
(Adnkronos) - Caldo e malori a Cincinnati. Mentre il Masters 1000 si avvia alla sua conclusione, con Jannik Sinner che giocherà oggi, giovedì 14 agosto, nei quarti di finale del torneo, sempre più tennisti stanno accusando le condizioni, quasi proibitive, che stanno incontrando in Ohio. L'agosto americano sta sfoggiando temperature oltre 28 gradi, con picchi che superano i 30 nelle ore più calde, e si riflettono inevitabilmente sui giocatori.
Negli scorsi giorni il francese Arthur Rinderknech è stramazzato a terra a causa di un malore accusato durante il terzo turno contro il canadese Felix Auger-Aliassime, avversario di Sinner nei quarti di finale. Le immagini hanno fatto il giro del web, diventando virali e regalando una fotografia piuttosto reale delle condizioni di gioco a cui sono costretti i tennisti a Cincinnati: quando si preparava a rispondere, Rinderknech si è accasciato a terra, sdraiandosi nel cono d'ombra che si trovava a fondo campo e mettendosi l'asciugamano sulla testa. Il francese è stato soccorso prima dal giudice di sedia e poi dallo staff medico, riusciendo a rialzarsi salvo poi ritirarsi qualche gioco dopo.
Lo stesso è successo ieri a Frances Tiafoe, durante il secondo set degli ottavi di finale contro Holger Rune. Dopo aver perso 6-4 il primo set e sotto 3-1 nel secondo, l'americano, finalista lo scorso anno a Cincinnati dove è stato battuto da Sinner, ha accusato un malore dovuto al caldo, ha provato a resistere ma è stato costretto a ritirarsi. Negli scorsi giorni più tennisti hanno parlato di come le condizioni di gioco, giudicate "estreme" siano più che mai un fattore a Cincinnati.
Daniil Medvedev, durante il secondo turno del Masters 1000 perso con l'australiano Adam Walton, ha sfoggiato soluzioni innovative per combattere il caldo, mettendo su un vero e proprio show durante il match. Il russo, a ogni cambio campo, si metteva in testa e sulle tempie un impacco di ghiaccio, scena che si vede spesso nel torneo, cambiandosi spesso anche maglietta, ma non solo. Nel terzo set, sul risultato di 4-1 per l'avversario, il russo ha infilato direttamente la testa nel frigo, scatenando le risate del pubblico americano.
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(Adnkronos) - Segretaria Schlein, domani potrebbe essere un Ferragosto storico con il vertice tra il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin. Che cosa si aspetta?
"Seguiamo con grande attenzione il vertice: se sarà un passo verso una pace giusta bene, ma servono garanzie concrete, non operazioni di facciata. A quel tavolo ci deve essere anche l'Ucraina, con accanto l'Unione europea. Non è immaginabile discutere di una pace giusta senza il popolo ingiustamente invaso. Non deve essere una resa alle ragioni dell'aggressore, e da questo punto di vista Trump non offre sufficienti garanzie. Per questo è importante che nel negoziato ci siano l'Ucraina e un'Unione europea unita e compatta, capace di far valere gli interessi di sicurezza ucraini ed europei".
Quanto è grande il rischio che la Russia inganni gli Stati Uniti, come sostiene il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky?
"La responsabilità dell'invasione criminale è di Putin. In questi ultimi tempi non ha mostrato la volontà di interrompere la guerra".
Si trova d'accordo con quanto sta facendo il governo italiano sul tema o andrebbe fatto altro?
"È mancata, già prima dell'arrivo di Trump, un'iniziativa politica e diplomatica del governo italiano e, più in generale, dell'Unione europea, per creare le condizioni di una pace giusta alle condizioni degli ucraini. Oggi all'Italia spetta lavorare perché al tavolo siedano Ucraina e Ue con una voce sola e forte".
Veniamo all'agenda italiana: tra poco più di un mese si vota nelle Marche. Il 'campo largo' riuscirà a strappare la regione al centrodestra?
"Corriamo ovunque per vincere. Nelle Marche c'è un forte desiderio di cambiamento: attorno alla candidatura di Matteo Ricci abbiamo costruito un progetto credibile e una coalizione forte e plurale, con sette liste. Vogliamo unire e parlare di soluzioni concrete. Il presidente Acquaroli, in linea con il governo Meloni, ha smantellato gradualmente la sanità pubblica: la regione spende 160 milioni per le migrazioni sanitarie; i marchigiani pagano due volte, con le tasse e con i viaggi per curarsi altrove. Aggiungo che, dopo l'impugnazione da parte del governo della legge toscana sul salario minimo negli appalti, Ricci e tutta la coalizione si impegnano ad approvare nelle Marche lo stesso provvedimento. Sarà un tema fondamentale in tutte le regionali".
Toscana e Calabria?
"Ogni regione ha la sua specificità. In Toscana vogliamo difendere e innovare un modello di qualità e buon governo: cito le ultime leggi su turismo (anche sugli affitti brevi), consorzi industriali per prevenire la deindustrializzazione con protagonismo dei lavoratori (come alla Gkn) e fine vita, che purtroppo questo governo ha impugnato. Per questo vogliamo ricandidare Eugenio Giani, che ha lavorato bene e ha forte consenso. In Calabria il voto anticipato è stato un calcolo personale di Roberto Occhiuto, che ha 'nasato' l'aria e ha temuto di essere fatto fuori dai partiti che in teoria dovevano sostenerlo. Abbiamo fatto un primo incontro molto positivo tra le forze alternative alla destra, mettendo al centro sanità e infrastrutture, su cui l'attuale maggioranza di destra, come nel resto del Paese, ha peggiorato le cose".
Ma è vero che il campo largo funziona quando il nome lo scelgono i Cinque Stelle, come nel caso Todde, e invece gli elettori M5S non votano quando c'è un dem, vedi la sconfitta di Orlando?
"Le alleanze funzionano quando si costruiscono su fiducia reciproca e rispetto delle differenze: conta un progetto comune, un programma condiviso e candidature credibili. La nostra capacità di costruire unità ha prodotto vittorie straordinarie con tutte le forze alternative alle destre: penso a Genova, Assisi e Ravenna, all'Emilia-Romagna con Michele de Pascale e all'Umbria con Stefania Proietti. Quando siamo uniti su candidature credibili e un programma condiviso, siamo competitivi e vinciamo".
Gliela formulo diversamente: lei si fida di Giuseppe Conte e Matteo Renzi?
"Confido che tutti abbiano l'obiettivo di costruire un'alternativa a questo governo di destra, che fa male al Paese e alla sua credibilità internazionale. Con Conte e gli altri leader delle forze alternative alle destre abbiamo già trovato convergenze importanti; stiamo costruendo un percorso con pazienza e chiarezza. Questa coalizione esiste: ha vinto varie tornate elettorali recenti. Siamo già in campo in Veneto con Manildo e nelle Marche con Ricci; dall'altra parte, a parte gli uscenti, non hanno ancora candidati. Continueremo a lavorare "testardamente unitari" sui programmi, cercando convergenze concrete".
