'Città viva e accogliente non può presentare serrande abbassate... 
Gran finale, ieri sera, nella capitale del Kazakistan Astana, di 'Silk Way Star', primo grande concorso vocale asiatico. La competizione canora, che si potrebbe definire l'Eurovision asiatico, è stata vinta dalla cantante mongola Michelle Joseph, come riporta l'agenzia di stampa kazaka Qazinform. La manifestazione si propone di "promuovere il dialogo culturale tra i Paesi asiatici e di ampliare i legami umanitari tra i popoli", come ha sottolineato il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, nel suo discorso letto dal Consigliere di Stato della Repubblica del Kazakistan, Erlan Karin.
La finale, caratterizzata da produzioni sceniche articolate e numeri musicali di alto livello, ha riunito sette concorrenti provenienti da Armenia, Georgia, Kazakhstan, Cina, Mongolia e Uzbekistan. Ogni interprete ha presentato un brano nella propria lingua trasformando il palco in una mappa musicale dell'Asia.
Truzzu: 'palese disparità di trattamento con resto personale'... 
Un piano di pace per l'Ucraina più asciutto e con minori concessioni alla Russia. Dopo i colloqui di Ginevra[1] che hanno visto al tavolo i negoziatori di Stati Uniti e Ucraina, la bozza di 28 punti di Donald Trump per porre fine alla guerra, si è ridotta a 19. Tuttavia, secondo quanto riferito da alcuni funzionari al Washington Post, sulla versione 'rivista e corretta' del documento non ci sarebbe ancora un'intesa.
Oleksandr Bevs, un consigliere di Andriy Yermak che ha guidato la delegazione ucraina, ha scritto su Facebook che il piano in 28 punti "nella formulazione che tutti hanno visto, non esiste più, alcuni punti sono stati rimossi, alcuni cambiati. Nessun rilievo da parte dell'Ucraina è rimasto senza risposta".
Alla base dei colloqui ha continuato a essere la proposta originaria americana, e non la bozza separata europea del documento circolata nel weekend. Le stesse fonti aggiungono che i suggerimenti europei sono stati "utili", ma gli americani rimangono concentrati sul loro documento iniziale come cornice per le discussioni.
Il piano europeo
Anche la controproposta europea si è basata sul piano Usa lavorando di cesello ai 28 punti proposti da Trump - anche per non irritare l'amministrazione Usa rischiando di restare fuori dai negoziati - contenendo tuttavia sostanziali differenze col piano americano a partire dalle concessioni territoriali alla Russia previste dalla bozza Usa e non menzionate nella versione europea. Non solo. Il documento europeo stempera anche i toni rispetto ai confini dell'azione Nato non escludendo neppure totalmente la possibilità dell'adesione di Kiev all'Alleanza e aumenta a 800mila (rispetto ai 600mila indicati dal piano Trump) il numero dei militari ucraini. Quanto alle sanzioni l'Europa lega lo stop alla firma dell'accordo di pace da parte di Mosca e prevede risarcimenti all'Ucraina con i beni russi congelati.
La bocciatura del Cremlino
Una versione che non piace affatto al Cremlino. La controproposta europea sembra "a prima vista poco costruttiva'' e ''per la Russia non funziona'', ha dichiarato il consigliere per la politica estera, Yuri Ushakov, dicendosi invece più ottimista rispetto al piano Trump per la fine della guerra tra la Russia e l'Ucraina. ''Non tutte, ma molte indicazioni di questo piano ci sembrano del tutto accettabili'', ha affermato Ushakov sottolineando che "intorno al piano di pace per l'Ucraina ci sono molte speculazioni" ma che "la Russia crede solo alle informazioni ricevute direttamente dagli Stati Uniti".
Ushakov presume che gli Stati Uniti "entreranno presto in contatto con la Russia per discutere di persona i dettagli del piano di pace, al momento non ci sono accordi concreti".

"Esserci, ogni giorno, con il corpo, la mente e il cuore". Questo significa "prendersi cura di una persona con sclerosi multipla". Così Paolo Bandiera, direttore Affari generali e Relazioni istituzionali dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), in un articolo pubblicato sul sito livinglikeyou.com/it, descrive il ruolo cruciale dei caregiver — in gran parte donne tra i 50 e i 60 anni — che "troppo spesso restano invisibili, pur rappresentando una presenza fondamentale nella vita di chi convive con la malattia".
