Oristano
Il Coordinamento del partito si è ritrovato all’Hostel Rodia
È partita ufficialmente oggi, da Oristano, con la presentazione delle proposte che approderanno al tavolo sul programma di governo in vista delle imminenti elezioni regionali, la campagna elettorale dei Riformatori Sardi. Alla presenza dei dirigenti del partito, di numerosi sindaci e amministratori arrivati all’Hostel Rodia da tutta la Sardegna e ai candidati, sono state illustrate idee e strategie per il futuro della Sardegna. Sei i grandi temi (a loro volta suddivisi in articolazioni specifiche) individuati dai Riformatori e considerati strategici, quindi parte integrante fondamentale e imprescindibile del prossimo programma di governo: insularità; ambiente, energia e transizione verde; innovazione tecnologica e modernizzazione della Regione e Pa; qualità della vita; politiche di occupazione e formazione; progetti speciali (in primis quello relativo alla valorizzazione del patrimonio nuragico sardo in chiave Unesco, senza tralasciare il comparto agricolo verso cui i Riformatori presentano un articolato progetto legato all’innovazione).
Per quanto riguarda l’insularità la proposta dei Riformatori – presentata dal garante per le candidature e delegato del partito al tavolo di programma della coalizione di centrodestra, Franco Meloni – si concentra su accessibilità esterna e interna; continuità territoriale (risorse statali comparabili quelle di Corsica e Baleari); grandi infrastrutture viarie e ferroviarie; riforma del Tpi; recupero del gap infrastrutturale in materia di scuola e giustizia; politiche energetiche; fiscalità di sviluppo; revisione della normativa europea in materia di aiuti di Stato.
Corposo il programma legato ad ambiente, energia e transizione verde: piano energetico regionale a inizio consiliatura; ridurre la dipendenza da fonti fossili con incentivazione di fonti Fer; semplificazione iter autorizzativi; promuovere impianti pilota per energia geotermica, idroelettrica e a idrogeno; sostenere forme di auto produzione energetica; sostenere la realizzazione delle comunità energetiche; sensibilizzazione cultura energetica; valorizzazione del patrimonio storico archeologico come risorsa ambientale e turistica a fini turistici; elaborazione di un nuovo modello di produzione agropastorale sia a fini economici e di sviluppo sia a fini turistici; piano straordinario per modernizzare Il trasporto ferrato e collegamento con Nuoro; revisione del sistema del rifiuti con uso di moderne piattaforme automatizzato.
Si è parlato quindi di innovazione tecnologica e modernizzazione attraverso l’adozione di moderne forme di organizzazione della Regione negli appartati istituzionali e negli assetti amministrativi; la revisione della legge 1/77; la digitalizzazione della Pa; semplificazione normativa con istituzione di organi di verifica di leggi e procedure; ridefinizione ruolo e responsabilità livelli politico/amministrativi mediante revisione della L.R. n. 31/98; introduzione dell’obbligo di interscambiabilità documentale e potenziamento delle reti internet; sostegno alle piccole e medie imprese per la crescita tecnologica; sostegno alla formazione digitale del cittadino comune; sviluppo di politiche innovative di accesso al credito; modernizzazione delle strutture scolastiche; introduzione nei programmi scolastici della lingua sarda e forte orientamento verso le Stem e l’informatica; incentivi fiscali per le aziende tecnologiche che nascono o si trasferiscono in Sardegna.
Nella bozza c’è spazio poi per la qualità della vita, che passa dal recupero di efficacia del sistema sanitario con forte sviluppo della telemedicina (agenzia); garantire ovunque assistenza di base capillarizzata, MG, MCA, 118 medicalizzate; lotta alle liste d’attesa di specialistica ambulatoriale come priorità assoluta; interventi di “robusta” manutenzione delle strutture ospedaliere esistenti; costruzione di quattro nuovi ospedali a Sassari, Alghero, Cagliari e nel Sulcis Iglesiente, come deciso dalla Giunta regionale; piano sanitario territoriale nei primi tre mesi della legislatura nel senso della massima integrazione; realizzazione rapida delle case della salute e degli ospedali di comunità come programmati; sviluppo di parchi urbani e interventi sul verde pubblico; predisposizione di un piano anziani che unisca in rete le strutture regionali e comunali di carattere sanitario, sociale e ricreativo; revisione del sistema di trasporto pubblico locale; revisione del sistema dei rifiuti con uso di moderne piattaforme automatizzate; programma di agevolazioni fiscali per le residenzialità per le zone interne e per le nascite.
