
(Adnkronos) - "Mi sono occupato di Sla per 30 anni in un reparto normale. Successivamente, sono passato al centro Nemo. Mi sono reso conto che la differenza è enorme: qui non c'è solo multidisciplinarietà, ma c'è interdisciplinarità". Lo afferma Mario Sabatelli, presidente della Commissione medico scientifica di Aisla e direttore del Centro Clinico Nemo Armida Barelli, Policlinico Gemelli di Roma, in occasione della 18esima Giornata nazionale Sla. Quest’anno Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) ha lanciato la sua più vasta campagna di sensibilizzazione, toccando diverse città italiane e coinvolgendo istituzioni e cittadinanza. Diversi monumenti italiani si sono colorati di verde ieri sera, come gesto simbolico parte dell’iniziativa 'Coloriamo l’Italia di verde'.
"Le malattie neuromuscolari sono malattie complesse. Pensare di affrontarle con i vecchi sistemi sanitari è un grave errore. Alla luce dell'esperienza di dieci anni di Nemo, posso affermare tranquillamente che questo centro è il modello della complessità affrontata con altrettanta complessità. Nemo unisce professionalità diverse contemporaneamente per affrontare le problematiche di persone che non parlano, non si muovono, non mangeranno, non deglutiscono e non respirano e lo si può fare solo con questo modello. Il segretario dei Centri clinici Nemo, Alberto Fontana è stato un pioniere nell'ideare una cosa del genere, ma dentro a una semplicità straordinaria ed è un modello che può essere esportato a chiunque", conclude.
Leggi tutto: Sla, Sabatelli (Nemo): "In nostri centri multidisciplinarietà e interdisciplinarità"

(Adnkronos) - "La nostra associazione Aisla si muove in più direzioni, ma da sempre è schierata a fianco delle persone con Sla e con le loro famiglie, in quanto, per effetto di questa patologia altamente invalidante, la gestione della vita quotidiana diventa pesante e complicata". Lo ha detto Pina Esposito, segretario nazionale Aisla - Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, in occasione della 18esima Giornata nazionale Sla. Quest’anno Aisla ha lanciato la sua più vasta campagna di sensibilizzazione, raggiungendo diverse città italiane e coinvolgendo istituzioni e cittadinanza con l’iniziativa 'Coloriamo l’Italia di verde', con l'illuminazione simbolica di alcuni monumenti italiani.
"Aisla, però, va oltre l'aspetto strettamente sanitario: si occupa dell’aspetto sociale, clinico e quello delle relazioni socio sanitarie - spiega - Facendo questo entriamo nel merito dei bisogni e ci assicuriamo di avere risposte certe in tempi celeri. Bisogna fare presto perché la Sla non aspetta. In un contesto più ampio, interagiamo con le istituzioni di ogni livello, soprattutto quelle del territorio perché quando si vuole restare al proprio domicilio è necessario creare condizioni in cui la presa in cura deve essere garantita nella totalità di quei bisogni ed è necessario che vi siano percorsi chiari e definiti per garantire un percorso uniforme e omogeneo". Aisla, "attraverso l'affiancamento alle famiglie, interagisce ed è un facilitatore per implementare e consolidare percorsi che siano chiaramente definiti a vantaggio della nostra comunità", conclude.
Leggi tutto: Malattie rare, Esposito (Aisla): "Da sempre al fianco di pazienti Sla e famiglie"


(Adnkronos) - Il comitato di esperti per le vaccinazione dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani ha votato per modificare la politica vaccinale negli Usa e iniziare a raccomandare per l'immunizzazione Mmrv - morbillo, parotite, rosolia e varicella - più vaccini e non una sola iniezione, come avviene oggi in tanti Paesi, che è in grado di proteggere da tutte e quattro le malattie.
Secondo il comitato è la scelta corretta perché c'è un rischio più elevato di convulsioni febbrili (febrile seizures) nei bambini sotto i 4 anni che ricevono il vaccino Mmrv rispetto a chi riceve le dosi separate. Il comitato ha analizzato dati che suggeriscono che la separazione delle componenti vaccinali riduce questo rischio elevato. Molti esperti di sanità pubblica americani hanno espresso preoccupazione per le motivazioni alla base della discussione e del voto del Comitato.
Questo Comitato, Advisory Committee on Immunization Practices, è guidato dal segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. Ed è composto da 12 membri, alcuni dei quali recentemente nominati e con posizioni critiche rispetto all’utilizzo estensivo dei vaccini. Secondo la rete 'Nbc' il voto è stato 8-3 a favore del cambiamento. La raccomandazione del comitato non è definitiva, il direttore facente funzioni dei Cdc, Jim O'Neill, avrà l'ultima parola sull'adozione delle modifiche, e - secondo l'Nbc, non è chiaro quando potrà approvarle. Kennedy Jr. ha nominato O'Neill a fine agosto, dopo aver estromesso Susan Monarez.

(Adnkronos) - Pancia gonfia, non solo dopo i pasti. Da cosa dipende? Il gonfiore addominale "è un disturbo molto comune, che si manifesta prevalentemente dopo il pasto e che spesso si accompagna ad altri sintomi come flatulenza, eruttazione, senso di pesantezza, tachicardia o un insospettato abbassamento della voce. Notoriamente questi disturbi insorgono dopo un pasto abbondante, e il più delle volte, in assenza di allergie o classiche intolleranze, è sufficiente una dieta sana ed equilibrata per eliminare questo tipo di disturbi. Ma se dovesse continuare a presentarsi un’insopportabile sensazione di gonfiore intestinale successivamente all’assunzione di un semplice piatto di verdure? Probabilmente la colpa della pancia gonfia è dovuta all’accumulo eccessivo di gas, prodotto dai processi di fermentazione operati dai batteri che risiedono a livello intestinale". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Mauro Minelli, immunologo clinico e docente di Nutrizione Umana alla Lum.
"Nello specifico la formazione di abbondante gas intestinale è favorita dall’ingestione di quantità elevate di carboidrati fermentabili, che in soggetti sensibili in cui è presente una disbiosi intestinale fermentativa, possono causare spiacevoli disturbi intestinali. Tali alimenti, raggruppati nel novero dei cosiddetti FodMaP (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides and Polyols) sono agenti capaci di provocare disturbi di vario genere, per quanto prevalentemente intestinali, per il tramite di microrganismi fermentativi dei quali essi stessi costituiscono nutrimento idoneo", continua Minelli. E’ importante, quindi, inquadrare l’eventuale presenza "di una condizione disbiotica del soggetto che mostra pancia gonfia conseguente all’ingestione di verdura, ma anche altri gruppi alimentari come per esempio frutta o latticini, al fine di ottenere un miglioramento del quadro sintomatologico. In questo caso - precisa - potrebbe essere utile l’adozione di schemi dietetici opportunamente modulati e calibrati su un adeguato introito di alimenti fermentabili che tenga conto possibilmente della specifica condizione disbiotica del soggetto da trattare".
E quindi quali saranno gli alimenti 'FodMap' da limitare o eventualmente eliminare dalla dieta? "Si trovano nella farina di frumento, in diversi tipi di verdura (asparagi, cipolla, aglio, cavolo cappuccio, cicoria), e frutta fresca (mela, pera, mango, pesca, albicocche, ciliegie, anguria), nei legumi, nella frutta in guscio, nel latte e derivati, miele, sciroppo d’acero e polioli (sorbitolo, mannitolo, xilitolo, maltitolo ed altri)", suggerisce. Secondo l'immunologo, "una volta che il soggetto avrà recuperato uno stato di eubiosi intestinale e la normale funzionalità intestinale, con il supporto di una terapia probiotica adeguata e personalizzata, sarà possibile prevedere una corretta fase di graduale reinserimento di alimenti inizialmente esclusi e che difficilmente alla prossima ingestione indurranno un addome prominente".
Leggi tutto: Pancia gonfia dopo i pasti? Verdure e non solo, quali possono essere le cause

