(Adnkronos) - “Oggi siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione industriale: la rivoluzione verso l’economia circolare. È quindi fondamentale attivare dei progetti di filiera, che prevedano quindi la collaborazione tra più imprese, perché questo cambio di paradigma non può più essere affrontato dalle singole imprese ma occorrono progetti e collaborazioni che mettano insieme competenze e che diano vita a soluzioni che siano innovative ma anche scalabili a livello industriale, così che possano impattare concretamente sul sistema economico e industriale”. Così Riccardo Porro, chief operating officer di Cariplo Factory, all’evento che ha presentato scenari, prospettive e storie di successo del Circular Economy Lab, partnership tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center rinnovata in questa occasione.
“La sfida verso l’economia circolare - ha aggiunto - è sicuramente complessa, oggi però abbiamo molti strumenti a disposizione per affrontarla. E si tratta di tutti quegli strumenti che ci vengono offerti dal paradigma della open innovation e, tra questi, in particolar modo dal venture building, il nuovo approccio strategico che sta emergendo tra le aziende nel mercato dell’innovazione. Il venture building ribalta la prospettiva tradizionale: non sono più le start up o le realtà che producono innovazione a sviluppare una tecnologia da portare sul mercato sperando che ne incontri l’interesse e le necessità ma, al contrario, con il venture building si parte dalle esigenze delle imprese e delle filiere per poi sviluppare soluzioni innovative che diventano poi delle vere e proprie imprese in grado di stare sul mercato”.
“Per vincere alla transizione - conclude Porro - abbiamo bisogno di coniugare visione industriale, competenze tecniche e capacità di execution. Dobbiamo quindi passare da una fase di advocacy ad una fase implementativa che coinvolge tutte le filiere e le loro catene del valore”.
Leggi tutto: Porro (Cariplo Factory): "Fondamentale attivare progetti di filiera"
(Adnkronos) - “L’Intesa Sanpaolo Innovation Center è il centro di competenza della circular economy del gruppo. Affianchiamo le aziende offrendo soluzioni concrete ai loro bisogni di trasformazione circolare attraverso diversi servizi non finanziari che mettono a disposizione il concetto di innovazione aperta e il nostro network di relazioni”. Parole di Viviana Bacigalupo, direttrice generale Intesa Sanpaolo Innovation Center, all’evento che ha presentato scenari, prospettive e storie di successo del Circular Economy Lab, partnership tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center.
“L’economia circolare - ha sottolineato - è certamente una sfida ma anche una grande opportunità per creare valore competitivo, per aumentare la competitività delle aziende e, più in generale, del tessuto produttivo italiano. La concretezza del nostro gruppo, che mette a disposizione strumenti finanziari, si affianca alla nostra conoscenza del mondo dell’innovazione”.
“Promuoviamo le connessioni tra startup, aziende e istituzioni per fare in modo che le aziende possano essere supportate in un’ottica cross settoriale in programmi di trasformazione", ha spiegato Bacigalupo, sottolineando che "la transizione all’economia circolare non può essere affrontata in modo frammentato, è necessario un approccio condiviso affinché possa essere adeguatamente gestita la complessità di una sfida che è sia economica che ambientale. L’Innovation Center, grazie al gruppo Intesa Sanpaolo, può mettere a disposizione delle aziende che vogliono cimentarsi nel processo di trasformazione il suo ampio network di relazioni e le proprie competenze. Riteniamo che le istituzioni abbiano un ruolo fondamentale affinché gli investimenti non vengano frammentati per creare un impatto di lungo periodo e trasformativo per l’economia del Paese”.
