viaggiare

La pandemia mondiale di sars covid 19 ha avuto indubbiamente effetti devastanti, e tra gli aspetti negativi vi è anche l’impossibilità spesso concreta di viaggiare fuori dai confini del proprio continente. Se un cittadino italiano, ad esempio, aveva intenzione di visitare gli USA prima della pandemia, era sufficiente richiedere un’autorizzazione ESTA online per viaggiare negli Stati Uniti, e in caso di risposta affermativa si poteva partire immediatamente senza altre preoccupazioni.

Attualmente sono presenti molte restrizioni in base al Paese che si intende raggiungere, e ogni cittadino prima della partenza è costretto a cercare informazioni per comprendere quale sia l’iter da seguire per non incorrere in problemi.

REGOLAMENTAZIONE ITALIANA PER GLI SPOSTAMENTI ALL’ESTERO

Il Governo Italiano, attraverso il DPCM 2 Marzo 2021, ha regolamentato i transiti da/verso l’estero. In seguito si è proceduto alla stesura di un elenco di paesi per i quali sono previste misure restrittive di diversa entità (o persino assenti).

San Marino e Vaticano (elenco A), per esempio, non prevedono alcuna limitazione, vi sono poi paesi a rischio epidemiologico basso(elenco B), ma purtroppo al momento della stesura di questo articolo nessun territorio rientra all’interno di questo elenco.

I paesi inclusi nell’elenco C sono i seguenti: Belgio, Croazia, Bulgaria, Estonia, Cipro, Austria, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Francia, Germania, Finlandia, Norvegia, Irlanda, Lituania, Lettonia, Grecia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Portogallo, Malta, Polonia, Ungheria, Romania, Regno Unito, Islanda, Repubblica Ceca, Svezia, Spagna, Slovacchia, Slovenia, Principato di Monaco, Andorra, Andorra, Israele, Liechtenstein.

OBBLIGO DI TEST ANTIGENICO O MOLECOLARE

I transiti da/per i paesi dell’elenco C sono permessi e non è necessario fornire motivazioni, mentre per l’arrivo in Italia, nel caso in cui vi sia stato un soggiorno o transito dai paesi dell’elenco C nelle due settimane precedenti, sono richiesti un’autodichiarazione e un test antigenico o molecolare. Si dovrà quindi necessariamente essere in possesso di un documento che attesti l’effettuazione di un tampone con risultato negativo nelle 48 ore che precedono l’ingresso nel territorio italiano. Nel caso in cui non venisse presentata la suddetta documentazione relativa al test molecolare o antigenico, si dovrà procedere con isolamento fiduciario e controllo sanitario.

Va ricordato che la gestione delle frontiere è però di competenza di ciascun Paese, ed essendo la situazione fluida e in continuo divenire si consiglia vivamente di reperire sempre le informazioni più recenti sulle normative attualmente in vigore nella nazione che si vuole visitare.

PAESI E RESTRIZIONI DELL’ELENCO D ed E

Vi è poi un elenco D, che comprende i seguenti paesi: Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Stati Uniti, Thailandia: sono permessi i transiti da/per questi paesi senza obbligo di motivazione ma al rientro in Italia sarà obbligatorio un periodo di isolamento e controllo sanitario della durata di dieci giorni.

Anche in questo caso si consiglia caldamente di raccogliere informazioni riguardanti lo specifico Paese che si vuole raggiungere in quanto ognuno di essi attua restrizioni differenti. Gli Stati Uniti, ad esempio, non permettono ancora l’entrata sul loro suolo per turismo ma solo per motivi di studio, cure mediche di prima importanza e per alcuni lavoratori di determinati settori ritenuti d’interesse nazionale. Il fatto quindi che il Governo Italiano non proibisca la partenza verso determinate destinazioni non significa che a livello pratico poi esse siano davvero raggiungibili.

L’elenco E comprende tutte le zone non menzionate in precedenza, ovvero il resto del mondo. Gli spostamenti da o per luoghi appartenenti all’elenco E sono consentiti solo nel caso in cui ci siano motivazioni precise, ovvero: motivi di salute o studio, lavoro, rientro presso il domicilio, abitazione o residenza, assoluta urgenza. Pertanto il turismo non è contemplato tra le motivazioni. Il rientro in Italia da questi paesi è sempre consentito ai cittadini italiani/UE/Schengen e relativi familiari, così come a chi possiede regolare permesso di soggiorno e rispettivi familiari.

OBBLIGHI IN CASO DI SOGGIORNO/TRANSITO DA PAESI DELL’ELENCO D

All’ingresso/rientro in Italia, se nei 14 giorni precedenti si è soggiornato/transitato dai paesi dell’elenco D è obbligatorio (fino almeno al 30 luglio):

- Compilare un formulario on-line di localizzazione (denominato anche Passenger Locator Form digitali (dPLF);

- Ottenere un certificato che dimostri la negatività di un test antigenico o molecolare, eseguito con tampone nelle 72 ore che precedono l’ingresso in territorio italiano, da mostrare a chiunque debba procedere a tale verifica.

- Informare l’azienda sanitaria del proprio territorio in merito al proprio arrivo in territorio italiano.

- Sottoporsi ugualmente a isolamento fiduciario e monitoraggio sanitario per dieci giorni (per chi arriva in Italia dal 18 aprile 2021).

- Ci si può recare presso la destinazione prestabilita in Italia solamente con mezzo privato. Non è quindi assolutamente possibile utilizzare mezzi pubblici.

- Al termine dei dieci giorni di quarantena, è richiesto un ulteriore test antigenico o molecolare, eseguito con tampone.


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