Secondo i dati del Barometro della Sclerosi multipla 2025 - riporta l’articolo - quasi l’80% delle persone con disabilità grave e circa la metà di chi presenta una disabilità moderata necessita di assistenza a domicilio. "In molti casi è un familiare ad occuparsene (39,7%) mentre oltre la metà integra l’aiuto con personale a pagamento. Solo il 17% può contare sui servizi pubblici", evidenzia Bandiera, rilevando come "i numeri raccontino quanto il peso della cura ricada ancora soprattutto sulle famiglie".
Si tratta di un carico che non è solo emotivo, ma anche economico. "Il costo medio dell’assistenza pagato direttamente dalle famiglie è di circa 1.560 euro all’anno, ma arriva a 5mila quando la persona ha disabilità grave, e supera gli 11mila euro per il 10% delle famiglie più esposte", spiega il direttore Aism. A ciò si aggiunge la perdita di produttività. "Un caregiver su 5 è costretto a lasciare il lavoro, molti riducono le ore o rinunciano a opportunità professionali - chiarisce - Nel caso di chi assiste persone con Sm e disabilità grave questa perdita supera i 10mila euro l’anno". Un impatto che si somma alla "fatica di conciliare tutto, alla solitudine, alla mancanza di supporto psicologico e formativo. Un impegno che logora, ma - rimarca - che nasce dall’amore".
In questo scenario, Aism ricorda di essere "da oltre 55 anni accanto anche ai caregiver", riconosciuti come parte integrante dei percorsi di cura e inclusione. "La Carta dei Diritti e l’Agenda della Sclerosi multipla 2025 lo affermano con chiarezza: sostenere chi si prende cura è una priorità", rimarca Bandiera. Tra i progetti attivi, il direttore cita ‘Family caregivers 2.0’, avviato dalla Fondazione Aism e finanziato con il 5 per 1000, con l’obiettivo di "approfondire la conoscenza dei bisogni dei caregiver familiari e offrire risposte concrete e mirate", attraverso supporto psicologico, formazione e strumenti operativi. Il programma prevede anche lo sviluppo di uno "strumento di screening innovativo, in grado di individuare con precisione i bisogni specifici dei caregiver".
Sul fronte istituzionale, l’associazione è impegnata "nei tavoli tecnici promossi dal ministro per le Disabilità - continua Bandiera - e dal ministro del Lavoro per ottenere il riconoscimento giuridico del caregiver", oltre che nelle azioni regionali per valorizzarne il ruolo nei Pdta, Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali. Aism promuove inoltre misure concrete come lavoro agile, part-time reversibile e il riconoscimento dei giovani caregiver, riferisce l’articolo.
Resta però aperta la questione normativa. L’assenza di un "quadro organico", osserva Bandiera. Questo rappresenta "una grande lacuna". Per questo Aism, insieme a Fish- Federazione italiana per il superamento dell’handicap e ad altri partner, "continuerà a impegnarsi per arrivare a un Testo unico capace di garantire diritti e tutele in modo strutturale, stabile e uniforme su tutto il territorio nazionale". A tale proposito, per l’Associazione, una legge nazionale è necessaria "per riconoscere e valorizzare davvero il ruolo del caregiver, coinvolgendolo nella valutazione multidimensionale e nella definizione del budget di progetto". L’articolo completo è su livinglikeyou.com/it.

Jannik Sinner non paga le tasse in Italia? Non è proprio così. Il fuoriclasse azzurro è residente a Montecarlo e può beneficiare di alcuni vantaggi, ma ha vinto nell'ultimo anno circa 5 milioni di euro nei tornei disputati in Italia e ha versato circa 1,5 milioni di euro al fisco italiano. Una cifra importante, tutto secondo le norme fiscali nazionali. A questi si aggiungono poi le imposte legate ai tanti contratti di sponsorizzazione, agli eventuali redditi da attività svolte sul territorio e agli immobili di proprietà sulla penisola. La stima pubblicata da ItaliaOggi porta così Jannik a essere "tra i maggiori contribuenti 'persona fisica' in Italia".
Sinner vive a Montecarlo dal 2020 e in questo la sua decisione non è diversa da quella di tanti altri campioni di livello internazionale, visti i vantaggi dal punto di vista fiscale che ci sono nel Principato. Cosa diversa, però, dal dire che l'azzurro non paghi le tasse in Italia. A dimostrarlo, ci sono i numeri. E i versamenti al fisco, come quelli (molto importanti) del 2025.
Nella scuola Medaglia Miracolosa attività e servizi per famiglie... 
