(Adnkronos) - Anche per la Nato, "l'Iran non deve avere l'arma atomica". Lo dice il segretario generale dell'Alleanza atlantica Mark Rutte, in conferenza stampa all'Aja alla vigila del summit. Per Rutte, dato che Teheran è "pesantemente coinvolta" nella guerra condotta dalla Russia contro l'Ucraina poiché fornisce "droni" a Mosca, il tema "emergerà nelle discussioni" nel corso del vertice.
Secondo Mark Rutte, l'attacco sferrato dagli Usa contro i siti nucleari iraniani non è "contrario al diritto internazionale". La "più grande paura" del segretario generale della Nato, spiega in conferenza stampa all'Aja, "sarebbe che l'Iran avesse l'arma atomica. Focalizziamoci sulle cose essenziali: potrebbe esercitare una stretta mortale su Israele e sulla regione e altri parti del mondo". Per questo, continua, "la Nato ha sempre detto che Teheran non dovrebbe mai mettere le mani su un'arma nucleare. E non concordo sul fatto che sarebbe contrario al diritto internazionale quello che hanno fatto gli Usa", conclude.
Domani martedì 24 giugno e mercoledì 25 giugno si terrà all’Aja, nei Paesi Bassi, il vertice Nato 2025, in un clima di massima sicurezza e tensioni geopolitiche. Il summit arriva in un momento critico per l’Alleanza, segnata da visioni divergenti tra gli alleati e dall’ombra di un secondo mandato Trump, che potrebbe minarne la coesione. I Paesi della Nato hanno sottoscritto un impegno ad aumentare la spesa per la difesa al 5% del Pil, dopo che la Spagna ha ritirato l'opposizione che minacciava di far deragliare il vertice dell'Alleanza della prossima settimana, hanno dichiarato i diplomatici coinvolti nei negoziati. Tuttavia, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato che Madrid ha "raggiunto un accordo" con la Nato che la esenta dal raggiungimento dell'obiettivo.
(Adnkronos) - Novità in casa Ferrari. Dino Beganovic, pilota del team Hitech e del programma della Ferrari Driver Academy, guiderà la SF-25 di Charles Leclerc a Spielberg, in vista del Gran Premio d'Austria del prossimo weekend. Per lui, un test nelle FP1. Il secondo, per lo svedese, al volante di una Formula 1, dopo il debutto in Bahrain ad aprile. In Austria, nella prima sessione di prove libere ci sarà spazio anche per Alex Dunne, che correrà sulla McLaren di Lando Norris.
"Un grande momento in rosso. Dino Beganovic tornerà al volante della vettura di Charles per le FP1 a Spielberg" ha comunicato la Ferrari sui propri canali social. L'impiego di Beganovic consentirà al team di Maranello di chiudere due delle quattro sessioni FP1 obbligatorie per un rookie durante la stagione. Le altre due dovranno essere fatte con la monoposto di Lewis Hamilton.
Ma chi è il giovane Beganovic? Nato in Svezia, il classe 2004 fa parte della Ferrari Driver Academy. Dopo la trafila nelle serie minori, ha chiuso al sesto posto il campionato di Formula 3 nelle ultime due stagioni ed è attualmente impegnato nel campionato di Formula 2 con ottimi risultati. In Bahrain, al suo esordio sulla Rossa, aveva chiuso 14° nella classifica combinata delle PL1.
Leggi tutto: Ferrari, Beganovic al posto di Leclerc nella prima sessione di libere in Austria
(Adnkronos) - "Le associazioni hanno un ruolo fondamentale nel dare supporto ai pazienti e alle famiglie. Molto spesso, infatti, i pazienti sono completamente persi e non sanno a chi rivolgersi e le associazioni rappresentano un punto dove possono trovare il supporto educativo di cui hanno bisogno, ma possono anche trovare altri pazienti con i quali condividere le proprie speranze e le proprie emozioni. Pertanto, si tratta di un'esperienza individuale, che diventa collettiva". Lo ha detto Giulia Levrero, delegato Associazione italiana scompensati cardiaci (Aisc), in occasione dell'inaugurazione, a Milano, di 'Quore imperfetto', l'installazione di Novartis nell'ambito della campagna 'Da Quore a Cuore in un gesto'. Durante l'evento Novartis ha presentato anche i nuovi dati di una ricerca Iqvia Italia sui pazienti 'Lost in Treatment'.