(Adnkronos) - "Acea è sponsor della Festa del Cinema di Roma da diverso tempo e continuiamo a pensare che sia importante legare il sogno del cinema al desiderio di un mondo più ecosostenibile, in cui le risorse siano utilizzate nel migliore dei modi. Sogniamo di migliorare il mondo, e il cinema, di fatto, è la proiezione di sogni, quindi legare l'acqua al sogno significa attribuirle un'importanza molto forte e valorizzare la battaglia in nome dell'acqua". Lo ha sottolineato Virman Cusenza, Direttore Comunicazione di Acea, presentando la partecipazione del Gruppo alla Festa del Cinema di Roma, presso l'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
"Abbiamo scelto di caratterizzare la nostra presenza al Festival con iniziative legate al tema dell'acqua che non si limitino a denunciare il problema, ma offrano anche chiavi concrete per affrontarlo". Tra queste, Cusenza ha ricordato la rassegna cinematografica Gocce di Cinema, retrospettiva dedicata a otto film sull’acqua, e il contest I Custodi dell’Acqua, rivolto soprattutto alle nuove generazioni per stimolare comportamenti virtuosi nel risparmio idrico.
“Oltre al Blue Carpet e allo stand Acea, dove cast e registi verranno a trovarci, a raccontare i film e fare interviste, ospitiamo anche la mostra Acea Heritage al Teatro Olimpico – ha sottolineato Cusenza – per raccontare la nostra storia: nata come municipalizzata all'insegna dell'energia, Acea è oggi un'azienda quotata che ha fatto dell’acqua il suo motore principale”.
Leggi tutto: Festa Roma, Cusenza (Acea): "L’acqua è la vera protagonista di questa edizione"

(Adnkronos) - "Celebriamo oggi la prima Giornata nazionale degli Internati militari italiani nei campi di concentramento tedeschi dopo l’8 settembre del ’43. Nella memoria della Repubblica viene in questo modo impresso, e definito, un segno di grande importanza. Un segno che rafforza - in quanto la completa - la radice della democrazia conquistata dal nostro popolo. E perché rende pienamente onore ai militari italiani che ebbero il coraggio di pronunciare il loro no al nazifascismo, pagando un prezzo personale altissimo e subendo, al termine della guerra, una sorta di oscuramento della loro resistenza, travagliata ed eroica". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando al Quirinale la Giornata degli Internati militari.
"Con quel no ai fascisti di Salò e alle truppe di occupazione - ha rimarcato il capo dello Stato - difesero la dignità e il senso autentico dell’amor di Patria quando lo stesso vertice dello Stato si era dissolto".
"Tra le vicende tragiche seguite all’Armistizio certamente un valore di simbolo di resistenza è stato assunto dallo scontro armato che la Divisione Acqui ingaggiò con le truppe tedesche a Cefalonia e Corfù. Migliaia di italiani caddero tra ufficiali e sottufficiali, tra morti in combattimento e trucidati dopo essere stati fatti prigionieri. È stata Resistenza quella dei militari catturati o uccisi nei Balcani o nelle diverse isole della Grecia, dei militari fatti prigionieri all’arrivo nelle città italiane delle forze occupanti tedesche. Nei no pronunciati allora ci sono ragioni morali e civili, nate certamente dalla fedeltà al giuramento alla corona e all’Italia, rafforzate da ragioni di coscienza e dal senso di umanità e della propria personale dignità", ha detto Mattarella.
"A determinare la scelta di così tanti no - ha sottolineato - vi fu indubbiamente la percezione di un tradimento profondo del regime. Nel farsi vassallo del nazismo il regime rese evidente la distanza dai valori più profondi del popolo italiano. Il fascismo si contrappose di fatto alla nazione e spinse quanti nella cultura patriottica e risorgimentale erano stati formati a cercare una nuova casa da edificare per esprimere i sentimenti del Paese".

(Adnkronos) - Torna la Laver Cup. Oggi, venerdì 19 settembre, comincia l'edizione 2025 del torneo a squadre che contrappone Team Europe e Team World. A San Francisco, in California, sarà protagonista, oltre al nuovo numero uno del mondo Carlos Alcaraz, che ha sorpassato Jannik Sinner battendolo nella finale degli Us Open, anche Flavio Cobolli. Proprio in Laver Cup è andato in scena uno dei siparietti più iconici del tennis italiano, con protagonista Fabio Fognini, che si è ritrovato come allenatori Rafa Nadal e Roger Federer.
È successo tutto nel 2019. Fognini stava affrontando lo statunitense Jack Sock in una partita del singolare ed era sotto nel punteggio. Durante un cambio di campo, mentre si stava cominciando a lamentare, l'azzurro si è ritrovato Nadal e Federer. "Ci sono nuove palline ora, quindi sarà dura, ok?", gli ha detto all'orecchio Roger, "non ti voglio più negativo, ti voglio solo positivo. Se tornerai a rispondere bene, ci riuscirai solo con l'atteggiamento giusto. Lui ha un bel dritto? Ok. Magari è solo fortunato, questo non ci importa".
Quando Fognini ha ricominciato a lamentarsi, è intervenuto Nadal: "Andrà bene, devi crederci. Stai andando bene Fabio, non essere frustrato". "Esatto, non essere frustrato e fagli giocare colpi difficili", ha continuato Federer, "accettalo e continua così, continuiamo a lavorare". Quella partita Fognini l'ha persa in due set con il punteggio di 6-1, 7-6, ma ancora oggi rimane uno dei ricordi a cui è più affezionato.
"Ho subito parlato di Sock, ma Roger mi ha detto: 'No, devi pensare a te stesso.' Poi anche Rafa ha iniziato a parlare", ha raccontato Fognini a Supernova, "avevo due voci nelle orecchie. Sono rientrato in campo più confuso di prima. Mi sono detto: 'Federer e Nadal mi hanno parlato, cosa faccio ora?' Uno a destra, l'altro a sinistra, anche se avessi voluto mandarli a quel paese, non avrei potuto!".
Leggi tutto: Fognini si lamenta, Federer e Nadal diventano allenatori: la scena iconica in Laver Cup