Trend positivo per i primi due mesi di campagna vaccinale antinfluenzale partita ad inizio ottobre. Ancora presto per capire se si riuscirà ad invertire la rotta rispetto alla scorsa stagione e far risalire le coperture che si erano fermate al 19,6% della popolazione generale e al 52,5% per gli over 65, soprattutto quest'ultimo dato in calo, visto che nella stagione 2023-2024 la copertura per gli anziani era stata del 54,3%. "La campagna vaccinale 2025-2026 sembra partita con il piede giusto. Probabilmente in alcune regioni, meglio che in altre, hanno risposto bene gli anziani abituati ad immunizzarsi, lo zoccolo duro che fa l'antinfluenzale ad ottobre e novembre. Ora il passo decisivo per far aumentare le coperture è portare gli indecisi a vaccinarsi, coloro che ad oggi hanno rimandato. Per farlo, da qui a Natale, molte realtà punteranno sugli open day e ad incrementare l'offerta". Così all'Adnkronos Salute Enrico Di Rosa, presidente della Siti (Società italiana di Igiene, Medicina preventiva e sanità pubblica).
"In Liguria mai così bene le vaccinazioni antinfluenzali, abbiamo fatto 200mila immunizzazioni nelle prime tre settimane. Abbiamo lavorato come si faceva con il Covid", con un'offerta "gratuita per tutti, da zero a 100" anni d'età. "Partendo dagli anziani e i fragili, la campagna ora è aperta a tutti. Poi faremo gli open day nelle aziende partecipate dei Comuni, prima delle partite di calcio di Genoa e Sampdoria, poi anche nei supermercati e nelle piazze", afferma l'infettivologo Matteo Bassetti, coordinatore del Consiglio superiore di sanità della Liguria. E nelle altre regioni? "La sensazione - continua Bassetti - è che ci sia stato un incremento delle persone che si sono immunizzate e che diverse regioni siano partite meglio dello scorso anno, quando - ricordo - ci sono stati 15 mln di casi" di infezioni respiratorie acute in totale. "Spero che per l'influenza sia arrivato il momento della svolta sulle vaccinazioni, ci sono regioni come la Lombardia o la Liguria che fanno bene e altre meno. Ma i cittadini devono avere la stessa possibilità di cura in tutte le regioni".
La prevenzione è partita con numeri superiori allo scorso anno anche nel Lazio: secondo il monitoraggio della campagna antinfluenzale 2025-2026 della Regione, al 21 novembre sono state registrate 1.012.124 vaccinazioni (843.791 dai medici di famiglia; 67.982 dai pediatri di libera scelta; 40.246 nei servizi vaccinali; 60.105 in farmacia. Lo scorso anno erano nello stesso periodo 977.718: 833.571 dai medici di famiglia; 54.017 dai pediatri; 43.802 nei servizi vaccinali; 46.328 nelle farmacie.
In Lombardia, al 19 novembre, "sono state somministrate 1.830.861 dosi, circa 80.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2024. Due terzi sono state effettuate dai medici e pediatri, il 20% dalle farmacie e il restante da centri vaccinali, ospedali e Rsa", ricordava la Regione Lombardia nell'ultimo aggiornamento.
Nell'ambito della campagna vaccinale promossa dalla Regione Toscana, nei territori dell'Asl Toscana centro sono state somministrate, dal primo ottobre al 7 novembre, 247.899 dosi di vaccino antinfluenzale, "registrando un aumento, rispetto allo stesso periodo del 2024, di 22.624 vaccinazioni. L'incremento è dovuto, in particolare, alla maggiore adesione della popolazione over 80, considerata la fascia più a rischio per le complicanze in caso di influenza", puntualizzava l'Asl Toscana centro.

Condannato in appello a 13 anni e tre mesi per tentato omicidio Fabio Salandri, protagonista del brano ‘Amico del Quore’ di Achille Lauro. I giudici della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma hanno ridotto la condanna per il cugino, Marco Antoniucci, con una pena di 13 anni rispetto ai 15 del primo grado. I fatti risalgono al febbraio 2023 e i due, arrestati nel giugno dello stesso anno, sono accusati di tentato omicidio e porto d’armi abusivo perché “dopo aver fatto irruzione nell’abitazione” di Marco Canali al Tufello gli avrebbero sparato “numerosi colpi di pistola” alle gambe “colpendolo alle arterie femorali, sedi vascolari vitali” come si legge nel capo di imputazione, “così compiendo atti idonei a cagionarne la morte”.
