''Fare soldi, non fare la guerra''. Titola così il Wall Street Journal sostenendo che il vero piano del presidente americano Donald Trump per l'Ucraina sia finalizzato non tanto al raggiungimento della pace, quanto a far sì che Stati Uniti, Russia e Ucraina diventino partner commerciali. Citando fonti vicino ai colloqui, il giornale scrive che il Cremlino ha proposto alla Casa Bianca di raggiungere la pace tramite gli affari e, con grande costernazione dell'Europa, Washington si è trovata d'accordo sulla linea proposta da Mosca. Le fonti citate dal Wsj affermano che durante l'incontro di ottobre a Miami Beach tra l'inviato speciale americano Steve Witkoff e Kirill Dmitriev, capo del fondo sovrano russo e negoziatore scelto da Vladimir Putin, i due hanno discusso di un piano da duemila miliardi di dollari per far uscire dal tunnel l'economia russa. Un piano che vedrebbe le aziende americane in prima linea rispetto ai concorrenti europei.
Il Wsj spiega che il piano illustrato da Dmitriev consentirebbe alle aziende statunitensi di attingere ai circa 300 miliardi di dollari di asset della banca centrale russa congelati in Europa per progetti di investimento russo-americani e per la ricostruzione dell'Ucraina nel dopoguerra. Inoltre le aziende statunitensi e russe si potrebbero unire per sfruttare le ricchezze minerarie dell'Artico, ha sostenuto Dmitriev. L'obiettivo del Cremlino sarebbe quindi quello di convincere gli Usa a considerare la Russia come una terra di abbondanti opportunità, non come una minaccia militare, secondo funzionari della sicurezza occidentale citati dal Wsj. Proponendo accordi multimiliardari nel settore delle terre rare e dell'energia, Mosca potrebbe ridisegnare la mappa economica dell'Europa, creando al contempo una frattura tra l'America e i suoi alleati tradizionali, scrive il Wall Street Journal.
Dmitriev, ex dipendente di Goldman Sachs, ha trovato partner ricettivi in Witkoff, storico compagno di golf di Trump, e in Jared Kushner, il genero del presidente americano e il cui fondo di investimento Affinity Partners ha attirato investimenti miliardari dalle monarchie arabe. Gli uomini d'affari condividono l'approccio geopolitico del presidente Trump. Se generazioni di diplomatici considerano le sfide post-sovietiche dell'Europa orientale come un nodo da sciogliere con fatica, il presidente immagina una soluzione facile: i confini contano meno degli affari. Negli anni '80 si era offerto di negoziare personalmente una rapida fine della Guerra Fredda, mentre costruiva quella che, a suo dire, ai diplomatici sovietici sarebbe stata una Trump Tower di fronte al Cremlino, con il regime comunista come partner commerciale.
"La Russia ha tante risorse immense, immense distese di territorio", ha dichiarato Witkoff al Wall Street Journal, descrivendo la sua speranza che Russia, Ucraina e Usa diventino partner commerciali. "Se riusciamo a raggiungere questo, tutti prosperano e c'è un vantaggio per tutti'', per cui ''questo sarà un baluardo contro futuri conflitti. Perché tutti prosperano", ha aggiunto. I principali consiglieri presidenziali vedono un'opportunità per gli investitori americani di ottenere accordi redditizi in una nuova Russia del dopoguerra e diventare i garanti commerciali della pace. La Russia ha chiarito a Witkoff e Kushner che preferirebbe le aziende Usa, non quelle degli stati europei i cui leader hanno "fatto un sacco di sciocchezze" sugli sforzi di pace. Una fonte ha affermato al Wsj: "E' l'arte dell'accordo di Trump dire: 'Guarda, sto risolvendo questa questione e ci sono enormi vantaggi economici per l'America, giusto?'".

Andriy Yermak, nato a Kiev il 21 novembre 1971, è stato per anni il braccio destro del presidente Volodymyr Zelensky, considerato la seconda figura più influente dell'Ucraina negli anni della guerra.
