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Alimentazione, la pasta da quasi 50 anni nel menù degli atleti e la scienza ne conferma l'utilità

11 Giugno 2025
Alimentazione, la pasta da quasi 50 anni nel menù degli atleti e la scienza ne conferma l

(Adnkronos) - La pasta ha fatto il suo ingresso ufficiale nel mondo dell'alimentazione sportiva quasi 50 anni fa, a Montréal 1976, rivoluzionando le abitudini degli atleti. Oggi persino il Comitato olimpico Usa evidenzia che un basso consumo di carboidrati peggiora la performance sportive. A celebrare anche questo successo è stato l’ultimo appuntamento del ciclo di incontri ‘Let’s Talk About Food & Science’ promosso dal Gruppo Barilla, che ha visto a Milano esperti di nutrizione e campioni sportivi in un dibattito su pasta&sport, tra nuove evidenze scientifiche e falsi miti che continuano a trovare terreno fertile anche in Italia, dove la pasta e i carboidrati restano ancora vittime di luoghi comuni e mode estreme.  

Un recente studio dell'Università di Milano pubblicato sull'International Journal of Food Sciences and Nutrition - informa una nota - ha osservato oltre 60 atleti non professionisti scoprendo un forte pregiudizio verso i carboidrati, ritenuti erroneamente responsabili di peggioramenti nella composizione corporea. La ricerca ha poi sottoposto alcuni partecipanti a un'alimentazione mediterranea con almeno 5 porzioni di pasta alla settimana, dimostrando che questo modello risultava migliore per effetto su forza muscolare e massa grassa. "Quando abbiamo suddiviso i soggetti in due gruppi per 8 settimane - una dieta ricca di carboidrati (55-60% dell'energia, ≥5 porzioni di pasta a settimana) e una più bassa (40-45%, ≤2 porzioni di pasta a settimana) - il gruppo 'high-carb' aveva effetti più favorevoli su forza e composizione corporea, senza effetti collaterali - spiega Patrizia Riso, autrice dello studio e professore di Nutrizione umana dell'Università di Milano - Il consumo regolare di alimenti fonte di carboidrati complessi come la pasta, se ben bilanciato e parte di un modello mediterraneo, naturalmente ricco di prodotti di origine vegetale, non ostacola il raggiungimento degli obiettivi sportivi. Al contrario, può contribuire a migliorare lo stato di nutrizione, la performance e il benessere".  

L'ultima revisione dei Larn (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti) propone, per la prima volta, una sezione dedicata alla popolazione sportiva, confermando che anche l'alimentazione atletica deve ispirarsi alla dieta mediterranea con il 45-60% dell'energia dai carboidrati. "Le indicazioni generali - afferma Michelangelo Giampietro, specialista in Medicina dello sport - valgono anche per la quasi totalità degli sportivi amatoriali: apporto di carboidrati ben superiore a 2 grammi per chilo di peso corporeo desiderabile al giorno, preferibilmente complessi come quelli della pasta". Per gli atleti d'élite i valori crescono fino a 6-10 grammi per chilo per chi si allena 1-3 ore, fino a 12g/kg per maratona, triathlon e nuoto di fondo.  

"Stupisce che, nonostante le evidenze scientifiche e nutrizionali – evidenzia Giampietro – molti attacchi alla dieta mediterranea arrivino proprio dal mondo dello sport, da chi propone modelli iperproteici come la dieta a zona o iperlipidici come la chetogenica, che invece non sono adatti a sostenere prestazioni atletiche di qualità". Il nostro organismo, infatti, è in grado di immagazzinare solo limitate quantità di carboidrati sotto forma di glicogeno nei muscoli e nel fegato. Ma se l’apporto è insufficiente – per esempio a causa di regimi low-carb – le scorte non si realizzano pienamente e, quindi, si esauriscono rapidamente. "I risultati? Maggior senso di fatica, calo della prestazione e minore concentrazione e capacità di aumentare la velocità nelle fasi finali delle corse - aggiunge l’esperto - Una dieta ricca di carboidrati, invece, migliora la qualità dell’esercizio e la capacità di prolungare nel tempo il lavoro muscolare, a tutti i livelli: dall’amatore all’atleta di alto livello". 

La pasta ha un profilo nutrizionale ideale per chi pratica sport: apporta carboidrati complessi a lento rilascio, proteine vegetali (in media 12-13%, ma alcune tipologie superano il 20%), vitamine del gruppo B e minerali come il potassio, il tutto con una quota minima di grassi. "Nell’immaginario collettivo, un piatto di pasta viene ancora visto come un 'carico di zuccheri' che finisce dritto in grasso – illustra Elisabetta Bernardi, nutrizionista dell’Università di Bari e divulgatrice scientifica – ma si dimentica che 100 g di pasta cotta apportano solo 175 kcal, meno di tanti contorni light conditi generosamente". Oltre a fornire energia prima dell’attività fisica, la pasta è fondamentale nel recupero post-allenamento riducendo anche l’incidenza di infortuni e danni muscolari da sovraccarico. "Recuperare senza carboidrati – osserva Bernardi – è come avere un muratore con una pila di mattoni perfetti (le proteine) ma senza cemento per unirli. Le diete low-carb invece non aiutano chi fa sport: rallentano la sintesi proteica e amplificano la cosiddetta 'finestra catabolica'". 

Come riporta il modello delle '4R' (Rehydrate-Refuel-Repair-Rest) del Comitato olimpico, dopo 60-90 minuti di esercizio intenso, le scorte di glicogeno si riducono fino al 60%. Tra i piatti suggeriti da Bernardi ci sono: fusilli con ricotta e limone, pasta e lenticchie e pasta al ragù per unire carboidrati, aminoacidi essenziali e ferro. C’è poi l’aspetto psicologico, spesso trascurato. "Il cibo è anche piacere e condivisione – rimarca – e per chi vive sotto pressione, come molti sportivi, mantenere la dimensione gratificante del pasto è fondamentale. Studi mostrano che i pasti condivisi migliorano aderenza alla dieta mediterranea e performance, riducendo anche ansia e depressione del 30-40%. E un piatto come la pasta, che piace a tutti, può davvero fare la differenza". 

