
(Adnkronos) - "Il mio mestiere è antico, fatto di artigianalità, di mani, di passione e di temperatura. Negli anni è diventato sempre più tecnologico e per fortuna abbiamo a che fare anche con macchine che ci aiutano ad accelerare e migliorare alcuni processi, nonché a sbagliare meno. Da 15 anni, infatti, lavoro con un robot da cucina ad alta prestazione. Con questo robot, quando creo un prodotto, cerco di non mettere chimica. Pertanto, per me sostenibilità e nuova tecnologia sono due aspetti profondamente collegati, in quanto attraverso la tecnologia si può evitare di aggiungere qualcosa che crea un prodotto che fa male". Lo spiega Viviana Varese, chef e imprenditrice, intervenendo in merito alla trasformazione portata dalle nuove tecnologie nel mondo enogastronomico all’evento organizzato da Syngenta Italia in occasione della Milano digital week, della quale l’azienda è quest’anno partner ufficiale.
Intitolato 'The ConversAItion-dialoghi di agricoltura e innovazione' e svoltosi al Made competence enter, l’evento ha avuto come protagonista l’imprenditore tecnologico Feroz Sheikh, chief information and digital officer di Syngenta, per la prima volta in Italia.
"Da poco tempo, inoltre, ho scoperto un'azienda che si occupa di agricoltura orizzontale e grazie ad essa iamo migliorati molto sulle insalate: sono croccanti, vive, durano più tempo. Se si riuscisse a portare un sacchetto di insalata fatto bene anche a casa, senza chimica all'interno, sarebbe sicuramente un mangiare migliore", conclude
Leggi tutto: La chef Varese: "Il mio mestiere è antico, ma sempre più tecnologico"

(Adnkronos) - La McLaren di Oscar Piastri ha fatto segnare il miglior tempo nelle seconde prove libere del Gp di Singapore oggi, venerdì 3 ottobre. A Marina Bay, l'australiano ha girato in 1.30.714 davanti alla Racing Bulls di Isack Hadjar e alla Red Bull di Max Verstappen. Ma a far discutere è il contatto avvenuto in pit lane tra la Ferrari di Charles Leclerc e la McLaren di Lando Norris. Il britannico ha avuto un leggero contatto con il muro, ma è stato abile e fortunato, evitando un forte impatto: l'errore della Ferrari, che ha dato il via libera al monegasco. Leclerc ha toccato l'incolpevole pilota britannico e ora è sotto investigazione.
La dinamica del contatto è stata notata subito dalla direzione gara e Leclerc rischia la penalità in griglia per unsafe release.
Leggi tutto: Ferrari, che confusione a Singapore: Leclerc 'spinge' Norris a muro in pit lane

(Adnkronos) - Giampiero Mughini ospite oggi, venerdì 3 ottobre, a La volta buona ha parlato apertamente delle sue condizioni di salute, svelando un periodo particolarmente difficile. Con una punta di ironia il giornalista ha spiegato: "Non sono pronto per le olimpiadi. Sono stato malaccio perché ho beccato una malattia rarissima che mi ha buttato giù...".
Mughini ha spiegato di essersi ormai ripreso: "Non hai davanti a te un relitto, ma un essere umano", ha detto rivolgendosi alla conduttrice Caterina Balivo. Il giornalista ha ammesso di aver vissuto un doloroso allontanamento dagli amici legati alla sua carriera in televisione, ammettendo che molti di loro non si sono più fatti sentire: "Per un anno e mezzo non mi ha più chiamato nessuno. Amici stretti... mai più sentiti. Nessuno mi ha chiamato nemmeno per chiedermi come stessi".
Leggi tutto: Mughini a La volta buona: "Ho avuto una rara malattia, ora non mi chiama più nessuno"

(Adnkronos) - "Il sistema milanese è a pieno servizio per le Olimpiadi" di Milano-Cortina 2026. In vista dei Giochi "mi piacerebbe maggiore coinvolgimento della città. Le Olimpiadi sono dietro l'angolo, è una responsabilità specifica che sentiamo". Così il presidente di Fondazione Fiera Milano, Giovanni Bozzetti, intervenendo alla cerimonia di conferimento della Guirlande d’Honneur 2025 al presidente del Senato Ignazio La Russa, al calciatore Zlatan Ibrahimovic e all'ex motociclista Giacomo Agostini, che si è svolto a Milano.
La pista di pattinaggio "non è solo per Olimpiadi, ma lascerà un'eredità per il territorio". E terminati i Giochi, la venue si trasformerà "per eventi concertistici o sportivi" che potranno accogliere "fino a 30 mila posti 'standing'". Per i concerti "può entrare in circuiti internazionali perché al momento non ci sono impianti in queste dimensioni".
Leggi tutto: Milano-Cortina, Bozzetti (Fondazione Fiera): "Sistema pronto, mi piacerebbe maggiore...

(Adnkronos) - Dal Nepal alla Francia, dal Madagascar all'Indonesia, fino all'Italia. La bandiera di 'One Piece' è diventata un simbolo di protesta. Negli ultimi giorni è apparsa nelle manifestazioni Pro Pal, ma in Asia durante l'estate i ragazzi l'hanno portata con loro in piazza come segno di dissenso nelle proteste anti-governative. La bandiera su sfondo nero che rappresenta un teschio sorridente con un cappello di paglia "è diventata un simbolo in qualsiasi manifestazione in cui ci si ribella alle ingiustizie e al potere", spiega all'Adnkronos Francesco Toscano, giornalista e content creator che da più di dieci anni gestisce la community di OnePiece.it.
'One Piece' è un manga, un fumetto giapponese scritto e disegnato da Eiichirō Oda, che ha ispirato anche un'omonima serie d'animazione (anime) e, più di recente, una serie live action uscita su Netflix. Sia il manga sia l'anime hanno avuto un enorme successo in tutto il mondo e sono in produzione da quasi 30 anni, rispettivamente dal 1997 e dal 1999.
Si tratta, spiega Toscano, di "una storia d'avventura, quasi un'epica moderna", che segue le avventure di Monkey D. Rufy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito un frutto del diavolo. Reclutando compagni per formare una ciurma, Rufy esplora la Rotta Maggiore affrontando nemici di ogni genere in cerca di un leggendario tesoro e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati.
Nonostante un successo che dura da 28 anni, abbracciando dunque spettatori di differenti età, è stata la generazione Z a fare suo il teschio di 'One Piece' durante le proteste in piazza. "È qualcosa che nasce spontaneamente perché 'One Piece' porta a sperare di poter essere quello che sei davvero. Il sorriso è centrale nella storia e chiunque vede in quella bandiera un simbolo di libertà e giustizia", dice Toscano. "A volte non è facile trovare esempi da seguire nel nostro mondo e quindi ci facciamo trascinare da personaggi di fantasia che incarnano dei valori positivi", aggiunge.
"Credo che l'autore sia molto bravo a inserire all’interno della sua storia quello che accade al giorno d’oggi nel mondo", spiega l'esperto. "Nel manga ora c’è una ribellione contro il governo mondiale, che nella serie sono degli oppressori che credono di poter governare senza dover dare conto ai più deboli. Chi legge la storia - dice - riesce a vedere il nostro mondo e si sente anche un po’ spinto da utilizzare quel simbolo, a riflettere nella propria vita gli insegnamenti" trovati nel fumetto. "Quando nel mondo reale non si trovano persone che combattono per dei valori positivi, si cerca nelle storie qualcuno da prendere a modello", conclude Toscano. Così valori, personaggi e simboli nati dall'immaginazione di un fumettista finiscono per 'prendere vita', uscire dalla carta e arrivare nel mondo reale.
Non è la prima volta che i simboli del cinema e della tv vengono presi in prestito per le proteste. È accaduto in passato con il saluto a tre dita della serie cinematografica distopica 'The Hunger Games'; ai costumi rossi de 'Il racconto dell'ancella' e alla maschera bianca di 'V per Vendetta'. Adesso è il momento del Jolly Roger dei pirati giapponesi e della loro sete di giustizia e libertà. (di Corinna Spirito)