Salandri era protagonista del video della hit ‘Amico del Quore’, brano del 2016 che gli aveva dedicato Achille Lauro, del tutto estraneo alle indagini. “Attendiamo di leggere le motivazioni e valuteremo ricorso in Cassazione” commenta all’Adnkronos l’avvocato Emilio Losso, che difende i due cugini.
Confindustria, bene in agricoltura e servizi alla persona...
Murru e Meloni:uccise non perché fragili ma perché lasciate sole... 
"Alberto Stefani sarà il nuovo Presidente della Regione Veneto. Una vittoria frutto del lavoro, della credibilità e della serietà della nostra coalizione. A lui vanno i miei complimenti e i migliori auguri per le sfide che lo attendono". Così sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, postando una sua foto con il neo governatore veneto.
"Congratulazioni anche ad Antonio Decaro in Puglia e a Roberto Fico in Campania per la loro elezione - aggiunge - Che possano svolgere al meglio il loro mandato, nell'interesse dei cittadini che andranno a rappresentare".
"Un ringraziamento a Edmondo Cirielli, a Luigi Lobuono, a tutti i candidati e a tutti gli uomini e le donne del centrodestra che si sono impegnati in questa tornata elettorale", conclude la premier.

"Alberto Stefani sarà il nuovo Presidente della Regione Veneto. Una vittoria frutto del lavoro, della credibilità e della serietà della nostra coalizione. A lui vanno i miei complimenti e i migliori auguri per le sfide che lo attendono". Così sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, postando una sua foto con il neo governatore veneto.
"Congratulazioni anche ad Antonio Decaro in Puglia e a Roberto Fico in Campania per la loro elezione - aggiunge - Che possano svolgere al meglio il loro mandato, nell'interesse dei cittadini che andranno a rappresentare".
"Un ringraziamento a Edmondo Cirielli, a Luigi Lobuono, a tutti i candidati e a tutti gli uomini e le donne del centrodestra che si sono impegnati in questa tornata elettorale", conclude la premier.

Anche gli infermieri in campo per dire no alla violenza contro le donne. La Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) annuncia l'adesione alla campagna Unite 2025 - Orange the World, promossa dalla Nazioni Unite: 16 giorni di attivismo per dire insieme '#NoExcuse, basta alla violenza contro le donne'. Dal 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, fino al 10 dicembre (Giornata dei diritti umani) milioni di persone si mobiliteranno in tutto il mondo - spiega Fnopi in una nota - Insieme a loro, gli infermieri di tutta Italia, attraverso gli Ordini territoriali, "opportunamente sensibilizzati dalla Federazione nazionale".
In particolare, informa la federazione, durante il Forum Risk Management ai nastri di partenza ad Arezzo (25-28 novembre) lo stand animato dalla Fnopi e dagli Ordini della Toscana ospiterà materiale promozionale della campagna, insieme a numerosi gadget color arancione, per consentire a cittadini e professionisti sanitari di scattare foto e postarle sui social media usando gli hashtag suggeriti dalle Nazioni Unite: '#NoExcuse' e '#OrangeTheWorld'.
"La Federazione nazionale Infermieri - conclude la Fnopi - ribadisce la propria contrarietà a tutte le forme di violenza fisica e verbale nei confronti delle donne, dentro e fuori il luogo di lavoro".
Iniziativa per le celebrazioni del 25 novembre... 
Dagli studenti impegnati a studiare e proteggere il loro ambiente locale ai progressi nei metodi di prevenzione delle catastrofi supportati dall’intelligenza artificiale, Tokyo sta lavorando per un futuro più resiliente. In un momento di crescente preoccupazione globale per i cambiamenti climatici e i disastri naturali, la lunga esperienza della capitale giapponese nel confrontarsi con gli elementi e il suo costante impegno nel migliorare sicurezza e sostenibilità possono offrire un modello ad altre città, a partire dai cittadini più giovani.
La Tokyo Metropolitan Shiba Commercial High School si trova sul lungomare di Tokyo. La scuola offre molte attività extracurricolari originali, ma una in particolare spicca: il "Mudflat Club". I suoi membri lavorano attivamente nei fanghi di Waters Takeshiba, un complesso multifunzionale vicino alla scuola. Durante le "Giornate aperte della piana di marea di Takeshiba", che si tengono una volta al mese, gli studenti discutono con ricercatori e interagiscono con i bambini del quartiere.
