
(Adnkronos) - Il Napoli in campo a Parma oggi per un match con vista scudetto. Gli azzurri, primi in classifica con 78 punti e una lunghezza di vantaggio sull'Inter, oggi 18 maggio 2025 - in una gara in diretta tv e streaming - fanno visita agli emiliani, che hanno 32 punti e sono ad un passo dalla salvezza.
Parma-Napoli visibile in esclusiva su Dazn. Per gli abbonati a Sky con Zona Dazn, partita disponibile anche al canale 214. La partità sarà visibile in streaming su Sky Go, Now e Dazn.
Giovanni Allevi, la scoperta della malattia: "Mi è crollato tutto, in bilico tra la vita e la morte"

(Adnkronos) - "La mia anima è disperatamente aggrappata alla vita", così Giovanni Allevi parla della sua battaglia contro la malattia. Ospite oggi, domenica 18 maggio, a Verissimo, il pianista e compositore ha ricordato il giorno in cui ha scoperto di essere un malato oncologico.
Giovanni Allevi ha fatto della sua malattia una lezione di musica: "Farò quattro concerti con orchestra e in questa occasione eseguirò una composizione che nasce sulla trasformazione in note delle 7 lettere della mia malattia, che si chiama proprio mieloma".
"Il 2 giugno del 2022 ero a Vienna - ha ricordato il compositore - avevo la febbre da diversi giorni ma soprattutto un terribile mal di schiena. Così intenso, che durante quel concerto, io non riuscì ad alzarmi davanti al pubblico che stava applaudendo per me". Poi, due settimane dopo la diagnosi: "È bastata una diagnosi del sangue e una lastra per capire che quello non era solo un mal di schiena, ma il sintomo di una malattia grave che si era protratta in avanti, ossia il mieloma multiplo".
"Avevo metastasi ossee in tutto il corpo: al femore, al bacino, al cranio. Mi è tremata la terra sotto ai piedi", ha aggiunto Giovanni Allevi. Il compositore ha parlato del percorso di chemioterapia, che ha definito un'esperienza "forte": "Ti troverai i capelli sul cuscino", mi avevano detto. Un giorno, racconta Allevi, "mi svegliai con la testa che mi bruciava tantissimo. E mi caddero tutti i capelli, in una volta sola. Ero calvo, ma non mi sono impressionato".
Giovanni Allevi ricorda il momento più difficile vissuto durante il ricovero in ospedale: "Durante la degenza, dopo la chemioterapia, quando ero ancora sotto effetto di oppioidi, mi alzai una notte per andare in bagno e vidi la mia immagine riflessa nello specchio, mi sono spaventato perché ho visto lo sguardo completamente vuoto. Allora non sapevo ancora se le terapie avrebbero fatto effetto. Vivevo in bilico tra la vita e la morte".

(Adnkronos) - E' deceduta stamane all'ospedale 'Vito Fazzi' di Lecce, M.T.P., la donna di 82 anni, ferita gravemente venerdì dal marito di 85 anni, nella loro abitazione di Otranto con un colpo di pistola alla testa esploso a distanza ravvicinata. L'uomo, A.B. si era poi tolto la vita subito dopo aver sparato alla moglie. La scoperta era stata fatta da una familiare. La pistola era detenuta legalmente. Dalle prime ricostruzioni entrambi avevano gravi problemi di salute. L'82enne era stata ricoverata in rianimazione in condizioni molto gravi ed era stata sottoposta a un intervento chirurgico.
Leggi tutto: Lecce, spara a moglie e poi si uccide: donna morta in ospedale

(Adnkronos) - Vip, politici e personaggi dello spettacolo nella tribuna del Centrale per assistere alla finale degli Internazionali d'Italia 2025. Tanti gli ospiti d'onore nel match tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz oggi, domenica 18 maggio. Tra i diecimila spettatori che hanno riempito gli spalti del Foro Italico ci sono, ovviamente, i genitori del tennista azzurro, il padre Hanspeter e la madre Siglinde, oltre al presidente Fitp, Angelo Binaghi, quello di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, e quello del Coni, Giovanni Malagò.
Ad assistere alla finale il presidente della Camera, Lorenzo Fontana e i ministri Antonio Tajani, Paolo Zangrillo, Marina Elvira Calderone e Paolo Zangrillo. Accanto a loro il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e i senatori Matteo Renzi e Claudio Lotito, presidente della Lazio. Sulle tribune del Centrale anche l'ex sindaca Virginia Raggi e l'ex centrocampista e allenatore della Roma Daniele De Rossi.
Tanti i personaggi dello spettacolo presenti. In prima fila Victoria De Angelis e Thomas Raggi dei Maneskin, accompagnati dalle fidanzate, l'attore Raoul Bova, Paolo Bonolis e Bruno Vespa.
Leggi tutto: Dai Maneskin a De Rossi e Bonolis, per Sinner-Alcaraz folla di vip agli Internazionali

