Operazione del Corpo forestale e Procura di Tempio Pausania... 
(Adnkronos) - ''Ho per anni lavorato al servizio delle istituzioni della società nei momenti più duri delle crisi e delle lotte criminali e del terrorismo interne e internazionali. I frutti del mio operato sono fatti concreti riconosciuti ancora dopo trenta anni che ho lasciato l’attività parlamentare e di governo. Per queste ragioni non posso che rispettare la decisione del Tribunale di Firenze che, tuttavia, mi ha colto del tutto impreparato anche alla luce della recente pronuncia con cui la Corte di Appello ha confermato il proscioglimento e l’assoluzione di gran parte di quelli che l’Ufficio di procura aveva individuato come concorrenti necessari''. Lo sottolinea l'ex ministro dell'Interno Vincenzo Scotti in una nota, dopo la condanna a cinque anni e sei mesi di carcere inflitta al 92enne per il caso delle lauree facili alla Link Campus University di Roma, da lui fondata.
''Ho insegnato per oltre trenta anni in università italiane e straniere e nella qualità di presidente della Link Campus University sono stato sempre e soltanto animato dal desiderio di realizzare un polo di eccellenza che garantisse il diritto allo studio anche a studenti già impegnati nel mondo del lavoro'', prosegue.
''Trovo le accuse confluite nella recente condanna sideralmente distanti dalla verità storica e dal ruolo che ho rivestito nell’Ateneo romano - conclude -. Attendo le motivazioni per proporre appello; intanto, continuo a confidare nella magistratura e spero si possa fare presto chiarezza su una vicenda che continua ad essere per me molto dolorosa''.
Emesso dal Questore anche il foglio di via dal territorio... 
(Adnkronos) - Segna, esulta come Cristiano Ronaldo e si infortuna gravemente. Succede in Brasile durante il match tra Gremio Prudente e Monte Azul. Al 78', Kelsey si presenta su dischetto per calciare un rigore: gol dell'1-1 e match in parità.
Kelsey decide di celebrare il gol con l'esultanza resa celebre da CR7. Come Ronaldo, il giocatore del Gremio Prudente salta per effettuare una piroetta a mezz'aria e chiudere lo show con l'urlo 'Siuuuu' al momento dell'atterraggio. Kelsey però non completa l'esecuzione in maniera perfetta: il giocatore ricade male a terra, il ginocchio sinistro cede e arriva un grave infortunio: si parla di lesione del legamento crociato.
Gliflozine senza piano terapeutico, il nefrologo De Nicola (Sin): "Migliorano cure e liste d'attesa"

(Adnkronos) - "Togliere questo paletto burocratico è importante per il nefrologo che, invece di fare un piano terapeutico - che sia aggiunge agli altri che già deve compilare ogni 6-12 mesi per ciascun paziente - può utilizzare il tempo risparmiato per riempire moduli in una migliore qualità di visita per il paziente o per visitarne un altro, contribuendo alla riduzione delle liste d'attesa. Il paziente che per la prescrizione deve rivolgersi solo al medico di medicina generale" può più semplicemente accedere a un trattamento che "riduce la progressione della malattia". Così Luca De Nicola, presidente Sin (Società italiana di nefrologia), commenta all'Adnkronos Salute la recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della riclassificazione delle gliflozine, da parte dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), nella fascia A dei prodotti rimborsabili acquistabili in farmacia, con l'eliminazione dei piani terapeutici che vengono compilati dallo specialista.
La riclassificazione delle gliflozine "non è una piccola conquista - osserva De Nicola - è una grandissima conquista, perché si semplifica l'accesso a una cura che è essenziale per la malattia renale cronica con e senza diabete. Le gliflozine riducono nel 40% la progressione della malattia renale verso la dialisi. Se usate all'inizio della malattia, quindi in maniera tempestiva, riescono a rimandare la dialisi anche di 20 anni. Quindi è una conquista enorme" che "mi auguro" sarà implementata anche "per altri farmaci a basso costo: non sto parlando di farmaci biologici ad altissimo costo, dove la spesa deve essere contenuta, controllata, eccetera - chiarisce il nefrologo - ma di farmaci che costano meno di un caffè, adesso stanno intorno ai 0,80 centesimi al giorno".
La patologia, "poco conosciuta, ma estremamente diffusa, è la prima malattia cronico-degenerativa al mondo - spiega il presidente Sin - Dà delle complicanze importantissime e, nei prossimi anni, potrebbe diventare la quinta causa di morte in tutto il mondo occidentale". Non a caso "l'Organizzazione mondiale della sanità, lo scorso 23 maggio, l'ha definita una priorità di salute globale. E' una patologia in crescita che generalmente insorge dopo i 55-60 anni e ha il suo picco nell'età avanzata". Certo, riflette De Nicola, "è aumentato anche il diabete, stiamo fronteggiando un'epidemia di obesità e abbiamo un numero infinito di pazienti ipertesi che, tra l'altro, non sanno neanche di esserlo": tutti fattori di rischio per la patologia renale che, inoltre, "ha costi altissimi. I paziente in dialisi, che è la parte finale della storia del paziente nefropatico, costa 50mila euro a paziente l'anno. L'Italia spende per 45mila pazienti attualmente in dialisi 2, 5 miliardi di euro l'anno: il 2,5% del Fondo sanitario nazionale è per lo 0,08% della popolazione".
Entro fine anno, "dovrebbe essere legge l'offerta di uno screening nei soggetti a rischio di malattia renale cronica da parte delle medicine generali - annuncia De Nicola - Solo il 10% dei pazienti sa di avere una malattia renale, e quindi va dal nefrologo. La patologia, nelle fasi iniziali, non dà sintomi - puntualizza - perché i reni riescono a compensare il danno: il paziente con una malattia renale in cui si è perso anche il 50% della massa funzionante può avere solamente un senso di stanchezza, una pressione più alta, tutti segni aspecifici. Con Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, Anna Rita Patriarca e Ugo Cappellacci - informa - abbiamo portato avanti l'idea di fare uno screening in tutti i pazienti con età tra i 55 e i 75 anni che abbiano un fattore di rischio come ipertensione, diabete, obesità, cardiopatie".
