Inaugurazione il 25 luglio con il rapper e ospiti internazionali...
Rischio di cedimento di alcune branche dell'albero monumentale...
Bruciature su fronte e collo. Portato in ospedale, non è grave... 
Aumentano le nuove sostanze psicoattive (Nps) circolanti in Italia - ne sono state identificate 79 - che possono essere impiegate nei casi di violenza sessuale. Parliamo di sedativi, narcotici come il Gbl e il Ghb, ma anche oppiacei, stimolanti, cannabinoidi e allucinogeni: sostanze spesso sciolte in un drink all'insaputa della vittima per stordirla e favorire il cosiddetto 'drink spiking', un'aggressione sessuale. A novembre è stata lanciata dalle farmacie di Roma e provincia un'iniziativa in ottica di prevenzione e sensibilizzazione: la distribuzione di 1.500 kit rapidi per il rilevamento di sostanze stupefacenti versate nelle bevande. In pochi giorni ne sono stati distribuiti già 720, suscitando grande interesse. L'iniziativa 'Il consenso non si scioglie in un drink' è nata grazie alla collaborazione tra Federfarma Roma, Farmaciste insieme, Associazione Telefono Rosa, Associazione Differenza Donna, Associazione PonteDonna, Casa delle Donne Lucha y Siesta, Centro Donna Lisa, Cooperativa Be Free e GenerAct.
Gli stick (kit Cyd - Check Your Drink) permettono un controllo rapido e discreto: basta una goccia di bevanda sull'area reattiva per osservare subito un marcato cambio di colore in presenza delle sostanze ricercate (ECCO COME FUNZIONA[1]). Il kit è stato progettato per riconoscere un'ampia gamma di sostanze, con accuratezza fino al 98% per chetamina, Ghb, cocaina e scopolamina, la cosiddetta 'droga dello stupro'. E' possibile consultare il calendario con le farmacie aderenti e le date in cui sarà possibile ritirare il kit Cyd - Check Your Drink sul sito e sui social di Federfarma Roma.
L'Adnkronos Salute ha partecipato a una giornata di distribuzione a Roma alla Farmacia Po. Come funziona il kit? "All'interno ci sono delle strisce con due colorazioni, una gialla e una rosa - spiega Giorgio Damiani, titolare della farmacia - La persona a cui è stato offerto un drink, o che ha un sospetto rispetto a una bevanda, potrà con un dito toccare il drink e poi le strisce. Se si colorano vuol dire che c'è una sostanza psicoattiva che può essere cocaina, scopolamina, benzodiazepina, o altre che servono ai malintenzionati per far perdere i sensi e stordire una persona". Attenzione, però: non sempre ciò che è nel drink può essere rilevabile. "Sostanze colorate di rosso - precisa il farmacista - possono dare dei falsi positivi, se c'è il lime o il limone possono dare dei falsi negativi. L'iniziativa vuole essere di sensibilizzazione soprattutto ai giovani: state attenti a ciò che accade nei locali e in alcune situazioni a rischio. Il kit è un aiuto, ma non è una soluzione".
"Il valore dell'iniziativa è informativo - racconta Valeria Bertoni, volontaria di Donne in genere del Centro antiviolenza Donna Lisa - è un nuovo metodo per approcciarci alle persone e combattere le droghe dello stupro. Cerchiamo di fare formazione, di sensibilizzare e di coinvolgere le fasce d'età più basse. Si deve riflettere sul tema del consenso che - conclude - deve essere libero, informato e sempre esplicito. In questo modo di possono prevenire le violenze dirette dovute all'uso delle sostanze stupefacenti.

