Gaza, rebus ricostruzione: paesi arabi dicono no a piano Usa. E Israele 'avverte' il Libano

Nuovo ostacolo per la pace in Medio Oriente. I paesi arabi stanno opponendo forti resistenze a una proposta sostenuta dagli Stati Uniti di ricostruire una 'nuova' Gaza esclusivamente nella metà dell'enclave attualmente sotto il controllo di Israele, temendo che la mossa possa portare a una divisione permanente del territorio palestinese, secondo il quadro che viene descritto dal Financial Times sulla base di informazioni fornite da fonti diplomatiche.
Dall'entrata in vigore del cessate il fuoco mediato dagli Usa tra Israele e Hamas, Gaza è di fatto divisa dalla cosiddetta Linea Gialla: le forze israeliane controllano una metà del territorio, mentre Hamas governa l'altra, dove vive la maggior parte della popolazione palestinese.
La devastazione dell'enclave, ridotta in gran parte in macerie dall'offensiva israeliana durata due anni, ha reso la ricostruzione una priorità per paesi occidentali e arabi. Tuttavia, Israele e Washington hanno escluso che i fondi possano essere destinati alle aree sotto Hamas. Jared Kushner, genero dell'ex presidente Trump, ha proposto di partire dai territori controllati da Israele.
La proposta ha suscitato timori tra Stati arabi, musulmani ed europei, soprattutto perché la divisione potrebbe diventare permanente. "Non possiamo avere la frammentazione di Gaza. Gaza è una e parte dei Territori Palestinesi", ha affermato il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi, sottolineando la necessità di fissare una tempistica chiara per il ritiro israeliano. "Si prospetta uno scontro tra palestinesi, egiziani, qatarioti, turchi, Stati Uniti e Israele se gli Usa continueranno a sostenere la posizione israeliana su questo tema, il che sarebbe totalmente oltraggioso", ha aggiunto un diplomatico arabo.
Intanto Israele continua a pretendere la restituzione dei corpi degli ostaggi deceduti nelle mani di Hamas. "Finché tutti gli ostaggi morti non saranno restituiti e finché non sarà distrutto fino all'ultimo tunnel, continueremo ad agire con forza per raggiungere i nostri obiettivi a Gaza", ha dichiarato su X il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz.
In un messaggio al Libano trasmesso dagli Stati Uniti, Israele ha lamentato il fatto che l'esercito libanese non sta lavorando a sufficienza per disarmare Hezbollah e ha fatto presente che il gruppo sostenuto dall'Iran sta lavorando per ricostituire il suo arsenale in violazione del cessate il fuoco raggiunto lo scorso anno. A riferirne è l'emittente israeliana Kan.
Nelle ultime settimane - afferma - Hezbollah ha contrabbandato centinaia di razzi dalla Siria al Libano, ha rimesso in condizione di operare i lanciamissili danneggiati nei combattimenti con Israele e ha arruolato migliaia di nuove reclute. "Non state facendo abbastanza contro Hezbollah", recita secondo l'emittente il messaggio israeliano al Libano. "Senza un'azione significativa" Israele "continuerà ad attaccare con la forza".
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie



