milano e a Roma arriva, rispettivamente, al 9% e 24%. “Una copertura arborea urbana al 30%, come quella raggiunta da alcune città europee, potrebbe ridurre le morti premature del 9,4% da Pm2,5, del 7,2% da biossido di azoto e del 12,1% da ozono. Al contrario, abbattere la superficie alberata fino ad azzerarla comporterebbe un aumento della mortalità: +19,5% da Pm2,5 (circa 19mila morti premature in più ogni anno), +15% da biossido di azoto (oltre 5.200 in più) e +22,7% da ozono (circa 700 in più)”, sottolinea De Marco.
I benefici del verde urbano non si fermano alla qualità dell’aria; gli alberi possono infatti ridurre la temperatura percepita, mitigando l’impatto delle ondate di calore come quella dell’estate 2022 che ha causato circa 62mila morti in Europa (+4%). La Strategia Ue sulla biodiversità al 2030 prevede l’impegno dei Paesi aderenti a piantare almeno 3 miliardi di alberi entro la fine del decennio per portare a un aumento significativo della copertura arborea media nelle città.
“Per raggiungere questo obiettivo, i programmi di piantumazione dovrebbero interessare non solo gli spazi pubblici, ma anche, e soprattutto, quelli privati, come cortili residenziali, oltre alle aree periurbane. È fondamentale che urbanisti e amministratori vengano incoraggiati a integrare infrastrutture verdi urbane pensate su misura per i diversi contesti locali. Questo approccio dovrebbe essere accompagnato da politiche di riduzione delle emissioni e da interventi complementari, come i corridoi di aria fredda o i tetti verdi, per massimizzare i benefici in termini di salute pubblica e qualità della vita, con il risultato di città più sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici nel lungo termine”, conclude De Marco.
Leggi tutto: Più alberi in città, tutti i benefici del verde nei centri urbani

(Adnkronos) - Peter Mandelson è stato licenziato dall'incarico di ambasciatore del Regno Unito negli Stati Uniti. Lo riferisce Sky News, precisando che la decisione presa dal primo ministro britannico, Keir Starmer, è legata ai rapporti tra il diplomatico e Jeffrey Epstein, il finanziere morto suicida nel 2019 in carcere a New York mentre attendeva il processo per traffico sessuale di minorenni.
Il provvedimento di Starmer segue la pubblicazione di un messaggio di sostegno che Mandelson inviò ad Epstein malgrado il finanziere rischiasse il carcere per reati sessuali. "Il mio migliore amico, un uomo intelligente e perspicace, paracadutato nella mia vita", lo definiva in una lettera contenuta nel libro degli auguri per il 50esimo compleanno di Jeffrey Epstein nel 2003 e pubblicato dai legislatori americani.
L'esistenza della lettera di Mandelson era stata segnalata per la prima volta dal Wall Street Journal a luglio, quando il giornale aveva pubblicato i dettagli del presunto biglietto di auguri.
Leggi tutto: Rapporti con Epstein, Starmer licenzia l'ambasciatore Gb in Usa Peter Mandelson

(Adnkronos) - Dopo il forfait agli Us Open 2025, conclusi con il trionfo di Carlos Alcaraz, e la sconfitta subita a Wimbledon, Matteo Berrettini è pronto a tornare in campo. Il tennista romano, numero 58 del ranking Atp, parteciperà al torneo Atp 250 di Hangzhou, in programma dal 17 al 23 settembre sul cemento cinese.
L'annuncio è arrivato con un video pubblicato su Instagram, in cui Berrettini si mostra durante gli ultimi allenamenti con un messaggio chiaro: "Preparazione finale, ci vediamo a Hangzhou".
Il tennista romano non ha preso parte agli Us Open, disputati a New York dal 24 agosto al 7 settembre, e non gioca un match dalla sconfitta al primo turno di Wimbledon. Quello di Hangzhou sarà il ritorno in campo dopo una stagione difficile, che lo ha visto costretto, a causa degli infortuni subiti, a saltare cinque tornei consecutivi: Gstaad, Kitzbuehel, Toronto, Cincinnati e appunto gli Us Open.
Leggi tutto: Berrettini, il ritorno in campo è ufficiale: "Ci vediamo a Hangzhou"