Non servono solo tabelle nutrizionali e studi clinici per dimostrare i benefici della pasta nello sport: a confermarlo è anche l’esperienza diretta di grandi atleti, da Pietro Mennea a Marcel Jacobs, da Serena Williams a Roger Federer e Usain Bolt. Fino a Micheal Phelps, che ne mangiava fino a 1kg al giorno… Tra loro, anche un pasta lover dichiarato come Filippo Magnini, 2 volte campione del mondo nei 100 metri stile libero. "La pasta ha sempre fatto parte della mia alimentazione e nei periodi di gara ne mangiavo anche oltre mezzo chilo al giorno - racconta Magnini - Solo nei momenti di pausa la riducevo a 80-100 grammi, ma non l'ho mai eliminata. Senza la giusta 'benzina' la ripartenza era più faticosa. Ricordo che i giapponesi portavano il fornellino in piscina per cuocersi la pasta in bianco tra una gara e l'altra!". 

Oggi, da papà e coach, Magnini dà valore alla dimensione psicologica e conviviale del cibo. "Il pasto è un momento per ricaricare anche la mente, un gesto che deve dare piacere. A casa cucino spesso con mia figlia, che adora la pasta al pesto. È un modo per stare insieme, parlare, ridere, creare un momento di famiglia". E ai suoi atleti consiglia: "Via i telefoni e la tv durante i pasti. La pasta è versatile, completa e adatta a tutti: basta abbinarla a verdure, legumi o anche a un semplice filo d’olio e parmigiano per avere un pasto sano, equilibrato e che fa bene… allo sport e alla vita". 

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Animali, da Ultima campagna Amore Animale e sostegno a Enpa

11 Giugno 2025
Animali, da Ultima campagna Amore Animale e sostegno a Enpa

(Adnkronos) - In collaborazione con Ultima 

Celebrare l’amore autentico tra esseri umani e animali e trasformarlo in un gesto concreto di solidarietà: è questo il cuore della nuova campagna Amore Animale di Ultima, brand di riferimento nel settore della nutrizione per cani e gatti in Italia con oltre 20 anni di esperienza, che torna in comunicazione con una narrazione emozionale e un progetto a sostegno di Enpa-Ente Nazionale Protezione Animali. Simbolo della campagna è un cortometraggio che racconta il legame profondo e spesso irrazionale che unisce le persone ai propri animali domestici: una bambina che gioca con il suo cane nella vasca da bagno, un gatto durante un giro in kayak, fino a un anziano che aiuta il suo cane con difficoltà motorie a salire in auto. Scene di quotidiana complicità che diventano metafora di un amore capace di renderci più umani. La campagna - on air dal 18 maggio - avrà una durata di 4 settimane e atterrerà su tv lineare (da Publitalia e Rai fino a Discovery), TV non lineare (con Amazon e Netflix), YouTube, Meta e TikTok. In ottica di talkability, sarà inoltre prevista a supporto una campagna di influencer marketing mirata. 

Parallelamente, il progetto Amore Animale si arricchisce anche del lancio della capsule collection LovebyUltima (www.lovebyultima.com/it-it): due felpe (a tema cane e gatto), una shopper, una pettorina e un guinzaglio. L’intero ricavato delle vendite sarà devoluto per sostenere i cani e i gatti dei rifugi Enpa. Questo impegno costante di Ultima nasce dalla convinzione che ogni animale meriti amore, salute e dignità. Una collaborazione solida quella tra Ultima ed Enpa, che ha già portato a risultati significativi: oltre 170.000 pasti donati agli animali accolti nei rifugi solo tra il 2024 e i primi mesi del 2025. 

"Per la realizzazione della campagna Amore Animale siamo partiti da un insight condiviso universalmente: l’amore che unisce noi e i nostri animali è così profondo che, a volte, può essere difficile da capire e facile da giudicare. Ma è amore. Un amore capace di farci connettere con il nostro lato più umano", spiega Maddalena Chianese, Italy Marketing Manager di Ultima. "Con questa campagna Ultima celebra questo profondo legame emotivo e, parallelamente, rinnova l’impegno con Enpa con l’obiettivo di restituire quell’amore che riceviamo anche ai cani e gatti che non hanno ancora una casa", aggiunge. Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa, commenta: "Siamo felici di rinnovare questa collaborazione con Ultima, un’azienda che ha dimostrato negli anni una sensibilità autentica verso gli animali più fragili. La campagna Amore Animale trasmette un messaggio potente e necessario: l’amore per un animale è un legame profondo, capace di generare gesti concreti di solidarietà. Insieme, possiamo trasformare questo amore in aiuto reale per migliaia di cani e gatti in attesa di una seconda possibilità". 

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Austria, sparatoria a Graz: trovata bomba artigianale nell'abitazione dell'autore 21enne

11 Giugno 2025
Strage nella scuola di Graz - (Afp)

(Adnkronos) - All'indomani della strage nella scuola di Graz, dove un 21enne ha aperto il fuoco nel suo ex liceo uccidendo dieci persone prima di togliersi la vita, l'Austria si è fermata questa mattina alle 10 per un minuto di silenzio rotto solo dal suono delle campane. L'Orf, l'emittente radiotelevisiva pubblica austriaca, ha interrotto la programmazione televisiva e radiofonica e la Wiener Linien - il gestore del trasporto pubblico nella capitale - ha bloccato circa 900 mezzi di trasporto per 60 secondi. Un minuto di silenzio è stato osservato anche all'inizio della riunione del Consiglio dei Ministri. Le decisioni sono state rinviate a data ulteriore e non sono stati rilasciati comunicati stampa. Dopo la strage, il governo aveva dichiarato tre giorni di lutto nazionale. 

La strage, in cui sono rimaste ferite altre 12 persone, è avvenuto presso la scuola secondaria Dreierschützengasse, nella zona nord-occidentale della città. Tutti i feriti della sparatoria sono in condizioni stabili, ha riferito oggi l'Associazione Ospedaliera della Stiria (KAGes), citata dal Kurier, precisando che alcuni pazienti restano in terapia intensiva, altri sono già stati trasferiti in reparto nei diversi ospedali in cui sono stati ricoverati. "Sono necessari interventi chirurgici di follow-up per due di loro, una persona con lesioni al volto e un'altra con una lesione al ginocchio", ha annunciato l'Associazione in un comunicato stampa. 

 

La polizia austriaca ha intanto reso noto di aver rinvenuto una "lettera d'addio" e una "bomba artigianale non funzionante" nell’abitazione del 21enne che ieri ha aperto il fuoco. L’ordigno è stato sequestrato durante una perquisizione condotta dopo la strage, ha riferito la polizia su X. 

Le autorità stanno ancora cercando di chiarire le motivazioni del giovane attentatore, che si è suicidato nei bagni dell’edificio scolastico dopo la sparatoria. Le indagini sono in corso per comprendere se il gesto sia stato premeditato e se vi fossero eventuali legami con ambienti estremisti o segnali d’allarme trascurati. 

