Il 21 e 22 novembre a Sa Illetta ascolto e partecipazione...
Alberi e foto di donne uccise al Liceo Artistico di Cagliari... 
"Penso che sia Sinner che io siamo ossessionati l'uno dall'altro. Lui ha perso poche partite negli ultimi due anni e la stragrande maggioranza di queste sono state contro di me. E' logico e normale quello che fa. Jannik analizza e pensa a cosa deve migliorare per battere chi non è riuscito a battere. Io negli ultimi anni ho perso contro più giocatori, ma il mio obiettivo è sempre lo stesso: cercare di migliorare e fare le cose in modo che la prossima volta che ci affronteremo, sarò un giocatore migliore di quella precedente". Carlos Alcaraz ha parlato così in un'intervista al quotidiano spagnolo Marca dopo la finale persa contro l'azzurro alle Atp Finals.
Alcaraz ha aggiunto: "Sono ancora molto lontano dai big three Nadal, Federer e Djokovic. Giocare fino a 38 anni come Djokovic? Non so se arriverò a 33 o a 38 anni. Mi prenderò cura di me stesso affinché la mia carriera sia la più lunga possibile". E sulla Coppa Davis, a cui non parteciperà per infortunio: "Non so se la Coppa Davis mi debba qualcosa ma sono sicuro che, prima o poi, arriverà il momento. Preferirei più prima che poi, ma un giorno arriverà".

"L’istituzione ufficiale della Zona Logistica Semplificata del Lazio rappresenta un passaggio storico e profondamente atteso per l’intero sistema portuale regionale. Esprimo la massima soddisfazione per un risultato che valorizza anni di lavoro e di confronto e che oggi, grazie alla firma del decreto da parte del sottosegretario Mantovano, diventa finalmente realtà". Ad affermarlo è il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Raffaele Latrofa.
"Desidero rivolgere i miei complimenti alla Regione Lazio e al presidente Francesco Rocca, che ha creduto fin dall’inizio in questo percorso strategico, e un ringraziamento particolare alla vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico Roberta Angelilli, il cui costante impegno tecnico e politico è stato determinante per portare a compimento l’iter. La Zls è uno strumento moderno, concreto e indispensabile per far compiere al Lazio un salto di qualità sul piano della competitività logistica e industriale".
Latrofa sottolinea come la Zona Logistica Semplificata rappresenti un’opportunità direttamente connessa al ruolo dell’Autorità di Sistema Portuale: "La semplificazione delle procedure, i percorsi autorizzativi accelerati, il credito d’imposta e il nuovo quadro di incentivi renderanno i nostri scali – Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta – ancora più attrattivi per investitori, operatori logistici e imprese interessate a sviluppare nuove filiere produttive. I porti del Lazio potranno così competere ad armi pari con gli altri grandi sistemi portuali italiani ed europei".
"Questa riforma – prosegue – potrà generare effetti positivi immediati sull’arrivo di nuovi traffici, sull’apertura di attività connesse alla logistica avanzata, sull’intermodalità e sulle iniziative industriali legate al mare e all’energia. Come Autorità di Sistema siamo pronti a fare la nostra parte, mettendo a disposizione aree, infrastrutture, competenze e una governance orientata allo sviluppo, affinché la Zls diventi un vero motore di crescita e occupazione per tutto il territorio regionale".
"Oggi – conclude Latrofa – si apre una fase nuova. Lavoreremo in piena sinergia con la Regione Lazio, gli enti locali e le categorie produttive per cogliere ogni opportunità che la Zona Logistica Semplificata rende finalmente possibile".

Un amico del vicepresidente JD Vance, un generale 'passato' dall'Italia e il nome di colui che è stato l'ultimo soldato americano ad aver lasciato l'Afghanistan. Sarebbero coinvolti, secondo la stampa statunitense, nella difficile missione di portare a termine il conflitto in Ucraina. Il segretario dell'Esercito degli Stati Uniti, Dan Driscoll, e il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Randy George, sono diventati i rappresentanti del Pentagono di più alto livello arrivati in Ucraina[1] dall'inizio del secondo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca, ha scritto Politico. Il capo del Pentagono, Pete Hegseth, non ci è mai stato. Il Wall Street Journal ha scritto di colloqui che vedono coinvolto anche un altro generale a quattro stelle, Chris Donahue.