Leggi tutto: Circular Economy Lab, Bacigalupo (Intesa Sp): "Affianchiamo aziende in transizione"
(Adnkronos) - "La Commissione europea presenterà il Circular economy act, un documento che vedrà la luce solo nel 2026 e che comprenderà una serie di azioni nel dettaglio pensate per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ed economia circolare. La Commissione ci sta già lavorando ed è probabile che già a giugno venga aperta una public consultation in modo da poter indicare quali sono le priorità nel processo legislativo". Lo ha detto Marco Boscolo, responsabile European regulatory & growth policies di Intesa Sanpaolo, in occasione dell'evento con cui Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center hanno rinnovato la partnership per il Circular Economy Lab.
"Uno dei primi atti che ha presentato questa Commissione europea Von der Leyen bis all'inizio di quest'anno - prosegue Boscolo - è stato il Clean industrial deal. Si tratta di una comunicazione, quindi è un documento strategico non regolamentare, che mette insieme in una roadmap alcune delle azioni che la Commissione europea presenterà nei prossimi due anni in tema di transizione industriale, spiegando quali sono le industrie che sono necessarie per rendere possibile questa transizione".
"Gli obiettivi della nuova strategia industriale europea sono migliorare la competitività delle aziende, ridurre la dipendenza da Paesi terzi ed efficientare l'uso delle risorse. Tre obiettivi industriali più che di sostenibilità", conclude.
Leggi tutto: Boscolo (Intesa Sp): "Circular economy act nel 2026"
(Adnkronos) - Temporali intensi con nubifragi al Nord in coppia con un aumento "massiccio" delle temperature, con il caldo africano che potrebbe arrivare ai 40°C nel Sud e nelle Isole, atteso per la prossima settimana. Sono queste le previsioni meteo degli esperti, che parlano di un'ondata di calore ancora più forte di quella che vivremo oggi, giovedì 5 giugno 2025, e nei giorni a venire.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, scorge intanto in queste ultime ore altri segnali preoccupanti del cambiamento climatico causato dal Riscaldamento Globale.
Gli oceani e il Mar Mediterraneo sono sempre più caldi, la Terra si scalda in modo costante e il calore, l’energia e il vapore a disposizione per i temporali è sempre maggiore; l’equazione viene risolta da un unico risultato: i fenomeni meteo sono sempre più violenti e distruttivi, anche in brevi lassi di tempo.
Anche nelle prossime ore si svilupperanno temporali molto intensi al Nord, favoriti dallo scontro dell’aria calda di origine subtropicale con l’aria più fresca in moto ovest-est tra Francia e Germania: questo scontro tra masse d’aria di diverse caratteristiche favorirà altre grandinate, possibili supercelle temporalesche e downburst, forti correnti discendenti che impattano il suolo e si espandono in tutte le direzioni.
Non è normale avere 39°C già all’inizio di giugno, non è normale prevedere un ulteriore aumento massiccio delle temperature per la prossima settimana: pensate, se le proiezioni venissero confermate al 100%, entro metà giugno il caldo africano potrebbe raggiungere anche la Lapponia e il Mar Bianco, laddove una volta riposavano tranquilli e al fresco gli orsi polari.
Come detto, tutto questo calore sarà poi, ancora una volta, carburante per i successivi temporali: ormai il clima estivo, su buona parte dell’Europa (e anche altrove), è sempre più caratterizzato da fasi africane calde ed umide seguite da repentini passaggi con diluvi tropicali.
Proprio così, senza esagerare, si tratta proprio di diluvi tropicali con accumuli superiori ai 100 litri per metro quadrato in poche ore e una violenza che una volta era tipica solo delle zone tropicale o meglio equatoriali: il calore, in deciso aumento, ci traghetta verso queste fasce climatiche.
Entro domenica, il termometro segnerà 38-40°C diffusi tra Sicilia, Sardegna e Puglia, prima di una 48 ore di lieve respiro, attesa tra lunedì e martedì: sarà la calma prima della tempesta di caldo, ‘hot storm’ nel mondo anglosassone, infatti dall’11 giugno è prevista una seconda ondata di calore ancora più potente di quella che stiamo vivendo adesso al Centro-Sud.
In sintesi, caldo africano e nubifragi: la nuova coppia di fatto del clima del XXI secolo.
