
(Adnkronos) - La lite tra il presidente americano Donald Trump e il miliardario Elon Musk potrebbe avere conseguenze di vasta scala se continuasse o si intensificasse. Ma, secondo il New York Times, in particolare ci sono otto mosse che i due potrebbero compiere per farsi male, per infliggersi reciprocamente dolore.
Musk, ad esempio, potrebbe ''usare i suoi miliardi contro Trump, contro i suoi alleati e contro la sua agenda politica''. Perché, dopo aver speso più di 250 milioni di dollari per contribuire all'elezione del presidente americano e assicurargli un secondo mandato alla Casa Bianca, Musk potrebbe altrettanto facilmente finanziare campagne contro i repubblicani. D'altronde, ed è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, Musk ha definito un "abominio disgustoso" il disegno di legge di politica interna di Trump. E ieri ha anche attaccato i leader repubblicani del Congresso su X. Come prossimo passo, Musk potrebbe anche trattenere gli ultimi 100 milioni di dollari promessi a sostegno di Trump.
La seconda mossa che Musk potrebbe fare contro Trump, e che sa padroneggiare bene, è usare i social contro il presidente americano. Già nelle score ha condiviso attraverso 'X' un sondaggio per chiedere agli utenti se fosse giunto il momento di "creare un nuovo partito politico in America che rappresenti effettivamente l'80 per cento della fascia media" della popolazione. E oltre l'80 per cento di quasi due milioni di intervistati ha votato "sì". Inoltre, rispondendo a un post che suggeriva che "Trump dovrebbe essere messo sotto accusa", Musk ha risposto: "Sì".
Musk potrebbe poi voler cercare di trascinare Trump nella polemica. Dopo aver goduto di uno stretto rapporto con il presidente americano per mesi, Musk potrebbe infatti ora provocargli problemi sostenendo di possedere informazioni riservate. I segnali ci sono tutti: senza fornire prove, Musk ha affermato nelle scorse ore che ''Trump è nei file di Jeffrey Epstein''. Ed è per questo, ha aggiunto, che l'Amministrazione Trump aveva rallentato la pubblicazione dei documenti sul finanziatore suicida in cella mentre era in attesa di essere processato per reati sessuali. "Segnatevi questo post per il futuro - ha scritto Musk -. La verità verrà a galla".
La quarta mossa che Musk potrebbe compiere è quella di utilizzare le sue aziende per creare problemi all'Amministrazione Trump. Come prima azione, poi ritrattata, Musk ha detto che avrebbe "immediatamente" dismesso la navicella spaziale Dragon di SpaceX, l'unica capsula statunitense a essere autorizzata a trasportare astronauti e rifornimenti della Nasa da e verso la Stazione Spaziale Internazionale (Iss). La minaccia ha spinto Stephen K. Bannon, ex stratega di Trump e uno dei principali critici di Musk, a suggerire al presidente americano di "nazionalizzare SpaceX stasera prima di mezzanotte" tramite un ordine esecutivo. Bannon ''è un ritardato allo stato puro'', è stata la risposta che Musk ha affidato a 'X'.
Ma ci sono anche quattro mosse che Trump potrebbe compiere per danneggiare Musk. A partire dalla decisione di tagliare i contratti con le aziende di Musk. Sulla sua piattaforma social, Truth Social, il presidente americano ha già suggerito che porre fine ai contratti governativi con le varie aziende di Musk, tra cui SpaceX e Tesla, sarebbe "il modo più semplice per risparmiare sul nostro bilancio". L'anno scorso alle aziende di Musk sono stati promessi tre miliardi di dollari tramite quasi 100 contratti con 17 agenzie governative.
Un'altra decisione che Trump potrebbe prendere è quella di avviare una indagine sul consumo di droghe da parte di Musk, anche durante la campagna elettorale, e sul suo status di immigrato negli Usa, che secondo Bannon è ''illegale'' tanto che dovrebbe ''essere espulso immediatamente dal Paese''. Secondo quanto riferito dal New York Times, infatti, Musk avrebbe fatto uso di ketamina, in dosi talmente alte da avere effetti collaterali sulla vescica, di ecstasy e funghi allucinogeni anche mentre consigliava Donald Trump durante la campagna elettorale per un secondo mandato presidenziale. Non è chiaro come queste droghe e farmaci abbiano influenzato Musk a capo del Doge, ma, sottolinea il New York Times, spesso ha mostrato un comportamento irregolare, insultando i membri del governo e gesticolando come un nazista.
Terza decisione che Trump potrebbe prendere per danneggiare Musk è quella di revocargli l'autorizzazione di sicurezza di cui gode in virtù dei contratti governativi di SpaceX con la Nasa. Bannon ha suggerito a Trump di revocare questo privilegio durante le indagini sul consumo di droghe e sullo status di immigrato, ma il presidente americano potrebbe optare per una revoca completa. Che, di fatto, impedirebbe a Musk di continuare a collaborare con il governo.
Infine, come quarta e ultima mossa Trump potrebbe esercitare il potere della presidenza contro di lui. L'inquilino della Casa Bianca ha un'enorme quantità di poteri a sua disposizione, con la possibilità di firmare ordini esecutivi che puniscono gli avversari politici e di ordinare ad agenzie come il Dipartimento di Giustizia di avviare indagini. Potrebbe inoltre termine alcuni dei progetti preferiti di Musk, come il cosiddetto Dipartimento per l'Efficienza del Governo (Doge) o il suo sostegno ai sudafricani bianchi.