La biografia di Yermak
Laureato in diritto internazionale all'Università Taras Shevchenko, ha iniziato la carriera come avvocato, specializzato in proprietà intellettuale e diritto commerciale, prima di passare ai media e al cinema, fondando la Garnet International Media Group e diventando membro delle accademie del cinema ucraina ed europea. L'incontro con Zelensky nel 2011 - quando l'attuale presidente era produttore generale per l'emittente Inter - ha segnato il suo ingresso in politica, fino alla nomina a capo dell'Ufficio presidenziale nel 2020.
Soprannominato il 'Green Cardinal' da Politico per il ruolo influente svolto dietro le quinte e per le apparizioni pubbliche quasi esclusivamente in tenuta militare, Yermak era noto anche come il "vicepresidente non ufficiale" e come il "tagliatore di teste" di Zelensky, per aver rimosso funzionari critici o rivali sulla gestione del conflitto.
Durante l’invasione su larga scala della Russia, ha coordinato operazioni presidenziali, negoziati internazionali e programmi umanitari ("Grain from Ukraine" e "Bring Kids Back Ua" per i bambini deportati), guidando delegazioni ucraine negli Stati Uniti, presso la Nato e altri partner internazionali. Ha promosso sanzioni contro Mosca e sostenuto tutti gli sforzi di pace di Zelensky, ricevendo riconoscimenti internazionali, tra cui il titolo di una delle 100 persone più influenti del mondo da Time nel 2024.
Le critiche e le dimissioni
Figura controversa soprattutto in patria, Yermak è stato criticato per il suo stile autoritario e per aver monopolizzato l'accesso a Zelensky, suscitando sfiducia tra parte della popolazione e dei parlamentari. Dopo aver guidato la scorsa settimana[1] la delegazione ucraina alle discussioni a Ginevra sul piano di pace di Donald Trump, nelle ultime ore si è dimesso in seguito a indagini per corruzione nel settore energetico, collaborando pienamente con le autorità. Zelensky lo ha ringraziato per il contributo patriottico, sottolineando l’avvio di un "reboot" dell’Ufficio presidenziale.
Ministra, felice che lavoratori abbiano deciso di scendere da silo... 
Lo spazio aereo sul Venezuela "sia considerato interamente chiuso". E' l'avvertimento lanciato dal Donald Trump in un post su Truth social: "A tutte le compagnie aeree, i piloti, gli spacciatori di droga e i trafficanti di esseri umani: si prega di considerare lo spazio aereo sopra e intorno al Venezuela come chiuso nella sua interezza", ha scritto il presidente degli Stati Uniti.
Il post arriva dopo che il New York Times rivela che la settimana scorsa il Trump ha avuto un colloquio telefonico con il presidente venezuelano Nicolas Maduro, con cui avrebbe discusso l'ipotesi di un incontro.
La scorsa settimana, la Federal Aviation Administration degli Stati Uniti aveva avvertito le principali compagnie aeree di una "situazione potenzialmente pericolosa" quando si sorvola il Venezuela a causa di un "peggioramento della situazione di sicurezza e dell’aumento dell’attività militare nel Paese o nei dintorni".
Gli Stati Uniti da tempo conducono operazioni per fermare narcotrafficanti che potrebbero raggiungere le coste americane via mare. Il segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth avrebbe impartito "ordine di "uccidere tutti" durante il primo attacco dell'amministrazione Trump contro presunti narcos nel Mar dei Caraibi, lo scorso 2 novembre. Lo riporta il Washington Post, secondo cui, dopo un primo raid dei Navy Seal che aveva distrutto l'imbarcazione bersaglio, due uomini sarebbero rimasti aggrappati ai rottami in fiamme. Per eseguire le istruzioni del segretario, fonti citate dal quotidiano sostengono che sia stato ordinato un secondo attacco volto a eliminare i sopravvissuti.
L'inchiesta del giornale descrive l'operazione come l'avvio di una più ampia campagna militare contro presunti narcotrafficanti nel continente americano, una strategia che avrebbe già portato a oltre 20 attacchi contro imbarcazioni sospette e alla morte di più di 80 persone. Alcuni esperti di diritto bellico interpellati dal Post ritengono che l'ordine possa essere illegale: non esisterebbe infatti un conflitto armato tra Stati Uniti e trafficanti, e colpire persone ormai incapaci di combattere potrebbe configurare un crimine di guerra.