Giovedì 5. Al Nord: temporali possibili su molte zone. Al Centro: cielo poco nuvoloso, addensamenti in Toscana e Sardegna. Al Sud: soleggiato e caldo.
Venerdì 6. Al Nord: sole e caldo, rovesci sulle Alpi. Al Centro: soleggiato e caldo. Al Sud: sole e molto caldo.
Sabato 7. Al Nord: sole e molto caldo, temporali isolati sulle Alpi. Al Centro: soleggiato e molto caldo. Al Sud: tutto sole e caldo a tratti intenso su Sicilia e Puglia.
Tendenza: primi 40°C al Sud, poi leggero calo termico tra lunedì e martedì; in seguito nuova fiammata africana ancora più intensa.
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(Adnkronos) - “Per noi economia circolare significa core business". Lo ha detto Enrico Pochettino, direttore innovazione del gruppo Iren, intervenendo a Milano al convegno ‘Circular Economy: paradigma economico a prova di futuro’, alla Cariplo Factory. Un evento pensato per rinnovare la partnership tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center per il Circular Economy Lab.
"Circa il 70% degli 8 miliardi e 200 milioni di investimenti che faremo nei prossimi cinque anni sono compatibili con la tassonomia europea. Di questi investimenti più o meno un terzo va sulle città resilienti, un quarto sul ciclo idrico e ce n'è un altro terzo importante sullo sviluppo delle rinnovabili. Un 11% è destinato invece al settore ambiente dove stiamo vedendo un cambio di assetto del mercato, soprattutto impiantistico”, ha fatto sapere Pochettino.
“Lavorando sulla parte di ricerca di tecnologie, con il Circular Economy Lab ci siamo resi conto che ci sono mercati emergenti che abbiamo guardato in modo approfondito, come ad esempio un bundle che include un altro input importante: l'idrogeno verde. Abbiamo avuto una mappatura molto interessante, non solo dei trend, ma anche degli operatori che in questo momento, soprattutto start up a livello internazionale, stanno lavorando nei vari filoni”, ha spiegato il direttore innovazione del gruppo Iren.
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(Adnkronos) - Veto degli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su una risoluzione con la richiesta di un cessate il fuoco "immediato, senza condizioni e permanente" nella Striscia di Gaza. Hanno votato a favore, invece, gli altri 14 Paesi membri del Consiglio.
La bozza di risoluzione, definita da Algeria, Danimarca, Grecia, Guyana, Pakistan, Panama, Corea del Sud, Sierra Leone, Slovenia e Somalia, definiva anche la situazione a Gaza come "catastrofica" e sollecitava il sollevamento "immediato e senza condizioni di tutte le restrizioni all'ingresso degli aiuti umanitari e la loro distribuzione sicura e non ostacolata, incluso da parte dell'Onu e dai suoi partner umanitari". E' il quinto veto degli Usa a una bozza di risoluzione con una richiesta di cessate il fuoco a Gaza.
Sarebbero intanto almeno dieci le persone che hanno perso la vita nella Striscia negli ultimi raid aerei israeliani, riferiscono i soccorritori palestinesi a Gaza.
"Dieci martiri finora a causa degli attacchi israeliani dall'alba", ha detto all'Afp il portavoce dell'agenzia di difesa, Mahmud Bassal, aggiungendo che è stata presa di mira un'area in cui si erano rifugiati civili sfollati nella città meridionale di Khan Yunis e alcune case nella città di Gaza e nella città centrale di Deir el-Balah.