Nel centrodestra, intanto, si sta iniziando a lavorare a una nuova legge elettorale. È disponibile al confronto? Quali sono le proposte del Pd?
"Non so se nel centrodestra stiano lavorando a una legge elettorale: lo apprendiamo dai giornali. Alle opposizioni non è pervenuta nessuna proposta concreta".
Passiamo ai temi principali della vostra piattaforma. Scuola: che giudizio date al pacchetto di Valditara fatto di 5 in condotta e bocciatura, esame di cittadinanza, e stop ai cellulari?
"E' un "approccio securitario". Solo quello. Un governo che punta alla repressione e non alla prevenzione, come nel decreto sicurezza e anche sulla violenza di genere. La scuola deve educare alla cittadinanza e allo spirito critico; non migliora irrigidendo le regole o guardando a un passato che non c'è più. Servono investimenti: all'Aquila, anni dopo il sisma, molte scuole non sono a norma. Bisogna pagare di più gli insegnanti, tra i meno pagati d'Europa, e rendere gratuiti libri di testo, mense e trasporto pubblico locale".
Con quali coperture?
"Con 500 milioni, in una manovra da 20 miliardi, si può fare. Invece hanno tagliato 6.000 docenti e approvato un dimensionamento che toglie autonomia alle aree più marginalizzate. La scuola è il primo luogo di emancipazione sociale e di pari opportunità per tutte e tutti".
Sanità: qual è la prima urgenza?
"Sbloccare il tetto alle assunzioni di medici e infermieri per ridurre le liste d'attesa: un tetto, ricordiamolo, messo quando Meloni era al governo con Berlusconi e io studiavo all'Università. È una questione cruciale: chi ha soldi salta la coda nel privato e chi non li ha rinuncia a curarsi. Gli italiani che hanno rinunciato ad almeno una prestazione sono passati da 4,5 a 6 milioni tra 2023 e 2024. La destra vuole una sanità a misura di portafoglio; noi una sanità universalistica che curi tutte e tutti, come vuole la Costituzione".
L'occupazione è ai massimi storici da quando l'Istat la rileva: dov'è il problema?
"I numeri vanno letti: c'è più occupazione, trainata soprattutto dal Pnrr che noi abbiamo ottenuto e che il governo ha rallentato. Dentro quei dati c'è però tanto lavoro precario, povero e sfruttato. Proponiamo un salario minimo legale in un Paese con salari tra i più bassi d'Europa: 9 euro lordi l'ora, soglia sotto cui non è lavoro ma sfruttamento. Esiste in 22 Paesi europei; in Germania, ricordo ad Antonio Tajani, lo introdusse Angela Merkel e ha innescato dinamiche positive sugli stipendi. Vogliamo incentivare i rinnovi contrattuali: 5 milioni di lavoratori li aspettano ancora e finora hanno recuperato solo una parte dell'inflazione. Proponiamo anche una legge contro il part-time forzato, che colpisce soprattutto le donne. E poi bisogna aumentare la sicurezza sul lavoro, più controlli e no ai subappalti a cascata".
Carovita: quali misure immediate per colmare il divario tra salari reali e potere d'acquisto?
"Due interventi a costo zero. Primo, e non mi stancherò di ripeterlo, il salario minimo legale. Secondo: scollegare il prezzo dell'energia da quello del gas, come in Spagna e Portogallo, per dare sollievo a imprese e famiglie e restituire competitività: serve coraggio per cambiare un meccanismo che oggi garantisce extraprofitti a poche società energetiche a scapito del sistema produttivo. E mi lasci poi lanciare una proposta nuova".
Prego…
"Credo che l'Italia dovrebbe seguire l'esempio francese e fare un grande accordo con la Grande distribuzione organizzata (Gdo) per garantire stabilità e controllo sull'andamento dei prezzi dei generi di prima necessità e sostenere il potere d'acquisto di tutti gli italiani. Hanno fatto un patto anti-inflazione con le aziende e inserito misure che assicurano prezzi adeguati ed evitano speculazioni. Un accordo strutturale, non una iniziativa episodica e propagandistica come il Carrello Tricolore proposto nel 2023 dal governo Meloni".
Andiamo in Europa. Il Green deal è in una fase di ripensamento: come rispettare la decarbonizzazione senza danneggiare industria e lavoro?
"Con investimenti e risorse per accompagnare imprese - soprattutto piccole, medie e micro - e agricoltura nelle innovazioni di processo. Il costo dell'emergenza climatica è superiore a quello della conversione ecologica, che non deve essere pagata da chi ha già pagato le crisi".
Quindi?
"Quindi serve proseguire con investimenti comuni europei: il NextGenerationEu deve diventare annuale e orientare un grande piano industriale che guidi transizione ecologica e digitale, rendendola conveniente per imprese e famiglie. L'economia circolare fa risparmiare e l'efficientamento energetico dimezza le bollette".
Sempre da Bruxelles, questo è l'anno dell'AI Act, il regolamento sull'intelligenza artificiale: come evitare che l'eccesso di regole penalizzi startup e pubblica amministrazione italiane rispetto a Usa e Cina?
"Abbiamo sostenuto con convinzione la prima normativa al mondo che prova a regolare l'AI. Regolare non significa frenare l'innovazione, ma mettere limiti per tutelare i diritti delle persone ed evitare abusi, a partire dalla riservatezza dei dati. Insistiamo sulla dimensione europea: per stare al passo con Stati Uniti e Cina servono investimenti comuni. Proponiamo 800 miliardi l'anno di investimenti europei, pubblici e privati, orientati a un grande piano industriale dell'innovazione che guidi le transizioni digitale ed ecologica. Altrimenti, nei particolarismi nazionali, rischiamo di restare schiacciati: anche se l'Italia mettesse 100 miliardi, sarebbe poco rispetto a quanto investono Usa e Cina. Secondo investimenti europei su cui questo governo non si batte per non urtare i suoi alleati nazionalisti".
Dazi Usa: l'intesa raggiunta basta? Che cosa avrebbe fatto lei per limitare i danni?
"Si può e si deve fare di più. I governi nazionalisti, incluso il nostro, hanno spinto per un approccio morbido rivelatosi fallimentare. Da quando c'è stato l'accordo con Trump, il governo non ha detto come intende aiutare imprese e famiglie: mesi fa parlava di un piano da 24 miliardi di cui non c'è più traccia. Questo accordo con gli Usa mi pare più una resa alle imposizioni americane: si prevedono 750 miliardi di investimenti europei negli Stati Uniti. Noi una cifra simile l'abbiamo ottenuta per l'Europa; i nazionalisti invece li stanno regalando a Trump. Torniamo al punto della domanda precedente: abbiamo bisogno di investimenti comuni, altrimenti non reggiamo la competizione con l'approccio aggressivo Usa e quello espansionistico cinese".
Su Gaza lei chiede l'immediato riconoscimento dello Stato di Palestina: quali sono le istituzioni che oggi sono in grado di gestire il governo e la sicurezza nella regione? Chi dovrebbe occuparsi della Striscia?
"È evidente che non possa essere Hamas. C'è un'Autorità nazionale palestinese che va rafforzata ed è un interlocutore. Lo dicono anche le note congiunte dei ministri degli Esteri europei, compreso il nostro. Bisogna fermare i crimini del governo di estrema destra di Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania: cessate il fuoco immediato, accesso degli aiuti umanitari, liberazione di tutti gli ostaggi israeliani, che Netanyahu ha trascurato per calcolo politico. Sosteniamo le voci di dissenso in Israele, le mobilitazioni di questi giorni contro il proposito criminale di occupare Gaza, fino allo sciopero generale lanciato dai familiari degli ostaggi. Occorre esercitare pressione con tutti gli strumenti: sanzioni per il governo Netanyahu e i suoi ministri, sospensione degli accordi di collaborazione Ue-Israele, stop al memorandum d'intesa militare tra i nostri due paesi. E riconoscere subito lo Stato di Palestina, come hanno fatto Spagna, Norvegia e Irlanda, e come hanno annunciato anche Francia e Regno Unito. È grave che Meloni dica che è "prematuro": se aspettiamo, rischiamo non ci sia più niente da riconoscere, visto che i ministri di Netanyahu dichiarano apertamente l'obiettivo di cancellare Gaza e i palestinesi".
Però Hamas ha detto che il 7 ottobre è stato necessario per il riconoscimento della Palestina, non crede sia un pericolosissimo precedente cedere? Si può giustificare il terrorismo a fini politici?
"Il terrorismo non si giustifica mai. Abbiamo condannato nettamente gli attentati di Hamas. Quanto avvenuto dopo non è autodifesa dai terroristi, ma punizione collettiva di un intero popolo, inaccettabile. Chiediamo il riconoscimento della Palestina perché è giusto e perché serve la prospettiva di due popoli e due Stati, che il governo israeliano e Hamas negano. Gli interlocutori in Palestina ci sono e non sono Hamas: il segnale va dato subito".
Se diventasse premier, che cosa farebbe delle strutture in Albania?
"Il danno è stato fatto: va chiesto a Giorgia Meloni perché abbia fatto una scelta palesemente contro la normativa italiana ed europea. Lo avevamo segnalato e le sentenze lo hanno confermato. Quelle strutture violano i diritti fondamentali dei migranti e dei richiedenti asilo e sono uno spreco di risorse pubbliche: hanno speso 800 milioni per costruirle e poi dicono che non ci sono risorse per un piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri. Meloni si assuma la responsabilità e chieda scusa agli italiani. La questione va risolta subito senza aspettare, altrimenti ce ne occuperemo noi quando andremo al governo".
Per andare al governo servono i voti degli italiani, tra due anni cosa dovrebbe spingerli a darvi fiducia?
"Perché indichiamo una visione che ridà speranza al Paese. Non siamo condannati a un governo ideologico che riduce il sostegno a sanità, scuola e lavoro. Abbiamo cinque priorità che parlano alle condizioni materiali degli italiani: sanità pubblica; scuola, università e ricerca; lavoro dignitoso; politiche industriali per le grandi trasformazioni digitale ed ecologica; diritti civili e sociali, tra cui il diritto alla casa, con sempre più cittadini che non riescono a pagare gli affitti né ottenere un mutuo".
Sta riuscendo a convincerli?
"Dall'inizio del mio mandato abbiamo riportato il Pd tra la gente, davanti a fabbriche e ospedali, ricostruendo fiducia con chi aveva smesso di votare. Abbiamo attraversato il Paese, anche le aree interne che la destra ha abbandonato, mentre Giorgia Meloni è rimasta chiusa nel palazzo. Le condizioni materiali degli italiani le trasformiamo in proposte: salario minimo, legge contro il part-time forzato, congedo paritario, sanità pubblica che loro smantellano. Non costruiamo una coalizione 'contro', ma per. Per le priorità dei giovani, schiacciati da precarietà e bassi salari; degli anziani, che vanno sostenuti da un welfare innovativo; delle imprese, che esportano grazie al loro lavoro di qualità ma hanno bisogno di una vera politica industriale per rilanciare la manifattura. Su questi punti abbiamo già costruito importanti convergenze con le forze alternative alla destra. A quel punto, sarà ancora più forte la sintonia ritrovata con gli elettori". (di Davide Desario)

(Adnkronos) - "Il 14 agosto 2018 segna una pagina drammatica nella storia del nostro Paese: quarantatré vite spezzate, centinaia di persone costrette ad abbandonare le loro abitazioni. Una ferita indelebile nel cuore di Genova, della Liguria, dell’Italia. Il crollo del Ponte Morandi ha segnato un severo richiamo alle responsabilità pubbliche e private in tema di sicurezza delle infrastrutture. Un punto di non ritorno a pratiche che hanno generato un disastro di quelle proporzioni". Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla sindaca di Genova, Silvia Salis.
"La comunità locale e la comunità nazionale - spiega - hanno reagito con straordinario spirito di solidarietà accanto agli immediati soccorsi offerti dalle autorità preposte per arginarne le catastrofiche conseguenze. La rapida ricostruzione di un così importante tratto stradale, il Ponte Genova San Giorgio, riconnettendo la Città e l’Italia, è stata un atto di ripartenza. La tutela delle infrastrutture, per garantire piena sicurezza nella circolazione, non ammette alcuna forma di negligenza. Nel commemorare le vittime del Ponte Morandi, la Repubblica si unisce al dolore dei familiari", conclude Mattarella.
Leggi tutto: Ponte Morandi, Mattarella: "Ferita indelebile nel cuore dell'Italia"

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo a Cincinnati. Il tennista azzurro sfida oggi, giovedì 14 agosto, il canadese Felix Auger Aliassime, numero 28 del ranking Atp, nei quarti di finale del Masters 1000 americano. Sinner, che arriva al torneo da campione in carica dopo aver vinto la scorsa edizione battendo in finale Frances Tiafoe, ha superato ieri Adrian Mannarino in due set, intervallato da quasi tre ore di interruzione per pioggia, negli ottavi, mentre aveva già battuto Daniel Elahi Galan all'esordio e Gabriel Diallo nel terzo turno.
