(Adnkronos) - Donald Trump attacca l'Unione Europea, ma il telefono squilla. Il presidente degli Stati Uniti riprende il filo del discorso e... un'altra telefonata. Nello Studio Ovale, le risposte di Trump ai giornalisti vengono interrotte da uno smartphone che squilla. Sorpresa, è proprio quello del presidente, che corre ai ripari tra le risate dei presenti.
"E' una telefonata, vi dispiace? E' solo un membro del Congresso", dice riattaccando una prima volta. Niente da fare, nuovo squillo. "Wow, è un altro membro del Congresso. Si stanno tutti congratulando con noi...".
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(Adnkronos) - La festa esplode a Napoli dopo la conquista dello scudetto. La videonews dell'inviata Assunta Cassiano.
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(Adnkronos) - "È successo di nuovo ed è stato bellissimo". Antonio Conte esordisce così ai microfoni di Dazn, dopo la vittoria dello scudetto con il Napoli. Il futuro dell'allenatore appare tutto da definire. "Questi ragazzi sono stati fantastici, non era semplice perché c'era una pressione pazzesca, l'abbiamo affrontata nel migliore dei modi e siamo contenti. Abbiamo fatto un campionato straordinario, ma è merito di questi ragazzi che hanno voluto rimettersi in gioco, soprattutto chi aveva vinto due anni fa e l'anno scorso era arrivato a decimo", dice.
Per Conte, arriva una sorpresa durante l'intervista. L'amico ed ex compagno di squadra Ciro Ferrara, oggi commentatore per Dazn, fa entrare una torta e la regala al tecnico: "Antonio, ora puoi mettere la ciliegina" dice l'ex difensore, ricordando una delle celebri frasi di Conte in questa stagione, che pochi giorni fa aveva parlato così dell'obiettivo a portata di mano ("Dobbiamo mettere solo la ciliegina"). Conte se la ride, accetta e risponde con una battuta: "Mi auguro tu l'abbia portata col pensiero di dire 'metti la ciliegina', altrimenti rimanevo con la torta in mano. Vincere a Napoli è difficilissimo, farlo 2 volte in 3 anni è straordinario, perché questo non è un club che parte sistematicamente per vincere".
Conte parla del percorso del suo Napoli: "Io penso che se guardiamo lo 0-0 col Modena o il 3-0 in casa del Verona all'inizio e ì oggi stiamo festeggiando lo scudetto, significa che abbiamo fatto qualcosa di veramente clamoroso". Inevitabile la domanda sul futuro: "Noi ci stiamo godendo tutto, io con il presidente ho un ottimo rapporto. Anche con la famiglia, abbiamo avuto la possibilità quest'anno di conoscerci, io ho conosciuto lui e lui ha conosciuto me. Adesso stiamo festeggiando tutti quanti insieme, siamo due vincenti, magari lo siamo in maniera diversa ma siamo due vincenti".
Del futuro di Antonio Conte ha parlato anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: "Mai dire mai - il commento del tecnico a Dazn - gli allenatori hanno una loro personalità, che va rispettata e non bisogna mai obbligarli. Anche se esistono dei contratti di ferro. Napoli è Napoli e merita rispetto. Se uno vuole mettersi a disposizione, in maniera straordinaria come ha fatto lui quest'anno, allora welcome e siamo pronti a seguirlo come un grandissimo condottiero. Mi farebbe molto piacere se l'anno prossimo si cimentasse con la Champions".
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(Adnkronos) - "Complimenti al Napoli per la conquista dello scudetto". Così su X l'Inter si congratula con gli azzurri, campioni d'Italia 2024-2025.
Fair play anche nelle parole di Stefan de Vrij, autore del primo gol nell'inutile vittoria per 2-0 sul campo del Como. "Abbiamo fatto il nostro, sapevamo che dipendevamo dagli altri. Più di questo oggi non potevamo fare, ma dobbiamo lasciarcela alle spalle e prepararci per la finale", dice il difensore olandese a Dazn. "Non abbiamo meritato lo scudetto, perché se dopo 38 partite non siamo primi lo merita chi è primo ora però c'è la sensazione che potevamo fare di più in campionato. Ora c'è tantissima voglia di fare una grandissima finale la prossima settimana, abbiamo lavorato tantissimo quest'anno e fatto benissimo in Champions. Faremo di tutto per finire al meglio".