(Adnkronos) - In arrivo una svolta stagionale con forti piogge, violenti temporali, probabili criticità idrogeologiche con la tempesta d'Equinozio. "Ancora 48 ore di sole e caldo, poi è attesa la svolta stagionale. A partire da domenica, una forte perturbazione atlantica si avvicinerà all'Italia. Già dalla serata, - spiega all'Adnkronos Federico Brescia, meteorologo di 'iLMeteo.it' - i primi rovesci colpiranno il ponente ligure e l'alto Piemonte, segnando l'inizio di un deciso peggioramento che porrà fine all'estate".
"Lunedì, il maltempo si estenderà su gran parte del Paese, portando piogge a tratti molto intense e temporali, anche violenti e stazionari. Le aree più a rischio saranno il Piemonte, l'alta Lombardia, la Liguria, la Toscana e il Lazio, dove potrebbero verificarsi criticità idrogeologiche, allagamenti e disagi. Le precipitazioni - continua Brescia - si sposteranno poi verso la Campania a partire da martedì. Anche altrove piogge e rovesci abbondanti saranno possibili, ma con meno rischi".
"Un'altra conseguenza di questa perturbazione sarà il brusco calo delle temperature, che potranno scendere anche di 10°C rispetto ai valori attuali, specialmente al Nord e sulle regioni tirreniche", conclude Brescia.
Leggi tutto: Meteo, in arrivo la tempesta d'Equinozio: le regioni più colpite dal maltempo

(Adnkronos) - In arrivo una svolta stagionale con forti piogge, violenti temporali, probabili criticità idrogeologiche con la tempesta d'Equinozio. "Ancora 48 ore di sole e caldo, poi è attesa la svolta stagionale. A partire da domenica, una forte perturbazione atlantica si avvicinerà all'Italia. Già dalla serata, - spiega all'Adnkronos Federico Brescia, meteorologo di 'iLMeteo.it' - i primi rovesci colpiranno il ponente ligure e l'alto Piemonte, segnando l'inizio di un deciso peggioramento che porrà fine all'estate".
"Lunedì, il maltempo si estenderà su gran parte del Paese, portando piogge a tratti molto intense e temporali, anche violenti e stazionari. Le aree più a rischio saranno il Piemonte, l'alta Lombardia, la Liguria, la Toscana e il Lazio, dove potrebbero verificarsi criticità idrogeologiche, allagamenti e disagi. Le precipitazioni - continua Brescia - si sposteranno poi verso la Campania a partire da martedì. Anche altrove piogge e rovesci abbondanti saranno possibili, ma con meno rischi".
"Un'altra conseguenza di questa perturbazione sarà il brusco calo delle temperature, che potranno scendere anche di 10°C rispetto ai valori attuali, specialmente al Nord e sulle regioni tirreniche", conclude Brescia.