(Adnkronos) - "Basta diffamazioni. Chi semina odio e bugie va fermato e condannato". L'avvocato Angelo Pisani, presidente nazionale dell’associazione Noi Consumatori, ha deciso di querelare per diffamazione la tiktoker Rita De Crescenzo dopo un suo video sui social in cui afferma che "medici ed avvocati fanno uso di droga". Pisani lancia quindi un appello ai colleghi avvocati, ai medici, ai genitori a tutelarsi: "Difendiamo la nostra dignità da chi usa i social per offendere e distruggere".
Secondo l'avvocato "è tempo di una legge, è tempo di un Daspo digitale: la libertà di parola non è libertà di diffamare. La sua proposta di legge, spiega, "mira a combattere le violazioni, le violenze e i crimini sui social media e nel web. L’iniziativa nasce dalla necessità di tutelare le nuove generazioni, che sono sempre più esposte ai pericoli del mondo digitale, inclusi cyberbullismo, stalking online, diffamazione e altri crimini virtuali". Pisani precisa che presto si avvierà la raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare. L’obiettivo "è spingere il governo ad adottare misure urgenti per garantire maggiore sicurezza nelle piattaforme online e prevenire abusi che possano compromettere la serenità e la sicurezza degli utenti, in particolare dei più giovani". L'avvocato aggiunge che il "Daspo digitale proposto prevede sanzioni per chi commette crimini online, come la sospensione o il blocco dell’accesso ai social media per chi è coinvolto in attività illecite. La legge potrebbe anche includere misure preventive e interventi educativi per sensibilizzare gli utenti sull’uso responsabile e sicuro della rete". Questa iniziativa, chiosa, "ha il potenziale di diventare un punto di riferimento per la protezione digitale in Italia, unendo giuristi, istituzioni e cittadini in un’azione concreta per la sicurezza online".

(Adnkronos) - A Siena spicca il volo la stella filante di Isaac Del Toro: il giovane messicano della Uae Team Emirates -22 anni a novembre- sconvolge ogni previsione nella nona tappa del Giro d'Italia e diventa la nuova Maglia Rosa. Del Toro è stato beffato sul traguardo, solo alla fine e grazie all'esperienza, all'imbocco di Piazza del Campo da un tenacissimo Wout van Aert a ruota del messicano negli ultimi 15 km, poi lo scatto da pistard per la volata che gli consegna la tappa in una delle frazioni più difficili, la Gubbio-Siena di 181 km con cinque settori di sterrato toscano con pendenze assassine. Terzo posto per Giulio Ciccone, quarto per Carapaz e appena dietro arrivano Yates e Riberi.
Tappa che ha visto la sfortuna accanirsi su diversi ciclisti di classifica, soprattutto Primoz Roglic colpito da caduta e foratura ma che con sforzi sovrumani riesce a tagliare il traguardo senza eccessivi ritardi, e che vede Diego Ulissi cedere la testa della classifica generale con un ritardo di poco meno di cinque minuti.
Leggi tutto: Giro d'Italia, Del Toro è la nuova Maglia Rosa: tappa a Van Aert

(Adnkronos) - Problema vesciche per Sinner? La soluzione prova a proporla Adriano Panatta prima della finale degli Internazionali d'Italia tra l'azzurro e Carlos Alcaraz: "Se posso permettermi, gli consiglio di indossare due paia di calzini. Una soluzione semplice, ma efficace". L'ex fuoriclasse tennis azzurro ha parlato così ai microfoni di Rai Sport, facendo riferimento al fastidio fatto notare da Jannik nell'ultimo match contro Tommy Paul. Panatta, ultimo italiano a trionfare al Foro Italico nel 1976, ha aggiunto: "Sono passati 49 anni? Spero che Sinner vinca gli Internazionali d'Italia, così non ne parliamo più. Al di là delle battute, Sinner ha le qualità per vincere tutti i tornei. Se non vince quest'anno, lo farà l'anno prossimo o tra due anni".
Panatta ha in seguito parlato così del momento del numero uno del ranking: "Non sappiamo ancora quale sia il vero Sinner. Quello che abbiamo visto finora da Sinner non è indicativo, il divario visto sinora è talmente ampio... Ha perso il primo set contro Paul, ma poi ha vinto senza problemi. Non sappiamo ancora qual è il vero Sinner. Finora, non è che abbia battuto fenomeni prima della finale. Non ha avuto una prova difficile prima di trovare Alcaraz. Sono giocatori di livello altissimo, una volta vince uno e una volta vince l'altro. Sono la 'coppia' del tennis mondiale per i prossimi anni, daranno vita alle sfide più memorabili. Poi ci sarà qualcun altro che potrà contrastarli, ma ora non vedo nessuno".
Leggi tutto: Panatta e il consiglio a Sinner: "Vesciche? Può risolvere così". E su Alcaraz...