Hegseth ha respinto con forza ogni accusa, definendo quanto scritto "fake news" e accusando il quotidiano di voler screditare le forze armate. "Come sempre, le fake news stanno fornendo un resoconto fabbricato, infiammatorio e denigratorio per screditare i nostri incredibili guerrieri che combattono per proteggere la patria", ha scritto su X. Il segretario ha ribadito che gli attacchi sono "colpi letali e cinetici" mirati a "fermare droghe letali, distruggere i narco-boat e uccidere i narco-terroristi che stanno avvelenando il popolo americano", aggiungendo che "ogni trafficante che uccidiamo è affiliato a un'Organizzazione Terroristica Designata".

L’Associazione internazionale degli esorcisti dopo l’ultimo atto di sacrilegio avvenuto in una chiesa di Ostia, sul litorale romano, lancia un allarme: “Dal furto delle ostie consacrate al nefando sacrilegio di un luogo di culto, non c’è limite agli atti di blasfemia sempre più diffusi in Italia e all’estero: un disegno che sembra quasi organizzato e che, in ogni caso, è ispirato dal padre della menzogna, nemico di Dio e del genere umano”. Ripercorrendo i recenti casi avvenuti nel Belpaese ma pure all’estero gli esorcisti denunciano una “precisa strategia” dietro questi atti chiedendo lo stop a “tanto abominio”.
Gli esorcisti ripercorrono i casi: “A Ostia, diocesi di Roma, la chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari è stata oggetto di un gravissimo e ripugnante atto sacrilego[1] avvenuto nel pomeriggio di martedì 25 novembre. Soggetti ignoti, che definire vandali è un eufemismo, si sono introdotti nella chiesa, profanandola con escrementi umani collocati in diversi punti dell’edificio, incluso l’altare dove si celebra il Sacrificio Eucaristico. In ottemperanza alle norme canoniche, come Atto di Riparazione per l’abominio compiuto, verrà celebrata una messa. Nel frattempo, forze dell’ordine e inquirenti stanno indagando. Analoghi atti esecrabili sono stati compiuti all’inizio di novembre in Piemonte. Nella chiesa parrocchiale dell’Assunzione di Maria Vergine, a Casale Monferrato (Alessandria), è stato bruciato un testo sacro. Inoltre, al centro della navata, ignoti hanno abbandonato dell’immondizia. In quella circostanza l’occasione è stata offerta senza dubbio da Halloween, evento purtroppo pericolosamente sottovalutato. Non più tardi di un mese fa, sempre in Piemonte, a Salsasio di Carmagnola (Torino) una coppia è stata sorpresa dal parroco a consumare atti sessuali all’interno della chiesa parrocchiale. È seguita una liturgia riparatoria per il vergognoso atto sacrilego”.
Le profanazioni anche Oltralpe: “Nella Francia che un tempo fu il regno del re Luigi IX, ovvero San Luigi dei Francesi, sempre in occasione dello scorso Halloween, in una chiesa sconsacrata di Montpellier, si è tenuto uno degli eventi del festival 'Ex Tenebris Lux'. Il titolo? 'Dark Halloween': in pratica una orribile mascherata con performance da messa nera (lo zelo occultista non lesina sulla fantasia). Va precisato che nella chiesa sono ancora presenti le tombe di due vescovi, e ciò ha suscitato lo sdegno dell’arcivescovo di Montpellier Mons. Norbert Turini e dei fedeli che hanno lanciato una petizione. L’Arcivescovo ha ricordato la definizione di laicità, che, com’è definita dalle leggi della Repubblica Francese, 'non consiste nel cancellare ogni presenza religiosa dalla sfera pubblica', ma ‘richiede il rispetto reciproco tra tutti i cittadini, indipendentemente dal loro credo’”.
Gli esorcisti parlano di una strategia precisa: “Dalla sottrazione sacrilega di ostie e sacri vasi, come accaduto alla fine di ottobre nella chiesa del Monastero di Santa Margherita a Bevagna (Perugia), arcidiocesi di Spoleto-Norcia, si passa - in Italia e all’estero - a questa ulteriore strategia: la profanazione del luogo sacro, o carico di memorie religiose, realizzata anche in pieno giorno, secondo una pianificazione esplicita per suscitare il maggiore scandalo nei fedeli. Gesto di profanazione inaccettabile che richiama gli atti inconsulti consumati non molto tempo fa persino sull’Altare della Confessione nella Basilica di San Pietro”. A tutte le comunità parrocchiali e le diocesi ferite da questi fatti vanno “la massima solidarietà e vicinanza nella preghiera dell’Associazione Internazionale Esorcisti”.

