(Adnkronos) - Grave incidente la notte scorsa nel quartiere Prati a Roma. Una microcar si è ribaltata intorno alle 2 in viale Bruno Buozzi. Quattro ragazzi che erano all'interno della vettura sono stati trasportati in ospedale in codice rosso. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, gli agenti della Polizia di Roma Capitale e il 118.
Leggi tutto: Roma, si ribalta microcar: gravi quattro giovani
(Adnkronos) - L'attivista svedese Greta Thunberg ha lasciato l'aeroporto di Tel Aviv in Israele a bordo di un aereo diretto in Svezia, via Francia, dopo aver accettato di essere espulsa insieme ad altri tre attivisti. Lo rende noto il ministero degli Esteri israeliano su 'X' condividendo due foto dell'attivista a bordo dell'aereo.
Altri otto attivisti, tra cui l'avvocato franco-palestinese e membro del Parlamento europeo Rima Hassan, si sono rifiutati di firmare l'espulsione volontaria e sono stati trasferiti in un centro di detenzione.
Greta Thunberg era a bordo del veliero Madleen della Freedom Flotilla Coalition intercettato dalle autorità israeliane in acque internazionali mentre era diretto verso la Striscia di Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese.
L'immagine dell'attivista svedese diffusa ieri dall'account ufficiale di Israele era diventata presto virale: Thunberg era stata fotografata mentre una soldatessa le offriva un panino dopo lo stop alla nave verso Gaza. Ironica la descrizione israeliana: "Lo 'yacht dei selfie' sta navigando sano e salvo verso le coste di Israele. I passeggeri - si legge - sono al sicuro, hanno ricevuto panini e acqua e dovrebbero tornare nei loro Paesi d'origine. La piccola quantità di aiuti non consumata dalle 'celebrità' verrà trasferita a Gaza attraverso canali umanitari reali [...]. Esistono modi per consegnare aiuti alla Striscia di Gaza, ma non prevedono provocazioni e selfie".
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(Adnkronos) - Cinque persone sono rimaste ferite ieri sera dopo un incidente avvenuto alla tradizionale festa di Accettura, in provincia di Matera, durante la processione dei buoi per la festa di San Giuliano martire. Secondo una prima ricostruzione, probabilmente a seguito dello scoppio di botti e oggetti pirotecnici, alcuni buoi si sono spaventati, la situazione è sfuggita di mano e gli animali sono finiti sulla folla. Sono stati momenti di panico.
Per alcuni spettatori è stato richiesto l'intervento delle ambulanze del 118 ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Invece uno dei feriti, in condizioni serie, è stato trasferito in eliambulanza all'ospedale San Carlo di Potenza. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri.
Il Maggio di Accettura, nel Parco della foresta di Gallipoli Cognato, è l'antico rito arboreo del matrimonio degli alberi, una delle feste più caratteristiche della Basilicata, che prosegue nel mese di giugno con le celebrazioni del santo patrono.
Leggi tutto: Matera, buoi sulla folla alla processione di Accettura: panico e 5 feriti
(Adnkronos) - Un uomo è stato arrestato per l'omicidio avvenuto nell’autoparco di Bisceglie nella serata del 22 maggio scorso. Il gip del Tribunale di Trani ha accolto la richiesta della procura e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai Carabinieri del comando provinciale di Barletta Andria Trani.
Leggi tutto: Omicidio in autoparco Bisceglie, arrestato un uomo
(Adnkronos) - E' salito a 2 morti e 12 feriti il bilancio di massicci raid aerei della Russia in Ucraina. Nella notte droni e missili balistici sono stati lanciati su Kiev e Odessa, dove è stato colpito un ospedale.
Nella capitale i feriti sono stati quattro, come spiegano le autorità locali, mentre a Odessa nel sud due persone sono morte e otto sono rimaste ferite nell'attacco si legge su kyivindependent.com.
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha riferito che nel quartiere di Shevchenkivskyi sono andate a fuoco delle auto, mentre i detriti di un drone sono caduti sul terreno di una scuola nel quartiere di Obolonskyi. I servizi di emergenza sono stati inviati sui luoghi degli attacchi e i medici sono stati chiamati anche nei distretti di Podilskyi e Darnytskyi.
L'attacco è avvenuto appena un giorno dopo quello che Kiev ha dichiarato essere il più grande bombardamento di droni dall'inizio della guerra, con quasi 500 droni Shahed utilizzati in attacchi notturni. Diverse persone sono rimaste ferite in quell'attacco.
''Quello di oggi è stato uno dei più grandi attacchi a Kiev. Anche Odessa, la regione di Dnipro e la regione di Cernihiv sono state prese di mira'', ha scritto su 'X' il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denunciando che ''per l'ennesima notte, invece di un cessate il fuoco, ci sono stati massicci attacchi con droni Shahed, missili da crociera e balistici''.
Attacchi che "mettono a tacere gli sforzi degli Stati Uniti e di altri Paesi nel mondo per costringere la Russia alla pace''. ''E' fondamentale che la risposta agli attacchi russi non sia il silenzio del mondo, ma un'azione concreta. Un'azione da parte dell'America, che ha il potere di costringere la Russia alla pace. Un'azione da parte dell'Europa, che non ha altra alternativa che essere forte. E' necessaria una forte pressione per il bene della pace'', ha quindi sottolineato Zelensky riferendo che ''in totale la Russia ha utilizzato 315 droni nell'attacco, inclusi 250 Shahed, e 7 missili, 2 dei quali balistici di fabbricazione nordcoreana. Edifici residenziali e infrastrutture urbane sono stati danneggiati. A Odessa, persino un ospedale per la maternità è diventato un obiettivo russo. Tredici persone sono rimaste ferite. Tragicamente, ci sono state vittime. Le mie condoglianze alle famiglie''.
Leggi tutto: Ucraina, raid russi su Kiev e Odessa. Zelensky: "Uno dei più grandi attacchi"
(Adnkronos) - E' salito a 2 morti e 12 feriti il bilancio di massicci raid aerei della Russia in Ucraina. Nella notte droni e missili balistici sono stati lanciati su Kiev e Odessa, dove è stato colpito un ospedale.
