Ha già tra le mani tutti i vari documenti utili a stilare un
ricorso al presidente della Repubblica, Marcello Medici, avvocato
di Giuseppe e Antonio Melis, padre e figlio rispettivamente
titolare e dipendente del camion bar “Lo sfizio numero 1” che,
venerdì scorso, è stato dichiarato abusivo e fatto togliere da
piazza Madre Teresa di Calcutta dalle forze dell’ordine che, con in
testa la polizia Locale, hanno effettuato un blitz poco dopo
l’alba. Oggi c’è stato un incontro tra i ristoratori, il loro
legale e il dirigente Alessandro Cossa. Al momento, stando a quanto
trapela, non ci sarebbero altre zone in città dove poter fare
tornare al lavoro i caddozzoni. E, a detta del loro avvocato, ci
sono alcuni punti della vicenda che vanno chiariti e che, allo
stato attuale, renderebbero “ingiusto” il provvedimento adottato
dall’amministrazione comunale: “Nell’ordinanza che sancisce la
decadenza non c’è nessuna firma e il documento non si trova nel
sito del Comune”, dichiara, a Casteddu Online, Medici: “I tempi per
un ricorso al Tar sono ormai scaduti ma, entro pochi giorni,
protocollerò un ricorso direttamente all’attenzione del capo dello
Stato, Sergio Mattarella”. Difficile sapere se troverà, o meno,
accoglimento. Va anche ricordato che il provvedimento legato alla
decadenza del camion bar nel piazzale già interessato dai lavori
della futura metropolitana dell’Arst risale a qualche mese fa:
“Vogliamo tentare tutte le strade a nostra disposizione per evitare
che cinque famiglie finiscano davvero in mezzo ad una strada. È
ingiusta la decadenza automatica per chi sfora il metraggio della
concessione data”. Che, nel caso dei Melis, è stato di 43 metri
quadri.
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