 

Il 21enne, il cui nome non è ancora stato reso noto, era un ex studente della Dreierschützengasse che non si è diplomato, ha dichiarato il ministro degli Interni Gerhard Karner in una conferenza stampa. Gli agenti hanno anche confermato che non era noto alla polizia prima dell'attacco. 

Le informazioni attuali suggeriscono che l'aggressore fosse legalmente proprietario delle due pistole utilizzate nell'attacco e avesse una licenza per il porto d'armi, ha aggiunto la polizia. 

Secondo quanto riportato dai media locali, il sospettato si “considerava vittima di bullismo” e avrebbe compiuto il gesto per “vendicarsi”, utilizzando una pistola e un fucile da caccia per compiere la sparatoria. 

Secondo la polizia, il 21enne, originario della zona di Graz, ha agito da solo. 

 

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Piemonte, trovati morti due alpinisti dispersi sul Monviso

11 Giugno 2025
Soccorso alpino - (Ipa)

(Adnkronos) - Due alpinisti sono stati trovati morti sulla parete nord del Monviso. L'allarme era stato lanciato ieri sera intorno alle 22 dai familiari che non avevano più contatti con loro dal giorno precedente.  

I due, un uomo e una donna, erano partiti lunedì con l'intenzione di raggiungere il bivacco Villata da cui partire nella notte di martedì per l'ascensione del Canale Coolidge che percorre il versante settentrionale della montagna dove sono stati ritrovati i corpi. 

Dopo aver ricevuto l'allarme, la Centrale operativa del Soccorso alpino ha effettuato alcune verifiche presso i gestori dei rifugi ma non risultavano persone presenti nelle due strutture. Nel frattempo una squadra a terra ha individuato l'autovettura dei dispersi parcheggiata al Pian del Re.  

Questa mattina, in collaborazione con il Servizio regionale di Elisoccorso in Azienda Zero Piemonte si è proceduto al trasporto in quota dei tecnici del Soccorso Alpino. Proprio durante queste operazioni l'elicottero ha perlustrato il canale Coolidge dove sono stati purtroppo individuati i corpi dei due alpinisti il cui recupero è stato effettuato dall'elicottero dei Vigili del Fuoco. 

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Malattie rare, internista Palladini: "Amiloidosi più frequenti nei maschi"

11 Giugno 2025
Malattie rare, internista Palladini:

(Adnkronos) - "Le amiloidosi sono un gruppo di malattie rare che tendono a essere più frequenti tra i maschi. In particolare, nella forma da transtiretina wild-type, cioè non ereditaria, i maschi sono colpiti 10 volte più frequentemente delle femmine. La causa di queste malattie sta nella deposizione di proteine, prodotte dal nostro corpo, nei tessuti". Così Giovanni Palladini, medico internista, direttore del Centro amiloidosi sistemiche e malattie ad alta complessità della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia e professore ordinario di Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica presso l'università di Pavia, in occasione dell'incontro con la stampa dal titolo 'Amiloidosi cardiaca: quando il cuore nasconde una malattia rara', che si è tenuto a Milano presso la sede di Bayer Italia. 

"Sono patologie difficili da diagnosticare perché assomigliano a malattie più comuni - prosegue Palladini - I sintomi si possono presentare in associazione e questo deve suscitare sospetto perché è difficile che si trovino sintomi di interessamento di diversi organi nella stessa persona senza una causa comune. I sintomi che suonano da campanello d'allarme - illustra - sono lo scompenso cardiaco che i cardiologi chiamano 'a frazione di eiezione conservata' e il formicolio a mani e piedi". 

Si tratta di una malattia sistemica rara, progressiva e degenerativa. caratterizzata dalla deposizione di proteine filamentose, chiamate fibrille amiloidi, in vari organi e soprattutto nel cuore. "Le terapie per l'amiloidosi - chiarisce Palladini - hanno l'obiettivo di togliere la disponibilità della molecola che forma i depositi. Questo è possibile farlo in modo efficace nelle due forme di amiloidosi più comuni. Nel campo della amiloidosi da transtiretina, ci sono degli stabilizzatori molto efficaci da assumere per via orale. Si tratta di una terapia che stiamo cercando di trasferire, a livello sperimentale, anche nella amiloidosi da catena leggera. Tutto ciò - conclude - significa che non siamo più disarmati". 

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11 Giugno 2025
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Emily Ratajkowski compie 34 anni, la torta è il lato B

11 Giugno 2025
Emily Ratajkowski compie 34 anni, la torta è il lato B

(Adnkronos) - Emily Ratajkowski ha compiuto 34 anni. E fin qui nulla di strano, se non fosse che per il suo compleanno ha organizzato un party scatenato e super sexy con tanto di torta a forma di lato B. E sembra che il fondoschiena con tanga rosso che ha ispirato il dolce sia proprio il suo. 

"Wow il miglior compleanno di sempre. Mi sento così grato per la mia vita: gli amici, la comunità e il divertimento. Grazie per tutto l'amore", ha scritto sui social la super modella e attrice statunitense. 

 

Emily è nata il 7 giugno 1991. Per festeggiare il suo compleanno ha deciso di organizzare una festa nella sua casa di New York, alla presenza di tantissime persone, alle quali ha fatto tatuare (temporaneamente) il suo nome 'd'arte' Emrata, su alcune parti del corpo. 

 

In alcuni video postati sui social, si vede la modella, che per l'occasione indossava un top semitrasparente di Jean Paul Gaultier con motivi patchwork e spalline incrociate e pantaloni coordinati, mentre balla e twerka tra gli amici dopo aver spento le candeline sul provocatorio dessert firmato dall'artista egiziana Laila Gohar, celebre per trasformare il cibo in sculture concettuali e spesso ironiche. 

 

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Farmaceutica, Gardini (GenomeUp): "Ai per programmare terapie con plasmaderivati"

11 Giugno 2025
Farmaceutica, Gardini (GenomeUp):

(Adnkronos) - "Due pazienti su 3 oggi possono fare le terapie con plasmaderivati in Italia mentre un paziente su 3 va portato all’estero. Sicuramente l'intelligenza artificiale, applicata anche ai progetti di screening, può permettere di individuare i pazienti che hanno bisogno di questa terapia e fare una programmazione". Lo ha detto Simone Gardini, Ceo e Co-founder dell’azienda biotecnologica GenomeUp, durante il panel 'Malattie rare e ultra-rare: quale partnership tra imprese, Istituzioni e pazienti', a Milano, nell’ambito dell’evento 'Science meets humanity. Il futuro del biofarmaceutico tra plasma e nuove terapie', promosso da Kedrion Biopharma, specializzata nella produzione di farmaci plasmaderivati per malattie gravi, rare e ultra-rare, con il patrocinio gratuito della Società italiana di farmacologia (Sif).  