(Adnkronos) - Jasmine Paolini difende Coco Gauff. La tennista azzurra ha vinto oggi, domenica 18 maggio, gli Internazionali di doppio femminile in coppia con Sara Errani. E in conferenza stampa Paolini è tornata sulla finale, nel tabellone femminile, vinta contro Coco Gauff, fortemente criticata da Adriano Panatta nel post partita per i molti errori in campo.
L'ex tennista si era scagliato duramente contro l'americana, numero tre del mondo. "Non basta tirare forte, nel tennis c'è la rete e ci sono le righe. Gauff non ha cambiato nulla nel suo gioco in tutta la finale, bisogna imparare a giocare anche sulla terra battuta", la sintesi delle dichiarazioni del 'totem' del tennis tricolore.
Oggi Gauff ha ricevuto il sostegno di Paolini: "Quanti anni ha Coco? 21? Ha vinto uno Slam. Credo ci sia poco da criticare onestamente", ha detto Jasmine, al suo secondo trionfo consecutivo nel doppio a Roma e al primo nel tabellone femminile, "è una ragazza giovanissima, una grande atleta, molto influente nel nostro sport. Una grande personalità. Credo che porti solo cose positive al tennis".
Leggi tutto: Paolini difende Gauff dalle critiche di Panatta: "Ha 21 anni e ha vinto uno Slam"
(Adnkronos) - Musica, una parata di auto, foto ricordo con le mani che fanno il simbolo della ‘V’, ma soprattutto tante bandiere della Romania fuori dal consolato romeno nel quartiere Eur di Roma. La manifestazione spontanea, mentre i 'romeni d'Italia' continuano ad accorrere per votare al secondo turno delle elezioni presidenziali, è partita intorno alle 13, quando un gruppo di famiglie - a sostegno di George Simion, leader dell'ultradestra risultato saldamente in testa al primo turno su Nicusor Dan, attuale sindaco di Bucarest - si è ritrovato a viale Libano e ha iniziato a percorrere la strada del consolato avanti e indietro con le auto, sventolando bandiere romene, nastri gialli, blu e rossi, e scandendo “Simion, Simion”, mentre dalle autoradio si sentiva suonare la canzone “Adu caii, Simioane”, “una canzone che - spiegano i manifestanti - parla di quello che è accaduto a dicembre”, con la crisi politica dovuta all’annullamento delle elezioni presidenziali.
Ranuela e Cosmi sono stati tra quelli che hanno preso parte al carosello con la loro auto “ma - raccontano - ci hanno fatto allontanare dicendo che dovevamo stare ad almeno 500 metri da qui per fare una manifestazione”. “Fino ad ora hanno fatto ciò che hanno voluto - rivendicano - ma a dicembre non gli è riuscito. Ci hanno anche spinto a scendere in strada per protestare, hanno superato il limite: io non ho votato per 20 anni - confessa Ranuela - ma oggi sono tornata alle urne. Prima siamo andati in chiesa, poi a votare. Che Romania vorremmo? Di certo, per prima cosa, ne vorremmo una meno corrotta”.
E' composito il popolo degli elettori che si presenta al Consolato di viale Libano: famiglie intere con figli, disabili, anziani, donne in gravidanza. Alcuni hanno scelto abiti eleganti, altri hanno optato per le camicie della tradizione: bianche, con disegni merlettati sul petto e sulle spalle per le donne, con collo a V ricamato con i colori della bandiera della Romania per gli uomini. Se i sostenitori di Simion si fanno sentire, non mancano anche gli "europeisti", pronti a votare Dan: “Viviamo un momento molto importante nella storia del nostro Paese e anche della Moldavia, Nazioni che prima erano uno Stato solo”, racconta Lidia, fuori dai cancelli del consolato. Secondo la donna questo è “un momento storico: dobbiamo scegliere fra l’Unione Europea e l’altra opzione, che ci porta un po’ più indietro… Io ho scelto la strada pro Europa - rivela - e credo che molti faranno come me: per i nostri figli, i nostri nipoti, per un futuro migliore”.

(Adnkronos) - Siparietto tra Mara Venier e Jerry Calà che oggi, domenica 18 maggio, è stato ospite nell'ultima puntata della stagione di Domenica In. Il comico e attore ha ricordato con la conduttrice gli anni in cui i due sono stati marito e moglie. Occasione per Mara Venier di togliersi qualche sassolino dalla scarpa...
Mara Venier ha chiesto a Jerry Calà: "Com'eri quando hai girato 'Sapore di mare'?". Una domanda che ha messo in evidente difficoltà l'attore, che ha smascherato con una grassa risata: "Com'ero? Tu lo sai benissimo Mara!". "Io lo so benissimo com'eri, ma non lo posso dire pubblicamente perché è l'ultima puntata", ha replicato la conduttrice stizzita. "Ero allegro, sbarazzino e tanto entusiasta del mio lavoro", ha risposto l'ex marito della conduttrice.
Mara Venier lo incalza: "Eri molto generoso, no? Ti davi molto no?" e poi, guardando dritto nella telecamera, ha lanciato una frecciatina: "Mi riferisco alle signorine che lavoravano con te e che se ci stanno guardando oggi, sanno a cosa mi riferisco" L'attore ha spiegato: "Sì, Mara ero così, lasciavo tante mance anche ai ristoranti".
Jerry Calà ha poi ringraziato Venier per non averlo mai abbandonato: "All'epoca io e Mara stavamo insieme e quando a lei proponevano dei film rifiutava perché 'bastava un solo attore in casa'. È una grande donna. Lei ha sempre cercato di farmi restare con i piedi per terra e per questo la devo ringraziare". "L'ho fatto con amore", ha replicato Mara.
Leggi tutto: Mara Venier stuzzica Jerry Calà: "Ti ricordi com'eri generoso... con le altre donne?"