(Adnkronos) - "La vita è adesso, il sogno è sempre", il capolavoro senza tempo di Claudio Baglioni, festeggia 40 anni. Per celebrare questo anniversario straordinario, Friends & Partners ha annunciato un evento senza precedenti: il 'GrandTour La vita è adesso', un tour di 40 tappe nei luoghi più suggestivi e iconici del nostro Paese.
Ma prima ancora che il sipario si alzi sul tour estivo del 2026, i fan avranno la possibilità di assistere a un evento unico e gratuito: sabato 27 settembre 2025, alle ore 20:30, Lampedusa ospiterà la prima nazionale assoluta presso lo stadio comunale, con ingresso libero. Un omaggio profondo e simbolico a un'isola che ha segnato in modo indelebile il percorso umano e artistico di Baglioni. Durante questa serata speciale, si legge sui social del cantautore romano, oltre all'esibizione live, verranno annunciate ufficialmente tutte le date del tour, che si snoderà da fine giugno a metà settembre 2026, portando la magia della musica dal vivo in tutta Italia.
Sul palco, Claudio Baglioni sarà accompagnato da 21 straordinari musicisti e coristi, la stessa formazione che ha registrato in studio la nuova edizione dell'album. Per la prima volta, l'artista interpreterà dal vivo l'intero disco "La vita è adesso" in una versione rinnovata, senza dimenticare i più grandi successi che hanno attraversato i suoi 60 anni di carriera, diventando colonna sonora della vita di intere generazioni. Un ritorno live di portata storica, che segna anche la fine di un silenzio lungo oltre 15 anni: era infatti dal 2009 che Baglioni non calcava i palchi all’aperto delle location più affascinanti d'Italia.
Leggi tutto: Baglioni, il grande ritorno live: 40 tappe per celebrare 'La vita è adesso'

(Adnkronos) - Cresce lungo tutto lo Stivale l’interesse delle istituzioni territoriali verso il wedding tourism, un fenomeno particolare di turismo che consiste nell'organizzazione di matrimoni in una nazione diversa da quella di origine e che coinvolge lo spostamento per più giorni in Italia non solo della coppia di sposi stranieri ma anche degli invitati, generando un indotto economico significativo. La più importante fiera B2B del settore è la Bmii – Borsa del matrimonio in Italia destination wedding in Italy che, con il patrocinio di Enit - Agenzia nazionale del turismo, ospita 70 buyer stranieri presso il Precise House Mantegna di Roma, il 4 e 5 novembre, per favorire l’incontro tra domanda e offerta, incentivando l’internazionalizzazione e l’attività di incoming legata alle nozze di stranieri. Una manifestazione, giunta all’11sima edizione, che conferma la sua centralità strategica nei progetti di promozione e sviluppo a livello territoriale, nazionale e internazionale.
Un evento nato nel 2014 che ha registrato negli anni un incremento di interesse per questo target anche da parte delle istituzioni ed degli enti territoriali: oltre alla grande partecipazione di seller provenienti dalle diverse parti di Italia, da Nord a Sud, tra i protagonisti delle giornate di workshop di BMII nelle passate edizioni sono stati la Regione Marche, il Dipartimento del Turismo di Roma Capitale, Camera di Commercio di Pisa, Consorzio Turistico 'Vicenza è', Convention Bureau Genova con Genova Wedding e Liguria Wedding. Per l’edizione 2025 rinnovano la loro presenza la Regione Lazio e la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest (province di Lucca, Pisa e Massa-Carrara), che saranno presenti con uno spazio collettivo per dare sostegno alla competitività delle imprese turistiche del territorio, incentivando lo sviluppo e l’attrattività delle aree geografiche.
Le nozze di stranieri in Italia sono infatti delle vere e proprie esperienze e immersioni nelle italianità a tutto tondo, che spesso si estendono su più giorni, includendo eventi pre-matrimonio e post-matrimonio, escursioni e degustazioni. Una formula che favorisce la destagionalizzazione del turismo, poiché gli eventi nuziali non si limitano ai mesi estivi, e che contribuisce a promuovere non solo il territorio ma anche l'enogastronomia e l'artigianato locale.
“Dalla prima edizione a oggi i numeri legati al wedding tourism sono aumentati significativamente, assumendo le dimensioni di un business trasversale per l’attività di incoming, posizionando l’Italia con le sue meraviglie e le sue eccellenze tra i principali marketplace del settore – sottolinea Ottorino Duratorre, presidente BMII, la cui società è specializzata da oltre 30 anni in eventi del settore Moda-Sposa ed è organizzatrice anche delle manifestazioni internazionali RomaSposa e Roma travel show. “Tutti vogliono sposarsi in Italia e le nozze incidono sempre di più sulla filiera del comparto turistico, un fenomeno che solo nello scorso anno, con oltre 15.100 matrimoni di coppie straniere registrati, ha generato un fatturato di quasi 1 miliardo di euro, segnando una crescita importante rispetto agli anni precedenti”.
La Borsa del Matrimonio in Italia è la panoramica più ampia di prodotti e servizi Made in Italy per il giorno del sì, un incontro tra domanda e offerta che nelle sue diverse edizioni ha già ospitato 15.000 appuntamenti con 1000 buyer provenienti da Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Cipro, Croazia, Danimarca, Emirati Arabi, Francia, Germania, Giappone, India, Irlanda, Israele, Lettonia, Libano, Malta, Marocco, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Puerto Rico, Qatar, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Thailandia, Turchia, Ungheria, Uruguay e Venezuela ma sono sempre di più i profili interessati a partecipare, dai diversi continenti.