La sfida tra Sinner e Auger Aliassime è in programma oggi, giovedì 14 agosto, non prima delle 21 ora italiana. Il match è il terzo in programma sul campo Centrale di Cincinnati. I due tennisti si sono sfidati in tre precedenti, tutti vinti dal canadese, che conduce quindi con un netto 3-0 nel parziale. L'ultimo incontro risale al Masters 1000 di Madrid dello scorso anno, quando Sinner fu costretto a ritirarsi per infortunio.
Sinner-Auger Aliassime, così come tutto il Masters 1000 di Cincinnati, sarà trasmesso in diretta televisiva e in esclusiva sui canali di Sky Sport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app Sky Go e su NOW, oltre che su Tennis Tv.
Leggi tutto: Sinner-Auger Aliassime: orario, precedenti e dove vederla in tv

(Adnkronos) - Si è svolto presso la Prefettura di Roma, un incontro istituzionale tra il commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale Raffaele Latrofa e il prefetto di Roma Lamberto Giannini. Al centro del colloquio i temi della legalità e della prevenzione dei fenomeni illeciti in ambito portuale. Entrambe le parti hanno espresso la massima disponibilità a collaborare in modo costante, ciascuna per le proprie competenze, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il presidio di sicurezza nei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Un punto centrale della discussione è stato il Protocollo di legalità attualmente vigente, che regola la gestione dei grandi appalti in corso a Civitavecchia e Fiumicino.
"Il Protocollo di legalità – ha dichiarato Latrofa – è un metodo di lavoro che sta funzionando e che intendiamo proseguire e potenziare. Con il Prefetto Giannini abbiamo condiviso la necessità di rendere questo strumento ancora più incisivo, attraverso incontri periodici, snelli e operativi, che permettano di monitorare costantemente lo stato degli appalti e di intervenire tempestivamente in caso di criticità. La legalità non è un valore astratto, ma una condizione concreta per garantire la qualità delle opere e la tutela dell’interesse pubblico".
L’intesa raggiunta durante l’incontro conferma la volontà di sviluppare un rapporto istituzionale solido e trasparente, che unisca competenze tecniche e presidio di legalità, nell’ottica di sostenere lo sviluppo infrastrutturale e la competitività del sistema portuale, salvaguardando al contempo i principi di correttezza e integrità.

(Adnkronos) - La First Lady americana Melania Trump ha minacciato di fare causa a Hunter Biden per oltre un miliardo di dollari dopo che il figlio dell'ex presidente ha affermato che era stato Jeffrey Epstein - finanziere condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minori - a presentarla a quello che sarebbe poi diventato il marito. Gli avvocati che agiscono per conto della First Lady hanno definito l'affermazione "falsa, denigratoria, diffamatoria e provocatoria".
Le dichiarazioni di Biden risalgono a un'intervista rilasciata all'inizio di questo mese, contenente forti critiche sui passati legami tra Trump ed Epstein. Donald Trump, già amico di Epstein, ha affermato che i due hanno litigato all'inizio degli anni 2000.
Leggi tutto: Caso Epstein, Melania Trump minaccia di far causa ad Hunter Biden per un miliardo

(Adnkronos) - Italia nella morsa di un caldo record e temperature roventi. Una settimana infernale questa di Ferragosto con l'anticiclone africano Caronte: ma quando finisce?
Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, prova a rispondere a questa difficile domanda, analizzando le elaborazioni di tutti i modelli meteorologici a disposizione.
In meteorologia si usano modelli deterministici, modelli probabilistici e modelli con intelligenza artificiale: tutti e tre i tipi di modelli convergono verso una data più o meno precisa per la fine di Caronte.
Tra il 20 e il 21 agosto, il caldo dei 40°C di giorno e dei 30°C di notte sarà un lontano ricordo: si tratta dunque di aspettare metà della prossima settimana, ma qualche refolo più fresco arriverà già domenica. Il Nord Italia già da martedì 19 respirerà, al Centro è probabile che dovremo aspettare mercoledì, mentre al Sud un cambiamento è previsto giovedì 21.
Va detto comunque che il Sud non è stato colpito da Caronte: questo anticiclone infatti ha avuto, e avrà ancora per qualche giorno, i propri massimi di pressione e di caldo tra la Francia e il Centro-Nord Italia. Proprio sulle regioni del centro tirrenico, in Liguria e a tratti in Pianura Padana si sono registrati gli eccessi più evidenti.
Ricordiamo, infatti, che registrare 5 giorni di fila con massime sui 40°C (in Toscana, specie nel fiorentino), minime di notte sopra i 32°C (specie in Liguria di Ponente) non è normale: si tratta di un altro segnale estremo di Riscaldamento Globale in Italia.
Giovedì 14. Al Nord: sole e caldo africano; temporali più presenti sulle Alpi. Al Centro: sole e caldo intenso; temporali di calore in montagna e zone vicine. Al Sud: sole e caldo; temporali su rilievi e zone vicine.
Venerdì 15. Al Nord: sole e caldo intenso; temporali sulle Alpi centro orientali. Al Centro: sole e caldo intenso; temporali in montagna. Al Sud: soleggiato, ma con frequenti temporali nel pomeriggio.
Sabato 16. Al Nord: sole e caldo intenso; temporali più presenti sulle Alpi. Al Centro: sole e caldo intenso; temporali di calore in montagna. Al Sud: temporali diffusi in Sicilia e su Appennini e zone vicine.
Tendenza: temperature in diminuzione da domenica, perturbazione atlantica da mercoledì 20.
Leggi tutto: Caldo record, canicola infernale con l'anticiclone africano: ecco quando finisce

(Adnkronos) - Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha annunciato l'intenzione di approvare la costruzione di oltre 3mila unità abitative nel controverso progetto di insediamento E1, tra Gerusalemme e Ma'ale Adumim in Cisgiordania, chiarendo che la decisione "sotterra l'idea di uno stato palestinese". A riferirne è il Times of Israel.
Il progetto è rimasto congelato per decenni a causa della forte opposizione della comunità internazionale, che teme che la nuova ala dell'insediamento possa ostacolare la nascita di uno stato palestinese sostenibile. "L'approvazione dei piani di costruzione nell'area E1 seppellisce l'idea di uno stato palestinese e fa compiere altri passi nel quadro del piano per la sovranità di fatto che abbiamo iniziato ad attuare con l'insediamento del governo", afferma Smotrich in una dichiarazione.
"Dopo decenni di pressioni e blocchi internazionali, stiamo infrangendo le convenzioni e collegando Ma'ale Adumim a Gerusalemme. Questo è il sionismo al suo meglio: costruire, insediare e rafforzare la nostra sovranità nella Terra d'Israele", afferma Smotrich, che è anche sottosegretario alla Difesa responsabile per le questioni civili della Cisgiordania.