Ascendis Pharma Italia celebra 1 anno di attività nel nostro Paese. La farmaceutica ha aperto la filiale a Milano il 1° ottobre 2024. Fondata in Danimarca, è oggi una multinazionale europea impegnata a fornire una risposta terapeutica a bisogni clinici rilevanti e non ancora soddisfatti, in particolare nell'ambito dell'endocrinologia rara, ricorda l'azienda in una nota. Dalla sua nascita come startup ad oggi ha ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio di 2 farmaci in Europa, mentre un terzo trattamento è attualmente in fase di valutazione. Nel suo primo anno in Italia, Ascendis ha avviato una serie di iniziative volte a favorire una maggiore consapevolezza sull'ipoparatiroidismo e sulla complessità della gestione clinica delle patologie rare. Tra queste rientra la presentazione della 'Guida ai diritti dei pazienti', sviluppata da Omar - Osservatorio malattie rare con il supporto non condizionante dell'azienda, strumento informativo per facilitare l'accesso dei pazienti ai percorsi di cura e alle tutele disponibili, contribuendo a una più corretta presa in carico da parte del sistema sanitario. Il mese di novembre ha rappresentato inoltre un momento particolarmente rilevante per la comunità endocrinologica con la presentazione, durante il Congresso nazionale Ame -Associazione medici endocrinologi, delle prime linee guida nazionali dedicate all'ipoparatiroidismo, con indirizzi clinici condivisi a livello nazionale per migliorare la gestione di una condizione poco riconosciuta e soggetta a ritardi diagnostici. (VIDEO[1])
"Siamo orgogliosi del lavoro svolto nella redazione delle nuove linee guida dell'Istituto superiore di sanità per la gestione terapeutica dell'ipoparatiroidismo post-chirurgico dell'adulto - commenta Andrea Palermo, medico endocrinologo Uoc Patologie osteo-metaboliche e della tiroide, Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico Roma - Il comitato tecnico-scientifico e il panel delle linee guida, che riuniscono eminenti rappresentanti delle più autorevoli società scientifiche del settore, insieme all'associazione dei pazienti, hanno definito in modo chiaro e preciso gli ambiti di utilizzo clinico delle terapie sostitutive in funzione delle evidenze scientifiche disponibili, indicazioni terapeutiche approvate e buona pratica clinica".
Ascendis ha sostenuto anche un evento dedicato alle malattie endocrine rare, il 5 novembre scorso, nella residenza dell'ambasciatore di Danimarca in Italia: un confronto diretto tra istituzioni, comunità scientifica e rappresentanze dei pazienti per uno scambio di esperienze e competenze utili a migliorare gli standard di cura. Come ha sottolineato Peter Taksoe-Jensen, ambasciatore di Danimarca in Italia: "L'Europa deve agire insieme sulle malattie rare, perché per troppo tempo troppe persone hanno dovuto affrontare diagnosi tardive, cure frammentate e un accesso diseguale a trattamenti che cambiano la qualità della vita". Attraverso il consolidamento della filiale italiana, l'attivazione di progetti dedicati ai pazienti e la partecipazione allo sviluppo dei percorsi clinici nazionali, l'azienda conferma il proprio ruolo attivo nel supporto all'innovazione terapeutica, con l'obiettivo di favorire un accesso sempre più equo e omogeneo alle cure nel panorama delle malattie endocrine rare. "Siamo impegnati a continuare a collaborare con le autorità - conclude Thomas Carlo Maria Topini, General Manager di Ascendis Italia - per garantire l'accesso per tutti pazienti con ipoparatiroidismo cronico non controllato che attendono da anni una soluzione risolutiva".
Dopo l'esordio in Mondadori esce il suo secondo romanzo... in collaborazione con realme
realme conferma la sua vocazione all'innovazione presentando in Italia il GT 8 Pro, uno dei primi smartphone a integrare la recentissima piattaforma Qualcomm Snapdragon 8 Elite Gen 5. La piattaforma mobile più potente mai realizzata da Qualcomm, costruita sul sofisticato processo produttivo TSMC N3P a 3nm, con la sua nuova architettura octa-core (2+6) e una frequenza di clock che raggiunge i 4,6 GHz, offre una combinazione eccellente di potenza pura ed efficienza energetica.
Prestazioni gaming senza compromessi
Le performance sono ulteriormente elevate dall’ottimizzazione software di realme, affiancata dal chip proprietario Hyper Vision+ AI e dal nuovo motore di ottimizzazione GT BOOST 3.0. Queste tecnologie lavorano in sinergia per garantire un'esperienza fluida e stabile, anche nelle sessioni più esigenti. Il GT 8 Pro stabilisce un nuovo punto di riferimento nel mobile gaming, essendo capace di eseguire simultaneamente titoli ad alta intensità come PUBG e Genshin Impact mantenendo frame rate elevati per un'intera ora.
Il nuovo flagship realme eccelle anche in autonomia, grazie a una potente batteria da 7000 mAh, arricchita dalla ricarica rapida Ultra Charge da 120W e da quella wireless da 50W, riducendo al minimo i tempi di inattività. In test d'uso reali, il dispositivo ha raggiunto l'impressionante autonomia di 21,3 ore di riproduzione video su YouTube senza interruzioni.
