(Adnkronos) - Elon Musk fa mea culpa dopo lo scontro a distanza con Donald Trump. In un post pubblicato sui social, il fondatore di Tesla e SpaceX ha ammesso di "rammaricarsi per alcuni dei post" rivolti al presidente degli Stati Uniti. "Sono andati troppo oltre", ha scritto Musk, riferendosi alle critiche aspre rivolte a Trump nei giorni scorsi.
Il dissidio era esploso dopo che Musk aveva attaccato duramente il nuovo disegno di legge sulla spesa pubblica promosso dalla Casa Bianca. Il miliardario aveva definito la proposta legislativa "un disgustoso abominio" e aveva invitato a "punire politicamente" i parlamentari repubblicani che l’avevano sostenuta. La misura è considerata un pilastro della seconda amministrazione Trump e mira a rilanciare diversi settori strategici dell’economia americana.
Musk, che da gennaio a maggio è stato un cardine dell'amministrazione di Trump, ha lasciato alla fine del mese scorso il Doge, il Dipartimento per l'Efficienza governativa. L'addio all'incarico è stato 'celebrato' con una conferenza stampa dai toni cordiali nello Studio Ovale. Poi, però, le critiche al 'Big Beautiful Bill' di Trump hanno innescato il durissimo scontro tra il magnate e il presidente, tra post social e dichiarazioni.
Dopo un paio di giorni 'impreziositi' da colpi bassi - Musk ha associato Trump ai celeberrimi Epstein files prima di cancellare il messaggio - i due protagonisti hanno usato toni più concilianti. Trump, dopo aver definito Musk "un pazzo" e "un poveretto", ha messo il silenziatore alle polemiche e ieri ha augurato all'ex partner "il meglio per il futuro". Ora, arriva il mea culpa di Mr X.
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