"La comunicazione e la sensibilizzazione - sottolinea Levrero - sono aspetti fondamentali: se non comunichiamo i messaggi ai pazienti, loro non possono imparare e non possono evolversi. Dunque, la comunicazione è il primo passo. Il medico di base e lo specialista, in questi momenti, sono fondamentali: il medico di medicina generale è la persona che segue il paziente quasi nel quotidiano, mentre lo specialista dà un supporto molto più tecnico. Pertanto, è necessario sicuramente un dialogo tra medico e paziente, ma anche tra i professionisti sanitari: un team multidisciplinare in grado di coordinarsi veramente per una presa in carico completa del paziente".
Leggi tutto: Scompenso cardiaco, Levrero (Aisc): "Associazioni fondamentali per pazienti"
(Adnkronos) - "La campagna 'Da Quore e Cuore in un gesto' nasce dall'ascolto profondo dei pazienti con ipercolesterolemia che hanno già subito un evento acuto attraverso la fondamentale collaborazione con la fondazione pazienti. In Italia, infatti, le morti cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte: 220mila decessi all'anno, che corrispondono a 25 decessi ogni ora". Lo ha detto Chiara Gnocchi, Communication & Advocacy Head di Novartis Italia, in occasione dell'inaugurazione dell'installazione 'Quore imperfetto' di Novartis, a Milano, nell'ambito della campagna 'Da Quore a Cuore in un gesto'. Nel corso della giornata Novartis ha presentato anche i nuovi dati di una ricerca Iqvia Italia sui pazienti 'Lost in Treatment'.
"Novartis - afferma Gnocchi - è impegnata da oltre 40 anni nello sviluppo di opzioni terapeutiche efficaci per cercare di ridurre il rischio cardiovascolare e di conseguenza le morti annesse, affinché nessun cuore smetta di battere troppo presto. Tuttavia, ci siamo resi conto che non è sufficiente: non è solo una questione di scienza o di ricerca, ma è una questione culturale, psicologica ed emotiva. La campagna vuole mettere l'accento su un problema nascosto e subdolo: infatti, 1 paziente su 3 dopo un evento acuto risulta 'lost', perso, attraverso il suo percorso terapeutico e di follow-up. E' importante riattivare il paziente con ipercolesterolemia a seguito di un evento acuto alla presa in carico del proprio percorso di cura, attraverso la consapevolezza, la conoscenza del proprio rischio cardiovascolare, ma soprattutto attraverso il dialogo con il proprio medico di competenza". Per tale ragione, "suggeriamo a tutti i pazienti di ritornare dal proprio medico specialista per affrontare un dialogo adeguato e scegliere insieme a lui il proprio percorso di cura più adatto alle proprie esigenze".
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(Adnkronos) - Marco Mengoni dedica un brano alla mamma scomparsa e si emoziona sul palco. È diventato virale sul web un video che mostra il momento in cui il cantante si è sciolto in lacrime mentre intona il brano 'Luce', dedicato proprio alla madre Nadia, morta lo scorso settembre a 65 anni dopo una lunga malattia.
"Questa canzone l’ho dedicata alla persona più importante della mia vita, la mia luce sempre e lo sarà per sempre. Grazie mamma, grazie", ha detto Marco Mengoni, non riuscendo a trattenere le lacrime, durante la sua prima tappa a Lignano nel tour che si sta svolgendo in giro per gli stadi più importanti d'Italia.
Marco ha dedicato il brano proprio alla mamma e descrive, parola dopo parola, il ruolo che ha avuto nella sua vita: "Tu sei la mia luce e splendi sempre dentro l'anima", si legge nel testo.
Dopo un lungo periodo trascorso in silenzio, il cantante aveva rilasciato un'intervista a Vanity Fair in cui per la prima volta ha parlato della morte del genitore: "I mesi passano, ma è come se fosse successo sempre ieri. Non ne avevo ancora parlato fino a oggi, ho cercato di non farlo o di lasciare il compito alla musica". "Sono contento - aveva aggiunto - di averla avuta con me, di aver lottato come un disperato e di aver fatto di tutto fino all'ultimo".