L'esperienza visiva è assicurata dall'ampio display 2K da 6,79 pollici con refresh rate a 144Hz. Con una luminosità massima di 7000 nit (in picco HDR) e 2000 nit per l’uso quotidiano, lo schermo offre colori accurati, fluidità eccezionale e prestazioni HDR di alto livello. L'immersività è completata da potenti altoparlanti e dall'Ultra Haptic Motor, che restituisce un feedback aptico preciso. Per mantenere le prestazioni anche sotto sforzo, lo smartphone integra un sistema di raffreddamento a vapore di ampia superficie (7000 mm²).
realme UI 7.0: AI e Light Glass Design
Il debutto del GT 8 Pro segna anche il lancio della nuova realme UI 7.0, un’interfaccia evoluta basata su Android 16. Questa versione introduce un Light Glass Design, ispirato alle texture del vetro, che conferisce all’interfaccia profondità, trasparenza e fluidità, attraverso elementi rinnovati come le Ice Cube Icons e il Misty Glass Control Center. Il Flux Theme 2.0 espande le opzioni di personalizzazione con Always-On Display panoramici, supporto a Live Photos e sfondi video con effetto Dynamic Depth of Field basato su AI.

L'Intelligenza Artificiale assume un ruolo centrale nella realme UI 7.0, operando come un assistente silenzioso pensato per semplificare la vita digitale e supportare la creatività dell'utente. Questa intelligenza si manifesta in funzionalità specifiche come AI Notify Brief, che filtra e raccoglie le notifiche meno urgenti, sintetizzandole in brevi riepiloghi personalizzati mostrati solo in momenti strategici della giornata. Per gli appassionati di fotografia, l'AI Framing Master interviene attivamente per guidare la composizione degli scatti, identificando l'inquadratura ottimale in modo automatico e garantendo risultati di qualità professionale con estrema facilità. Infine, per i gamer, l'AI Gaming Coach apprende le abitudini di gioco dell'utente, offrendo ottimizzazioni e consigli in tempo reale per rendere le sessioni di gioco più fluide e coinvolgenti che mai.
Un elemento di spicco è l'introduzione di iPhone e Apple Watch Connect, una funzionalità che garantisce la compatibilità con l’ecosistema Apple, consentendo di ricevere chiamate e messaggi sui dispositivi realme e di sincronizzare i dati sulla salute dall’Apple Watch.
A livello di sistema, il Flux Engine migliora la reattività complessiva del 15% e la fluidità delle app del 29%, con Seamless Animations che garantiscono transizioni naturali e un ecosistema connesso e istantaneo.
Il realme GT 8 Pro sarà lanciato il 2 dicembre a Milano, è l'espressione dell'impegno dell'azienda nel fornire dispositivi potenti e all'avanguardia, in particolare per il pubblico più giovane. La realme UI 7.0 sarà preinstallata sul GT 8 Pro e sarà disponibile come aggiornamento per altri dispositivi realme, incluso il GT 7 Pro, a partire da novembre.

“Con l’aggiornamento del nostro Piano Strategico, rinnoviamo con determinazione l’impegno di A2A verso una crescita industriale solida e sostenibile, orientata alla creazione di valore per tutti gli stakeholder''. Lo dice Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A.
''Abbiamo incrementato gli investimenti complessivi, portandoli a 23 miliardi di euro entro il 2035, per accelerare il percorso di sviluppo del Gruppo e aprire nuove direttrici di business innovative. La presenza storica di A2A in Lombardia – area che oggi rappresenta un polo strategico per i data center – unita all'importante acquisizione delle reti elettriche nelle province di Milano e Brescia, ci offre una posizione privilegiata per contribuire in modo concreto alla diffusione di queste infrastrutture digitali, cogliendone al contempo le opportunità industriali ed economiche. Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo evolvere dal ruolo di partner energetico a piattaforma di sviluppo integrata, mettendo a valore i nostri asset, il nostro know-how e la capacità di innovazione”, co. “Per sostenere l’aumento della domanda di energia e il processo di elettrificazione dei consumi, continueremo a investire in infrastrutture “future-fit”, potenziando le reti, la generazione e le attività legate all’economia circolare''.
Mazzoncini sottolinea poi che la società intende ''consolidare la leadership di A2A in Italia e, al tempo stesso, proiettare il nostro modello di business anche a livello internazionale, valorizzando le competenze distintive maturate nei settori dell’ambiente e delle energie rinnovabili. Il motore di questo Piano restano le nostre persone: sono loro che, con professionalità e dedizione, trasformano ogni giorno gli obiettivi in risultati. La sostenibilità rimane centrale nella nostra strategia. Confermiamo il target del Net Zero al 2050 e la riduzione del fattore emissivo entro il 2030, coerentemente con la visione di un futuro energetico responsabile, nel rispetto delle nuove generazioni e delle risorse del Pianeta''

Utile netto di 1,1 mld e investimenti per 23 mld. Questi gli obiettivi dell'aggiornamento del piano strategico di A2a al 2035. In particolare il gruppo ha stabilito che 23 miliardi di euro siano suddivisi in 7 miliardi per l’Economia Circolare e 16 miliardi per la Transizione Energetica, che permetteranno di raggiungere nel 2035 un Ebitda di 3,6 miliardi di euro e un utile netto superiore a 1,1 miliardi di euro.