Si tratta di uno "screening proattivo - illustra lo specialista - Su questi soggetti si esegue creatininemia ed esame delle urine, 2 test a bassissimo costo. Il medico di medicina generale", in base a questi risultati, può individuare così "i pazienti a più alto rischio di progressione che vanno inviati tempestivamente al nefrologo". L'Italia, se tutto procede senza intoppi, sarà "il primo Paese al mondo a dotarsi di una legge sullo screening della malattia renale cronica: un altro grosso passo in avanti per questi nostri pazienti" e la riduzione del "ricorso alla dialisi che, inoltre, aumenta il rischio di mortalità cardiovascolare".
Le gliflozine sono disponibili "da circa 15 anni, ma sono prescritte ancora poco in Italia proprio per le barriere amministrative - rimarca De Nicola - Oggi siamo riusciti, grazie ad Aifa, a togliere queste barriere. L'indicazione è di prescrivere e superare quella che gli anglosassoni chiamano 'therapeutic inertia' o 'clinical inertia', cioè il rimandare la prescrizione alla prossima visita perché abbiamo tanti moduli da compilare. L'idea è: il primo che vede il paziente - che sia il medico di medicina generale, il diabetologo o il nefrologo - prescrive perché prima si incomincia la terapia e maggiore sarà l'efficacia nel lungo tempo. Se comincio a 60% di funzione renale la gliflozina - precisa il nefrologo - rimando la dialisi di 15-20 anni; se comincio con funzionalità al 30%, la rimando di 5-6 anni. C'è sempre un dato positivo, ma ovviamente" l'obiettivo è di allontanare la dialisi e, possibilmente "mettere in remissione la malattia". Attualmente, "la patologia renale cronica viene definita appunto 'cronica e progressiva' - evidenzia De Nicola - Io penso che con le gliflozine, ma anche con finerenone e semaglutide, si potrà parlare di malattia cronica, ma non più progressiva: possiamo mettere in remissione una malattia. Oggi la patologia è trattabile" e, come presidente della società scientifica, "il messaggio è: trattiamola", conclude.
All'interno 200 rotoballe di fieno, vigili del fuoco in azione... 
(Adnkronos) - Una violenta scossa di terremoto si è registrata oggi ai Campi Flegrei verso le ore 9.14.
Non si conosce ancora l'intensità, l'evento bradisismico è stato avvertito a Napoli e in provincia, dalla zona nord a quella est, oltre ai quartieri che fanno parte della zona rossa.
Leggi tutto: Ancora terremoto ai Campi Flegrei, forte scossa e gente in strada anche a Napoli

(Adnkronos) - Il cardinale Pizzaballa, assieme al patriarca Teofilo, in missione a Gaza con un carico di 500 tonnellate di aiuti per la popolazione civile, all'indomani del raid israeliano che ha colpito la chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza City, provocando tre morti e diversi feriti tra cui il parroco Gabriel Romanelli. Ad annunciarlo è il ministro degli Esteri Antonio Tajani in una dichiarazione in cui precisa di essere in contatto con il Cardinale.
"Il Governo italiano chiede a Israele di interrompere le azioni militari e di garantire in maniera totale la sicurezza dei due inviati nella loro importante missione", ha aggiunto il ministro.
"Israele e Hamas devono raggiungere un cessate il fuoco, la guerra a Gaza deve cessare, bisogna scegliere definitivamente la via del negoziato diplomatico per interrompere gli attacchi che coinvolgono la popolazione civile, per liberare tutti gli ostaggi israeliani, per far entrare al più presto gli aiuti necessari".
L'attacco alla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City è stato "un errore da parte degli israeliani", ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, rendendo noto che c'è stato un colloquio tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu per affrontare la questione, dopo il quale il premier israeliano avrebbe deciso di rilasciare una dichiarazione per spiegare l'accaduto.
"Israele si rammarica profondamente che un colpo vagante abbia colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Ogni vita innocente persa è una tragedia. Condividiamo il dolore delle famiglie e dei fedeli", ha affermato l'Ufficio di Netanyahu in una nota pubblicata su X, sottolineando l’impegno delle autorità israeliane a fare chiarezza sull’accaduto: "Israele sta indagando sull’incidente e resta impegnato nella protezione dei civili e dei luoghi sacri".
L’esercito israeliano ha quindi confermato che la Chiesa della Sacra Famiglia è stata colpita accidentalmente da schegge di un colpo di carro armato sparato durante un’operazione militare nella città. "È emerso che frammenti di un proiettile sparato durante un’attività operativa nella zona hanno colpito per errore la chiesa", si legge nella dichiarazione, precisando che l’incidente è attualmente oggetto di indagine.
Leggi tutto: Tajani: "Cardinale Pizzaballa in missione a Gaza con 500 tonnellate di aiuti"
Il 29 luglio e 24 agosto. Negli ultimi 4 mesi 60 assunzioni... 
(Adnkronos) - Almeno cinque giorni di caldo estremo sull'Italia, con temperature massime che arriveranno anche a 46°C all'ombra al Sud. L'Anticiclone Africano sta tornando e con lui l'afa e il clima rovente, che toccherà la sua fase clou all'inizio della prossima settimana. Sono queste le allarmanti previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, venerdì 18 luglio, e per i giorni a venire.
Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, conferma, purtroppo, l’ennesima espansione del ‘Cammello’, come viene definito in gergo meteorologico l’Anticiclone Africano: l’espansione verso l’Italia dell’alta pressione di origine subtropicale avverrà nel corso del weekend e condizionerà il termometro fino a martedì - mercoledì della prossima settimana.
Il termometro sarà condizionato in modo drammatico: entro lunedì si prevedono 37°C in Emilia, Lombardia orientale e Basso Veneto, 38°C anche in Toscana ed Umbria, 36°C a Roma e Viterbo e queste, pensate, saranno tra le temperature meno roventi della nuova fase africana.
Tra lunedì e martedì si prevedono, infatti, picchi di 44°C tra Matera e Foggia, fino a 45-46°C in Sicilia e Sardegna. Il Sud vivrà una delle più intense ondate di calore degli ultimi decenni.
