(Adnkronos) - Kasper Asgreen vince la quattordicesima tappa del Giro d'Italia, la Treviso-Nova Gorica di 195 km. Il danese della Ef Education-EasyPost va in fuga e fino a quando mancano 6000 metri al traguardo ha un vantaggio di 15 secondi sul secondo gruppo, quello della maglia rosa, insieme agli altri fuggitivi rimasti: Martin Marcellusi (Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Mirco Maestri (Team Polti VisitMalta). A 6 km dal traguardo fa il vuoto, guadagnando subito sui due italiani, che non ne avevano più. Al traguardo, dopo il danese, arrivano con 16 secondi di ritardo gli uomini di classifica: Isaac Del Toro (Uae Team Emirates Xrg), Richard Carapaz (Ef Education-EasyPost) e Simon Yates (Team Visma-Lease a Bike).
Isaac Del Toro non solo mantiene la maglia rosa ma guadagna secondi importanti su tutti gli uomini della classifica per una caduta sul tratto in ciottolato, reso pericoloso dalla pioggia, con una caduta di gruppo che ha coinvolto Juan Ayuso (Uae Team Emirates Xrg), Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Egan Bernal (Ineos Grenadiers), Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) arrivato con un ritardo di 1' e Giulio Ciccone (Lidl-Trek), con quest'ultimo arrivato molto dolorante al traguardo e lontanissimo dalla maglia rosa. Alla fine quasi 50" di ritardo per Ayuso, staccatissimo ora da Del Toro nella generale, in cui ora il secondo è Simon Yates a 1'20" dalla maglia rosa, Ayuso terzo a 1'26", a 1'27" Carapaz quarto.
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(Adnkronos) - Lando Norris conquista la pole position nel Gp di Monaco. Oggi, sabato 24 maggio, sull'iconico circuito cittadino di Montecarlo l'inglese della McLaren ha fatto segnare il giro più veloce, prendendosi anche il record della pista, in 1'09"954 precedendo la Ferrari di Charles Leclerc (1'10"063) e il compagno di squadra e leader del Mondiale Piloti Oscar Piastri (1'10"129). Quarto tempo per la seconda Rossa, quella dell'inglese Lewis Hamilton (1'10"382).
1 Lando Norris (McLaren)
2 Charles Leclerc (Ferrari)
3 Oscar Piastri (McLaren)
4 Lewis Hamilton (Ferrari)
5 Max Verstappen (Red Bull)
6 Isack Hadjar (Racing Bulls)
7 Fernando Alonso (Aston Martin)
8 Esteban Ocon (Haas)
9 Liam Lawson (Racing Bulls)
10 Alexander Albon (Williams)
11 Carlos Sainz (Williams)
12 Yuki Tsunoda (Red Bull)
13 Nico Hulkenberg (Sauber)
14 George Russell (Mercedes)
15 Kimi Antonelli (Mercedes)
16 Gabriel Bortoleto (Sauber)
17 Oliver Bearman (Haas)
18 Pierre Gasly (Alpine)
19 Lance Stroll (Aston Martin)
20 Franco Colapinto (Alpine)
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(Adnkronos) - Teresa Langella ospite oggi, sabato 24 maggio, a Verissimo ha parlato del sogno di diventare mamma. Ad accompagnare l’ex volto di Uomini e Donne, la mamma Annunziata. Nel salotto di Silvia Toffanin le due hanno parlato del forte legame che hanno creato negli anni, e in particolare del momento difficile vissuto in famiglia quando la mamma si è sottoposta a un intervento al seno.
Teresa Langella è sposata con Andrea Del Corso, dal 2024. I due si sono conosciuti nel dating show di Maria De Filippi, Uomini e Donne, e oggi sognano di diventare una famiglia: "Il matrimonio va benissimo, siamo tanto impegnati e questi ci aiuta a concentrarci su altre cose", ha detto Teresa che sogna oggi di diventare mamma.
"A volte non riesco a dormire, rimango sveglia la notte e penso a quanto sia fortunata, non mi manca niente, però c'è sempre quel forte desiderio...", ha continuato, visibilmente emozionata.
"Ogni mese qualcosa si rompe - spiega Langella - ho paura anche che il vissuto di mamma mi stia influenzando. Lei ha aspettato 7 anni per avermi. Ma certe cose non si possono decidere, non voglio sentirmi in difetto e non voglio correre. Quando sarà sarà, anche se sento che mi manca qualcosa...", ha concluso.