Leggi tutto: Tregua immediata a Gaza senza condizioni, veto Usa su risoluzione Onu
(Adnkronos) - “Nel 2022 ci siamo rivolti al Circular economy lab e insieme abbiamo lanciato una call a sei startup nazionali e internazionali su temi come la digitalizzazione, recupero risorse, mobilità elettrica e altro. Abbiamo raccolto 140 proposte e ne abbiamo analizzate 41 in profondità incontrando queste realtà. Senza il supporto di Circular economy lab non avremmo potuto analizzare i nostri bisogni trasformativi e innovativi e tradurli in un linguaggio chiaro”. Lo dice Marta Fiori, Chief Marketing Officer Aquila Energie, “azienda fiorentina che opera da oltre 70 anni nel settore della mobilità”, partecipando questa mattina a Milano al convegno ‘Circular Economy: paradigma economico a prova di futuro’, presso la sede di Cariplo Factory.
“Come piccola media impresa - fa sapere Fiori - troviamo delle difficoltà. Per portare innovazione tecnologica nel nostro settore sono necessari investimenti molto importanti. Dopodiché ci troviamo spesso a doverci confrontare con normative complesse o una forte burocrazia che spesso ci rende le cose più difficoltose. Inoltre - aggiunge - dobbiamo confrontarci con una mentalità ancora lontana da questo tipo di temi. Benché si parli tanto di queste tematiche, ancora sono lontane dal piccolo imprenditore che ne vede solo i costi e non ne percepisce i vantaggi. Fra gli obiettivi di sostenibilità abbiamo appunto la formazione dei nostri interlocutori principali”.
Passare da un’economia lineare a un modello di economia circolare per una Pmi come Aquila Energie “si traduce in azioni concrete, ad esempio - elenca Fiori - attraverso l'autonomia energetica dei nostri punti vendita con l'installazione di pannelli fotovoltaici, oppure introducendo nuovi prodotti nella nostra offerta commerciale o installando sistemi di ricircolo acqua che permettono di recuperare l'acqua dagli autolavaggi. Una visione concreta che si traduce poi in vantaggi concreti perché recuperiamo le risorse, riduciamo i costi, introduciamo servizi innovativi e diventiamo sicuramente più appetibili a quel pubblico attento a certe tematiche”. La collaborazione con il Circular economy lab “ha dato vita a un cambio di mentalità interna - evidenzia Fiori - Anche una pmi, piccola e ancorata a certi valori, aprendosi a realtà innovative può fare innovazione”.
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(Adnkronos) - Donald Trump si scaglia ancora contro la Columbia University. Il dipartimento dell'istruzione degli Stati Uniti minaccia la revoca dell'accreditamento all'ateneo per problemi di antisemitismo nel campus.
L'amministrazione Trump ha inasprito la sua battaglia contro l'università, dichiarando che la scuola non soddisfa gli standard di accreditamento per la mancata protezione degli studenti ebrei. "Dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele, la dirigenza della Columbia University ha agito con deliberata indifferenza nei confronti delle molestie subite dagli studenti ebrei nel suo campus", ha dichiarato Segretario all'Istruzione degli Stati Uniti Linda McMahon.
L'amministrazione Usa avrebbe intanto deciso di annullare tutti i contratti federali rimanenti con l'Università di Harvard, per un valore stimato di 100 milioni di dollari. A rivelarlo il 27 maggio scorso è stato il New York Times, che ha potuto visionare una lettera inviata dalla Casa Bianca alle agenzie federali, in cui si chiede di "trovare fornitori alternativi" per i servizi futuri, segnando una rottura definitiva nei rapporti tra il governo e l'ateneo. Il provvedimento si inserisce in una serie di attacchi del governo Trump contro Harvard, accusata di non rispettare la decisione della Corte Suprema - risalente al 2023 - che vieta l'uso del fattore razziale nei processi di ammissione, oltre a tollerare episodi di antisemitismo e promuovere un'ideologia ostile ai valori nazionali. Già ad aprile scorso erano stati congelati 3,2 miliardi di fondi pubblici destinati all'università, e bloccata la possibilità di accettare nuovi studenti internazionali.