Leggi tutto: Marco Mengoni dedica 'Luce' alla mamma scomparsa e si commuove - Il video
(Adnkronos) - Secondo le analisi del mercato turistico dell'estate 2025 dell’Ufficio studi Gruppo Tecnocasa, il mercato immobiliare delle località di mare e lago ha evidenziato un leggero aumento dei prezzi, per entrambi del +1,5%. Smaltita l’euforia registrata nel 2020 il mercato della casa vacanza sembra essersi stabilizzato intorno al 6,8% del totale delle compravendite realizzate dalle nostre agenzie. Resta saldo l’interesse da parte di stranieri che sembrano essere sempre più interessati alle nostre località. Infatti, le compravendite di casa vacanza da parte di stranieri sono passate da 13,5% del 2023 a 15,7% del 2024. I prezzi elevati che si sono raggiunti in alcune note località turistiche e la carenza di offerta stanno dando spazio alle località minori o vicine a quelle più costose dove poter acquistare con budget più contenuti.
Se guardiamo al lago le località turistiche del lago di Garda hanno messo a segno un aumento del 2,6%: la sponda bresciana chiude con +2,8%, quella veronese con +2,2% e la trentina con +3,2%. Il lago di Iseo registra un aumento dei valori dello 0,1% grazie al traino della sponda bresciana (+3,2%) che compensa il calo di quella bergamasca (-3,9%). Le località posizionate sul lago di Como vedono i prezzi in aumento dell’1%: la sponda lecchese fa +1,7% mentre quella comasca resta stabile. Nel Lazio le località di lago mettono a segno un -4,3% per il lago di Bracciano e stabilità per il lago di Bolsena.
Analizzando le località di mare si segnalano i risultati lusinghieri di alcune regioni: Marche (+3,9%), Molise (+4,2%), Campania (+2,2%) e Sardegna (+2,0%). La percentuale di acquisti di casa vacanza da parte di stranieri passa da 13,5% del 2023 a 15,7% del 2024. Continua dunque il trend che vede un interesse crescente degli acquirenti stranieri per le nostre case al mare e al lago.
Se i tedeschi, a causa delle difficoltà della loro economia, hanno rallentato negli acquisti al contrario si nota una crescita di compravendite da parte di residenti nell’Europa dell’Est che anche quest’anno si sono riversati nel nostro Paese che percepiscono come più sicuro, sia per vivere sia per investire. Interessante la crescita degli americani che si stanno riversando soprattutto in Sardegna dove tornano nella zona di Olbia e in altre località. Salda la presenza dei francesi soprattutto in Liguria e dei residenti in Nord Europa.
La tipologia preferita è il trilocale con 31,2% degli acquisti, seguiti dalle soluzioni indipendenti e semindipendenti (30%). Queste ultime sono in aumento rispetto a un anno fa quando si fermavano a 28,2%. Il bilocale raccoglie il 31,2% delle compravendite. Resta la preferenza per le case con vista (lago o mare) e per le soluzioni al mare si prediligono le posizioni non troppo lontane dalle spiagge. Gli acquirenti non italiani prediligono più di frequente le tipologie distanti dal mare o dal lago, in posizioni più defilate ma con vista.
Chi acquista la casa vacanza ha un’età compresa tra 45 e 64 anni (56,4%). A seguire con 20,8% ci sono gli acquirenti che hanno un’età compresa tra 35 e 44 anni. Diminuisce nel 2024 la quota dei single che acquistano: da 18,6% a 16,2%. Interessante il dato sul ricorso al credito: tendenzialmente la casa vacanza è una tipologia che si acquista ricorrendo ai propri risparmi, ma il ribasso dei tassi di interesse sta portando a un maggiore ricorso al mutuo che passa da 12,1% del 2023 a 13,8% del 2024.
