
(Adnkronos) - Le autorità della Libia orientale, che fanno riferimento al generale Khalifa Haftar, hanno ordinato di lasciare "immediatamente" il Paese a una delegazione composta dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ai suoi colleghi di Grecia e Malta e il commissario Europeo per gli Affari interni e la Migrazione, Magnus Brunner, oggi in visita in Libia.
Fonti qualificate presenti nella missione in Libia spiegano che c'è stata un'incomprensione sul protocollo, non gestita dalla delegazione italiana, alla base dello stop della missione europea. Inoltre il problema non ha mai riguardato la componente italiana della missione nè i rapporti bilaterali con l'Italia.
Cosa è successo
Denunciando non meglio precisate "violazioni" commesse dai tre ministri, il governo di Bengasi in una nota ha sottolineato che la visita è stata "annullata" al loro arrivo all'aeroporto internazionale di Benina. Le autorità della Libia orientale hanno dichiarato i tre ministri "persone non gratae", intimandogli di lasciare subito il Paese.
Nella nota, firmata da Osama Saad Hammad, autoproclamato "primo ministro del governo libico" - dal momento che l'Onu riconosce solo l'esecutivo di Tripoli - si denuncia una "flagrante violazione delle norme diplomatiche stabilite e delle convenzioni internazionali" da parte della delegazione europea nel "disprezzo della sovranità nazionale libica".
Le autorità libiche, prosegue la nota, ribadiscono quindi il loro "urgente appello" a "diplomatici, membri di missioni internazionali, organizzazioni governative e non governative di rispettare la sovranità libica aderendo strettamente alla legge libica, alle convenzioni internazionali e alle norme che regolano le visite diplomatiche".
Leggi tutto: Libia, autorità Bengasi respingono delegazione Ue con Piantedosi: "Persone non grate"

(Adnkronos) - Passaggio di consegne al vertice di Confesercenti. Dopo otto anni alla guida dell’associazione, Patrizia De Luise lascia la presidenza. Le subentra Nico Gronchi, attuale vicepresidente vicario e presidente di Confesercenti Toscana. Lo rende noto Confesercenti in un comunicato.
Patrizia De Luise ha condotto la confederazione di imprese, che associa circa 300mila pmi nel commercio, nel turismo e nei servizi, attraverso alcune delle fasi più complesse della sua storia recente, dall’emergenza pandemica alla ripartenza post-lockdown, fino allo scenario attuale, segnato da inflazione e tensioni internazionali, contribuendo a rafforzarne il ruolo e il radicamento nei territori. Si dimette dall’incarico in considerazione dell’impegno appena assunto alla Fondazione Enasarco. Passa dunque il testimone a Nico Gronchi, imprenditore toscano di 52 anni, attivo nella distribuzione commerciale di moda e calzature con l’azienda di famiglia ‘Luisa Di Mauro’, fondata nel 1976.
Parallelamente all’attività d’impresa, Gronchi porta avanti un ruolo attivo nel mondo associativo. Nel 1998, a 25 anni, è presidente della Confesercenti di Certaldo. Successivamente guida l’area Empolese Valdelsa e, nel 2007, Confesercenti Firenze. Nel corso degli anni seguenti ricopre numerosi incarichi in rappresentanza dell’associazione, tra cui quelli nel Consiglio della Camera di commercio e in Firenze Fiera Spa. Crea a Firenze la Fondazione Sviluppo Urbano, di cui è presidente dal 2015 al 2017. Sempre nel 2015 diventa presidente di Confesercenti Toscana e dal 2017 di Italia Comfidi, la società consortile per il credito alle pmi promossa da Confesercenti. In qualità di vicepresidente vicario, incarico assunto nel 2021, Gronchi subentra come presidente nazionale di Confesercenti fino all’assemblea elettiva che si terrà nel 2026.
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28 anni, arriva dal club greco Kolossos Rodi...
L'area di 37 ettari passerà di proprietà alla Regione Sardegna... 
(Adnkronos) - “In urbanistica non si può intervenire con Dpr ma con delle leggi che modifichino quelle che risalgono, per lo più, alla prima metà del secolo scorso, quando eravamo in presenza di tutto un altro mondo. Oggi occorre tenere conto di elementi nuovi e determinanti come, ad esempio, i cambiamenti climatici che non possono essere più negati. In queste condizioni cambiare una norma scritta in un’altra epoca diventa un imperativo. Un intervento tanto urgente se si considera la straordinaria complessità della materia che deve tenere conto delle specificità dei singoli territori. Fare rigenerazione urbana in Italia, non è come rigenerare un quartiere di Miami. Noi abbiamo un tessuto urbano con grande storia, che significa anche un tessuto sociale e culturale che dobbiamo conservare”.