(Adnkronos) - Nell'ultima intervista rilasciata ieri al podcast 'Lo Sperone', Giuseppe Salvatore Riina, figlio del Capo dei capi Totò Riina, ha difeso la figura del padre, "un uomo con la U maiuscola", che "non ha mai ordinato l'omicidio del piccolo Di Matteo" e che nulla ha avuto a che fare con la strage in cui perse la vita il giudice Giovanni Falcone. Parole che hanno provocato diverse reazioni indignate, ma che non sono nuove per il terzo dei quattro figli della coppia Totò Riina-Ninetta Bagarella le cui dichiarazioni, nel tempo, hanno sempre scatenato polemiche.
Nato nel 1977, quando il boss di Corleone era già latitante da otto anni, 'Salvuccio' è stato arrestato nel 2002 e condannato a una pena a otto anni e 10 mesi per associazione mafiosa (il fratello Giovanni è stato arrestato nel 1996 ed è stato condannato all'ergastolo). Dopo il carcere, ha fatto un periodo di sorveglianza speciale tra il Veneto e l'Abruzzo e nel 2023 è tornato a vivere a Corleone.
Il terzogenito di Riina non ha mai rinnegato né il padre né la sua famiglia che anzi ha celebrato nella biografia 'The house of Riina, family life' pubblicata nel 2016 e tradotta poi anche in inglese. "Quello che sono diventato lo devo ai miei genitori che non mi hanno fatto mancare nulla" ha scritto nel libro.
Nel 2024 si è sposato, probabilmente in Spagna, con Elena ma la festa di nozze si è svolta nella sua Corleone, in un ristorante in contrada Piano Schiera. Presente tutta la famiglia, le sorelle Maria Concetta e Lucia e la madre Ninetta Bagarella, ad eccezione del fratello Giovanni all'ergastolo. Oggi Salvuccio vive in Spagna.
Leggi tutto: 'Salvuccio' Riina, chi è il figlio del Capo dei capi dalle dichiarazioni choc

(Adnkronos) - Si chiude oggi la tre giorni del XXII Convegno Nazionale del CoDAU che ha messo al centro il tema della coopetizione universitaria, ovvero della capacità di costruire strategie che coniughino collaborazione e competizione, generando risultati di valore condiviso. Hanno partecipato più di 80 istituzioni universitarie, con 350 rappresentanti, tra direttori generali e dirigenti.
All’apertura dopo l’intervento del Presidente del CoDAU, Alberto Scuttari, è intervenuto a nome del Governo il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha ricordato che il CoDAU è sempre stato il primo comunicatore del cambiamento e ha contribuito ad affrontare momenti di grande difficoltà. È molto importane che il perdonale tecnico, amministrativo e bibliotecario segua, insieme ai professori e agli studenti, qual e processo di internazionalizzazione che è fondamentale per la vita dell’università.
La Presidente CRUI, Giovanna Iannantuoni, ha ricordato il ruolo primario delle università come motore di accelerazione e osservato che tutti insieme possiamo costruire un’università più forte per un Paese migliore, raccogliendo le sfide che si apriranno nel periodo dopo il PNRR per garantire a tutti i nostri giovani l’opportunità dell’alta formazione.
I temi centrali dei numerosi seminari svoltisi nei giorni seguenti hanno affrontato, con la moderazione di autorevoli giornalisti, i temi della governance, della gestione delle infrastrutture, della collaborazione con i territori, delle nuove competenze e della formazione sanitaria.
Al convegno hanno partecipato anche delegazioni internazionali con un momento dedicato al confronto con le esperienze di Gran Bretagna, Francia e Finlandia. Le università italiane, diverse per storia, dimensioni, governance e collocazione territoriale, si trovano oggi di fronte a una scelta cruciale: agire come attori isolati o come squadra. La cooperazione nella ricerca scientifica, lo sviluppo di programmi didattici comuni, la condivisione di infrastrutture e l’internazionalizzazione rappresentano esempi concreti di come la collaborazione possa rafforzare l’intero sistema.
Negli ultimi anni, il PNRR ha garantito risorse straordinarie, incrementando il finanziamento pubblico agli Atenei. Tuttavia, l’esaurirsi di questa spinta apre nuove sfide, in ragione dei costi cresciuti a causa dell’incremento del personale di ricerca e della gestione delle nuove infrastrutture. A ciò si aggiunge l’impatto del progressivo calo demografico, che presto si rifletterà anche sul sistema universitario.
La sostenibilità del sistema universitario dipenderà, nel medio periodo, da tre fattori chiave: il livello del finanziamento pubblico ordinario, la capacità di attrarre risorse esterne da destinare a sviluppo e innovazione, la solidità manageriale nella gestione di questa nuova fase.
Sul fronte del finanziamento pubblico, il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) ha raggiunto i massimi degli ultimi 15 anni, ma è anche cambiata la struttura dei bilanci con l’aumento dei costi fissi. Restano margini di miglioramento anche nella flessibilità di utilizzo delle risorse, così da garantire maggiore autonomia agli Atenei e sostenere progetti collaborativi di lungo periodo per fronteggiare le sfide, premiando i risultati conseguiti.
Quanto alla capacità di attrazione di risorse competitive, i progressi degli ultimi anni sono stati significativi, ma il divario con la media europea resta ampio e gli Atenei devono sfruttare i risultati di tali finanziamenti anche per alimentare gli investimenti previsti dalle strategie di sistema. A ciò si aggiunge la necessità di competenze adeguate per la gestione di progetti complessi e infrastrutture di frontiera. Qui emergono ancora vincoli normativi e finanziari che limitano il reclutamento e la crescita professionale delle persone.
In questo contesto, la collaborazione tra università diventa sempre più decisiva per garantire una prospettiva istituzionale che coniughi qualità, equità di accesso, ricerca, innovazione didattica, utilizzo strategico delle tecnologie e sviluppo infrastrutturale, fisico e digitale. Un ulteriore ambito strategico è rappresentato dal rapporto con i territori: solo rafforzando le relazioni con le istituzioni e comunità locali sarà possibile generare impatti positivi sul diritto allo studio e sulla vita degli studenti, anche attraverso servizi residenziali, sociali e sportivi di qualità.
“Guardando al futuro”, afferma il Presidente del CoDAU, Alberto Scuttari “le università, anche per cluster omogeni, dovranno farsi carico di preservare e sviluppare il proprio ecosistema, con l’obiettivo di creare valore pubblico mediante la formazione delle nuove generazioni, garantendo equità di accesso e attraendo risorse umane, finanziarie e tecnologiche”.