Uno dei grandi temi si focalizza sulle politiche di occupazione e formazione. Nello specifico, si parla dell’avvio di un percorso di riqualificazione del personale regionale e degli enti locali; percorsi formativi intra e interaziendali rivolti alle piccole e medie imprese; incentivazione tradizioni artigiane anche con scuole dedicate; formazione “globale” degli imprenditori; programmazione fabbisogno lavoratori extracomunitari e loro formazione; coinvolgimento associazioni artigiane nella progettazione delle incentivazioni; programmazione di qualunque forma di incentivazioni su basi pluriennali e con adeguata pubblicità; progetti per favorire la realizzazione e il rafforzamento di reti di imprese; programma di agevolazioni fiscali per le imprese che si insediano nei piccoli centri dell’interno.
Infine i progetti speciali. E quindi, la valorizzazione dell’identità, legata alla antica civiltà sarda, attraverso il riconoscimento degli elementi di unicità che le conferiscono valore universale, rappresentando uno straordinario; elemento di riconoscibilità per la Sardegna nel mondo, da cui discendono vantaggi competitivi in tutti i campi dello sviluppo; introduzione dello studio della storia sarda nei programmi scolastici della Sardegna; difesa del paesaggio monumentale preistorico e protostorico della Sardegna, da qualsiasi intervento ambientale che rischi di snaturarne la valenza culturale e il ruolo di asset economico imprescindibile per le politiche di sviluppo sostenibile; elaborazione di un complessivo programma pluriennale “Einstein Telescope”, che sappia preparare il territorio alle necessità di accoglienza nei confronti di questo insediamento, cogliendone le potenzialità identitarie di valore universale, nelle loro declinazioni culturali, sociali ed economiche, in continuità con il percorso della storia millenaria dell’isola.
“Oggi abbiamo condiviso punto per punto gli elementi qualificanti di quelle che a nostro avviso sono le leve da spingere per uno sviluppo e una crescita duraturi della Sardegna e che insieme rappresentano vere e proprie aree tematiche sulle quali intervenire”, ha spiegato Franco Meloni, coordinatore delle proposte presentate nel corso della seconda riunione del Coordinamento regionale dopo quella di luglio (a cui farà seguito l’ultimo incontro di presentazione delle liste). Dal tavolo del Coordinamento il segretario regionale Aldo Salaris, ringraziando i partecipanti, ha evidenziato “l’azione svolta a supporto del tessuto economico e sociale sardo in questi anni, la spinta positiva e il contributo di idee e progetti che i Riformatori hanno saputo mettere in campo in questa delicata fase di messa a punto del programma. Un impegno”, ha detto, “che ci qualifica come forza fondamentale della coalizione, radicata sul territorio e pronta a coglierne le istanze”.
“Questa consiliatura”, è intervenuto il consigliere regionale e presidente della Commissione Insularità Michele Cossa, “è stata straordinaria perché abbiamo ottenuto due risultati storici. Si tratta del riconoscimento costituzionale dell’insularità e dell’avvio del grande progetto sul riconoscimento Unesco del patrimonio nuragico sardo, ma la prossima Legislatura sarà decisiva, specie sul tema dell’insularità. Senza tentennamenti e mostrando forza e unità abbiamo il dovere di continuare con forza e decisione a difendere i nostri diritti alzando la voce con l’Unione europea e con il Governo nazionale”.
“I risultati ottenuti con coerenza, impegno e responsabilità verso i sardi”, ha commentato la capogruppo dei Riformatori Sardi in Consiglio regionale Annalisa Mele, “ci consentono oggi di chiudere una consiliatura che pur nelle difficoltà ha visto distinguersi i Riformatori, sempre pronti a portare un fondamentale contributo di idee per lo sviluppo della nostra Isola e di ogni singolo territorio, perfino dei più piccoli. Con lo stesso spirito abbiamo proposto oggi un piano di sviluppo lungimirante e orientato al benessere dei sardi e alla crescita della Sardegna”.
“Nel corso del Coordinamento regionale, al quale hanno preso parte tutti gli otto coordinamenti provinciali sardi dei Riformatori”, ha concluso la presidente del partito Mara Lai, “abbiamo presentato quelle che a nostro avviso sono le migliori proposte per governare i prossimi cinque anni”.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche il coordinatore provinciale del partito Andrea Santucciu, che a margine del Coordinamento ha annunciato chi saranno i sei candidati[1] del territorio provinciale in quota Riformatori in corsa per un posto in Consiglio, e il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna.
Lunedì, 11 novembre 2023
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