(Adnkronos) - "È importante informarsi. Sull’argomento c’è una consapevolezza parziale. Molti genitori sanno che la meningite è una malattia rara, ma non sanno che può avere conseguenze molto invalidanti, se non addirittura portare al decesso, pur con una percentuale più bassa. I dati ci dicono infatti che c’è un 10-12% di mortalità e un 20-25% di sequele rilevanti: danni neurologici, amputazioni degli arti, sordità, cecità. Alcuni genitori si fermano solo al fatto che è una condizione rara, senza documentarsi o approfondire con il medico. Eppure, anche se fosse solo l’1% di rischio, significa che a tuo figlio potrebbe capitare qualcosa di gravissimo". Così Amelia Vitiello, presidente del Comitato nazionale contro la meningite (Cncm), fondato da genitori che hanno perso i propri bambini a causa della patologia, in occasione della Giornata mondiale contro la meningite, che si celebra il 5 ottobre, osserva che addirittura gli stessi "genitori favorevoli all’immunizzazione, sono poco informati. Sono convinti di aver protetto totalmente i figli perché hanno fatto le vaccinazioni previste nei primi anni di vita - spiega - Non sanno però che per una copertura più ampia occorre un richiamo intorno ai dieci anni, o che un vaccino copre solo alcuni ceppi e non altri", come ad esempio quello del meningococco B. "Così pensano di aver completato il cerchio della protezione, quando in realtà la protezione è solo parziale. Questo, a mio avviso, dispiace ancora di più, perché parte da una volontà positiva, ma si ferma a metà strada".
Anche la questione della raccomandazione per alcuni ceppi di meningococco e l’obbligo per altri, pesa nelle decisioni dei genitori. "In un mondo ideale, vorrei che le vaccinazioni fossero tutte consigliate e che tutti ne approfittassero - afferma Vitiello - L’obbligo è stato introdotto dalla ministra Lorenzin in un momento storico in cui le coperture vaccinali erano scese sotto livelli spaventosi. La distinzione tra obbligatorie e raccomandate ha generato un equivoco: nella popolazione si è radicato il convincimento che quelle facoltative non siano altrettanto importanti. Tale considerazione, unita al fatto che la malattia è rara, porta molti genitori arrivano a dire che ‘non serve’. Questo è l’errore. L’illusione di sapere, o la convinzione che un vaccino facoltativo sia meno rilevante, è un’occasione mancata, e questo fa ancora più male".
A tale proposito, continua la presidente del Cncm, "oggi ci sono intere categorie di giovani adulti, come i ventenni, che da piccoli hanno ricevuto solo le prime dosi quando ancora non c’era il vaccino contro il meningococco B, e che non hanno avuto il richiamo in adolescenza", quando c’è un secondo picco di maggiore rischio di malattia. "Questi credono di essere vaccinati e, inoltre, sono proprio loro, per stile di vita, ad essere più a rischio, visto che frequentano università, concerti, ambienti affollati".
Il Comitato è molto attivo anche in ambito istituzionale per rendere omogenea l’offerta vaccinale. "Non voglio entrare nel merito politico-istituzionale - chiarisce Vitiello - ma resta il fatto che oggi alcuni bambini italiani sono più privilegiati di altri: in certe regioni l’offerta è gratuita, c’è una chiamata attiva e un accesso semplice per tutti i vaccini, in altre invece no. Così capita che un bambino, solo perché è nato nella ‘regione giusta’, possa beneficiare di una prevenzione vaccinale migliore e completa. E questo, dispiace molto".
Anche per questo la presidente del comitato torna a ribadire l’importanza dell’informazione. La scelta della vaccinazione contro il meningococco è "decidere della sorte di tuo figlio hai un’enorme responsabilità - sottolinea Vitiello - È come portarlo in motorino senza casco: magari non succede nulla, ma se succede, le conseguenze sono gravissime. Io non sono un medico, né uno scienziato, ma so che una scelta informata deve passare da fonti attendibili e dal confronto con gli specialisti. Non puoi decidere solo sulla base di fonti poco affidabili. La consapevolezza arriva solo con l’approfondimento. Tutti hanno paura degli effetti collaterali, è comprensibile - aggiunge - Ma bisogna pensare anche a ciò che c’è in gioco. Io ho conosciuto tante persone che sono sopravvissute alla meningite con gravi sequele. In Italia abbiamo l’esempio straordinario di Beatrice Vio, che con la sua famiglia ha mostrato una forza incredibile. Oggi abbiamo gli strumenti per evitare queste sequele. Per questo, quando decidi di non vaccinare tuo figlio o tua figlia, devi sapere che potrebbe vivere senza una gamba, senza un braccio, con una sordità permanente. E questa sarà la sua vita dall’inizio alla fine, anche quando tu non ci sarai più. Una scelta del genere non può basarsi su superficialità. Deve passare da un’informazione seria, completa e verificata. Solo così - conclude - si è davvero liberi di decidere".
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(Adnkronos) - Club del Sole, leader italiano dell’hospitality open air, inaugura la prima stagione invernale del Val di Fiemme Easy Camping Village, in programma dal 4 dicembre 2025 al 23 febbraio 2026, segnando l’ingresso ufficiale del Gruppo nel turismo montano e nelle vacanze sulla neve. Questa apertura precede l’attesissimo appuntamento con le Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026, evento che vedrà il Trentino-Alto Adige tra i protagonisti.
Con il nuovo Villaggio in Val di Fiemme, Club del Sole porta per la prima volta in montagna il proprio modello esclusivo di vacanza: le Full Life Holidays. Non più soltanto camping, non più semplicemente villaggio, e oltre le formule alberghiere tradizionali: un format unico che fonde comfort, libertà e natura in un’esperienza autentica e senza compromessi. Una nuova idea di ospitalità capace di attrarre anche chi, in passato, sceglieva soluzioni hotellerie, trasformando il contatto con l’ambiente naturale in un vero moltiplicatore di benessere. Situato a Bellamonte di Predazzo, nel cuore della Val di Fiemme, il Villaggio accoglie gli ospiti in un contesto autentico e suggestivo. È pensato per sciatori e famiglie, grazie alla vicinanza con le piste da sci di fondo e a un’ampia proposta di servizi.
Il Villaggio si arricchisce di nuove Lodge - unità abitative indipendenti di ultima generazione - progettate per l’uso invernale e realizzate con materiali ecologici e sistemi di coibentazione potenziata. Arredate in stile baita, ricreano il calore e l’atmosfera tipica della montagna. Le soluzioni includono innovative configurazioni interne, riscaldamento a pompa di calore e ampie verande arredate, per vivere appieno l’aria fresca delle Dolomiti in tutte le stagioni.
A pochi chilometri dalle sedi olimpiche, il Villaggio rappresenta una base ideale per vivere da vicino le competizioni. Tra le location di spicco, il Predazzo Ski Jumping Stadium, che ospiterà le gare di salto con gli sci e combinata nordica, e il Tesero Cross-Country Skiing Stadium, sede delle prove di sci di fondo e biathlon, anche in versione paralimpica.
Gli ospiti possono scegliere tra le piste del Latemar Dolomites, i family park dell’Alpe Lusia, i tracciati di fondo del Passo di Lavazé e le discese panoramiche dell’Alpe Cermis, incluse quelle in notturna. L’esperienza si completa con i centri wellness della valle, i mercatini natalizi e i piatti tipici del territorio: dai canederli allo speck, fino allo strudel.
Con il Val di Fiemme Easy Camping Village, Club del Sole amplia il proprio format di ospitalità Full Life Holidays, ora anche tra le vette delle Dolomiti. Questa apertura rafforza la strategia di destagionalizzazione, ampliando il portafoglio e le esperienze offerte ai clienti e creando al tempo stesso nuove opportunità di crescita e valorizzazione per il capitale umano del Gruppo.
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(Adnkronos) - La vaccinazione contro il meningococco "è importantissima perché la meningite è una malattia molto insidiosa: è rara, ma è grave. Si tratta infatti di una patologia che può iniziare con sintomi simil-influenzali e poi, in poche ore, avere una evoluzione che può diventare devastante e portare anche a morte. C’è stato proprio un caso di meningite mortale in Puglia nelle scorse settimane. Questo fa capire quanto sia fondamentale vaccinare, e farlo nei tempi previsti: bambini al di sotto dell’anno e adolescenti". Così Martino Barretta, pediatra di famiglia e responsabile nazionale dell’area vaccini e immunizzazioni di Fimp, Federazione italiana medici pediatri, interviene in occasione della giornata mondiale contro la meningite, che si celebra il 5 ottobre.
"Bisogna vaccinare i bambini come indicato dal calendario vaccinale nei primi mesi di vita e, poi, gli adolescenti - rimarca Barretta - Ci sono infatti due picchi di rischio: uno nel primo anno di vita e un altro durante l’adolescenza. In quest’ultima fascia d’età le coperture non sono ottimali perché" i giovanissimi si recano "pochissimo dal medico e sono restii alla vaccinazione. È quindi necessario sensibilizzare i genitori e coinvolgere maggiormente i pediatri, che comunque sono i medici di fiducia anche per gli adolescenti" e che possono proporre loro, "in occasione delle visite di bilancio di salute, la vaccinazione".
Certo, "se il pediatra potesse somministrare direttamente i vaccini durante queste visite, si potrebbe ridurre il rischio che molte famiglie, dovendosi riferire al centro vaccinale, si perdano lungo il percorso", riflette l’esperto. Dove i pediatri possono passare "dalla raccomandazione alla somministrazione, le coperture sono più elevate", afferma il referente Fimp ricordando che questa pratica è una realtà "solo in Regione Toscana e, in altre province, a macchia di leopardo, lungo lo Stivale". Per migliorare la copertura, Barretta suggerisce di utilizzare la strategia della "chiamata attiva" che come pediatri "facciamo attraverso i nostri gestionali e le applicazioni, invitando gli adolescenti ai bilanci di salute. Durante queste visite valutiamo crescita, sviluppo puberale, prevenzione, uso dei social e altre tematiche - illustra l’esperto - In quell’occasione possiamo anche parlare di vaccinazioni, fornire materiale informativo e, con la possibilità di somministrare direttamente il vaccino, completare il percorso in un unico appuntamento".
A variare sul territorio nazionale è anche la disponibilità gratuita dell’antimeningococo B. "Gli adolescenti hanno già, da calendario nazionale, un vaccino gratuito contro il meningococco, ma manca quello contro il B. Eppure - osserva Barretta - i dati di sorveglianza mostrano che più dell’80% dei casi è dovuto al sierogruppo B. Solo alcune regioni lo hanno inserito gratuitamente nel calendario regionale, altre no, creando discrepanze. Come Fimp - evidenzia - stiamo lavorando per portare avanti la richiesta di un’offerta omogenea a livello nazionale, anche attraverso i nostri rappresentanti nei gruppi tecnici regionali e ministeriali".
Chi ha fatto il vaccino da piccolo "deve comunque ricevere una dose ulteriore in adolescenza: anche se il bambino è stato vaccinato sotto i 2 anni, deve ripetere la vaccinazione nell’adolescenza - avverte il pediatra - Il calendario prevede la vaccinazione al dodicesimo anno, quindi dagli anni successivi ai 12 . Può essere fatta anche oltre, negli adulti, ma la fascia adolescenziale di riferimento è dai 12 ai 18 anni. Attualmente sono previsti 2 vaccini - chiarisce - il tetravalente (contro sierogruppi A, C, W, Y) e il vaccino contro il sierogruppo B. In Italia non si usa ancora il pentavalente, quindi servono due vaccini separati. Il tetravalente ha quasi azzerato i casi di malattia invasiva da meningococco C, ma oggi il predominante resta il sierogruppo B. Per questo motivo le regioni dovrebbero assumersi la responsabilità di offrire anche questa vaccinazione, in base all’epidemiologia, negli adolescenti, dove il sierogruppo maggioritario è il B".
Leggi tutto: Vaccini, Barretta (Fimp): "Fondamentale anti meningococco in bimbi e adolescenti"