Nato a Boone, in North Carolina, DANIEL P. DRISCOLL, è stato in missione in Iraq nel 2009 durante gli anni nell'Esercito. Ha poi studiato a Yale, alla Law School, dove ha incontrato JD Vance, oggi vicepresidente degli Stati Uniti. Sono amici stretti, raccontano i media americani e Driscoll è stato consigliere di Vance. Restituiscono l'immagine di un tenente diventato uomo d'affari. Nel 2020, Driscoll non riesce a entrare al Congresso. Ha lavorato in North Carolina nell'investment banking. Scelto da Donald Trump come nuovo segretario dell'Esercito, ricopre l'incarico dallo scorso 25 febbraio e ha preso il posto di colei che è stata la prima donna Segretario dell'Esercito, Christine Wormuth, voluta da Joe Biden per quel posto. "Da ex militare, investitore e consulente politico, in Dan c'è un insieme potente di esperienze che gli consentono di lavorare come fattore di cambiamento e innovazione", diceva Trump lo scorso anno annunciando la sua nomina. Secondo Politico, nel frattempo, alla soglia dei 40 anni, è emerso come figura di spicco all'interno del Pentagono e potrebbe passare a un ruolo più importante.
Il generale RANDY A. GEORGE, capo di Stato Maggiore dell'Esercito Usa, ricopre l'incarico dal settembre 2023, promosso da Biden dalla posizione di numero due. La sua biografia ufficiale racconta di un incarico in Italia nel 2001 nel contesto della 173rd Airborne Brigade, di più missioni in Iraq e Afghanistan.
Il generale CHRISTOPHER DONAHUE, che tra il 2022 e il 2024 ha già assistito le Forze armate ucraine, ha assunto nel dicembre dello scorso anno il comando di USAREUR-AF (US Army Europe and Africa). Il suo nome è noto anche perché associato all'immagine del'ultimo soldato Usa che lasciò l'Afghanistan all'epoca del ritiro nel 2021, dopo un'operazione durata 20 anni. In poche ore diventava virale una foto twittata dal dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, un'immagine scattata di notte che mostra l'allora comandante della 82ma divisione aviotrasportata (che fa parte del 18mo Corpo aviotrasportato con sede a Fort Bragg, in North Carolina) camminare da solo, con la sua arma, pronto a salire sull'aereo per lasciare Kabul. Donahue, raccontavano all'epoca i media americani, era stato assistente speciale del capo degli Stati Maggiori Riuniti. Si è arruolato nel 1992 e ha partecipato a missioni militari statunitensi in Afghanistan, Iraq, Siria, Nord Africa ed Europa orientale.

“Saremo l’unico Stato membro che si sarà dato una legge tanto per lo spazio quanto per la dimensione subacquea”. Così il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, intervenendo al Forum Space&Blue in corso oggi a Palazzo Piacentini a Roma. “Poiché l’Ue ancora non è avanti sulla regolamentazione dello spazio e della dimensione subacquea, inesorabilmente le nostre normative diventeranno il primo riferimento per la Commissione Europea. L’Italia qui arriva per prima in Europa”, ha concluso il ministro.

La Polonia ha arrestato "diverse" persone, collegate agli episodi di sabotaggio ferroviario, avvenuti tra domenica e lunedì. Lo ha affermato un portavoce del ministro per i Servizi di sicurezza. Intanto, dopo la decisione di Varsavia di chiudere il consolato russo a Danzica, il Cremlino ha commentato che la Polonia "manca di sanità mentale".