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(Adnkronos) - Il video di Meghan che, incinta della figlia, balla assieme a Harry in una stanza d'ospedale, col sottofondo della canzone 'Baby Mama', è diventato virale sui social. A molti fan del duca e della duchessa di Sussex, il filmato, pubblicato in occasione del quarto compleanno di Lilibet, è piaciuto molto, anche perché la cosiddetta 'sfida Baby Mama' è di gran moda su TikTok, con tante donne incinte che postano i loro balli sulle note del brano musicale che nel testo include il verso "sono incinta da troppo tempo". Ma accanto ai fan, com'era prevedibile, adesso si fanno largo anche i critici del comportamento "poco nobile" del figlio di re Carlo.
Il principe Harry e Meghan Markle sono stati attaccati dal commentatore televisivo Nile Gardiner che spesso interviene sul duca e la duchessa del Sussex, che ha definito il loro comportamento "folle" e chiedendo che vengano privati dei loro titoli reali. Ha scritto su X: "Questo è folle. La regina sarebbe rimasta sconvolta. I titoli reali di Meghan e Harry dovrebbero essere rimossi il prima possibile".
Anche la biografa reale Angela Levin è intervenuta, dicendo: "Anch'io sono sconvolta. È orribile". Il video, condiviso da Meghan in occasione del quarto compleanno della figlia Lilibet, ha riacceso il dibattito sull'uso che prosegue dei titoli reali da parte della coppia, nonostante l'abbandono degli incarichi ufficiali all'inizio del 2020. I critici sostengono che il video mina la dignità della monarchia e rappresenta l'ultimo di una serie di azioni insensibili da parte dei reali autoesiliati.
Leggi tutto: Harry e il ballo con Meghan incinta scatena l'indignazione: "Via i titoli reali"
(Adnkronos) - Sono passate due settimane dalla chiusura del festival di Cannes ed è già tempo di toto-Venezia. Da questa settimana, al Lido di Venezia, entra nel vivo la fase finale del lavoro di selezione che porterà alla composizione del cartellone della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, che quest'anno si terrà dal 27 agosto al 6 settembre. Così, mentre a Roma inizia un dialogo ufficiale tra la filiera dell'audiovisivo e il Mic, cominciano a circolare ipotesi e indiscrezioni sui film italiani papabili per un approdo al festival veneziano.
Tra i titoli più gettonati per il concorso, almeno nei pronostici, ci sarebbero - a quanto apprende l'Adnkronos - 'Duse' di Pietro Marcello, che tutti si aspettavano di vedere all'ultimo Festival di Cannes e che segue l'ultima stagione della celebre attrice interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, e 'La Grazia' di Paolo Sorrentino, dove il regista napoletano ritrova Toni Servillo in una storia ancora top secret. Quello che si sa, invece, è che il regista starebbe lavorando alacremente al montaggio proprio per poter presentare il film a Venezia. Un altro titolo molto citato è 'After the hunt' di Luca Guadagnino, che vanta un cast di grandi star Usa, con Julia Roberts, Andrew Garfield, Chloë Sevigny e Ayo Edebiri (star della serie 'The Bear', disponibile su Disney+). Così come avrà delle chance 'Sotto le nuvole' di Gianfranco Rosi, dove il maestro del cinema del reale si cimenta nell'esplorazione del mondo intorno al Vesuvio.
Attenzionato dal festival veneziano sarebbe anche 'Un anno di scuola', il nuovo film di Laura Samani, opera seconda della regista dopo il pluripremiato 'Piccolo Corpo', liberamente ispirata al libro omonimo di Giani Stuparich, ambientato nella Trieste del 2007, che segue una esuberante e coraggiosa studentessa diciassettenne svedese alle prese con un'esperienza di studio all'estero in una classe di soli maschi. Un'altra regista di cui si vocifera è Elisa Amoruso con il suo nuovo film 'Dieci giorni', interpretato da Miriam Leone, Stefano Accorsi e Tecla Insolia, che affronta il delicato tema della maternità in una chiave insolita, quella di Nunzia, una giovane studentessa fuori sede che, dopo aver affrontato una gravidanza segreta, decide di affidare la neonata Margherita alle cure dell'ospedale. Ma ha soltanto dieci giorni per scegliere se confermare la sua decisione di far crescere ad altri sua figlia o tornare sui suoi passi. Pronto per uno sbarco al Lido anche 'Cinque Secondi' di Paolo Virzì, con Valerio Mastandrea, Galatea Bellugi (reduce dal successo di 'Gloria!', esordio alla regia di Margherita Vicario), Valeria Bruni Tedeschi e Ilaria Spada. Ma in quale sezione del cartellone è ancora un mistero.
Per il fuori concorso, circolano insistentemente tre titoli molto attesi: 'Portobello' di Marco Bellocchio, che racconta la vicenda di Enzo Tortora, con Fabrizio Gifuni nei panni del conduttore tv vittima di un clamoroso errore giudiziario, e 'Gomorra - Le Origini' di Marco D'Amore, che racconta l'adolescenza di Don Pietro Savastano. Entrambe serie tv in 6 episodi che potrebbero aspirare ad un'anteprima in grande stile (di un paio di episodi) al Lido. (di Lucrezia Leombruni)
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(Adnkronos) - E' stata firmata dal Direttore generale per il mare, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti una nuova circolare di chiarimenti in merito alle modalità d’esame per il conseguimento del titolo professionale di ufficiale di navigazione del diporto di 2a classe. Nel documento si spiega alla Capitaneria di Gaeta come la disposizione del decreto dirigenziale dello scorso 14 marzo per cui “le domande di conseguimento del titolo professionale presentate prima dell’entrata in vigore del presente decreto seguono la disciplina più favorevole, con particolare riferimento al rilascio del titolo professionale senza esami”, va interpretata in maniera testuale, nel senso che si applica la disposizione più favorevole al candidato, ancorché adottata successivamente alla data di presentazione della sua domanda di ammissione agli esami".