(Adnkronos) - Il Salone d’Onore del Coni ha ospitato oggi la conferenza stampa di presentazione di Luca Banchi, nuovo Commissario Tecnico della Nazionale Maschile fino al 2028. L'ex coach della Lettonia, 60enne di Grosseto, prende il posto di Gianmarco Pozzecco, che ha lasciato la panchina dell'Italbasket dopo tre anni di mandato al termine dell'Europeo. Grandi aspettative sono riposte nel nuovo tecnico come ha sottolineato il presidente della Fip Gianni Petrucci.
"Innanzitutto voglio salutare Gianmarco Pozzecco, a cui mi lega un grande affetto. Ci siamo lasciati bene, in questi anni Gianmarco ha sempre onorato l’impegno e ricreato grande entusiasmo intorno alla Nazionale. Quanto alla scelta di Banchi, c’è stata subito piena convergenza con Gigi Datome e Salvatore Trainotti perché Luca racchiude tante qualità e ha maturato diverse esperienze internazionali, raccogliendo consensi e successi. Il suo contratto è triennale e scadrà dopo i Giochi Olimpici di Los Angeles, che rimangono sempre il nostro obiettivo più importante. Io ti timbro nel cuore i cinque cerchi olimpici. Non esiste altro, le Olimpiadi sono tutto, il coronamento di una vita". Poi aggiunge alla platea: "Volete un titolo? Con l’arrivo in Nazionale di Banchi, vogliamo...Sbancare”.
Molto emozionato il neo Ct Luca Banchi che avrà come assistenti allenatori Marco Ramondino, Adriano Vertemati e Iacopo Squarcina. Inoltre proseguirà la sua collaborazione con lo staff tecnico della Nazionale Riccardo Fois, mentre Matteo Panichi lavorerà a tempo pieno per la Fip. “Provo emozione e gratitudine, questo è per me il punto più alto della mia carriera. Nel processo di innamoramento con la pallacanestro, tutti i miei riferimenti più importanti sono arrivati da giocatori e allenatori della Nazionale. Ora raccoglierne l’eredità è uno straordinario onore, oltre che una responsabilità che ho iniziato ad avvertire dal mio primo giorno in Federazione".
"Raccolgo il testimone di Gianmarco Pozzecco, con la Lettonia ho affrontato l’Italia due volte nel corso dell’estate e ho avuto modo di apprezzare da vicino la forza e la coesione del gruppo Azzurro: l’ultima estate è stata esaltante, ci sono tanti giovani talentuosi e promettenti e vorremmo che la Nazionale avesse un ruolo centrale nella loro crescita -ha aggiunto Banchi-. Come ho avuto modo di capire ed apprezzare da coach della Lettonia, la Nazionale è sopra tutto e tutti: se in un Club alcune volte si fatica a trasmettere ai giocatori il senso di appartenenza alla squadra, in una Nazionale tutto ciò è inutile perché certi valori sono intrinseci”.
Ottimista anche Gigi Datome, coordinatore del Settore Squadre Nazionali Maschili: “C’è grande felicità e soddisfazione nell’ufficializzare il nuovo incarico di Luca Banchi, figura che abbiamo scelto per le sue qualità dentro e fuori dal campo e per la straordinaria esperienza internazionale maturata in sette Paesi diversi. L’estate appena trascorsa è stata ricca di soddisfazioni per la pallacanestro italiana, ripartiamo con entusiasmo certi che coach Banchi potrà conferire ulteriore autorevolezza al nostro progetto. Vogliamo che tutte le nostre Nazionali parlino lo stesso linguaggio, che siano riconoscibili in termini di rispetto e attaccamento alla Maglia. Lavoriamo per questo, certi che i risultati ci premieranno”.
Leggi tutto: Luca Banchi nuovo ct azzurro: "Il punto più alto della mia carriera"