Ricordiamo, tra l’altro, che il record europeo di caldo è italiano ed è stato registrato a Floridia in provincia di Siracusa l’11 agosto del 2021 con 48,8°C: se le condizioni combinate di caldo e vento secco dovessero essere ‘infernali’, non si esclude un attacco a questo valore record, anche perché adesso le giornate sono più lunghe rispetto alla seconda decade di agosto (periodo del record del 2021).
Un’altra nota da monitorare sarà il vento: con queste temperature il rischio incendi non andrà sottovalutato; prestiamo tutti attenzione, il nostro patrimonio boschivo è preziosissimo ed appartiene a tutta la società.
Infine diamo i numeri, necessari per capire l’eccezionalità dell’evento: sabato le città più calde saranno Oristano con 39°C, Foggia con 37°C, Forlì, Macerata e Nuoro con 36°C.
Domenica il picco sarà toccato a Foggia con 40°C, poi avremo 38°C a Lecce, Matera e Nuoro, ma attenzione anche ai 37°C di Ferrara e ai 36°C di Bologna e Mantova.
Il clou di questa fase di fuoco sarà raggiunto nella nuova settimana: lunedì vedremo salire Foggia a 42, Caltanissetta e Nuoro a 41, Matera, Oristano e Siracusa a 40, Catania e Taranto a 39.
Ma il picco di questa fiammata ci sarà martedì con 44°C a Matera, 43°C a Foggia e Lecce, 42°C a Barletta, Crotone, Ragusa e 41°C ad Agrigento e Catania. Questo sarà il quadro dei capoluoghi di provincia, ma nelle città minori si prevedono 45-46°C all’ombra in molte località interne della Sicilia e della Sardegna.
Per un po' di respiro dovremo aspettare metà della prossima settimana quando, forse, arriverà l'Anticiclone delle Azzorre a riportare temperature più fresche ‘vecchio stampo’. Per ora, ci tocca il classico meteo del XXI secolo: anticicloni africani, notti tropicali e oltre 40°C all'ombra.
Venerdì 18. Al Nord: soleggiato. Al Centro: soleggiato. Al Sud: soleggiato.
Sabato 19. Al Nord: temporali su Alpi, sole e caldo altrove. Al Centro: sole e caldo. Al Sud: sole e caldo
Domenica 20. Al Nord: temporali su Alpi, sole e caldo altrove. Al Centro: sole e molto caldo. Al Sud: sole e molto caldo
Tendenza: caldo africano record al Sud con punte di 45-46°C all’ombra, caldo anomalo anche al Centro-Nord fino a mercoledì.
Leggi tutto: Caldo estremo in arrivo, picco fino a 46°C all'ombra: previsioni meteo

(Adnkronos) - Mosca non si ferma e attacca ancora l'Ucraina. Raid russi hanno colpito infatti nelle prime ore di oggi l'oblast di Kharkiv e Zaporizhzhia causando almeno un morto e cinque feriti, oltre a danni alle abitazioni civili. Lo scrive il Kyiv Independent.
A perdere la vita è stato un uomo di 64 anni a Stepnohirsk, nell'oblast di Zaporizhzhia, ha dichiarato il governatore Ivan Fedorov aggiungendo che almeno nove droni di fabbricazione iraniana sono stati lanciati dalle forze armate russe contro il centro di Zaporizhzhia ferendo un uomo di 79 anni.
Nell'oblast di Kharkiv, invece, un raid aereo ha colpito la città di Chuhuiv ferendo quattro persone, come ha dichiarato il sindaco Halyna Minayeva. Tutte le vittime, che stanno ricevendo cure mediche, sono state ferite dopo che la Russia ha colpito un'area residenziale danneggiando molte case, un centro medico e un istituto educativo.
E' in corso intanto un dialogo con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per definire un possibile "mega accordo" sui droni ad uso militare. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando in un'intervista al New York Post che l'intesa prevederebbe l'acquisto da parte degli Stati Uniti della tecnologia ucraina più avanzata, testata sul campo contro le forze russe, in cambio della fornitura a Kiev di nuove armi.
"I nostri ultimi colloqui con Trump si sono concentrati su un accordo che possa rafforzare la tecnologia aerea di entrambi i Paesi", ha spiegato Zelensky, sottolineando come i droni ucraini di ultima generazione abbiano dimostrato di poter penetrare le difese russe.
"Il popolo americano ha bisogno di questa tecnologia, e dovete averla nel vostro arsenale", ha dichiarato Zelensky, definendo i droni lo strumento chiave che ha permesso all'Ucraina di resistere per oltre tre anni all'invasione russa. "Saremo pronti a condividere questa esperienza con l'America e altri partner europei", ha aggiunto il presidente ucraino, confermando che colloqui sono in corso anche con Danimarca, Norvegia e Germania.
Leggi tutto: Ucraina, Russia attacca ancora: droni e raid su Zaporizhzhia e Kharkiv

(Adnkronos) - Gli Stati membri dell’Ue hanno raggiunto stamane in Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti, un accordo sul 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, superando l’opposizione della Slovacchia. Lo si apprende da due fonti a Bruxelles. L’approvazione del pacchetto è all’ordine del giorno come punto A, cioè senza discussione, al Consiglio Affari Generali che si riunisce oggi.
''Siamo determinati. La Ue ha appena approvato uno dei pacchetti di sanzioni più forti contro la Russia fino ad oggi'', ha poi scritto su 'X' l'Alto rappresentante della politica estera della Ue Kaja Kallas.
''Stiamo tagliando ulteriormente il bilancio bellico del Cremlino, prendendo di mira altre 105 navi della flotta ombra, i loro complici, e limitando l'accesso delle banche russe ai finanziamenti'', ha scritto Kallas.
''Gli oleodotti Nord Stream saranno vietati. Un tetto massimo più basso al prezzo del petrolio. Stiamo esercitando maggiore pressione sull'industria militare russa, sulle banche cinesi che consentono l'elusione delle sanzioni e bloccando le esportazioni di tecnologia utilizzata nei droni'', ha aggiunto in un secondo post su 'X'.
''Per la prima volta, stiamo designando un registro di bandiera e la più grande raffineria Rosneft in India. Le nostre sanzioni colpiscono anche chi indottrina i bambini ucraini. Continueremo ad aumentare i costi, quindi fermare l'aggressione diventa l'unica via d'uscita per Mosca'', ha concluso.
