(Adnkronos) - Il gestore di nomina russa della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ha dichiarato che la situazione presso la struttura occupata è "sotto controllo", un giorno dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di ''situazione critica'' spiegando che ''da 7 giorni è in situazione di emergenza'' dopo un bombardamento russo.. "La situazione presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia è sotto controllo", ha scritto il gestore sui social media, aggiungendo di avere carburante sufficiente per mantenere in funzione i generatori elettrici di riserva. 

E' ''assurdo accusare la Russia di attaccare la centrale nucleare di Zaporizhzhia che controlla'', ha affermato dal canto suo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo il quale "tutti sanno che l'impianto e le infrastrutture circostanti sono soggetti a continui attacchi da parte del regime di Kiev" ed "è a dir poco assurdo accusare la Russia di aver bombardato un impianto da essa controllato". Il portavoce del Cremlino ha aggiunto che Zaporizhzhia è ''una struttura russa, è sotto il nostro controllo e pertanto la parte russa garantisce la sicurezza di questo impianto". 

 

L'avanzata dell'esercito russo in Ucraina ha nuovamente rallentato a settembre, soprattutto nell'oblast di Donetsk. Lo si legge nei dati diffusi dall'Institute for the Study of War (Isw) e analizzati dall'Afp, secondo i quali le forze russe hanno conquistato un totale di 447 chilometri quadrati in Ucraina, accentuando un rallentamento iniziato ad agosto. 

Da parte sua la Russia rivendica il controllo di una località nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, come riferiscono i media russi, le forze russe hanno il controllo della località di Verbove. Alla fine dello scorso agosto le forze ucraine avevano riconosciuto che le truppe russe erano riuscite ad arrivare nella regione di Dnipropetrovsk, nell'est dell'Ucraina. 

 

Nell'Ue c'è un "crescente consenso" sul fatto che il sostegno all'Ucraina non deve essere pagato solo dai "contribuenti europei", ma anche dalla Russia, che è l'aggressore, e la Commissione Europea ha trovato un modo "giuridicamente solido" per far pagare Mosca, afferma la presidente Ursula von der Leyen, a margine del Consiglio Europeo informale a Copenaghen.  

"Dobbiamo aumentare la pressione sulla Russia - dice - ed è per questo che ho proposto prestiti di riparazione per l'Ucraina sulla base" dei beni congelati alla Russia. "Non stiamo confiscando i beni, ma stiamo prendendo i saldi di cassa per un prestito all'Ucraina. L'Ucraina dovrà restituire questo prestito se la Russia pagherà le riparazioni, perché il colpevole deve rispondere" dei danni che ha causato. 

Per von der Leyen, "c'è un crescente consenso, tra noi, sul fatto che non sono solo i contribuenti europei a dover pagare per il sostegno all'Ucraina, ma che la Russia deve essere ritenuta responsabile. È la Russia il colpevole, ha causato il danno e deve essere ritenuta responsabile. Penso che ora abbiamo un modo giuridicamente solido per farlo, con la proposta sulle riparazioni", conclude.  

 

Un violento temporale si è abbattuto sulla città ucraina di Odessa e nelle aree limitrofe dove si contano almeno nove morti, tra i quali un minore. Lo riferisce Ukrinform sulla base di aggiornamenti del servizio statale per le emergenze, mentre prosegue il conflitto innescato dall'invasione russa del Paese, avviata tre anni fa. "In sette ore a Odessa è caduta una quantità di pioggia pari a quasi due mesi di precipitazioni", ha scritto nella notte su Telegram il sindaco Hennadii Trukhanov.