(Adnkronos) - Il Pd chiede alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di chiarire la posizione dell'Italia su dazi e Ucraina dopo un post rilanciato dal presidente Usa, Donald Trump, su Truth. 

Sulla questione è intervenuto ieri su X l'eurodeputato Pd Giorgio Gori. ''Trump su Truth rilancia un video e questo testo: 'Giorgia Meloni sfida l’Unione europea e punta a un accordo commerciale diretto con Trump. Ottima mossa, Meloni. È una scelta intelligente'. Sarebbe interessante sapere se la notizia ha fondamento o se Meloni smentisce Trump'', ha chiesto Gori.  

E oggi a incalzare la premier sono Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati, e Piero De Luca, deputato Pd e capogruppo in commissione Politiche europee. 

"È vero che l’Italia si accingerebbe a negoziare direttamente con gli Stati Uniti i dazi per la pasta ed è vero che l’Italia sarebbe interessata a ridimensionare il supporto all’Ucraina? - chiede Braga in una nota - Le parole del presidente Trump lasciano poco spazio alle interpretazioni. Perciò Meloni non può far finta di nulla. Deve chiarire da che parte sta l’Italia e se è destinata a essere l’avamposto di Trump per rompere il fronte europeo e indebolire definitivamente l’Unione europea che non è soltanto un sodalizio economico, ma anche e soprattutto un patto politico tra stati che condividono valori, diritti e libertà". 

"Il post rilanciato da Donald Trump con cui si annuncia che Meloni starebbe rompendo con l'Ue su dazi e appoggio all'Ucraina sono di una gravità inaudita e vanno smentite immediatamente - afferma Piero De Luca - Si tratta di dichiarazioni clamorose che, se confermate, solleverebbero dubbi enormi sull'operato del nostro governo e sulle politiche economiche che l'Italia sta adottando. È urgente e necessario che la premier chiarisca immediatamente, smentendo quanto affermato dal presidente Usa, perché quelle dichiarazioni mettono in discussione la credibilità e l'autonomia della nostra politica estera e rischiano di segnare una frattura gravissima e drammatica con la Ue. Non è più il momento delle ambiguità. La premier ha il dovere di chiarire e mettere fine a ogni speculazione".