A dirlo il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Angelo Domenico Perrini a Lecce al convegno, organizzato dal Cni, 'Traiettorie urbane e territoriali – rigenerazione urbana', dedicato al ruolo ed alle funzioni svolte dagli Enti locali nell’indirizzo e pianificazione degli interventi di rigenerazione urbana, alla pianificazione di quartieri resilienti rispetto ai cambiamenti sociali ed alla mobilità sostenibile come strumento per realizzare un contesto urbano più vivibile.
"Con il ciclo di incontri 'Traiettorie urbane e territoriali' - ha sottolineato Irene Sassetti, consigliera Cni con delega alla rigenerazione urbana introducendo i tre panel previsti - il Consiglio nazionale degli ingegneri si impegna a promuovere un dialogo costruttivo tra esperti, professionisti, dirigenti e funzionari delle pubbliche amministrazioni, amministratori, università, associazioni e cittadini, con l'obiettivo di affrontare le complessità del tema della rigenerazione urbana declinato nelle peculiarità dei diversi territori, valorizzando la centralità della progettazione consapevole e dell'impatto sociale delle trasformazioni urbane. Crediamo fortemente che un'azione coordinata e basata sull'ascolto delle esigenze del territorio, dell’ambito urbano sia la chiave per generare un reale cambiamento e migliorare significativamente la qualità della vita nelle nostre città".
"Siamo in un momento cruciale - ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, in un videomessaggio - per il futuro dell’Unione Europea segnato dai cambiamenti che partono dai suoi territori. Le città sono al centro di questi mutamenti. Esse seguono le tendenze più recenti e conservano le peculiarità del territorio. Sono ponte tra modernità e tradizione, sono motori di innovazione e cambiamento per i cittadini. Le città e le sfide che devono affrontare sono al centro della politica di coesione e del mio lavoro come vicepresidente esecutivo per la coesione e le riforme".
"Prima di tutto - ha sottolineato - abbiamo avviato la modernizzazione della politica di coesione, approfittando della revisione di medio termine, per dare agli Stati membri la possibilità di riprogrammare già le risorse della programmazione in corso, sulla base di cinque nuove priorità che sono emerse come urgenti e strategiche in tutti i territori europei: abitazioni accessibili, transizione energetica, resilienza idrica, competitività e difesa. E’ chiaro che tra queste priorità, alcune, come il tema della casa e la gestione dell’acqua, sono particolarmente rilevanti per le nostre città. Inoltre, stiamo facendo un passo in più. Stiamo lavorando per un’agenda delle città, che presenteremo nei prossimi mesi, con l’obiettivo di semplificare l’accesso ai fondi europei e garantire che la voce delle città venga ascoltata nelle decisioni europee”.
In un messaggio inviato al convegno il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha spiegato che "rigenerare le nostre città non significa soltanto riqualificare gli spazi fisici, ma anche ricucire il tessuto sociale, promuovendo modelli di sviluppo sostenibili, inclusivi e capaci di valorizzare il patrimonio esistente. In questo processo, le periferie urbane rappresentano una sfida e un’opportunità: occorre ridare centralità a questi territori, spesso trascurati, intervenendo con progetti integrati che coinvolgano comunità, professionisti e istituzioni. Un ruolo fondamentale lo gioca la mobilità urbana, elemento chiave per garantire equità, accessibilità e connessioni efficaci tra i diversi quartieri delle nostre città. Come Regione, stiamo investendo con convinzione in infrastrutture e servizi che favoriscano una mobilità sostenibile, multimodale e centrata sul cittadino. Ringrazio tutti voi per il contributo che offrite ogni giorno alla crescita della nostra regione. Sono certo che da questo convegno emergeranno idee e proposte preziose, che la Regione Puglia sarà lieta di accogliere e valorizzare nel suo percorso verso una Puglia più bella, moderna e vivibile”.