Gli Stati Uniti "revocheranno con decisione i visti per gli studenti cinesi", ha intanto annunciato il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, affermando che il Dipartimento di Stato lavorerà con il Dipartimento per la Sicurezza interna sulle revoche che riguarderanno gli studenti cinesi negli Usa, "compresi quelli con collegamenti con il Partito comunista cinese o che studiano in settori critici".
Leggi tutto: Trump minaccia la Columbia University: "Vi revoco l'accreditamento"
(Adnkronos) - Tempo di semifinali al Roland Garros 2025. Oggi, giovedì 5 giugno, l'americana Coco Gauff, numero due del mondo, sfida la francese Lois Boisson, numero 361 del ranking Wta capace di eliminare, dopo essere entrata nel tabellone principale dello Slam parigino, Jessica Pegula agli ottavi e Mirra Andreeva nei quarti. Gauff ha invece superato Ekaterina Alexandrova agli ottavi di finale e Madison Keys, vincitrice degli ultimi Australian Open, ai quarti.
La sfida tra Coco Gauff e Lois Boisson è in programma oggi, giovedì 5 giugno, ed è il terzo match di giornata in programma sul campo Philippe-Chatrier. La partita andrà quindi in scena dopo la fine dell'altra semifinale del tabellone femminile, quella tra Aryna Sabalenka e Iga Swiatek, che non comincerà prima delle 15. Probabile dunque che Gauff-Boissonnon inizi prima delle ore 18. Le due tenniste non si sono mai sfidate prima, con quello di Parigi che sarà quindi il loro primo match da avversarie della carriera.
Gauff-Boisson, così come tutte le partite del Roland Garros 2025, sarà trasmessa in diretta televisiva sui canali Eurosport, visibili tramite abbonamento Sky. Lo Slam sarà disponibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW, Dazn, Timvision e Discovery+.
Leggi tutto: Gauff-Boisson: orario, precedenti e dove vederla in tv
(Adnkronos) - Aryna Sabalenka torna in campo al Roland Garros e oggi, giovedì 5 giugno, affronta Iga Swiatek nella semifinale del torneo francese. La numero uno del ranking arriva alla sfida dopo aver eliminato ai quarti Qinwen Zheng (7-6 6-3), mentre la polacca è reduce dal successo contro Elina Svitolina (6-1 7-5). In palio c'è un posto nell'ultimo atto del torneo, contro una tra Lois Boisson e Coco Gauff.
Sabalenka e Swiatek si affronteranno oggi, giovedì 5 giugno, sul Philippe-Chatrier. L’orario non è ancora stato comunicato dagli organizzatori, ma la prima semifinale femminile inizierà non prima delle 15. I precedenti sono 12: la polacca è avanti per 8-4 (5-1 il parziale sulla terra rossa).
Sabalenka-Swiatek, così come tutte le partite del Roland Garros 2025, sarà trasmessa in diretta televisiva sui canali Eurosport, visibili tramite abbonamento Sky. Lo Slam sarà disponibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW, Dazn, Timvision e Discovery+.
Leggi tutto: Sabalenka-Swiatek al Roland Garros: orario, precedenti e dove vederla in tv
(Adnkronos) - Come reagirà Putin al maxi-attacco dell'Ucraina contro la sua flotta di aerei? Finora il Cremlino è rimasto a bocca cucita, affermando solo di essere in attesa dei risultati di un'indagine formale sui bombardamenti che hanno colpito basi aeree a migliaia di chilometri dal confine ucraino. Ma la rabbia si sta manifestando apertamente sui media russi, con opinionisti e blogger pro-Putin che ribollono di richieste di vendetta, persino di ritorsione nucleare. E secondo un'analisi della Cnn, "sarebbe sbagliato liquidare tutto il tintinnio di sciabole nucleari come sola propaganda", pur riconoscendo tutti gli elementi che frenano l'ordine di una tale risposta da parte del Cremlino, a partire dalla reazione inevitabilmente negativa di Paesi 'amici' come Cina e India.