Inoltre alla Capitaneria di Pesaro, viene chiarito che il certificato Master GT 200 rilasciato dall’ente inglese MCA nel rispetto della Convenzione IMO STCW’78, in base agli accordi esistenti con la Gran Bretagna, è riconosciuto al fine del conseguimento del titolo senza esami. Alla Capitaneria di Salerno, viene chiarito che i certificati rilasciati nel rispetto della Convenzione IMO STCW’78 consentono il conseguimento senza esami del titolo professionale.
Per tutte le Capitanerie, viene chiarito che: la prova di carteggio nautico, come previsto dall’articolo 2, del d.d. n. 40/2025, è la medesima prevista dagli esami di patente nautica (articolo 6, del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 10 agosto 2021) e ne sono esonerati i candidati titolari di una patente nautica di categoria A che abilita alla navigazione senza alcun limite di distanza dalla costa; - per il conseguimento della specializzazione vela non vi sono eccezioni all’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 8 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 10 maggio 2005, n. 121; per il rilascio senza esami ai possessori di patente nautica di categoria B (navi da diporto) è mantenuta la prassi e cioè che il titolo professionale è rilasciato dalla medesima Capitaneria di porto che ha emesso la patente.
“È stato necessario un nuovo intervento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per provare a sbloccare gli esami per il rilascio del nuovo titolo professionale del noleggio, ad oggi aperti in sole 5 Capitanerie in tutta Italia” - spiega Simone Morelli, Ad di North Sardinia Sail, tra i principali operatori nazionali e presidente dell’Assemblea delle imprese di noleggio e locazione di Confindustria Nautica - “mentre diversi altri uffici territoriali hanno inviato interpelli e richieste di chiarimento al Ministero. Gli operatori non possono che ringraziare la Direzione generale, augurandosi che ora si faccia prestissimo”.
“La stagione 2025 è fortemente a rischio. L’unica certezza è che oggi non abbiamo sufficiente personale per le unità in ‘noleggio’ (con equipaggio), mentre anche la legittima soluzione di ‘locare’ le barche (senza equipaggio) lasciando il cliente eventualmente libero di contrattualizzare direttamente un comandante, viene osteggiata sulla base di un’erronea interpretazione (peraltro già cassata nel lontano 2009 dalla giustizia amministrativa), conseguenti verbali e pesanti sanzioni” - conclude Morelli. Il bacino della richiesta è stimata in circa 3.000 persone, mentre allo stato risultano oltre 1.500 le domande di esame presentate in tutta Italia. Il nuovo titolo professionale semplificato per il diporto è stato atteso 15 anni a seguito della sospensione del rilascio del precedente attestato di “Conduttore del diporto”.

(Adnkronos) - Giuseppe Conte, manager delle risorse umane, nel suo libro 'In difesa dello smart working' (edito da Castelvecchi) affronta le sfide e le opportunità legate al lavoro flessibile. Con un’esperienza consolidata nel management pubblico, Conte esplora l'importanza di conciliare l'impiego con la vita privata, sottolineando la necessità di una nuova cultura aziendale. "Con l’autorità si può chiedere il rispetto delle regole, ma non si può imporre un cambiamento culturale", afferma Conte. Il suo approccio propone che motivare le persone non è questione di premi o punizioni, ma di ispirarle a trovare gratificazione nel loro lavoro. Lo smart working diventa così un potente strumento di fiducia, responsabilità e crescita reciproca.
In un contesto in continua evoluzione, il trattenere i talenti è essenziale. Lo smart working, promuovendo una leadership orizzontale e un paradigma di collaborazione, risponde a questa sfida, mettendo le persone al centro dell’organizzazione.
'In difesa dello smart working' diventa così un invito a ripensare il lavoro con un approccio innovativo, dove la sostenibilità sistemica assieme al benessere e alla motivazione del lavoratore diventano priorità indiscutibili.
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(Adnkronos) - "Non è vero che il botulino va evitato d’estate: è uno dei falsi miti su trattamenti estetici e stagione estiva da sfatare". A dirlo è Giovanni Salti, presidente di Aiteb - Associazione italiana terapia estetica botulino, che si occupa specificamente del tema - in merito alla possibilità di effettuare trattamenti con tossina botulinica anche nei mesi caldi: "si può fare a patto, però, di rispettare alcune regole comportamentali".
"Non esistono - precisa Salti - controindicazioni stagionali: il caldo non incide sull’efficacia della tossina botulinica. Basta evitare - elenca l'esperto - per le prime 24 ore, l’esposizione diretta al sole, le saune, l’attività fisica intensa e le docce troppo calde. Non va inoltre dimenticato che il corpo termoregola ed è sempre a 36° a prescindere dalla temperatura esterna".
Inoltre, continua, "è importante distinguere il botulino da altri trattamenti come i filler: la tossina non è fotosensibilizzante e non altera l’abbronzatura. Molti pazienti scelgono proprio l’estate per un refresh del viso che li faccia sentire più a proprio agio in vacanza. Quello che conta - conclude il presidente - è affidarsi sempre a professionisti abilitati e non improvvisare: un trattamento fatto bene, anche in estate, è sicuro ed efficace".