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(Adnkronos) - Antonio Conte l’ha fatto ancora. L’allenatore pugliese, con lo scudetto del Napoli, ha scritto l’ennesimo capitolo di una carriera da vincente. Su sette stagioni in cui il tecnico ha allenato in Italia, in ben cinque il titolo è stato vinto dalla sua squadra. Per intenderci, in Italia, Conte vince il campionato nel 71% dei casi. A giugno 2024 aveva trovato una squadra distrutta, reduce da una stagione da incubo: decimo posto in campionato, eliminazione agli ottavi sia di Champions League che di Coppa Italia, con un incredibile 0-4 in favore del Frosinone, e sconfitto anche in finale di Supercoppa Italiana contro l’Inter. Tutto ciò che poteva andare male, lo ha fatto.
La squadra era smarrita e i tre diversi allenatori che uno dopo l’altro si sono alternati in panchina avevano solo fatto rimpiangere Luciano Spalletti. Garcia, Mazzarri e Calzona: Antonio Conte, invece, ha avuto un destino diverso. D’altronde di essere in grado di compiere miracoli lo ha già dimostrato diverse volte. A Torino ricordano bene la stagione 2011-12, quella che diede il via a una striscia lunga nove anni, di cui i primi tre firmati proprio dal tecnico leccese.
Così come a Milano, sponda nerazzurra, con cui il tecnico in due stagioni ha raggiunto prima un secondo posto, che in Lombardia non si vedeva da dieci anni, e poi uno scudetto vinto con quattro giornate d’anticipo. Nel mezzo anche una finale di Europa League, quella però andata male. D’altronde non tutte le ciambelle escono col buco. Tra queste due esperienze italiane, Conte ha anche allenato la nazionale, con cui ha raggiunto i quarti di finale agli Europei del 2016 in cui si dovette arrendere ai calci di rigore, e il Chelsea con cui ha aggiunto alla propria bacheca una Premier League e una FA Cup.
Un dato interessante: l’allenatore salentino non è mai rimasto per più di due anni sulla stessa panchina, con l’unica eccezione delle tre stagioni a Torino, sponda bianconera. Antonio Conte resta poco, ma vince. A Napoli possono confermarlo.
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(Adnkronos) - Il Napoli trova il gol scudetto contro il Cagliari e piazza Plebiscito esplode. McTominay sblocca il risultato contro i sardi, nel finale del primo tempo, e migliaia di persone davanti al maxischermo nel cuore di Napoli possono fare festa. Lo spettacolo di suoni e rumori è impressionante. Ed è destinato a ripetersi poco dopo: ad inizio del secondo tempo, Lukaku realizza la rete del 2-0 e la festa è totale.
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(Adnkronos) - Il Maradona resta in ansia per una buona parte del primo tempo. Poi, al 42', Napoli esplode grazie al capolavoro di Scott McTominay. La mezza rovesciata del centrocampista scozzese ha stappato la partita contro il Cagliari, portando la squadra di Conte sull'1-0 in un momento complicato. Dopo un ottimo avvio, fermato a più riprese dalle parate di Sherri, i partenopei avevano allentato il pressing in campo. Anche condizionati dalla pressione del contemporaneo vantaggio dell'Inter a Como.
La mezza rovesciata di McTominay ha invece riportato gli azzurri in testa alla classifica nel momento decisivo della stagione. Lo scozzese ha chiuso con un'acrobazia da incorniciare un cross morbido di Politano dalla destra, piazzando alle spalle di Sherri il pallone che potrebbe valere il tricolore. Per il centrocampista, è il dodicesimo centro stagionale. Un rendimento che a Napoli, in quel ruolo, non si vedeva dai tempi di Marek Hamsik. E che certifica il ruolo da protagonista dell'ex Manchester United nella squadra di Antonio Conte. Anche lui, esploso in tribuna.