(Adnkronos) - La meningite "è una di quelle malattie gravi che può essere letale per bambini e adolescenti" e "contro la quale esiste un vaccino sicuro ed efficace". In Italia esistono in commercio "2 vaccini contro alcuni sierotipi del batterio che determina la malattia (meningococco); il sierotipo B e 4 sierotipi associati ACWY. La vaccinazione rappresenta lo strumento più importante di cui disponiamo per evitare l’insorgenza della malattia e le conseguenze neurologiche permanenti che la patologia comporta". Così’ all’Adnkronos Salute Antonio D’Avino, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) alla vigilia della Giornata mondiale della meningite che si celebra ogni anno il 5 ottobre per diffondere una consapevolezza sulla meningite e sui suoi sintomi, sulle misure di prevenzione per ridurne l'incidenza, e sulla necessità di attenzione e sforzi globali per sconfiggerla.
Tra i messaggi da lanciare in vista della Giornata di sensibilizzazione, per D’Avino sicuramente "la priorità è quella di aumentare le coperture vaccinali verso le infezioni da meningococco. Il pediatra di famiglia, per la sua missione e per il ruolo che riveste, è il partner ideale delle famiglie italiane per l’educazione sanitaria – spiega -. I bilanci di salute costituiscono un filtro, durante queste visite il pediatra di famiglia oltre a misurare altezza, peso, circonferenza cranica del bambino, fa attività preventiva e promozione di corretti stili di vita". E nell’ambito della prevenzione "le vaccinazioni rappresentano lo strumento più importante per evitare l’insorgere di malattie letali o che comunque possono lasciare sequele neurologiche e permanenti in bambini e adolescenti" conclude.
Leggi tutto: Giornata meningite, D’Avino (Fimp): "Può essere letale per bimbi e adolescenti"

(Adnkronos) - "Devastante" e caratterizzata da "un alto tasso di mortalità" e in grado di determinare "gravi conseguenze a lungo termine". Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la meningite rimane una minaccia significativa per la salute globale. A preoccupare in particolare medici e autorità sanitarie, per via del suo grave impatto, è la meningite batterica: nel mondo circa 1 persona su 6 che contrae questo tipo di meningite muore, e 1 su 5 presenta gravi complicazioni, segnala l'Oms, evidenziando che "il modo più efficace per fornire una protezione duratura" è ricorrere ai "vaccini" esistenti, che sono "convenienti e sicuri". Il 5 ottobre è la Giornata mondiale della meningite nata per diffondere una consapevolezza sulla meningite e sui suoi sintomi, sulle misure di prevenzione per ridurne l'incidenza, e sulla necessità di attenzione e sforzi globali per sconfiggerla.
Nel 2023 – secondo il report ‘Sorveglianza nazionale delle malattie batteriche invasive 2021-2023’ dell’Istituto superiore di Sanità - in Italia sono stati segnalati 85 casi di malattia invasiva da meningococco; nel 2022 e nel 2021 ne erano stati segnalati, rispettivamente 57 e 26. Nel 2023 l’incidenza della malattia invasiva da meningococco è risultata maggiore nei bambini con meno di 1 anno (2,54/100.000) e, a seguire, nella fascia di età 15-24 anni (0,34/100.000), come anche registrato nel 2021 e nel 2022. Non solo: nella fascia dei giovani adulti, 15-24 anni, la proporzione dei casi di malattia invasiva da meningococco di sierogruppo B si è mantenuta elevata in tutti e tre gli anni.
Sempre nel 2023 – si legge nel report - sono stati segnalati 6 decessi tra gli 85 casi di malattia invasiva da meningococco. Tra i 6 casi fatali, 4 sono stati causati da ceppi di meningococco di sierogruppo B in soggetti appartenenti alle fasce di età 15-24 anni (2 casi) e 25-64 anni (2 casi). Gli altri 2 casi fatali sono stati causati, rispettivamente, da un ceppo di sierogruppo W e da uno di sierogruppo Y, entrambi nella fascia di età 25-64 anni. Tre casi sono stati riportati con un quadro clinico di meningite e sepsi/batteriemia, 2 casi con sepsi/batteriemia e 1 con meningite. Dal 2021 al 2023 la percentuale di casi di malattia invasiva da meningococco per cui non era disponibile l’informazione relativa al sierogruppo capsulare è diminuita: 9% nel 2023 vs il 23% nel 2022 ed il 31% nel 2021.
A causare la meningite sono diversi i microrganismi: batteri, virus, funghi, parassiti. Ma come si manifesta e quali rischi comporta? La meningite, spiegano gli esperti, è l'infiammazione dei tessuti che circondano il cervello e il midollo spinale; può essere fatale, come testimonia l’ultimo caso di cronaca (il 6 settembre scorso un bambino di 3 anni è morto per meningite B a Bari) e richiede cure mediche immediate. I sintomi più comuni sono rigidità del collo, febbre, confusione o stato mentale alterato, mal di testa, nausea e vomito. Ma le caratteristiche cliniche dei pazienti variano a seconda della causa, del decorso della malattia (acuto, subacuto o cronico), del coinvolgimento cerebrale (meningoencefalite) e delle complicanze sistemiche (sepsi).
La meningite batterica è la forma più pericolosa e può portare a decesso in poco tempo dalla scoperta dei sintomi, anche 24 ore. Colpisce persone di qualsiasi età. Contro alcune delle principali cause batteriche esistono trattamenti e vaccini efficaci, ma "la meningite rimane una minaccia significativa in tutto il mondo", ribadisce l'Oms il cui obiettivo è "sconfiggere la meningite entro il 2030".
Leggi tutto: Giornata meningite, alto tasso mortalità e gravi conseguenze /Scheda