Mosca intanto non si ferma e attacca ancora l'Ucraina. Raid russi hanno colpito infatti nelle prime ore di oggi l'oblast di Kharkiv e Zaporizhzhia causando almeno un morto e cinque feriti, oltre a danni alle abitazioni civili. Lo scrive il Kyiv Independent.
A perdere la vita è stato un uomo di 64 anni a Stepnohirsk, nell'oblast di Zaporizhzhia, ha dichiarato il governatore Ivan Fedorov aggiungendo che almeno nove droni di fabbricazione iraniana sono stati lanciati dalle forze armate russe contro il centro di Zaporizhzhia ferendo un uomo di 79 anni.
Nell'oblast di Kharkiv, invece, un raid aereo ha colpito la città di Chuhuiv ferendo quattro persone, come ha dichiarato il sindaco Halyna Minayeva. Tutte le vittime, che stanno ricevendo cure mediche, sono state ferite dopo che la Russia ha colpito un'area residenziale danneggiando molte case, un centro medico e un istituto educativo.
E' in corso intanto un dialogo con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per definire un possibile "mega accordo" sui droni ad uso militare. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando in un'intervista al New York Post che l'intesa prevederebbe l'acquisto da parte degli Stati Uniti della tecnologia ucraina più avanzata, testata sul campo contro le forze russe, in cambio della fornitura a Kiev di nuove armi.
"I nostri ultimi colloqui con Trump si sono concentrati su un accordo che possa rafforzare la tecnologia aerea di entrambi i Paesi", ha spiegato Zelensky, sottolineando come i droni ucraini di ultima generazione abbiano dimostrato di poter penetrare le difese russe.
"Il popolo americano ha bisogno di questa tecnologia, e dovete averla nel vostro arsenale", ha dichiarato Zelensky, definendo i droni lo strumento chiave che ha permesso all'Ucraina di resistere per oltre tre anni all'invasione russa. "Saremo pronti a condividere questa esperienza con l'America e altri partner europei", ha aggiunto il presidente ucraino, confermando che colloqui sono in corso anche con Danimarca, Norvegia e Germania.

(Adnkronos) - Gli Stati membri dell’Ue hanno raggiunto stamane in Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti, un accordo sul 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, superando l’opposizione della Slovacchia. Lo si apprende da due fonti a Bruxelles. L’approvazione del pacchetto è all’ordine del giorno come punto A, cioè senza discussione, al Consiglio Affari Generali che si riunisce oggi.
''Accolgo con favore l'accordo sul nostro 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Stiamo colpendo il cuore della macchina da guerra russa, prendendo di mira i settori bancario, energetico e militare-industriale e includendo un nuovo tetto massimo dinamico al prezzo del petrolio. La pressione è alta. E rimarrà tale finché Putin non porrà fine a questa guerra'', ha scritto su 'X' la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.
''Siamo determinati. La Ue ha appena approvato uno dei pacchetti di sanzioni più forti contro la Russia fino ad oggi'', ha poi scritto su 'X' l'Alto rappresentante della politica estera della Ue Kaja Kallas. ''Stiamo tagliando ulteriormente il bilancio bellico del Cremlino, prendendo di mira altre 105 navi della flotta ombra, i loro complici, e limitando l'accesso delle banche russe ai finanziamenti'', ha scritto Kallas.
''Gli oleodotti Nord Stream saranno vietati. Un tetto massimo più basso al prezzo del petrolio. Stiamo esercitando maggiore pressione sull'industria militare russa, sulle banche cinesi che consentono l'elusione delle sanzioni e bloccando le esportazioni di tecnologia utilizzata nei droni'', ha aggiunto in un secondo post su 'X'.
''Per la prima volta, stiamo designando un registro di bandiera e la più grande raffineria Rosneft in India. Le nostre sanzioni colpiscono anche chi indottrina i bambini ucraini. Continueremo ad aumentare i costi, quindi fermare l'aggressione diventa l'unica via d'uscita per Mosca'', ha concluso.
Il diciottesimo pacchetto di sanzioni "non ha precedenti" e "costringerà Mosca al cessate il fuoco" in Ucraina, ha commentato su 'X' il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot affermando che "insieme agli Stati Uniti costringeremo (il presidente russo, ndr) Vladimir Putin a un cessate il fuoco''.
Mosca intanto non si ferma e attacca ancora l'Ucraina. Raid russi hanno colpito infatti nelle prime ore di oggi l'oblast di Kharkiv e Zaporizhzhia causando almeno un morto e cinque feriti, oltre a danni alle abitazioni civili. Lo scrive il Kyiv Independent.
A perdere la vita è stato un uomo di 64 anni a Stepnohirsk, nell'oblast di Zaporizhzhia, ha dichiarato il governatore Ivan Fedorov aggiungendo che almeno nove droni di fabbricazione iraniana sono stati lanciati dalle forze armate russe contro il centro di Zaporizhzhia ferendo un uomo di 79 anni.
Nell'oblast di Kharkiv, invece, un raid aereo ha colpito la città di Chuhuiv ferendo quattro persone, come ha dichiarato il sindaco Halyna Minayeva. Tutte le vittime, che stanno ricevendo cure mediche, sono state ferite dopo che la Russia ha colpito un'area residenziale danneggiando molte case, un centro medico e un istituto educativo.
E' in corso intanto un dialogo con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per definire un possibile "mega accordo" sui droni ad uso militare. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando in un'intervista al New York Post che l'intesa prevederebbe l'acquisto da parte degli Stati Uniti della tecnologia ucraina più avanzata, testata sul campo contro le forze russe, in cambio della fornitura a Kiev di nuove armi.
"I nostri ultimi colloqui con Trump si sono concentrati su un accordo che possa rafforzare la tecnologia aerea di entrambi i Paesi", ha spiegato Zelensky, sottolineando come i droni ucraini di ultima generazione abbiano dimostrato di poter penetrare le difese russe.