(Adnkronos) - Max Verstappen vince il Gp di Imola, ottavo appuntamento del Mondiale 2025 di Formula 1. L'olandese, con la Red Bull, oggi 18 maggio trionfa davanti alla McLaren del britannico Lando Norris centrando la seconda vittoria stagionale, la 65esima della carriera e la quarta consecutiva a Imola. Terzo posto per la McLaren dell'australiano Oscar Piastri, leader del Mondiale, che chiude davanti alla Ferrari del britannico Lewis Hamilton, quarto. Il monegasco Charles Leclerc, con l'altra rossa, è sesto dietro alla Williams di Alex Albon.
Settima la Mercedes di George Russell, mentre si è ritirata l'altra Freccia d'argento di Kimi Antonelli. A chiudere la top ten l'altra Williams di Carlos Sainz, seguito dalla Racing Bulls di Isack Hadjar e l'altra Red Bull di Yuki Tsunoda.
La svolta della gara arriva al 44esimo giro, con l'ingresso della safety car per lo stop della Mercedes di Kimi Antonelli. Verstappen, dominatore della gara con un ampio margine dopo una partenza strepitosa, improvvisamente si ritrova a dover difendere il primato. La Red Bull riparte con la McLaren di Piastri incollata, l'australiano si vede restituire dalla sorte una reale chance di vittoria dopo un Gp complicato.
Subito dietro, la McLaren di Norris inseguita dalla Ferrari di Leclerc. La safety car esce di scena nel 54esimo dei 63 giri, Verstappen guadagna rapidamente 3 secondi sugli inseguitori. Ad infiammare il finale provvede il duello tutto targato McLaren: Norris attacca e si prende di prepotenza la seconda posizione, Piastri deve lasciare strada e accontentarsi del gradino più basso del podio.
Il Mondiale diventa una questione per 3 piloti. Nella classifica iridata, Piastri comanda con 146 punti e precede Norris, secondo a quota 133. La vittoria di Imola riaccende le ambizioni di Verstappen, che sale a 124 punti ed è l'unico rivale delle McLaren. Il prossimo appuntamento con il Mondiale di Formula 1 sarà a Montecarlo nel weekend 23-25 maggio.
Leggi tutto: Gp Imola, Verstappen trionfa davanti alle McLaren. Hamilton quarto con Ferrari