''L’ambizione del Gruppo al 2035 -si sottolinea in una nota- cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo''.
Il Consiglio di Amministrazione di A2A presieduto da Roberto Tasca nell' esaminare e approvare l’Aggiornamento del Piano Strategico 2024-2035 ha mantenuto saldi gli obiettivi di crescita industriale del Gruppo definiti nel Piano di novembre 2024. La strategia, che rimane incentrata sui due pilastri della Transizione Energetica e dell’Economia Circolare, rilancia gli obiettivi industriali rafforzando i business core ed evolvendo grazie a nuovi sviluppi. Il Piano prevede investimenti per 23 miliardi di euro. Oltre il 35% del programma di investimenti è già concluso o in corso di realizzazione.
L’ambizione del Gruppo al 2035 cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo.

A2a conferma la politica dei dividendi, con una crescita sostenibile del DPS (dividendo per azione) di almeno il 4% annuo. E' quanto emerge dall'aggiornamento al piano strategico.
L’Utile Netto Ordinario è atteso a 0,7 miliardi di euro nel 2028 e sopra 0,8 miliardi di euro nel 2030, mentre si prevede si attesti a oltre 1,1 miliardi di euro nel 2035. Il CAGR risulta pari al 6% nel periodo 2025-2030; all’8% nel periodo 2028-2035. In termini di redditività, l’aggiornamento del Piano Strategico sul periodo 2025-35 mostra un ROI medio maggiore del 9%, un ROE medio del 12%.
L’Utile Netto Ordinario è atteso a 0,7 miliardi di euro nel 2028 e sopra 0,8 miliardi di euro nel 2030, mentre si prevede si attesti a oltre 1,1 miliardi di euro nel 2035. Così in dettaglio quanto scritto nell'aggiornamento del piano strategico di A2a al 2035.
Il CAGR risulta pari al 6% nel periodo 2025-2030; all’8% nel periodo 2028-2035. In termini di redditività, l’aggiornamento del Piano Strategico sul periodo 2025-35 mostra un ROI medio maggiore del 9%, un ROE medio del 12%. Confermata infine la politica dei dividendi, con una crescita sostenibile del DPS (dividendo per azione) di almeno il 4% annuo.
Per l’anno 2026 Sulla base dello sviluppo dei progetti industriali e tenendo conto dell’andamento dello scenario dei prezzi e delle condizioni di mercato, si prevede che il Gruppo A2A traguarderà per il 2026: - un EBITDA compreso tra 2,21 e 2,25 miliardi di euro - un Utile Netto Ordinario di Gruppo tra 0,63 e 0,66 miliardi di euro
''L’Utile Netto Ordinario di Gruppo -si sottolinea- include la stima di maggiori ammortamenti derivanti dal processo di Purchase Price Allocation relativo all’acquisizione del 90% della società Duereti S.r.l.. Potenziale valore addizionale''
Sono state poi identificate ulteriori opportunità strategiche di sviluppo per creare valore addizionale, che potrebbero generare ulteriori 300 milioni di euro di EBITDA al 2035, con un contributo bilanciato sui due pilastri di Piano. ''Il portafoglio di progetti addizionali -si evidenzia- può fungere da backup e garantire il raggiungimento degli obiettivi industriali ovvero può consentire al Gruppo di cogliere opportunità di mercato favorevoli per accelerare o incrementare la crescita anche sfruttando le partnership come potenziale fattore abilitante''.
Per l’esercizio 2025 A2a conferma la previsione di un Ebitda nella parte alta del range compreso tra 2,17- 2,20 miliardi di euro e di un utile netto di gruppo, al netto delle poste non ricorrenti, compreso tra 0,68-0,70 miliardi di euro. Emerge dalle note di accompagnamento ai conti al 30 settembre esaminati dal cda.
Indagato dai carabinieri per peculato, refurtiva recuperata... 