Le relazioni tra Russia e Polonia si sono completamente deteriorate, ha commentato il portavoce presidenziale Dmitry Peskov sulla chiusura della sede diplomatica. "Probabilmente si tratta di una manifestazione di questo degrado, del desiderio delle autorità polacche di ridurre a zero ogni possibilità di relazioni consolari o diplomatiche", ha aggiunto.
Il ministro dei Servizi di sicurezza polacco: "A caccia di mandanti e colpevoli"
"I servizi di sicurezza polacchi hanno molte informazioni. Sono sulle tracce dei mandanti e dei colpevoli", ha dichiarato Jacek Dobrzyński, portavoce del ministro dei servizi di sicurezza polacco. "Confermo che i primi arresti sono in corso - ha aggiunto -. Le persone coinvolte sono detenute dall'Agenzia per la sicurezza interna e dalla polizia e, al momento, non posso fornire ulteriori dettagli. Diverse persone sono state arrestate e interrogate sul loro ruolo in questo attacco terroristico, perché così possiamo chiamarlo".
Il ministro degli Esteri polacco: "Atto di terrorismo dai russi"
"Un atto di terrorismo" da parte russa "con la chiara intenzione di causare vittime", ha detto il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha definito gli atti di sabotaggio ferroviari. "Uno stato straniero ha mandato sabotatori ben preparati e solo un miracolo ha impedito che raggiungessero il loro obiettivo", ha detto il capo della diplomazia di Varsavia in un intervento in Parlamento. Dopo aver avvertito anche sullo "tsunami" di disinformazione sull'attacco, il capo della diplomazia di Varsavia ha assicurato che il governo risponderà al sabotaggio "non solo diplomaticamente", senza però fornire ulteriori dettagli. Parlando davanti al Sejim, la camera bassa del Parlamento di Varsavia, Sikorki ha puntato il dito esplicitamente contro il servizio segreto militare russo Gru, che "regolarmente assolda subappaltatori per fare il lavoro sporco sotto falsa bandiera".
Il riferimento è all'arresto, annunciato ieri di due ucraini, accusati di essere coinvolti nei due atti di sabotaggio alla linea ferroviaria Varsavia-Lublino, quella lungo la quale viaggiano gli aiuti per l'Ucraina: nel primo caso è saltato in aria un tratto di linea ferrata nei pressi del villaggio di Mika, nel secondo un'infrastruttura danneggiata ha costretto un treno con a bordo 475 passeggeri a fermarsi bruscamente. "Questa volta non si è trattato solo di un atto di eversione, come era già successo in passato, ma di un atto di terrorismo di Stato, poiché il suo chiaro intento era quello di causare vittime umane - ha accusato il ministro -. Questo atto avrà una nostra risposta, non solo diplomatica, di cui vi informeremo nei prossimi giorni".
Kallas: "Serve una risposta forte alla Russia"
I sabotaggi alla linea ferroviaria Varsavia-Lublino in Polonia, se verrà confermata la matrice russa, dice l'Alta Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas, a Bruxelles, richiederanno una "risposta forte" nei confronti di Mosca, accompagnata dal "messaggio" all'opinione pubblica che "non c'è nulla da temere".

"Lo scorso anno, durante la seconda edizione di Space&Blue, ci siamo impegnati a creare un osservatorio integrato Spazio-Mare. Oggi, come sistema camerale, insieme al contributo scientifico dell’Istituto Tagliacarne, abbiamo presentato un’anteprima del primo rapporto, che vedrà la luce nel 2026. Già da questa anticipazione emergono con chiarezza le enormi potenzialità dei due comparti dello spazio e del mare". Ad affermarlo è Giovanni Acampora, presidente di Si.Camera e Assonautica Italiana – Unioncamere, a margine del Forum. al 3° Forum Space&Blue al Mimit:
"Parliamo di un segmento produttivo che comprende la fabbricazione di navi e imbarcazioni e quella di aeromobili e veicoli spaziali: insieme generano 270 mila addetti, di cui il 15,3% nell’aerospazio e l’84,7% nella cantieristica, per un valore aggiunto di circa 7 miliardi di euro, pari al 2,5% del manifatturiero considerato. Sono dati che dimostrano un potenziale straordinario. L’interconnessione spazio–mare è una risorsa reale e un driver strategico sul quale Governo, stakeholder, associazioni, sistema camerale e mondo accademico devono continuare a investire senza esitazioni", ha aggiunto Acampora.