"Il popolo americano ha bisogno di questa tecnologia, e dovete averla nel vostro arsenale", ha dichiarato Zelensky, definendo i droni lo strumento chiave che ha permesso all'Ucraina di resistere per oltre tre anni all'invasione russa. "Saremo pronti a condividere questa esperienza con l'America e altri partner europei", ha aggiunto il presidente ucraino, confermando che colloqui sono in corso anche con Danimarca, Norvegia e Germania.
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, si è intanto detto fiducioso su un accordo tra Germania e Stati Uniti sulla fornitura di sistemi di difesa aerea Patriot all'Ucraina. Ma i tempi sono ancora incerti. "Devono anche essere trasportati e installati. Si tratta di una questione di giorni, forse di settimane", ha dichiarato il cancelliere. Merz ha confermato che i ministri della Difesa dei due Paesi stanno negoziando i dettagli tecnici, in colloqui che ha definito “molto concreti”.

(Adnkronos) - La presidenza di Damasco ha accusato i drusi di aver violato l'accordo di cessate il fuoco in vigore per la città di Sweida, nel sud della Siria, che ha portato al ritiro delle forze governative dalla città teatro di violenti scontri che hanno causato centinaia di morti. In una nota diffusa da Damasco si accusano le "forze fuorilegge", termine che il governo usa per riferirsi alle fazioni druse a Sweida, di violare l'accordo compiendo "orribili violenze" contro i civili, tra cui "crimini che violano completamente gli obblighi di mediazione, minacciano direttamente la pace civile e spingono verso il caos e il collasso della sicurezza".
La presidenza ha inoltre messo in guardia contro "la continua e palese ingerenza israeliana negli affari interni della Siria, che porta solo a ulteriore caos e distruzione e complica ulteriormente la situazione regionale".
Nuovo raid israeliano ieri sera nei pressi della città siriana a maggioranza drusa, a segnalarlo è stata l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. Si tratta del primo attacco dopo il ritiro notturno delle forze governative siriane da Sweida, rivendicato da Israele dopo gli scontri tra combattenti drusi e tribù beduine che hanno causato quasi 600 morti, secondo una Ong. Secondo Sana, "gli aerei di occupazione israeliani hanno effettuato un raid alla periferia di Sweida".
Secondo quanto dichiarato dal primo ministro Benjamin Netanyahu in un videomessaggio, Israele continuerà a utilizzare la forza per far rispettare le sue "linee rosse" in Siria, a partire dalla smilitarizzazione dell'area a sud di Damasco.
"Abbiamo stabilito una politica chiara - ha affermato Netanyahu - Demilitarizzare l'area a sud di Damasco, dalle Alture del Golan fino alla montagna dei drusi, è una delle nostre linee rosse".
"Non permetteremo a forze militari di scendere a sud di Damasco, non permetteremo che i drusi vengano colpiti a Jebel Druze (la montagna dei drusi, ndr)", ha scandito il primo ministro, che ha quindi accusato il governo del presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa, di aver violato entrambe queste linee rosse.
"Ha inviato un esercito a sud di Damasco, in un'area che deve restare demilitarizzata, e ha iniziato a massacrare i drusi. Non potevamo accettarlo in alcun modo”, ha detto Netanyahu.
Leggi tutto: Siria, Damasco accusa: "Drusi violano tregua a Sweida, Israele non si intrometta"

(Adnkronos) - Damasco si prepara a ridispiegare le sue unità militari a Sweida, nel sud della Siria, dopo che il presidente ad interim Ahlmad al Sharaa ha accusato i drusi di aver violato i termini dell'accordo per il cessate il fuoco che aveva portato, mercoledì sera, al ritiro dei contingenti. Gruppi di beduini sono tornati a fare incursioni nella città siriana a maggioranza drusa per cercare di liberare i beduini detenuti nei recenti scontri.
La presidenza di Damasco ha accusato stamane i drusi di aver violato l'accordo di tregua in vigore per la città, teatro di violenti scontri che hanno causato centinaia di morti. In una nota diffusa da Damasco si accusano le "forze fuorilegge", termine che il governo usa per riferirsi alle fazioni druse a Sweida, di violare l'accordo compiendo "orribili violenze" contro i civili, tra cui "crimini che violano completamente gli obblighi di mediazione, minacciano direttamente la pace civile e spingono verso il caos e il collasso della sicurezza".
La presidenza ha inoltre messo in guardia contro "la continua e palese ingerenza israeliana negli affari interni della Siria, che porta solo a ulteriore caos e distruzione e complica ulteriormente la situazione regionale".
Nuovo raid israeliano ieri sera nei pressi della città siriana a maggioranza drusa, a segnalarlo è stata l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. Si tratta del primo attacco dopo il ritiro notturno delle forze governative siriane da Sweida, rivendicato da Israele dopo gli scontri tra combattenti drusi e tribù beduine che hanno causato quasi 600 morti, secondo una Ong. Secondo Sana, "gli aerei di occupazione israeliani hanno effettuato un raid alla periferia di Sweida".
Secondo quanto dichiarato dal primo ministro Benjamin Netanyahu in un videomessaggio, Israele continuerà a utilizzare la forza per far rispettare le sue "linee rosse" in Siria, a partire dalla smilitarizzazione dell'area a sud di Damasco.
"Abbiamo stabilito una politica chiara - ha affermato Netanyahu - Demilitarizzare l'area a sud di Damasco, dalle Alture del Golan fino alla montagna dei drusi, è una delle nostre linee rosse".
"Non permetteremo a forze militari di scendere a sud di Damasco, non permetteremo che i drusi vengano colpiti a Jebel Druze (la montagna dei drusi, ndr)", ha scandito il primo ministro, che ha quindi accusato il governo del presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa, di aver violato entrambe queste linee rosse.
"Ha inviato un esercito a sud di Damasco, in un'area che deve restare demilitarizzata, e ha iniziato a massacrare i drusi. Non potevamo accettarlo in alcun modo”, ha detto Netanyahu.

(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di citare in giudizio il Wall Street Journal dopo la pubblicazione di un articolo su una presunta lettera dai contenuti volgari da lui scritta al defunto finanziere Jeffrey Epstein, contenente un disegno di una donna nuda. '
'Non ho mai disegnato in vita mia. Non ho mai disegnato l'immagine di una donna. Non è il mio linguaggio, non sono le mie parole'', ha commentato Trump, che "farà causa al Wall Street Journal, a NewsCorp e al signor Murdoch a breve", si legge su Truth social.