A2a archivia i primi nove mesi dell'anno con ricavi a 10.170 milioni di euro: +12% rispetto ai primi nove mesi del 2024 in seguito al consolidamento della società Duereti e all’aumento dei prezzi all’ingrosso delle commodities energetiche. L'utile netto è di 581 milioni di euro, in riduzione del 19% rispetto all’analogo periodo del 2024 (713 milioni di euro). Al netto del solo effetto relativo alla normalizzazione dell’idraulicità, l’utile netto è in riduzione del 7%. (segue)
A2A, RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2025
Accelerano gli investimenti a favore della transizione ecologica
Si conferma la solidità dei risultati economici e patrimoniali
Migliora significativamente la posizione finanziaria netta
Nasce A2A Life Ventures, la nuova società di open innovation integrata del Gruppo
Investimenti organici pari a 1.037 milioni di euro (+15% rispetto all’anno precedente) principalmente finalizzati al potenziamento ed efficientamento delle reti di distribuzione elettrica e all’aumento della flessibilità degli impianti di generazione, nonché alla crescita dei business in ambito Circular Economy
Margine Operativo Lordo a 1.729 milioni di euro (-4% rispetto ai primi nove mesi del 2024), a seguito prevalentemente della normalizzazione della produzione idroelettrica. Al netto di tale effetto, l’EBITDA è in crescita del 3%.
EBITDA da attività regolate al 30%1 (24% a settembre 2024) grazie anche al positivo contributo della nuova società di distribuzione elettrica Duereti.
Posizione Finanziaria Netta a 5.317 milioni di euro (5.835 milioni di euro al 31 dicembre 2024), grazie ad un flusso di cassa operativo che ha garantito la copertura degli investimenti e dei dividendi, nonché agli incassi da asset disposal. Rapporto PFN/EBITDA, pari a 2,4x (2,5x al 31 dicembre 2024).
Si consolida la crescita della customer base del segmento libero mass market elettricità, in aumento del 7% rispetto ai primi nove mesi del 2024.
Costituita A2A Life Ventures, la prima società in Italia creata da una corporate per integrare in modo sinergico tutte le leve di open innovation, con l’obiettivo di sviluppare e testare soluzioni concrete digitali, fisiche e basate sull’AI, all’interno di A2A e poi sul mercato esterno.
Sottoscritto con ERG un Power Purchase Agreement (PPA) di energia rinnovabile della durata di 15 anni che, a partire dal 1° gennaio 2027, garantirà ad A2A circa 2,7 TWh di energia eolica. Questa fornitura soddisferà il fabbisogno di circa 41 mila famiglie, per complessive 74 kt/anno di CO2 evitata.L’EBITDA regolato include la distribuzione elettrica, la distribuzione gas, il ciclo idrico, il teleriscaldamento e la parte regolata di raccolta e trattamento rifiuti
Questi gli altri punti principali del bilancio al 30 settembre esaminato dal cda. Il Margine Operativo Lordo è di 1.729 milioni di euro (-4% rispetto ai primi nove mesi del 2024), a seguito prevalentemente della normalizzazione della produzione idroelettrica. Al netto di tale effetto, l’Ebitda è in crescita del 3%.
L'Ebitda da attività regolate è al 30% (24% a settembre 2024) grazie anche al positivo contributo della nuova società di distribuzione elettrica Duereti.
Gli investimenti organici sono pari a 1.037 milioni di euro (+15% rispetto all’anno precedente) principalmente finalizzati al potenziamento ed efficientamento delle reti di distribuzione elettrica e all’aumento della flessibilità degli impianti di generazione, nonché alla crescita dei business in ambito Circular Economy.
La Posizione Finanziaria Netta è di 5.317 milioni di euro (5.835 milioni di euro al 31 dicembre 2024), grazie ad un flusso di cassa operativo che ha garantito la copertura degli investimenti e dei dividendi, nonché agli incassi da asset disposal. Rapporto PFN/EBITDA, pari a 2,4x (2,5x al 31 dicembre 2024).
A2a segnala poi che ''Si consolida la crescita della customer base del segmento libero mass market elettricità, in aumento del 7% rispetto ai primi nove mesi del 2024''. e sottolinea che è stata Costituita'' A2A Life Ventures, la prima società in Italia creata da una corporate per integrare in modo sinergico tutte le leve di open innovation, con l’obiettivo di sviluppare e testare soluzioni concrete digitali, fisiche e basate sull’AI, all’interno di A2A e poi sul mercato esterno'' cosi com è stato sottoscritto con ERG un ''Power Purchase Agreement (PPA) di energia rinnovabile della durata di 15 anni che, a partire dal 1° gennaio 2027, garantirà ad A2A circa 2,7 TWh di energia eolica. Questa fornitura soddisferà il fabbisogno di circa 41 mila famiglie, per complessive 74 kt/anno di CO2 evitata''.