(Adnkronos) - Lazio-Torino, in programma sabato allo stadio Olimpico, è una di quelle partite che ripropongono uno schema, quello degli incroci pericolosi tra passato e presente, che ricorrono nella storia del calcio. Potrebbe essere l'ultima gara alla guida dei granata per Marco Baroni, in crisi di risultati e fortemente indiziato di esonero, soprattutto in caso di sconfitta. La Lazio è la squadra che ha guidato nella scorsa stagione, da cui si è separato in estate, e potrebbero essere proprio i suoi ex giocatori a spingerlo fuori dalla sua attuale panchina.
Ironia della sorte, o del destino, potrebbe essere proprio la Lazio ad aprire le porte del Torino a Daniele De Rossi, ex allenatore e bandiera della Roma, che è al momento il candidato principale alla successione di Baroni.
De Rossi ha appena trovato con la Roma l'accordo per la rescissione del contratto triennale firmato lo scorso anno, che gli avrebbe consentito di incassare ancora 4 milioni dalla società di Dan Friedkin. Un segnale evidente della forte volontà di rimettersi in gioco e, anche, della concreta possibilità di dover valutare un'altra offerta a brevissimo.
I rapporti di De Rossi con il presidente del Torino Urbano Cairo sono buoni da tempo. I due hanno già avuto un colloquio molto positivo in estate, prima che la scelta finale cadesse su Baroni, e la stima tra i due sarebbe stata ribadita e rinforzata anche nei contatti che ci sarebbero stati in queste ore.
Altro incrocio possibile, e pericoloso, quello che vedrebbe Daniele De Rossi affrontare la 'sua' Roma più volte in questa stagione: al ritorno di campionato, con l'andata già giocata e vinta dal Torino, si sommerebbero gli ottavi di Coppa Italia, a Roma, il 3 dicembre. Tra due mesi esatti, De Rossi potrebbe tornare all'Olimpico su un'altra panchina, quella 'sbagliata' secondo chi ancora non ha digerito il suo incomprensibile esonero dopo quattro giornate la scorsa stagione. Una serie di incroci pericolosi che passano proprio dal risultato di Lazio-Torino di sabato.
Leggi tutto: Torino, il destino di Baroni (e di De Rossi?) nelle mani della Lazio

(Adnkronos) - Nell’ambito della 7ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile dedicata a “Democrazia partecipata. La sfida delle Intelligenze Relazionali”, Michael Spence, Premio Nobel per l’Economia 2001, ha tenuto la sua Lectio Civilis all’interno del panel “La disuguaglianza delle Nazioni”, approfondendo le fratture della crescita nell’economia globale e le condizioni per renderla più equa nell’era dell’intelligenza artificiale. Muovendo dalla cornice valoriale dell’economia civile — inclusione, cooperazione e responsabilità condivisa — Spence ha collegato i nodi della produttività europea con il tema generale del Festival: allenare le intelligenze relazionali per una democrazia più solida nell’impatto delle nuove tecnologie.
"Le soluzioni sono più chiare sul piano economico che su quello politico", ha affermato, indicando come decisiva una maggiore integrazione europea sui fronti che richiedono scala e investimenti comuni. "L’Europa deve sfruttare la dimensione del suo mercato — innovazione, mercati dei capitali, dinamismo — seguendo la direzione tracciata dai rapporti Draghi e Letta. Non significa centralizzare tutto, ma condividere a livello europeo ciò che richiede grandi risorse, come cloud e infrastrutture per l’IA, oggi insufficienti per i costi che i singoli Stati non possono sostenere". Accanto alla leva europea, Spence ha richiamato la necessità di ridurre frammentazione e iper-regolazione soprattutto nei servizi e di procedere con riforme nazionali “nel settore finanziario e nel mercato del lavoro”. Centrale, per uscire dalla stagnazione, anche il capitolo talenti: "Dobbiamo attrarre e trattenere i giovani più capaci. Senza opportunità adeguate, molti — in Italia come in altri Paesi — emigrano verso gli Stati Uniti, specie in ambito tecnologico e biomedicale. Senza talenti, i modelli di crescita non cambiano".
Ampio il passaggio sull’intelligenza artificiale e i rischi di polarizzazione sociale. Spence ha invitato a bilanciare automazione e ‘augmentazione’: "L’IA può allargare le diseguaglianze se l’adozione è disomogenea: chi la adotta per primo beneficia di più. La risposta è orientarla a potenziare le capacità umane, non a sostituirle". Possibili leve inclusive passano da strumenti ad accesso universale: "Un assistente digitale universale, capace di leggere tutto e comprendere ogni lingua, può democratizzare l’accesso alla conoscenza — dalla ricerca ai servizi sanitari nelle aree rurali". Ma, ha avvertito, "la diffusione capillare è cruciale: se l’IA resta confinata al tecno-finanziario, i benefici saranno diseguali. L’open source, anche spinto dall’innovazione cinese, sta abbassando le barriere d’accesso allo sviluppo e all’uso: è un segnale molto positivo". Nel solco del Festival, la Lectio ha ribadito che la partecipazione e le relazioni sono un antidoto alle derive tecnologiche: l’IA al servizio delle persone, accompagnata da istituzioni capaci di diffonderne i benefici tra settori, imprese e territori, può diventare un motore di crescita inclusiva. Un messaggio che dialoga con l’obiettivo del Festival: promuovere comunità più inclusive e innovative e un modello di sviluppo generativo.
Leggi tutto: Al Festival Nazionale Economia Civile lectio Nobel Spence su 'disuguaglianza Nazioni'
(Adnkronos) - "Hamas ha tempo fino alle 18 di domenica per accettare l'accordo. Poi sarà l'inferno". Donald Trump invia l'ultimatum finale a Hamas. Il presidente degli Stati Uniti, che ha presentato un piano in 20 punti per porre fine alla crisi di Gaza, pone un termine perentorio: il sì di Hamas deve arrivare entro le 18 americane di domenica 5 ottobre, la mezzanotte in Italia.
Hamas, nelle ultime ore, ha fatto sapere di non aver ancora valutato in toto il piano che è stato reso noto nel dettaglio all'inizio della settimana. La risposta, secondo la deadline fissata inizialmente da Trump, sarebbe dovuta arrivare entro 3-4 giorni.
"Un accordo deve essere raggiunto con Hamas entro domenica sera alle 18 (mezzanotte in Italia)", scrive Trump su Truth affermando che "ogni altro Paese ha accettato".
"Se quest'ultima chance di raggiungere un accordo non sarà raggiunta, tutto l'inferno, come non si è mai visto prima si scatenerà contro Hamas", afferma ancora il presidente. Nel post il numero 1 della Casa Bianca sostiene anche che "come risposta all'attacco del 7 ottobre contro la civiltà, oltre 25mila 'soldati' di Hamas sono già stati uccisi. La maggior parte dei restanti sono circondati e militarmente intrappolati, e si aspetta - conclude - solo il mio 'andate' perché le loro vite vengano velocemente cancellate". Invece se rilasceranno gli ostaggi vivi e consegneranno i corpi dei morti, "l'accordo risparmia le vite di tutte i combattenti di Hamas rimasti".
Nel suo post Trump si rivolge poi "a tutti i palestinesi innocenti", chiedendo di "lasciare immediatamente questa area di potenziale grande morte sicura" per recarsi "nelle zone di Gaza più sicure", dove - sostiene il presidente americano - "tutti saranno ben accuditi da chi aspetta di recare aiuto".
Leggi tutto: Trump, ultimatum a Hamas: "Accetti accordo per Gaza entro domenica o sarà l'inferno"