Nella capitale i feriti sono stati quattro, come spiegano le autorità locali, mentre a Odessa nel sud due persone sono morte e otto sono rimaste ferite nell'attacco si legge su kyivindependent.com.
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha riferito che nel quartiere di Shevchenkivskyi sono andate a fuoco delle auto, mentre i detriti di un drone sono caduti sul terreno di una scuola nel quartiere di Obolonskyi. I servizi di emergenza sono stati inviati sui luoghi degli attacchi e i medici sono stati chiamati anche nei distretti di Podilskyi e Darnytskyi.
L'attacco è avvenuto appena un giorno dopo quello che Kiev ha dichiarato essere il più grande bombardamento di droni dall'inizio della guerra, con quasi 500 droni Shahed utilizzati in attacchi notturni. Diverse persone sono rimaste ferite in quell'attacco.
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(Adnkronos) - Si sta allargando, negli Stati Uniti, la protesta contro la politica sull'immigrazione del presidente americano Donald Trump e i raid contro i migranti. Dopo Los Angeles, dove si sono registrati scontri con le forze dell'ordine, i manifestanti sono scesi in piazza in diverse altre città americane, tra cui San Francisco, New York, Atlanta, Seattle, Dallas e Louisville. Secondo quanto riporta la Cnn, la polizia ha arrestato "diverse" persone a New York e almeno 150 persone a San Francisco.
A Los Angeles ''granate stordenti e proiettili di gomma'' sono stati lanciati dalla polizia americana contro circa mille manifestanti, riportano la Cnn e la Nbc, spiegando che tra coloro che manifestavano c'era chi sventolava bandiere messicane e due americane capovolte, in segno di soccorso. I manifestanti hanno urlato ''protesta pacifica'' mentre venivano attaccati dagli agenti, riferisce la Nbc News.
Per sedare la protesta, l'esercito americano spiega che sono stati mobilitati nell'area metropolitana di Los Angeles circa 1.700 soldati della Guardia nazionale e 700 Marines. La task force militare sta "proteggendo il personale e le proprietà federali nell'area metropolitana di Los Angeles", ha affermato il Comando settentrionale degli Stati Uniti, noto come Northcom. In totale, ci sono 2.100 soldati della Guardia Nazionale nella task force, chiamata Task Force 51, insieme ai 700 Marines, ha affermato l'esercito.
Una troupe della Cnn è stata scortata dalla polizia fuori dalla zone delle proteste a Los Angeles e due membri della sicurezza dell'emittente sono stati fermati e poi rilasciati, senza conoscere le accuse a loro carico, riporta la Cnn. Secondo il Los Angeles Press Club e Reporter sans frontieres, i giornalisti sono stati attaccati 27 volte durante le proteste di Los Angeles.
Leggi tutto: Usa, si allarga protesta per raid anti-migranti: 150 arresti a San Francisco
(Adnkronos) - Si sta allargando, negli Stati Uniti, la protesta contro la politica sull'immigrazione del presidente americano Donald Trump e i raid contro i migranti. Dopo Los Angeles, dove si sono registrati scontri con le forze dell'ordine, i manifestanti sono scesi in piazza in diverse altre città americane, tra cui San Francisco, New York, Atlanta, Seattle, Dallas e Louisville. Secondo quanto riporta la Cnn, la polizia ha arrestato "diverse" persone a New York e almeno 150 persone a San Francisco.
A Los Angeles ''granate stordenti e proiettili di gomma'' sono stati lanciati dalla polizia americana contro circa mille manifestanti, riportano la Cnn e la Nbc, spiegando che tra coloro che manifestavano c'era chi sventolava bandiere messicane e due americane capovolte, in segno di soccorso. I manifestanti hanno urlato ''protesta pacifica'' mentre venivano attaccati dagli agenti, riferisce la Nbc News.
Per sedare la protesta, l'esercito americano spiega che sono stati mobilitati nell'area metropolitana di Los Angeles circa 1.700 soldati della Guardia nazionale e 700 Marines. La task force militare sta "proteggendo il personale e le proprietà federali nell'area metropolitana di Los Angeles", ha affermato il Comando settentrionale degli Stati Uniti, noto come Northcom. In totale, ci sono 2.100 soldati della Guardia Nazionale nella task force, chiamata Task Force 51, insieme ai 700 Marines, ha affermato l'esercito.
Una troupe della Cnn è stata scortata dalla polizia fuori dalla zone delle proteste a Los Angeles e due membri della sicurezza dell'emittente sono stati fermati e poi rilasciati, senza conoscere le accuse a loro carico, riporta la Cnn. Secondo il Los Angeles Press Club e Reporter sans frontieres, i giornalisti sono stati attaccati 27 volte durante le proteste di Los Angeles.
Leggi tutto: Da New York a Dallas, si allarga protesta per raid anti-migranti negli Usa
(Adnkronos) - Torna la Luna di Fragola. L’appuntamento con una delle lune piene più rare è per l'11 giugno 2025. Ma perché si chiama così?
Il nome 'Luna di Fragola' affonda le sue radici nelle tradizioni dei nativi americani per i quali giugno era il mese della raccolta delle fragole e la Luna piena che lo accompagnava portava questo nome agricolo e simbolico. In Europa la stessa Luna era detta anche del Miele, altro nome poetico per indicare un periodo di abbondanza, matrimoni e raccolti. Allora si sapeva però che la Luna non si tingeva davvero di rosa.
Quest'anno l’evento astronomico si verificherà l’11 giugno 2025 alle 09:44 (ora italiana) quando nel nostro Paese sarà giorno. La vera occasione per osservarla sarà la notte tra il 10 e l’11 giugno, quando la Luna sarà estremamente bassa sull’orizzonte, più del solito. Chi abita in città, o non ha una visuale completamente libera verso est e poi verso ovest, potrebbe non vederla affatto. In pratica, anche nel cuore della notte, quando dovrebbe dominare il cielo, rimarrà schiacciata verso l’orizzonte.