Due nuovi Medical Center della Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico apriranno nel 2027 a Roma nei quartieri Eur Torrino e San Paolo, potenziando l'offerta sanitaria in 2 aree strategiche della Capitale per offrire ai cittadini cure sempre più efficaci e accessibili, grazie anche all'attività svolta in 'Tariffa amica', oltre a quella in regime privato e assicurato. I nuovi centri - informa la Fondazione in una nota - estenderanno il modello di prossimità del policlinico, fondato sull'integrazione tra territorio e ospedale, in grado di unire innovazione, qualità clinica e attenzione alla persona.
Il poliambulatorio del Campus Bio-Medico nel quartiere Eur Torrino aprirà a inizio 2027 in via Amsterdam, a meno di 10 minuti di auto dalla via Pontina e dalla via del Mare, e si svilupperà su oltre 2mila metri quadrati distribuiti su 2 piani. Sarà dotato di 32 ambulatori specialistici, uno chirurgico e ambienti dedicati alla diagnostica per immagini, che comprenderanno risonanza magnetica 3 Tesla con tecnologia Whole Diffusion, ecografia, mammografia, radiografia, mineralometria ossea computerizzata (Moc) e Cone Beam. Completerà l'offerta un punto prelievi. Il nuovo poliambulatorio rappresenterà un presidio moderno e facilmente accessibile, pensato per rispondere in modo concreto ai bisogni di salute della popolazione nel quadrante sud della città.
Il Medical Center del Campus Bio-Medico in zona San Paolo, invece, aprirà nell'autunno 2027 in via Ostiense, a pochi passi dalla Basilica di San Paolo fuori le mura e dalla fermata della metropolitana B di Roma. Si estenderà su 4 piani per un totale di 2.655 metri quadrati. Il centro sarà focalizzato su check-up personalizzati e medicina preventiva, con 16 ambulatori specialistici, un ambulatorio chirurgico e una dotazione tecnologica di diagnostica avanzata che comprende risonanza magnetica 3 Tesla con tecnologia Whole Diffusion, Tac di ultima generazione, mammografia, Moc, Rx Polifunzionale, Cone Beam e 4 stanze per le ecografie. A questi servizi si aggiungeranno un punto prelievi e un'area odontoiatrica con 4 riuniti operativi. L'attività della struttura sarà specialmente dedicata alla Tariffa amica, l'iniziativa di privato sociale del policlinico che consente di effettuare visite specialistiche ed esami diagnostici a prezzi calmierati. L'obiettivo è rendere l'accesso alle cure di qualità sempre più equo e sostenibile, a beneficio delle famiglie e dei cittadini. La riqualificazione dell'immobile, inoltre, permetterà di restituire al quartiere un centro di prossimità e cura in un'area storica di Roma in profonda trasformazione.
"Con queste 2 nuove aperture la nostra Fondazione compie un passo importante nel percorso di crescita e di servizio alla collettività - dichiara il presidente della Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico, Carlo Tosti - E' un progetto che nasce da una visione chiara: portare la professionalità e i valori che ci contraddistinguono sempre più vicino ai cittadini, nel solco di quella scienza per l'uomo che guida da sempre la nostra istituzione. Con questi nuovi centri vogliamo rendere più semplice l'accesso alle cure e ai percorsi di prevenzione, garantendo servizi affidabili e in sintonia con la vita quotidiana delle persone, là dove vivono, lavorano e studiano".
"I 2 nuovi Medical Center del Campus Bio-Medico nei quartieri Eur Torrino e San Paolo rappresentano una tappa strategica del piano di sviluppo del nostro policlinico - afferma l'amministratore delegato e direttore generale della Fondazione, Paolo Sormani - Sono spazi pensati per rafforzare sempre più l'integrazione ospedale-territorio ampliando la nostra rete di prossimità con strutture moderne, tecnologicamente avanzate e focalizzate sulla persona, in linea con la nostra missione che ha sempre al centro l'umanizzazione delle cure. In questo quadro, la Tariffa amica gioca un ruolo fondamentale: ci permetterà di offrire prestazioni di alto livello a prezzi sostenibili, così da rendere concreto il nostro impegno per una sanità accessibile e solidale. In una sola frase: un'unica missione, più luoghi di cura".
Le 2 nuove strutture - ricorda la nota - si aggiungono ai poliambulatori già operativi in via Longoni nel quartiere Prenestino e a Porta Pinciana nel cuore di Roma e al Centro per la salute dellanziano (Cesa) di Trigoria, rafforzando la rete di presidi sanitari nella regione e creando una filiera integrata tra policlinico e territorio in grado di offrire continuità assistenziale e percorsi di prevenzione facilmente accessibili alla cittadinanza e alle comunità locali.
