Oristano

Occuperebbe oltre 31 ettari, con 24.000 pannelli solari

Lo scorso novembre la società Sardegna Green 11 ha presentato al Ministero della Transizione ecologica un nuovo progetto agrivoltaico da realizzare tra Milis e San Vero Milis, con opere di connessione che attraverserebbero anche il territorio di Narbolia, per raggiungere una cabina primaria. Subito è partito il procedimento di valutazione di impatto ambientale e lo scorso 3 gennaio si sono chiusi i termini per la presentazione delle osservazioni.

L’area interessata si trova a Sas Murtas. Si tratta di 31,2 ettari di terreni agricoli gestiti dal Consorzio di bonifica. L’impianto avrebbe una potenza di picco di circa 14 kWp e una potenza di immissione di circa 12 kW, prodotta da 24.000 pannelli fotovoltaici sollevati da terra di circa 2,5 metri. L’impianto avrebbe una vita di circa 30 anni e un costo di oltre 10 milioni di euro.

Un progetto che non piace a un gruppo di cittadini, che ha organizzato una conferenza informativa per domani – venerdì 26 gennaio – alle 17.30 nella sala ovest di Palazzo Boyl, a Milis. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Milis.

“L’assalto al nostro territorio regionale”, si legge in una nota diffusa dal gruppo organizzatore, “continua imperterrito senza freni. Questa volta si tratta di un nuovo progetto di agrivoltaico nei Comuni di Milis e San Vero Milis, le cui opere di connessione attraversano anche il territorio del Comune di Narbolia. Come ormai succede da tempo, un po’ in tutta la Sardegna ma non solo, vengono presentate domande di progetti speculativi e non debitamente programmati di energia rinnovabile che superano di gran lunga la produzione di energia di cui la Sardegna ha bisogno ed effettivamente consuma”.

“Infatti”, prosegue la nota, “al 31 dicembre 2023 sono state presentate 756 domande di connessione (485 di solare e 271 di eolico), per una potenza complessiva di poco più di 55 GWh. Il consumo reale della nostra regione ammonta a 8,11 GWh, mentre la produzione è di 13,39 GWh (dati al 31 dicembre 2022). Stiamo quindi già producendo 5,28 GWh in più del nostro fabbisogno. Tutti i dati provengono dal sito ufficiale di Terna”.

Alla conferenza a Palazzo Boyl interverranno amministratori locali, anche dei comuni vicini,  tecnici esperti del settore, rappresentanti di associazioni ambientaliste e dei comitati sardi che combattono le speculazioni nel settore dell’energia.

“Un incontro importante”, conclude il gruppo organizzatore della conferenza, “saranno affrontate le problematiche poste dal progetto in questione, a partire dal consumo di suolo, dall’impatto ambientale e del paesaggio culturale e identitario, oltre che dei problemi economici (per esempio le conseguenze su agricoltura/pastorizia e turismo) e sociali, e della democrazia energetica (vedi autoconsumo e comunità energetiche)”.

Giovedì, 25 gennaio 2024

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Fonte: Link Oristano


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