"Serve poi una comunicazione a livello massivo - aggiunge Gardini - o con delle custom audience che permettono di segmentare il pubblico utilizzando delle opzioni di targetizzazione aggiuntive. In questo modo l’intelligenza artificiale può rintracciare i possibili donatori allo scopo di aumentare la produttività", conclude. 

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Farmaci, Sava (Sif Magazine): "In plasmaderivati attenzione particolare a sicurezza"

11 Giugno 2025
Farmaci, Sava (Sif Magazine):

(Adnkronos) - Nelle terapie con plasmaderivati "ci sono tutti i problemi legati alla sicurezza dei farmaci e non soltanto all'efficacia. Bisogna tener conto che alcune di queste terapie potrebbero essere associate anche a pazienti che non assumono soltanto l'agente selezionato dal plasma, ma che utilizzano altri farmaci con la possibilità di interazioni e le conseguenti complicazioni che possono portare". Nella Società italiana di farmacologia (Sif) "ci sono competenze che possono dare una mano allo sviluppo clinico". Così Gianni Sava, direttore di 'Sif Magazine' e già professore di Farmacologia all'università di Trieste, intervenendo, a Milano, all'evento 'Science meets Humanity. Il futuro del biofarmaceutico tra plasma e nuove terapie', promosso da Kedrion Biopharma, azienda specializzata nella produzione di farmaci plasmaderivati per malattie gravi, rare e ultra-rare, che ha avuto il patrocino gratuito di Sif.  

"Dal punto di vista delle malattie rare", aggiunge Sava, Sif accoglie al suo interno "farmacologi con competenze precliniche, cliniche e regolatorie. Alcuni dei nostri soci sono stati componenti in vari tavoli dell'Aifa", Agenzia italiana del farmaco. "Abbiamo componenti con esperienza di vario tipio che possono, per esempio, contribuire anche a definire modelli preclinici di sviluppo e quindi cercare di portare contributi su come approcciare, dal punto di vista preclinico, molecole anche complesse". 

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Plasmaderivati, Lecci (Sda Bocconi): "Serve un’innovazione rapida meno costosa"

11 Giugno 2025
Plasmaderivati, Lecci (Sda Bocconi):

(Adnkronos) - "È necessario sviluppare dei modelli che consentano di rendere l’innovazione più rapida e meno costosa di quello che è ora. Il sistema pubblico non ha le risorse per consentirla". Sono le parole di Francesca Lecci, associate professor of Practice di government, health and not for profit, Sda Bocconi, intervenendo, a Milano, al panel 'Biofarmaci e plasmaderivati: la strada per un accesso equo all’innovazione', uno dei momenti di approfondimento e confronto previsti dall’evento promosso da Kedrion Biopharma, con il patrocinio gratuito della Società italiana di farmacologia (Sif).  

"In Italia - spiega Lecci - abbiamo degli esempi virtuosi come il Biopolo toscano, il Kilometro rosso di Bergamo, il Mind a Milano dove si prova a mettere vicini i centri di ricerca pubblici, industria, ma anche le nuove start up, in maniera tale da creare quell’ecosistema fertile che rende l'innovazione più rapida. Ma occorre fare più risk sharing, maggior condivisione del rischio. Gli strumenti ci sono, dobbiamo spostare l’attenzione dalla semplice fornitura di un bene alla fornitura di un servizio. Se pensiamo alla presa in carico dei pazienti, l’innovazione può avere una valenza pluriennale: permette di scaricare la spesa su un atto temporale più lungo per il sistema pubblico". 

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Clima, nuovo record a maggio 2025: è il secondo più caldo della storia

11 Giugno 2025
Maggio secondo mese più caldo - (Afp)

(Adnkronos) - Il mese scorso è stato il secondo maggio più caldo a livello globale, con una temperatura media di 15,79°C, 0,53 °C in più rispetto alla media di maggio del periodo 1991-2020. Lo rende noto il Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con finanziamenti dell'Ue.  

Maggio 2025 è stato di 0,12 °C più freddo rispetto al maggio record del 2024 e di 0,06 °C più caldo rispetto al terzo maggio più caldo del 2020. Inoltre, ha registrato temperature di 1,40°C superiori alla media stimata del periodo 1850-1900, utilizzata per definire il livello preindustriale, interrompendo un periodo prolungato di 21 mesi (su 22) con una temperatura media globale superiore di oltre 1,5 °C rispetto al livello preindustriale. Il periodo di 12 mesi - da giugno 2024 a maggio 2025 - è stato di 0,69°C superiore alla media 1991-2020 e di 1,57°C superiore al livello preindustriale.  

In Europa, la temperatura media a maggio 2025 è stata di 12,98 °C, 0,29 °C al di sotto della media di maggio del periodo 1991-2020.  

La temperatura media globale per la primavera boreale 2025 (da marzo a maggio) è stata la seconda più alta mai registrata, con 0,59°C in più rispetto alla media del periodo 1991-2020, e più fredda solo della primavera boreale del 2024.  

La primavera europea del 2025, in particolare, ha visto un contrasto tra condizioni prevalentemente più secche della media in gran parte del nord e dell'ovest e condizioni più umide della media nel sud e nella Russia nordoccidentale. Alcune parti dell'Europa nordoccidentale hanno registrato i livelli di precipitazioni e umidità del suolo più bassi almeno dal 1979. La persistente siccità ha portato alla più bassa portata fluviale primaverile in Europa dall'inizio delle rilevazioni nel 1992.  

Secondo Carlo Buontempo, direttore del C3S presso l'Ecmwf, "maggio 2025 interrompe una sequenza senza precedenti di mesi con temperature superiori a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. Sebbene questo possa offrire una breve tregua per il Pianeta, prevediamo che la soglia di 1,5°C verrà nuovamente superata nel prossimo futuro a causa del continuo riscaldamento del sistema climatico". 