Dal 14 al 15 novembre a Cagliari convegno Breast Cancer Update...
Operazione congiunta Agenzia delle dogane e Guardia di finanza... 
In Italia si stima che oltre 1,2 milioni di persone convivano con una demenza, di cui circa 600mila con malattia di Alzheimer, con più di 4 milioni di familiari che assolvono al ruolo di caregiver. Con il progressivo invecchiamento della popolazione, questi numeri sono destinati a crescere sensibilmente nei prossimi anni. Ma il Paese è pronto per affrontare questa nuova sfida? In questo contesto è stata presentata oggi in Senato - promossa da Guido Quintino Liris, membro della V Commissione permanente Bilancio di Palazzo Madama, e alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali - l'iniziativa di un'indagine conoscitiva sullo stato della rete nazionale Alzheimer. L'obiettivo è raccogliere dati, testimonianze e analisi per verificare il grado di prontezza del Servizio sanitario nazionale nella presa in carico dei pazienti e per orientare futuri interventi legislativi. L'indagine mira inoltre a definire le azioni necessarie per garantire l'integrazione delle terapie già disponibili in altri Paesi (come Usa, Cina, Giappone e Australia) nel Ssn italiano, e a proporre un modello di governance uniforme che riduca le disuguaglianze oltre che assicurare un accesso equo e tempestivo ai percorsi di diagnosi, cura e assistenza.
"L'Alzheimer rappresenta una delle più grandi sfide del nostro tempo, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sociale, economico e umano - afferma Liris - Oggi più che mai è necessario un impegno condiviso per costruire una nuova governance nazionale capace di garantire equità, tempestività e qualità nei percorsi di diagnosi, cura e assistenza". L'indagine prevede una serie di audizioni che coinvolgeranno ministero della Salute, ministero dell'Università e della Ricerca, Conferenza delle Regioni, Aifa, Istituto superiore di sanità, Agenas, società scientifiche, associazioni di pazienti ed esperti di settore e sarà avviata tra gennaio e febbraio 2026.
L'iniziativa - spiegano in una nota gli organizzatori - nasce dalla consapevolezza della necessità di aggiornare il quadro di governance e di rafforzare la capacità organizzativa del sistema, adottando un approccio sistemico che integri prevenzione, diagnosi precoce, accesso alle innovazioni terapeutiche e presa in carico sul territorio. Il Piano nazionale demenze del 2014, infatti, se a suo tempo ha rappresentato un passo avanti importante, oggi mostra evidenti limiti rispetto alle esigenze attuali: non tiene conto, ad esempio, delle innovazioni e dei progressi in ambito diagnostico e terapeutico, né delle attuali sfide demografiche. Di conseguenza, la mancanza di linee guida aggiornate e integrate con le nuove tecnologie e approcci terapeutici limita la capacità dei professionisti sanitari nella fornitura di cure adeguate. "Su questo tema - sottolinea Alessandro Padovani, già presidente della Società italiana di neurologia e direttore della Clinica Neurologica dell'università di Brescia - ci sarebbe molto da dire, ma potremo cominciare con il modello delle reti oncologiche, ovvero di un sistema che permetta di definire livelli di complessità dal territorio al centro hub, che prevede lo sviluppo di gruppi multidisciplinari in grado di gestire la complessità delle nuove terapie biologiche e personalizzate e focalizzati sulla cura integrata del paziente in ottica olistica e di benessere a 360 gradi".
"La risposta alla sfida dell'Alzheimer passa da un dialogo costante tra pubblico e privato, fondato sulla condivisione di conoscenze - evidenzia Adele Patrini, presidente di Fondazione per la sostenibilità sociale - È per questo che la Fondazione si pone anche come ponte tra il mondo delle aziende e quello delle istituzioni, favorendo un confronto trasparente e costruttivo che metta al centro il paziente e la qualità delle cure. Collaboriamo da tempo con il cluster neuro e con aziende come GE HealthCare ed Eli Lilly che, insieme, rappresentano un modello virtuoso di alleanza tra ricerca, innovazione e istituzioni. Modello che si pone l'obiettivo di contribuire alla costruzione di una governance nazionale capace di valorizzare l’innovazione a favore dei pazienti".