(Adnkronos) - L'arbitro elettronico fa ancora cilecca a Wimbledon. Il sistema che ha sostituito i giudici di linea ha fatto flop - e non è la prima volta - durante la sfida dei quarti di finale maschile vinta dallo statunitense Taylor Fritz contro il russo Karen Khachanov. L'arbitro svedese Louise Azemar-Engzell ha chiamato "stop" nel game di apertura del quarto set sul Campo 1, quando il sistema ha segnalato erroneamente il 'fault' su un dritto di Fritz ampiamente buono.
La chiamata di 'fault', anziché 'out', e il posizionamento della palla hanno fatto pensare che il sistema stesse ancora monitorando il servizio di Fritz e non uno scambio. Azemar-Engzell ha ordinato la ripetizione del punto.
Gli organizzatori del torneo hanno dichiarato domenica hanno ribadito la fiducia nel sistema elettronico dopo un grave errore nel match perso dalla britannica Sonay Kartal al quarto turno contro la russa Anastasia Pavlyuchenkova. In quel caso, il sistema di arbitraggio hi-tech non ha segnalato l'out quando un colpo di Kartal è finito 30 centimetri - almeno - oltre la linea di fondo. Se la chiamata fosse stata corretta, Pavlyuchenkova si sarebbe portata in vantaggio per 5-4 nel primo set. L'arbitro Nico Helwerth, invece, ha stabilito che il punto dovesse essere rigiocato. Dopo un'indagine, gli organizzatori hanno ammesso che la tecnologia era stata disattivata per errore in una sezione del campo.
Ora, il nuovo flop e un'ulteriore fonte di imbarazzo per i Championships, con l'All England Club che ha difeso con fermezza l'innovazione in mezzo alle polemiche dopo la rimozione dei giudici di linea.
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(Adnkronos) - Dopo 25 estati di luci, vip e giraffe, il Twiga di Marina di Pietrasanta cambia pelle. E lo fa sotto il segno del lusso firmato, mettendo da parte il glamour esotico targato Flavio Briatore per abbracciare l'eleganza sartoriale di Dolce&Gabbana e la visione imprenditoriale di Leonardo Del Vecchio, erede dell'impero Luxottica. È una rivoluzione silenziosa ma evidente, come riferisce "Il Tirreno", che parte dall'arredo - righe verticali verdi e bianche, addio suggestioni sahariane - e arriva fino al piatto, con lo sbarco in Versilia del ristorante Vesta, griffe culinaria già protagonista a Portofino.
Dalla savana alla passerella: questa l'evoluzione estetica e culturale del Twiga, oggi sempre più vicino al concetto di "beach club" internazionale. Con l’uscita di scena di Briatore, e la discreta ritirata delle iconiche giraffe (ne sopravvive solo una, posizionata accanto alla sala ristorante), il locale simbolo della movida versiliese si riposiziona. Il nuovo corso, spiega sempre "Il Tirreno", passa attraverso una sorta di 'joint venture' con Dolce&Gabbana, che ha ridisegnato spazi e atmosfere, in linea con l'esperienza già sperimentata a Portofino, dove il binomio Del Vecchio–D&G ha già fatto scuola. A rafforzare il legame, l’imminente apertura di un pop up store all’interno dello stabilimento di Marina di Pietrasanta: la moda, oggi più che mai, sbarca in spiaggia.
A guidare questa trasformazione non è solo l'estetica. A fare la differenza è anche la ristorazione: Vesta, il ristorante della società di Del Vecchio, ha preso il posto della precedente proposta gastronomica del Twiga. Dopo l’acquisizione del Bagno Franco Mare a Fiumetto, tutta la brigata di cucina è stata trasferita qui, portando con sé uno stile più raffinato e un’attenzione maniacale alla qualità.
Leggi tutto: Il Twiga del dopo Briatore cambia stile: addio alle giraffe

(Adnkronos) - "Penso che sia interesse reciproco che” la partita sui dazi “finisca bene. Non è solamente interesse europeo, ma è anche un interesse degli Stati Uniti", ma "non sarà a impatto zero, perché se andiamo su un terreno non positivo, è chiaro che ognuno dovrà attrezzarsi per dare una risposta e non è utile a nessuno dei due interlocutori". Lo ha detto oggi il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto, intervenendo in video all'assemblea estiva di Confagricoltura, a Milano.
L’auspicio "è che ci potrà essere un’intesa. Mi sembra che l’avanzamento in questi ultimi giorni del dialogo sia positivo". "C’è un’ipotesi di proroga - ha rimarcato - laddove non si dovesse raggiungere un’intesa, lo verificheremo nelle prossime ore, ma mi auguro che ci possa essere un accordo".
