(Adnkronos) - Hamas spaccato. E' questa la fotografia che fa del gruppo il Wall Street Journal secondo cui restano forti divisioni su come procedere dopo che ieri Hamas ha risposto alla proposta del presidente degli Stati Uniti per la "fine del conflitto a Gaza" accettando di rilasciare tutti gli ostaggi e dicendosi pronto a "consegnare l'amministrazione della Striscia di Gaza a un'entità palestinese" composta da tecnici "sulla base del consenso nazionale palestinese e con il sostegno arabo e islamico". 

Hamas, evidenzia il giornale, ha usato un linguaggio evasivo e la ragione principale - dicono funzionari arabi di Paesi impegnati nella mediazione con il gruppo - è che non c'è accordo sul disarmo e sulle condizioni per il rilascio gli ostaggi. 

Stando ai mediatori arabi, Khalil Al-Hayya, negoziatore di Hamas, e diversi altri esponenti dell'ala politica del gruppo hanno sostenuto di accettare la proposta nonostante riserve significative. Ma gli esponenti di Hamas fuori dalla Striscia di Gaza hanno un'influenza limitata sul braccio armato del gruppo, che resta nell'enclave palestinese. Ezzedin al-Haddad, alla guida di Hamas a Gaza dopo l'uccisione di Yahya Sinwar e Mohammed Sinwar, ha detto ai mediatori di essere aperto al compromesso, scrive il giornale, aggiungendo che secondo i mediatori Haddad sarebbe pronto alla consegna di razzi e altri armamenti all'Egitto e all'Onu ma vorrebbe restassero nell'arsenale armi come i fucili d'assalto, che Hamas considera armi difensive. 

Ma, dicono ancora i mediatori, comandanti di Hamas a Gaza temono di non riuscire a far rispettare fra i combattenti l'impegno sul disarmo se verrà accettata un'intesa che equivale a una resa. 

"Entro 72 ore da quando Israele avrà pubblicamente accettato questo accordo, tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, verranno restituiti", prevede il piano di Trump per "la fine del conflitto a Gaza". Gli 'scettici' all'interno di Hamas affermano che la proposta del presidente Usa è di fatto una "tregua di 72 ore". E i mediatori evidenziano come i vertici del braccio armato di Hamas insistano perché il rilascio degli ostaggi sia collegato a una tempistica chiara per il ritiro israeliano da Gaza. 

Così, secondo alcuni osservatori, la risposta di Hamas serve a prendere tempo per risolvere le tensioni tra l'ala politica e il braccio armato del gruppo.