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(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, venerdì 23 maggio 2025. Centrati invece trentanove '5' che vincono 3.118,11 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso è di 4.800.000 euro. Si torna a giocare domani, sabato 24 maggio, per l'ultumo concorso settimanale.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 2, 8, 10, 18, 20, 79. Numero Jolly: 13. Numero SuperStar: 10.
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(Adnkronos) - Dopo il 'caso Israele' gli organizzatori dell'Eurovision song contest stanno valutando di modificare il regolamento che, al momento, consente di inviare fino a 20 voti dallo stesso dispositivo. La European broadcasting union (Ebu), inoltre, intende esaminare con maggiore attenzione le regole che disciplinano le campagne pubblicitarie a favore degli artisti in gara, come ha scritto il direttore del contest musicale Martin Green, in una lettera aperta pubblicata sul sito web dell'Eurovision. Le parole di Green arrivano in risposta alle polemiche che hanno accompagnato il secondo posto di Yuval Raphael, la cantante israeliana sopravvissuta all’attacco di Hamas dell’ottobre 2023.
Raphael, alla finale di Basilea, aveva ricevuto il maggior numero di voti dal pubblico, ma era stata valutata molto più severamente dalle giurie di esperti nazionali. Il divario ha suscitato molti interrogativi tra le diverse emittenti partecipanti, tra cui la spagnola Rtve, che ha chiesto una revisione del sistema di televoto, suggerendo possibili influenze politiche legate al conflitto nella Striscia di Gaza. Di contro, il direttore dell’Eurovision, Martin Green, ha sottolineato che la correttezza del voto e delle valutazioni è garantita da misure di sicurezza multilivello. Tuttavia, ha confermato che un comitato dell’Ebu esaminerà la regola che consente 20 voti per dispositivo, pur precisando che "attualmente non ci sono prove che questo abbia influenzato in modo sproporzionato il risultato finale".
Green ha anche annunciato la messa in discussione delle norme sulle campagne pubblicitarie: Raphael è stata l'unica artista a comparire ripetutamente in spot promozionali durante le semifinali registrate. Il Consiglio israelo-americano ha sponsorizzato la cantante su Facebook per incentivare il televoto, un’iniziativa che è attualmente consentita dal regolamento, ma che l'Ebu intende riesaminare per garantire che in futuro tali metodi non influenzino eccessivamente il voto.
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(Adnkronos) - Alessandro Onorato è l’assessore allo Sport, alla Moda e ai Grandi Eventi del Comune di Roma. Da alcuni giorni è stato chiamato in causa in un’inchiesta del quotidiano Domani e poi attaccato da alcuni esponenti dell’opposizione. Finora ha fatto rispondere i suoi legali.
Querelare un giornale non è bello da parte di un politico. Perché lo ha fatto?
"Perché Domani ha diffuso ricostruzioni che mi hanno profondamente amareggiato, su alcune mie vicende personali peraltro pubbliche da molto tempo. Non ho intenzione di alimentare polemiche rabbiose. Ognuno fa il suo mestiere. Ho scelto, quindi, altre sedi per ristabilire la mia onorabilità. Non coltivo risentimenti, piuttosto amarezza e dolore".
Però il tema di scegliere se fare il politico o l’imprenditore esiste, che ne pensa?
"Non ho mai svolto la politica come una 'professione'. Faccio sin da giovanissimo l'imprenditore. La politica, per me, è una passione, un impegno civico, l'occasione per un prezioso rapporto con gli altri. Oggi qualcuno mi critica per aver cercato di mettere insieme questi due aspetti della mia vita. Mi dispiace. Sono convinto, infatti, che la politica solo come mestiere che ti dà da vivere abbia contribuito a determinare il suo impoverimento e l'allontanamento dai cittadini. Con questo spirito ho contribuito alle elezioni del sindaco Roberto Gualtieri e poi alla straordinaria esperienza del suo governo della città, che mi ha coinvolto come assessore. Oggi è un mio obbligo verso Roma, e anche verso me stesso, chiarire nel dettaglio e nel modo più sereno la correttezza dei miei comportamenti. E' un obbligo anche verso lo stesso Sindaco che mi ha nominato e che ha la responsabilità ultima di fronte ai cittadini dell'interpretazione politica di tutta la vicenda".