Teresa ha parlato del momento difficile vissuto in famiglia, quando alla mamma Annunziata è stato diagnosticato un tumore benigno al seno: "È stata la fase più difficile della mia vita. Lei non diceva niente a nessuno, perché aveva paura di lasciarci". "Dopo l'operazione ho scoperto che il tumore era benigno. Ho visto un buco nero, non riuscivo nemmeno a camminare", ha detto, invece, la mamma.
Leggi tutto: Verissimo, Teresa Langella e il sogno di maternità: "Sento che mi manca qualcosa..."
(Adnkronos) - "Rispetto ad altri Paesi, l’Italia aveva aziende meno ricche per le quali il riuso e il riciclo erano necessità, poi diventate virtù che ci hanno portato a essere leader europei in economia circolare". Così Vincenzo Boccia, ex presidente di Confindustria e amministratore delegato di Boccia Industria Grafica, è intervenuto stamattina a Trento durante il panel “Economia circolare, tra il dire e il fare”, in programma al Festival dell’economia in corso nella città alpina.
“Poi l’economia circolare per le aziende italiane è diventata anche una strategia di racconto culturale — ha aggiunto l’imprenditore — noi ad esempio abbiamo deciso di recuperare gli scarti per farne opere d’arte, un maggior valore del prodotto che è quindi un andare oltre l’economia circolare, cosa che dà anche l’idea di quanto sia ampia questa sfida”.
“Una sfida che deve essere vinta e sviluppata anche per le giovani generazioni, più sensibili delle vecchie a questo tema, ma anche perché ce lo chiederà sempre di più il mercato”, ha concluso l’ex presidente di Confindustria.
(Adnkronos) - La procura di Rovigo ha indagato per omicidio preterintenzionale Massimo Sette, 46 anni, uno dei tre figli di Bruno Sette, il 76enne pensionato trovato morto ieri mattina a Porto Viro nel cortile di casa con alcune lesioni alla testa.
Secondo la procura, il decesso dell'uomo sarebbe avvenuto durante una colluttazione col figlio convivente che ne avrebbe provocato la caduta sul vialetto dell'abitazione. Oltre alla casa, sequestrati anche gli indumenti, gli effetti personali e l'auto di Massimo Sette per svolgere gli accertamenti tecnici per arrivare a dinamica esatta e causa del decesso.
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(Adnkronos) - "La ricerca ci ha permesso di utilizzare per i nostri frigoriferi installati nei supermercati dei gas con un impatto di 4.000 volte inferiore ai gas classici, riducendo l’impatto ambientale e aumentando la sostenibilità economica e la durata delle macchine". Così Marco Nocivelli, amministratore delegato di Epta e vicepresidente di Confindustria per le politiche industriali e il made in italy, ha commentato alcune novità nel mondo dell’economia circolare intervenendo al panel “Economia circolare, tra il dire e il fare” che si è tenuto stamattina al Festival dell’economia di Trento.
"L’Italia è già tra i leader in Europa nel riciclo e nel riuso - ha aggiunto Nocivelli - e questa è una direzione da prendere con forza, vediamo i benefici ogni giorno ad esempio con i nostri sistemi che già consumano il 15-20% in meno".
"Chiediamo alle Istituzioni di accelerare e sostenere gli investimenti nel settore, ancora più importanti in un periodo così turbolento come quello in cui viviamo", ha concluso l’imprenditore. Secondo il rapporto 2025 del Circular economy network (Cen), promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con Enea, nell’adozione di pratiche di economia circolare l’Italia è seconda nella classifica dei 27 paesi Ue soltanto ai Paesi Bassi. Un risultato raggiunto grazie al miglioramento del 20% rispetto al 2019 della produttività delle risorse, e al tasso del 20,8% di utilizzo circolare di materia (media europea dell’11,8%).