Leggi tutto: Luna di Fragola in arrivo, cosa succede l'11 giugno 2025 e come osservarla
(Adnkronos) - Mercoledì 11 giugno comincerà la 25a edizione degli Europei Under 21 con l’Italia inserita nel gruppo A insieme alla Slovacchia, Nazione ospitante, la Spagna e la Romania, prima avversaria degli azzurrini. L’ultima volta che l'europeo di categoria si è svolto in Slovacchia, nel 2000, a vincere è stata proprio l’Italia: i giocatori di Carmine Nunziata proveranno così a conquistare il sesto titolo e superare proprio la Spagna, squadra che insieme agli Azzurri ha vinto più volte il trofeo. I
l calendario vede gli Azzurrini scendere in campo mercoledì 11 giugno contro la Romania, poi il 14 giugno contro la Slovacchia e infine il 17 giugno contro la Spagna. Sperando che il percorso possa durare fino alla finale, in programma sabato 28 giugno.
Girone A
11 giugno
Slovacchia-Spagna (ore 18)
Italia-Romania (ore 21)
14 giugno
Spagna-Romania (ore 18)
Slovacchia-Italia (ore 21)
17 giugno
Romania-Slovacchia (ore 21)
Spagna-Italia (ore 21)
Quarti di finale: 21-22 giugno
Semifinali: 25 giugno
Finale: 28 giugno
Il percorso dell’Italia parte quindi da Trnava, a circa 50 chilometri dalla capitale Bratislava, contro la Romania: nei 4 precedenti agli Europei Under 21, 3 vittorie per gli Azzurrini e un pareggio con l’ultima sfida tra le due compagini nel 2021 a Frosinone, un’amichevole che ha visto l’Italia imporsi 4-2 con una tripletta del difensore del Pisa Simone Canestrelli. La squadra allenata da Daniel Pancu è alla quarta partecipazione consecutiva agli Europei di categoria, qualificandosi a quelli del 2025 grazie al primo posto nel gruppo E di qualificazione, vincendo 7 partite su 10, con due sconfitte e mettendosi davanti alla più accreditata Svizzera. La Romania è stata trascinata da Louis Munteanu, un passato nelle giovanili della Fiorentina e capocannoniere della squadra nelle qualificazioni con cinque reti, una in meno del cannoniere principe degli Azzurrini Francesco Pio Esposito, assente in Slovacchia.
L'Italia sfiderà poi, nella seconda giornata del girone, la Slovacchia padrona di casa che, seppur inferiore tecnicamente, può contare sul supporto dei propri tifosi e sul talento di Nino Marcelli, ala sinistra classe 2005 dello Slovan Bratislava e in gol nella sfida Champions contro il Milan a novembre: 5 reti e 6 assist quest'anno in 49 presenze totali, con 3 reti in 7 presenze con la maglia della Nazionale under 21.
La Spagna invece non potrà contare su Gavi o Lamine Yamal, oramai protagonisti con la Nazionale maggiore, ma può schierare molti dei giocatori che un anno fa hanno vinto l'oro olimpico a Parigi: leader tecnico della squadra allenata dal commissario tecnico Santiago Denia è Alberto Moleiro, 6 reti in 35 presenze in Liga quest'anno con la sua squadra del cuore, il Las Palmas. Oltre a lui ci sono delle vecchie conoscenze del calcio italiano: ala sinistra è Raul Moro, ex Lazio con cui ha collezionato 20 presenze in tre stagioni, poi c'è il terzino sinistro del Barcellona Gerard Martin, autore degli assist per le reti di Olmo ed Eric Garcia contro l'Inter nel ritorno delle semifinali di Champions League, e il centrale difensivo del Napoli Rafa Marin.
Obiettivo dell'Italia è migliorare il risultato nel 2023, quando la squadra allenata da Paolo Nicolato è arrivata terza nel gruppo D dietro a Francia e Svizzera. Con Nicolato l’Italia è arrivata imbattuta alla fase finale dell’Europeo con 6 vittorie e 4 pareggi, con il tecnico che vuole ripetersi dopo il secondo posto al Mondiale Under 20 nel 2023. Per farlo potrà contare su un centrocampo con giocatori che da anni giocano nel massimo campionato italiano come Niccolò Pisilli della Roma, Giovanni Fabbian del Bologna, Jacopo Fazzini dell’Empoli, che proveranno con i loro inserimenti a dare peso a un attacco sulle spalle dei talentuosi e brevilinei Wilfried Gnonto e Luca Koleosho: entrambi promossi dalla Serie B inglese, per il primo 9 reti in 46 partite con il Leeds, 2 reti in 30 partite con il Burnley per il secondo.
In difesa, insieme al capitano Lorenzo Pirola, ci penseranno i due difensori del Verona Diego Coppola, di ritorno dalla Nazionale maggiore con cui ha giocato contro la Norvegia, e Daniele Ghilardi a difendere la porta di Sebastiano Desplanches, uno degli artefici del percorso positivo dell’Under 20 al Mondiale di 2 anni fa. Sulle corsie esterne l'ex Fiorentina Michael Kayode, ora al Brentford, e Matteo Ruggeri dell'Atalanta; tra centrocampo e attacco il jolly è il giallorosso Tommaso Baldanzi. Ecco la lista dei 23 convocati dal ct Nicolato:
Portieri: Sebastiano Desplanches (Palermo), Jacopo Sassi (Crotone), Gioele Zacchi (Latina)
Difensori: Diego Coppola (Hellas Verona), Daniele Ghilardi (Hellas Verona), Gabriele Guarino (Carrarese), Michael Kayode (Brentford), Lorenzo Pirola (Olympiacos), Matteo Ruggeri (Atalanta), Riccardo Turicchia (Juventus), Mattia Zanotti (Lugano)
Centrocampisti: Alessandro Bianco (Monza), Cesare Casadei (Torino), Issa Doumbia (Venezia), Giovanni Fabbian (Bologna), Jacopo Fazzini (Empoli), Cher Ndour (Fiorentina), Niccolò Pisilli (Roma), Matteo Prati (Cagliari)
Attaccanti: Giuseppe Ambrosino (Frosinone), Tommaso Baldanzi (Roma), Wilfried Gnonto (Leeds United), Luca Koleosho (Burnley)
Le partite dell'Italia agli EuropeI Under 21 saranno trasmesse in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, su Rai 2. Sulla Rai saranno visibili inoltre altre tre partite della fase a gironi, su Rai Sport, e tutte le sfide dei quarti di finale, le semifinali e la finale. Tutti i match saranno disponibili anche in streaming su RaiPlay.