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(Adnkronos) - Polemiche su Paola Egonu. La pallavolista azzurra è stata, come sempre, grande protagonista dell'ennesima vittoria della Nazionale allenata da Julio Velasco, che ha battuto la Cina in Nations League con un secco 3-0. L'Italia femminile, medaglia d'oro a Parigi 2024, ha conquistato il suo 22esimo successo consecutivo in gare ufficiali, ma a tenere banco in queste ore non è il campo.
All'inizio del terzo set si sono accese le polemiche per un gesto di Paola Egonu. L'opposta azzurra, che ha messo a segno 21 punti nel match, è stata murata da Dong Yuhan, giovane schiacciatrice cinese classe 2006, nel ricadere però l'avversaria è andata leggermente al di là della rete, pestando il piede di Egonu. La giocatrice della Vero Volley Milano si è accasciata un momento prima di fare un gesto alla cinese, richiamandola a rete per spiegarle di fare più attenzione.
Proprio questo gesto è valso a Egonu un cartellino giallo e ha scatenato polemiche social a cui Paola ha risposto con una storia sul proprio profilo Instagram: "Tutto quello che volevo dire alla giocatrice cinese era di stare attenta, perché è andata nella mia metà campo e ciò avrebbe potuto essere pericoloso per entrambe", ha scritto l'opposta azzurra, "perciò, potete vedermi come una 'bulla', anche se volessi soltanto aiutarla visto che, in questo stesso modo, si è infortunata una sua compagna di squadra. Non mi importa essere stata murata in quell'azione, perché questa è la pallavolo".
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(Adnkronos) - Israele colpisce il carcere di Evin, a Teheran, uno dei simboli del regime iraniano. I video diffusi online mostrano l'esplosione che investe uno degli accessi alla struttura, tristemente nota per detenzioni arbitrarie, torture fisiche e psicologiche e abusi che si ripetono da decenni. Anche due italiane, la giornalista Cecilia Sala e la blogger Alessia Piperno, sono state detenute a Evin. Piperno è stata arrestata a Teheran il 28 settembre 2022 e rilasciata il 10 novembre dello stesso anno, dopo aver trascorso 45 giorni a Evin. Sala è stata arrestata il 19 dicembre del 2024 con l'accusa di "violazione delle leggi della Repubblica islamica" e liberata dopo 20 giorni.
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(Adnkronos) - La Rai è alla vigilia dell'appuntamento annuale con gli inserzionisti pubblicitari, quello fissato a Napoli il 27 giugno per la presentazione dei palinsesti della prossima stagione. La tv pubblica in quell'occasione potrà portare una serie di buoni risultati.
Nel periodo 1 gennaio - 14 giugno 2025, la Rai - nei dati visionati dall'Adnkronos - conferma la propria leadership negli ascolti del Prime Time e dell’Intera Giornata (rispettivamente con uno share del 39% e del 37%). In prime time il Gruppo Rai supera il gruppo Mediaset di oltre 4,4 punti percentuali (il divario a parità di perimetro tra i soli 3 canali generalisti Rai e Mediaset sale a oltre 9,5 punti percentuali, ovvero il 34,5% contro il 25%).
Nel dato delle 24 ore, il Gruppo Rai supera il gruppo Mediaset di 0,3 punti percentuali (ma il divario a parità di perimetro tra i 3 canali generalisti Rai e Mediaset è di ben 4,9 punti, con il 31,3% di share contro il 26,4%).
In questo quadro, la rete ammiraglia fa la parte del leone. Rai1 cresce in Prime Time ed Intera Giornata rispettivamente di +2 e +0,9 punti percentuali rispetto al 2024. In prime time Rai1 fa segnare il miglior risultato di share degli ultimi 20 anni (dal 2004) con uno share medio del 24,7%, superando di 10,7 punti percentuali il principale competitor (Canale5) e ampliando il distacco di 3,7 punti percentuali rispetto al 2024. Nell’intera giornata Rai1 ottiene il miglior risultato di share degli ultimi 15 anni (dal 2010) con uno share medio del 19,9%, superando di 3,3 punti percentuali il principale competitor (Canale5) e ampliando il distacco di 2 punti rispetto al 2024.