"Chiaramente l’Europa partecipa a questo tavolo con un approccio assolutamente aperto e costruttivo per trovare un’intesa, ma anche nella consapevolezza che laddove non dovesse esserci, per noi, la priorità sarà quella di tutelare gli interessi dei comparti che dovessero essere eventualmente colpiti nel contesto europeo e anche replicare" ha poi concluso.
Leggi tutto: Dazi, Fitto: "Interesse reciproco che partita finisca bene, ma non sarà a impatto zero"
Assessore: 'in un allevamento di Onanì caso isolato'... 
(Adnkronos) - "I test diagnostici sono fondamentali, anche per indirizzare il metodo di cura. E' necessario avere un approccio legislativo che permetta un loro efficientamento per poter permettere alle innovazioni scientifiche che vengono messe a disposizione di poter avere un intervento finalizzato al beneficio dei pazienti". Lo ha detto oggi Vanessa Cattoi, promotrice dell'Intergruppo parlamentare 'Insieme per un impegno contro il cancro' e componente della Commissione Bilancio, tesoro e programmazione della Camera dei deputati, intervenendo, a Roma, all'incontro con la stampa 'Tumore dello stomaco: il valore dei test diagnostici'.
La deputata si è soffermata poi sull'importanza "dei medici di medicina generale, i primi interlocutori che hanno un contatto diretto con i pazienti direttamente interessati", e sull'impegno del legislatore nel "lavorare su campagne informative legate all'importanza della prevenzione, all'importanza di stili di vita sani per favorire un'azione di prevenzione quotidiana".
Leggi tutto: Cattoi (Lega): "Efficientare test per accesso a cure innovative"

(Adnkronos) - "C'è una discrepanza tra i costi sostenuti dai laboratori per eseguire e valutare le analisi immunoistochimiche e i rimborsi Lea, Livelli essenziali di assistenza". Un divario che cresce "all'aumentare del numero di biomarcatori da analizzare e può essere detrimentale", quindi dannoso, "per la caratterizzazione molecolare delle neoplasie e limitare l'accesso ai farmaci di nuova generazione per questi pazienti". Così Matteo Fassan, professore ordinario di Anatomia patologica dell'università degli Studi di Padova e direttore dell'Uoc di Anatomia patologica dell'Ulss2 Marca Trevigiana, intervenendo oggi all'incontro con la stampa organizzato alla Camera dei deputati, durante il quale è stato presentato il documento 'Diagnosticare per trattare in oncologia. Il valore dei test diagnostici nel tumore gastrico', realizzato da The European House-Ambrosetti.
"L'immunoistochimica - sottolinea l'esperto - è tecnica diagnostica di laboratorio" di prima linea dell'oncologia di precisione ed è "molto meno complessa rispetto alle caratterizzazioni molecolari che utilizziamo solitamente nell'ambito oncologico, che è a disposizione di tutte le nostre anatomie patologiche territoriali".
Leggi tutto: Fassan (UniPd): "Rimborsi Lea per immunoistochimica non adeguati"

(Adnkronos) - "Siamo una piccola nazione di eccellenze, per questo dobbiamo puntare sulla qualità. La dop economy frutta circa 20 miliardi alle aziende che se ne occupano. Abbiamo un tema che è la stagionalità che ci azzoppa perché durante tutto l’anno abbiamo molti meno turisti, ci viene in soccorso la destagionalizzazione e il turismo dop che si può fare tutto l’anno. Il turismo dop è fondamentale per aumentare le offerte dell’industria del turismo in Italia". Lo ha affermato oggi il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, dal palco dell'assemblea estiva di Confagricoltura, in corso a Milano.
"Mi interessa - ha poi aggiunto Santanchè - parlare di under-tourism, soprattutto su aree interne e isole minori, che riguarda il 96% del territorio nazionale. Il turismo dop è un’offerta fondamentale per questo under-toursim, perché è molto identitario". Il ministero "l’anno scorso ha messo a disposizione un miliardo e 380 milioni di fondi Pnrr sulle nostre strutture ricettive per aumentarne la qualità".
"Dobbiamo insistere su questo, io darò un apporto perché dobbiamo diversificare le offerte turistiche. Dove ci sono turisti non passano eserciti" ha poi concluso.