Un uomo e una donna sono stati trovati senza vita, entrambi uccisi da colpi di pistola, nella villetta al 17 di via Sardegna, a Po' Bandino, una frazione di Città della Pieve, in provincia di Perugia. E' successo intorno alle 13. Sul posto i carabinieri impegnati nelle indagini.
Non è esclusa, al momento, l'ipotesi dell'omicidio suicidio. I due non avevano figli insieme, mentre la donna, che viveva con il compagno dopo una precedente relazione, ne aveva uno oggi 35enne.

La principessa Kate ha riunito, la prossima settimana all'Abbazia di Westminster, un cast stellare per i canti natalizi che daranno il via alle celebrazioni di Natale della famiglia reale. Promosso dalla principessa e sostenuto dalla Royal Foundation, l'evento 'Together at Christmas' ha l'obiettivo di ''celebrare l'amore in tutte le sue forme'', ovvero "l'amore all'interno delle famiglie, attraverso le amicizie, tra le comunità o i potenti momenti di gentilezza tra sconosciuti", si legge in una nota.
A chi sono rivolte le celebrazioni
Il principe William terrà una lettura all'evento e si prevede che la coppia sarà accompagnata, come di consueto, dai loro tre figli: il principe George, la principessa Charlotte e il principe Louis. In particolare, l'evento celebrerà le persone provenienti da tutto il Regno Unito che hanno dedicato o offerto volontariamente il loro tempo per essere presenti con gli altri, hanno guidato iniziative che uniscono le persone nella loro comunità o hanno offerto una mano a chi li circondava.
Quali saranno i canti natalizi
Combinando elementi tradizionali e moderni per coinvolgere persone di tutte le fedi e di nessuna, la funzione vedrà il coro dell'Abbazia di Westminster, famoso in tutto il mondo, cantare alcuni dei canti natalizi più amati della nazione, insieme alle esibizioni musicali di Hannah Waddingham, Dan Smith, Griff, Katie Melua e del gruppo di musica folk della Cornovaglia, Fisherman's Friends, come spiega il Daily Mail.
Oltre Insieme, tour immersivo dietro le quinte delle produzioni... 
Antonella Mosetti sarà ospite oggi in studio a Verissimo per un’intervista ritratto della sua vita privata e professionale. La showgirl riappare in televisione dopo la sua partecipazione all’Isola dei famosi, conclusa prematuramente a causa del dolore per un lutto familiare.
Antonella Mosetti, chi è
Antonella è una showgirl italiana, ha fatto il suo esordio in tv nel 1993 con ‘Non è la Rai’, il programma di Italia 1 a cui partecipa per due stagioni. Negli anni successivi comincia a essere un ospite fisso in diversi programmi televisivi, in alcuni compare in veste di ballerina, come in ‘Ciao Darwin’. Nel 2001 affianca Mike Bongiorno alla conduzione di ‘Paperissima Sprint’, mentre l’anno successivo approda in Rai, dove presenta lo show pomeridiano 'Casa RaiUno' insieme a Massimo Giletti. Nel 2016 partecipa alla prima edizione del 'Grande Fratello Vip', in coppia con la figlia Asia Nuccetelli. E nel 2019 partecipa come giurata a ‘All Together Now’.
Vita privata
Antonella Mosetti è stata sposata dal 1995 al 2003 con Alessandro Nuccetelli, padre di sua figlia Asia, nata nel 1996. Terminato il matrimonio, la showgirl vive una relazione con Davide Lippi, finita però a causa di un tradimento da parte di lui.
Nel 2007 comincia la storia, da lei definita "la più importante della mia vita", con il campione olimpico di scherma Aldo Montano, fino al 2012. La coppia sognava di costruire una famiglia. Un sogno infranto da due dolorosi aborti spontanei: "Fui operata d'urgenza. Non c’era più nulla da fare. Siamo stati malissimo", aveva rivelato la showgirl. "Ne abbiamo persi due nell'arco della nostra storia. Il primo è stato un fulmine a ciel sereno. Il secondo, invece, un colpo al cuore".