Naturalmente, i sostenitori della linea dura russa invocano sistematicamente la distruzione nucleare dell'Ucraina, mentre lanciano minacce di Armageddon velate, ma in definitiva vuote, agli alleati occidentali. Il fatto che lo stiano facendo di nuovo, dopo una serie di attacchi così dolorosi, non sorprende. Ma sarebbe sbagliato adagiarsi troppo sugli allori. "Ci sono infatti alcune ragioni preoccupanti per considerare anche solo la ridotta possibilità di una risposta russa devastante un poco più seriamente in questo caso. Prima di tutto perché molti osservatori russi hanno sottolineato che la distruzione di un numero significativo di bombardieri strategici può essere interpretata come una violazione dei limiti delle testate legali della Russia".
Nella dottrina nucleare aggiornata, il primo colpo può essere ordinato in risposta a un attacco contro infrastrutture di "importanza critica" che "danneggi azioni di risposta da parte delle forze nucleari". L'attacco ucraino "pone le basi per una attacco nucleare", ha dichiarato il propagandista Vladimir Solovyov, chiedendo un raid contro il palazzo presidenziale a Kiev.
La risposta di Mosca arriverà comunque, anche se solo nella forma di un attacco di missili e droni "barbarico" contro le città ucraine, come spiega a Cnn l'ex vice ministro dell'Energia russo, ora residente all'estero, Vladimir Milov. "Si parla del possibile uso di armi nucleari. Ma non penso che sia il caso. Ma Putin ha dimostrato più volte di voler ricorrere a barbarie e vendette", spiega dopo che il blog "Due maggiori", con oltre un milione di iscritti, ha scritto "non è solo un pretesto ma una ragione per lanciare un raid nucleare contro l'Ucraina. Dopo il fungo, si potrà pensare chi ha mentito, commesso errori ecc". Anche il blogger Aleksandr Kots ha chiesto che la Russia "colpisca con tutta la sua potenza, senza riguardo per le conseguenze".
Leggi tutto: Russia, dopo maxi-attacco Ucraina tintinnano le sciabole nucleari: è solo propaganda?
(Adnkronos) - Sarebbero circa 250mila i soldati russi che hanno perso la vita in battaglia in Ucraina dall'inizio della guerra, il 24 febbraio del 2022. E' quanto si legge in un rapporto redatto dal Center for Strategic and International Studies (Csis) di Washington, secondo il quale questa estate si arriverà a un milione di 'vittime' russe, tra morti e feriti. ''Un traguardo impressionante e raccapricciante'', scrive il think tank, sottolineando che si tratta di ''una palese dimostrazione del disprezzo di Putin per i suoi soldati''.
Dati alla mano, il Csis sottolinea che in Ucraina la Russia ha subito circa cinque volte più 'vittime' tra morti e feriti rispetto a tutte le guerre russe e sovietiche messe insieme tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l'inizio dell'invasione del febbraio 2022. Inoltre le vittime russe in Ucraina sono 15 volte superiori a quelle della guerra dell'Unione Sovietica in Afghanistan e 10 volte superiori a quelle dei 13 anni di guerra della Russia in Cecenia.
Inoltre la Russia ha perso ingenti quantità di equipaggiamento in ambito terrestre, aereo e marittimo. Da gennaio 2024, ad esempio, ha perso circa 1.149 veicoli corazzati da combattimento, 3.098 veicoli per la fanteria, 300 semoventi d'artiglieria e 1.865 carri armati. Da notare il fatto che le perdite di equipaggiamento russe siano state significativamente superiori a quelle ucraine, con un rapporto variabile tra 5:1 e 2:1 a favore dell'Ucraina, sottolinea il rapporto.
Tutto questo rispetto a una ''conquista irrisoria'' di territorio ucraino da parte della Russia ''circa cinquemila chilometri quadrati dal gennaio 2024'', ovvero ''pari a meno dell'1% del territorio ucraino'' e ''principalmente nelle oblast di Donetsk, Luhansk e Kharkiv'' con una ''avanzata di 50 metri al giorno''. Durante le prime cinque settimane di guerra la Russia aveva conquistato 120mila chilometri quadrati di territorio ucraino, ma 50mila chilometri quadrati sono stati riconquistati dall'Ucraina nella primavera del 2022.