Leggi tutto: Santanchè: "Dop è fondamentale per aumentare offerte"

(Adnkronos) - Tragico epilogo per le ricerche della 18enne ucraina, Mariia Buhaiova, che era scomparsa venerdì scorso dal villaggio turistico Meditur di Carovigno nel Brindisino. Il corpo è stato trovato vicino a un parcheggio in località Serranova, a circa un chilometro dalla struttura turistica, dove stava facendo uno stage.
Le ricerche sono iniziate sabato scorso. Dalle immagini, acquisite dai carabinieri dai sistemi di videosorveglianza, si vedeva la studentessa allontanarsi dalla struttura e imboccare un sentiero in direzione di una strada complanare. Non aveva con sé né il telefono cellulare né i documenti personali che sarebbero stati ritrovati nella sua camera. Tra le ipotesi non si esclude il suicidio, ma le indagini sono solo all'inizio.
Leggi tutto: Ritrovata morta 18enne ucraina scomparsa da villaggio turistico in Puglia
Operatività già ripresa, incendio in fase di bonifica... 
(Adnkronos) - Per la prima volta nei suoi 14 anni da reale, duchessa prima e principessa poi, Kate Middleton ha scelto di vestire Dior. Un outfit rosa cipria sicuramente destinato a rimanere negli annali e che già in tantissimi stanno apprezzando sui social. "La principessa Catherine sembra una rosa inglese in Dior", "La principessa è stupenda in Dior", "Questo look sembra uscito dai libri di moda", sono alcuni dei commenti lasciati sotto il video ufficiale pubblicato dal profilo di Kensington Palace.
La scelta della maison non è affatto casuale ovviamente. La principessa ha scelto di omaggiare così il presidente francese Emmanuel Macron e sua moglie Brigitte, in visita di Stato nel Regno Unito.
Per il suo esordio in Dior, Kate Middleton ha scelto una giacca rosa, rivisitata nel 2024 da Maria Grazia Chiuri sulla base del modello originale del 1947, e una lunga gonna di tulle dello stesso colore. A completare il look un cappellino della modista Jess Collett e i gioielli che porta spesso ultimamente: la collana di perle appartenuta alla regina Elisabetta e gli orecchini di perle con forma a goccia appartenuti a Lady Diana.
Leggi tutto: Kate Middleton omaggia la moda francese per la visita di Macron

(Adnkronos) - "L’Europa non deve scomporsi e deve operare collettivamente. Appare che l’intervento dei dazi non sia di riequilibrio sui flussi commerciali, perché prende in considerazione merci e non i servizi, pare avere anche altre funzioni come garantire gettito ulteriore per far fronte a deficit pubblico alto". A maggio l'incremento dal gettito delle tariffe ha raggiunto "25 miliardi, che su 10 anni corrisponde a 3mila miliardi deficit che deriva dal passaggio del Big Beatiful Bill". Lo ha detto oggi il viceministro a Imprese e made in Italy, Valentino Valentini, intervenendo all'assemblea estiva di Confagricoltura, in corso a Milano.
Secondo il viceministro l'unico modo per avere successo "è fare squadra e reagire come Europa" in quanto "abbiamo il potere negoziale sulla politica commerciale comune". "Lo dobbiamo fare perché il mercato unico europeo è l’elemento di competitività più forte che abbiamo. 460 milioni di consumatori hanno un peso diverso, singolarmente non possiamo farcela" ha poi aggiunto.
"Dobbiamo porci insieme e trovare un accordo - ha poi sottolineato - perché quello che più uccide è l’incertezza. Quando parte un dazio e controdazio è come se partisse un colpo di fucile e non sai come rimbalza, non si sa che conseguenze possa avere. Dobbiamo rimanere coscienti".
Leggi tutto: Dazi, Valentini: "Servono a garantire gettito per affrontare alto deficit pubblico"

(Adnkronos) - Uno dei casi di cronaca nera che più hanno sconvolto l'Italia sta per diventare una grande produzione televisiva. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, la Rai, in collaborazione con partner europei, starebbe realizzando la miniserie ‘177 Giorni - Il Rapimento di Farouk Kassam’, destinata a ripercorrere una pagina dolorosa e indelebile della storia recente del Paese.
La miniserie, in tre puntate, è diretta dal regista Carlo Carlei e si girerà a breve in Sardegna sui luoghi del rapimento. La fiction, dunque, riporterà il pubblico al 1992, quando il piccolo Farouk Kassam, di appena sette anni, venne rapito in Sardegna. Per 177 interminabili giorni, il bambino rimase prigioniero in un covo dell'Anonima Sequestri, un incubo che tenne l'intera nazione con il fiato sospeso fino alla sua liberazione, avvenuta dopo il pagamento di un riscatto. La serie è una co-produzione internazionale che vede Bim e Rai Fiction affiancata da colossi come la francese France Télévisions e la tedesca ZDF.