(Adnkronos) - Adnkronos e Micromegas annunciano l’accordo di Media Partnership per ComoLake 2025, l’evento internazionale dedicato alle frontiere della tecnologia e ai loro impatti sulla società, in programma dal 14 al 17 ottobre presso Villa Erba, Cernobbio. La partnership ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare il dialogo tra l’ecosistema dell’innovazione, gli stakeholder e l’opinione pubblica, attraverso una copertura editoriale dedicata e un format innovativo che prevede: 14 e 15 ottobre: due trasmissioni giornaliere in live streaming, dalle 12:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 17:00; 16 ottobre: una trasmissione speciale dalle 17:00 alle 19:00
I live saranno visibili direttamente sulla homepage di adnkronos.com e realizzati grazie al collegamento diretto tra gli studi televisivi di Roma e Cernobbio, garantendo una copertura dinamica e in tempo reale degli eventi.
A condurre gli appuntamenti saranno il direttore Davide Desario e i vicedirettori Fabio Insenga e Giorgio Rutelli, che intervisteranno ospiti istituzionali, leader d’impresa e innovatori provenienti da tutto il mondo. I temi trattati includeranno intelligenza artificiale, quantum computing, sostenibilità, trasformazione digitale e impatto sociale delle nuove tecnologie.
Con 250 relatori tra plenarie e sessioni tematiche, ComoLake 2025 si configura come un hub globale di idee e networking.
Tra gli ospiti di rilievo: il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso; il Premio Nobel per la Fisica Gerardus ’t Hooft; Thibault Damour, vincitore del Premio Albert Einstein, della Medaglia Dirac e della Medaille D’Or; il Direttore del Dipartimento di Fisica Teorica del Cern Gianfrancesco Del Giudice; il fisico teorico Marc Mézard, già Direttore dell’École Normale Supérieure; l’ex Presidente del Cnr Luciano Maiani
La collaborazione tra Micromegas e Adnkronos intende avvicinare il mondo dell’innovazione al grande pubblico, sottolineando come la tecnologia sia il motore per immaginare e costruire il futuro.
Domenica al PalaSerradimigni prima gara della Serie A...
Il presidente Comandini: 'Per solidarietà e per la pace'... 
(Adnkronos) - E tu, sai cosa si prova? Comprendere e affrontare il dolore cronico
Il dolore cronico è una patologia complessa ed onerosa, che ha ripercussioni sulla vita dei pazienti, dei familiari e sull’economia complessiva del Paese. E incide significativamente anche sulla sostenibilità del Sistema Sanitario, sia in termini di costi diretti che indiretti. In questo episodio, andremo alla ricerca di soluzioni per affrontare queste sfide.
Ospiti di Maddalena Guiotto, giornalista Adnkronos: Alberto Magni, Simg - Società italiana di medicina generale; Paolo Betto, Vicedirettore Federfarma; Giandomenico Manna, Head of Medical Affairs Sandoz.
"E tu, sai cosa si prova?", il vodcast di Adnkronos in collaborazione con Sandoz dedicato al dolore cronico, è disponibile ogni settimana con un nuovo episodio, su YouTube, Spotify e sulla sezione podcast di adnkronos.com.
Leggi tutto: Dolore cronico, presa in carico e appropriatezza prescrittiva