Leggi tutto: Medici estetici: "Il botulino? Si può fare d’estate ma con giuste regole"

(Adnkronos) - Una truffa sofisticata che sta mietendo vittime in tutta Italia e che ha spinto persino Iliad a presentare un esposto alla Procura di Milano. Si tratta dello spoofing telefonico - dall’inglese 'to spoof', ingannare –, una tecnica che permette di falsificare il numero del chiamante, facendo apparire sul display del destinatario una numerazione diversa da quella reale.
La storia che ha portato alla denuncia è emblematica. Michele Rillo riceve una chiamata apparentemente dalla sua stessa azienda. Una voce femminile lo informa di un imminente “disservizio sulla linea” e di una conseguente “rimodulazione tariffaria”, spingendolo a migrare verso un nuovo contratto per evitare problemi. Ma Michele non è un cliente qualunque: lavora proprio per Iliad e sa che l’azienda non utilizza mai il teleselling. La trappola viene smascherata, la chiamata registrata, l’esposto depositato.
Il telefono squilla e sul display appare un numero familiare: il prefisso di Roma, quello della banca, magari persino quello dei Carabinieri. Rispondi, ma dall’altra parte c’è un truffatore che ha manipolato la sua identità digitale per sembrare qualcun altro. Sembra assurdo, ma esistono app (anche gratuite) che consentono di modificare facilmente il numero mostrato sul display di chi riceve la telefonata. Spesso i numeri sono completamente fittizi; per questo, se si prova a richiamarli, risultano inesistenti. In altri casi, vengono utilizzati numeri reali di persone totalmente all’oscuro di questa truffa.
Il meccanismo funziona attraverso tre passaggi precisi: la prima fase è il Cli Spoofing (Calling Line Identification Spoofing) che maschera il numero autentico facendo apparire una numerazione credibile; nella seconda l’agenzia truffaldina costruisce una narrativa d’urgenza per carpire la fiducia dell’utente e ottenere i suoi dati di contatto; nella terza fase un canale di teleselling, formalmente regolare, sottopone un’offerta e attiva il contratto per conto di un operatore terzo. La sofisticatezza di queste operazioni è impressionante. I truffatori utilizzano software specializzati o servizi online per generare numeri casuali o clonare quelli di aziende affidabili.
Leggi tutto: Spoofing telefonico, ecco la nuova truffa che miete vittime in Italia

(Adnkronos) - Due donne uccise, due confessioni in meno di ventiquattro ore, una sola, agghiacciante domanda ancora senza risposta: è possibile che Vasile Frumuzache, 32 anni, cittadino romeno residente a Monsummano Terme (Pistoia), sia un serial killer di prostitute? È questa l'ipotesi al vaglio della Procura di Prato che, dopo le ammissioni dell'uomo sui due femminicidi, ha deciso di estendere gli accertamenti alle città dove Frumuzache ha vissuto in passato, compresa la Sicilia, dove aveva abitato da ragazzo con la madre, arrivato a 14 anni in Italia.
Le verifiche sono appena iniziate, ma una cosa è chiara: gli inquirenti, al momento, non sono in grado di escludere la presenza di altre vittime. "Stiamo valutando eventuali collegamenti con casi di donne scomparse - ha fatto sapere una fonte investigativa all'Adnkronos - soprattutto nell'ambito della prostituzione". La Procura pratese, diretta dal procuratore Luca Tescaroli, ha ordinato ai carabinieri verifiche sulle donne scomparse in Toscana negli ultimi anni. Dal 2022 il 32enne romeno arrivò da Trapani in Toscana con la moglie Luizsa, anche lei romena. La coppia ha due figli piccoli, oggi di 4 e 5 anni.
Frumuzache è attualmente in carcere con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Due le donne uccise: Denisa Maria Adas Paun, 30 anni, decapitata dopo un incontro sessuale a pagamento nella notte tra il 15 e il 16 maggio a Prato; e Ana Maria Andrei, anche lei escort romena, 28 anni, scomparsa da Montecatini Terme (Pistoia) il 1º agosto 2024 e ritrovata nei giorni scorsi nel medesimo campo dove era stato occultato il cadavere della prima vittima.
L'uomo, reo confesso, ha ammesso entrambi gli omicidi. Ha raccontato agli inquirenti di aver ucciso Denisa per timore che potesse rivelare la loro relazione extraconiugale alla moglie, minacciandolo di ricatto economico. Dopo averla strangolata, ha decapitato il corpo e l’ha nascosto in un trolley. Più tardi, ha bruciato la testa nel giardino di casa.
Fino a poche settimane fa, nessuno avrebbe sospettato nulla. Frumuzache conduceva una vita apparentemente normale: lavorava come guardia giurata, era sposato, padre di due bambini piccoli, integrato nella comunità romena della Valdinievole. Sui social, pubblicava foto sorridenti con la moglie e i figli, ritratto di una vita semplice e affettuosa. "Lo conoscevamo bene - racconta un amico di famiglia - non possiamo credere a quello che abbiamo letto. Era riservato, mai aggressivo, lavorava duramente per mantenere la famiglia". Eppure, dietro questa immagine da padre modello, Vasile portava avanti una doppia vita: frequentazioni con escort, rapporti nascosti, segreti che alla fine sono esplosi nella forma più violenta.