L'articolo del Wall Street Journal afferma che la lettera indirizzata a Epstein e firmata da Trump faceva parte di una raccolta di messaggi per il 50esimo compleanno del finanziere nel 2003. Il quotidiano afferma di aver esaminato la lettera, ma di non averne pubblicato un'immagine.
Secondo la testata il disegno, raffigurante il seno di una donna e la firma 'Donald' al posto dei peli pubici, circondava diverse righe di testo dattiloscritto e si concludeva con la frase: "Buon compleanno, e che ogni giorno possa essere un altro meraviglioso segreto".
Trump ha quindi chiesto al procuratore generale, Pam Bondi, di pubblicare una serie di documenti relativi all'indagine sul defunto finanziere.
"In base all'assurda quantità di pubblicità data a Jeffrey Epstein - ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth Social - ho chiesto al procuratore generale Pam Bondi di produrre ogni testimonianza pertinente alla giuria, previa approvazione della Corte". In questo modo, sostiene il presidente, si porrebbe fine alla controversia sul fatto che la sua amministrazione sia tornata sulla parola data per pubblicare tutti i file.
"Questa truffa, perpetrata dai Democratici, dovrebbe finire, subito!" ha poi aggiunto Trump. Due minuti dopo la pubblicazione del post di Trump, il procuratore generale Bondi ha risposto su X con il commento: "Presidente Trump, siamo pronti a chiedere alla corte domani di desecretare le trascrizioni della giuria".
Leggi tutto: "Lettera oscena di Trump a Epstein", tycoon farà causa al Wall Street Journal

(Adnkronos) - Insieme o separati? Nella terza puntata di Temptation Island è andato in onda uno dei momenti più attesi: il falò di confronto tra Alessio e Sonia. Dopo aver rifiutato l'incontro nella puntata precedente, Sonia ha accettato di incontrare il suo fidanzato per un confronto definitivo e ottenere finalmente delle risposte.
Durante il faccia a faccia, Alessio ha ammesso di aver nascosto la vera ragione per cui ha deciso di partecipare al programma: “Io non so se la amo ancora o se l'ho mai amata”, ha confessato. Una rivelazione che ha scatenato la rabbia di Sonia: "Mi avevi pure chiesto di sposarti prima di partecipare al programma", ha ricordato lei. Alessio ha provato a giustificarsi: “Se sto con lei non ho occasioni per interagire con altre persone, per vedere anche come si comporta quando io non ci sono”.
Quando Filippo Bisciglia ha chiesto loro se volessero uscire insieme, Alessio ha detto: “Vado via da solo. Mi dispiace, ma non mi hai permesso di finire il mio percorso”. Sonia ha replicato duramente: “Pretendevi che io ingoiassi rospi. Questo è un ricatto. Non mi hai mai amato davvero e dopo otto anni avresti dovuto saperlo. Volevi solo assecondare le tue tentazioni”. Lui ha provato a difendersi: “L’orgoglio ti ha giocato un brutto scherzo”.
Alessio ha lasciato il falò con una promessa: "Dopo questa esperienza comincerò un percorso psicologico importante", ha concluso salutando Sonia. Poi ha voltato le spalle ed è uscito da solo.

(Adnkronos) - La MotoGp torna in pista con il Gran Premio della Repubblica Ceca. Oggi, venerdì 18 luglio, inizia il weekend del Gp di Brno, dodicesima prova della stagione - in diretta tv e streaming - con la prima sessione di prove libere. Si riparte dal successo in Germania, al Sachsenring, di Marc Marquez, sempre più leader della classifica del Mondiale Piloti con 344 punti davanti al fratello Alex (261) e al compagno di squadra Pecco Bagnaia (197).
La prima sessione di prove libere di MotoGp del Gran Premio della Repubblica Ceca sono in programma oggi, venerdì 18 luglio, alle ore 10.45. La seconda sessione invece si terrà domani, sabato 19 luglio, alle ore 10.10 e precederà le qualifiche e la gara Sprint.
Le prove libere del Gran Premio di Repubblica Ceca di MotoGp saranno trasmesse in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. L'appuntamento sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
Leggi tutto: MotoGp, oggi le prove libere del Gp Repubblica Ceca: orario e dove vederle in tv

(Adnkronos) - Tredicesima tappa per il Tour de France 2025. La Grande Boucle torna in strada oggi, venerdì 18 luglio, dopo la frazione di alta montagna di ieri, iniziata ad Auch e terminata a Hautacam, che ha visto il trionfo dopo 180 chilometri di Tadej Pogacar, che si è ripreso così la maglia gialla strappandola a Ben Healy. I ciclisti affrontano oggi una tappa cronometro di 10,9 km, che parte da Loudenvielle e arriva a Peyraguides. Ecco orario, percorso e dove vedere la tappa di oggi in tv (anche in chiaro) e streaming.
La tredicesima tappa del Tour de France 2025 continua il trittico pirenaico che terminerà domani. Dopo la tappa di alta montagna questa volta i ciclisti affrontano una cronoscalata di 10,9 chilometri che partirà da Loudenvielle per arrivare a Peyraguides. Gli ultimi 8 km sono tutti in salita, con una pendenza media che sfiora l'8%. La cronometro ridisegnerà ulteriormente la classifica generale e sarà subito un'occasione di rivincita per Jonas Vingegaard, staccato sulle rampe dell'Hautecam dalla maglia gialla Tadej Pogacar. Il dislivello da coprire per i ciclisti arriverà fino a 650 metri.
Il Tour de France 2025 sarà visibile in diretta (in chiaro) su Rai 2, con il collegamento previsto - a seconda delle tappe - tra le 14 e le 15. La dodicesima tappa di oggi, venerdì 18 luglio, inizierà intorno alle 13.10, con l'arrivo previsto alle 17.30. Frazioni complete disponibili in diretta su Discovery+ ed Eurosport, visibile su Tim Vision, Dazn e Amazon Prime Video.