(Adnkronos) - Domenica prossima, 15 giugno 2025, si terrà a Muscat, in Oman, un nuovo round di negoziati tra Iran e Stati Uniti sul programma nucleare di Teheran. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Teheran in una nota dopo che il presidente americano Donald Trump aveva parlato di nuovi colloqui in programma per giovedì.
"Il prossimo round di colloqui indiretti tra Iran e Stati Uniti è in programma per domenica prossima a Muscat", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baqaei in una nota. Nel frattempo, ha aggiunto, il ministro degli Esteri e capo negoziatore iraniano Abbas Araghchi "si recherà in Norvegia mercoledì e giovedì".
Leggi tutto: Nucleare, Iran: "Domenica nuovo round negoziati con Usa in Oman"
(Adnkronos) - Due anni, ventiquattro mesi di silenzio, di domande senza risposte, di attese che si consumano tra la speranza e il dolore. Era il 10 giugno 2023 quando la bimba peruviana Mia Kataleya Chicllo Alvarez, per tutti Kata, scomparve nel nulla dall'ex hotel Astor in via Maragliano a Firenze, edificio all'epoca occupato con oltre 150 persone tra cittadini romeni, albanesi e sudamericani. Aveva solo cinque anni e a allora nessuna traccia, nessuna certezza, solo un mistero che pesa come un macigno sulla città e sulla sua famiglia. Nel secondo anniversario della sua sparizione, Firenze ricorda Kata con momenti di preghiera, iniziative civili e appelli rinnovati alla verità.
Durante la messa di Pentecoste in Duomo, l'arcivescovo Gherardo Gambelli ha dedicato un pensiero alla bambina scomparsa: "Continuiamo instancabili a pregare per lei, perché possa tornare dalla sua famiglia. Non perdiamo la speranza". Un messaggio che si fa preghiera collettiva, rivolto a Dio "perché protegga lei e tutti i bambini che soffrono per guerre, povertà e ingiustizia".
Oggi, martedì 10 giugno, l'associazione Penelope, da sempre vicina alle famiglie delle persone scomparse, organizza un'iniziativa simbolica: "Due anni senza Kata. Le parole che aspettano risposta", davanti all'ex hotel Astor. Lettere scritte dalla madre e dai volontari saranno affisse alla porta dell'edificio, insieme a 24 cuori con dediche, a rappresentare i 24 mesi trascorsi nell'attesa. "Non vogliamo una cerimonia formale - afferma l'associazione - ma un gesto corale di vicinanza, memoria e richiesta di verità. Per Kata. Per sua madre. Per tutti i bambini scomparsi".
Katherine, la madre di Kata, parla con voce spenta ma con parole forti: "È difficile non mollare. Mi tiene viva solo la speranza di riabbracciarla. Ma ho paura che venga dimenticata. Di mia figlia non si parla quasi più". Ripensando all'ex Astor, descrive un luogo di degrado e paura: "Lì c'erano persone cattive, droga, prostituzione. Forse Kata ha visto qualcosa che non doveva. Credo sia stata rapita e venduta. Non voglio pensare al peggio. Voglio credere che sia viva". Anche il fratellino della bambina continua a fare domande: "Gli dico che dobbiamo avere fede. Ma sentire i compagni che gli dicono cose brutte su sua sorella mi spezza il cuore", afferma la madre.
La Procura di Firenze continua a indagare, senza aver mai smesso. La pista principale resta quella del sequestro all'interno dell'edificio, portato a termine da qualcuno che conosceva bene il sistema di sorveglianza. Nessuna telecamera ha ripreso la bambina uscire dagli ingressi principali. Si ritiene che sia stata fatta passare dal cortile sul retro, oltre un muro, per poi far perdere le tracce in via Monteverdi. Negli ultimi mesi, le segnalazioni si sono rivelate tutte infondate. Foto, video, testimoni: ogni indizio ha portato solo a delusioni. E mentre l’inchiesta procede tra mille difficoltà, la Procura rinnova l'appello: "Chiunque sia in possesso di informazioni utili contatti il comando provinciale dei carabinieri di Firenze al numero 055 2061".
La madre Katherine lancia un appello alle istituzioni: "Chiedo aiuto alla sindaca Funaro e alla presidente Meloni: fate in modo che non si smetta di parlare di Kata. Non abbandonatela. Lei non si merita questo silenzio".
Qualche giorno fa la Procura del capoluogo toscano, con un comunicato firmato dal procuratore Filippo Spiezia, ha fatto chiarezza su un punto cruciale: la piccola allora di 5 anni è stata sicuramente portata fuori dall'edificio, e non è mai uscita dagli ingressi ufficiali. E, per facilitare il ritrovamento, ha diffuso due immagini: una fotografia all'epoca della scomparsa e una seconda elaborata digitalmente, che mostra come potrebbe apparire Mia oggi.
Leggi tutto: Kata, due anni fa la scomparsa: proseguono le indagini, le piste ancora aperte
(Adnkronos) - Quasi 14 milioni di voti. E' su questa percentuale che si attestano Pd, M5S e Avs per girare in positivo l'esito dei referendum, con un'affluenza ferma a poco più del 30%, ben lontana dal quorum. Ma, rivendicano i tre partiti, nonostante l'obiettivo non raggiunto, a votare sono stati più elettori di quelli che hanno consentito a Giorgia Meloni di andare a Palazzo Chigi nel 2022. Una strada lunga ma la direzione è giusta, compreso il sostegno dato alla campagna referendaria, rimarcano. Nel campo delle opposizioni però Azione e Iv la vedono diversamente. Avverte Matteo Renzi: "Ingaggiare battaglie identitarie fa vincere i congressi ma non fa vincere le elezioni".