Ma lei ha fatto in un certo senso lo sponsor della società Stardust spa?
"Non sono stato in alcun modo lo sponsor di Stardust spa, società che due anni fa era già leader in Italia dell’influncer marketing come confermano centinaia di articoli di stampa. Tale società è posseduta da un grande gruppo quotato in borsa come Gedi, della famiglia Elkann. L’amministratore Simone Giacomini era già, allora, un personaggio noto nel mondo del marketing e della musica e aveva fondato insieme a Fabrizio Ferraguzzo, manager dei Maneskyn, e Shablo un Hub di musica a Milano, 'Moysa', dove tutti i più grandi cantanti italiani e stranieri registrano i loro album. Stardust spa, dunque, non aveva certo bisogno di me per proporsi al comune di Roma. Era stimata da tutti. Lavorava con le più grandi aziende di Stato e private, fatturando decine di milioni di euro. Infatti, i 15.000 euro che hanno ottenuto da Zetema, società di servizio del governo di Roma, si riferiscono a un’attività del tutto autonoma, la promozione della 'Notte dei Musei', che nulla ha a che fare con il mio dipartimento e le mie deleghe da assessore".
Ma Stardust non ha comunque lavorato indirettamente con il comune di Roma?
"E' pubblicamente noto che Stardust spa è apparsa sul manifesto dell'evento del capodanno del 2023 di cui ha curato la diretta social. E' stato, tuttavia, l'organizzatore privato del concerto ad affidargli un incarico e non il Comune di Roma, così come l’organizzatore ha scelto autonomamente chi ha montato il palco, chi ha fatto la sicurezza, su quali giornali inserire la pubblicità... Inoltre, si dimentica di sottolineare che il primo concerto del Capodanno di Roma del 2023 organizzato dalla nostra Giunta (con la presenza di Elodie, di San Giovanni e Franco126) è costato 1,4 mln di euro, vale a dire 1,1 mln di euro in meno di quello organizzato dalla giunta Raggi nel 2019, l’ultimo pre Covid, che costò in totale 2,5 mln di euro".
La Raggi è un’altra storia. Torniamo alle ricostruzioni che la coinvolgono: è vero che ha venduto una sua casa a chi aveva lavorato direttamente e indirettamente con il comune di Roma?
"Sulla vendita della mia casa ci sono state allusioni davvero offensive. Vale a dire che l'avrei venduta a un prezzo maggiore di quello di mercato. Inoltre, ho venduto la mia casa a Stardust Srl di Simone Giacomini e non a Stardust spa di Gedi, quella che ha lavorato col Comune di Roma nei termini modesti dei 15.000 euro sopra citati. Simone Giacomini di questa società era amministratore e oramai socio di minoranza. Il socio di maggioranza era la famiglia Elkann. La verità piuttosto è che nella transazione ho subito perfino alcuni danni economici".
In realtà si parla di una plusvalenza di 130.000 euro.
"La differenza tra prezzo di acquisto nel 2018, 430.000 euro, e di rivendita, 560.000 euro nel 2024 (più basso del prezzo di mercato), è come evidente giustificata non solo dai 6 anni trascorsi (che hanno visto salire i valori immobiliari a Roma ancor più che in altre città) ma anche dai costosi lavori di ristrutturazione, documentati, che ho effettuato a mie spese dopo l'acquisto e dagli altrettanto costosi mobili su misura con cui ho arredato l'immobile. Insomma, è chiaro, che ho venduto senza ricavarci alcun vantaggio. Novantuno mq a 6,1 mila al mq a Monti, a tre mesi dal Giubileo, è una quotazione bassa rispetto al mercato. Ma va bene così perché le esigenze famigliari sono cambiate e non c'era più ragione di mantenere la proprietà di quell'immobile. Ho venduto a una persona, appunto Simone Giacomini, che conoscevo, che in quel momento appariva capace professionalmente, ampiamente conosciuto anche a Roma, e valutato positivamente. Con Giacomini ho poi condiviso una fase di amicizia, avendo i figli della stessa età, e talvolta delle vacanze insieme".