(Adnkronos) - "Spero che oggi sia un nuovo inizio". Così la premier Giorgia Meloni ha accogliendo a Palazzo Chigi il vicepresidente degli Stati Uniti d'America JD Vance e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per un incontro trilaterale. Presente anche il Segretario di Stato Usa Marco Rubio. Meloni, Vance e Von der Leyen hanno fatto brevi dichiarazioni stampa seduti al tavolo allestito nel cosiddetto salotto giallo al primo piano del palazzo dove la presidente del Consiglio riceve ospiti e delegazioni.
"Sappiamo quanto è importante la relazione tra l'Unione europea e gli Stati Uniti per un Occidente forte, per la nostra civilizzazione" e "anche per le nostre relazioni economiche, che valgono il 30% dell'intercambio mondiale", ha detto la presidente del Consiglio, sottolineando che "ci sono molte questioni da discutere, ci sono dei problemi che vanno superati, ma sappiamo quanto le relazioni tra Europa e Stati Uniti siano fondamentali nell'ambito di un Occidente che vuole mantenere chiaramente la sua unità, che vuole mantenere la sua forza, che deve essere ancora in grado di disegnare la rotta".
"Ci sono alcuni temi che sono competenze della Commissione, quindi il ruolo dell'Italia è di favorire un dialogo franco e aperto. Ma sicuramente voglio ringraziare i miei due interlocutori per aver offerto questa occasione", ha proseguito la presidente del Consiglio.
"Una delle cose che Giorgia Meloni si offerta di fare, e il presidente Trump ed io siamo felici di accettare, è quella di costruire ponti tra Usa e Europa", ha detto DJ Vance, ringraziando la premier per aver organizzato l'incontro e l'Italia di aver reso possibile "a così tanti leader di venire qui a Roma a celebrare Papa Leone XIV".
"Spero che questi colloqui siano l'inizio di un negoziato a lungo termine negoziato commerciale",ha detto ancora il vice presidente americano, aggiungendo di "apprezzare il fatto che Ursula von der Leyen sia qui disposta ad avviare questo dialogo".
"Ho detto più volte che penso che l'Europa è un importante alleato degli Stati Uniti, i singoli stati europei sono importanti alleati degli Stati Uniti, ovviamente abbiamo alcuni disaccordi come succede tra amici". I disaccordi, ha aggiunto Vance, sono su questioni "come il commercio", ha aggiunto con un chiaro riferimento alla questione dei dazi, sottolineando poi che "abbiamo molte cose su cui andiamo d'accordo e molte cose su cui possiamo lavorare insieme".
''Ciò che ci unisce è che alla fine vogliamo raggiungere un buon accordo per entrambe le parti'', afferma von der Leyen, che ha ringraziato Meloni ''per la sua ospitalità, per averci ricevuto qui oggi, per aver reso possibile questo incontro trilaterale'' e per la ''splendida giornata in Vaticano''.
Rivolgendosi a Vance, il presidente della Commissione Ue sottolinea: ''Come ha detto, abbiamo un rapporto molto speciale e stretto. Se posso parlare di scambi commerciali, abbiamo davvero la più grande relazione commerciale al mondo. Con oltre 1,5 trilioni di dollari all'anno. Molto interconnessi. Quindi, è importante ora, abbiamo scambiato documenti, che i nostri esperti stiano analizzando a fondo, discutendo i dettagli. Tutti sanno che il diavolo si nasconde nei dettagli''.
Sull'Ucraina ''ciò che ci unisce è il desiderio di una pace giusta e duratura''. Rivolgendosi a Vance il presidente della Commissione Ue afferma: ''So quanto lei sia impegnato a porre fine a questa guerra e la ringrazio per questo. Quindi, ciò che è importante ora è certamente che si continui a insistere, che le cose si stiano muovendo in avanti''. ''Credo che la prossima settimana sarà cruciale a questo proposito'', aggiunge.
''So che gli Stati membri europei devono aumentare gli investimenti nella difesa. Ecco perché, come Commissione, dobbiamo aumentare gli investimenti nella difesa''. ''E questo, naturalmente, rafforzerà l'Unione Europea". ''Abbiamo consentito l'utilizzo di fino a 800 miliardi di euro nei prossimi quattro anni per gli investimenti nella difesa'', sottolinea il presidente. ''Sappiamo cosa significhi un'Europa forte, e anche una Nato forte. Quindi, faremo certamente il punto della situazione al vertice Nato''.
Leggi tutto: Meloni incontra Vance e von der Leyen: "Spero oggi sia nuovo inizio"

(Adnkronos) - La differenza di montepremi per donne e uomini, agli Internazionali d'Italia 2025 come nella maggior parte dei tornei del calendario tennistico, continua a far discutere. Dopo il trionfo di Jasmine Paolini nel tabellone femminile, bissato dal successo in coppia con Sara Errani nel doppio, si è riacceso il dibattito sul 'pay gap' del Masters 1000 di Roma. Per accorgersi del divario remunerativo tra uomini e donne basta guardare il montepremi garantito ai due tabelloni, a poche ore dalla finalissima Sinner-Alcaraz.
Jasmine Paolini, con il successo contro Coco Gauff nella finale del tabellone femminile degli Internazionali d'Italia, si è conquistata una buona fetta del montepremi messo in palio dal torneo. Ecco i premi garantiti alle tenniste in base ai risultati di Roma:
Primo turno: € 13.150
Secondo turno: € 21.215
Terzo turno: € 38.313
Ottavi: € 66.110
Quarti: € 124.700
Semifinale: € 240.380
Finale: € 456.735
Campione: € 877.390
L'azzurra ha quindi intascato oltre 877mila grazie al suo trionfo, aumentando il proprio incasso con la vittoria nel doppio. Il successo in coppia con Sara Errani è valso infatti 400.560 complessivi, cifra ovviamente da dividere con la compagna azzurra. Paolini ha dunque superato, complessivamente, il milione di euro di guadagni a Roma, ma il compenso sarebbe potuto essere ancora più alto se i premi fossero stati gli stessi concessi agli uomini.
In caso di vittoria contro Carlos Alcaraz infatti, Jannik Sinner potrebbe guadagnare oltre 985mila euro, mentre, grazie alla qualificazione alla finale, è già sicuro di incassarne più di 523mila. Oltre 100mila euro in più rispetto alla collega Jasmine. Ecco i premi garantiti ai tennisti uomini a Roma:
Primo turno: € 20.820
Secondo turno: € 30.895
Terzo turno: € 52.925
Ottavi: € 90.445
Quarti: € 165.670
Semifinale: € 291.040
Finalista: € 523.870
Campione: € 985.030
I fattori che hanno portato a una disparità nel montepremi tra maschi e femmine, tema particolarmente caro alle tenniste e da anni al centro del dibattito, sono varie: la diversa organizzazione dei tabelloni Atp e Wta, la differente gestione delle sponsorizzazioni e un mercato con target e visibilità diverse. In ogni caso, la Federazione italiana (Fitp) ha già annunciato un piano triennale che dovrebbe portare all'annullamento del cosiddetto 'pay gap' nei propri tornei.
La parità di montepremi è stata invece già raggiunta degli Slam. Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open garantiscono infatti gli stessi premi sia ai tennisti maschi che alle colleghe donne. Si va da un massimo di due milioni di euro per i vincitori a un minimo di 50mila per chi viene eliminato al primo turno. Ad aprire la strada furono gli US Open nel 1973, seguiti dagli Australian Open nel 2001. Ultimi, sei anni dopo, ad adeguardi Roland Garros e Wimbledon. Nel resto dei tornei del calendario tennistico però, resiste il pay gap, che dagli Internazionali di Roma arriva fino al massimo toccato da Dubai, dove gli uomini ricevono addirittura oltre 400mila euro in più delle donne.
Leggi tutto: Paolini vince anche il doppio, ma a Roma le donne sono pagate meno degli uomini