Sul fronte dei negoziati, Hamas avrebbe presentato ieri all'Egitto proposte per un possibile cessate il fuoco che includono la richiesta di garanzie scritte sulla rinuncia di Israele alla presa di Gaza. Secondo quanto riporta - citando Al Arabyia - il Times of Israel, Hamas chiede che Israele accetti per iscritto di mettere fine alla guerra in modo permanente e rinunci ad ogni piano di occupazione di Gaza, con garanzie internazionali. Hamas si offrirebbe di ritirare i propri combattenti facendoli convergere su posizioni precedentemente concordate e "afferma il proprio impegno a mantenere gli ostaggi in vita" in cambio del ritiro delle truppe israeliane.

(Adnkronos) - Donald Trump ha detto ai leader europei che al vertice di domani in Alaska con Vladimir Putin non intende discutere di alcuna possibile divisione di territori tra Russia e Ucraina. Lo rivela Nbc news, citando due fonti europee e altre tre persone informate della videochiamata di ieri tra il presidente americano e i leader europei, alla quale era presente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Nel corso della riunione, Trump ha chiarito che il suo obiettivo è quello di ottenere da Putin un cessate il fuoco in Ucraina, che, tutti i leader sono d'accordo, è una precondizione all'avvio dei negoziati. Ma secondo le stesse fonti, alcuni del leader europei avrebbero avuto l'impressione che il presidente americano non sia ottimista sull'esito del vertice di Anchorage.
Alla richiesta di un commento, la portavoce di Trump, Karoline Leavitt, ha detto: "La Casa Bianca non discute i dettagli delle conversazioni private americane. Comunque il presidente ha chiarito di voler la fine della guerra e delle uccisioni e l'incontro di domani con il presidente Putin sarà un momento importante in questo processo".
Zelensky oggi sarà a Londra, dove sarà ricevuto dal premier britannico Keir Starmer. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro. Il presidente ucraino è atteso a Downing street alle 9.30 ora locale (le 10.30 in Italia).
Leggi tutto: Ucraina-Russia, Trump non discuterà divisione territori a summit con Putin

(Adnkronos) - Si ferma agli ottavi di finale la corsa di Luca Nardi al torneo Atp Masters 1000 di Cincinnati (cemento, montepremi 9.193.540 dollari). Il 22enne azzurro, numero 98 del mondo e in tabellone come Lucky Loser, cede al coetaneo spagnolo Carlos Alcaraz, numero 2 del ranking Atp e seconda testa di serie, con il punteggio di 6-1, 6-4 in un'ora e 22 minuti. Alcaraz affronterà domani nei quarti il 27enne russo Andrey Rublev, numero 11 del mondo e 9 del seeding.
Leggi tutto: Atp Cincinnati, Nardi ko agli ottavi di finale con Alcaraz

(Adnkronos) - Sul tema dei suicidi in carcere si consuma la polemica agostana tra Forza Italia e Fratelli d'Italia. Dopo il comunicato di due giorni fa con cui il ministero della Giustizia, guidato da Carlo Nordio, smentiva l'esistenza di un allarme suicidi negli istituti penitenziari, il partito di Antonio Tajani torna a puntare i riflettori sulla questione.
Lo fa attraverso il deputato Tommaso Calderone, membro della Commissione Giustizia della Camera, autore di una nota dal tono polemico, poi parzialmente rivista in una seconda versione. Nel primo comunicato Calderone lamenta: "Nessuna riforma sulla custodia cautelare. Nessuna riforma sulle misure alternative e sulla liberazione anticipata", sottolineando la necessità di un'"autocritica" e di fare "meno chiacchiere". Passaggi che, nella seconda versione più soft, vengono eliminati, pur mantenendo la sostanza del messaggio: "È passato un altro anno - afferma Calderone - e continuiamo ad assistere a decine di detenuti che si suicidano. Non abbiamo risolto il problema e sono i freddi numeri a dirlo. Occorre riflettere sul tema della custodia cautelare, delle misure alternative e sulla liberazione anticipata. La certezza della pena deve essere indiscutibile ma è necessario mettere mano a tali riforme".
A replicare a Forza Italia è il sottosegretario alla Giustizia ed esponente di Fdi Andrea Delmastro, interpellato dall'Adnkronos, che chiude la porta a qualsiasi ipotesi di "svuota-carceri" e rivendica l'impegno del governo sul piano carceri recentemente varato: "Non è all'ordine del giorno per Fdi qualsivoglia misura che eroda la certezza della pena e, in una maniera o nell'altra, che non risponda alle esigenze di giustizia per le vittime dei reati e di sicurezza per i cittadini", afferma Delmastro.
Il sottosegretario ricorda: "Stiamo realizzando un piano carceri con 750 milioni di euro di investimenti, cifra mai vista in Italia, già finanziata per recuperare 10.000 posti mancanti". E aggiunge: "A coloro che si innamorano di misure alternative o clemenziali, ricordo che sono nato circa 50 anni fa, quando c'era già il sovraffollamento e mancavano circa 10.000 posti detentivi. Ora, come direbbe il Poeta, sono nel mezzo del cammin della mia vita: c'è ancora il problema del sovraffollamento e mancano 10.000 posti". Delmastro conclude: "Tutte le ricette finora proposte, come gli svuota-carceri, si sono rivelate fallimentari. La soluzione è un piano carceri, come quello del governo, che preveda spazi più confacenti".

(Adnkronos) - Jasmine Paolini torna in campo a Cincinnati. La tennista azzurra sfida oggi, giovedì 14 agosto, la ceca Barbora Krejcikova negli ottavi di finale del Masters 1000. Nell'ultimo turno Paolini ha superato in due set la statunitense Ashlyn Krueger, mentre all'esordio aveva battuto, seppur a fatica, la greca Maria Sakkari. Krejcikova invece, numero 80 del mondo, ha superato prima, a sorpresa, l'ucraina Elina Svitolina e poi l'americana Iva Jovic.
La sfida tra Paolini e Krejcikova è in programma oggi, giovedì 14 agosto, con orario ancora da definire. Le due tenniste si sono affrontate in due precedenti, entrambi vinti dalla ceca, che conduce quindi 2-0 nel parziale. L'ultimo incontro risale alla finale di Wimbledon del 2024, quando Krejcikova si impose in tre set.
Paolini-Krejcikova, come tutte le partite di Cincinnati, sarà trasmessa in diretta televisiva sui canali di Sky Sport, ma sarà visibile, come tutto il tabellone femminile, anche in chiaro su SuperTennis. Il match sarà disponibile in streaming sull'app Sky Go e su NOW, oltre che su SuperTenniX.
Leggi tutto: Paolini-Krejcikova: orario, precedenti e dove vederla in tv (in chiaro)

(Adnkronos) - Il Napoli torna in campo in amichevole. Il club azzurro sfida oggi, giovedì 14 agosto, l'Olympiacos nel ritiro di Castel di Sangro. Si tratta del settimo test del precampionato dei partenopei, con Conte che cerca indicazioni preziose a 10 giorni esatti dall'inizio del campionato, che scatterà il weekend del 24 agosto. Il Napoli arriva all'appuntamento da campione in carica e sfiderà, nella prima giornata di Serie A, il Sassuolo al Mapei Stadium.