(Adnkronos) - E' in corso un dialogo con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per definire un possibile "mega-accordo" sui droni ad uso militare. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando in un'intervista al New York Post che l'intesa prevederebbe l'acquisto da parte degli Stati Uniti della tecnologia ucraina più avanzata, testata sul campo contro le forze russe, in cambio della fornitura a Kiev di nuove armi.
"I nostri ultimi colloqui con Trump si sono concentrati su un accordo che possa rafforzare la tecnologia aerea di entrambi i Paesi", ha spiegato Zelensky, sottolineando come i droni ucraini di ultima generazione abbiano dimostrato di poter penetrare le difese russe.
"Il popolo americano ha bisogno di questa tecnologia, e dovete averla nel vostro arsenale", ha dichiarato Zelensky, definendo i droni lo strumento chiave che ha permesso all'Ucraina di resistere per oltre tre anni all'invasione russa. "Saremo pronti a condividere questa esperienza con l'America e altri partner europei", ha aggiunto il presidente ucraino, confermando che colloqui sono in corso anche con Danimarca, Norvegia e Germania.
Gli Stati Uniti si stanno muovendo per poter far arrivare velocemente le armi all'Ucraina, nell'ambito del piano di Trump che prevede che l'Europa acquisti da Washington. Parlando con i giornalisti a Bruxelles, l'ambasciatore americano alla Nato, Matthew Whitaker, ha detto che "tutti ci stiamo muovendo di fretta per facilitare questo e completare questo, in modo che le cose possano veramente velocizzarsi".
"Ma non posso confermare una data in cui sarà completato" questo processo, ha poi aggiunto riguardo ai tempi in cui effettivamente le armi, che Paesi europei come Germania, Norvegia, Olanda, Danimarca e Svezia si sono dichiarate disponibili ad acquistare, effettivamente arriveranno a Kiev.
Riguardo ai Patriot, l'ambasciatore ha detto che "colloqui sono in corso" per stabilire se gli Usa venderanno sistemi già disponibili nei propri arsenali. "Noi non metteremo mai gli Stati Uniti in una posizione di svantaggio strategico e ci assicureremo di avere tutto quello di cui abbiamo bisogno", ha spiegato, riferendosi alla necessità di non sguarnire gli arsenali.
"Allo stesso tempo, penso che tutti ci rendiamo conto delle disperate necessità che l'Ucraina ha al momento sul campo di battaglia e per proteggere le loro città", ha poi aggiunto. Un'altra possibilità sarebbe che i Paesi europei inviino subito i Patriot che già hanno e possano poi avere la priorità per acquistarne di nuovi dagli Usa.
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, si è detto fiducioso su un accordo tra Germania e Stati Uniti sulla fornitura di sistemi di difesa aerea Patriot all'Ucraina. Ma i tempi sono ancora incerti. "Devono anche essere trasportati e installati. Si tratta di una questione di giorni, forse di settimane", ha dichiarato il cancelliere. Merz ha confermato che i ministri della Difesa dei due Paesi stanno negoziando i dettagli tecnici, in colloqui che ha definito “molto concreti”. Le dichiarazioni di Merz arrivano in seguito alla visita di lunedì scorso del ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, a Washington con il segretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth.
I sistemi Patriot possono essere utilizzati per intercettare aerei nemici, missili balistici e missili da crociera. I bersagli possono essere colpiti a una distanza di circa 100 chilometri e a un'altitudine massima di 30 chilometri.
Intanto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha avvertito che l'eventuale utilizzo da parte dell'Ucraina di missili Taurus tedeschi - o di loro modifiche camuffate - sarà considerato da Mosca come un coinvolgimento diretto della Germania nelle operazioni militari contro la Russia. "Di fatto, i militari tedeschi si troveranno direttamente coinvolti nella pianificazione e realizzazione di operazioni di combattimento contro il nostro Paese in caso di utilizzo dei suddetti Taurus o delle loro modifiche sotto altre denominazioni - non fa differenza - con tutte le conseguenze che ne derivano", ha dichiarato.
Zakharova ha aggiunto che l’impiego di sistemi d’arma a lungo raggio senza il supporto diretto di specialisti dei Paesi produttori "è semplicemente impossibile": "Parliamo di dati ricevuti dalla ricognizione satellitare della Nato, dell’inserimento dei compiti di volo, e così via". Ha poi avvertito che "i primi missili abbattuti dai nostri sistemi di difesa aerea permetteranno di stabilire rapidamente dove e come sono stati prodotti. E, cosa più importante, si potrà identificare con precisione il Paese d’origine".
Infine, ha ricordato le parole del presidente Vladimir Putin: “La Russia si ritiene legittimata a usare le proprie armi contro obiettivi militari nei Paesi che permetteranno l’uso delle loro armi contro la Russia”. In caso di ulteriore escalation, ha concluso Zakharova, "risponderemo in modo deciso e simmetrico".

(Adnkronos) - "Oggi sono mille giorni da quando il governo è in carica ma a me mi sembrano di più...''. Giorgia Meloni sceglie una battuta sulla sua longevità a palazzo Chigi per rompere il ghiaccio al Congresso della Cisl. Dal giuramento come premier al Quirinale insieme ai suoi 24 ministri, il 22 ottobre 2022, ne è passata di acqua sotto i ponti. I mille giorni da prima donna nella stanza dei bottoni a palazzo Chigi le sembrano quasi un'eternità. ''Siccome sono una persona rigida, vedo soprattutto quello che c'è ancora da fare'', prova a schermirsi per poi rivendicare il 'primato' di un milione di nuovi posti di lavoro creati fino ad ora, che ha rievocato lo slogan coniato da Silvio Berlusconi nel 2001, poco prima delle politiche poi vinte dal centrodestra, quando l'allora leader di Forza Italia firmò a 'Porta a Porta' il 'contratto con gli italiani'.