(Adnkronos) - Massimo Grimaldi, direttore della Struttura complessa di Cardiologia dell'Ospedale regionale 'Miulli' di Acquaviva delle Fonti (Bari), è il nuovo presidente dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) che in 3 giorni (15-17 maggio) ha riunito a Rimini oltre 5mila cardiologi per il 56esimo Congresso nazionale di cardiologia ospedaliera dell'Anmco.
"Inizio il mio incarico facendo seguito al professor Fabrizio Oliva - le prime parole di Grimaldi - che ha condotto in maniera straordinaria la nostra associazione negli ultimi 2 anni, e continuerò sulla strada tracciata da lui e da Furio Colivicchi perché la forza dell’Anmco sta anche nell'armonia e continuità con cui lavoriamo insieme uno dopo l'altro". Si proseguirà "certamente con la ricerca, fiore all'occhiello della nostra società scientifica - ha assicurato il neo presidente di Anmco - Abbiamo a disposizione molti centri già formati per svolgere studi con grande accuratezza, e allargheremo maggiormente il nostro orizzonte alla prevenzione primaria, uscendo un pochino dagli ospedali per cercare di anticipare le malattie perché in questo campo a parità di energia spesa possiamo guadagnare moltissimo in termini di qualità e quantità di vita degli italiani”
Al termine dei lavori Oliva, past president Anmco e direttore della Struttura complessa Cardiologia 1 dell'Ospedale Niguarda di Milano, ha così commentato: "E' stato un congresso di altissimo livello, dove si è discusso delle più rilevanti tematiche in abito cardiovascolare. Abbiamo presentato i dati dello studio 'Bring-up 3 Scompenso' e del progetto di ricerca clinica e formazione 'Bring-Up Prevenzione', due lavori - ha spiegato - di cui siamo molto orgogliosi, che confermano la qualità della cardiologia italiana e quanto la ricerca osservazionale della rete ospedaliera sia fondamentale per raggiungere grandi obiettivi di ricerca continuando a migliorare la qualità delle prestazioni cliniche per cambiare il futuro dei nostri pazienti".
Infine Federico Nardi, presidente designato Anmco e direttore Struttura complessa Cardiologia Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato (Alessandra): "E' per me un privilegio avere questa opportunità in una società scientifica sempre più numerosa, coesa e con prospettive future sia per i giovani che per le giovani idee che porteremo avanti sul solco già ben tracciato dai nostri presidenti. La nostra associazione, come si è potuto vedere anche in quest'ultimo congresso, è viva, pulsante come i nostri cuori e protesa verso un futuro sicuro per i professionisti e i nostri pazienti".
Leggi tutto: Cardiologi ospedalieri, Massimo Grimaldi nuovo presidente Anmco

(Adnkronos) - La Juventus torna in campo per difendere il quarto posto Champions League. Oggi, domenica 18 maggio, la squadra di Igor Tudor ospita l'Udinese all'Allianz Stadium nel penultimo turno di Serie A. I bianconeri di casa sono al momento quarti, accanto alla Lazio a quota 64 punti (ma in vantaggio per gli scontri diretti). I friulani sono invece dodicesimi, già salvi a quota 44 punti.
Ecco le probabili formazioni di Juventus-Udinese, in campo alle 20.45:
Juventus (4-3-2-1): Di Gregorio; Alberto Costa, Veiga, Kelly, Cambiaso; McKennie, Locatelli, Douglas Luiz; Nico Gonzalez, Yildiz; Kolo Muani. All. Tudor.
Udinese (3-5-2): Okoye; Kristensen, Kabasele, Solet; Rui Modesto, Karlstrom, Lovric, Zarraga, Kamara; Pafundi, Davis. All. Runjaic.
Juventus-Udinese sarà visibile in esclusiva su Dazn. Per gli abbonati a Sky con Zona Dazn, partita disponibile anche al canale 215, Dazn 2. La partità sarà visibile in streaming su Sky Go, Now e Dazn.
Leggi tutto: Juventus-Udinese: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