La morte del padre
Antonella Mosetti aveva abbandonato prematuramente L’Isola dei Famosi Dopo giorni di profonda crisi, spiegando che il motivo era legato al dolore per la perdita del padre, un lutto troppo grande e difficile da superar. "Sono venuta qua per ritrovare il mio papà, ma mi sono sentita ancora più lontana da lui", aveva detto in lacrime.
Mosetti era apparsa in crisi sin dai primi giorni in Honduras. La fame e la stanchezza della prima settimana si erano sommate alla mancanza del padre scomparso poco mesi prima. "Non ce la faccio neanche a parlare. Mi dispiace tanto. Non ho ancora elaborato la morte di mio papà e non riesco a stare ferma nella noia", aveva raccontato la concorrente in diretta. "Ho un dolore talmente forte che la notte mi sveglio per la nausea, non dormo. Sono esaurita. Questa cosa mi fa stare troppo male. Non riesco neanche a spiegarlo", aveva aggiunto.
Per fermarlo gli agenti hanno puntato il taser senza utilizzarlo...
Caddeo, 'dimissioni assessore, comparto in forte difficoltà'... 
Deep Tier, Ferrarelle, Olidata. Sono solo alcuni dei nomi svelati ieri al Radisson Blu Ghr Hotel di Roma come vincitori della prima edizione dei Money Awards 2025[1], il riconoscimento ideato da Money.it[2] in collaborazione con Creditsafe per celebrare le eccellenze dell’imprenditoria italiana.
Sul podio delle aziende che hanno registrato la maggiore crescita annua, la categoria Growth Money Awards ha premiato Deep Tier per l’Area Nord, Olidata per l’Area Centro e Lion Green per il Sud e le Isole. Luca Berti, country manager e Ceo di Creditsafe Italia, ha sottolineato come i dati siano lo strumento strategico per una crescita solida e sostenibile, mentre i valori aziendali guidano decisioni consapevoli.
Nella sezione Future Money Awards, dedicata all’innovazione e alla sostenibilità, i riconoscimenti per la sostenibilità sono andati a Id Lab(primo posto), Glocal Act S.r.l. Società Benefit (secondo posto) e Ferrarelle Società Benefit (terzo posto), mentre per l’innovazione il podio ha visto Yocabe al primo posto, seguita da D-Orbit S.p.A. e AS Labruna S.r.l. Ai vincitori è stato consegnato anche un oggetto di design simbolico realizzato con il legno d’ulivo pugliese colpito dalla Xylella, a cura di Piticagna – Rituali dal Sud, un gesto di rinascita e resilienza.
Il pubblico di Money.it[3] ha espresso le proprie preferenze online, assegnando i People’s Money Awards a Pack S.r.l., come miglior startup innovativa, e a Temu, come miglior e-commerce. A guidare la cerimonia è stato Luca La Mesa, imprenditore e investitore, seguito dai saluti di Antonella Coppotelli, responsabile Marketing & Pr di Money.it, che ha sottolineato come il premio voglia dare visibilità alle eccellenze italiane meno conosciute ma fondamentali per il tessuto economico del Paese. Durante la serata si sono svolti anche due panel tematici: il primo su sostenibilità e innovazione, con Dimitri Stagnitto, Luca Berti, Alfonso Pecoraro Scanio e Simona Falasca, il secondo sul ruolo delle startup e degli e-commerce come motori di sviluppo, con Gianmarco Carnovale, Benedetto Buono, Filippo Aparo e Michele Franzese.
Dimitri Stagnitto, Founder di Money.it[4] , ha spiegato come l’obiettivo dei Money Awards sia riconoscere le realtà più brillanti e stimolare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali: “Vogliamo celebrare chi fa innovazione, chi cresce con responsabilità e chi ispira altri a farlo.” La prima edizione si chiude così con un successo e con l’appuntamento già fissato alla prossima edizione, pronta a premiare le nuove eccellenze del panorama imprenditoriale italiano.

Una parte del soffitto di un'abitazione è crollata oggi, sabato 29 novembre, intorno alle 9.30 di questa mattina a Boretto, in provincia di Reggio Emilia. Feriti in modo non grave una donna di 91 anni e il figlio con lei in casa, un 65enne residente a Brescello.