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(Adnkronos) - "Un uso sapiente delle risorse, il consorzio che è arbitro e senza scopo di lucro e gli standard di qualità trasparenti": sono i tre ingredienti del modello del Conou, come ha spiegato il presidente Riccardo Piunti intervenendo al panel “Economia circolare, tra il dire e il fare” che si è tenuto stamattina al Festival dell’economia di Trento, e che fanno del Consorzio nazionale per gli olii usati un modello di economia circolare all’estero. “Abbiamo continue richieste da parte di enti, le ultime dalla Francia, per affiancarli e spiegargli come fare a rendere efficiente e funzionale la raccolta”, ha aggiunto Piunti.
“E’ un modello che coniuga l’interesse economico con l’interesse ambientale ed è facile perché disegnato sui nostri standard di qualità, che spiegano come deve essere l’olio usato per essere rigenerato e quali caratteristiche deve avere quello rigenerato”, ha argomentato il presidente di Conou.
Nel 2024 il Conou ha raccolto 188.000 tonnellate di oli usati, rigenerandone il 98%, con una qualità identica a quello vergine. L’economia circolare può contribuire molto a rafforzare la competitività di un Paese: Cassa depositi e prestiti ha stimato che l’adozione di pratiche di economia circolare ha generato per le imprese manifatturiere, nel solo 2024, un risparmio di 16,4 miliardi di euro.
"Il nostro modello è virtuoso, ma ci sono ancore piccole aziende che provano a non pagare il contributo ambientale, dovuto per legge: in due anni abbiamo recuperato tre milioni di euro". Il presidente di Conou ha fatto il punto sul contributo obbligatorio a carico delle imprese che immettono al consumo oli lubrificanti. Grazie a una convenzione firmata nel 2023 con l'agenzia delle dogane, il Conou è riuscito ad adottare una più efficace gestione e controllo del contributo ambientale.
“Abbiamo quasi azzerato gli evasori, siamo tra consorzi più virtuosi”, ha precisato Piunti.
(Adnkronos) - "La difficoltà nell'individuazione del tumore uroteliale deriva dalla genericità dei sintomi con i quali esso si presenta. Solitamente, la prima manifestazione di questo carcinoma è il sangue nelle urine, ma questo sintomo può essere riferibile anche ad una banale cistite". Così Alessandra Guglielmi, responsabile dell'Oncologia all'ospedale Maggiore di Trieste, in occasione della tappa di Gorizia del tour di sensibilizzazione sul tumore uroteliale 'Non girarci intorno', promosso da Merck.
L'iniziativa, pensata per il 'Bladder cancer awareness month', si lega al Giro d'Italia, uno degli eventi sportivi più seguiti nel nostro Paese, di cui Merck è official partner e del quale segue le tappe, proponendo presso il villaggio del Giro uno stand dove il pubblico riceve materiali divulgativi sulla patologia e partecipa a momenti di 'edutainment'. Se si osserva ematuria, ossia sangue nelle urine, "non si deve per forza pensare di avere un tumore - prosegue l'esperta - ma è bene riferire al proprio medico di medicina generale la sintomatologia. Lui saprà indicare gli esami più idonei da svolgere, come quello dell'urina e, eventualmente, una citologia o un'ecografia urinaria o, ancora, un'urinocoltura. Queste sono le basi per poter fare una diagnostica differenziale tra una sospetta infezione e una situazione invece più complessa".
Nelle donne è ancora più difficile fare una diagnosi precoce e pensare che si possa trattare di tumore uroteliale "sia perché questa neoplasia è meno frequente nel genere femminile sia perché esse, come sappiamo, spesso possono soffrire di cistiti ricorrenti, legate magari a momenti particolari del ciclo mestruale o di maggiore fragilità immunitaria - precisa Guglielmi - È dunque più difficile arrivare a una diagnosi precoce perché i sintomi possono essere confusi con tante altre condizioni, facendoli risalire magari a problemi ginecologici o a stipsi ostinata, che si complica con questi sintomi".
L'incidenza dei tumori uroteliali, come detto, "è minore nelle donne rispetto agli uomini, con un rapporto di 1 a 4. Nel genere femminile - conclude l'oncologa - sono più frequenti nelle donne in età avanzata, sopra i 70 anni, molto spesso diabetiche, perché il diabete porta con sé un rischio maggiore di infezioni urinarie, immunodepressione e sovrappeso, un quadro che rende più probabile possano comparire dei tumori uroteliali".
La campagna 'Non girarci intorno' di Merck gode del patrocinio della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere - Fiaso, della Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie - Simg, della Società italiana di uro-oncologia - Siuro e dell'associazione pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali - Palinuro.
