Cagliari
Scoperte e rimosse reti anche nel parco di Molentargius
Carabinieri al lavoro per tutto dicembre nel Cagliaritano per combattere il bracconaggio e difendere la fauna selvatica: oltre alla rimozione di reti e lacci, sono scattate denunce e multe.
A Quartucciu un uomo è stato denunciato per detenzione di avifauna selvatica protetta: gli sono stati sequestrati dieci uccelli di varie specie – cardellini, lucherini, verzellini e verdoni – tutti sprovvisti di anello identificativo che ne dimostrasse la provenienza legittima.
Un veterinario residente a Elmas invece è stato multato (10.000 euro) per inosservanza dell’obbligo di comunicazione delle variazioni del luogo di custodia di animali protetti dalla Convenzione di Washington, che disciplina il commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione.
La campagna di contrasto al bracconaggio, coordinata dal capitano Michele Ravaglioli, ha impegnato i carabinieri forestali del Raggruppamento CITES di Roma insieme al Nucleo carabinieri CITES di Cagliari.
Le aree montane e rurali del Sud Sardegna sono uno dei sette punti caldi del bracconaggio italiano, individuati dal Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici.
All’interno del Parco regionale del Molentargius, nel territorio di Quartu Sant’Elena, i carabinieri e i volontari della Lipu hanno scoperto e rimosso due grosse trappole a rete per la cattura degli storni.
Le forze in campo hanno setacciato senza sosta il territorio cercando le tracce dei bracconieri concentrando l’attenzione sulle aree già segnalate dai volontari Lipu e WWF.
Sabato, 30 dicembre 2023
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