Leggi tutto: Rai, alla vigilia dei palinsesti i dati di ascolto confermano la leadership
(Adnkronos) - Nella serata di ieri, a New Orleans, l'American College of Clinical Engineering (Acce) ha premiato il presidente dell'Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), Umberto Nocco, con il suo 'Antonio Hernandez International Clinical Engineering Award', unico riconoscimento offerto a esperienze non americane.
Il premio è stato consegnato dal presidente Acce, Kim Greenwood (professore di ingegneria all'università di Ottawa), che ha illustrato le motivazioni del riconoscimento: "Umberto Nocco ha concentrato la sua attenzione, e quella dell'associazione italiana, sull'approfondimento dei legami tra i professionisti italiani della formazione continua attraverso la condivisione di conoscenze e informazioni e il rafforzamento delle reti regionali e nazionali. Nell'ambito dello stesso processo, favorito da quanto accaduto durante la pandemia di Covid-19, Nocco ha sostenuto la necessità di avvicinarsi ad altre associazioni europee di clinical engineering (ad esempio, Francia e Spagna) per far conoscere meglio la formazione continua alle istituzioni sanitarie e alle autorità governative europee. Nell'ambito di un processo di valorizzazione professionale, attraverso Aiic, Nocco ha focalizzato l'attenzione della comunità professionale italiana sulla formazione continua per i professionisti della formazione continua. Un grande risultato è la summer school per giovani ingegneri tenuta da membri senior di Aiic. Si tratta di un campo di formazione full immersion di una settimana in cui i tirocinanti non solo seguono le lezioni, ma condividono anche momenti di condivisione, creando così un ambiente interattivo molto efficace sia per gli studenti che per i docenti".
Il presidente Aiic, ringraziando i colleghi americani di Acce, ha voluto coinvolgere nel premio "tutta l'associazione italiana, che da tre decenni lavora instancabilmente per allargare, irrobustire e rendere sempre più prestigiosa l'ingegneria clinica italiana. Questo premio - ha sottolineato - va idealmente esteso a tutti i presidenti Aiic che mi hanno preceduto, ai responsabili delle parti scientifiche e formative della nostra associazione e anche - visto che abbiamo appena concluso il nostro convegno nazionale - a tutti i colleghi che si sono impegnati per la riuscita di un evento che conferma l'ingegneria clinica italiana come interlocutore forte per la sanità del nostro Paese. La forza di Aiic - ha concluso il presidente - sta nella consapevolezza che il futuro della sanità e delle tecnologie per la salute lo scriveremo insieme, con tutti i colleghi, con tutti i giovani in formazione, e con i colleghi europei, offrendo sempre il massimo impegno ed ogni nostra competenza per raggiungere una sanità avanzata, appropriata ed adeguata ai bisogni dei cittadini".
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(Adnkronos) - Omicidio-suicidio oggi a Villa di Tirano, in provincia di Sondrio. Un uomo di 51 anni ha sparato questa mattina contro l'anziana madre di 86, per poi rivolgere contro di sé la pistola, regolarmente detenuta.
A trovare i due corpi senza vita è stata la domestica, intorno alle 9.30 di questa mattina. Nell'appartamento, l'unico abitato in una palazzina di via Roma, sono ancora in corso i rilievi dei Carabinieri.
Le indagini sono ancora in corso per chiarire il movente, che - a quanto si apprende - potrebbe essere legato sia alle condizioni di salute dell'anziana, colpita qualche mese fa da un ictus, sia a patologie psichiatriche del figlio.
Leggi tutto: Spara alla madre e si toglie la vita, la tragedia familiare a Villa di Tirano (Sondrio)
(Adnkronos) - Per Ucb Pharma, azienda biofarmaceutica globale con una lunga esperienza nelle neuroscienze e nelle malattie immunologiche, il mese di giugno rappresenta un'occasione simbolica, ma concreta, per riaffermare il proprio impegno nelle malattie rare, un ambito in cui le necessità terapeutiche rimangono in gran parte insoddisfatte e l'attenzione istituzionale e sociale è spesso insufficiente. Giugno è segnato infatti da alcune importanti giornate di sensibilizzazione dedicate a patologie rare su cui Ucb è attivamente impegnata, ricorda l'azienda: il 2 giugno si è celebrata la Giornata mondiale della miastenia gravis, il 17 giugno il Cdkl5 Awareness Day e il 23 giugno la Giornata internazionale della sindrome di Dravet. Date che sottolineano come l'intero mese rappresenti un momento chiave per richiamare l'attenzione pubblica e rinnovare lo slancio nella ricerca e nell'accesso a cure innovative.