(Adnkronos) - Jurgen Klopp nuovo allenatore della Roma? Possibile, almeno secondo tanti sostenitori giallorossi, che in queste ore stanno puntando tutto su un video condiviso sui social dal Gruppo Friedkin. Un breve filmato che celebra la squadra e la città, ma in cui i tifosi leggono un rebus curioso, legato al nome del tecnico che tra pochi giorni sarà chiamato a sostituire Claudio Ranieri.
Il video esalta la Capitale e il legame con il club, ma la sequenza Colosseo (con la K in tedesco), Lupa (L), Olimpico (O), San Pietro (P), Pantheon (P) ha fatto volare il mondo giallorosso. I tifosi, già abituati a una comunicazione particolare da parte della proprietà americana, ipotizzano un rebus per l'annuncio del nuovo allenatore. Una scelta che sarebbe clamorosa, anche considerando che Klopp è diventato lo scorso gennaio Head of Global Soccer del gruppo Red Bull.
Leggi tutto: Roma, e se il nuovo allenatore fosse Klopp? Il video dei Friedkin fa sognare i tifosi

(Adnkronos) - Giovanni Allevi ospite oggi, domenica 18 maggio, a Verissimo per un'intensa intervista. Il pianista e compositore parlerà delle sfide personali che ha dovuto affrontare in questi ultimi anni, da quando nel 2022 gli è stato diagnosticato un mieloma, un tumore del sangue che gli è costato uno stop forzato.
Giovanni Allevi è un pianista, compositore, direttore d’orchestra e scrittore. È nato il 9 aprile del 1969 ad Ascoli Piceno. Dopo il diploma in pianoforte al conservatorio Morlacchi a Perugia e quello in composizione al Verdi di Milano, si è laureato in filosofia all’Università di Macerata e successivamente ha frequentato l'Accademia Internazionale di Alto Perfezionamento di Arezzo.
Nel 2023 ha ricevuto la laurea honoris causa in Filosofia dall'Università degli Studi di Macerata. Allevi ha ottenuto successi in tutto il mondo: negli anni ha collaborato con diversi artisti di calibro internazionale, vincendo anche diversi premi musicali.
Giovanni Allevi è sposato con Nada Bernardo, sua manager, e dal loro amore sono nati due figli, Giorgio e Leonardo.
Il compositore non ha mai nascosto di essere affetto da Sindrome di Asperger e ha dichiarato in passato di aver sofferto di attacchi di panico. Nel 2022 ha annunciato, con un post condiviso su Instagram, di avere un mieloma multiplo, un tumore che colpisce un tipo particolare di cellule del midollo osseo. La malattia lo ha costretto ad allontanarsi dalla scena musicale per dedicarsi alle cure. Tuttavia, Allevi ha continuato a comporre, ispirandosi alle sue esperienze personali. Durante la terapia, nel febbraio del 2024 Giovanni Allevi è stato ospite al Festival di Sanremo 2025, dove è stato protagonista della seconda serata con un'esibizione al pianoforte e un monologo sulla malattia.

(Adnkronos) - Michelle Hunziker, al timone della finalissima dell'Eurovision Song Contest 2025, ha fatto un omaggio all'Italia cantando 'Nel blu dipinto di blu' di Domenico Modugno, ma proprio in quel momento la Rai è andata in pubblicità, apparentemente 'oscurando' così l'esibizione. In realtà, come fanno sapere fonti Rai all'Adnkronos è stata "una scelta dell'Host Broadcaster sulla quale Rai non aveva margine di intervento".
La pausa pubblicitaria, infatti, era prevista proprio in quel momento. La Rai non ha oscurato la performance canora di Michelle Hunziker durante la finale dell'Eurovision Song Contest. Più semplicemente, il momento canoro, con l'omaggio ad uno dei brani italiani più famosi all'estero, era stato previsto dalla tv ospitante, l'emittente svizzera Srg-Ssr, nel cosiddetto 'interval act', un momento di spettacolo studiato per intrattenere il pubblico mentre le tv collegate proponevano i break pubblicitari.
Leggi tutto: Michelle Hunziker canta all'Eurovision ma non si vede, la spiegazione della Rai

