(Adnkronos) - "Abbiamo deciso di proporre un patto per la ristorazione collettiva perché crediamo profondamente nell’importanza del cooperare per dare il giusto valore a un settore così strategico per il nostro Paese". Così Chiara Nasi, presidente di Cirfood, in un’intervista a margine del Terzo Summit della Ristorazione Collettiva organizzato al Cirfood District di Reggio Emilia, appuntamento che riunisce istituzioni, imprese, associazioni e rappresentanti della filiera agroalimentare per promuovere una visione condivisa di sviluppo sostenibile del comparto. 

"La ristorazione collettiva – ha spiegato Nasi – necessita di un corretto equilibrio tra ciò che viene richiesto nei capitolati d’appalto e quanto viene riconosciuto in termini di valore economico. È un settore che garantisce ogni giorno un servizio essenziale per milioni di cittadini ed è sostenuto dal lavoro quotidiano di oltre centomila persone. Per questo – ha aggiunto – chiediamo un impegno comune da parte di istituzioni, associazioni, imprese e della filiera agroalimentare per costruire politiche pubbliche dedicate e riconoscere un giusto prezzo, che consenta di mantenere la qualità del servizio e la dignità di chi vi opera". 

Dal palco del Summit, Nasi ha inoltre ricordato un importante traguardo raggiunto nell’ultimo anno: «Proprio da questo palco, dodici mesi fa, avevamo registrato un’apertura da parte del Ministero dell’Ambiente per lavorare insieme a una circolare interpretativa sui tanto discussi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la ristorazione collettiva. Sono davvero felice di poter dire che quella circolare è stata pubblicata poche settimane fa. È stato un percorso lungo, ma fondamentale per chiarire alcuni punti sui quali avevamo espresso perplessità e per ribadire l’importanza di basi d’asta congrue e della revisione dei prezzi, indispensabili per mantenere in equilibrio i servizi". 

La presidente di Cirfood ha voluto sottolineare che "non si tratta di chiedere margini o guadagni straordinari, che nel nostro settore non ci sono mai stati, ma di garantire condizioni che permettano di chiudere bilanci positivi, di continuare a investire in innovazione e sostenibilità e di retribuire dignitosamente i nostri lavoratori". Nasi ha poi ringraziato tutte le realtà che hanno contribuito al risultato: "Con la pubblicazione di questa circolare abbiamo ottenuto un primo, concreto successo. Voglio ringraziare chi ha lavorato a questo obiettivo, a partire dalle associazioni e in particolare Legacoop, che si è spesa in prima linea. Ma il lavoro non finisce qui – ha concluso –: abbiamo aperto un canale di comunicazione importante con il Ministero, che sarà fondamentale quando si lavorerà all’aggiornamento del decreto. È un passo avanti verso un riconoscimento pieno del valore sociale, economico e culturale della ristorazione collettiva italiana".