Le malattie rare al centro dell'attività di Ucb includono la sindrome di Dravet, la sindrome di Lennox-Gastaut, l'encefalopatia da deficit di Cdkl5, la miastenia gravis e la TK2d, una malattia mitocondriale ultra-rara. Si tratta prevalentemente di patologie neurologiche e immunologiche spesso definite 'orfane', non solo per la loro bassa prevalenza, ma anche per la scarsità di opzioni terapeutiche efficaci e di percorsi strutturati di presa in carico. Nel caso della sindrome di Dravet, una grave forma di epilessia a esordio infantile, Ucb - riporta una nota - ha reso disponibili soluzioni terapeutiche innovative e strumenti di monitoraggio che consentono una valutazione dell’efficacia nel tempo e nella vita reale. Questa patologia, resistente ai trattamenti tradizionali, è accompagnata da disturbi cognitivi, comportamentali e motori persistenti fino all’età adulta e richiede approcci terapeutici complessi, spesso basati su politerapie. L'obiettivo è migliorare il controllo delle crisi epilettiche e, di conseguenza, la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.
In questo caso, l'impegno di Ucb si estende anche al supporto di progettualità istituzionali di rilievo nazionale, come il progetto DEEstrategy, parte del Piano nazionale malattie rare 2023–2027. L'iniziativa mira a migliorare la presa in carico delle encefalopatie epilettiche e dello sviluppo - come appunto le sindromi di Dravet, Lennox-Gastaut e Cdkl5 - attraverso una programmazione strutturata dei percorsi di cura. I suoi obiettivi comprendono la transizione dei pazienti dall'età pediatrica a quella adulta, il potenziamento dei servizi socioassistenziali e l'impiego della telemedicina, per garantire continuità e accessibilità anche nei territori meno serviti. In quest'ottica Ucb è anche impegnata nello sviluppo di una terapia per l'encefalopatia epilettica da deficit di Cdkl5, una malattia rara a esordio neonatale, caratterizzata da crisi epilettiche farmaco-resistenti, grave disabilità cognitiva e assenza di linguaggio. L'obiettivo è estendere l'indicazione di una molecola già approvata per altre forme di epilessia, offrendo una nuova possibilità terapeutica a bambini oggi privi di alternative.
Anche nella miastenia gravis, malattia autoimmune rara che può coinvolgere i muscoli respiratori e compromettere significativamente la quotidianità, Ucb ha assunto un ruolo di primo piano, con un portafoglio terapeutico innovativo che agisce su diversi meccanismi fisiopatologici. L'azienda - prosegue la nota - promuove una gestione integrata e personalizzata della patologia, che accompagni i pazienti lungo tutto il percorso di cura. Un esempio concreto di questo approccio è il progetto 'Alleanza pugliese per la miastenia gravis', una rete integrata tra specialisti, associazioni di pazienti, servizi sanitari e istituzioni, nata per garantire diagnosi tempestive, presa in carico multidisciplinare e continuità terapeutica a circa 800 persone affette in Puglia. Il progetto, sostenuto in modo non condizionante da Ucb, si propone come modello replicabile in altre regioni, dimostrando come la sinergia tra pubblico e privato possa generare soluzioni concrete a bisogni ancora disattesi.
La rilevanza clinica e socioeconomica della miastenia gravis è stata recentemente messa in evidenza anche da uno studio di farmaco-economia pubblicato su 'Farmeconomia. Health Economics and Therapeutic Pathways', che ha documentato come i costi diretti annui per paziente siano fino a 6 volte superiori rispetto alla popolazione generale, a causa soprattutto dei ricoveri ospedalieri. Un dato che sottolinea l'urgenza di approcci gestionali più sostenibili e centrati sulla persona. Tra le aree di ricerca più avanzate figura inoltre la TK2d, una patologia mitocondriale ultra-rara dovuta al deficit dell'enzima timidina chinasi 2. La malattia provoca una grave carenza energetica cellulare che compromette progressivamente funzioni vitali come la deambulazione, la respirazione e la deglutizione. Ucb è attualmente impegnata nello sviluppo di una terapia sperimentale che potrebbe modificare il decorso di questa condizione.