Per Elly Schlein, però, quei 14 milioni sono già un buon viatico per riuscirci. La destra, dice, ha "fatto una vera e propria campagna di boicottaggio politico e mediatico di questo voto ma ha ben poco da festeggiare: per questi referendum hanno votato più elettori di quelli che hanno votato la destra mandando Meloni al governo nel 2022". E rivolta alla premier: "Ne riparliamo alle prossime politiche", incalza Schlein con un occhio ai ballottaggi alle amministrative. "Quando più gente di quella che ti ha votato ti chiede di cambiare una legge dovresti riflettere invece che deriderla. E oggi la destra ha perso, dopo Genova, Assisi e Ravenna, anche a Taranto", rivendica e continua: "Noi continueremo a fare una grande campagna democratica per ridurre l’astensionismo e costruire un’alternativa".
Giuseppe Conte chiede rispetto alla destra per gli elettori. "Leggo dichiarazioni ed esultanze sguaiate dei 'tifosi' della politica. Portate rispetto a circa 15 milioni di cittadini che sono andati a votare. Portate rispetto agli oltre 12 milioni che hanno votato sì a maggiori tutele nel mondo del lavoro". Conte usa lo stesso 'registro' di Schlein. "Se vi sembrano numeri insignificanti, considerate che è lo stesso numero di votanti (anzi alla fine potrebbero essere anche di più) con cui la maggioranza Meloni è arrivata al governo".
Per Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni i voti del referendum rappresentano il punto di partenza per l'alternativa. "Il quorum non è stato raggiunto, è vero. Ma ci sono oltre 15 milioni di cittadine e cittadini che hanno scelto di votare, e con circa 13 milioni di Sì, lanciano un messaggio forte e chiaro. E' con questa parte del Paese che vogliamo costruire l'alternativa Alle prossime elezioni politiche non ci sarà un quorum a salvare Giorgia Meloni".
Ma non basterà per vincere, avverte Matteo Renzi. "Spero che sia chiaro che per costruire un centrosinistra vincente bisogna parlare di futuro, non di passato. Ingaggiare battaglie identitarie, infatti, fa vincere i congressi ma non fa vincere le elezioni: se vogliamo costruire un'alternativa a Giorgia Meloni bisogna essere capaci di allargare al ceto medio, non chiudersi nel proprio recinto ideologico. Sono convinto che riusciremo a farlo", scrive il leader di Iv tenendo la mano ai colleghi dell'opposizione.
Non lo segue Carlo Calenda che piuttosto chiama a raccolta i riformisti: "È forse tempo che i riformisti di qualsiasi schieramento prendano atto che occorre costruire un'area liberale lontano dal campo largo e dalla destra sovranista". Per il leader di Azione "trasformare questo referendum in una consultazione contro Meloni è stato un clamoroso autogol. Se la sinistra continua a farsi trascinare dalle battaglie ideologiche di Landini, Conte, Fratoianni e Bonelli non andrà da nessuna parte".
All'interno della tornata referendaria c'è un dato non irrilevante. Il quesito sulla cittadinanza è quello che ha ottenuto più no, la percentuale dei votanti che ha votato contro il dimezzamento degli anni per ottenere la cittadinanza è stata più alta rispetto agli altri quesiti. Per il promotore Riccardo Magi di Più Europa molto ha fatto il silenzio mediatico sul referendum ma anche una spinta meno forte da parte dei partiti dell'opposizione. "Mai come in questo caso c'è stata una espulsione dalla programmazione Rai. A me è capitato di essere invitato in delle trasmissioni in cui pensavo si parlasse di referendum, ma si parlava di Garlasco e poi, alla fine, nell'ultimo minuto erano 30 secondi per il sì e 30 secondi per il no. Sicuramente il referendum su Garlasco avrebbe raggiunto il quorum...".
Intanto c'è chi pone la questione della soglia del quorum visto l'astensionismo. A farlo sono i 5 Stelle. Osserva Giuseppe Conte: "Credo che lo strumento del referendum vada rivisto nelle modalità e nei paletti, abbassando il quorum in un Paese che affoga nell'astensione: bisogna premiare la partecipazione, la scelta". E lo fa anche Magi per cui il quorum è diventato un 'freno' alla volontà dei cittadini: "Al voto è andata una parte di Paese più grande di quella che oggi sostiene il governo. Eppure, questa voce non sarà ascoltata. E' un problema serio di democrazia: il quorum è diventato un freno alla volontà popolare".
(Adnkronos) - Caldo sempre più forte sull'Italia con rischi per la salute. Il bollettino delle ondate di calore del ministero della Salute indica per oggi, mercoledì 10 giugno, la giornata più critica con livello di allerta 2 - bollino arancione - a Bolzano, Campobasso e Perugia. Ma saranno da livello 1 (bollino giallo) altre 9 città: Bologna, Brescia, Firenze, Frosinone, Milano, Rieti, Roma, Torino e Verona.
Il livello 2 indica "condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili". Il livello 1 di pre-allerta è spia di "condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un'ondata di calore", segno che "nei giorni successivi è probabile che possano verificarsi condizioni a rischio per la salute".
Per comunicare i possibili effetti sulla salute delle ondate di calore il ministero elabora dei bollettini giornalieri per 27 città, con previsioni a 24, 48 e 72 ore, informa la pagina dedicata sul sito del dicastero. La pubblicazione dei bollettini sul portale è attiva ogni anno da maggio a settembre. Per il 2025 è attiva da lunedì 26 maggio e termina il 20 settembre. I bollettini vengono aggiornati dal lunedì al venerdì, alle ore 11, e sono consultabili anche dalla App 'Caldo e Salute' disponibile per dispositivi Android su Google Play.
Leggi tutto: Caldo sempre più forte sull'Italia, oggi bollino arancione in tre città
(Adnkronos) - Con il flop ai referendum, "la sinistra ha subito una sconfitta cocente'', la Cgil "ha rotto l'unità sindacale", mentre il "governo ne esce rafforzato". Tra meme e sfottò social nei confronti delle opposizioni - c'è chi addirittura evoca il 5-0 subito dall'Inter in finale di Champions League -, il centrodestra esulta per il mancato quorum ai cinque quesiti referendari (quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza) con l'affluenza che si è fermata poco sopra il 30 per cento.