La Royal Navy e gli aerei della Raf stanno monitorando i movimenti della ''nave spia russa, la Yantar'', che si trova al confine delle acque britanniche a nord della Scozia''. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa britannico John Healey aprendo il suo discorso a Downing Street. "Si tratta di una nave progettata per raccogliere informazioni e mappare i nostri cavi sottomarini'', ha spiegato il ministro a proposito della nave russa. "Abbiamo schierato una fregata della Royal Navy e aerei della Raf per monitorare e seguire ogni movimento di questa nave'', ha proseguito Healey affermando che la ''Yantar ha puntato i laser verso i nostri piloti".
Secondo il ministro, "quella manovra russa è estremamente pericolosa e questa è la seconda volta quest'anno che la nave Yantar viene dispiegata nelle acque del Regno Unito''. Healey ha quindi rivolto un ''messaggio alla Russia e a Putin, è questo: vi vediamo, sappiamo cosa state facendo e se la Yantar si dirigerà verso sud questa settimana, saremo pronti".
Senza revoca restrizioni allevatori pronti a mobilitazione...
Tregua con apertura del centro stoccaggio, problema nazionale... 
'Fare impresa e ricerca negli Stati Uniti'. Questo il titolo dell'evento che si è tenuto a Roma, nella sede del Centro Studi Americani, nell'ambito della IV edizione del Festival della Cultura Americana. In un mondo in continuo cambiamento come bisogna adattarsi a livello lavorativo e sociale per affrontare le sfide del futuro? Questa è la domanda alla quale cercano di rispondere tante realtà imprenditoriali differenti, in Italia e negli Usa, confrontandosi in un dialogo che arricchisce di spunti e di esperienze. Domanda anche al centro dei lavori moderati da Gianni Todini, direttore Askanews. Al tavolo hanno partecipato Davide Allegra, advocacy & Business Services Manager, American Chamber of Commerce in Italy, Clara Andreoletti, Ad Eni Next, Erica Di Giovancarlo, direttrice coordinatrice Rete Usa - Italian Trade Agency, Paolo Gaudenzi, consigliere per la Cooperazione Scientifica presso il Consolato Generale d’Italia a Boston, Matteo Lai, Ceo e fondatore di Empatica, Giorgio Resta, prorettore pro-tempore delegato al coordinamento delle attività di internazionalizzazione, Università degli Studi Roma Tre e Alessandro Vespignani, direttore fondatore del Northeastern Network Science Institute.
Paolo Gaudenzi ha affermato che "l’impostazione di lavoro che hanno al Consolato Generale d’Italia a Boston risiede nel fatto di aver immaginato scienza, tecnologia e business come tre elementi strettamente collegati tra loro. La scienza attraverso lo strumento tecnologico dona un servizio alla Comunità, producendo benessere". L’esperienza progettuale 'Eni Next' è stata raccontata da Clara Andreoletti direttamente da Boston, indicando come vi sia “un dialogo continuo che gli scienziati hanno con i professori, sebbene gli scienziati siano molto formati e come si sia così arrivati alla creazione di nuove energie pulite sul mercato”. Matteo Lai ha riportato l’idea di un rapporto più stretto tra tecnologie e persone e di come, nel contesto di Empatica, azienda di cui è fondatore, siano riusciti a sviluppare strumenti innovativi in diversi ambiti. "La condivisione e il fare insieme" sono le fondamenta da cui partire secondo Erica Di Giovancarlo. “Il Sistema Italia, ricomprendente il ministero degli Affari Esteri, Ice, Sace, Simest Cassa Depositi e Prestiti, Camere di Commercio, agisce insieme proprio per dare massima assistenza alle aziende italiane in modo che possano inserirsi nei mercati esteri”.