Sul posto i carabinieri della Radiomobile di Guastalla e una squadra dei vigili del fuoco che hanno provveduto a mettere in sicurezza l'immobile, dichiarato non agibile in attesa di ulteriori verifiche strutturali. Madre e figlio sono stati trasportati al pronto soccorso di Guastalla per gli accertamenti e le cure del caso. Nessuno dei due è in pericolo di vita.

"Gli infermieri rappresentano una parte fondamentale del capitale umano del Servizio sanitario nazionale e il loro contributo non è accessorio, ma strutturale". Gli interventi sulla professione rispondono a "tre esigenze decisive per il Paese: rafforzare la sanità territoriale, affrontare la sfida della cronicità e dell’invecchiamento e ridurre le disuguaglianze di accesso". Lo ha detto Mariella Mainolfi, direttore generale delle Professioni sanitarie e delle politiche in favore del Ssn del ministero della Salute, intervenendo al panel 'Un nuovo sistema sanitario. La riforma in cammino’'del Forum Risk Management di Arezzo.
Sul territorio, "l’infermiere è protagonista della riforma del Pnrr, anche grazie alla figura dell’infermiere di famiglia e comunità, introdotta prima ancora dei nuovi percorsi specialistici - ha spiegato Mainolfi - con una popolazione che invecchia con bisogni sempre più complessi, la figura infermieristica è chiave nella gestione integrata delle fragilità. Inoltre, per capillarità e prossimità, sono i professionisti più idonei a colmare le distanze fra i territori e raggiungere periferie, aree interne e famiglie fragili". Questo professionista è quindi "determinante per la coesione sociale" e per la tenuta del Ssn.
Le risorse stanziate dal governo "puntano a rafforzare attrattività, permanenza e condizioni di lavoro, 3 aspetti decisivi per il futuro del Ssn", ha sottolineato Mainolfi. "Nella legge di bilancio 2026 vediamo uno stanziamento aggiuntivo di 195 milioni che porterà l’aumento medio a circa 701 euro annui, fino a 1.600 euro considerando anche l’incremento della precedente legge di bilancio”. Inoltre, le assunzioni straordinarie a tempo indeterminato, in deroga ai vincoli di spesa, rappresentano un "intervento atteso e necessario per rafforzare i settori più critici", aggiunge. Sul fronte fiscale, ha ricordato la dirigente, la tassazione agevolata al 15% sulle prestazioni aggiuntive e sul trattamento accessorio, cumulata per gli infermieri con la detassazione al 5% dello straordinario. Misure specifiche sono rivolte anche ai pronto soccorso, "con maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi per valorizzare il personale. Sono interventi economici, non sufficienti da soli - ha osservato - ma indispensabili per sostenere attrattività, retention e qualità del lavoro infermieristico".
L’assistente infermiere, figura introdotta "con il contratto collettivo 2022–2023, ora serve garantire coerenza e qualità del percorso formativo". A tale proposito, una nota indirizzata a breve a tutte le Regioni dal governo, secondo Mainolfi, dovrebbe chiarire che "la formazione deve essere erogata esclusivamente dalla sanità e dagli infermieri. Non dai centri regionali di formazione". Una precisazione necessaria dopo che alcune Regioni avevano avviato percorsi non allineati. L’intervento si inserisce nel lavoro congiunto tra ministero, Fnopi, Agenas e Regioni.
"Abbiamo costruito linee guida condivise - ha chiarito - per garantire una messa a terra uniforme". Parallelamente, ha assicurato l’esperta, prosegue la revisione del profilo dell’Oss e il percorso delle specializzazioni infermieristiche, "pilastri per percorsi di carriera orizzontale e competenze avanzate. Liberare l’infermiere dalle attività a maggiore standardizzazione - ha concluso - significa migliorare la qualità dell’assistenza e sostenere l’evoluzione della professione".