"Il campo largo, se mai fosse nato, oggi è definitivamente morto, la campagna di odio ha schifato gli elettori", sentenzia il presidente del Senato, Ignazio La Russa cantando il suo personale de profundis per le forze di opposizione dopo la chiusura delle urne, arrivata a poche ore dalla manifestazione unitaria di piazza del centrosinistra a Roma pro-Gaza. Nessun commento, allo stato, da parte di Giorgia Meloni ma per lei parla un fedelissimo, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari, intercettato dai cronisti a palazzo Chigi: "E' un responso molto chiaro: il governo ne esce ulteriormente rafforzato e la sinistra ulteriormente indebolita".
Per il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani "vano ed inutile è stato provare a trasformare il referendum in una mobilitazione contro il governo Meloni". Non ha dubbi il vicepremier Antonio Tajani: "Si è voluto politicizzare il referendum e trasformarlo in uno scontro tra maggioranza e opposizione. Ma alla fine ancora una volta ha vinto la maggioranza" ed ha perso la "sinistra", che ha "voluto tentare l'assalto al governo'' usando il ''grimaldello dei quesiti referendari".
Fronte Lega, Matteo Salvini impegnato in Francia, a Mormant-sur-Vernisson, con i patrioti radunati da Marine Le Pen, dal palco - a urne ancora aperte - ha gioco facile ad annunciare agli alleati europei la sconfitta dei referendari. "Oggi in Italia la sinistra porta al voto un referendum per dimezzare gli anni per avere la cittadinanza italiana, verranno bocciati, il popolo non li voterà", le parole del numero uno del Carroccio tra gli applausi, citando il quesito sul passaporto italiano agli stranieri e minacciando i migranti: "O si adeguano alle nostre leggi o tutti a casa". Poi, indossati i panni del vicepremier, ha commentato così i dati ormai definitivi: "Grande rispetto per chi è andato a votare, enorme sconfitta per una sinistra che non ha più idee e credibilità e che non riesce a mobilitare neanche i propri elettori". Più duro il suo vice, il generale Roberto Vannacci che indica la strada agli sconfitti: "Almeno per dignità, si dimettessero e sparissero dalla vita sociale e politica di questa Nazione che li ha bocciati senza appello".
"Le hanno tentate e giocate tutte, perfino strumentalizzando le tragiche vicende di Gaza, pur di portare a casa i referendum", "ma gli italiani non si sono fatti ingannare", gongola Tommaso Foti, ministro del Pnrr, che ironizza su Landini con una battuta sulla sua Inter sconfitta in finale di Champions: "Il segretario della Cgil pensava di 'battere il cinque' con i referendum ed intestarsi una vittoria clamorosa che lo accreditasse a federatore dell'opposizione. Porta a casa una cinquina che, al paragone, quella dell'Inter - parola di tifoso nerazzurro - sembra una carezza...". La butta sull'ironia pure Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione del partito di via della Scrofa: "Hanno tentato una spallata al governo Meloni e per l'ennesima volta si sono slogati la spalla...".
Forza Italia punzecchia il Pd sui soldi investiti per la campagna referendaria. "Forse bisogna cambiare la legge sui referendum, servono probabilmente più firme, anche perché - attacca Tajani - abbiamo speso tantissimi soldi, per esempio, per portare centinaia di migliaia, milioni di schede per gli italiani all'estero che sono tornate bianche". Gli fa eco Maurizio Gasparri, capogruppo azzurro al Senato: "Il Pd della Schlein ha fatto spendere un sacco di soldi per una consultazione che tutti sapevano non avrebbe raggiunto il quorum".
Netto anche Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati: "Schlein, Landini e una parte della sinistra hanno voluto politicizzare i referendum contro il governo e così sono stati clamorosamente sconfitti". L'ex ministro coglie l'occasione per lanciare una proposta: "Non bisogna però svilire lo strumento del referendum. Per questo Noi Moderati presenterà un ddl per alzare il tetto delle firme da 500 mila a un milione". Uno spunto che sembra trovare raccogliere consenso all'interno della coalizione di centrodestra, dove ci si prepara ad affrontare anche il dossier della legge elettorale. Al momento non c'è fretta - viene spiegato da fonti di maggioranza - e la partita potrebbe essere aperta alla ripresa dei lavori parlamentari, dopo la pausa estiva.
Quanto al merito dei quesiti, resta aperta però nel centrodestra la questione di una legge sulla cittadinanza. Perché se in Francia Salvini è stato tranchant ("cittadinanza accelerata? Idea sbagliata e bocciata pure quella, servono semmai più controlli e più buon senso") l'altro vicepremier, Tajani, ha ricordato come per Forza Italia serva una nuova legge parlamentare. "Lo strumento del referendum per avviare iniziative politiche non si è risolto positivamente", dice il segretario di Fi, che rilancia lo ius scholae: "Pensiamo alla cittadinanza: 5 anni per diventare cittadino italiano, è troppo poco. Tant'è che anche tra coloro che sono andati a votare c'è una grande parte di elettori che hanno votato no".
Il ministro degli Esteri ribadisce: "La riforma più giusta per garantire l'integrazione, è quella di Fi: 10 anni di scuola con profitto e poi si può richiedere la cittadinanza. Questo è quello Ius scholae che chiediamo con la nostra proposta di legge".
"Cittadinanza accelerata? Idea sbagliata e bocciata pure quella, servono semmai più controlli e più buon senso", l'opinione di Salvini. Si leva qualche sassolino dalle scarpe La Russa: "Io sono andato a votare, in un comizio ho detto, penso che non andrei a votare, ma quello era un pubblico tutto mio. Poi non ho fatto cenno né parola di propaganda mentre sulle mie parole la propaganda l'ha fatta la sinistra con un volgare utilizzo delle mie parole. Quasi campagna di odio dire, 'vota diverso da La Russa'", attacca in tv, ospite di La7.
"Solo per eccesso di opportunità istituzionale - rimarca La Russa - sono andato a votare e ho votato per un solo referendum: quello sugli incidenti sul lavoro. Si tratta di un tema che considero molto delicato ed è sbagliato affrontarlo in un referendum: riguarda la vita e la morte di tanti lavoratori a cui dobbiamo inchinarci con rispetto".
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(Adnkronos) - Il referendum non guarisce dal mal di quorum. Anche questa volta la soglia dei 26 milioni (circa) di votanti resta un miraggio. Per la Costituzione il quesito abrogativo deve ottenere il voto del 50% più uno degli aventi diritto (in Italia circa 51 milioni di persone) per essere valido. In assoluto su 72 quesiti abrogativi (quello su lavoro e cittadinanza era il 73/esimo) il quorum è stato raggiunto 39 volte, per 33 volte no.