Dopo la seconda confessione, la Procura ha disposto ulteriori accertamenti. Gli investigatori stanno esaminando denunce di scomparsa, casi irrisolti e sparizioni sospette avvenute negli ultimi dieci anni nei territori dove Frumuzache ha vissuto: dalla provincia di Trapani alla Toscana. "C'è un modus operandi che si ripete - spiegano fonti vicine all'inchiesta all'Adnkronos - vittime donne, connazionali, escort, uccise e occultate con freddezza". Un pattern che fa temere ci si trovi davanti non a due casi isolati, ma a un potenziale serial killer, che per anni ha vissuto indisturbato.
La parola chiave, adesso, è profilazione criminale. Gli investigatori stanno analizzando la personalità dell'uomo, le sue abitudini, la possibile presenza di precedenti mai denunciati. Sul piano giudiziario, sarà centrale la perizia psichiatrica che probabilmente sarà richiesta. Ma intanto, il cerchio si allarga. "Ogni dettaglio va verificato. Le sue parole, le tracce, i luoghi. Non si può escludere che ci siano altri casi", sottolineano gli inquirenti.
Leggi tutto: Vasile Frumuzache e i due femminicidi confessati: a Prato l'ombra del serial killer

(Adnkronos) - “Franco Carraro candidato alla presidenza del Coni all’ultimo momento? Invece di essere in sette saremo in otto….”, Questa la candida risposta di Luciano Buonfiglio, presidente della Federazione Canoa Kayak, all’Adnkronos in merito all’ufficializzazione delle otto candidature, tra cui la sua, alla presidenza del Coni. Sono otto i candidati che si sfideranno il 26 giugno: Duccio Bartalucci, Luciano Buonfiglio, Franco Carraro, Mauro Checcoli, Pierluigi Giancamilli, Carlo Iannelli, Giuseppe Macchiarola, Luca Pancalli. “Carraro è una persona che merita rispetto, ma non cambia lo scenario. Io sinceramente sto pensando già al dopo, perché è una macchina che deve partire in fretta. In questo periodo ho continuato ad avere contatti con tutte le forze in campo, con i presidenti federali, con le discipline associate, con il territorio, con gli enti di promozione. Ho un rapporto veramente bello con gli atleti, che hanno contribuito in maniera determinante a costruire il programma che vorremmo mettere in piedi. Ho dialogato con i membri Cio e con i presidenti degli organismi internazionali. Non ho tralasciato nessuno per cercare di comporre, non il mio programma, ma un programma condiviso da tutte le forze in campo”, ha spiegato Buonfiglio.
“Questa è una competizione che sarà serrata, non è una guerra, non abbiamo bisogno di pacificatori, ma abbiamo bisogno di ridare un senso di appartenenza al Coni che molti dicevano fosse depauperato, decapitato, che non interessava più a nessuno, invece mi sembra che sia il contrario”, ha sottolineato il numero uno della Federcanoa. “La candidatura di Carraro non mi ha né sconvolto, né preoccupato, io non ho mai escluso nulla, però vado a vedere i risultati di ogni azione. Se è vero che dobbiamo costruire un Coni del futuro, credo forse che sia opportuno coinvolgere di più i presidenti neoeletti, quelli giovani, condividere le idee con gli atleti, che saranno i futuri manager. E per fare questo devi essere conoscitore del nostro mondo e lo devi vivere quotidianamente. Se tu vuoi migliorare il traffico a Roma, probabilmente devi chiamare in causa i tassisti...”, ha concluso con una battuta Buonfiglio.

(Adnkronos) - Offriva trattamenti personalizzati con percorsi di benessere a base di ecstasy, cocaina e prestazioni sessuali. La donna, una 28enne colombiana che pubblicizzava i 'pacchetti' su un sito di incontri a pagamento, è stata arrestata dagli agenti del III Distretto Fidene-Serpentara per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo quanto emerso dalle indagini, gestiva una casa di appuntamenti in zona Porta di Roma avvalendosi della collaborazione di altre due giovani connazionali. Gli appuntamenti, concordati tramite un’applicazione di messaggistica istantanea, a fronte del pagamento di 70 euro, prevedevano un pacchetto di 15 minuti comprensivo delle prestazioni sessuali e un piccolo omaggio, a scelta, a base di ecstasy o cocaina.
La cessazione immediata dell’attività è scattata ieri pomeriggio a conclusione delle indagini avviate dai poliziotti, a cui non era sfuggito quello strano andirivieni di persone, a intervalli regolari di un quarto d’ora l’uno dall’altro, proveniente da un appartamento di via Sebastiano Satta Flores. Così, all'ora di pranzo, gli agenti si sono appostati su un terrazzino condominiale con visuale sull'oasi benessere e hanno atteso che il primo cliente della giornata consumasse i suoi 15 minuti di ecstasy. A quel punto, è scattato il blitz. Una volta entrati nell’appartamento, gli investigatori hanno trovato la tenutaria e le sue due ragazze nude, in attesa dei clienti successivi.
Nella camera della maîtresse colombiana, sono state trovate le confezioni regalo riservate ai clienti fidelizzati: 19 involucri di cellophane contenente cocaina e 18 pasticche di ecstasy, oltre a circa 200 euro in contanti. Al termine degli accertamenti, l’appartamento è stato sequestrato; per la donna, invece, è scattato l’arresto, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria che ha riconosciuto i gravi indizi di colpevolezza a suo carico per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Leggi tutto: Pacchetti benessere a base di ecstasy, cocaina e sesso: arrestata a Roma

(Adnkronos) - Funzionari della Casa Bianca hanno programmato un colloquio telefonico in giornata tra il presidente americano Donald Trump e il miliardario Elon Musk per cercare di stemperare la tensione esplosa tra i due. Lo scrive Politico citando funzionari americani a condizione di anonimato.