Le persone con malattie elettrosensibili ambientali, che avvertono sintomi fisici oppure psicologici che attribuiscono all'esposizione a campi elettromagnetici di vario tipo, come quelli emessi da cellulari, Wi-Fi e altri dispositivi elettronici, si rivolgono “al Servizio sanitario nazionale facendo una miriade di esami, che sono a carico del Ssn, ma che non hanno mai una diagnosi certa: non esiste infatti un biomarcatore”. Così Stefano Moriconi, Direttore dell’Ufficio 5 Consiglio superiore di sanità intervenendo al Forum Risk Management, ad Arezzo.
“Purtroppo queste persone sono costrette a convivere con delle patologie molto poco diffuse che rendono la vita difficile anche all'interno degli appartamenti - spiega Moriconi - Ad esempio, non possono vivere in una casa di campagna dove sia presente il tufo, in quanto emette radon. Sono malattie difficili da identificare: i pazienti hanno dei malesseri generali e, prima che un medico possa riuscire ad arrivare a una diagnosi o comunque ad avvicinarsi, passano almeno 10 anni”. Si arriva infatti a definire “un quadro sintomatologico: non sono delle diagnosi ben definite ma un insieme di sintomi, soprattutto la stanchezza, un’astenia, talvolta confusa con la fibromialgia”, di cui invece è possibile fare diagnosi. Il problema è che “il servizio sanitario è gravato da tutta questa serie di esami”, senza arrivare a una diagnosi.

“Con l'80% dei principi attivi che servono per i farmaci salvavita prodotto in Cina e in India, ci dobbiamo riappropriare della grande chimica di base, dobbiamo fare in modo che in Italia si possa produrre, si possa essere autosufficienti nella produzione di farmaci salvavita”. Così Marcello Gemmato, sottosegretario al ministero della Salute, intervenendo al Forum Risk Management, ad Arezzo, conferma “l’impegno di licenziare” la legge delega sul Testo unico della legislazione farmaceutica “entro dicembre 2026 per dare un perimetro di certezza al cittadino, ai players internazionali”. L’impegno è di “rendere accessibile il farmaco, da un lato, e fare chiarezza” con un “ Testo unico che dirima la questione di 100 leggi e 700 norme che si sono affastellate con anche 2 regi decreti, uno del 1934 e l'altro del 1938 - ” per definire “un perimetro all'interno del quale declinare puntualmente: il diritto del cittadino d'accesso al farmaco; il ruolo della farmacia; quello della digitalizzazione, come strumento di erogazione di prestazioni sanitarie e quindi di salute; il ruolo strategico dell'industria farmaceutica italiana che quest'anno ha cubato 56 miliardi di euro, prima in Europa”, perché possa “essere ulteriormente attrattiva”.
La Toscana, è “una regione in cui l'industria farmaceutica è molto presente, è molto attrattiva - sottolinea Gemmato - La Toscana è indubbiamente una delle regioni più performanti per presenza di industria farmaceutica, aggiungerei italiana, che è un ulteriore elemento di orgoglio”. Con la produzione in Italia, il cittadino ha la “certezza che laddove vi dovessero essere dei problemi - l'abbiamo visto purtroppo durante il Covid con le mascherine, con i dispositivi di protezione individuale - si possa avere la certezza di continuare ad avere il farmaco”. Attualmente, se “l'India e la Cina dovessero sospendere l'invio dei principi attivi per allestire farmaci salvavita, noi avremmo l'orizzonte di qualche settimana di autonomia, poi non avremmo più farmaci per curare gli italiani. È un problema europeo ed italiano - conclude - In Italia ce ne stiamo occupando puntualmente anche con questa legge”.
Per un operaio di Decimomannu anche divieto avvicinamento... 
Costantino Vitagliano sarà ospite oggi, sabato 29 novembre, a Verissimo per un'intervista intima in cui ripercorre gli ultimi anni della sua vita, segnati da una malattia autoimmune, che provoca problemi ai vasi sanguigni.
Costantino Vitagliano chi è
Costantino Vitagliano è nato a Milano nel 1974. Prima di apparire sul piccolo schermo ha svolto diversi lavori come barista, ragazzo immagine, spogliarellista e modello. Nel 2003 è diventato noto al grande pubblico grazie alla partecipazione a ‘Uomini e Donne’ dove prima è sceso le scale come corteggiatore e poi come tronista.
Ha lasciato il programma con Alessandra Pierelli, con la quale è andato a vivere, tra il 2004 e il 2005, una storia d'amore sotto gli occhi attenti delle telecamere: la coppia ha preso parte a 'Buona Domenica'.