La sfida tra Napoli e Olympiacos è in programma oggi, mercoledì 13 agosto, alle ore 19. Ecco le probabili formazioni:
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Oliveira; Anguissa, Lobotka, De Bruyne; Politano, Lukaku, Neres. All. Conte
Olympiacos (4-2-3-1): Tzolakis; Costinha, Retsos, Kalogeropoulos, Onyemaechi; Hezze, Mouzakitis; Martins, Chiquinho, Cabella; El Kaabi. All. Mendilibar
Napoli-Sorrento sarà trasmessa in diretta televisiva, in pay per view al costo di 9,99 euro, sui canali SkySport e su Dazn, visibile tramite smart tv. Il match sarà disponibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e su OneFootball, ma sempre a pagamento.
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(Adnkronos) - Il Donbass al centro dell'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin, mentre la guerra in Ucraina continua e Mosca preme nel Donetsk, uno dei due oblast della regione. Diplomazia e operazioni sul campo si incrociano in un momento cruciale, in attesa del faccia a faccia tra il presidente americano e quello russo, che si vedranno domani in Alaska.
Il quadro appare chiaro, con posizioni delineate. La Russia cerca un'ulteriore spallata sul terreno, per avere più carte da giocare nel vertice di Anchorage, dove gli Stati Uniti chiederanno una tregua immediata. Il congelamento del conflitto, per l'Ucraina, non può significare automaticamente la cessione di territori che la Russia, da tempo, considera acquisiti.
"La struttura territoriale della Federazione russa è inclusa nella nostra Costituzione. Questo la dice tutta", dice il portavoce del ministero degli Esteri russo, Aleksei Fadeev, parlando della possibilità di uno scambio di territori fra Mosca e Kiev. "Quindi per quel che riguarda gli obiettivi della delegazione russa ai negoziati in Alaska, sono dettati esclusivamente dagli interessi nazionali", aggiunge.
"Qualsiasi questione che riguardi l'integrità territoriale dell'Ucraina non può essere discussa così, senza considerare la nostra Costituzione e la volontà del nostro popolo", la posizione ribadita dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Per quanto riguarda la nostra integrità territoriale, alla fine la decisione sarà a livello di leader- Senza l'Ucraina (al tavolo delle trattative ndr,) è impossibile raggiungere questo obiettivo". "La mia posizione non cambierà", conclude.
L'avanzata russa nell'est dell'Ucraina prosegue, anche se per Zelensky i progressi rivendicati da Mosca sono superiori ai risultati effettivamente conseguiti. Nel Donetsk, governatore della regione ordina alle famiglie con bambini di lasciare località ritenute a rischio. "Stiamo iniziando con l'evacuazione obbligatoria delle famiglie con bambini dalla località di Bilozerske", dice Vadym Filashkin, precisando che le disposizioni riguardano una decina di altre aree. Secondo il governatore, nella zona interessata vivrebbero circa 1.150 minori. Le disposizioni delle autorità ucraine riguardano, oltre a Bilozerske, la località di Svyatohorivka, sei località della zona di Bilozerka e altre sei di quella di Dobropillia.
Negli ultimi giorni, le forze russe sono state protagoniste di una rapida ma circoscritta avanzata nel Donetsk: Mosca rivendica il controllo di altre due località, Nikanorovka e Suvorovo.
Il fulcro dell'operazione è rappresentato da Pokrovsk, centro strategico che Mosca cerca di conquistare da mesi. Nella zona sono in azione unità di dimensioni ridotte russe, rifornite da droni. Scelgono con cura le strade da percorrere, si muovono a piedi, lentamente ma in modo preciso, in operazioni pianificate per mesi. E' anche così che ieri, così come nei due giorni precedenti, sfruttando la porosità della difesa ucraina, le forze russe sono riuscite ad avanzare in direzione di Dobropillia, località a nord ovest di Pokrovsk, snodo strategico della regione del Donetsk, che Mosca spera di far cadere prima di un eventuale congelamento del fronte concordato politicamente, prima comunque del vertice di Anchorage fra Putin e Trump.
Kiev ha dispiegato in questa zona il Primo corpo d'armata Azov della Guardia nazionale, vale a dire la ex Brigata Azov, considerato come una delle unità delle forze di Kiev più temprate al combattimento, al fine di contenere l'avanzamento delle forze russe più profondo da un anno che rischia di provocare un collasso del fronte, secondo quanto ammettono militari e analisti, oltre le dichiarazioni ufficiali.
Dopo i progressi degli ultimi tre giorni a nord, le forze russe hanno ora la possibilità di piegare verso ovest, tagliare strada Dobropillia-Kramatorsk, e isolare in una vasta sacca di forze ucraine prima di progredire ulteriormente. "Diverse fonti ucraine parlano di un possibile sfondamento russo catastrofico verso Dobropillia, con forze russe avanzate a tagliare l'arteria fra Dobropillia e Kramatorsk. Se non viene fermata rapidamente, ha potenziali conseguenze molto gravi", ha scritto su X Yaroslav Trofimov, del Walll Street Journal.
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(Adnkronos) - L'Europa e l'Ucraina costrette al ruolo di spettatori dell'incontro tra il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin in programma in Alaska domani, 15 agosto. Il numero 1 della Casa Bianca, che chiederà lo stop alla guerra in Ucraina, nella giornata di ieri si è confrontato con i leader europei e con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Ottima call, voto 10", ha riassunto Trump.
L'asse Europa-Ucraina ha consegnato la propria agenda a Trump, indicando 5 punti chiave evidenziati dal cancelliere tedesco Friedrich Merz:
- L'Ucraina deve essere presente al tavolo per qualsiasi futuro incontro con Putin
- Il cessate il fuoco deve essere il primo passo, precedente all'inizio di qualsiasi negoziato
- Il riconoscimento del territorio occupato dalla Russia non è sul tavolo
- Le forze ucraine devono essere libere di difendere la sovranità del loro Paese, con il sostegno europeo
- Negoziati più ampi devono far parte di una strategia transatlantica basata sul sostegno all'Ucraina e sulla pressione sulla Russia.
Le posizioni espresse dai leader del Vecchio Continente e da Zelensky partono da un presupposto: è l'Ucraina a dover trattare con Putin per una soluzione definitiva del conflitto. La priorità in tempi brevissimi è ottenere una tregua reale. "Speriamo che il tema centrale" in Alaska "sarà un cessate il fuoco.
Il presidente degli Stati Uniti l'ha detto diverse volte", dice Zelensky, precisando che Trump "mi ha proposto dopo l'incontro in Alaska di sentirci, discutere tutti i risultati, se saranno raggiunti, e definire i passi futuri".