''Sono portata a vedere più quello che non è stato fatto e quello che non va - annuncia la leader di via della Scrofa - ma vi dirò qual è il dato che da presidente del Consiglio mi rende più orgogliosa di questi quasi tre anni di governo: in media, in ognuno di questi mille giorni, sono stati creati più di mille posti di lavoro nuovi e a tempo indeterminato, per un totale di più di un milione di nuovi posti di lavoro''. Meloni parla per circa 30 minuti a braccio, ribadisce tutte le sue preoccupazione per l'incertezza dell'attuale momento storico con i conflitti aperti in Ucraina e Medio Oriente (''Stiamo attraversando un periodo complesso, segnato da tensioni geopolitiche, da tensioni commerciali, che rendono il contesto internazionale molto instabile, con conseguenze inevitabili sull'economia reale, sulla tenuta dei livelli occupazionali e sulla produzione'') e sui dazi sottolinea ancora una volta la necessità di "scongiurare una guerra commerciale con gli Stati Uniti", che ''non avrebbe alcun senso e impatterebbe soprattutto sui lavoratori".
''Tutti i nostri sforzi - garantisce - sono rivolti" a evitare strappi e rotture, ''sempre e chiaramente in collaborazione con gli altri leader, con la Commissione europea che ha la competenza sul dossier". Nonostante le difficoltà del momento, Meloni professa ottimismo e cita Eleanor Roosevelt, invitando gli italiani a ''gettare il cuore oltre l'ostacolo'', per ''tornare a sognare e realizzare i propri sogni'', perché il Paese ha ''tutte le carte in regola per non dover inseguire nessuno, ma semmai per correre e farsi inseguire dagli altri''.
''I dati macroeconomici, pure in un contesto impossibile - assicura - ci restituiscono un quadro incoraggiante". L'economia italiana "ha fatto registrare un andamento tutto sommato positivo in questi anni, con una crescita dello 0,7 per cento nel 2024, più 0,3 nel primo trimestre di quest'anno" e ''l'occupazione continua a registrare numeri buoni". Con il "livello più alto mai raggiunto di tasso di occupazione, crescono i contratti stabili, crescono i contratti a tempo indeterminato, diminuiscono i contratti precari". Questo, rimarca la presidente del Consiglio, "è il dato che io considero più importante di qualsiasi altro, perché ho sempre pensato che la vera ricchezza di una nazione risieda nel lavoro e che la ricchezza non abbia alcun valore per una società se non si traduce anche in posti di lavoro di qualità".
Più volte Meloni ci tiene a precisare che per lei resta ''centrale'' il dialogo con le parti sociali e la sua presenza al Congresso nazionale della Cisl ''vuol testimoniare proprio questo''. E ne approfitta per levarsi qualche sassolino dalla scarpa: ''Qualcuno ci accusa di essere sordi alle richieste del sindacato, di non sapere ascoltare i lavoratori, di ignorare e addirittura di calpestare i bisogni del Paese reale. E figuriamoci se io, che faccio politica da qualche anno, non capisco cosa muova queste critiche... Però - puntualizza - la realtà dice qualcosa di molto diverso, la realtà dice che è stato questo governo a riaprire le porte di quella sala verde di palazzo Chigi, cioè il luogo nel quale storicamente si svolgono gli incontri tra il governo e le parti sociali, che qualcuno prima di noi aveva scelto di tenere chiuse e non si è trattato di incontri vuoti".
Sempre pronti al confronto, dunque, ma senza cedere alla "logica massimalista e antagonista per principio'', perché si tratta di ''una logica che nuoce alle persone, ai lavoratori, alle democrazie''. L'Italia ''deve tornare a credere in se stessa e noi dobbiamo tornare a credere in noi stessi, non solo nella capacità di sognare ma anche di realizzare i sogni", è il leitmotiv di Meloni che chiude con una citazione: ''Come diceva Eleanor Roosevelt, la realtà è fatta dai sogni di chi ha il coraggio di crederci''. In serata sul sito del governo viene pubblicato un documento in forma di slide che riassume i 'numeri più significativi' dei mille giorni targati Meloni: a cominciare dal calo dello spread di 147 punti base, dai 236 al momento dell'insediamento dell'esecutivo agli 89 di ieri, il ''livello più basso degli ultimi 15 anni''.
In particolare, viene evidenziato il calo del rapporto deficit/Pil al 3,4% nel 2024, con previsione di +3,3% nel 2025, partendo dall'8,1% del 2022. Senza contare la crescita della Borsa, con il Ftse Mib che ''ha raggiunto i 40mila punti, rispetto ai 21.567 dell'insediamento'', con un aumento "dell'85 per cento''.

(Adnkronos) - Caldo in aumento e temperature in crescita in Italia a inizio weekend, stando all'ultimo aggiornamento del bollettino del ministero della Salute che monitora il rischio ondate di calore in 27 capoluoghi.
Se oggi, venerdì 18 luglio, sarà più fresco, con solo 7 bollini gialli (Cagliari, Catania, Firenze, Messina, Palermo, Perugia e Roma), domani, sabato 19, la Penisola tornerà a scaldarsi: saliranno a 10 i capoluoghi con bollino giallo (Ancona, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Firenze, Frosinone, Messina, Rieti e Roma), con Perugia di nuovo arancione insieme a Palermo.
Dopo il passaggio di un fronte instabile e perturbato, "una breve fase in compagnia di correnti 'relativamente' più fresche e normali che ci hanno ricordato le 'estati di una volta'", spiega all'Adnkronos Mattia Gussoni, meteorologo de 'iLMeteo.it', "ecco che da sabato 19 luglio un promontorio del più vasto anticiclone nordafricano si distenderà su buona parte del bacino del Mediterraneo centro occidentale, inglobando di conseguenza anche l'Italia. Come già capitato nel recente passato - continua Gussoni - si tratterà anche questa volta di masse d'aria di origine sub-tropicale, in arrivo cioè direttamente dall'arroventato deserto del Sahara; di fatto l'area mediterranea si sta sempre di più tropicalizzando dal punto di vista climatico".
"Tra sabato e domenica spazio quindi al sole da Nord a Sud, con valori diffusamente oltre i 34/35°C specie al Centro-Sud e sulle due Isole maggiori (qui localmente si sfioreranno i 40°C). Il caldo si farà sentire tuttavia anche sulle pianure del Nord dove sono attesi picchi fino a 32/34°C durante le ore pomeridiane. Da segnalare solamente il rischio di isolati temporali su Alpi e Prealpi", conclude Gussoni.
Leggi tutto: Caldo in aumento nel weekend, domani 2 bollini arancioni e 10 gialli
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