Una delle studentesse, Taguchi Kumino, racconta che entrare in contatto con la natura e gli organismi di Takeshiba, e vedere i visitatori divertirsi, ha aumentato la sua consapevolezza sull’importanza di tutelare l’ambiente a Tokyo. "A scuola abbiamo studiato il problema dei rifiuti, ma quando ho iniziato a raccoglierli nella piana di marea sono rimasta scioccata dalla quantità che arriva, inclusi i microplastici - spiega - Vedere la situazione da vicino mi ha spinta a parlare con familiari e amici di quanto sia importante proteggere la natura non solo evitando di gettare rifiuti, ma anche cercando di non produrne affatto".
Attraverso queste attività, i membri del club hanno imparato il valore della natura e degli esseri viventi. Il loro obiettivo è vendere 200 copie del libro illustrato creato dagli ex membri, 'Visita a una piana di marea', e continuare a far conoscere le meraviglie della piana di marea di Takeshiba.
In una scuola nel centro di Tokyo con vista sul Parlamento, un gruppo di studenti è impegnato in un’attività insolita: raccogliere, osservare e talvolta persino mangiare le erbacce. I membri del "Weed Research Club" della Tokyo Metropolitan Hibiya High School stanno studiando la vita naturale che prospera silenziosamente negli angoli della città, coltivando una nuova visione di come città e natura possano crescere insieme.
Questi giovani botanici utilizzano una guida originale, 'Flora della Hibiya High School', ereditata dagli ex membri. Grazie al manuale hanno creato una mappa delle erbacce presenti nel campus e hanno persino scoperto piante rare. "Una volta ci siamo imbattuti nella corydalis, una specie inserita nella 'Lista Rossa delle specie minacciate' della prefettura di Tokyo, proprio nel nostro campus. Aveva fiori gialli molto vivaci e, cercandola, ci siamo resi conto che era una specie a rischio", racconta il presidente del club, Tsutsumi Yugo. "Sapere che una pianta così si trova qui ci ha fatto sentire un grande senso di responsabilità: ora che l’abbiamo trovata, vogliamo proteggerla il più possibile e documentare correttamente le nostre ricerche".
Tsutsumi osserva che studiare queste piante "umili" lo ha portato a riflettere su come vivere in modo sostenibile nella natura anche in città, e sul cambiamento di mentalità che questo richiede: "Le piante lottano per sopravvivere, ma a volte possono intralciare la vita delle persone. L’ideale sarebbe una convivenza in cui non creino troppo disturbo".
Per secoli Tokyo si è espansa verso la baia, creando uno dei poli più attivi del Giappone per commercio e vita quotidiana, ma anche vaste aree a bassa quota, incluse le cosiddette "zone a zero metri". Oggi circa 1,5 milioni di persone vivono in aree che, senza infrastrutture protettive, sarebbero inondate a ogni alta marea.
Le difese fisiche restano essenziali, ma il Governo Metropolitano di Tokyo (Tmg) sta potenziandole grazie alla trasformazione digitale (Dx). L’iniziativa integra nuove tecnologie nella protezione costiera in quattro ambiti principali. Primo, un Sistema online di informazione sulla prevenzione delle mareggiate permette di consultare in tempo reale i livelli della marea, lo stato delle paratie e le immagini delle telecamere. Secondo, un servizio di ricerca del rischio da mareggiata consente ai residenti di inserire un indirizzo e vedere immediatamente la possibile profondità dell’allagamento in caso di forte tempesta. Terzo, un modello basato sull’Ia analizza i dati di marea e meteo per prevedere i cambiamenti del livello dell’acqua fino a quindici ore in anticipo, supportando le operazioni di paratie e stazioni di pompaggio. Infine, i funzionari del Tmg stanno sviluppando competenze interne per utilizzare droni nelle ispezioni rapide e sicure durante le emergenze.
L’approccio del Tmg è stato riconosciuto anche a livello internazionale. Nel 2025, il sistema di previsione dei livelli dell’acqua basato sull’Ia è stato presentato allo Smart City Expo World Congress di Barcellona. Funzionalità multilingue sono state integrate nei sistemi informativi affinché residenti e visitatori possano comprendere i rischi e prepararsi. Il messaggio è chiaro: la prevenzione dei disastri non è solo un problema locale, ma una responsabilità condivisa.

"La storia con Federica Pellegrini non mi ha lasciato un bel ricordo. Sul doping hanno attaccato me per non colpire altri big". Filippo Magnini senza filtri a Belve. L'ex nuotatore sarà ospite nella puntata del programma condotto da Francesca Fagnani in onda domani, martedì 25 novembre, su Raidue.