Intanto Trump, interpellato da Politico, ha cercato di sminuire la lite con Musk. "Non è un grosso problema", ha dichiarato, "le cose stanno andando benissimo, non sono mai andate meglio".
Sullo scontro è intervenuto il ministro degli Esteri francese Jean Noel Barrot: "Trump e Musk ''non erano destinati ad andare d'accordo'', ha dichiarato in una intervista all'emittente radiofonica Rtl. "Politica e interessi pubblici non vanno d'accordo", ha detto il capo della diplomazia francese.
Musk intanto fa marcia indietro sulla Dragon, annunciando che la sua compagnia spaziale SpaceX non smantellerà la navicella dopo la disputa con Trump. La Crew Dragon è fondamentale per il trasporto degli astronauti della Nasa da e verso la Stazione Spaziale Internazionale. Si tratta di una capsula che vola su un razzo Falcon 9 e ammara nell'oceano, ed è attualmente l'unica navicella spaziale statunitense certificata per trasportare un equipaggio sulla Iss nell'ambito di un contratto del valore di oltre 4,9 miliardi di dollari.
Ieri Musk aveva annunciato su 'X' l'intenzione di voler ''smantellare immediatamente'' Dragon dopo che Trump aveva minacciato di rescindere i suoi contratti governativi.
Leggi tutto: Scontro Trump-Musk, media: in giornata telefonata riconciliatoria

(Adnkronos) - Volano stracci tra Steve Bannon ed Elon Musk. L'ex stratega di Donald Trump, tra i più accaniti oppositori del patron di Telsa e di Space X, ha detto di aver consigliato al presidente Usa di annullare tutti i contratti di Musk e di avviare diverse indagini su di lui. Parole alle quali il magnate ha risposto con un lapidario "è un ritardato allo stato puro''.
Secondo quanto ha riportato il NYTimes, Bannon, attuale influente alleato e consigliere informale di Trump, ha dichiarato che Musk "andrebbe espulso immediatamente dal Paese''. "Dovrebbero avviare un'indagine formale sul suo status di immigrato, perché sono fermamente convinto che sia un immigrato illegale e dovrebbe essere espulso immediatamente dal Paese. Vedremo quanto bene sopporta un po' di pressione, perché a me sembra che un po' di pressione potrebbe arrivare", ha aggiunto.
Le aziende di Musk hanno ricevuto miliardi di dollari in contratti federali nel corso degli anni e, nel 2023, sono stati promessi loro 3 miliardi di dollari in quasi 100 contratti diversi con 17 agenzie federali.
Bannon ha affermato che l'amministrazione Trump dovrebbe anche indagare sull'uso di droghe da parte di Musk, come riportato dal New York Times, e sul suo tentativo di ottenere un briefing riservato sulla Cina dal Pentagono. "L'autorizzazione di sicurezza di Musk dovrebbe essere sospesa durante queste indagini", ha aggiunto.
Leggi tutto: Bannon attacca Musk: "Immigrato illegale e drogato". La replica: "Ritardato"

(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Vaticano con la figlia Laura per l'incontro con Papa Prevost. Nella delegazione con il Capo dello Stato, anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
"La pace è un principio divenuto cardine del diritto internazionale e rappresenta il fondamento dell’ordine giuridico globale, come solennemente affermato dalla Carta delle Nazioni unite, che, all’articolo 1, individua nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale l’obiettivo primario dell’Onu. La Repubblica italiana è impegnata a promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi cittadini, come recita l’articolo 3 del Trattato Ue al quale aderiamo", scriveva intanto ieri il presidente Mattarella in un messaggio al presidente della Società italiana di diritto internazionale e di diritto dell’Unione europea–Sidi, Edoardo Greppi.
"Gravi attacchi in atto in tante parti del pianeta -ricorda il Capo dello Stato- colpiscono, in modo drammatico, diritti umani fondamentali. Sempre più si ripropone la forza come misura dei rapporti tra gli Stati, anziché il diritto. Le popolazioni civili sono vittime di conflitti armati senza regole e senza misura, in aperta violazione del diritto internazionale umanitario. Il XXIX Convegno annuale della Società italiana di diritto internazionale e di diritto dell’Unione europea, dedicato alla pace come bene supremo, rappresenta un importante richiamo e una autorevole occasione di riflessione e dialogo".
"Soltanto l’affermazione dell’autorità del diritto internazionale e il conseguente ruolo delle organizzazioni internazionali -ribadisce Mattarella- rendono possibile una positiva risoluzione delle controversie fra Stati, la prevenzione dei conflitti e la deterrenza nei confronti di coloro che minacciano la pacifica convivenza".
Leggi tutto: Mattarella in Vaticano, incontro con Papa Leone XIV

(Adnkronos) - "Siamo qui per presentare il Tour d’Europe, che è un tour che ha messo insieme due grandi industrie manifatturiere: i produttori di carburanti, sia convenzionali che rinnovabili, e i produttori di veicoli leggeri e pesanti, uniti in un unico obiettivo: dimostrare a cittadini, istituzioni, governi e associazioni locali che la decarbonizzazione del trasporto su strada è possibile anche tramite l’utilizzo dei carburanti rinnovabili, in particolar modo dei biocarburanti, che sono quelli che già oggi troviamo sul mercato". Lo ha dichiarato Emanuela Sardellitti, Advocacy Strategy Senior Executive di FuelsEurope, in occasione della tappa romana del Tour d’Europe presso il Centro Congressi Eni.