Alla base di questo impegno c'è una visione centrata sulle persone, non solo sulle patologie. "Molte malattie rare sono tuttora prive di trattamenti e rappresentano una sfida spesso ignorata dalla ricerca e dal sistema salute - dichiara Federico Chinni, amministratore delegato di Ucb Pharma Italia - Abbiamo scelto con coraggio di occuparci di queste patologie, consapevoli della responsabilità che comporta, per fare realmente la differenza nella vita di chi convive con queste condizioni. L'approccio di Ucb è orientato alla personalizzazione delle cure, grazie all'integrazione tra ricerca genetica, sviluppo clinico e tecnologie digitali, con l'obiettivo di rendere sempre più efficaci e su misura gli interventi terapeutici. Accanto all'innovazione scientifica, l'azienda promuove un dialogo continuo con medici, associazioni di pazienti e istituzioni, nella convinzione che solo la collaborazione possa generare soluzioni realmente centrate sulle esigenze delle persone. Chi convive con una malattia rara affronta un percorso spesso lungo, complesso e solitario. Per questo Ucb continua a investire nella conoscenza, nella cura e nella centralità del paziente, affinché l'innovazione non sia solo farmacologica, ma anche culturale e sociale".
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(Adnkronos) - La Sampdoria centra la salvezza ai playout, resta in Serie B e si vendica per gli sfottò ricevuti dai tifosi del Genoa nelle ultime settimane (tra cui la bara blucerchiata, portata in giro per la città dai sostenitori rossoblù per festeggiare la retrocessione all'ultima giornata, nella regular season). La squadra di Evani, chiamata a giocarsi i playout dopo il caso Brescia, ha superato la Salernitana nel doppio scontro per evitare la Serie C. E dopo la vittoria di ieri, domenica 22 giugno, il club ha festeggiato anche sui social con l'agenzia funebre Taffo, da anni nota per l'ironia sui funerali. “Istruzioni per un funerale: il morto deve essere morto” si legge nel post condiviso dall'account social dei blucerchiati in collaborazione con l'agenzia.
Per la cronaca, la Samp ha centrato la salvezza in Serie B grazie al successo per 2-0 contro la Salernitana all'andata. La gara di ritorno è stata invece sospesa sul 2-0 per i blucerchiati a causa del lancio di oggetti e fumogeni in campo. "La momentanea retrocessione della U.C. Sampdoria era stata accolta a Genova con tanto di bare e funerali - si legge sul post condiviso da Taffo sui social -. Ma la vittoria ai playout ha ribaltato il risultato. Oggi la squadra resta in Serie B. Non in Pace. La prossima volta, affidatevi a chi queste cose le fa per mestiere. Ad esempio alla nostra sede Taffo Funeral Services - Genova". La Samp è così 'risorta'. E i social, come al solito, non perdonano.
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(Adnkronos) - Medaglia d’oro a Roma 1960, medaglia d’argento a Tokyo 1964. Il mondo dello sport piange la scomparsa di Franco Testa, straordinario ciclista nato a Padova il 7 febbraio 1938 che se ne va all’età di 87 anni. L’atleta veneto, uomo ironico, schietto e dal contagioso entusiasmo, fu uno dei quattro protagonisti (assieme a Marino Vigna, Luigi Arienti e Mario Vallotto) del trionfo olimpico casalingo nell’inseguimento a squadre su pista, quando gli azzurri vinsero con lo strepitoso tempo di 4’30″90 imponendosi in finale sulla Germania.