Parentesi 'rosa': dal 2011 al 2017, Magnini è stato legato a Federica Pellegrini. "È stato un amore importante?". "Un amore molto travagliato, ad oggi direi più no che sì. Non si è rivelata la persona che pensavo. Una storia che non mi ha lasciato un bel ricordo", confessa Magnini.
Magnini, attualmente concorrente a Ballando con le Stelle, fornisce una versione dei fatti inedita sulle indagini e sulla successiva squalifica per doping: le accuse pesanti rivolte alla Procura sportiva che, se confermate, potrebbero riscrivere quella vicenda. "Sono stato vittima di una macchinazione pazzesca. Ero la pedina attaccabile" ma "ho registrato tutto durante gli interrogatori. Hanno calcato molto sul mio nome per non toccarne altri; atleti del nuoto ma anche di altre discipline".
Il marchigiano nel 2017 si ritira e nello stesso anno scopre dai giornali l’indagine per doping: quindi la squalifica fino all’assoluzione nel 2020 per la presunta intenzione di usare sostanze illecite mai assunte. Sarà il Tas di Losanna a chiudere la vicenda certificando l'innocenza dell'atleta. A Francesca Fagnani rivela molti dettagli inediti. "Mi hanno preso di mira perché non ho voluto patteggiare. Ho registrato tutto durante gli interrogatori. E non solo io. Al mio amico Santucci hanno detto: se ci fai il nome di Magnini con te chiudiamo subito. E lui mi ha sempre difeso". "Dice cose molto pesanti", osserva Fagnani.
"Sono andato a muso duro e uno dei procuratori mi disse: al di là della verità questa è un faccenda personale tra me e te. Ho richiesto il dvd, ma casualmente quella frase non c'è", sostiene il campione. "Perché non ha denunciato?", domanda Fagnani. “Ho tempo per farlo. Ma ho ascoltato il consiglio del mio avvocato che mi ha detto: nella vita bisogna vincere, non stravincere", racconta Magnini.
"Ero la pedina attaccabile", dice ancora Magnini. "Perché?", chiede Fagnani. "Penso che per non far uscire altri nomi di atleti, puliti come me, ma atleti che solo il nome messo sul giornale dava fastidio, sicuramente è stato detto a lui che non è più atleta potete sfondarlo", sostiene il campione, che aggiunge: "Hanno calcato molto il mio nome per non toccarne altri" svela Magnini. "Chi sono?" incalza Fagnani. "Preferisco non dirlo. Nomi di atleti importanti del nuoto e anche di altre discipline", la sua risposta.
(Adnkronos) - Bodo-Juve di Champions League a rischio rinvio? Possibile. La partita di Champions League tra i bianconeri e i norvegesi di domani, martedì 25 novembre, rischia di non giocarsi a causa di condizioni meteo estreme. C'è allerta meteo per le condizioni dell'Aspmyra Stadion, con rischio neve altissimo, che potrebbe condizionare pesantemente lo svolgimento della gara.
Secondo le rilevazioni fornite da diversi siti meteo, una forte nevicata interesserà la città di Bodo nelle ore decisive della partita (con inizio previsto alle 21). Sono inoltre previsti tra i 5 e i 10 centimetri di neve fresca dalle 19 circa a mezzanotte, con temperature che potranno arrivare a -1°. Fattori che potrebbero compromettere la sfida, che tra l'altro si giocherà su un campo sintetico. Il tema è stato toccato anche dal tecnico del Bodo Kjetil Knutsen, in conferenza stampa: "Previsioni incerte? Non possiamo farci niente - detto - spero siano buone e spero che sia possibile giocare a calcio. Paura di non giocare? Non possiamo fare la conferenza a parlare di meteo. Sarà quello che deve essere".

E’ grave in ospedale la bimba partorita in casa nella mattinata di oggi, lunedì 24 novembre, a Ciriè nel torinese. A quanto si è appreso, la piccola sarebbe stata trovata dai sanitari del 118 di Azienda Zero, allertati da un familiare della mamma, con la testolina in acqua.
La bimba è stata rianimata dal personale dell'ambulanza che l’ha prima trasportata nel vicino ospedale e successivamente trasferita in ospedale a Torino.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri per accertare l’esatta dinamica dell’accaduto. Sull’episodio è stata interessata anche la procura di Ivrea.
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