Sardellitti ha poi voluto fare un passo indietro per spiegare cos’è FuelsEurope, l’associazione europea dei produttori di carburanti tradizionali e da materie prime rinnovabili: “Abbiamo sede a Bruxelles e rappresentiamo 40 compagnie. Giusto per darvi una dimensione numerica, le nostre 40 compagnie rappresentano il 95% della capacità di raffinazione europea, quindi ci consideriamo una voce piuttosto rilevante nel panorama europeo, soprattutto dal lato industriale. Il Tour d’Europe nasce formalmente nel 2023, in concomitanza con l’adozione del Regolamento CO₂ Auto, relativo ai veicoli leggeri. A margine di quell’adozione, che non è stata favorevole al riconoscimento dei biocarburanti nonostante gli sforzi profusi dal governo italiano, si è svolto un colloquio bilaterale tra Commissione Europea e Germania. In quell’occasione si è stabilito di creare una categoria di veicoli definiti “CO₂ neutral”, cioè veicoli che, se alimentati con carburanti rinnovabili, avrebbero potuto essere qualificati al pari dei veicoli elettrici, quindi a zero emissioni. Tuttavia, l’obiettivo della Commissione e della Germania allora era quello di favorire solo i carburanti sintetici. I biocarburanti non avevano ancora uno spazio riconosciuto".
La Commissione, aggiunge, "ha chiarito però che sarebbe spettato all’industria dimostrare la fattibilità di queste soluzioni. Ed è esattamente ciò che l’industria ha fatto. Il Tour d’Europe è qui per questo: ha attraversato oltre 20 Paesi dell’Unione Europea per dimostrare che l’industria c’è, è coesa, e che biocarburanti e carburanti rinnovabili sono già presenti sul mercato, utilizzabili, accessibili, e alla portata del consumatore. Solo tra i nostri 40 membri contiamo oltre 6.000 stazioni di servizio in Europa che offrono carburante al 100% da materie prime rinnovabili. È un segnale chiaro: i biocarburanti esistono, sono utilizzabili e sostenibili anche dal punto di vista economico, perché la differenza di prezzo rispetto ai carburanti convenzionali è contenuta, a differenza di quanto accade con i carburanti sintetici, gli e-fuel, che sono ancora fuori scala e fuori produzione.”
“Un altro messaggio forte del Tour d’Europe - ha poi concluso Sardellitti - è che non serve mettere in competizione le tecnologie. Questa iniziativa non si propone di contrastare o sostituire lo sviluppo dei veicoli elettrici: entrambi sono necessari. E serve superare anche un approccio limitato, il cosiddetto “tailpipe”, che guarda solo a ciò che esce dal tubo di scarico. La valutazione delle emissioni deve tenere conto dell’intero ciclo di vita del veicolo e dell’energia impiegata: dalla produzione allo smaltimento, passando per l’uso. È questo l’approccio corretto per misurare l’impatto ambientale reale. È un progetto ambizioso, che ha già avuto grande successo e risonanza. Si concluderà il 23 e 24 giugno a Bruxelles con due eventi di alto profilo politico, che coinvolgeranno istituzioni e industria. L’auspicio è che questo percorso possa rappresentare un segnale per la Commissione Europea, in vista della revisione del Regolamento CO₂ Auto attesa per il 2026”.
Leggi tutto: Sardellitti (FuelsEurope): "I biocarburanti sono già pronti e disponibili'

(Adnkronos) - Il sindaco di Molfetta, in provincia di Bari, Tommaso Minervini, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in esecuzione di un provvedimento del gip del tribunale di Trani. Le indagini sono condotte dalla Guardia di finanza. Già il 2 maggio scorso il primo cittadino era comparso per un interrogatorio preventivo davanti al gip dopo la richiesta del provvedimento cautelare restrittivo da parte della Procura della Repubblica poiché indagato per presunti favori a imprenditori in cambio di sostegno elettorale. Sotto inchiesta la gestione delle gare d'appalto di importanti opere pubbliche, il sindaco si era difeso dalle accuse. Gli arresti domiciliari sono scattati anche per una dirigente comunale. Misure interdittive per altri due funzionari. I reati ipotizzati dai pubblici ministeri sono, a vario titolo, corruzione, turbativa d’asta, peculato e falso.
Leggi tutto: Presunta corruzione su gare d'appalto, arresti domiciliari per sindaco Molfetta

(Adnkronos) - È stato presentato giovedì 5 giugno, all'Hotel Savoia Excelsior di Trieste il nono Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Friuli Venezia Giulia di A2A, un documento che evidenzia il crescente impegno del Gruppo per lo sviluppo sostenibile della regione. A presentare i dati è stato Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A. Il Gruppo ha prodotto un valore economico complessivo di 40,7 milioni di euro, un aumento del 36% rispetto al 2023. G li investimenti in infrastrutture e impianti dedicati alla transizione ecologica hanno raggiunto i 207 milioni di euro, con una crescita del 56%.