Quattro anni dopo, in Giappone, Testa sfiorò il bis nella stessa specialità con Vincenzo Mantovani, Carlo Rancati e Luigi Roncaglia chiudendo al secondo posto e mettendo in bacheca la seconda medaglia olimpica della sua splendida carriera. Anche argento mondiale a Parigi 1964 assieme ad Attilio Benfatto e agli stessi Mantovani e Rancati, ricevette dal Coni nel 2015 il Collare d’Oro al merito sportivo, la massima onorificenza dello sport italiano, per il successo a cinque cerchi di Roma ’60. Interpretando i sentimenti dell'intero movimento, il Presidente del Coni Giovanni Malagò esprime il cordoglio dello sport italiano alla famiglia e alla Federazione Ciclistica Italiana.
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(Adnkronos) - Detenzioni arbitrarie, torture fisiche e psicologiche e abusi che si ripetono da decenni accompagnano la storia del famigerato carcere di Evin, a Teheran, tra gli obiettivi colpiti oggi dall'aeronautica militare israeliana. Dalla Rivoluzione islamica del 1979 è considerato il principale centro di detenzione per prigionieri politici, oppositori del regime, giornalisti e difensori per i diritti umani. Anche due italiane, la giornalista Cecilia Sala e la blogger Alessia Piperno, sono state detenute a Evin. Piperno è stata arrestata a Teheran il 28 settembre 2022 e rilasciata il 10 novembre dello stesso anno, dopo aver trascorso 45 giorni a Evin. Sala è stata arrestata il 19 dicembre del 2024 con l'accusa di "violazione delle leggi della Repubblica islamica" e liberata dopo 20 giorni.
Il penitenziario di Evin, che si estende su 43 ettari ai piedi delle montagne a nord di Teheran, è stato aperto nel 1972 e già da allora, quando era gestito dalla Savak, la polizia segreta che rispondeva al regime dell'ultimo Shah, Mohammad Reza Pahlavi, era il luogo dove venivano incarcerati oppositori e detenuti politici.
Con la Rivoluzione islamica guidata da Ruhollah Khomeini, a Evin vennero rinchiusi filo-monarchici e dissidenti. Secondo Human Rights Watch, il periodo più buio nella storia del carcere è stato quello dell'estate del 1988, alla fine della guerra con l'Iraq, quando migliaia di detenuti furono giustiziati dopo processi sommari. Con le rivolte antigovernative del 2009, successive alla rielezione alla presidenza di Mahmoud Ahmadinejad, il carcere aprì le sue porte a molti giovani contestatori della cosiddetta Onda Verde.
La sezione 209, sospettata di essere gestita dal ministero dell'Interno, è l'ala del carcere dove è più dura la mano del regime. I detenuti che hanno vissuto quest'esperienza hanno raccontato di essere stati bendati e portati in un seminterrato dove si trovano una novantina di celle su più file. La luce rimane accesa 24 su 24 e in ogni cella c'è solo una piccola finestra. Qui, come spesso denunciato dalle organizzazioni per la tutela dei diritti umani, tra cui Amnesty International, gli abusi e le violenze sono all'ordine del giorno.
A Evin sono stati rinchiusi in questi anni tutti i più noti dissidenti nonché i cittadini con doppia nazionalità arrestati nella Repubblica islamica. Tra questi il noto regista Jafar Panahi, che con uno sciopero della fame aveva denunciato le disumane condizioni di detenzione, l'attivista e premio Nobel per la Pace, Narges Mohammadi, l'avvocata per i diritti umani, Nasrin Sotoudeh.
Ben 804 sono i giorni passati dietro le sbarre da Kylie Moore-Gilbert, ricercatrice con cittadinanza australiana e britannica, arrestata nel settembre del 2018, accusata di spionaggio e liberata nel novembre del 2020 in cambio della scarcerazione di tre iraniani detenuti in Thailandia. Sei anni è il periodo trascorso in carcere dalla cittadina britannico-iraniana Nazanin Zaghari-Ratcliffe, arrestata nel 2016 con accuse di spionaggio, che ha sempre respinto con forza. Zaghari-Ratcliffe è stata rilasciata solo nel marzo del 2022 insieme ad Anoosheh Ashoori, anche lui con doppia cittadinanza, detenuto dal 2017.
Leggi tutto: Israele attacca il carcere di Evin, anche Sala e Piperno vi furono detenute