La soglia è stata sempre raggiunta dal '74 (divorzio) fino al '95 (privatizzazione Rai, il più famoso tra i quesiti). Con una sola eccezione nel '90 (caccia). Dal '97 (carriere dei magistrati, tra i referendum di allora) al 2022 (Csm) il mal di quorum si è diffuso stabilmente e nessun referendum abrogativo ha avuto validità. Con una sola eccezione: il referendum del 2011 sull'acqua pubblica che ebbe una affluenza del 54,8%.
Quello del 2022 resta anche nella storia come il referendum con meno affluenza in assoluto, 20%. A seguire, in questa speciale al classifica al contrario, quello del 2009 (premio di maggioranza) con il 23,3% e quelli del 2003 (art 18) e del 2005 (Gpa) con il 25,5. In attesa dei dati definitivi del voto su lavoro e cittadinanza.
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(Adnkronos) - La nuova inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi non risparmia la casa di via Pascoli a Garlasco e, anche se sono passati quasi 18 anni dal delitto, gli esperti del Ris e del Nucleo investigativo di Milano varcano la porta della villetta dove il 13 agosto 2007 la ventiseienne è stata uccisa. L'ispezione ordinata dalla Procura di Pavia che indaga su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, si concentra per quasi sette ore al piano terra. Gli approfondimenti - affidati a laser scanner - hanno l'obiettivo di misurare ogni centimetro del pavimento dell'ingresso dove la giovane fu colpita alle spalle, quindi trascinata fino alla porta delle scale e infine gettata sui gradini.
Le misurazioni degli spazi e delle volumetrie si sono focalizzati anche in bagno dove l'assassino - nel 2015 la Cassazione ha inflitto la condanna definitiva a 16 anni di carcere per l'allora fidanzato Alberto Stasi - si lava le mani, quindi sugli spazi della cucina dove il killer forse cerca una busta per gettare gli asciugamenti con cui si è in parte ripulito e l'arma mai trovata. Una ricostruzione che gli inquirenti provano a verificare nuovamente affidandosi ad Andrea Berti, biologo del Ris ora in forza a Cagliari che nella sua esperienza romana ha risolto il delitto dell'Olgiata.
I rilievi tecnici - sulla casa ha sorvolato a lungo un drone per fotografare dall'alto ogni angolo - serviranno a realizzare una mappa in 3d dove virtualmente verranno riposizionate le macchie di sangue trovate sul pavimento e sui muri, le suole insanguinate e le impronte digitali disseminate nella villetta. I nuovi accertamenti sono avvenuti sotto gli occhi di mamma Rita Preda e di papà Giuseppe Poggi che dopo il dissequestro della villetta (16 aprile 2008) tornarono - dopo lavori di pulizia e tinteggiatura - a vivere in quella casa (24 aprile 2008) dove la stanzetta di Chiara è ancora come lei l'aveva lasciata.
L'ispezione consentirà al consulente della Procura di Pavia di ricostruire una 'triangolazione' tra macchie, schizzi e impronte, di verificare dunque le traiettorie dei colpi inflitti e se nella villetta possano essersi mossi in due. Sempio è indagato in concorso e gli inquirenti - data la presenza di un secondo Dna maschile sulle unghie della vittima - non escludono la presenza di due aggressori. L'attenzione nei rilievi si è concentrata infine sulle scale dove per la Procura c'è l'impronta palmare destra di Sempio sulla seconda parte del muro. Per gli inquirenti l'indagato che solleva il corpo con la mano sinistra, rischia di perdere l'equilibrio e appoggia la mano destra alla parete. Un'ipotesi che impone due riflessioni: Sempio solleva il corpo senza vita di 50 chili solo con una mano - l'impronta 33 è senza sangue come certificato dal Ris fin dal 2007 - e non scende neppure un gradino data l'assenza di suole insanguinate sui gradini.
La consulenza della Procura di Pavia, con nuovi strumenti, dovrà tener conto della perizia del giudice per le indagini preliminari Stefano Vitelli che ordinò di simulare la camminata dell'assassino (senza scendere le scale) e quella dei giudici dell'appello bis che estendendo l'esperimento ai primi due gradini della scala resero inverosimile il racconto di Stasi. La perizia disposta dalla Corte d'Appello di Milano è netta: è infinitesimale la possibilità che possa non essersi sporcato le scarpe scendendo le scale, scrivono i professori Gabriele Bitelli e Luca Vittuari, insieme al dottor Roberto Testi. Per Stasi che dice di aver 'scoperto' il corpo senza vita della fidanzata Chiara Poggi è dello 0,00038% la possibilità di avere le suole pulite se si ferma al primo gradino, se scende anche il secondo è dello 0,00002%.
Sul gradino 0 della scala, davanti alla porta a soffietto che l'assassino si richiude alle spalle, resta l'impronta a pallini, numero 42 marca Frau, che è la taglia che calza Stasi ma non Sempio (numero 44). Un altro dato, certificato da un'altra perizia - sono circa 40 in otto anni di processi - su cui la Procura di Pavia dovrà tornare se vuole aggiungere un elemento (oltre a dna sulle unghie, impronta senza sangue su una scala, e un alibi che non convince i carabinieri) contro l'indagato Sempio.
"È un accertamento che per noi non cambia niente. Noi abbiamo saputo di questa cosa nel weekend" e "come dice l'avvocato Lovati (altro difensore di Sempio, ndr) ci sono tante stranezze e sono venuta a controllare", le parole al termine dell'ispezione della legale Angela Taccia. "I Poggi sono tranquilli, ma sono stanchi", ha poi detto l'avvocata prima che su via Pascoli si spegnessero le luci delle telecamere.