Qual è la cosa che le ha dato più fastidio?
"Oltre agli articoli, in una trasmissione televisiva, il direttore del Domani mi ha accostato ad altre vicende relative ad altri politici. Non lo posso accettare perché tengo a ribadire la mia onestà e la mia estraneità a ogni vicenda, anche fosse soltanto considerata inopportuna. Se un politico non può neanche vendere una casa per esigenze familiari, al giusto prezzo, vuol che nessuno può far più politica in Italia".
Torniamo indietro. Tutto partirebbe dall’inchiesta su banca Progetto.
"Si e' alluso anche che lo scandalo dei prestiti Banca Progetto abbia qualcosa a che fare con me. Assolutamente no. Io non so nulla delle attività di Simone Giacomini, dei suoi soci e di quanto letto sui giornali. Non ho mai avuto rapporti di nessun tipo con Banca Progetto, i suoi amministratori, dipendenti e agenti".
Però Lei fa il direttore generale di Bazr spa che ha a fare eccome con Giacomini. Non crede ci possa essere un conflitto d’interesse con il suo ruolo d’assessore?
"Quando ho deciso di accettare il ruolo di direttore generale di Bazr spa, del tutto coerente con il mio percorso personale, l’ho comunicato immediatamente al comune di Roma ed è visibile sulla sezione 'amministrazione trasparente' del sito e sui miei canali social, tanto che la notizia è nota da oltre un anno. In ogni caso, non c’è nessun conflitto d’interesse perché Bazr spa è una piattaforma di e-commerce per la vendita di prodotti ai consumatori finali. Vende tramite degli influencer: make-up, abbigliamento, elettronica su una piattaforma online. Nulla c’entra con il comune di Roma, con la mia attività di assessore e con altre pubbliche amministrazioni. Peraltro dopo il successo del lancio al Festival di Sanremo dello scorso febbraio ha assunto dimensioni talmente grandi che ho deciso di dimettermi nel marzo scorso, dopo il raggiungimento di un accordo tra le parti. Ho deciso di farlo perché proseguire un impegno di lavoro diventato più gravoso avrebbe tolto qualcosa al mio ruolo di Assessore. Mi sono trovato di fronte a una scelta difficile. Alla fine, concordando anche con il Sindaco, Roberto Gualtieri, ho scelto di continuare la mia attività amministrativa e politica nella dimensione civica che mi appartiene e che è fondamentale per avvicinare i cittadini alle istituzioni. So che chi governa è sempre esposto, non me ne rammarico. L'importante, tuttavia, è ricostruire e spiegare gli atti autentici che personalmente hai compiuto e ti riguardano. Perché sono questi che contano e sono sereno circa il mio comportamento specchiato".
Leggi tutto: Comune di Roma, assessore Onorato: "Mio comportamento specchiato, ecco perché querelo"
(Adnkronos) - Kanye West ingaggia un coro che si esibisce davanti alla stella di P. Diddy, sulla Walk of Fame di Los Angeles, intonando 'Heil Hilter'. La 'performance' è stata rilanciata su X da Kanye West.
Leggi tutto: 'Heil Hitler', il coro di Kanye West fa scandalo a Los Angeles - Video
(Adnkronos) - Fiorello ipotizza scherzosamente un futuro approdo a 'Domenica In', e Mara Venier replica a strettissimo giro. A Tv Talk, la regina della domenica risponde allo showman siciliano: "Lui ha detto dopo Mara, ma io invece faccio un invito. Fiorello perché dopo Mara? Si fa con Mara". L'intervista completa a Mara Venier sarà trasmessa domani alle 15 su Raitre.
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