(Adnkronos) - In Italia sono oltre 3,5 milioni le persone che vivono con disturbi psichiatrici e 2,5 milioni quelle affette da malattie neurologiche. Numeri importanti, che evidenziano l’urgenza di interventi volti a colmare le lacune e le disparità di accesso alle cure, principalmente causate da età, luogo di residenza, barriere culturali e situazione socioeconomica. Di questo – ma anche di liste d’attesa, bisogno di diagnosi precoce, necessità di percorsi assistenziali più strutturati, disturbi dell’infanzia e adolescenza, malattie neurologiche rare e accettazione della cronicità – si è parlato oggi durante l’evento Brain Health Inequalities – Idee e strategie per non lasciare indietro nessuno, promosso da Lundbeck Italia e Triennale Milano in occasione della 24esima Esposizione internazionale Inequalities. Grazie alla partecipazione di esperti, rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e del Terzo settore - riporta una nota - è stato possibile fare luce sulle cause delle disparità di accesso alle cure e sulle azioni da mettere in campo per una sanità sempre più equa e inclusiva, preservando la salute del cervello di tutti per una vita longeva e in salute.
“Regione Lombardia sta lavorando con grande impegno per tradurre le risorse del Pnrr in servizi concreti per i cittadini – spiega Emanuele Monti, presidente Commissione Welfare Regione Lombardia –. In particolare, la sanità territoriale rappresenta una priorità: le Case e gli Ospedali di Comunità, insieme allo sviluppo della telemedicina, consentiranno di avvicinare le cure alle persone e ridurre i divari nell’accesso. Per quanto riguarda le patologie neurologiche e psichiatriche, il nostro obiettivo è rafforzare la presa in carico multidisciplinare, favorendo la continuità assistenziale tra ospedale e territorio. La digitalizzazione rappresenta inoltre un’opportunità straordinaria per condividere dati, ottimizzare i percorsi clinici e garantire equità di accesso. Crediamo molto anche nella formazione degli operatori e nell’integrazione tra servizi sanitari e sociali. In questo modo vogliamo promuovere una salute del cervello più equa, diffusa e sostenibile per tutti".
"Quando si parla di iniquità di accesso alle cure è necessario sottolineare che il problema non è tanto la lista d’attesa, ma la metrica con cui misuriamo il funzionamento del sistema sanitario – afferma Francesco Longo, professore associato di Public and Health Care Management, Università Bocconi –. Oggi le liste d’attesa riguardano meno della metà delle ricette prescritte, eppure vengono utilizzate come indicatore principale. La verità è che la ricetta non misura l’equità, anzi la nasconde. A parità di condizioni epidemiologiche, abbiamo territori in cui il consumo di prestazioni è molto basso e altri in cui è altissimo. Questo dimostra che non si tratta di una semplice differenza tra centro e periferia, ma di una profonda disuguaglianza interna al sistema. Inoltre, non ragioniamo ancora in un’ottica di cronicità: continuiamo a pensare alla prestazione come se fosse risolutiva e in grado di guarire il paziente da una patologia, mentre la maggioranza dei malati convive per decenni con malattie croniche, non guaribili. Il vero fattore discriminante non è solo il reddito, bensì la capacità di elaborare la propria condizione di cronicità, il ‘per sempre’ legato alla malattia. Chi riesce ad accettare questa realtà si cura e aderisce alle terapie; chi la rifiuta tende a sottrarsi a controlli, esami e trattamenti, per non avere continua memoria della diagnosi. Se vogliamo davvero ridurre le disuguaglianze, dobbiamo cambiare linguaggio e prospettiva: la sfida centrale è sostenere l’aderenza terapeutica e accompagnare le persone in un percorso di cura che duri tutta la vita".
"La diagnosi precoce delle malattie psichiatriche è fondamentale, in particolar modo nei minori – aggiunge Bernardo Dell’Osso, professore ordinario di Psichiatria, Università Statale di Milano, direttore Dipartimento Salute mentale e dipendenze, Asst Fatebenefratelli-Sacco –. A 5-6 anni possono già emergere i primi segnali di autismo o ADHD, a 13-14 anni possono iniziare a manifestarsi i sintomi dei disturbi di personalità, i primi episodi indicativi di disturbi dell’umore e d'ansia oltre ai primi comportamenti di abuso di sostanze e i sintomi prodromici dei disturbi psicotici. A16-17 anni gli adolescenti possono già entrare in fasi particolarmente delicate per l’esordio di condizioni psichiatriche più complesse. Per questo è essenziale che le famiglie siano sensibilizzate e accompagnate: spesso sono i genitori, gli insegnanti o gli psicologi scolastici i primi a cogliere i segnali di disagio e malessere psichico, cercando d' indirizzare i giovani verso i servizi più adeguati". ù
Prevenzione "significa agire sui fattori di rischio, da quelli genetici a quelli ambientali come traumi, conflitti familiari, bullismo, difficoltà di integrazione o pressione sociale e mediatica. Non esiste un singolo gene che determina il disturbo psichico - aggiunge Dell'Osso -: è l’interazione tra componenti genetiche e ambientali, più o meno stressanti ma ripetute, a fare la differenza. Ogni condizione, dall’autismo ai disturbi di personalità, dalle dipendenze ai disturbi del comportamento alimentare, richiede un percorso mirato. Per garantire equità di accesso è necessario lavorare non solo negli ospedali, ma anche e soprattutto sul territorio: nei consultori, nei centri psicosociali, nelle case di comunità e negli ambulatori dei pediatri e dei medici di base, rafforzando, soprattutto nelle aree più periferiche, strumenti di supporto a distanza e virtuali. Solo così potremo intercettare prima e in misura maggiore i bisogni degli adolescenti e dei giovani adulti e costruire percorsi di cura efficaci e personalizzati". "In neurologia la disparità di accesso alle cure resta una delle sfide più rilevanti: la possibilità di ricevere una diagnosi precoce, di essere trattati in una Stroke Unit o di accedere a farmaci innovativi per sclerosi multipla, Parkinson o Alzheimer varia ancora troppo a seconda della regione, della provincia o persino della condizione socioeconomica dei pazienti" sottolinea Alessandro Padovani, presidente Sin, Società italiana di neurologia.
"A questa disomogeneità - evidenzia Padovani - si aggiunge la difficoltà di riconoscere tempestivamente le malattie neurologiche nelle persone già affette da altre patologie somatiche o mentali. Il Decreto Ministeriale 77 del 2022 ha ridefinito l’assistenza sanitaria territoriale in Italia offrendo una cornice importante, ma serve tradurre le intenzioni in pratica, con reti neurologiche integrate tra ospedale e territorio capaci di garantire continuità di cura soprattutto ai cronici e ai fragili. Occorre un’alleanza forte con psichiatria, geriatria, riabilitazione e medicina generale, per una presa in carico davvero multidisciplinare. Inoltre, non possiamo ignorare le barriere economiche, culturali e linguistiche che colpiscono le comunità più vulnerabili, portandole a diagnosi tardive e a un maggior rischio di disabilità evitabile. Solo una neurologia radicata nel territorio, supportata da strumenti di telemedicina e da Pdta condivisi, può ridurre queste disuguaglianze e rendere l’accesso alle cure più equo e sostenibile per tutti i cittadini. Tra le azioni urgenti che vorremmo portare avanti c’è l’inserimento nei Lea di nuovi biomarcatori e percorsi di diagnosi precoce; lo sviluppo di indicatori di equità e qualità monitorati a livello nazionale; il sostegno di progetti di tele-neurologia per ridurre le distanze e i tempi di accesso".
L’evento Brain Health Inequalities si è svolto in concomitanza con La Repubblica della longevità – In Health Equalities We Trust, una mostra presentata nell’ambito di Inequalities che si pone l’obiettivo di mettere in luce le disuguaglianze “invisibili” e di offrire un punto di vista nuovo sul ruolo del design e degli oggetti nel contribuire al benessere della popolazione e alla riduzione delle disparità.
"Le disuguaglianze che costellano il contesto in cui si sta svolgendo la nostra vita e che influenzano direttamente la nostra traiettoria di longevità reclamano una presa di posizione radicale. Politica. Perché la longevità in salute della popolazione è una res publica e in quanto tale ha bisogno di una risposta politica – commentano Nic Palmarini, Director National Innovation Centre for Ageing UK e Marco Sammicheli, Direttore Museo del Design Italiano Triennale Milano, curatori della mostra –. La Repubblica della Longevità è dunque la piattaforma che pone le basi di una rivoluzione individuale e sociale per influenzare e indirizzare l'impegno e le scelte verso noi stessi. In questo contesto la non-neutralità del design, la sua incarnazione delle visioni del mondo, dei rapporti tra potere e ideologie, il suo ruolo di plasmatore del nostro quotidiano, i suoi racconti di inclusione o esclusione, di sostenibilità o spreco, di democratizzazione o privilegio rappresentano l’interfaccia di quello stesso manifesto politico che la Repubblica della Longevità sottintende".
"Superare le disparità nell’accesso alle cure necessarie per garantire la salute del cervello rappresenta una delle sfide più urgenti per il sistema sanitario, nonché una priorità che riguarda tutti – dichiara Tiziana Mele, Amministratore Delegato di Lundbeck Italia –. Non possiamo accettare che al peso delle malattie del cervello si aggiunga la fragilità dei sistemi di presa in carico. Serve una riflessione collettiva capace di tradurre i bisogni in soluzioni concrete e in modelli organizzativi più inclusivi. Promuovere il dialogo su questi temi nella prestigiosa cornice della Triennale Milano, in continuità con l’esposizione Inequalities di cui siamo partner, è un’opportunità preziosa per sensibilizzare l’opinione pubblica. Il design può diventare catalizzatore di confronto e dialogo, anche con le istituzioni, perché crediamo fermamente che la collaborazione tra pubblico, privato e società civile sia fondamentale per garantire equità, innovazione e continuità nelle cure. Solo così potremo costruire un sistema realmente capace di rispondere ai bisogni di tutti i pazienti, senza lasciare indietro nessuno". Al dibattito hanno partecipato anche Lamberto Bertolè, assessore al Welfare e Salute Comune di Milano; Tonino Aceti, fondatore e presidente Salutequità; Gianni Bonelli, Direttore denerale Fondazione Mondino Irccs; Isabella Brambilla, presidente Dravet Italia Onlus, presidente Alleanza Epilessie Rare e Complesse.