Davide Allegra ha introdotto la realtà di 'American Chamber of Commerce'. Specialmente per quanto riguarda la cooperazione ha segnalato “l’area della rappresentanza degli interessi guardando al piano transatlantico in cui aziende sia dal lato americano che italiano si riuniscono sei o sette volte in maniera ibrida per produrre alla fine dei lavori un paper dove evidenziano le prospettive e le problematiche”. Il punto di vista universitario è stato trattato da Giorgio Resta. “L’idea che il sistema dell’istruzione americano insegna l’idea di dover cambiare il mondo, il think out of the box, che, in giurisprudenza ad esempio, si differenzia dal nostro sistema basato sul conoscere e applicare le regole piuttosto che ripensarle”.
Alessandro Vespignani ha puntato il dito sul problema del 'Brain Drain', in italiano i 'cervelli in fuga', affermando che “il problema non è perché le persone vanno via dal Paese, ma perché mancano le opportunità”. Riprendendo poi il discorso del 'think out of the box', ha affermato come “negli Stati Uniti il fare impresa è cultura, mentre in Italia ancora non abbiamo sanato il problema delle due culture, in cui la cultura umanistica continua ad essere considerata superiore a quella scientifica e quindi imprenditoriale”.
19 novembre 2025 | 13.32
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ll bilancio del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca al termine della due giorni a Roma dedicata agli operatori, associazioni e amministratori del Ssr.
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Oggi entra in vigore lo stop alle chiamate commerciali provenienti dai finti numeri mobili italiani. Ma i call center aggressivi e le chiamate moleste finiranno davvero di disturbarci a ogni ora? È la fine delle chiamate moleste a tutte le ore? Potremmo finalmente smettere di preoccuparci quando riceviamo una chiamata, temendo che sia una truffa? “Si tratta - avverte il presidente di Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona - solo di un piccolo passettino in avanti. Al di là del fatto che, se le regole non saranno aggirate, saranno bloccate solo le telefonate provenienti dall’estero e non anche dall’Italia”, sottolinea.
Cos'è lo spoofing
Come ricorda Unione nazionale consumatori i primi filtri anti-spoofing di Agcom, l’Autorità Garante delle Comunicazioni, sono entrati in vigore il 19 agosto e dovrebbero bloccare le chiamate che sembrano arrivare da un numero italiano (o addirittura da quello, per esempio, della nostra banca), ma in realtà arrivano dall’estero, da call center illegali che fino ad oggi era stato impossibile fermare. Il 19 agosto 2025 era arrivato il primo blocco, quello alle chiamate che sugli schermi del nostro smartphone appaiono come provenienti da numeri fissi italiani, con tanto di prefisso della nostra città. Per bloccare anche le chiamate spam che arrivano da finti numeri di cellulare è servito più tempo, ma finalmente da oggi i filtri di rete di Agcom potranno intercettare immediatamente la natura fraudolenta anche di queste telefonate.
Non avendo, fino a ora, una tecnologia per verificare in tempo reale l’autenticità del numero di origine, l’operatore telefonico italiano era obbligato a passare la chiamata. La nuova regolamentazione, invece, impone a tutti gli operatori internazionali di fare controlli prima di inoltrare le telefonate. Come fanno a falsificare il numero? E’ spoofing, la subdola tecnica usata da call center illegali e truffatori per mascherare la loro identità e fare apparire sul nostro cellulare un altro numero. Sì, perché lo spoofing è usato non solo con finalità commerciali, ma anche per le truffe, per accedere ai nostri dati personali e al nostro home banking e conto corrente. Riceviamo una telefonata che sembra arrivare da un numero italiano o addirittura uno che riconosciamo, come quello della nostra banca. In realtà la chiamata arriva dall’estero attraverso internet, utilizzando un software che compone numeri in modo automatico e fa migliaia, persino milioni di chiamate al giorno, aggirando anche i blocchi antispam del cellulare.