(Adnkronos) - Flavio Cobolli 'imita' Carlos Alcaraz e si fa biondo? Il tennista azzurro, compagno di squadra dello spagnolo nella Laver Cup 2025, al via oggi, venerdì 19 settembre, ha fatto una promessa in vista del torneo e, soprattutto, del derby della Capitale tra Roma, di cui è tifosissimo, e Lazio, in programma domenica 21 alle 12.30 allo stadio Olimpico.
A Casper Ruud, tennista norvegese che rappresenterà anche lui il Team Europe, è stato chiesto chi dovrebbe essere secondo lui il prossimo giocatore del circuito a sfoggiare un nuovo look biondo dopo Carlos Alcaraz, che ha festeggiato proprio così la vittoria degli Us Open, dove ha battuto Jannik Sinner in finale. Nessun dubbio per Ruud: "Ho a fianco a me un ragazzo italiano che ha stile e potrebbe farsi biondo. Ha anche gli occhi azzurri", ha detto ai microfoni dell'Atp, sorridendo e indicando Cobolli.
A quel punto è intervenuto l'azzurro, salito al 25esimo posto del ranking, che ha promesso: "Se la Roma vince il derby con la Lazio e noi vinciamo la Laver Cup mi faccio biondo", con il patto sigillato da una stretta di mano tra i due e tanti sorrisi.
Leggi tutto: Cobolli si fa biondo? "Solo se la Roma vince derby e noi la Laver Cup"

(Adnkronos) - La ventiduesima edizione del Convegno Nazionale del CoDAU, ospitata presso l’Università Bocconi, ha aperto un altro giorno di lavori dedicati alla competizione e alla collaborazione tra atenei italiani. L’evento, organizzato per la prima volta in sinergia tra Bocconi e Università Cattolica, ha visto l’intervento di Martina Riva, Assessora allo Sport, Turismo e Giovani del Comune di Milano, che ha sottolineato il ruolo strategico delle università come cuore pulsante della città e l’importanza di una collaborazione sempre più stretta tra istituzioni accademiche e amministrative per affrontare le sfide urbane.
“È un onore per Milano ospitare il CoDAU. La nostra è una città universitaria con oltre 210 mila studenti, che su una popolazione di un milione e quattro rappresentano il tessuto principale della città, quello a cui dobbiamo dedicarci”, ha dichiarato l’Assessora Riva. “Milano inaugurerà a brevissimo il Villaggio Olimpico, che subito dopo le Paralimpiadi diventerà uno studentato con 1700 posti letto, una risposta concreta al bisogno di alloggi per rendere la città inclusiva e attenta alla coesione sociale”.
Riva, ex studentessa milanese, ha espresso gratitudine per il contributo delle università non solo nella formazione, ma anche nell’organizzazione di eventi culturali, nella riqualificazione degli impianti sportivi e nell’attrazione di fondi per opere pubbliche al servizio della cittadinanza. “Abbiamo bisogno che il Comune di Milano e le università lavorino sempre più insieme per affrontare con serietà e competenza le emergenze della nostra città, prima fra tutte quella abitativa per gli studenti e quella di trattenere i talenti sul nostro territorio, dopo averli formati in modo eccellente come avviene nelle università milanesi”, ha aggiunto, augurando buon lavoro alle autorità accademiche presenti.
Il CoDAU 2025 si conferma un momento cruciale per rafforzare il dialogo tra atenei e istituzioni locali, con l’obiettivo di rendere Milano e il sistema universitario italiano sempre più attrattivi, inclusivi e capaci di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni, in un contesto di sfide globali e opportunità come quelle legate al post-PNRR e all’internazionalizzazione.
Leggi tutto: Codau 2025, Milano città universitaria al centro del dialogo tra atenei e istituzioni