(Adnkronos) - La carie costa fino al 50% in più in cure tra le fasce a basso reddito e causa, solo in Italia, oltre 24 milioni di ore di lavoro perse ogni anno, pari a una perdita di produttività di oltre 375 milioni di euro. Interventi mirati e preventivi, concentrati sui soggetti più a rischio, potrebbero far risparmiare 2,3 miliardi di euro l’anno, in media 15.070 euro a persona tra le fasce di popolazione italiana più svantaggiate, migliorando al contempo gli esiti di salute. Sono i dati della fase 3 del Global Health Inclusivity Index, realizzato da Economist Impact con il supporto di Haleon e diffuso in occasione del World Simile Day che si celebra oggi, 3 ottobre.
"La carie dentale è oggi la patologia più diffusa al mondo, interessando il 34,1% della popolazione globale in ogni fascia d’età”, afferma Gianna Maria Nardi, dottore in Igiene Dentale, Professore Associato Sapienza Università di Roma e Presidente Atasio, L'Accademia tecnologie Avanzate nelle scienze di igiene orale. "L’intervento preventivo è l’unica arma vincente per evitare di compromettere la salute del dente e nei casi estremi la sua perdita. Studi scientifici hanno dimostrato che già in gravidanza la mamma deve avere stili di vita corretti per condizionare positivamente la salute futura del neonato. Sin dalla tenera età, quando i denti sono ancora sani - spiega Nardi - sarà necessario seguire protocolli di prevenzione che devono prevedere controlli frequenti e seguire corretti stili di vita alimentare, evitando di eccedere con il consumo di cibi e bevande zuccherate e cibi ultra-processati. Ad essa va affiancata una accurata igiene orale domiciliare quotidiana, controllando l'efficacia dello spazzolamento nel disorganizzare il biofilm batterico e privilegiando l'uso di dentifrici al fluoro contenenti sostanze capaci di remineralizzare il dente. Il controllo periodico di igiene orale, da programmare anche in assenza di una problematica dentale evidente - aggiunge - permette di evitare il processo carioso, o permette di intercettare precocemente eventuali demineralizzazioni che possono essere curate in modo da mantenere il sorriso in salute".
Nonostante sia una patologia in gran parte prevenibile - informa una nota - la carie dentale continua a colpire in maniera significativa le comunità più svantaggiate. La limitata disponibilità di cure accessibili e di programmi di educazione alla salute orale porta spesso a interventi tardivi, che risultano più invasivi, costosi e meno efficaci. Questo non solo compromette il benessere delle persone, ma genera anche un impatto economico rilevante, traducendosi in perdita di produttività e maggiori costi per il sistema sanitario.
"La salute orale è strettamente connessa a quella dell’intero organismo e non può essere considerata un aspetto secondario - sottolinea Davide Fanelli, General Manager Southern Europe e Italia di Haleon - Investire nella prevenzione orale, in particolare tra le persone più vulnerabili, significa ridurre le disuguaglianze, migliorare il benessere collettivo e generare un impatto positivo anche in termini economici e sociali. È una delle strategie più efficaci e accessibili per costruire un futuro di salute più inclusivo e sostenibile, generando valore per l’intera società. I risparmi stimati dallo studio Global Health Inclusivity Index per la sola carie- precisa - dimostrano quanto la prevenzione possa incidere: un beneficio che diventa ancora più rilevante se esteso a tutte le principali patologie orali, come parodontite e sensibilità dentale, con impatti positivi sia sulla salute delle persone sia sulla sostenibilità del sistema sanitario. È un impegno che Haleon porta avanti con convinzione, perché crediamo che la salute debba essere davvero per tutti: for health with humanity".
Haleon, che promuove campagne come Parodontax Awareness in Europa iniziative educative nei Paesi del Sud-est asiatico e collaborazioni multisettoriali negli Stati Uniti, in occasione della Giornata Nazionale dell’Igienista Dentale, il 10 ottobre - ricorda l’azienda - sarà presente in diverse città italiane al fianco dei professionisti dentali Aidi, per sensibilizzare e promuovere la salute orale attraverso attività e consulenze gratuite rivolte ai cittadini.
Leggi tutto: World Smile Day, l'indagine: "Con prevenzione dentale risparmi per 2,3 miliardi l’anno"

(Adnkronos) - Da lunedì i detenuti del carcere Due Palazzi di Padova saranno i primi in tutta Italia ad avere a disposizione le 'stanze dell'amore'. Per due ore e mezza, suddivisi in tre turni al giorno, i detenuti a cui sarà dato il permesso dal magistrato di sorveglianza potranno avere incontri intimi in un ambiente che riproduce una normale camera da letto con bagno e senza la sorveglianza diretta della polizia penitenziaria. La sperimentazione durerà quattro mesi.
Leggi tutto: Al carcere Due Palazzi di Padova aprono le stanze dell'amore, le prime in tutta Italia

(Adnkronos) - Da lunedì i detenuti del carcere Due Palazzi di Padova avranno a disposizione le 'stanze dell'amore'. Per due ore e mezza, suddivisi in tre turni al giorno, i detenuti a cui sarà dato il permesso dal magistrato di sorveglianza potranno avere incontri intimi in un ambiente che riproduce una normale camera da letto con bagno e senza la sorveglianza diretta della polizia penitenziaria. La sperimentazione durerà quattro mesi.
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