Leggi tutto: Il rapimento di Farouk Kassam diventa una miniserie Rai

(Adnkronos) - "Continuiamo a lavorare costantemente per tentare di evitare che l'Europa faccia una scelta folle, che è quella di far involvere le sue politiche strategiche sul settore agricolo, che prevedono invece una pianificazione complessiva e quindi un fondo riservato agli agricoltori". Lo ha affermato oggi il ministro dell'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Francesco Lollobrigida, a margine dell'assemblea estiva di Confagricoltura, in corso a Milano.
"Credo che evitare dazi portandoli a zero sia un'operazione molto difficile, che i commissari europei difficilmente riusciranno a ottenere. Quindi bisogna verificare se invece il risultato di dazi assorbibili sia raggiungibile".
La speranza del ministro per il futuro è di "lavorare con gli Stati Uniti per riuscire ad arrivare a tasso zero, anche andando incontro a quella che è una loro esigenza che ovviamente non possiamo che guardare con rispetto, quella di trovare il modo di bilanciare con l'Europa i rapporti commerciali che a loro appaiono sbilanciati".
Alcune tariffe "può assorbirle l'intera filiera. Di conseguenza gran parte del valore del prezzo viene ripartita all'interno del retail, della distribuzione negli Stati Uniti. Quindi non sarebbero un danno solo per noi, sarebbero addirittura un danno per gli amici statunitensi con i quali abbiamo parlato e gli abbiamo in ogni modo spiegato questo dato" ha sottolineato Lollobrigida.
Il lavoro dell'esecutivo è "per evitare che ci siano dei dazi che non mettano in condizione le nostre imprese di restare concorrenziali dal punto di vista economico, come lo sono stati in questi anni. È ovvio che si deve raggiungere un compromesso il migliore possibile” ha poi detto.
“Certo, l'indeterminatezza all'interno dei mercati è uno dei problemi maggiori e quindi bisogna riuscire a chiudere” un accordo, “ma non dipende dall'Italia dipende dall'Unione europea - ha poi concluso il ministro -. L'Italia sta facendo invece il possibile per cercare di mitigare i toni di quella che qualcuno voleva diventasse una guerra commerciale, dalla quale uscirebbero danneggiati prima di tutto gli imprenditori che alla parola guerra commerciale rispondono ‘no’ in ogni caso”.
Leggi tutto: Lollobrigida: "Lavoriamo per evitare scelta folle Europa in agricoltura"

(Adnkronos) - "Elacestrant è una molecola orale che si lega al recettore dell'estrogeno, che nel carcinoma mammario metastatico è il carburante che fa crescere la cellula tumorale, e lo distrugge. Elacestrant è diventata il punto di riferimento globale, una molecola efficace, ma anche estremamente tollerata nel tumore della mammella". Lo ha detto Monica Binaschi, direttore del Dipartimento di Scienze precliniche e traslazionali di Menarini Ricerche, all'incontro con la stampa promosso a Milano da Menarini Stemline Italia per presentare le nuove prospettive nel trattamento del tumore del seno metastatico ormonosensibile con elacestrant, la cui rimborsabilità è stata approvata dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per i pazienti con mutazioni di Esr1 che hanno già ricevuto in prima linea una terapia endocrina in associazione con inibitori di Cdk4/6.
"Investiamo in ricerca perché crediamo che lo studio dei meccanismi molecolari che stanno alla base del cancro possa veramente fare la differenza", evidenzia Binaschi. "Il nostro impegno va oltre il tumore metastatico - sottolinea - Ci stiamo impegnando in molteplici studi clinici. Uno di questi è Elegant, uno studio di fase III, al quale partecipano 40 centri clinici italiani, che vuole esplorare l'attività di elacestrant in pazienti che hanno un tumore precoce. Un aspetto molto importante per determinare la terapia successiva. Siamo il secondo Paese, dopo gli Stati Uniti, che recluta i pazienti per questo studio clinico. Un orgoglio nazionale", conclude.
Leggi tutto: Tumori: Binaschi (Menarini), 'elacestrant blocca crescita cancro seno metastatico'
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