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(Adnkronos) - Una prova scientifica inservibile e nessuna anomalia nelle indagini. Sono questi gli elementi che portarono Mario Venditti, oggi ex magistrato, a chiedere e ottenere per due volte l'archiviazione di Andrea Sempio, ora indagato per l'omicidio di Garlasco. Dopo i veleni intorno al caso, iniziati con la terza indagine della Procura di Pavia, l'ex procuratore Venditti diffida, tramite l'avvocato Domenico Aiello, "ad attenersi ai fatti nella loro oggettività e continenza, evitando ulteriori narrazioni e ricostruzioni diffamatorie e lesive del decoro e del patrimonio di onorabilità del magistrato in pensione".
Di fronte alla richiesta della difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio dell'allora fidanzata, Venditti "disponeva comunque nuove indagini, all’esito delle quali ha ritenuto di richiedere l’archiviazione della ipotesi investigativa, attesa la inservibilità e infruttuosità della prova scientifica dedotta, attestata dai consulenti del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri e valutate gli esiti delle successive indagini tempestivamente disposte". Nel 2017, la richiesta di archiviazione veniva accolta dal giudice per le indagini preliminari.
Un secondo fascicolo contro ignoti nasce invece da un'informativa dei carabinieri di Milano che dalla denuncia per presunte molestie - presentata dall'avvocata Giada Bocellari - finiscono con indagare sul delitto (con sentenza passata in giudicato da 5 anni) e trasmettono nel 2020 una informativa a Pavia in cui si evidenziano "una serie di anomalie nelle precedenti indagini […] riscontrando elementi che potrebbero non mettere fine ad una vicenda giudiziaria". Sono gli anni in cui le revisioni della difesa Stasi vengono ritenute inammissibili. Venditti "considerata la attestata infruttuosità della prova scientifica, richiamando i motivi della precedente archiviazione, e vista la assoluta carenza di riscontri oggettivi alle enunciate e mai provate 'anomalie delle precedenti indagini'", richiede l’archiviazione del fascicolo. Un altro giudice gli dà ragione.
Nella lunga diffida, l'avvocato Aiello precisa tutti i passaggi di un caso controverso e sottolinea il danno che l'ex procuratore Venditti sta subendo "dalla mole di notizie false e prive di ogni riscontro oggettivo" in una vicenda che ha visto l'intervento di circa 40 magistrati in quasi 18 anni. E si ricordano anche i tentativi di ribaltare la sentenza passata in giudicato. Il tentativo di ricorrere in Cassazione con un ricorso straordinario, due tentativi di revisione respinti dalla Corte d'Appello di Brescia (nel secondo caso anche dalla Cassazione), due denunce avanzate e archiviate dalla Procura di Pavia e il ricorso alla Corte europea dei Diritti dell'Uomo che ha recentemente stabilito che il processo a Stasi è stato equo.
"La recente iniziativa della Procura di Pavia, del tutto legittima, dovrà in ogni caso tenere in conto il giudicato formatosi dieci anni orsono. Pertanto è facilmente prevedibile che sarà a breve riproposta una nuova istanza di revisione del giudicato su nuove prove mai prima prodotte" unica strada percorribile per tentare di riaprire una storia chiusa.
Leggi tutto: Caso Garlasco, ex procuratore: "Su Sempio Dna inservibile, no anomalie in indagini"
(Adnkronos) - Strage a Khan Younis, dove un raid israeliano ha colpito la casa di una dottoressa, uccidendo nove dei suoi 10 figli. Lo ha riferito la Bbc, che cita l'ospedale Nasser dove lavora Alaa al-Najjar, secondo cui nell'attacco sono rimasti feriti anche l'unico figlio sopravvissuto, di undici anni, e il marito.
Un video condiviso dal ministero della Sanità gestito da Hamas e verificato dall'emittente britannica mostra i corpi bruciati delle vittime portati via da sotto le macerie della casa colpita a Khan Younis. Secondo il direttore del ministero della Sanità, Muneer Alboursh, il raid è avvenuto pochi minuti dopo che il marito della dottoressa era tornato a casa dopo aver accompagnato la moglie al lavoro. Il più grande dei figli aveva 12 anni.
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