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Hiv, Maggi (UniEn): "In Hiv terapie long acting sono il futuro anche nella prevenzione"

11 Giugno 2025
Hiv, Maggi (UniEn):

(Adnkronos) - "Le terapie long acting rappresentano una vera rivoluzione farmacologica". Per i pazienti con Hiv questa formulazione "può essere impiegata sia come trattamento che in prevenzione". Lo sottolinea Paolo Maggi, professore ordinario dell'università di Enna, a Napoli in occasione dell'evento 'Longitude on the go - Navigation Experience', che ha posto l'attenzione sull'impatto clinico e sociale delle terapie a lunga durata d'azione in pazienti con Hiv. Le formulazioni long acting, "già utilizzate principalmente in psichiatria e, in misura minore, in ginecologia - spiega - hanno un vantaggio enorme: consentono di passare dalla quotidiana assunzione di numerose pillole alla somministrazione mensile o bimestrale di un'iniezione intramuscolare, migliorando radicalmente la qualità della vita delle persone che convivono, ad esempio, con il virus dell'Hiv". (VIDEO) 

In diversi Paesi le terapie long acting trovano già applicazione anche nella prevenzione, sotto forma di PrEp (profilassi pre-esposizione), uno strumento fondamentale nella lotta contro la diffusione del virus. "L'utilizzo della PrEp long acting - afferma Maggi - è ormai una realtà in molti contesti internazionali, dove ha dimostrato di ridurre significativamente il numero di nuovi casi di infezione da Hiv. E' uno strumento potente di prevenzione, capace di cambiare il volto dell'epidemia, se adottato su larga scala. In Italia, l'iter ministeriale è già a buon punto: credo che in pochi mesi sarà disponibile". 

"La terapia long acting - rimarca Maggi - è un cambio di paradigma e un'innovazione, soprattutto nel trattamento dell'Hiv, perché nessuno può ignorare la comodità di una terapia di questo genere. Tuttavia, per l'Hiv c'è un vantaggio ancora più importante: rispetto alla semplice comodità, si riduce il rischio di dover essere schiavi di una terapia giornaliera per tutta la vita. Se, ad esempio, una persona ipertesa assume una compressa quotidiana, quando questa finirà l'effetto potrebbe verificarsi un aumento temporaneo della pressione. Nel caso di un paziente con Hiv, saltare delle dosi permette al virus di diventare resistente ai farmaci, costringendo a terapie più complesse e tossiche, con più farmaci. Inoltre questa terapia ha un altro grande vantaggio rappresentato dalla privacy: libera i pazienti da un costante promemoria della loro condizione, spesso vissuto con disagio e stigma". 

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Hiv, Esposito (Cotugno): "Terapie long acting rivoluzione in gestione Hiv"

11 Giugno 2025
Hiv, Esposito (Cotugno):

(Adnkronos) - "Le terapie long acting rappresentano una vera e propria rivoluzione nella gestione dell'Hiv: non solo dal punto di vista clinico, ma soprattutto per la qualità della vita delle persone che convivono con il virus". Lo afferma Vincenzo Esposito, direttore dell'Unità operativa complessa di Malattie infettive e Medicina di genere dell'ospedale Cotugno di Napoli, in occasione dell'evento 'Longitude on the go - Navigation Experience', dedicato all'innovazione terapeutica per l'Hiv, disponibile anche in Campania, che si è svolto a Napoli. (VIDEO) 

"Parliamo di una terapia di tipo iniettivo da somministrare ogni 2 mesi - spiega Esposito - Questo è importante non solo perché offre al paziente la possibilità di svincolarsi dalla somministrazione quotidiana delle terapie orali e, non avendo farmaci a casa, perde l'effetto stigmatizzante nel trattamento antivirale. Soprattutto - sottolinea - le iniezioni a lunga durata d'azione consentono di migliorare l'aderenza terapeutica. L'Hiv è una malattia cronica: sotto trattamento non si arriva più a un evento sfortunato e spiacevole. Ma abbiamo notato che proprio per questo scende progressivamente l'aderenza e i pazienti, nel tempo, tendono a saltare una compressa. Con la terapia long acting, che viene somministrata per via intramuscolo presso gli ambulatori, questo non succede perché" si fa "con appuntamento fisso in una finestra di 7 giorni che ci consente anche un minimo di flessibilità, laddove il paziente abbia un inconveniente".  

Questo modello terapeutico "noi lo consigliamo dove ci sono le indicazioni per chi vuole accedere a questo tipo di terapia - precisa l'infettivologo - Ma i pazienti sono sempre più informati e chiedono se esista un modo diverso di assumere i farmaci. La risposta ora c'è. Questo approccio, infatti, nasce anche da un ascolto profondo dei bisogni delle persone con Hiv, che hanno diritto non solo alla sopravvivenza, ma a una vita di qualità. In Campania il modello organizzativo attuale, voluto dalle istituzioni con cui abbiamo collaborato, prevede l'accesso" alla terapia "presso tutte le divisioni di Malattie infettive che si occupano di Hiv - chiarisce Esposito - E' una notizia estremamente positiva perché colma un gap importante e restituisce equità nell'accesso alla cura. Mi aspetto che i pazienti reagiscano molto bene: i riscontri al Cotugno, dove abbiamo iniziato prima, sono stati buoni e credo che adesso, visto che tutta la regione può accedere a questo tipo di terapia, senza particolari difficoltà burocratiche, avremo un incremento di assunzioni di questo tipo di terapia. L'interesse è già alto - conclude - Man mano che aumenterà la consapevolezza su sicurezza ed efficacia, crescerà anche la richiesta. Chi vuole assumere questa terapia, non deve fare altro che parlarne con il proprio clinico". 

 

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Musk si pente: "Rammaricato per alcuni post contro Trump, sono andati troppo oltre"

11 Giugno 2025
Elon Musk e Donald Trump - (Afp)

(Adnkronos) - Elon Musk fa mea culpa dopo lo scontro a distanza con Donald Trump. In un post pubblicato sui social, il fondatore di Tesla e SpaceX ha ammesso di "rammaricarsi per alcuni dei post" rivolti al presidente degli Stati Uniti. "Sono andati troppo oltre", ha scritto Musk, riferendosi alle critiche aspre rivolte a Trump nei giorni scorsi. 

Il dissidio era esploso dopo che Musk aveva attaccato duramente il nuovo disegno di legge sulla spesa pubblica promosso dalla Casa Bianca. Il miliardario aveva definito la proposta legislativa "un disgustoso abominio" e aveva invitato a "punire politicamente" i parlamentari repubblicani che l’avevano sostenuta. La misura è considerata un pilastro della seconda amministrazione Trump e mira a rilanciare diversi settori strategici dell’economia americana. 