(Adnkronos) - La puntata di 'Ciao Maschio', andata in onda ieri sera subito dopo la finalissima dell’Eurovision Song Contest, ha registrato il 18,3% di share e 743.000 telespettatori medi. È, considerando l’intero palinsesto televisivo di seconda serata del sabato sera, il programma con lo share più alto di tutto il panorama tv.
Nel salotto della De Girolamo sedevano il rapper Luchè in uscita con il suo nuovo album, il coreografo e ballerino Enzo Paolo Turchi che ha rivelato dettagli inediti della sua infanzia in una emozionante intervista che ha riscosso alto gradimento anche in rete, l’imprenditore ed ex conduttore televisivo Andrea Pezzi che invece ha avuto modo di chiarire la fine del suo rapporto con l’attrice Cristiana Capotondi.
Tra i programmi originali, quindi esclusi Sanremo e eventi, 'Ciao Maschio' di ieri sera è il programma originale di seconda serata più visto del palinsesto Rai da inizio 2025.
I tre ospiti del salotto televisivo De Girolamo hanno approfondito il tema dell’amore e delle sue svariate forme, fino ad arrivare ai tradimenti. Anche sui social la puntata ha riscosso molto successo, facendo risultare l’hastag #CiaoMaschio tra i più discussi della specifica fascia oraria.
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(Adnkronos) - Cesare Augusto è il primo fan di Michelle Hunziker, che ieri, sabato 17 maggio, ha condotto la finalissima dell'Eurovision Song Contest 2025. Il nipotino, primogenito di Aurora Ramazzotti, ha riconosciuto la sua nonna in televisione e la reazione è stata adorabile.
Aurora Ramazzotti, figlia di Michelle ed Eros Ramazzotti, ha seguito con attenzione l'ultima puntata della kermesse che si è tenuta a Basilea in Svizzera. Con lei anche il marito Goffredo Cerza e immancabile la presenza del figlio Cesare che appena ha visto la nonna Michelle in televisione ha cominciato a chiamarla a gran voce: "Nonna Michelle, nonna Michelle!", si sente dire dal video postato da Aurora Ramazzotti in cui si vede il piccolo Cesare di spalle mentre indica col ditino la televisione.
La conduttrice, quando ha ripreso il telefono dopo la diretta dell'Eurovision, ha postato il video tra le Instagram stories e ha scritto: "Niente su questo, appena l'ho visto ho pianto", a corredo di un cuoricino rosso.
Michelle Hunziker ha rivolto un caloroso saluto al pubblico italiano durante la diretta dell'Eurovision: "Benvenuti a tutti gli italiani del mondo, c'è una grandissima folla qui". L'arena St. Jakobshalle, con i suoi 36.000 posti, ha registrato il tutto esaurito, con i biglietti esauriti in meno di due ore. A vincere la kermesse è JJ, rappresentante dell'Austria. Lucio Corsi si è piazzato al quinto posto. Al secondo posto si è classificata Israele. Terzo posto per Tommy Cash e il suo 'Espresso macchiato' (Estonia).
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(Adnkronos) - Jasmine Paolini e Sara Errani vincono gli Internazionali d'Italia 2025. Le due azzurre oggi, domenica 18 maggio, hanno battuto la coppia formata dalla russa Veronika Kudermetova e la belga Elise Mertens in due set con il punteggio di 6-4, 7-5, trionfando così nella finale del tabellone di doppio femminile del Masters 1000 di Roma. Con questo successo Paolini-Errani si confermano dunque campionesse al Foro Italico, dopo il la vittoria dello scorso anno.
"Dopo la splendida vittoria di ieri, oggi un'altra grande soddisfazione per il tennis italiano: Sara Errani e Jasmine Paolini conquistano nuovamente il titolo del doppio agli Internazionali d'Italia. Bravissime", è stato il messaggio, affidato ai propri profili ufficiali social, della premier Giorgia Meloni, una delle prime a congratularsi con le azzurre.
Jasmine Paolini e Sara Errani entrano in campo in un Centrale già vestito a festa. L'euforia, dopo il trionfo di Jasmine nel tabellone femminile, non si è ancora esaurita. La nuova regina di Roma torna al Foro per difendere il proprio trono nel doppio, dopo la vittoria dello scorso anno con la compagna Sara Errani, che in quest'edizione degli Internazionali è stata sua prima tifosa e mental coach improvvisata. Le aspettative sono alte, ma le due azzurre subiscono due break in apertura e vanno sotto 4-0. Kudermatova e Mertens, 'doppiste' di professione, si dimostrano due giocatrici solide e una coppia navigata. Le azzurre si ritrovano a rincorrere, provano a variare il loro gioco e piazzano un controbreak dopo l'altro, completando la loro rimonta all'ottavo game. La russa è scarica al servizio, Paolini cerca le zone di conflitto con il dritto ed Errani colpisce in lungolinea. L'inerzia ora è cambiata e le azzurre riescono a vincere il primo set 6-4.
Il secondo parziale si apre come il primo. Kudermetova-Mertens conquistano tre palle break in apertura e vanno subito avanti. Le azzurre faticano a reagire e le avversarie spingono ancora, trasformando un'altra palla break e volando sul 4-0. Paolini-Errani si trovano quindi nella stessa, identica, situazione del primo set, e devono rimontare ancora una volta. Ma a preoccupare, più che il risultato, è l'atteggiamento, il linguaggio del corpo delle azzurre. Errani è imprecisa, Paolini sembra scarica, quasi sulle gambe, forse provata dopo le fatiche contro Gauff. Poi però le azzurre si scuotono e trovano il primo controbreak al quinto game. "Dai che so' cotte!", e il Centrale ride. È il preludio al nuovo break di Paolini-Errani, che recuperano così il punteggio nell'ottavo game. Un brutto errore sotto rete di Errani e un doppio fallo di Paolini regalano un nuovo break alla coppia russo-belga. Ma nel game successivo la partita cambia ancora e le azzurre tornano avanti, conquistando il set 7-5 e vincendo, per il secondo anno consecutivo, gli Internazionali nel doppio. L'Italia del tennis festeggia così un altro trionfo in un Masters 1000 da ricordare. Aspettando Jannik.
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