(Adnkronos) - E' un 25enne originario del Mali, ospite della onlus Fratelli di San Francesco, l'uomo fermato per lo stupro di una 18enne avvenuto nella notte tra il 30 e il 31 agosto vicino alla stazione di San Zenone al Lambro, nel Milanese. E' quanto è emerso nella conferenza stampa convocata alla Procura di Lodi all’indomani del fermo per indiziato di delitto. All’uomo è stata contestata la violenza sessuale aggravata dalla minorata difesa e le lesioni.
La violenza era stata denunciata la notte stessa dalla vittima, una ragazza di 18 anni, presa alle spalle da un uomo mentre stava raggiungendo la stazione e poi picchiata e abusata in un’area boschiva poco distante.
L’uomo è stato rintracciato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza che lo hanno ripreso allontanarsi dal luogo in cui è avvenuta la violenza e poi da quelle del centro di accoglienza, che lo hanno immortalato mentre rientrava nella struttura poco dopo la mezzanotte. Dal centro, per il quale lavora, il giorno successivo alla violenza è stato trasferita in un’altra struttura gestita dalla stessa onlus a Milano.
Lì ieri il 25enne è stato prelevato dai carabinieri della compagnia di San Donato Milanese, che hanno condotto le indagini coordinate dalla procura di Lodi, e portato in caserma. Gli è stato prelevato un tampone e le analisi del Dna, eseguite dai Ris di Parma, hanno confermato che il suo Dna coincide con le tracce biologiche lasciate sul corpo della vittima. “Riteniamo che gli elementi acquisiti siano sufficienti a ritenere che il fermato sia il responsabile dei fatti”, ha detto in conferenza stampa la procuratrice di Lodi, Laura Pedio.
“Compatibilmente anche con il tipo di accertamenti fatti, il risultato dell’indagine è avvenuto in tempi molto rapidi”, ha sottolineato il magistrato, ringraziando per la “proficua collaborazione i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese, quelli del Norm della stessa compagnia, che hanno operato nella prima fase dell’indagine con il supporto del Sis del nucleo investigativo di Milano. Un ringraziamento particolare ai Ris che ci hanno supportato in questa indagine con competenza e con tempestività”.
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(Adnkronos) - "Ministro, lei si comporta come uno di quegli influencer prezzolati dal governo israeliano per non dire la verità". La frase della senatrice M5S Alessandra Maiorino, in aula al Senato in occasione dell'informativa del governo su Ucraina e Medio Oriente, ha scatenato le proteste della maggioranza.
"Non ho insultato nessuno, influencer non è un insulto ma un dato di fatto", si è affrettata a chiarire poi la senatrice pentastellata tra le grida dai banchi della maggioranza.
A stretto giro, però, è arrivata la replica della presidente di turno Licia Ronzulli: "Lei ha usato la parola prezzolato, vuol dire pagato da altri, si assume la responsabilità di quello che ha detto nel caso in cui il ministro Tajani vorrà adire le vie legali", ha spiegato Ronzulli mentre dai banchi del M5S si levavano proteste e, tra l'altro, le urla 'vergogna'.
"Se c'è qualcuno che si deve vergognare non è certo la presidenza, oggi. Ci sono i resoconti, ho chiesto rispetto nel linguaggio. Da presidente chiedo rispetto nei confronti del ruolo e della persona, poi ognuno è ibero di esprimere le proprie idee", ha chiarito Ronzulli.
''E' inaccettabile'', una ''accusa molto grave quella di essere un influencer prezzolato da Israele'', ha poi commentato lo stesso Tajani durante l'informativa alla Camera, dicendo che ''nessuno può permettersi di infangare il mio onore e la mia dignità''.
Il vice premier ha chiesto quindi al leader del Movimento 5 Stelle di prendere le distanze da Maiorino. Tajani ha affermato che ''essere accusato di essere prezzolato dal governo israeliano è un'accusa inaccettabile in diretta televisiva. Prezzolato significa essere corrotto da parte di uno stato estero''.
Si tratta di ''accusa false e non documentate, una vergogna inaccetabile'', ha proseguito Tajani dicendo che ''mi auguro che il Movimento 5 Stelle attraverso il suo leader prenda le distanze da queste accuse infamanti''.
Leggi tutto: "Tajani come influencer prezzolati da Israele", botta e risposta Ronzulli-M5S in Senato

(Adnkronos) - Si terrà sabato presso la Ie University di Segovia una conversazione su 'Dante e la leadership: etica, potere e umanità'. L'incontro, nell'ambito dell'Hay Festival in programma nella città spagnola, vedrà dialogare il filosofo britannico Anthony C Grayling, fondatore del New College of the Humanities e autore di oltre 30 libri su etica e ragione; Santiago Iñiguez, presidente dell'Ie University e voce di spicco a livello mondiale nel campo dell'istruzione superiore e autore di Dante in the Workplace; e Fabio Corsico, saggista e dirigente italiano noto per il suo lavoro sul legame tra potere, cultura ed economia.
Dall'etica filosofica alla leadership aziendale e al processo decisionale strategico, i relatori esploreranno la duratura rilevanza del pensiero di Dante nel mondo di oggi. La conversazione sarà moderata da Anna Bosch, giornalista internazionale di spicco di Tve ed ex corrispondente da Londra e Washington.
Leggi tutto: Incontro su 'Dante e la leadership', il 13 all'Hay Festival di Segovia
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