Nel 2007 ha posato nudo per il calendario di MAX. Ha partecipato a diversi programmi televisivi e nel 2016 è stato tra gli inquilini della prima edizione del Grande Fratello Vip.
La vita privata
Costantino Vitagliano dopo la fine della relazione con Alessandra Pierelli è stato legato sentimentalmente a Linda Santaguida. Nel 2013 ha conosciuto Elisa Mariani e nel 2015 la coppia ha avuto una bambina: è nata la figlia Ayla. Nel 2014, tuttavia, i due hanno ufficializzato la fine della loro relazione.
La malattia
Nel 2024 l’ex tronista ha dichiarato di soffrire di una malattia autoimmune che provoca problemi ai vasi sanguigni. A Verissimo, ha raccontato per la prima volta della scoperta della malattia: "Mi ero rotto un tendine, giocando con mia figlia sul divano. Una sera sono andato a fare un controllo e il medico mi ha fatto fare un'ecografia: è venuta fuori una macchia sull'aorta addominale". Dopo un mese di ricovero in ospedale è arrivata la diagnosi: "Sono un autoimmune, non sapevo nemmeno cosa volesse dire. La mia malattia mi porta ad avere una massa che mette in pericolo la mia aorta addominale. Quindi non si sa cosa potrebbe capitarmi da un momento all'altro".
Ospite nel salotto di Caterina Balivo a La volta buona il 25 settembre 2025 il modello ha aggiornato il pubblico sulle sue condizioni di salute. "Dovrò curarmi per tutta la vita ma ci sono delle belle novità. Ho tolto il cortisone, prima ne prendevo un grammo al giorno. Mi cambiava parecchio l'umore, adesso faccio solo poche iniezioni al mese. Questo mi sta aiutando ad avere prospettive diverse sulla mia vita anche perché quando mi sono ammalato vedevo tutto nero", ha detto Vitagliano.
Il 51enne ha raccontato di aver perso circa 30 kg e di essere riuscito a recuperarne 20: "Sono stato circa 40 giorni in ospedale per capire cosa avessi, quando sono tornato a casa ero un'altra persona. Non ero più io". Oggi, grazie alle cure, non rischia più la vita: "Grazie alla terapia sono sotto controllo e tutto procede bene, la stiamo tenendo a bada".

L’Università degli Studi della Campania 'Luigi Vanvitelli' presenterà pubblicamente l’opera dell’artista Christian Leperino, commemorativa del martirio del Beato Rosario Livatino, in occasione di un convegno dal titolo “Rosario Livatino, beato, magistrato… un giovane”, che si terrà il prossimo 2 dicembre presso l’Aulario dell’Ateneo, in via R. Perla 21 a Santa Maria Capua Vetere. Donata dalla Fondazione San Giuseppe dei Nudi, l’installazione permanente del monumento nei locali dell’Ateneo, ambisce ad infondere negli animi dei giovani i fermenti della verità e della giustizia, i valori fondamentali che hanno ispirato la vita del giovane magistrato.
Interverranno all’evento, per una riflessione viva e profonda sulla vita e sull’operato del giudice Livatino, dopo i saluti introduttivi del Magnifico Rettore, professor Gianfranco Nicoletti e del Vicepresidente del Centro Studi Rosario Livatino, dott. Domenico Airoma, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Alfredo Mantovano, S.E. l’Arcivescovo di Capua e Vescovo di Caserta, mons. Pietro Lagnese. Le conclusioni saranno affidate alla Presidente della Corte d’Appello di Napoli, dott.ssa Maria Rosaria Covelli.
"Un uomo di legge che ha servito lo Stato con rigore, equilibrio e professionalità - afferma il Rettore Nicoletti - la sua grandezza risiedeva non solo nella sua competenza giuridica, ma anche e soprattutto nella sua integrità morale e nella sua profonda fede cristiana. Sono particolarmente orgoglioso di ospitare presso il nostro Ateneo questo monumento che sarà fonte di ispirazione per noi e soprattutto per i nostri giovani e che infonderà lo stesso coraggio, la stessa rettitudine e la stessa dedizione al bene comune che hanno caratterizzato la vita del Giudice Beato".
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