"Qualsiasi questione che riguardi l'integrità territoriale dell'Ucraina non può essere discussa così, senza considerare la nostra Costituzione e la volontà del nostro popolo. Per quanto riguarda la nostra integrità territoriale, alla fine la decisione sarà a livello di leader. Senza l'Ucraina (al tavolo delle trattative ndr,) è impossibile raggiungere questo obiettivo", ripete Zelensky.
Gli alleati dell'Ucraina stanno valutando un allentamento progressivo delle sanzioni contro la Russia se verrà concordato un cessate il fuoco totale, indicano a Sky News fonti vicine alla presidenza del Consiglio Ue. L'obiettivo è ottenere subito una tregua di 15 giorni - periodo in cui le sanzioni resterebbero comunque in vigore - per poi passare a una sospensione più strutturata delle ostilità in Ucraina. Secondo il piano, le misure verrebbero reintrodotte in caso di violazioni.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, come evidenzia una nota di Palazzo Chigi, "ha espresso apprezzamento per gli sforzi profusi dal Presidente Trump", ribadendo "l'importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell'Ucraina", e ha ringraziato Zelensky "per la serietà dimostrata finora nella ricerca di una soluzione diplomatica".
"E' molto importante che l'Europa sia stata ascoltata prima del vertice", le parole del presidente francese Emmanuel Macron. "Lo scambio con Donald Trump ha permesso di chiarire le sue intenzioni e a noi di esprimere le nostre attese. La volontà americana è quella di ottenere un cessate il fuoco", aggiunge ribadendo: "Vogliamo che tutto ciò che riguarda l'Ucraina sia discusso con l'Ucraina. Le questioni territoriali che riguardano l'Ucraina non saranno negoziate che dal presidente ucraino, questa è la posizione che noi sosteniamo".
Trump ha espresso l'auspicio di un ulteriore meeting, da organizzare in tempi brevi, con la partecipazione anche di Zelensky. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha auspicato che possa tenersi in Europa, "in un Paese neutrale", un eventuale incontro trilaterale con al tavolo Donald Trump, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. "Penso che questo sia un punto molto importante a questo proposito e speriamo che" un eventuale trilaterale "possa svolgersi in Europa, in un Paese neutrale accettato da tutte le parti", aggiunge il presidente francese.
"Abbiamo chiarito che l'Ucraina deve essere presente al tavolo delle trattative al prossimo incontro", evidenzia Merz. "Vogliamo che le cose procedano nella giusta sequenza: vogliamo un cessate il fuoco fin dall'inizio, e poi deve essere redatto un accordo quadro. Se l'Ucraina è pronta a discutere di negoziati territoriali, allora dobbiamo assicurarci che non vi siano cambiamenti con la forza al confine", dice il cancelliere tedesco.
La giornata va in archivio con una videocall tra i membri della coalizione dei volenterosi. Si guarda avanti, al rapporto tra Ucraina, Ue e Nato: "La Russia non dovrebbe poter porre il veto sul percorso dell'Ucraina verso l'Ue e la Nato", la sintesi della coalizione al termine della riunione.
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(Adnkronos) - Donald Trump avverte Vladimir Putin e annuncia la sua intenzione di organizzare un vertice a tre che comprenda anche Volodymyr Zelensky, dopo il summit bilaterale in Alaska con il leader russo. "Ci saranno conseguenze molto gravi" per Mosca nel caso non accetti di fermare la guerra dopo il vertice in programma a Anchorage, ha detto il presidente Usa dopo una conversazione telefonica definita "molto buona" con leader europei, tra cui Zelensky.
"Se il primo incontro va bene, avremo un secondo incontro tra Putin, il presidente ucraino e me, se vogliono che sia lì. Vorrei farlo quasi immediatamente dopo", ha aggiunto Trump, senza fornire una tempistica per un secondo incontro.
Il vertice di Anchorage si inserisce nel tentativo di Trump di mediare la fine del conflitto. Ma Zelensky e i leader europei sono stati esclusi dal summit e temono che il leader Usa, intenzionato a mantenere la promessa fatta in campagna elettorale di poter facilmente porre fine allo spargimento di sangue, faccia concessioni che compromettano la futura sovranità dell'Ucraina.
Così, mentre la guerra infuria nell'Ucraina orientale, Zelensky si è recato a Berlino e ha partecipato, tramite video chiamata, ad un incontro con il cancelliere Friedrich Merz e altri leader europei, capi della Nato e dell'Ue, durante il quale hanno sollecitato una posizione unita contro la Russia e hanno discusso con Trump e il suo vicepresidente, J.D. Vance.
L'obiettivo generale è stato quello di ottenere da Trump la garanzia di un cessate il fuoco. "Le questioni territoriali che riguardano l'Ucraina non saranno negoziate che dal presidente ucraino, questa è la posizione che noi sosteniamo", ha spiegato Macron. "La volontà americana è quella di ottenere un cessate il fuoco", aggiunge ribadendo: "Vogliamo che tutto ciò che riguarda l'Ucraina sia discusso con l'Ucraina" che, secondo il presidente francese, "è l'avamposto della resistenza all'imperialismo russo".
Trump ha affermato che Putin avrebbe dovuto affrontare "gravi conseguenze" in caso di mancato arresto dell'offensiva. Zelensky, tuttavia, ha espresso dubbi sulle intenzioni di Mosca, dichiarando: "Ho detto ai miei colleghi - il presidente degli Stati Uniti e i nostri amici europei - che Putin sicuramente non vuole la pace: sta bluffando, sta cercando di spingersi oltre la linea del fronte" per fingere di poter occupare tutta l'Ucraina, ma "non è così".
Trump ha minimizzato le possibilità di un accordo di pace ad Anchorage, ma si è detto in attesa di "conversazioni costruttive" con Putin. "Questo è davvero un incontro esplorativo", ha precisato, aggiungendo che "ci saranno alcuni scambi, ci saranno alcuni cambiamenti territoriali".
Gran Bretagna, Francia e Germania, copresidenti della cosiddetta 'coalizione dei volenterosi', hanno poi esposto la loro posizione sui colloqui, ribadendo che i confini internazionali non devono essere modificati con la forza e insistendo sul fatto che l’Ucraina deve avere “garanzie di sicurezza solide e credibili per difendere efficacemente la propria sovranità e integrità territoriale”.
I tre paesi hanno ribadito che negoziati significativi possono aver luogo solo con un cessate il fuoco in vigore e hanno chiesto alla Russia di affrontare ulteriori sanzioni economiche se non accetterà di cessare le ostilità al vertice in Alaska.