(Adnkronos) - Al 22° Convegno Nazionale del CoDAU, in corso a Milano presso l’Università Bocconi, si è tenuto il panel dedicato a “Università e città”, un momento di riflessione sul ruolo sinergico degli atenei nel tessuto urbano. Antonella Polimeni, Rettrice della Sapienza Università di Roma, ha partecipato con grande entusiasmo, enfatizzando l’importanza di un’osmosi continua tra università e contesti urbani, dove le cosiddette terza e quarta missione – trasferimento delle conoscenze e contribuzione alla formazione di cittadini attivi – rappresentano la forza propulsiva degli atenei come driver di rigenerazione e innovazione.
“Credo che l’aspetto più importante da sottolineare sia come le università e le città, all’interno delle quali insistono gli atenei, debbano lavorare in grande osmosi”, ha dichiarato la Rettrice Polimeni durante il panel. “In particolare, la terza e la quarta missione dell’università, ovvero il trasferimento delle conoscenze e la contribuzione fondamentale alla formazione di cittadini e cittadine, rappresentano il valore aggiunto dell’università nella città, così come la loro forza nell’essere driver di rigenerazione urbana e di competenze che in maniera multidisciplinare e transdisciplinare lavorano con le istituzioni”.
Le parole della Rettrice Polimeni, prima donna a guidare la Sapienza, sottolineano come questa integrazione non sia solo un’opportunità, ma una necessità per affrontare le sfide contemporanee, dal calo demografico al post-PNRR, promuovendo un modello di università aperta e inclusiva che valorizzi il dialogo con le amministrazioni locali per una rigenerazione urbana sostenibile e multidisciplinare.
Il CoDAU 2025, con oltre 300 partecipanti tra direttori generali, rettori e rappresentanti istituzionali, continua a delineare strategie per un sistema universitario italiano più coeso e impattante sul territorio, rafforzando il legame tra atenei e città come leva per l’innovazione sociale e culturale.

(Adnkronos) - Vittoria di Rai1 nella prime time di ieri sera. La prima puntata di 'Jukebox – La Notte delle Hit' con alla conduzione la coppia formata da Antonella Clerici e Clementino ha ottenuto infatti 2.517.000 telespettatori raggiungendo uno share del 17,9%. Secondo gradino del podio per Canale 5 con 'Elodie San Siro' che ha totalizzato 1.420.000 telespettatori e uno share del 10%. Terzo posto per Italia1 con 'Citadel' visto da 817.000 telespettatori con il 4,9% di share.
Fuori dal podio su Retequattro 'Dritto e Rovescio' ha interessato 733.000 telespettatori (6% di share) mentre su La7 Piazzapulita è stata seguita da 712.000 telespettatori raggiungendo il 5,8% di share. Su Rai2 'Ore 14 Sera' ha raggiunto 688.000 telespettatori (share del 5,5%) e su Rai3 il film 'Per tutta la vita' è stato seguito da 628.000 telespettatori (share del 3,6%). Su Tv8 'Il vento del perdono' ha realizzato 370.000 telespettatori (2,3% di share) mentre sul Nove 'Nove Comedy Club con Maschio Caucasico Irrisolto' di Antonio Ornano è stato visto da 299.000 telespettatori pari all'1,9% di share.
'La Ruota della Fortuna' su Canale5 si aggiudica ancora una volta l'access prime time con 4.809.000 telespettatori pari al 24,6% mentre su Rai1 'Affari Tuoi' totalizza 3.941.000 telespettatori e uno share del 20,1%.
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