 

Musk, che da gennaio a maggio è stato un cardine dell'amministrazione di Trump, ha lasciato alla fine del mese scorso il Doge, il Dipartimento per l'Efficienza governativa. L'addio all'incarico è stato 'celebrato' con una conferenza stampa dai toni cordiali nello Studio Ovale. Poi, però, le critiche al 'Big Beautiful Bill' di Trump hanno innescato il durissimo scontro tra il magnate e il presidente, tra post social e dichiarazioni. 

Dopo un paio di giorni 'impreziositi' da colpi bassi - Musk ha associato Trump ai celeberrimi Epstein files prima di cancellare il messaggio - i due protagonisti hanno usato toni più concilianti. Trump, dopo aver definito Musk "un pazzo" e "un poveretto", ha messo il silenziatore alle polemiche e ieri ha augurato all'ex partner "il meglio per il futuro". Ora, arriva il mea culpa di Mr X. 

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Wembanyama, dall'Nba al... tempio buddista. La star si fa monaco

11 Giugno 2025
Victor Wembanyama - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Victor Wembanyama si fa... monaco. Il cestista francese, stella della Nba con i San Antonio Spurs ed eletto 'rookie dell'anno' la scorsa stagione, ha deciso di ritirarsi in un monastero buddista dopo un viaggio in Cina. La clamorosa decisione del giocatore sta scuotendo gli Stati Uniti e non solo, con le foto che ritraggono 'Wemby' con saio e testa rasata che stanno facendo il giro del web. 

Il 21enne, uno degli astri nascenti del bastet mondiale e uomo copertina del campionato americano, ha deciso di fermarsi per almeno 10 giorni in un monastero buddista nella provincia di Henan, in Cina, dopo che lo scorso febbraio era stato colpito da una trombosi venosa alla spalla che ne aveva compromesso la stagione. Wembanyama è rimasto colpito dalla vita monastica buddista, tanto da rimandare negli Stati Uniti i membri del suo staff che lo accompagnavano in questo viaggio in Cina e decidere di rimanere nel tempio, costruito oltre 1500 anni fa e noto per la disciplina, la ricerca della pace interiore e l'insegnamento del kung fu.  

Difficile dire se Wembanyama tornerà negli Stati Uniti dopo i 10 giorni concordati con gli Spurs, che si augurano, come tutti i loro tifosi, di riabbracciare presto la propria stella. 

 

Victor Wembanyama, nella stagione che ha incoronato i Boston Celtics, è stato eletto a furor di popolo ‘rookie dell’anno’ dopo aver concluso un’annata da record, la sua prima nella massima serie di basket statunitense. Il francese, 20 anni e di ruolo centro, è attualmente il più alto cestista in attività (2,21 m) e di lui il compagno di squadra Sandro Mamukelashvili dice: "Per lui il limite non è il cielo. È un alieno". Prima scelta del Draft 2023, 'Wemby' ha collezionato numeri eccezionali nella sua prima stagione in Nba, che alla fine è stata, statistiche alla mano, persino migliore di quella d’esordio di James, nel 2003. LeBron riuscì a fare meglio soltanto negli assist (6 contro 4) e nelle palle rubate (1,6 contro 1,2), per il resto Victor lo ha ‘battuto’ in tutto, dai punti fino alle stoppate e ai rimbalzi, peraltro giocando 10 minuti in meno del fuoriclasse dei Lakers. 

Il confronto con uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi serve per comprendere l’impatto che Wembanyama ha avuto sull’Nba. Il francese ha giocato 71 partite su 82, in risposta a chi aveva dubbi sulla sua tenuta fisica: in media ha collezionato 21,4 punti, 10,6 rimbalzi, 3,9 assist, 3,6 stoppate (primo in questa statistica) e 1,2 palle rubate, a cui si aggiungono medie altissime al tiro (46,5% complessivo dal campo, 32,5 dall’arco e quasi 80 dalla lunetta). Soltanto Kareem Abdul-Jabbar era riuscito a collezionare numeri migliori in ogni categoria, nel lontano 1975-76. In una partita contro i Washington Wizards poi, Wembanyama è entrato ancor di più nella storia degli Spurs diventando il primo giocatore di sempre a realizzare 50 punti con 8 triple in una singola partita. "Il mio primo pensiero è che, alla fine, voglio che le mie future prestazioni oscurino questa partita. Voglio fare in modo che, con il tempo, questa diventi una partita come le altre", ha detto Victor poco dopo la fine del match. Parole di chi, secondo molti, è destinato a dominare i parquet americani per i prossimi vent’anni. 

 

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Dazi, Lagarde: "Da commercio globale diviso in blocchi rischi per tutti"

11 Giugno 2025
Christine Lagarde - (Ipa)

(Adnkronos) - “Se il commercio globale dovesse frammentarsi in blocchi concorrenti, il commercio mondiale si contrarrebbe in modo significativo, e tutte le principali economie peggiorerebbero”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, in un intervento alla People's Bank of China, a Pechino. E dunque, “se vogliamo seriamente preservare la nostra prosperità, dobbiamo perseguire soluzioni cooperative, anche a fronte di differenze geopolitiche”, ha ammonito. 

“Le politiche commerciali coercitive non sono una soluzione sostenibile alle attuali tensioni commerciali”, ha detto ancora Lagarde, evidenziando che il protezionismo punta ad affrontare gli squilibri non risolvendone “le cause alla radice” ma erodendo “le fondamenta della prosperità globale”. E “con i Paesi ora profondamente integrati attraverso le catene di approvvigionamento globali - ma non più allineati geopoliticamente come in passato - questo rischio è più grande che mai. Le politiche commerciali coercitive hanno molte più probabilità di provocare ritorsioni e di portare a risultati reciprocamente dannosi”, ha messo in guardia Lagarde. 

Intanto, al termine di due giorni di colloqui a Londra, Cina e Stati Uniti hanno raggiunto un principio d'intesa su un "quadro" per attuare gli accordi commerciali raggiunti nelle ultime settimane. Lo ha annunciato il viceministro del Commercio cinese Li Chenggang, spiegando che le delegazioni hanno condotto "scambi professionali, razionali, approfonditi e franchi" in merito al consenso emerso nella telefonata del 5 giugno tra i due capi di Stato e agli accordi siglati a Ginevra lo scorso mese. Anche il segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, ha confermato che "è stato concordato un quadro per attuare il consenso di Ginevra", come riportato dai media americani. 