Intervenendo a Berlino insieme a Zelensky, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha chiesto un cessate il fuoco di 30 giorni, seguito da colloqui sostanziali. Enunciando i principi chiave su cui l'Europa è unita, ha affermato: "I negoziati devono essere parte di una strategia transatlantica comune. Solo allora avranno maggiori probabilità di successo. Questa strategia deve continuare a basarsi su un forte sostegno all'Ucraina e sulla necessaria pressione contro la Russia. Ciò significa anche che, se non ci saranno movimenti da parte russa in Alaska, allora gli Stati Uniti e noi europei dovremmo aumentare la pressione".
Nonostante le dichiarazioni ottimistiche dei leader europei, l'offensiva russa nell'Ucraina orientale ha accelerato e guadagnato terreno questa settimana. Con l'attenzione mondiale rivolta all'imminente vertice in Alaska, la Russia ha compiuto rapidi progressi in una sezione ristretta ma strategica della linea del fronte. Il capo della regione di Donetsk ha ordinato l'evacuazione di civili con bambini dalle città e dai villaggi minacciati.
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(Adnkronos) - Caldo come un "killer silenzioso e letale" in Europa a causa di "eventi meteorologici estremi" che si stanno verificando sempre più spesso nella regione, da trattare come "un'emergenza sanitaria, non solo climatica". E' il monito lanciato in una lettera aperta dalla Commissione paneuropea per il clima e la salute. L'organismo - istituito dal direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa, Hans Kluge, riunendo esperti di clima e salute provenienti da tutta l'area - si rivolge "ai governi e alle autorità sanitarie dei 53 Stati membri della regione europea dell'Oms", si legge nel documento.
"Noi commissari - è l'incipit - scriviamo con urgenza in merito alla crescente crisi sanitaria causata dagli eventi meteorologici estremi in Europa e Asia centrale. Non si tratta più di una minaccia lontana o di un fastidio stagionale. Si tratta di un'emergenza sanitaria pubblica che si sta verificando in tempo reale". Nei prossimi mesi, annunciano gli esperti, "presenteremo una serie di raccomandazioni intersettoriali coraggiose ma realizzabili per affrontare la crisi climatica e salvaguardare la salute".
"La regione - avvertono - sta vivendo ondate di calore da record, sempre più frequenti, intense e letali. Questi eventi non sono semplicemente fastidiosi: sono killer silenziosi. Il loro bilancio è spesso nascosto nei registri dei decessi, come ictus, infarti o insufficienza respiratoria. Ma la causa è chiara. Gli anziani, le persone con disabilità e coloro che vivono in alloggi di scarsa qualità sono particolarmente a rischio. Anche le donne incinte, i bambini piccoli e i lavoratori all'aperto sono esposti a temperature pericolosamente elevate. Gli effetti non sono solo immediati: si ripercuotono sulla vita e sui mezzi di sussistenza, danneggiando la salute mentale e il benessere, riducendo la produttività, danneggiando i raccolti, aumentando le bollette energetiche e mettendo a dura prova le infrastrutture vitali".
Secondo i dati riportati dagli esperti nella lettera aperta, "la mortalità correlata al caldo è aumentata del 30% negli ultimi due decenni, con oltre 100mila decessi registrati in 35 Paesi europei nel 2022-2023. Si prevede che questo bilancio delle vittime aumenterà negli anni a venire. Giugno 2025 è stato il mese più caldo mai registrato nell'Europa occidentale, con due gravi ondate di calore prima ancora che l'estate raggiungesse il picco. Nel frattempo, il cambiamento climatico sta alimentando la diffusione di malattie un tempo rare nella regione: i casi di Dengue a trasmissione locale nell'Ue/Spazio economico europeo sono aumentati del 368% tra il 2022 e il 2024".
Il risultato è che i sistemi sanitari sono sotto pressione. "Gli ospedali risentono del caldo, i pronto soccorso registrano un aumento dei ricoveri durante le ondate di calore, soprattutto per patologie cardiache, polmonari e renali - illustrano gli autori della lettera - Anche la salute mentale ne risente: il sonno peggiora, l'ansia aumenta e le funzioni cognitive diminuiscono. Nel frattempo, le persone con problemi di salute mentale corrono maggiori rischi di colpo di calore e ricovero ospedaliero, poiché alcuni farmaci da prescrizione" per le loro patologie "riducono la capacità del corpo di regolare la propria temperatura. Anche gli operatori sanitari stessi sono a rischio di colpi di calore e burnout". Qualche esempio di quello che accade nelle strutture? "Durante l'ondata di calore del 2022 nel Regno Unito, gli ospedali Guy's e St Thomas' di Londra hanno subito gravi guasti infrastrutturali. Queste vulnerabilità non sono isolate: sono sistemiche e in crescita".
Tutto ciò, evidenziano i firmatari, "sottolinea l'urgente necessità di una migliore preparazione a tutti i livelli del sistema sanitario e in tutti i settori. I piani d'azione per la salute e il caldo salvano vite umane innescando azioni tempestive, proteggendo i più vulnerabili e alleviando la pressione sugli ospedali. Accelerare l'adozione di questi piani deve essere una priorità, non tra qualche anno, ma ora".
La crisi climatica "è una crisi sanitaria, e l'azione per il clima è quindi un'azione per la salute. L'inquinamento atmosferico causa oltre 500mila morti premature ogni anno nella regione europea, molte delle quali attribuibili alla combustione di combustibili fossili. La buona notizia è che molte soluzioni climatiche proteggono e promuovono anche la salute. Ridurre le emissioni significa aria più pulita e meno morti, salvando potenzialmente oltre 5 milioni di vite a livello globale grazie alla riduzione dell'inquinamento atmosferico. L'espansione degli spazi verdi nelle città riduce l'esposizione al calore, migliora la salute mentale, riduce le bollette energetiche e assorbe il carbonio. Aumentare il verde urbano del 30% potrebbe ridurre i decessi correlati al calore fino al 40%".
"Queste soluzioni - concludono gli esperti della Commissione, fra cui c'è anche l'italiano Enrico Giovannini, ex ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili - non sono solo efficaci, sono investimenti intelligenti. Ma per liberare davvero il loro potenziale, dobbiamo cambiare il modo in cui definiamo e misuriamo il progresso. I nostri sistemi economici non premiano la prevenzione. Indicatori tradizionali come il prodotto interno lordo non considerano ciò che conta: il valore di persone sane ed ecosistemi sani. Abbiamo bisogno di nuovi indicatori di progresso che mettano al centro salute, benessere, equità e sostenibilità".
Alcuni Paesi si stanno già muovendo, "altri devono seguire l'esempio perché non possiamo esternalizzare la salute, né la nostra né quella del pianeta. Entrambe hanno un valore inestimabile. Ed entrambe sono in gioco. Non è il momento delle mezze misure. È il momento di agire in modo straordinario".
Leggi tutto: Ondate di caldo come "killer silenziosi", cresce la crisi in Europa: l'allarme
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