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(Adnkronos) - L'area riformista del Pd presenta il 'conto' ad Elly Schlein dopo il risultato non brillante dei referendum. Con due registri diversi, però. I toni duri, a caldo, di Pina Picierno, Elisabetta Gualmini, Filippo Sensi. La scelta della minoranza bonacciniana, si riferisce, è invece quella di evitare di affondare il colpo, valorizzare comunque i 14 milioni che hanno votato e chiedere un confronto, una "riflessione" in Direzione su "quello che serve per vincere le elezioni, su quello che ha funzionato e non funzionato" fin qui. La riunione non è ancora in agenda. Nei prossimi giorni ci sarà una Direzione ma con il bilancio all'odg. Servirà una convocazione ad hoc.
Ma intanto si è valutato di evitare le uscite a caldo, si spiega, anche per arginare il rischio di andare a fare da grancassa agli attacchi del centrodestra. E di non dare la giusta rilevanza a 14 milioni di elettori che "vanno valorizzati, ben sapendo - si sottolinea - che non sono sufficienti" per vincere le politiche.
La posizione dell'area nella lunga nota di Stefano Bonaccini: "Si è mancato l’obiettivo e quando oltre due terzi degli italiani non rispondono è necessario riflettere", sottolinea il presidente del Pd.
Ma aggiunge: "Fossi nella destra, tuttavia, eviterei certi toni di scherno: pochi o tanti che siano, i circa 14 milioni di elettori che hanno partecipato sono più della somma dei voti di tutti i partiti che sostengono il governo Meloni alle ultime elezioni politiche. Dunque consiglierei di tenerne conto e non deriderli".
Una 'pacatezza' che non da tutti, nell'area riformista, è stata osservata. In particolare da quegli esponenti dem che già nelle settimane scorse, con una lettera pubblica, avevano annunciato che il loro dissenso rispetto ai 5 sì sostenuti dalla segretaria Schlein. Tra questi la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, che mette agli atti via social: "Una sconfitta profonda, seria, evitabile. Purtroppo un regalo enorme a Giorgia Meloni e alle destre".
"Fuori dalla nostra bolla - continua Picierno - c'è un Paese che vuole futuro e non rese di conti sul passato. Ora maturità, serietà e ascolto, evitando acrobazie assolutorie sui numeri". Il riferimento è alla linea scelta dalla segreteria Schlein di sottolineare come i 14 milioni al voto siano superiori agli elettori che hanno portato Giorgia Meloni a palazzo Chigi che nel 2022 furono 12 milioni e 300mila. Dura l'analisi anche dell'eurodeputata Elisabetta Gualmini: "Aver mobilitato tutto il partito (democratico), tutti i circoli, tutti i dirigenti su un referendum che doveva 'correggere gli errori del vecchio Pd' si è rivelato un boomerang. Un referendum politico contro se stessi".
Per Giorgio Gori "un autogol prevedibile, che andava evitato. Il Pd si è infilato in una battaglia ideologica, anacronistica, troppo tecnica e quasi incomprensibile ai più, a traino della Cgil e contro la sua stessa storia. Una battaglia controproducente, che ha diviso il fronte progressista e il mondo sindacale. E l'ha persa senza attenuanti". E ancora Filippo Sensi: "Referendum sbagliati, rivolti al passato, hanno portato a una sconfitta tanto più bruciante perché tocca la questione del lavoro, identitaria per il centrosinistra. Se non si allarga, se non si parla al Paese, nella sua complessità e ricchezza e varietà, ma ci si rifugia in risposte testimoniali, minoritarie, non si va lontano".
Sulla stessa linea Lia Quartapelle: "Per vincere, quello che è stato fatto finora non basta. Evidentemente non basta promuovere battaglie identitarie e di minoranza, che parlano solo a una parte dei cittadini. E non basta regolare i conti con il passato, quando c'è un presente e un futuro che chiedono capacità di analisi e risposte nuove".
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(Adnkronos) - Il presidente americano Donald Trump ha avuto il colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu in precedenza annunciato da Axios e confermato da un funzionario della Casa Bianca all'Afp. Al centro del colloquio durato circa 40 minuti la questione iraniana, dopo che Trump aveva chiesto a Netanyahu di non bombardare i siti nucleari in Iran.
Il colloquio è avvenuto mentre si aspetta la controproposta iraniana all'accordo presentato dagli Stati Uniti sul programma nucleare di Teheran. Il presidente Trump ha informato Netanyahu che Washington ha trasmesso un'"offerta ragionevole" a Teheran nell'ambito delle discussioni sul programma nucleare iraniano, secondo una breve dichiarazione dell'ufficio di Netanyahu.
"Il Primo Ministro (...) ha parlato con il signor Trump questa sera", si legge nella dichiarazione. Il presidente degli Stati Uniti lo ha informato "che gli Stati Uniti hanno trasmesso un'offerta ragionevole all'Iran e che ci aspettiamo di ricevere una risposta nei prossimi giorni".
Trump ha intanto annunciato che l'Iran e gli Stati Uniti terranno nuovi colloqui sul nucleare giovedì, aggiungendo che i negoziatori di Teheran sono stati "duri" e che un accordo "non è ancora stato raggiunto".
"Abbiamo un incontro con l'Iran giovedì, quindi aspetteremo fino a giovedì", ha detto Trump ai giornalisti quando gli è stato chiesto se Teheran avesse già presentato la controproposta promessa per un accordo.
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(Adnkronos) - "Abbiamo fatto fatica anche stasera. Ho deciso di mantenere questo gruppo ma l'ho trovato veramente affaticato da questo finale di campionato e forse cercando qualcuno che stava meglio fisicamente potevamo avere una risposta differente. Erano logori dal campionato passato, una delle più grosse difficoltà è stata andare a giocare a Oslo in queste condizioni". Così il ct azzurro Luciano Spalletti dopo la vittoria per 2-0 sulla Moldavia nelle qualificazioni al mondiale 2026, sua ultima partita sulla panchina dell'Italia.
"Quando uno fa l'allenatore della Nazionale non può avere alibi perché i giocatori li sceglie lui - sottolinea il tecnico toscano al microfono di Rai Sport -. Ero convinto che potessero darmi quello che mi aspettavo e per certi versi lo hanno fatto. Chi arriva al posto mio farà quello che gli pare, è da vedere chi si sceglie. Sicuramente non lasciamo un grande entusiasmo anche se il pubblico stasera si è sentito. I giocatori e l'allenatore devono fare la differenza, purtroppo io non l'ho fatta".
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