I colloqui si sono svolti in un clima di tregua, con la sospensione temporanea delle misure più dure: gli Stati Uniti hanno ridotto i dazi sulle importazioni cinesi dal 145% al 30%, mentre la Cina ha abbassato le tariffe sui beni statunitensi dal 125% al 10%. Queste misure resteranno in vigore per 90 giorni. A Londra l’attenzione si è spostata sul tema dei controlli alle esportazioni: Pechino ha recentemente introdotto restrizioni sulle terre rare e una nuova procedura per le licenze, mentre Washington ha limitato la vendita di software per la progettazione di chip avanzati e componenti aeronautici sensibili. Non è stato ancora comunicato quando e dove si terrà il prossimo round di negoziati. 

 

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Ucraina-Russia, l'ultima minaccia di Mosca: "Se Kiev non tratta perderà altri territori"

11 Giugno 2025
Vladimir Putin

(Adnkronos) - "Trattate o perderete altri territori". E' la minaccia che la Russia invia all'Ucraina attraverso le parole di Vladimir Medinsky, consigliere del presidente russo Vladimir Putin e capo della delegazione di Mosca ai colloqui con l'Ucraina, attraverso il Wall Street Journal. La mancata disponibilità di Kiev, dice Medinsky, rischia di tradursi in ulteriori perdite. Mosca, secondo esperti e analisti, sta preparando una nuova offensiva che nel corso dell'estate punta ad assestare un'ulteriore spallata a Kiev. 

Negli ultimi giorni le forze russe hanno attaccato nella regione di Dnipropetrovsk e rimane alta la tensione nell'oblast di Sumy. Vladimir Putin, in sostanza, non si accontenterebbe delle 4 regioni - Donetsk, Luhansk, Kherson, Zaporizhzhia - annesse anche se controllate solo in parte. 

"Vogliamo la pace, ma se l'Ucraina continuerà a seguire gli interessi nazionali di altri Paesi, saremo costretti a rispondere", dice Medinsky. Il funzionario sostiene che "con la Russia è impossibile condurre una guerra lunga" e cita a sostegno il precedente storico della guerra ventennale con la Svezia. 

 

Intanto, va in archivio l'ennesima notte caratterizzata da raid russi. Un attacco con droni ha colpito notte la città di Kharkiv, provocando almeno due vittime e 54 feriti, tra cui otto bambini. Lo ha riferito il sindaco Ihor Terekhov, citato dal Kyiv Independent, precisando che l’attacco ha causato danni a edifici residenziali e un vasto incendio. Secondo il sito Rbc-Ukraine, sono stati colpiti anche diversi edifici commerciali. 

L'attacco arriva a pochi giorni dal più massiccio bombardamento con droni su Kharkiv dall’inizio della guerra, che aveva già provocato numerose vittime. Situata vicino al confine russo, la seconda città dell’Ucraina è da tempo sotto costante pressione militare. 

 

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Palestina fuori dai Mondiali 2026, decisivo un rigore sospetto allo scadere - Video

11 Giugno 2025
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(Adnkronos) - Un rigore 'misterioso' in pieno recupero elimina la Palestina dalla corsa ai Mondiali 2026. Il match con l'Oman giocato a Amman, Giordania, finisce 1-1 e promuove la selezione del golfo alla fase dei ripescaggi. La Palestina, in vantaggio al 49' con Oday Kharoub, viene raggiunta al 97' su calcio di rigore trasformato da Issam Al-Sabhi. Il penalty viene fischiato per un contatto molto dubbio: l'intervento di Ahmad Taha su Mohsin Al Ghassani viene giudicato falloso dall'arbitro, il Var non può intervenire perché il direttore di gara ravvisa un contatto, seppur lieve. 

 

L'episodio finisce sotto i riflettori dei social e molti utenti gridano allo scandalo giudicando la decisione dell'arbitro totalmente ingiustificata. Nascono discussioni tra chi ipotizza un complotto anti-Palestina e chi sottolinea che l'Oman ha giocato in 10 uomini dal 73' per l'espulsione di Harib Al Saadi. 

 

 

l'Oman ha totalizzato 11 punti, mentre la Palestina si è fermata a 10. Corea del Sud e Giordania si sono qualificate direttamente alla Coppa del Mondo FIFA 2026 dal Gruppo B; Iraq e Oman hanno proseguito agli spareggi, classificandosi rispettivamente terzo e quarto. 

 

 

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Alfredino Rampi, 44 anni fa la tragedia indimenticabile del bimbo intrappolato in un pozzo a Vermicino

11 Giugno 2025
Alfredino Rampi - (Ipa)

(Adnkronos) - Sono trascorsi 44 anni dalla prima tragedia vissuta da tutta Italia in diretta televisiva, il dramma indimenticabile di Alfredo Rampi. Il bimbo di 6 anni, morto in un pozzo artesiano dopo 60 ore di disperati tentativi di riportarlo in superficie, è scolpito nella memoria di due generazioni come 'Alfredino'.  

Tutto inizia la sera del 10 giugno del 1981. I genitori del bambino, non vedendolo rientrare, lanciano l'allarme. Qualche ora più tardi un poliziotto avverte dei deboli lamenti provenire da un pozzo artesiano su via di Vermicino, che collega la via Casilina alla Tuscolana: è la voce di Alfredino. Da quel momento si susseguiranno diversi disperati tentativi di soccorso che però non avranno esito. Il 12 giugno arriva a Vermicino anche l'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini per seguire di persona l'andamento delle operazioni che però non riusciranno a salvare la vita del bambino. Da quella sconfitta della macchina dei soccorsi, incassata nonostante gli atti di eroismo di alcuni, sono nati il dipartimento della Protezione Civile e un Centro, che porta il nome di Rampi, che oggi si occupa di informare sui rischi e intervenire in situazioni di emergenza. 

Da quella sconfitta della macchina dei soccorsi, incassata nonostante gli atti di eroismo di alcuni, sono nati il dipartimento della Protezione Civile e un Centro, che porta il nome di Rampi, che oggi si occupa di informare sui rischi e intervenire in situazioni di emergenza. 

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Michael Douglas: "Mi scuso per Trump da parte del mio Paese"

11 Giugno 2025
Michael Douglas - (Ipa)

(Adnkronos) - “Mi scuso e mi vergogno con i miei amici, con i miei vicini in Canada, in Messico o in tutti i Paesi dell’Unione europea e della Nato. Mi rendo conto che il mio Paese è responsabile del caos che regna nel mondo. Sono imbarazzato e mi scuso". A dirlo è Michael Douglas, nel corso della sua masterclass alla 71esima edizione del Taormina Film Fest, dove l’attore è stato ospite e dove gli è stato tributato il Taormina Excellence Achievement Award nel corso della serata inaugurale al Teatro Antico.  