Mazzoncini, parla dell'importanza strategica del Friuli-Venezia Giulia per il Gruppo: "Lo scorso anno abbiamo investito oltre 200 milioni di euro nel territorio. Stiamo investendo molto in questi anni, soprattutto nella generazione di energia, perché il Friuli Venezia Giulia rappresenta la sintesi della produzione energetica di A2A, che è il secondo gruppo in Italia per la produzione di energia idroelettrica. La Regione, inoltre, sta investendo nell’idrogeno e guardiamo con attenzione a questa fonte. Abbiamo sia un impianto idroelettrico sia la centrale termoelettrica di Monfalcone, su cui stiamo investendo 600 milioni di euro per la sua riconversione dalla vecchia centrale a carbone. A questo si aggiunge il più grande impianto solare del Nord Italia a Santo Stefano, nei pressi di Udine, che verrà allacciato quest'estate, e abbiamo l'autorizzazione per un nuovo campo da 100 megawatt. I campi solari occupano meno spazio e garantiscono maggiore efficienza. Questi investimenti nel Friuli Venezia Giulia contribuiranno ad abbattere i costi dell'energia".
Leggi tutto: A2A, crescono investimenti e valore economico generato in Fvg

(Adnkronos) - Dopo gli ultimi nubifragi registrati al Nord e qualche nuvola di passaggio, ecco che l’Estate gonfia il petto su tutto il Paese e porta temperature eccezionali per il periodo con l’arrivo dei primi 40°C su alcune regioni d’Italia..
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma l’escalation termica: l’anticiclone africano sprigionerà tutta la sua potenza in questo weekend di giugno causando il primo picco di caldo su buona parte del territorio, anche con condizioni di elevata afa.
Nel dettaglio, le temperature minime saranno ancora sopportabili seppur in aumento, mentre le massime saliranno fino a 40°C tra Sardegna, Sicilia e Puglia. Le massime toccheranno i 31-34°C al Centro, mentre al Nord sono previsti picchi di 30-33°C.
Ovunque saremo avvolti dal bramito del ‘Cammello’, nome in gergo dell’Anticiclone Africano.
Il tempo sarà perlopiù stabile salvo in due situazioni: la prima, durante il venerdì, su Alpi, Prealpi e Appennini dove non sono esclusi brevi acquazzoni, la seconda domenica pomeriggio-sera sul Triveneto orientale dove sono attesi forti temporali.
Al di là di queste due limitate situazioni meteo, godiamoci questo weekend di sole con prudenza: evitiamo di restare segnati dai primi sintomi estivi quali colpi di sole o colpi di calore, beviamo molta acqua e indossiamo il cappellino.
Per quanto riguarda, invece, l’avvio della prossima settimana, ecco che viene in mente solo un aggettivo: ‘subdolo’. Lunedì e martedì le temperature caleranno in modo sensibile illudendoci con un break meno caldo e di pieno benessere meteorologico, si starà bene in altre parole: ma subito, in modo ‘ingannevole’, ecco che dopo 48 ore di un caldo gradevole, da mercoledì 11 una seconda fiammata africana dilagherà sul nostro Paese.
Questa seconda fiammata sarà ancora più potente di questa prima ondata di calore che stiamo vivendo e, chissà, potrebbe ricordare una fase del temibile giugno della rovente Estate del 2003.
NEL DETTAGLIO
Venerdì 6. Al Nord: sole e caldo, rovesci in montagna. Al Centro: soleggiato e caldo. Al Sud: sole e molto caldo.
Sabato 7. Al Nord: qualche temporale in montagna, sole altrove. Al Centro: sole e molto caldo. Al Sud: tutto sole e caldo intenso su Sicilia e Puglia.
Domenica 8. Al Nord: sole e molto caldo, temporali sulle Dolomiti e alte pianure del Friuli . Al Centro: soleggiato e molto caldo specie in Sardegna. Al Sud: tutto sole e caldo intenso su Sicilia e Puglia.
Tendenza: sensibile calo termico tra lunedì e martedì; in seguito nuova fiammata africana su tutto il Paese.
Leggi tutto: Weekend di piena Estate, picco di caldo e afa: dove si toccheranno i 40 gradi

(Adnkronos) - L'Italia scende in campo nelle qualificazioni ai Mondiali 2026. La Nazionale azzurra sfida oggi, venerdì 6 giugno, la Norvegia all'Ullevaal Stadion di Oslo nella prima giornata del gruppo I. La squadra del ct Luciano Spalletti è attesa quindi dal primo appuntamento verso la rassegna iridata in programma negli Stati Uniti, in Canada e in Messico, dopo aver fallito la qualificazione alle due scorse edizioni. Nel gruppo I, oltre a Italia e Norvegia, ci sono anche Estonia, Israele e Moldavia.
La sfida tra Norvegia e Italia è in programma oggi, venerdì 6 giugno, alle ore 20.45. Ecco le probabili formazioni, con il ct Spalletti che ha dovuto gestire, negli ultimi giorni, il caso scoppiato intorno al difensore dell'Inter Francesco Acerbi, che ha rifiutato la convocazione in Nazionale:
Norvegia (4-4-2): Nyland; Ryerson, Ajer, Ostigard, Wolfe; Odegaard, Berge, Berg, Schjelderup; Haaland, Sorloth. Ct. Solbakken
Italia (3-5-1-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Ranieri, Bastoni; Cambiaso, Barella, Ricci, Tonali, Udogie; Raspadori; Retegui. Ct. Spalletti
Norvegia-Italia sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, su Rai 1. Il match della Nazionale sarà visibile anche in streaming su RaiPlay.
Leggi tutto: Norvegia-Italia: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv (in chiaro)
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