Come funzionano i filtri di rete
Come funzionano i filtri di rete? I filtri intercettano già le chiamate con finto prefisso fisso italiano, bloccate direttamente dall’operatore. Ma perché abbiamo dovuto aspettare fino a novembre perché anche le telefonate da finti numeri di cellulare fossero fermate? Gli operatori avevano 6 mesi di tempo dall’approvazione della delibera Agcom per partire, quindi fino al 19 novembre 2025[1]. Il blocco della chiamata con numeri di cellulare falsificati è più complessa. Non sempre, infatti, una telefonata che viene dall’estero da un numero di cellulare italiano è falsa. Pensiamo a quando facciamo un viaggio: il numero potrebbe appartenere semplicemente ad un italiano che in quel momento è fuori dal Paese ed è in roaming. L’operatore italiano che riceve una chiamata dall’estero, con numero di cellulare italiano, dovrà verificare innanzitutto se il numero è attivo. Nel caso in cui non lo sia, bloccherà la chiamata.
Se il numero è attivo scatta la seconda verifica: l’utente è in quel momento in roaming internazionale? Se sì, allora è realmente all’estero, la chiamata è legittima e deve arrivare a destinazione. E se non è in roaming? Significa che il numero è stato falsificato: la chiamata proveniente dall’estero viene bloccata perché sospetta.
Perché questi blocchi non sono risolutivi
Per Dona "ci si illude che l’esplosione delle chiamate moleste dipenda solo dallo spoofing e dai call center esteri, mentre non è così". Qual è la proposta di Unc per evitare almeno di ritrovarci nuove utenze attivate con contratti non richiesti? “Vanno vietati - suggerisce - i contratti fatti al telefono per quanto riguarda luce e gas. Non è possibile che nel breve tempo di una telefonata un operatore possa illustrare l’offerta in modo esaustivo. È una materia troppo complessa”, conclude.

Quella delle gemelle Alice e Ellen Kessler, morte per suicidio assistito, "è una scelta molto forte, ma non mi ha stupita affatto". A parlare con l'Adnkronos è Loredana Lecciso, gemella di Raffaella, che commenta così la morte delle artiste tedesche.
"Io sono legata a tutti i miei fratelli, ma avendo una gemella e avendoci vissuto nove mesi a strettissimo contatto, e in più avendo condiviso con lei totalmente l'infanzia, posso dire che non solo non giudico, ma da parte mia non c'è alcuno stupore", afferma.
Entrando nel merito della scelta delle Kessler di andarsene insieme attraverso il suicidio assistito[1], Lecciso osserva: "Io sono cristiana e cattolica, e so che è normale che ogni cristiano dentro di sé possa avere delle perplessità, però in questo caso specifico non mi sconvolgo, perché noi non sappiamo cosa c'è dietro le vite delle persone, e non lo sapremo mai. Loro avevano avuto una vita difficile, quindi da parte mia grande rispetto".
La casualità del destino vide le gemelle Lecciso esibirsi nel 2004 in un maldestro ma divertente 'Da-da-un-pa' che, dopo tanti anni (per l'esattezza nel 2018), riproposero proprio davanti alle gemelle Kessler a 'Domenica Live', incontrandole in quell'occasione. "Fu l'unica esperienza in cui ci siamo conosciute e conservo un ricordo bellissimo", dice. "Il loro è un finale amaro ma dolce", osserva la moglie di Al Bano. Che sull'idea di poter prendere una decisione simile insieme alla sorella Raffaella, è però cauta: "Le gemelle Kessler avevano un vissuto molto più forte e molto più unito rispetto al nostro, vivevano insieme e ognuna di loro era una parte dell'altra e un problema di una era necessariamente dell'altra, noi poi ci siamo separate e ognuna ha fatto la propria vita -scandisce -. Ma nella vita ho imparato a non escludere nulla. Ciò non vuol dire che prenderei quella decisione, ma nella vita non si sa mai".
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