"Oggi abbiamo visto un esempio concreto di come le istituzioni, i clinici e le aziende possano fare squadra per migliorare la vita dei pazienti - dichiara William Vaccani, General Manager Pharmaceutical Diagnostics di GE HealthCare Italia - La diagnostica per immagini gioca un ruolo fondamentale nel percorso terapeutico dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer. In questo contesto, GE HealthCare investe nell'innovazione tecnologica e farmaceutica in ambito Pet e risonanza magnetica per portare soluzioni a supporto dei pazienti e dei loro caregiver". Aggiunge Federico Villa, Associate Vice President Corporate Affairs & Patient Access Italy Hub-Lilly: "L'Alzheimer è oggi una delle principali priorità di salute pubblica, con enormi ricadute sociali che gravano su famiglie e comunità locali. Da oltre trent'anni Lilly è in prima linea nella ricerca di opzioni terapeutiche per questa patologia. E' fondamentale intervenire precocemente: una diagnosi precoce può restituire tempo e qualità di vita. Ecco perché, oggi più che mai, è necessaria una forte sinergia tra pubblico e privato per implementare diagnosi e presa in carico precoce, collaborando nello sviluppo di nuovi modelli sanitari che rendano accessibile l'innovazione terapeutica a tutti coloro che sono ancora in attesa di una speranza di cura".

"Guardare all’Arabia Saudita oggi significa guardare al futuro dell’imprenditoria europea". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Gianni Gallucci, direttore generale di Gallucci e segretario generale di Yes for Europe, in occasione della sua partecipazione al Biban Forum 2025 e in vista della prossima missione istituzionale organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale il 25 e 26 novembre. Dopo anni segnati da crisi geopolitiche, conflitti e instabilità dei mercati, Gallucci sottolinea la necessità di diversificare i propri orizzonti commerciali e di esplorare nuovi scenari di crescita.
"L’aumento dei dazi - spiega Gallucci - imposti dagli Stati Uniti e l’incertezza legata ai rapporti commerciali transatlantici stanno mettendo sotto pressione molte filiere produttive europee. In questo contesto, il Medio Oriente e in particolare l’Arabia Saudita, rappresenta un mercato strategico per bilanciare il rischio Paese, aprendo nuove rotte di collaborazione economica e culturale che permettono alle imprese di rafforzare la propria presenza globale".
"Le difficoltà - sottolinea - che il mondo della moda e del manifatturiero stanno attraversando, unite alle tensioni nei rapporti commerciali internazionali, ci spingono a guardare verso mercati più dinamici, solidi e aperti alla collaborazione. L’Arabia Saudita oggi rappresenta esattamente questo: una piattaforma per costruire valore nel lungo periodo".
Grazie alla Vision 2030, il Regno Saudita sta trasformando la propria economia, investendo in innovazione, design, turismo, sostenibilità, cultura e formazione. "E' un Paese - prosegue Gallucci - che sta ridefinendo la propria identità economica e culturale e che guarda con grande interesse all’esperienza e alla qualità del Made in Italy. I clienti non cercano solo prodotti, ma storie, competenze e partnership: un terreno ideale per le imprese europee che vogliono crescere e innovare" La storia della Gallucci, azienda calzaturiera di famiglia dal colore arancio che affonda le proprie radici centenarie nel distretto marchigiano, riflette pienamente questo spirito di adattamento e visione strategica. Oggi, accanto alla produzione di calzature per bambini, l’azienda distribuisce anche una linea di scarpe da adulto di alta qualità, scelta che nasce proprio dalla volontà di diversificare i mercati e i segmenti di prodotto di fronte a un contesto globale sempre più complesso.
Attualmente, l’azienda distribuisce principalmente in Europa, Russia e Nord America. Nel corso degli anni, la qualità delle calzature e degli accessori in pelle 100% Made in Italy ha conquistato clienti d’eccellenza: la famiglia reale svedese, la famiglia reale belga, celebrità internazionali come Madonna, Jennifer Lopez, Sarah Jessica Parker, e sportivi di fama mondiale come Klay Thompson, Stephen Curry e Kevin Durant. Nel 2017, Gallucci ha avviato una partnership con la NBA (National Basketball Association), realizzando prodotti esclusivi per gli atleti in occasione dell’All Star Game, e nel 2020 ha fornito le calzature ai giocatori del Cagliari Calcio per celebrare il centenario della società. Attraverso Yes for Europe, che riunisce le associazioni dei giovani imprenditori di oltre venti Paesi europei, Gianni Gallucci porta avanti la stessa visione di apertura e collaborazione internazionale, promuovendo progetti e scambi che favoriscano la nascita di nuove reti imprenditoriali euro-mediterranee.
“Il nostro obiettivo -sostiene - è creare ponti e non confini. L’Arabia Saudita è oggi una delle destinazioni più attrattive per chi vuole connettere tradizione e modernità, visione e concretezza. E' il momento per le imprese europee di esserci, insieme, con fiducia e strategia".
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