tradingautomatico Il trading online automatico

Il trading online prosegue la sua poderosa ascesa anche nel nostro Paese. Una crescita favorita anche dal fatto che le tradizionali possibilità di risparmio, a partire dai conti correnti bancari, non riescono più ad assicurare rendimenti apprezzabili.
Se a questo si aggiunge che le tecnologie multimediali sono sempre più diffuse ed alla portata di tutti, diventa più facile comprendere il perché di questa diffusione sostanzialmente capillare. Se da un lato aumenta il numero di trader, va detto che molti di loro sono presto costretti ad alzare bandiera bianca per evidenti difetti di impostazione. Andiamo a vedere perché.
Il primo e più clamoroso errore è quello commesso da chi si accosta al trading online pensando di giocare i propri soldi, non di investirli. Non si tratta di un gioco, anzi, per poter avere successo in questo tipo di operazioni occorre riuscire a padroneggiare una serie di strumenti che possono stendere una rete di protezione intorno ai propri soldi.

Investire in strumenti finanziari è rischioso

Occorre cioè studiare, in particolare l’analisi  tecnica e fondamentale, per riuscire a capire quale sia il momento propizio per prendere posizione sul mercato senza correre rischi troppo elevati. Per comprendere meglio il concetto è sufficiente ricordare che, secondo le statistiche, il 90% di chi apre un account perde presto il capitale investito e si rivolge ad altre soluzioni.
Proprio per ovviare a questa vera e propria epidemia i gestori delle piattaforme, spesso e volentieri, mettono gratuitamente a disposizione dei propri clienti il cosiddetto conto demo, ovvero una particolare modalità simulata che permette di dare vita ad operazioni del tutto simili a quelle che ogni giorno avvengono sui mercati, senza che però siano investiti soldi reali.
Se manca lo stress che caratterizza le operazioni reali, questa modalità operativa permette all’aspirante trader di fare conoscenza con la turbolenza che è tipica di questo particolare comparto.

Attenzione alla piattaforma

Altro strumento importante in questa fase per farsi supportare è quello relativo al trading automatico: si tratta di un’impostazione tramite la quale l’utente va a configurare le sue preferenze (soprattutto limiti di spesa giornalieri) per lasciare poi che un robot faccia tutto in automatico.
Il secondo errore, una volta capito che non ci si può affidare alla fortuna, consiste nell’errata scelta della piattaforma. Uno sbaglio che può rivelarsi grave, ove il broker scelto non sia in grado di assicurare servizi all’altezza, o addirittura esiziale, nel caso in cui la piattaforma adottata si riveli truffaldina.
Ipotesi tutt’altro che remota, se si considera come nel corso degli ultimi anni siano stati centinaia gli operatori che hanno truffato i propri clienti o messo in atto comportamenti del tutto discutibili. Centinaia di broker che sono finiti sulle blacklist compilate dalle autorità che sovrintendono al corretto svolgimento delle operazioni finanziarie (in Italia la Consob). Per evitare questi soggetti occorre aprire account con piattaforme munite di regolare permesso, le uniche che danno effettive garanzie.


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