Leggi tutto: Ucraina, 1 milione di vittime russe tra morti e feriti: il rapporto choc
(Adnkronos) - Sfiorata la rissa in Senato sul dl Sicurezza, approvato ieri con 109 sì, 69 no e un astenuto. Il provvedimento anche stavolta è stato contestato duramente dalle opposizioni, che hanno occupato a inizio seduta, in stile manifestanti eco-ambientalisti, il centro dell'Aula. Poi durante tutta la durata dei lavori sono stati ripetuti gli scontri verbali, al limite del contatto fisico tra maggioranza e opposizione.
Pd, M5S e Avs hanno accusato i partiti di governo di voler introdurre norme autoritarie, stigmatizzando anche la compressione del dibattito parlamentare. "Il governo vuole mettere in carcere i bambini figli di madri detenute, gli studenti che manifestano, i lavoratori che scioperano. Per la destra di Giorgia Meloni la sicurezza si garantisce solo con la repressione e il carcere. È una vergogna, è una destra da regime", è l'accusa del capogruppo dem Francesco Boccia.
A difendere il provvedimento in Aula tutte le forze di maggioranza. Il relatore Alberto Balboni di Fdi, rivendica le misure adottate: "Sulla questione dei bambini in carcere - chiede - capiamoci bene, non si tratta di carcere ma di istituiti a custodia attenuata per le madri, dove i bambini stanno molto meglio che per strada, ridotti in schiavitù a fare l'accattonaggio". Parole che alzano di nuovo la tensione, con lo scontro che esplode quando lo stesso Balboni equipara "retoricamente" la minoranza alla criminalità organizzata, ricordando "le visite in carcere ai terroristi e ai mafiosi".
Contro di lui si scagliano in tanti, anche il leader di Azione, Carlo Calenda, Peppe De Cristofaro (Avs) e altri senatori dem. Il leader di Azione, che inizialmente aveva disapprovato l'occupazione della parte centrale dell'emiciclo perde la pazienza: "Se vuoi fare il fascista ci vediamo a Colle Oppio. A me non puoi accostarmi alla criminalità organizzata", tuona, bloccato dai commessi a un passo da Balboni.
In Aula durissimo il pentastellato Roberto Scarpinato: "Per fare capire meglio l’aria che tira, il governo ha promosso a nuovo questore di Monza Filippo Ferri, condannato definitivamente per i fatti del G8 di Genova", accusa, più volte interrotto. Poi promette: "Il M5S si impegna sin da ora a mettere tra i primi punti del proprio programma elettorale l’abrogazione di questa legge per ripristinare la legalità costituzionale". Tra le proteste si arriva alla chiama per il voto, animi surriscaldati e ben due censure della presidenza che si prende Balboni.
Il provvedimento approvato con la fiducia in via definitiva all'ora di pranzo alla presenza dei ministri Nordio, Salvini, Ciriani e Calderoli, e subito festeggiato in strada con un flash mob da Fratelli d'Italia e uno della Lega a pochi passi, introduce 14 nuovi reati e varie aggravanti, portate avanti con la decretazione d'urgenza. L'obiettivo dichiarato della maggioranza è quello di rafforzare il contrasto a terrorismo, criminalità organizzata, occupazioni abusive di edifici e contrastare manifestazioni di piazza violente, tutelando le forze dell'ordine e dicendo no alla diffusione della cannabis light. Misure che per le forze di opposizione invece rappresentano una svolta autoritaria, una stretta antidemocratica. "Ci portano allo stato di polizia", dice per tutti un preoccupato Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto e esponente di Avs.
Leggi tutto: Dl sicurezza, ok con fiducia: in Senato è quasi rissa
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