L’attore, vincitore di due Oscar, ha accennato tra le righe al governo di Donald Trump, ma senza entrare nel merito: "Questo è un festival cinematografico ed è molto difficile passare cinque minuti senza parlare della ‘grande T’, ma preferisco non entrare nel merito - dice Douglas -. Sono nato nel 1944, e penso che questo sia il periodo peggiore che io ricordi. Sono nato alla fine della Seconda Guerra Mondiale ma nella mia vita questo è il periodo peggiore". 

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Los Angeles, coprifuoco e arresti. Trump: "Manifestanti sono animali, pagati da qualcuno"

11 Giugno 2025
Polizia in azione a Los Angeles - (Afp)

(Adnkronos) - Ancora caos a Los Angeles. Dopo l'invio dei Marines da parte del presidente Donald Trump, la sindaca Karen Bass ha dichiarato lo stato di emergenza locale e imposto un coprifuoco notturno nel centro della città, dopo diverse notti di disordini, vandalismi e saccheggi. "Ho dichiarato un'emergenza locale e imposto un coprifuoco per fermare il vandalismo e i saccheggi nel centro di Los Angeles", ha dichiarato ai giornalisti. 

Le manifestazioni sono nate in risposta a un'ondata di arresti da parte delle autorità migratorie in una città con una significativa presenza di popolazione straniera e latinoamericana.  

La misura, per tutta la notte fino alle 6 del mattino, riguarda un'area ristretta di circa 2,5 chilometri quadrati e si applica a tutti, eccetto residenti, giornalisti e operatori dei servizi di emergenza. Le proteste, inizialmente pacifiche, sono degenerate dopo il tramonto, con piccoli gruppi che hanno approfittato della confusione per danneggiare proprietà, incendiare veicoli e saccheggiare negozi. 

La polizia di Los Angeles ha annunciato dal canto suo di aver avviato arresti di massa contro gruppi di manifestanti che hanno violato il coprifuoco imposto nel centro città, dopo giorni di proteste contro la politica migratoria del governo statunitense. "Gruppi multipli continuano a radunarsi... e sono in corso arresti di massa. Il coprifuoco è in vigore", ha scritto il dipartimento di polizia su X, senza specificare il numero di fermi effettuati. 

Una manifestazione contro l’agenzia federale Ice a Lower Manhattan, nel cuore di New York, è degenerata nella notte in violenti scontri tra manifestanti e polizia, con oltre 80 arresti e scene caotiche per le strade del centro. Come riporta il New York Post, migliaia di persone si sono radunate a Foley Square per protestare contro le deportazioni in corso nella città, al grido di 'Abolire l'Ice' e "cacciare l'Ice da New York". Dopo ore di protesta pacifica, al calare del sole sono esplosi disordini, con lanci di oggetti contro gli agenti, uso di spray al peperoncino da parte della polizia e arresti brutali documentati in video. 

Tra i partecipanti anche figure istituzionali come la consigliera di Brooklyn Shahana Hanif e il Public Advocate Jumaane Williams, che hanno duramente attaccato il sindaco Eric Adams per il presunto sostegno alle operazioni Ice. "Il sindaco sta collaborando con Trump per militarizzare le nostre strade", ha dichiarato Hanif. Williams ha invece accusato la Nypd di permettere che "l'Ice rapisca persone in città". La protesta di Manhattan si inserisce in un’ondata nazionale di mobilitazioni contro l'agenzia federale, con manifestazioni simili rilevate anche a San Francisco, Seattle e Chicago, oltre ai noti disordini prolungati a Los Angeles. 

Il presidente Usa Donald Trump ha definito le proteste un’invasione da parte di un "nemico straniero" e ha ordinato l’invio di migliaia di soldati, decisione che ha innescato un duro scontro istituzionale con il governatore Gavin Newsom. 

E dopo aver descritto i manifestanti come “animali” che “portano con orgoglio le bandiere di altri Paesi”, ma non la bandiera statunitense e sostenendo che sono pagati da qualcuno, alle truppe di Fort Bragg, nella Carolina del Nord, il tycoon ha detto: "Ciò a cui state assistendo in California è un vero e proprio assalto alla pace, all'ordine pubblico e alla sovranità nazionale, portato avanti da rivoltosi che sventolano bandiere straniere con l'obiettivo di continuare l'invasione straniera del nostro Paese". 

Trump ha quindi confermato l'intenzione di estendere a livello nazionale le operazioni di espulsione di massa già attuate a Los Angeles, nonostante le forti proteste. "Li stiamo mandando via e continueremo a farlo", ha dichiarato alla stampa, avvertendo che le eventuali manifestazioni contro la linea dell'amministrazione "saranno affrontate con forza pari o superiore". 

Trump ha difeso quindi la repressione delle proteste con un messaggio chiaro al resto del Paese: "Se non avessimo reagito con forza, le rivolte si sarebbero diffuse ovunque". La nuova offensiva sugli arresti da parte dell’Ice arriva dopo pressioni interne, guidate dal vice capo di gabinetto Stephen Miller, per accelerare le deportazioni e colmare le lacune rispetto agli obiettivi dichiarati durante la campagna elettorale. 

Il presidente americano ha inoltre avvertito che eventuali manifestanti durante la parata militare di sabato a Washington saranno affrontati con "una forza molto pesante". La parata, organizzata per celebrare i 250 anni dell’Esercito statunitense e coincidente con il 79º compleanno di Trump, sarà accompagnata da imponenti misure di sicurezza, tra cui barriere già installate attorno alla Casa Bianca. Rivendicando lo spirito patriottico dell’iniziativa, Trump ha dichiarato: "Se non avessimo vinto la Seconda guerra mondiale, oggi parlereste tedesco o giapponese. Sarebbe una combinazione dei due". 

E, interpellato sulla possibilità di invocare l’Insurrection Act per rispondere alle proteste, ha ribadito che "se c’è un’insurrezione, lo farei certamente".  

Secondo il Washington Post l'amministrazione Trump si sta preparando ad avviare il trasferimento potenziale di migliaia di stranieri, illegalmente negli Stati Uniti, nella base militare di Guantanamo, a Cuba. Le operazioni dovrebbero iniziare in settimana e dovrebbero coinvolgere anche cittadini italiani. Il quotidiano afferma che "gli stranieri sotto esame" provengono anche da "nazioni europee alleate".  

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